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Le mie amiche … i nostri figli … l’impensabile

By 13 Dicembre 20223 Comments

“Sono proprio felice che siate venute a trovarci, era da un po’ che non ci vedevamo tutte e tre e con i nostri ragazzi” esordì Martina, la padrona di casa, ricevendo le amiche Patrizia e Vanessa, quest’ultima accompagnata dal figlio, Andrea.
“Una rimpatriata ci voleva, senza i mariti a rovinare le nostre sacrosante chiacchiere” replicò Patrizia.
Le tre donne si misero a chiacchierare fittamente sparlando di altre amiche non presenti e finendo poi su argomenti decisamente più spinti.
“Ragazze, ieri mi sono sentita dare della “strafiga” per strada da un gruppo di ragazzini” annunciò Patrizia falsamente scandalizzata.
“Per forza, sarai andata in giro vestita come adesso: ti si vedono le mutandine da quanto è corta questa gonna” riprese Vanessa.
“Perché, non posso andare in giro vestita come voglio ?” rispose Patrizia piccata “Eppoi non sfiguro mica, no ?”
Ciò detto si alzò, si tolse le scarpe ed appoggiò il piede nudo sul divano assumendo una posa sexy che metteva in mostra due cosce notevoli sormontate da un bel culo, forse leggermente abbondante ma sicuramente un gran bel culo sodo che si vedeva quasi interamente.
“Ma son discorsi da fare davanti ai nostri ragazzi ?!?” disse Martina sorridendo e dando un’occhiata a suo figlio Riccardo e a quello di Vanessa, Andrea, che fissavano rapiti le forme di Patrizia.
“Guarda che ormai sono grandi i vostri figli e chissà quante ragazzette avranno già perlustrato” replicò Patrizia, molto eccitata dal fatto di essere oggetto degli sguardi indubbiamente eccitati dei figli delle sue amiche.
Poi, ormai partita, propose un gioco: “Ragazzi, mi metto in palio: chi di voi due vince a lotta libera potrà togliermi la gonna e le mutandine e palparmi le cosce e il culo. Però voglio vedervi combattere in mutande … o anche senza !!!” .
“Patrizia, ma cosa dici ?!?” trasali’ Martina mentre Vanessa appoggiava l’idea con entusiasmo: ” Si, dai, due giovani maschi che si battono nudi per te, davanti a noi”.
Martina, in minoranza, dovette soccombere.
“Va bene, ci stiamo” fecero i due ragazzi e si tolsero i vestiti per combattere tenendo solo gli slip.
Cominciarono a lottare, una specie di lotta libera senza molta tecnica ma parecchio improvvisata e con “toccatine” proibite ai genitali per mettere in difficoltà l’avversario ma che avevano anche l’effetto di provocare un inizio di erezione, come si notava dal gonfiore degli slip.
“Ma … cosa gli stai facendo ?!? Gli hai tirato giù le mutande !!!” fece Martina scandalizzata e preoccupata nel vedere che Andrea aveva completamente denudato suo figlio.
“Non ti preoccupare, stanno solo giocando, lasciali fare e vedrai che anche Riccardo si divertirà un sacco” replicò con un sorrisetto malizioso Vanessa ammiccando a Patrizia che si godeva la scena e sapeva già quale sarebbe stato il seguito.
Intanto i due ragazzi continuavano la lotta con Andrea sempre più in vantaggio sul figlio di Martina.
“Ah, no, che cazzo fai ?!?” esclamò Riccardo “Ci sono le nostre madri che guardano”.
Andrea lo aveva bloccato a terra tenendogli un braccio dietro la schiena mentre con l’altra mano, dopo avergli sfilato gli slip, gli aveva infilato un dito in mezzo ai glutei e spingeva pericolosamente sul buchino.
“Andrea, cosa stai facendo a Riccardo ?!? Lascialo subito !!!” riprovo’ Martina, sconcertata, nel vedere il figlio di Vanessa che toccava nelle parti intime il suo, per giunta dopo averlo denudato.
