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185 – Giulia gioca con sua sorella e con i suoi gemelli superdotati

By 6 Novembre 2014Febbraio 9th, 2020No Comments

Mi era piaciuto moltissimo giocare con la mia dolce sorellina, una emozione nuova esplorare gli anfratti segreti di una femmina. Anche ricevere da lei le sue attenzioni così intime era stato un turbamento diverso, più delicato, la sua lingua aveva agito sulle mie zone erogene con sapienza e con delicatezza. Mai avrei potuto pensare di provare piacere a farmi infilare anche un solo dito nel mio strettissimo forellino anale. La penetrazione vaginale molto violenta di zio Matteo l’avevo più che altro subita, mentre mi ero enormemente gustata la coinvolgente intimità con Lorenza. In fondo m’era piaciuto sia il dare che il ricevere. Nella mia mente, prima di quella esperienza lesbica con mia sorella, avevo sempre rigettato l’idea di leccare la vagina ad un’altra donna, provandone a priori disgusto e repulsione. Invece, cavoli, mi era piaciuto un sacco. Tra le altre cose avevo visto da vicino una vagina di molto diversa dalla mia. Lei ce l’aveva più cicciottella, le grandi labbra erano più spesse e gonfie delle mie, e l’interno di un colore rosa scuro, era stracolmo di umori. Avevo sentito parlare di donne che hanno il clitoride parecchio sviluppato, ma non credevo fosse possibile che esso fosse così grande come quello di Lorenza. Un vero piccolo pene, con il suo bel cappuccio sotto al quale vi era il glande; in miniatura certo, ma aveva le esatte sembianze della cappella di un membro maschile. L’orgasmo poi era stata la vera ciliegina sulla torta. Dalla sua vagina erano fuoriusciti numerosi veri schizzi di liquido umorale che mi avevano riempito il viso. Lo sperma del nonno era un’altra cosa, più denso e grumoso, di colore biancastro, mentre l’eiaculazione di Lorenza era più fluida e meno corposa, ma sempre di eiaculazione si era trattato.

Volli pensare per un istante alla mia strana famiglia nella quale si praticava l’incesto su larga scala. In poco tempo ero venuta a conoscenza di rapporti tra nuora e suocera, tra cognato e cognata, tra suocero e nuora, tra zio e nipote, tra nonno e nipote e per ultimo, quello sperimentato di persona, fra me e mia sorella Lorenza.
Frequentavo da tempo alcune altre famiglie, ad esempio quelle delle mie amiche e compagne di scuola, ma mai avevo percepito la sensazione che tra di loro ci fossero dei rapporti così intimi e proibiti.

Queste meditazioni avvenivano nel mio cervello mentre stavo in ufficio seduta dietro la mia scrivania. Un foglio di richiesta di materiali in mano e la mente persa a vagare nei meandri della trasgressione più pura. In quel momento non potevo sapere che le cose si sarebbero evolute ulteriormente e che avrei dovuto affrontare altre stravaganti esperienze.

Era di sabato sera, Lorenza e io ci preparammo per uscire ed i nostri fratelli gemelli pure.
Noi per nostro conto e loro per il loro. Papà e mamma rimasero soli in casa e ci dissero che si sarebbero riposati guardando un reality in tv. Arrivammo in discoteca, alle ventidue e trenta, e immediatamente ci fecero entrare. Quella dove andiamo noi è una disco un po’ particolare, si chiama il ‘Just Cavalli’ ed è un locale molto chic con tutti gli arredi firmati da vari stilisti famosi e anche naturalmente da Roberto Cavalli.
Spesso in questa discoteca/ristorante si trovano i Vip della città ed alcuni calciatori famosi. Biglietto d’ingresso dieci euro senza la consumazione, che però è obbligatoria; il prezzo della quale si aggira attorno ai venti euro cadauna bevanda. All’ingresso una sistematica selezione che scarta i clienti ‘meno abbienti’ e quelli vestiti in modo non adeguato all’eleganza del locale.
Volendo c’è il ristorante, anche questo non è proprio alla portata di tutti; ci si siede ai tavoli al modico prezzo di euro duecentosettanta a testa. E’ vero che un ambiente del genere è off-limits per moltissimi giovani ma è soprattutto un’oasi dove non esistono droghe di nessun tipo e dove c’è un controllo da parte del personale addetto, veramente capillare.

Ballammo tutta la sera e fummo avvicinate da qualche bel giovane di buona famiglia, uno dei quali veramente carinissimo e appetitoso. Quella sera, per la prima volta mi lasciai un po’ andare e durante un ballo non troppo scatenato il bel tomo mi baciò sulle labbra e poi mi strinse a se, ed io, ormai libera dai tabù atavici che mi avevano tenuta bloccata per tutti gli anni della mia adolescenza, risposi al suo bacio e le nostre lingue si incontrarono trepide e desiderose di scambiarsi una passione indicibile. La serata in pratica trascorse fra le braccia di Adam che pur essendo mio coetaneo, in effetti ci sapeva veramente fare. Trattava il mio corpo come se stesse suonando una pianola, le sue dita sfioravano da sopra il vestito la mia pelle ed io sotto quelle delicate sollecitazioni, mi accorsi di sciogliermi come la neve al sole.
Mia sorella invece ballò tutta la sera con un ragazzo con la pelle ambrata, dalle apparenze e dal fisico muscoloso mi sembrava di ricordare vagamente le sembianze di un calciatore famoso. Eravamo entrate single e verso le quattro del mattino uscimmo dal locale in coppia.
Ci scambiammo i numeri di cellulare, io baciai ancora una volta Adam e Lorenza fece altrettanto con il suo moretto, quindi ci avviammo alla macchina ed in breve partimmo verso casa. Lorenza, appena percorsi pochi metri, mi guardò in viso con curiosità, io ricambiai lo sguardo e come due cretine scoppiammo a ridere come della pazze scatenate. Poi ci calmammo e lei mi chiese:

‘Ti piace il tuo fighetto eh???’

