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La mia doppia vita (verso la dominazione)

By 14 Gennaio 2021No Comments

La sua mail mi arrivò quasi di sorpresa e conteneva nuove indicazioni: avremmo cambiato luogo dell’incontro e saremmo dovuti salire nel cassone del suo furgone che lui avrebbe attrezzato per stare più comodi. Il messaggio si concludeva con “ci vediamo domani troietta”.

Mi diventò duro all’istante e appena trovai un minuto libero mi segai leggendo e rileggendo quel “ci vediamo domani troietta” che mi eccitava da morire.

Raggiunsi il luogo dell’incontro e salii all’interno del furgone seguito da lui che voleva essere sicuro che nessuno ci avesse visti; il cassone era illuminato da una torcia e rivestito da spesse coperte, al centro una vecchia poltroncina imbottita.

Mi prese la mano e se la mise sul pacco, io comincia a massaggiargli il cazzo attraverso i vestiti massaggiando anche il mio eccitato dalla differenza di dimensioni… non sono un mini dotato ma il suo è almeno il doppio del mio e la cosa come sempre mi piaceva. Gli slacciai pantalloni gli estrassi il cazzo e appena lui fu seduto mi lancia a succhiarlo con tutta la voglia e la passione che avevo in corpo. Mi dedicai alle sue palle e mi infilai l’uccello in gola più in fondo che riuscivo, con le lascime agli occhi per i conati che ogni tanto mi venivano lo guardai e lui cominciò ad apostrofarmi al maschile e poi sempre più al femminile: “bel pompinaro” divenne “bella pompinara” e i termini “troia” e “puttanella” uscivano continuamente dalla sua bocca.. ero in estasi.

Estrassi il mio cazzetto e lo spinsi verso di lui godendo del confronto impietoso e strusciandolo assaporando il suo calore. Lui mi slacciò la camicia e cercò i miei capezzoli palpandomi i pettorali come fossere due seni e strizzandomi come non mi era mai capitato.

Tornai con la bocca sul suo cazzo mentre lui allungava le braccia lungo la mia schiena infilando le mani nei miei pantaloni palpandomi il sedere e accarezzando il mio ano “dovresti farti scopare con un così bel culo” mi disse e in me si accese una lampadina alla quale, al momento non feci troppo caso; “mi raccomando” continuò lui ” questa volta  devi ingoiare tutto il mio sperma da brava puttanella succhiacazzi”, io gli risposi che ero venuto apposta e quando fu il momento lui venne copiosamente. Io accompagnai il suo orgasmo con le mani restando con il suo bel cazzone in bocca accogliendo tutti i getti di sborra che sentivo caldi sulla lingua; ingoiai, ingoiai ubbidiente e in silenzio. “Ma che brava” esclamò “adesso voglio vedere il tuo sperma” e prese in mano il mio cazzetto durissimo e mi fece una sega: ero talmente eccitato che venni subito e copiosamente sparando il mi oseme sulle coperte con lui che mordicchiava il mio capezzolo destro. Ancora non lo sapevo ma serebbe stata l’ultima volta che lui si dedicava al mio orgasmo, da quel giorno concludemmo i rapporti e i miei orgasmi con io che mi segavo al suo fianco.. Quello giorno fu chiaro che io ero e volevo essere un passivo.. e mi piaceva.

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