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Quella fu una notte insonne tormentata da riflessioni, pensieri, preoccupazioni,  sensi di colpa e soprattutto ricolma di interrogativi verso il futuro. 

Improvvisamente mi resi conto di tutte le conseguenze che avrebbero potuto seguire a quella debolezza avuta con mia figlia.

Sono sincera, dire che ne fossi del tutto pentita sarebbe ipocrisia, le meravigliose emozioni che mi avevano sconvolta e completamente sommersa, che speravo di aver condiviso fino in fondo con lei, non si attenuavano e continuavano a scontrarsi con la consapevolezza che spettava a me impedire che avvenisse tutto ciò, che era mia responsabilità trattenere mia figlia dal cadere in quel turbine di perversa libidine.

Forse il nostro rapporto madre/figlia era finito quella sera? Con che occhi avrebbe iniziato a guardare sua madre?  Come avrei sopportato quello sguardo? Ogni gesto di affetto fra noi sarebbe stato frainteso? Certamente potevo far affidamento sulla sua maturità e alla sua intelligenza ma…

Giulio? Già, Giulio! Che casino!!! Immaginavo lo shock subito dal mio ragazzo nel vedere sua madre scopare con sua sorella. Al di là della momentanea eccitazione chi sa cosa stesse ora pensando di noi e in particolare di sua madre. Che insegnamento gli avevo dato? Quale rispetto poteva ancora avere di me? Che autorità potevo ancora avere su di lui? 

Come ne sarei uscita? 

Quella sera nella mia famiglia si era verificato un vero terremoto e la mattina dopo si sarebbero viste le macerie… 

Non me ne davo pace! 

A tutto questo, come un tarlo, si aggiungeva, insinuandosi nei miei neri pensieri,  l’ultima frase di Claudia prima di scappare a letto:

…”Fidati mamma… sono certa che lui sarebbe voluto essere al  mio di posto! “

Cosa voleva dire? Scherzava? Dopo tutto l’aveva detta ridendo e ancora sovraeccitata da quanto appena accaduto ma… perché dire quelle parole? Che senso voleva dare loro? Cazzo! Non bastava tutto il casino che stava accadendo? No! 

Pensavo, rimuginavo, mi giravo e rigiravo nel letto… fino a che non riuscendo più a resistere mi alzai di nuovo in piena notte. 

Mi soffermai ancora un attimo poi decisi e andai diretta in camera di Claudia. Aveva la luce notturna accesa e dalla sua tenue luce vidi che lei stava dormendo profondamente, immersa in un sonno tranquillo e sereno, nuda, bellissima, sdraiata bocconi sul suo lettino dove evidentemente  si era lasciata cadere esausta senza nemmeno aver scostato il copriletto.

Rimasi indecisa qualche momento ma… non potevo aspettare

“Claudia…” chiamai quasi sottovoce

“Mmmmm” sbofocchiò lei

“Tesoro… svegliati ho bisogno di sapere una cosa”

“Eh?… che succede mamma?” Disse senza nemmeno aprire gli occhi

“Volevo sapere di Giulio…”

“Mmmmm che ha fatto ora…?”

“Niente tesoro,  cosa volevi dire quando…”

“…. domani… “

” No! Ora!”

“Uff… cosa c’è? Cosa sta succedendo?” 

Stavo perdendo la pazienza…

“Claudia svegliati e dimmi cosa volevi dire quando hai detto che Giulio avrebbe voluto essere al tuo posto”

“Ma mamma… a quest’ora? Niente, chiedilo a lui… cosa ne so io?” e si voltò  dall’altra parte sprofondando la testa nel cuscino.

“CAZZO!!! Tu hai detto una cosa e ora me la spieghi… ora! Non domani!” dissi alzando la voce

Lei senza nemmeno alzare e voltare la testa con voce soffocata dal cuscino :

” È gay!”

Le scosse di terremoto non arrivano mai da sole, e spesso quelle successive alla prima sono più forti!

Dopo averle fatta ripetere due o tre volte la notizia accertandomi che non stesse vaneggiando, la presi per un braccio e me la trascinai dietro fino in camera di Giulio. Ero letteralmente furiosa!