‘Si chiama Adam il mio ‘fighetto’ e mi piace un casino”

‘Ti ho vista sai, te lo sei sbaciucchiato tutta la sera”

‘Anche tu con il moretto ti sei data da fare; anch’io ti ho vista sai???’

‘Si chiama Damian il mio bel moretto, è un calciatore, ma non chiedermi di quale squadra”

‘Ci siamo divertite, però mi è rimasta una voglia’.’

‘Anche io ho una gran voglia, sentire quella roba dura contro la pancia e non poterlo usare”.’

‘L’ho sentito anche io il suo coso che mi premeva contro il ventre’.’

‘Non potevamo fare proprio niente, in quella discoteca ci sono gli addetti al controllo persino nei bagni’..’

‘Hai ragione, esistono certe disco dove delle mie amiche hanno addirittura scopato dietro ai tendoni che ci sono alle pareti”

Nel mentre raggiungemmo casa nostra, entrammo direttamente nel carraio e quindi parcheggiammo l’auto nel garage. Salimmo in casa, e poi onde evitare di farmela addosso, andai immediatamente a fare la pipì. Subito appresso dietro di me entrò Lorenza”..

‘Dai fai veloce che la devo fare anch’io”

Mi scansai e lasciai che anche lei si liberasse la vescica, mi sedetti intanto sul bidet e mi passai una mano fra le gambe”

‘Cara Lory, sono proprio diventata una bella porcellina, ho la patatina fradicia, il biondino mi ha fatta morire tutta la sera, ho persino un po’ di mal di pancia, non di intestino, qui in basso, sul pube’.’

Lorenza si alzò in piedi e si mise davanti a me con le gambe divaricate’..

‘Senti la mia com’è’..’

Ci misi la mano e dovetti ammettere che era più bagnata lei di me’..

‘Che allagamento che hai fra le cosce!!’

‘Vieni dai, andiamo a” dormire’..’

Appena in camera lei mise una sedia vicinissima all’armadio, poi ci salì sopra, allungò una mano sopra al guardaroba e ne trasse una scatolina stretta e lunga. Scese dalla sedia, si avvicinò a me e disse’..

‘Apri la scatola e guarda cosa c’è dentro’.’

La aprii e subito mi apparve un grosso fallo di lattice, era di colore nero ed era veramente troppo grosso e troppo lungo. Aveva delle cinture di cuoio con delle fibbie in plastica. Oltre la base separato da un disco piatto e ovale, c’era un altro cilindro, di diametro più piccolo, lungo circa dieci, dodici centimetri, leggermente ricurvo e arrotondato in punta.

‘Ma che te ne fai di un affare così grande?’

‘Me lo metto in figa e anche da un’altra parte”

‘Te lo metti in bocca?’

‘Ma no, quale bocca, me lo metto nel culo cara sorellina’.’

‘Nel culetto quella mazza???’

‘Oh si mi fa godere da morire’.’

‘Mio Dio, io non vorrei mai e poi mai prendermi nel sedere quel grosso palo!!!’

‘Prendilo in bocca Giulia, insalivalo bene poi ti faccio vedere una bella cosa”

Quel vibratore era persin troppo largo per la mia piccola boccuccia. Tesi le labbra e circondai quella gigantesca cappella. Quando lo tirai fuori era lucido e colante di saliva.
Intanto Lory si era messa nuda sul letto e si stava spalmando il buco del sedere con della crema che continuava a spremere da un tubetto di plastica.

‘Vieni qui bambina ti insegno una cosa”

Mi cinse con le cinghie di cuoio a vita e mi fece passare dei lacci fra le gambe a destra e a sinistra della mia figa, poi mi infilò la parte ricurva nella vagina e strinse le stringhe di pelle fissandole con le fibbie. Avevo in pratica un piccolo cazzo nella figa e un supercazzo di almeno trenta centimetri che mi sporgeva davanti.

‘Che bel maschio che sei, sei addirittura meglio di un uomo, tu in più hai le tette’ Adesso sali sul letto e scopami. Mettiti sopra, ecco così, aspetta, che me lo infilo io, ecco, spingi adesso, spingiiiii’.ooohhhhhhh’ooohhhhhh”’

Era fantastico far la parte dell’uomo, mi piaceva un sacco perché quando lo spingevo in figa a mia sorella, il pezzo ricurvo che avevo dentro di me mi scivolava più all’interno e mi andava a toccare un punto in fondo che mi dava grandissimo piacere.
In pratica penetravo lei ed al tempo stesso, con somma gioia, scopavo anche me.