“Non si preoccupi, Martina, vede che a Riccardo non dispiace quello che gli sto facendo ?” replicò Andrea con un tono malizioso e canzonatorio guardando il pene eretto dell’amico.
“Smettila, porcello, così … così … così gli hai fatto venire il pisello duro … smettila di stimolarlo nel culo” riprovo’ Martina disperata: non voleva che le sue amiche vedessero che a suo figlio veniva il cazzo duro se un ragazzo gli toccava il buco del culo.
“Ma dai, Marty, non vedi che si stanno divertendo ?” replicò Vanessa che guardava eccitata la scena.
“E dovresti divertirti anche tu” fece languida Patrizia guardandola dritta negli occhi.
“Non è divertente, ora vado io a separare quei due e a finirla con questa sconcezza”.
“Ma anche no” fece Vanessa afferrandola “Tu non vai da nessuna parte. Patrizia aiutami ad immobilizzarla”.
Martina cadde sul tappeto, trattenuta dalle mani delle due amiche che l’avevano bloccata e la tenevano ferma.
Vanessa e Patrizia si liberarono velocemente dei pochi vestiti che avevano indosso.
“Perché vi siete spogliate nude?!?” domandò Martina ormai nel pallone.
“Sei proprio una sciocchina” fece Vanessa mentre le sfilava dai piedi le scarpe.
“Dai, spogliala nuda che io la tengo ferma” disse Patrizia stringendo di più i polsi di Martina per impedirle di liberarsi.
“Ma siete sceme ?!? Smettetela subito e lasciatemi andare, se è uno scherzo è di pessimo gusto” obietto’ Martina, inviperita, mentre cercava di divincolarsi.
“Wow che tette !!!” esclamò divertita Vanessa mentre toglieva il reggiseno all’amica e le palpava i seni “Vediamo ora la figa: Patty, cosa dici, ce l’avrà depilata o no ?”
“Per me si, la nostra Martina ci tiene parecchio ad essere figa, di sicuro si sarà fatta rasare per bene la passerina” replicò Patrizia con un sorriso.
“No, le mutandine no ! Ci sono i ragazzi che guardano, c’è anche mio figlio che mi vede. Noooo …!” provò a ribellarsi Martina.
“Indovinato !” fece Vanessa mentre sfilava dai piedi le mutandine di Martina mettendole a nudo la figa perfettamente depilata.
“Hey, Riccardo, ma hai visto cosa stanno facendo a tua madre ? Certo che è proprio una gran bella figa la Martina” fece Andrea all’amico mentre continuava a tenerlo bloccato ed intanto gli massaggiava delicatamente i testicoli ed il pene.
Riccardo stava in silenzio, sottomesso sessualmente dall’amico e con sua madre spogliata nuda davanti a loro, cominciava ad andare in confusione; da un lato era imbarazzato per quella situazione oscena ma dall’altro era sempre più eccitato, soprattutto ora che la madre era stata denudata ed era in balia delle due amiche che chissà cosa stavano per farle.
” Dai basta, vi siete divertite abbastanza” riprovo’ Martina “Mi avete anche spogliata nuda davanti a mio figlio, ora lasciatemi che mi rivesto”.
“Rivestirti ? Ma ora viene la parte migliore” esclamò Patrizia ridendo e portando una mano sulla passerina di Martina.
“Ma che fai ?!? Non toccarmi la figa !!!” provò a ribellarsi Martina mentre l’amica le massaggiava con decisione la patatina.
“Nooo !!! Cosa mi state facendo ?!?” si lamentò Martina con una voce bassa che ne tradiva l’eccitazione.
“Figa ! Vanessa, senti come si è bagnata subito !” esclamò con un sorrisetto malizioso Patrizia.
Vanessa infilò anche lei due dita nella figa di Martina, abbondantemente lubrificata.
“Cazzo Marty, per fortuna che non volevi. Patrizia, rallenta un po’ con quella mano che altrimenti la Marty viene subito”.
“Ma daaiii … cosa mi fate … Riccardo, non guardare quello che mi stanno facendo queste due zoccolette …” replicò Martina con sempre minor convinzione.
