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La mia doppia vita ( a letto con un uomo)

By 18 Gennaio 2021No Comments

Non avevo mai pensato di farmi scopare, non mi interessava essere posseduto da un uomo, a me piaceva il cazzo ed avevo scoperto che mi piacevano gli omini più dotati di me, quella sensazione di inferiorità e di dominio mi eccitava più di ogni altra cosa.

Marco mi aveva portato su un terreno nuovo, una dimensione più evoluta e costantemente mi chiedeva di farmi scopare e dopo averci pensato molto decisi di accettare.

Concordammo una giornata tranquilla per entrambi in cui lui aveva casa libera per alcune ore; io non volevoche l’evento fosse “sporcato” e quindi mi preparai bene comprando un paio di clisteri e pulendomi per bene… Già questa cosa mi eccitò terribilmente e dovetti resistere per non farmi una sega mentre mi infilavo il liquido dentro di me. Pulito e agitatissimo raggiussi casa di Marco, una bella villetta con un parcheggio interno; mi accolse con un mezzo sorriso e mi accarezza il sedere, io in risposta gli accarezzo il pacco e faccio per chinarmi per cominciare a succhiarglielo ma lui mi ferma: “fermati, che puttanella vogliosa sei diventata” e continua ” oggi facciamo con calma, ti porto in camera”. Non era la sua camera da letto, era una sorta di camera degli ospiti con un lettone coperto da un lenzuolo, la luce rimase accesa ma era fioca e ne fui felice… “Spogliati nudo bel frocetto” mischiava il maschile con il femminile quando si rivolgeva a me in base agli aggettivi che usava, io obbedii e fui nudo con il cazzo durissimo e mi avvicinai a lui per estrargli il cazzo che vedevo già ballo gonfio attraverso i pantaloni. Fu lui a spogliarsi restando in mutande, io gli scoprii il cazzo scostando di lato lo slip e cominciai a pomparlo senza preamboli, ero troppo eccitato, lui gemeva e io ero in piena estasi. Si stese sul letto e io mi misi di lato continuando a succhiargli il cazzo stando a novanta così lui poteva raggiungermi agilmente il sedere, mi fece leccare un suo dito e cominciò a penetrarmi.. Mi prese per il collo, volle che lo guardassi in viso e mi disse ” adesso ti trasformo nella mia puttanella, saprai finalemnte cosa prova una donna e ti piacerà, non potrai più fare senza”.. io risposi con un incredibile “grazie” ero in balia completa.

Mi fece stendere di lato, lui si mise dietro e dopo aver calzato un profilattico e aver messo abbondante lubrificante sul mio ano e sul suo cazzo cominciò piano, piano a sodomizzarmi! Ero eccitatissimo ma allo stesso tempo spaventato, sentivo dolore e non ero rilassato, non volevo provare male ma era quello che sentivo… Lui era esperto, lo sentivo, mi accarezzava i capezzoli e mi massaggiava le natiche, mi dava consigli ed era delicato ma riuscì a infilarmi solo la cappella e già così quasi lascimavo dal dolore… Si accorse anche perchè la mia erezione si era smontata.. Marco era un dominatore ma non un sadico e senza dire una parola uscì da dentro me, si tolse il profilattico e mi fece girare sulla schiena e come se fossi una donna mi venne sopra con la classica posizione del missionario! Non mi penetrava ma strusciava forte il suo cazzo durissimo sul mio cazzetto che aveva preso vigore, si sfregava sul mio basso ventre e sul mio pube, io ero in paradiso e non so come gli presi la faccia e lo baciai profondamente! Lui infilò la lingua nella mia bocca muovendosi e dimenandosi all’interno delle mie guance, io sentivo il suo sapore e mi piaceva da morire. Fu un bacio lungo e appassionato poi lui sollevò le mie gambe sopra le sue braccia e aumentò il ritmo, estrasse la lingua e io la leccai e succhiai come fosse il suo uccello.

Venne sulla mia pancia e gli ultimi schizzi mi raggiunsero al viso e allora anche io venni mischiando il mio sperma al suo.

Mi prese un momento di fortissimo imbarazzo e nemmeno riuscivo a guardarlo in faccia.

Marco ruppe il silenzio “devi assolutamente farti una doccia, seguimi” e prendendomi letteralmete per mano mi portò verso il bagno dominato da una bella doccia nella quale mi fece entrare “inginocchiati” mi disse e io, con la mente in panico e il corpo che seguiva alla lettera ogni suo comando lo feci.. Lui si mise di fronte a me fuori dal box doccia puntandomi il suo uccello ormai moscio addosso e dopo qualche secondo di attesa che sembrava infinito cominciò a urinarmi addosso: prima qualche schizzetto poi un vero e proprio getto che mi colpì sul petto. Era caldo ma non aveva odore sgradevole ero immobilizzato e mi godevo la scena come non fossi il protagonista di questo perverso quadretto, fui anche tentato di allungare la bocca verso quel getto ma mi sembrava veramnete troppo.. Però mi era tornato durissimo e lui puntò proprio sul mi ocazzetto le ultime gocce di urina… “Pulisicimelo bene adesso” mi ordinò e lo feci. Aveva un gusto acre ma gradevole, continuai a pomparlo mentre mi segavo e venni quasi contemporaneamente a lui che sborrò nella mia bocca e io mi bevvi tutto.

Feci la doccia poi, imbarazzato e svelto mi rivestii e lo salutai.. non avevo il coraggio di incrociare a lungo il suo sguardo.

In macchina pensai a cosa avevo fatto e durante il tragitto mi fermai per farmi una sega perchè ero troppo eccitato. Stessa cosa che feci quando fui a casa anche se ormai mi uscivano solo poche gocce di seme.. poche ma furono sufficienti per fotografarmi mentre le leccavo dal palmo della mia mano e mandarela foto a Marco con la didascalia “sto pensando a te” alla quale lui rispose “sei la mia puttanella, ti farò provare ogni esperienza, sarai una donnina perfetta e passiva, anche il tuo culo cederà e ne sarai felice”

E lo ero.

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