‘Loryyyy,, sei stupendaaa, ti scopooo, ti scopoooooo’..’

‘Toglimelo dalla figa adesso, toglilo’. Aspetta che mi giro, ecco, adesso puntami la cappella sul buco del culo’ Aspetta, aspetta, fai piano, così scivola via, tienilo in mano e guidalo dentro al mio culetto’ Aaaahhhh, siiii, siii, cosìììì, cosìììì, siiiii, spingi adesso, spingimelo dentroooo, forte, forte, più forte spingiloooooo”.’

Stavo inculando mia sorella e lei godeva come una troia!!! Mi fermai con mezzo cazzo fuori e lei, insaziabile che mi sollecitava ad entrare di più’..

‘Non ti fermareee!!! Dentroooo, lo voglio tutto dentroooo, dentrooooo, tuttt’..tooooooooo”.Oooohhhhhh siiiiiiiiiiii, siiiiiiiii, ancoraaaaaa, ancoraaaa, tuttoooooo sfondami il culooooooo, sfondameloooo ti pregoooooo”.’

‘Loryyy, loryyy, sto per godereee, sto per godereee’..’

‘Siiii godiiii godiii e inculamiiii, inculamiiii che mi fai venireeee, daiiiii, daiiii che schizzooooo, daiiiii oooohhhhh’. siiiii,siiiiii sto per schizzareeee, schizzoooooo”.vengooooo, vengooooo”’

Il suo orgasmo corrispose precisamente al mio, io fui più riservata, mugolai, ma lo feci quasi in sordina mentre lei venne urlando e schizzando i suoi abbondanti umori’.

Ci abbracciammo e rimanemmo così per qualche minuto, poi un rumore ci mise in allarme, ci infilammo sotto le coperte spegnendo l’abat-jour. Da sotto la porta della camera si vedeva la luce del corridoio ed alcune ombre muoversi e proiettarsi debolmente all’interno.

Lasciammo passare alcuni minuti e poi, improvvisamente, vedemmo la luce del corridoio spegnersi. Dovevamo andare a darci una lavata e così, entrambe come la pantera rosa, nude come ci aveva fatte mamma, uscimmo percorrendo il corridoio per andare in bagno. Passando dinnanzi alla camera da letto dei nostri genitori, non udimmo alcun rumore, mentre, un po’ più avanti, da sotto all’uscio della stanza dei gemelli, vedemmo filtrare la luce ed udimmo delle voci concitate. Misi l’occhio contro il buco della serratura e sbirciai all’interno. Ridevano i gemelli, e nel mentre si spogliavano. Entrambi erano girati di spalle e ad un certo punto vidi i loro culetti. Identici e fantasticamente ben fatti. Poi si voltarono ed io rimasi allibita. Bisbigliando appena dissi nell’orecchio di Lorenza’.

‘Lory, ma tu li hai mai visti i gemelli nudi?’

‘No mai visti’ Perché sono’ nudi??’

‘Madonna che cosoni che hanno li davanti’.’

‘Dai spostati, fai vedere a me’..’

‘Guarda pure, poi mi dirai’.’

‘Maria Vergine, hai ragione Giulia!! Che cazzoni!!!!’

‘Fai vedere a me’.’

‘Aspetta, ma cosa stanno facendo? Ma si toccano, i due ragazzi si toccano il”’

‘Dai, spostati, voglio guardare anch’io!!’

I due ragazzi erano in piedi e si baciavano con la lingua in bocca, non riuscivo a vedergli il pene, perché ce l’avevano schiacciato fra di loro. Poi si staccarono e vidi un paio di ponti levatoi abbassarsi e andare a toccare il ventre l’uno dell’altro”

‘Guarda Lory, ma saranno almeno venticinque centimetri’..’

‘E’ incredibile Giulia, mi sto bagnando ancora!!!’

Lory si sollevò in piedi e toccò con il capo la maniglia della porta. In quel silenzio quel lieve rumore parve essere il tuono di un temporale. Da lì a tre secondi l’uscio si aprì e comparve sulla soglia nostro fratello Andrea. L’occhio di entrambe noi sorelle fu irresistibilmente attratto da quella enorme dotazione. La voce di Mario dall’interno’.

‘Andry cosa succede???’

‘Abbiamo visite Mario”

I due gemelli identici di nome e di fatto erano lì davanti a noi, nudi e meravigliosamente eretti. Sembrava di vederne uno solo riflesso in uno specchio. Persino i cazzi erano incredibilmente indistinguibili l’uno dall’altro. Fui io a tentare di giustificare in qualche modo il fatto di essere lì, anche noi nude e crude’.

‘Vi abbiamo sentiti parlare e ci siamo incuriosite e allora’..’

‘Allora cosa??? Cosa avete visto??’

‘Eeemmm, abbiamo visto che vi siete baciati in bocca e che vi toccavate il’ coso”’

‘Siamo pari allora, noi abbiamo visto voi e adesso voi avete visto noi’.’

‘Ci avete viste mentre”’

‘Già, mentre tu Giulietta bella ti stavi inculando Lorenza”

‘Oddio’.’

‘Venite dentro prima che papà e mamma ci sentano!!!’