“Ti piace guardare quello che stanno facendo a tua madre eh ? Da come ce l’hai duro sembrerebbe proprio di si !” fece Andrea a Riccardo, poi fece una proposta sconcia: “Propongo un nuovo gioco: Riccardo vi ordina cosa fare a sua madre e voi eseguite. Ci state ?”
“Siiiii !!!” risposero subito con entusiasmo le due infoiate.
“Oddio … nooo!” replicò Martina “Riccardo, ti prego … non lo fare !!!”.
“Forza Riccardo, tua madre Martina è una donna stupenda: è il tuo momento, scatena la fantasia” lo incoraggiò Andrea proseguendo con il massaggio al pene dell’amico.
Riccardo ormai era partito: le mani di Andrea a palpargli i genitali, lui nudo e sottomesso dall’amico, tre donne nude davanti e la madre denudata e violata nella figa dalle sue amiche …
“Sollevatele le gambe, che si vedano bene il culo e la figa” disse piano, quasi tremando per l’imbarazzo e l’eccitazione.
“Bravo Riccardo !” esclamò Andrea.
“Agli ordini !” fecero le due scatenate e mentre Vanessa teneva Martina ferma per i polsi, Patrizia le afferrò le caviglie e le sollevò in alto i piedi, tenendo le cosce dell’amica ben tese e perpendicolari.
Lo spettacolo era notevole, il metro e settantadue di Martina comportava anche due cosce da urlo sormontate da un gran culo mentre la fighetta rosea, morbida e depilata faceva capolino da in mezzo ai glutei.
Quella carne bianca e nuda, perfettamente depilata, creava un’immagine irresistibilmente eccitante per i due ragazzi ma anche per le amiche di Martina.
“Cazzo, che strafiga che sei, Marty !” fece Patrizia ammirando l’amica che stava a cosce all’aria con il sesso oscenamente esposto.
“Bello spettacolo eh, ragazzi?” fece Vanessa “Mi sa che anche a Riccardo non dispiace questo gioco, a giudicare dal suo cazzo”.
“Adesso vorrei …” riprese Riccardo, ormai eccitatissimo da quel gioco osceno.
“Riccardo, per favore, basta ! Non dare retta a questi porcelli, non puoi davvero volere che mi facciano altre sconcezze ! Non ti basta che mi tengano in questa posizione imbarazzante con il culo e la figa in mostra ?!?”.
“Vorrei che tu, Patrizia, le leccassi i piedi e che Andrea le infilasse le dita nella figa” concluse Riccardo, ormai sordo ai richiami della madre.
“Detto fatto” esclamò con soddisfazione Andrea.
“Riccardo ?!?!?” esclamò stupita Martina mentre sentiva la lingua di Patrizia scivolare sui suoi morbidi e curatissimi piedini.
“Andrea, non lo fare ! Non osare toccarmi la figa ! Andrea fermo … noooo, non mi mettere le dita dentroooo !!!” si ribellò inutilmente Martina mentre Patrizia ed Andrea obbedivano con soddisfazione agli ordini di suo figlio.
Riccardo guardava come ipnotizzato la scena porno che lui stesso aveva ideato: le gambe meravigliose della madre tenute sollevate da Patrizia, ben tese ed unite, la bocca della donna a sfiorarle i piedi leccandoli accuratamente ed il suo amico Andrea che, dopo aver massaggiato con i polpastrelli le grandi labbra della figa di sua madre ed aver passato e ripassato sulla fessurina il dito con il lubrificante, ora ci aveva infilato dentro le dita e le muoveva avanti e indietro violando la bella e morbida passerina della madre.
Dopo qualche minuto di quel trattamento, Martina cominciò a godere senza poter più trattenere l’eccitazione: strinse le cosce quasi a trattenere la mano di Andrea e, mentre Patrizia le baciava i piedi e le accarezzava le cosce, venne con un orgasmo violento.
“Stendetela a pancia in giù” prosegui’ Riccardo, ormai fuori controllo.
Martina dapprima non reagì mentre la facevano stendere, ancora sconvolta da quell’orgasmo così intenso ed osceno, poi si rese conto che suo figlio non solo non era imbarazzato per quello che le aveva fatto fare ma continuava in quel gioco pazzesco.