Entrammo ed io mi fermai ad ammirare i due ‘Bronzi di Riace’. Erano meno muscolosi ma molto, molto, molto più dotati. ”

‘Ragazze siete proprio carine, vero Mario?…’

‘Già Andrea hai ragione, da tanti anni che viviamo con le nostre due belle sorelline nella stessa casa e non le abbiamo mai viste nude’..’

‘Beh, anche io e Giulia, possiamo dire la stessa cosa. Ma voi da chi avete preso quei due’. affari che avete lì davanti? Il babbo è così dotato?’

‘Si, dal babbo, lui ce l’ha più o meno come noi”

‘In che senso più o meno??’

‘Il suo è un po’ più largo del nostro”

‘Ancora più largo del vostro???’

‘Si, in effetti da duro sembra un palo”

‘Ma voi come l’avete visto il ‘ cazzo di papà?’

‘Succede spesso che al mattino, mentre noi siamo in bagno, lui arriva per pisciare e sai che appena alzati noi maschi ce l’abbiamo duro e quindi”.’

‘Ah, capito”

‘Capito Giulia? Abbiamo tre superdotati in casa e non lo sapevamo nemmeno”

‘Lory, vuoi toccarlo, il mio o anche quello di Mario’..’

Lory, attratta irresistibilmente da quella mazza che Andrea le stava offrendo, allungò la mano e glielo impugnò’.

‘Giulietta, vieni qui, tu tocca il mio, tanto siamo uguali’.’

Lo toccai, era quasi il doppio di quello del nonno e di quello dello zio Matteo. Lui allungò una mano afferrandomi una tetta e subito dopo ci posò sopra le labbra e comincio a succhiarmi il capezzolo.

Dietro di me intanto s’era piazzato Andrea, mi infilò il cazzo fra le gambe e vidi la sua cappella spuntare sul davanti, vidi Mario accucciarsi davanti a me e leccare il glande di Andrea e nel contempo la mia fighetta. Mise una mano fra le mie cosce e con il palmo accarezzò avanti e indietro il membro del gemello. Io me lo sentivo strusciare sulla figa e provavo un sacco di piacere. Poi udii Andrea che diceva a Mario’.

‘Dai portiamola sul letto’..’

Mi presero di peso in due sollevandomi da terra con le mani sotto le cosce e mi depositarono sul letto. Andrea si sdraiò supino e Mario mi fece mettere a cavalcioni di Andrea. Il cazzo di quest’ultimo mi si conficcò nella figa ed io credetti di impazzire. Scivolò dentro di me e mi parve che non finisse più di entrare. Le mani di Mario mi carezzavano intanto il culo, poi all’improvviso cominciò a sculacciarmi, dapprima piano, piano, poi sempre più forte’.

‘Bravo, sculacciala la porcellina, la verginella, fagli il culo bello rosso!!!’

Forse Mario avrebbe provato a mettermelo nel sedere, ma il rumore dello scatto della serratura della porta di casa ci fece saltare via come delle molle, in pochi attimi i ragazzi si infilarono nei loro letti e noi due ci nascondemmo dietro le pesanti tende. Sentimmo i passi dei nostri genitori percorrere il corridoio e loro che parlavano sottovoce per non svegliarci, noi sperammo con tutte le nostre forze che non si accertassero della nostra presenza in camera da letto. Udimmo poi il frigorifero aprirsi e chiudersi e dopo pochi attimi papi e mami entrarono in camera loro. E noi che credevamo che loro fossero in casa!!! Sgattaiolammo dunque fuori dalla stanza dei ragazzi e ci fiondammo dentro la nostra. Wow che spavento!!! Ormai era fatta, però c’era rimasta una grande voglia e io che fino a pochi attimi prima avevo il cazzone di Andrea ben piantato in fondo alla figa, ne avevo anche più di Lorenza.
Entrambe avevamo bisogno di scaricare il desiderio e di arrivare all’orgasmo. Non sarebbe stato possibile riuscire ad addormentarsi senza prima soddisfare la voglia che ci pervadeva interamente il corpo. Ci abbracciammo ed in breve ci mettemmo in posizione di sessantanove, io a leccarle la figa e lei che contraccambiava leccando la mia.
Tanta era stata la pressione accumulata in precedenza che in men che non si dica io venni e subito dopo Lory mi eiaculò in bocca i suoi soliti schizzi umorali.
Ci addormentammo che era quasi mattina e dormimmo fin verso mezzogiorno passato.
Quando mi svegliai, vidi che ancora Lory stava dormendo, la scossi un po’ e lei si risvegliò dal coma profondo entro il quale era sprofondata. Mi venne subito in mente una domanda per mia sorella’.

‘Lory, ma secondo te, stanotte, Andrea e Mario avranno fatto l’amore fra di loro???’

‘Ci ho pensato anch’io, secondo me si, figurati se sono rimasti tutti e due con il cazzo duro senza nemmeno venire”

‘Peccato però, ci stavamo divertendo”

‘Ormai la strada è tracciata, credi che d’ora in poi non succederà mai più niente?’

‘Forse hai ragione, si succederà, sicuramente succederà qualcosa!!’

Stavamo facendo certi discorsi culturali che la mamma bussò all’uscio e senza attendere risposta entrò’

‘Ciao ragazze, tutto bene?’

‘Si tutto bene, e voi? Ma siete poi usciti ieri sera?’

‘Si ci ha telefonato la zia Graziella chiedendoci se volevamo andare a mangiarci una pizza con lei e zio Lanfranco e così siamo usciti. Siamo rientrati tardi’.’

‘Ah si lo sa””

‘No voglio dire, si lo immaginiamo’..’

‘Voi riuscite ad organizzarvi per pranzo? Perché papà e io andiamo a mangiare appunto da zia Graziella e zio Lanfranco’.’

‘Ah, bene, si si ok ci organizziamo noi’.’

‘Però se non vi va noi restiamo a casa e”..’

‘No, no, andate!! Andate pure’.’

‘Ok, allora noi usciamo’.’

‘A che ora tornate?’

‘Perché?’

‘No solo così per sapere’.’

‘Stasera prima di cena o forse anche dopo’..’

‘D’accordo a più tardi e divertitevi’..’

‘Ok, noi andiamo’ Ah ditelo voi ai ragazzi, dormono ancora’..’

‘Si glielo diciamo noi, non vi preoccupate, andate, andate pure’..’

Ci guardammo e appena la porta di casa si chiuse alle loro spalle, noi scoppiammo a ridere’

‘Lory, che si fa adesso??’

‘Adesso, io ho fame e credo che dovremmo preparare il pranzo, poi dopo mangiamo e quindi ”.’

‘Quindi cosa???’

‘Tranquilla Giulietta, non ti preoccupare, da cosa nasce cosa e poi si vedrà no???’

‘Fai tu che sei la più esperta’.’

Ci mettemmo entrambe in cucina e mentre Lory apparecchiava la tavola, io lavai l’insalata la pulii per bene e la misi in tavola. Mi venne voglia di fare un piatto di pasta e misi l’acqua sul fuoco, quindi tagliai un pezzo di salsiccia che c’era in frigorifero e feci un sughetto con la passata di pomodori. Buttai gli spaghetti e dissi a mia sorella di andare a chiamare i ragazzi.
La pasta era pronta e anche le bistecche erano cotte a puntino.
Ancora pesantemente in coma i due maschietti si lasciarono cadere sulle sedie e come automi cominciarono ad inforcare la pasta e ad abboffarsi. Mangiammo quasi in silenzio, fu solo nel momento che servii le bistecche con l’insalata che qualcosa cominciò a muoversi.
La mano di Andrea si insinuò difatti sotto la mia gonna e mi palpò con cura il culo. Io da buona moralizzatrice’.

‘Ehi ragazzo!! Dai piantala, quello che è successo stanotte dimentichiamocelo, siamo fratelli e sorelle e sarebbe meglio se’..’

‘Si, sarebbe meglio che continuassimo il discorso interrotto stanotte, partendo proprio dal momento in cui io avevo il mio cazzo piantato nella tua bagnatissima figa!!!’

Mi sganciai da quella mano un po’ troppo prensile e mi infilai in mezzo tra Andrea e Mario.
Le mani furono subito due ed allora lasciai il piatto di portata sul tavolo e me ne andai.
Lory, più sfacciata di me ad un certo punto chiese loro’.

‘Ma, voi ragazzi, dopo il discorso’ eemmm interrotto, avete poi’. come dire’. giocato fra di voi???’

Rispose Mario’

‘Beh, si, certo che si, avevamo le palle che ci dolevano terribilmente’.’

‘Per voi maschi deve essere difficile rinunciare a sfogare il desiderio che vi brucia dentro”

‘Si, le palle sembrano gonfiarsi e ci prende come un dolore sordo al basso ventre e’ Ma voi invece???’

‘Dici dopo il nostro incontro’. ravvicinato???’

‘Già’..’

‘Si anche noi femminucce abbiamo giocato un po’ fino a venire’.’

‘Se volete possiamo anche continuare’..’

‘No ragazzi, abbiamo invitato la nostra amica Letizia e dovrebbe arrivare a momenti”

‘Letizia? Ma quella bruttina, che veniva con voi alle elementari?’

‘Si, proprio lei, ma adesso è cresciuta è non è più così bruttina come dici tu!’

In quel preciso istante il campanello di casa suonò ed io andai a da aprire’.

‘Ciao Giulia, come va, c’è anche Lory?’

‘Si, si, siamo addirittura in quattro, ci sono pure i nostri fratelli gemelli”

‘Ah, peccato, volevo raccontarvi una cosa che mi è successa quest’estate, ma pazienza, sarà per un’altra volta”

‘Accomodati, lui è Mario e lui è Andrea, sono gemelli ma credo te li ricorderai, quando alle elementari frequentavate la stessa scuola”

‘Si, vagamente, eravamo piccolini, adesso siamo cresciuti e a quanto vedo, voi ragazzi siete cresciuti’ molto bene”

Andrea prese la parola e le disse:

‘Io, non ti riconosco proprio più, se ti avessi incontrata per la strada non sarei riuscito a vedere in te la Letizia Marangon che girava per i corridoi della scuola”

‘Io, facevo la seconda e voi già la quinta e ricordo che mi prendevate sempre in giro’.’

Mario che non smetteva più di esaminarla dalla testa ai piedi’.

‘Scusa se te lo dico ma allora eri proprio bruttina, adesso sei completamente un’altra, sei veramente, scusa il termine, una gran figa!!!’