“Riccardo, ora basta, davvero ! Mi hanno già fatto abbastanza cose imbarazzanti, smettila !” fece Martina con voce quasi supplichevole mentre Vanessa continuava a tenerla immobilizzata per i polsi e Patrizia ed Andrea facevano lo stesso con le caviglie.
“Patrizia, Andrea: allargatele le gambe e tenetela così, con le cosce ben aperte”.
Da quella posizione, Riccardo poteva vedere perfettamente il culo della madre, la sua figa e lo sfintere, in mezzo a quelle bellissime cosce, bianche, tese e … tenute oscenamente ben divaricate: si prese in mano il cazzo e cominciò a masturbarsi lentamente, non voleva venire subito, gli stavano venendo in mente altri giochini interessanti …
“Andrea, spalmale un po’ di crema sul buchino …” fece con voce un po’ incerta, quasi tremante per l’emozione di quello che stava per far fare alla madre.
“Oh ooo! Con piacere !!!” rispose Andrea avendo subito compreso dove voleva arrivare l’amico.
Il ragazzo prese un tubetto di crema lubrificante, ne fece uscire un po’ sul dito medio poi lo infilò in mezzo al culo di Martina ricoprendo bene e massaggiando, con movimenti leggeri e circolari e con delicatezza, il buchino del culo di Martina.
“Riccardo … oddio … questo no, non puoi volere che mi facciano anche questo …”
“Dai Andrea, ora falle il culo e tu, Patrizia, toccala davanti, sul bottoncino, così da farla godere fino a venire” prosegui’ Riccardo, con il cazzo durissimo.
“Aiuto !!! Andrea noooo, ti prego !!!” urlò invano Martina mentre sentiva il cazzo di Andrea farsi strada tra le sue chiappe e poi infilarsi facilmente nel suo culetto grazie all’abbondante lubrificazione.
“Allora, vediamo un po’ come sta la clitoride di Marty” sogghigno’ Patrizia infilando una mano sotto la pancia dell’amica ed andando a cercare il morbido e sensibilissimo bottoncino.
Stimolata nel culo da Andrea, Martina stavolta non si ribellò alla mano dell’amica che ne violava l’intimità e cominciò presto a godere.
“Mmmmhh … si … continua così Andrea … non ti fermare …” fece la donna ormai senza più alcun ritegno mentre anche Vanessa le aveva lasciato i polsi e la stava baciando in bocca.
“Vanessa, ora mettiti con la cosce aperte e la figa davanti alla bocca di mia madre. Mamma, leccale la figa” ordinò Riccardo.
Vanessa obbedi’ subito, si sedette davanti al viso di Martina e le si avvicinò con le cosce spalancate fino a metterle la figa proprio davanti alla bocca.
A Martina non rimase altro se non obbedire e cominciò a leccare la figa dell’amica, mentre Patrizia ed Andrea continuavano a farla godere l’uno scopandola nel culo e l’altra passando e ripassando i polpastrelli sulla clitoride turgida.
La fecero venire un’altra volta, mentre suo figlio Riccardo si godeva la scena con il cazzo in mano: quell’oscenita’ lo aveva fatto eccitare al punto che il cazzo era così duro da non riuscire nemmeno a venire.
“Ora cambiamo gioco !” esclamò Patrizia.
“Marty, tuo figlio è un gran maiale e si è divertito a farti fare di tutto, mi sembra giusto che tu ora possa ricambiare. Che ne dici se continuiamo il gioco ma a parti invertite con te che ci ordini cosa fargli ?”.
Martina, ancora sotto l’effetto dell’orgasmo appena raggiunto, rimase un attimo interdetta, poi, inaspettatamente, rispose di sì, che le sarebbe piaciuto.
Detto fatto, Vanessa e Andrea immobilizzarono Riccardo.
“È pronto !” fece seria Patrizia “Vai Martina, è tutto tuo”.
Martina guardò negli occhi suo figlio con un misto di sfida e di libidine.
“Ora vedi, porcello, cosa ti faccio fare”.