‘Beh, voi eravate carini da bambini e la crescita non vi ha guastati affatto’.’

Presi io la parola’

‘Senti, cosa stavi dicendo prima? Parlavi di qualcosa che ci dovevi raccontare’.’

‘Si ma è una storia troppo privata che potevo descrivere solo a voi femminucce’.’

Lory la guardò sorridendo e poi le disse:

‘Guarda che tra noi sorelle ed i nostri fratelli c’è una certa.. confidenza. Anzi anche qualcosa di più di una confidenza’.’

‘In che senso scusa???’

‘Ci conosciamo abbastanza intimamente’.’

‘Ma voi vi raccontateee’. insomma, vi dite tutto quello che fate? Anche le cose più scabrose?’

‘Si, ci raccontiamo tutto e da poco tempo ci divertiamo anche assieme, tutti e quattro’..’

‘Fatemi capire, maaa’ cioè non vorrei aver capito male” come posso diree.. voi’ andate a letto assieme????’

Fu Andrea a risponderle’

‘Brava hai capito benissimo’..’

‘Voi’.. scopate????’

‘Proprio così, scopiamo’..’

Ripartii all’attacco’

‘Adesso che sai di noi.. vuoi raccontarci la tua storia privatissima????’

‘A questo punto credo che ve la posso proprio raccontare’..’

‘Siamo tutt’orecchi’.’

‘Credevo che la mia fosse un’esperienza unica e invece’ Non so da dove cominciare’..’

Lory la incoraggiò’

‘Comincia dall’inizio va”’

‘Dunque’. E’ successo ai primi di agosto di quest’anno, mio padre ha affittato un
mobilhome in un campeggio e siamo partiti per il mare assieme a mio fratello Salvatore.’

La incalzai’.

‘E poi??’

‘La mamma doveva ancora lavorare una settimana ed è rimasta a casa. ‘

‘E alloraa????

‘Calma, adesso vi racconto tutto’.’

‘Sembra un thriller’!!!’

‘La prima sera papà e Salvo hanno dormito nel letto matrimoniale. Solo che quei letti sono parecchio stretti e poi mio padre russava come un ghiro e così la seconda sera, Salvo mi ha chiesto di venire a dormire in camera con me dove c’erano due lettini singoli”

‘Va beh, tutto qui? Hai dormito nella stessa camera con tuo fratello?’

‘No, no di certo, non solo quello. Insomma faceva molto caldo e al mattino quando mi sono svegliata ho aperto appena le tendine e mi sono accorta che era già giorno inoltrato”

‘Mi sembra la Divina Commedia, stringi Leti”..’

‘Salvo era nudo e il lenzuolo ce l’aveva in fondo ai piedi, gli ho visto il’ coso dritto’.’

Mario per essere chiaro’.

‘Per evitare equivoci gli hai visto il cazzo duro?’

‘Si, si quello, si’.’

‘Vai avanti’..’

‘Io non l’avevo mai visto nudo e fino ad allora avevo visto solo quello del mio ragazzo che per la verità è meno della metà di quello di mio fratello’.’

La incoraggiai nuovamente’.

‘Ok, Salvo ha un gran cazzone!!!’

‘Ero lì ammirata che lo fissavo che lui apre gli occhi e mi sorprende. Subito mi chiede con sfacciataggine se mi piaceva il suo’. cazzo’

‘E tu cosa gli hai risposto?’

‘Non gli risposi nulla, mi girai dall’altra parte e poi uscii dalla stanzetta dicendogli di coprirsi’.’

‘Beh, tutto qui???’

‘No, ecco, la sera quando siamo andati a letto, lui mi ha chiesto se lo volevo vedere di nuovo e senza aspettare la mia risposta s’è calato le mutande e se lo è toccato un po’ e’ poi’. io non sapevo cosa fare e lui’ si è avvicinato.. poi mi ha preso la mano e me l’ha posata sopra. Per farla breve gli ho fatto unaaa’. ‘

Lory completò la frase’

‘Una sega’.’

‘Si così come dici tu’.’

Mario ancora’.

‘Finita la storia???’

‘No, non è finita, cioè quella sera si è finita che lui è venuto e poi siamo andati a dormire”

‘Poi???’

‘Poi che la sera seguente ha bussato mentre ero in bagno sotto la doccia e io gli ho aperto.
Lui è entrato e si è messo a farsi la barba, dal vetro zigrinato della doccia lui indovinava le forme del mio corpo e mi diceva delle grandi sozzerie”

‘Sozzerie tipo????’

‘Tipo che me l’avrebbe messo qui, me l’avrebbe messo là, che avrebbe voluto che glielo succhiassi, che mi voleva sbooo” in bocca e altre cose del genere’

‘Si, ma cos’è successo poi?’

‘Niente, non è successo niente, solo che lui ha finito di farsi la barba ed è uscito..’

‘E tu? Sempre chiusa nel box della doccia???’

‘Io ho finito di farmi la doccia ma era agitata, eccitata, insomma mi sentivo in colpa e nel contempo avrei voluto che lui mettesse in atto ciò che mi aveva detto fino a poco prima”

La mano destra di Mario si posò in quel momento sulla mia coscia e risalì verso l’alto.
Lo bloccai, non mi pareva il caso di fare certe cose davanti a Letizia; ma lui forzò il mio blocco e proseguì. Avevo le mutandine bagnate, il racconto di Letizia, forse per quell’essere così lento mi aveva acceso il desiderio. La nostra bella amica proseguì senza nemmeno accorgersi dei nostri movimenti lussuriosi.

‘Sono entrata in camera mia e lui era tutto nudo sdraiato sul mio lettino che si masturbava lentamente. Gli dissi di spostarsi ma lui rise e prendendomi per un polso mi fece cadere sul letto. Si è messo sopra di me e mi ha baciata con la lingua in bocca, poi si è lasciato scivolare verso il basso ed ha cominciato a leccarmi la figa’..’

Udii la voce roca, carica di passione di Lory che diceva:

‘E poi??’

‘Ero già tanto bagnata quando lui, senza sapere che ero ancora vergine mi ha ficcato il suo cazzo dentro. Ho sentito un po’ di dolore poi dopo qualche minuto una sensazione di godimento incredibile mi ha fatto capire cosa volesse dire scopare.’

Guardai in direzione di Lorenza e vidi Andrea che la stava sditalinando, lei con le cosce spalancate, una appoggiata sul bracciolo sinistro della poltrona e l’altra su quello destro, mentre le dita di lui lavoravano sul clitoride. Mi alzai in piedi, mi sfilai le mutandine e mi risistemai in poltrona con le cosce divaricate’..

‘Guarda Letizia, ti piace la mia figa?’

‘E’ molto simile alla mia’.’

Mario intanto si era tirato fuori il cazzone e se lo menava’..

‘Ce l’ha come il mio tuo fratello Salvo?

‘Madonna Mario ma cos’hai lì, oddioo’ ma è gigantesco!!! No, no, ce l’ha grosso ma non come il tuo’.’

Lory ormai perduta nei sensi, chiese ancora a Letizia’

‘Dopo quella volta è poi tutto finito?’

‘No ci sono state altre volte, ma lui voleva che io gli lasciassi fare delle altre cose che a me non piacevano e così dopo qualche scopata altra, non abbiamo più fatto niente”

‘Altre cose cosa???’

‘Mi vergogno un po’ a dirle’.’

‘Ma dai!! Guardaci!! Siamo qui, i maschi con il cazzo fuori e noi femmine con la figa spalancata e tu parli di vergogna???

‘Lui voleva che glielo lasciassi mettere nel’. sedere e anche che lo prendessi in’. bocca”

Risposi io’.

‘Beh, nel culo non me lo farei mettere nemmeno io, mentre in bocca’.’

Mario prese la parola’.

‘Comunque Letizia, come puoi vedere, anche noi fratelli e sorelle facciamo sesso tra di noi.
Addirittura io lo faccio anche con Andrea e Lory lo fa con Giulia’.’

‘Siete gay???’

‘No diciamo che siamo tutti e quattro bisessuali. Vuoi vedere???’

Mario si avvicinò ad Andrea che se ne stava seduto sul bracciolo della poltrona dove c’era Lorenza, si accucciò e prese in mano il pesante bastone di nostro fratello e quindi lo avvolse con le labbra ingoiandone una buona parte’
Letizia allora’..

‘Siete straordinari, vi confesso che anch’io sono bagnata fradicia’.’

Così dicendo si tirò su la gonna e alzando il sedere si sfilò le mutandine, le gettò per terra ed aprì le cosce. Non era depilata ed aveva un bosco scuro foltissimo. La figa non si vedeva e Lory glielo disse’.

‘Non ti depili? Hai un selva di peli che non ti si vede la figa”

Letizia infilò l’indice ed il medio della mano destra e se l’aprì. Era uno spettacolo vedere il contrasto tra il rosa scuro delle piccole labbra aperte e il nero della peluria esterna.
Mi sollevai in piedi ed invitai tutti gli altri a seguirmi in camera mia. Fu una processione e in un attimo ci trovammo nei pressi del letto. Per dare l’esempio mi spogliai nuda e in breve tutti rimanemmo assolutamente nudi. Letizia aveva un gran bel corpo, sinuoso, pieno di curve invitanti e con due tette da capogiro. Avvenne da se, un orgia incredibile, mani e bocche che toccavano, succhiavano e leccavano avidamente gli anfratti più nascosti dei corpi altrui. Mario sdraiato sul letto mi fece cenno di raggiungerlo, mi disse di mettermi a cavallo sopra di lui e mi guidò il suo cazzone nella figa. Cominciai a cavalcarlo, mentre lui mi attanagliava le tette con le mani. Dietro di me sentii una mano premermi sulla schiena e poi il pene di Andrea appoggiarsi sul mio virgineo culetto. Gli urlai che non volevo, gli dissi che mi avrebbe fatto troppo male. Lui per tutta risposta mi disse..

‘Fai la brava, ti rompo il culo così poi godi meglio!!!!’

Tentai di divincolarmi ma ero presa in mezzo tra i miei fratelli e non riuscii ad uscire da quella ferrea morsa. Sentii l’ano aprirsi dolorosamente ed il grosso siluro di Andrea penetrare qualche millimetro dentro. Pensai di svenire per il dolore quando lui spinse deciso e la sua cappella forzò la piccola apertura e penetrò all’interno.

‘Woww, ti sono dentro sorellina mia!!! Ti sto rompendo il culo sai??’