“Vanessa, prendigli in bocca il cazzo ma non farlo ancora venire e tu, Andrea, palpagli le palle”.
Vanessa ed Andrea si misero subito al lavoro; la donna prese tra le labbra il cazzo di Riccardo poi se lo fece entrare in bocca mentre Andrea, con un sorrisetto malizioso, si impossesso’ dei testicoli gonfi e duri dell’amico e cominciò a mungerli.
“Ora basta, non fatelo venire. Rigiratelo a pancia sotto e con il culetto all’aria” prosegui’ Martina, ormai presa in quel gioco immorale al punto da ignorare che davanti a lei c’era suo figlio, nudo, al quale stava facendo cose oscene.
“Vanessa, vai davanti alla faccia del porcellino ed infilagli un piede in bocca, voglio che te lo ciucci per bene. “.
Poi, l’impensabile …
“Patrizia, tieni fermo mio figlio, prendilo per le caviglie e tienigli le cosce spalancate. Andrea, spalmagli la crema in mezzo alle chiappe poi allargagli il buchino con le dita, come hai fatto con il mio culo”.
“Immediatamente” fecero Patrizia ed Andrea.
“Mamma … ma … cosa mi fai fare ?!? Non puoi farmi inculare !!!” provò ad opporsi Riccardo mentre Vanessa aveva già portato il suo morbido piedino davanti alla bocca del ragazzo e Patrizia gli teneva le caviglie ben divaricate per mettere allo scoperto l’ano.
“E invece si, porcello !” rispose Martina con un sorriso perfido “Ti sei divertito a farmi fare di tutto? Beh, ora tocca a me” e, allargate le cosce, prese a masturbarsi proprio davanti a suo figlio.
“Ahhh …” fece Riccardo mentre le dita di Andrea gli allargavano il culetto.
Subito dopo si ritrovò in bocca il piede di Vanessa da slinguare.
“Andrea, è abbastanza elastico ?” fece Martina, porca come non mai.
“Si, è pronto !” rispose Andrea con un sorrisetto d’intesa.
“Dai, vai, inchiappettalo !” disse Martina.
Riccardo pote’ emettere solo un sordo “gnuoooo …” con la bocca impegnata a leccare il piedino di Vanessa.
Andrea non se lo fece ripetere, si distese sopra il corpo di Riccardo e, mentre Patrizia continuava a tenergli le gambe aperte, infilò il cazzo nel culetto indifeso del ragazzo, come sua madre aveva chiesto.
Patrizia lasciò libere le caviglie di Riccardo, il ragazzo era ormai domato e non si ribellava più ad Andrea che lo inculava con delicatezza ma spingendo bene in fondo il suo pene tra le chiappe sode dell’amico.
“Patrizia, prendi in mano il cazzo di mio figlio e fallo venire” disse Martina all’amica.
“Patty, Riccardo ha il glande molto sensibile: anche quand’era piccolo e gli facevo il bagno, se gli tiravo indietro la pelle per lavare la cappella gli si induriva subito. Metti parecchio lubrificante sul palmo della mano, poi impugnagli il cazzo dalla punta e tiragli indietro la pelle del prepuzio e man mano avanza tenendo la mano chiusa, come una vagina, così da scoprirgli il glande ma tenendolo leggermente stretto nel tuo pugno; tienigli nel palmo della mano la cappella, stringi un po’ e muovi leggermente la mano avanti e indietro …”.
“Ai tuoi ordini, bella mammina porcellina” rispose Patrizia, poi infilò una mano sotto a Riccardo che era ancora disteso e montato da Andrea, gli impugno’ il pisello durissimo e cominciò a segarlo come aveva detto la madre.
Riccardo resistette per un paio di minuti poi riempi’ di sperma la mano di Patrizia, poco dopo anche Andrea venne nel culo di Riccardo.
Martina aveva assistito allo spettacolo masturbandosi come una troia, con le cosce spalancate: decisamente, i giochini delle sue amiche erano stati molto interessanti e meritavano di essere ripetuti.

Tutti i protagonisti di questo racconto di fantasia sono maggiorenni

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