‘Bastardo, bastardo!!!’

‘Due bei cazzoni insieme, non ti piacciono???’

Lo sentii ancora penetrare in me ed il dolore aumentò moltissimo. Lui di colpo lo sfilò del tutto, poi si sputò un bel po’ di saliva sulla cappella e fra le mie chiappe, con le dita me ne distribuì dentro l’orifizio e poi me lo ficcò nuovamente dentro. Scivolò dentro ancora e lui spinse e poi spinse nuovamente”

‘Giulietta bella, ne hai dentro quasi la metà!!!!’

Pensai che ancora ne dovevo far entrare una quindicina di centimetri e mi venne da piangere. Le lacrime in effetti mi colavano giù e cadevano sul lenzuolo. Mario spingeva con grandi colpi da sotto e Andrea tenendomi per i fianchi tentava di far entrare quella gigantesca mazza nel mio povero culetto.

‘Ti piace troietta prenderti un cazzo in figa e uno nel culo eh???’

Lo insultai pesantemente e lui per tutta risposta ne fece entrare qualche altro centimetro nel mio culo. ‘.

‘Ce l’hai quasi tutto nel culo troia!!!!’

‘Figlio di puttanaaaa!!!!’

‘Mario, sento il tuo cazzo che scorre contro il mioo’uuummmhhhhh’

‘Andri, anch’io lo sento, è fighissimoooo”’

Andrea spinse ancora ed io sentii le sue palle sbattermi sul perineo. Non riuscii a ragionare più quando le mani di Letizia presero a massaggiarmi le tette; mi girai e la vidi in piedi a fianco del letto chinata in avanti ed appoggiata con un gomito al bordo del letto stesso, stava con le gambe tese divaricate e dietro di lei c’era Lory che la stava leccando fra le cosce.
Andrea giunto all’apice dell’eccitazione’..

‘Troiaaaa, ti sborro in culooo, ti sborro in culoooooo””

Lo sentii affondare ancora ed ebbi la netta impressione che il suo cazzo mi arrivasse fin dentro lo stomaco. Mario intanto muoveva il bacino dandomi dei colpi violenti e facendomi sobbalzare, poi anche lui”

‘Sborroooo, sborroooo, ti metto incinta maialaaaa, maialaaaa, ti metto incintaaaaa”.’

Sentii scorrere nelle mie viscere e all’interno della vagina fiumi di liquido seminale bollente, percepii chiaramente le contrazioni dei cazzi che mi possedevano ed in quel momento, inaspettatamente, sentii arrivare l’orgasmo’

‘Siiiii, siiii, siiii, vi amooo, vi amooo. siiiiii, siiiii vengooo, vengooo, continuateee, continuateeeee, oooooohhhhhh vengooo, vengooo, mi piaceeee, mi piaceeeee, siiiiiiii”.’

Un plop sentenziò l’estrazione del grosso intruso di Andrea dal mio culo, mi sfilai dalla figa il cazzo di Mario che si adagiò colante sul suo ventre.
Letizia con una mano fra le cosce nella stessa posizione precedente si sditalinava mentre la mia dolce sorellina da dietro continuava a leccarle il buco del culo.

Mi sedetti allora con le cosce spalancate sul bordo del letto con la figa vicinissima alla bocca della nostra amica, le presi il capo fra le mani e l’attirai verso la mia intimità colma di sperma e di umori miei. ‘.

‘Leccami la figa, anche il culooo, puliscimeli dalla sborraa, dai lecca, lecca”’

‘Uuuummhhh, uuummmhhhh”’

Con poca esperienza, in modo maldestro, cominciò a leccare, mi lasciai cadere all’indietro appoggiando il capo sul ventre di Mario, voltai il viso e ci trovai il pene quasi flaccido e lucido di liquidi miei e della sua sborra. Con una mano sul capo tenevo Letizia contro la mia figa e con l’altra mi impossessai del cazzo di mio fratello. Me lo infilai in bocca ed iniziai a leccarlo e succhiarlo, mi piaceva sentire la lingua di Letizia lavorarmi la figa e tenere quel pitone molle fra le labbra della mia bocca. Il mio giovane fratello comincio a mugolare e il suo membro si mosse a scatti crescendomi in bocca. Lo lasciai ormai duro ed iniziai a leccargli le palle, lui approvò e mi spinse il capo contro i suoi grossi testicoli. Mi posizionai meglio e glielo presi ancora in bocca, lo spompinai cercando di inghiottirne il più possibile, fin quando compresi che stava per arrivare nuovamente. Inginocchiato sul letto a fianco del viso di Mario ora c’era Andrea che se lo menava sbattendo la cappella sulla bocca di suo fratello. Poi cominciò a masturbarsi e mentre io godevo come una matta, lui gli sborrò in faccia e Mario mi venne direttamente in bocca. Sentii mugolare Lory e Letizia e poi entrambe arrivarono all’orgasmo ed urlarono il loro piacere al mondo.
La mia storia non finisce qui, una settimana dopo, durante una calda domenica, mio padre, i miei fratelli, mia madre, io, mia sorella Lory e la nostra ormai inseparabile amica Letizia”..

Buon sesso a tutti da parte di ombrachecammina
e-mail: alexlaura2620@libero.it

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