“Mamma calmati…” mi supplicava Claudia “oggi non è  più una cosa così… disdicevole…”

Nemmeno l’ascoltavo.

Nell’entrare in camera di Giulio si fece talmente rumore che lui sobbalzò impaurito sul letto con un punto interrogativo stampato negli occhi

“DA QUANTO VA AVANTI STA CAZZO DI STORIA???” urlai imbestialita

Lui non capiva

“Gliel’ho detto io Giulio…” spiegò con un filo di voce Claudia

Urlai e sbraitai come una indemoniata e loro non capirono, al momento, che la mia rabbia era dovuta soprattutto al fatto di non aver saputo prima, di non aver capito da sola, che la cosa che loro non mi avessero detto niente mi stava offendendo e ferendo in modo mortale. Che madre ero se non avevo intuito nemmeno chi fosse mio figlio?

Due anni in cui lui aveva capito quale fosse la sua inclinazione naturale, due anni che si imbottiva di ormoni per cambiare il suo corpo ed io che pensavo che quel petto sempre più generoso fosse merito della palestra e di quella strana dieta e che la sua mania per la depilazione fosse una moda, una delle tante. Ma dove avevo vissuto io? E quei modi così gentili e garbati e tutte quelle attenzioni…

Lo esasperai, urlandogli in faccia tutta la mia frustrazione, al punto che… a sua volta esasperato reagi:

” Vuoi sapere cosa fa tuo figlio? FACCIO POMPINI E SEGHE AGLI UOMINI!!! Cosa sogna tuo figlio? DI DARE LORO IL CULO!!! Cosa spera? DI DIVENTARE FEMMINA, COL TEMPO, COME VOI… per farmi scopare. E già che ci siamo,  vuoi sapere come mi sono trastullato, prima, mentre vi spiavo? COSÌ !!!”

Si sdraiò di nuovo…avvicinò le ginocchia al busto alzandole e allargando le gambe, puntò i piedi al materasso sollevando il bacino mostrandomi sesso e culo… allungò una mano fra le gambe e nel modo più rabbioso e osceno si penetrò il culo con un dito e iniziò a masturbarselo…

Non ebbi nemmeno il tempo di pensare… gli rifilai un ceffone tale che realmente gli lasciai l’impronta delle 5 dita sul viso…

Non fiatò. Negli occhi lessi la rabbia di ciò che non disse ma io rimasi ferma… talmente ferma e convinta del mio gesto che lui abbassò gli occhi… solo allora io sibilai fra i denti prima di voltarmi per uscire… “Non ti permettere mai più di rivolgerti così a tua madre…”

Uscii sbattendo la porta lasciandoli soli… Da un lato mi sentivo tradita e dall’altro sentivo tutto il fallimento del mio essere genitore; li avevo voluti, cercati e tirati su convinta di essere capace di crescerli da sola… 

Mi buttai sul letto in lacrime!

Dopo qualche minuto, non saprei dire quanti, Giulio e Claudia mi raggiunsero e senza dire parola si sdraiarono accanto a me abbracciandomi delicatamente, dandomi entrambi lievi baci e carezze come a volermi consolare e/o farsi perdonare di qualcosa di cui però  non avevano colpe

” Non mi importa cosa tu sia… ” iniziai con tono pacato ” Gay, Checca, Frocio…”

“Mamma…” mi interruppe Claudia con tono di rimprovero

“Travestito o Trans” continuai senza badare a mia figlia ” ma quello che non sopporto è  esserne stata all’oscuro fino ad ora, essere in qualche modo stata esclusa da una cosa così importante proprio da mio figlio…”

Giulio mi baciò gli occhi e la bocca stringendomi forte a sé

“Giulia… aiutami a diventare Giulia, mamma”  mi disse, quando ci guardammo negli occhi, con una tenerezza che non gli ricordavo da anni…

” anzi lo chiedo a tutte e due..”

” Ecco che ora mi ruba le mutandine e magari mi si scopa pure i miei ragazzi… Giù le mani sorellina Ahahahahah ” intervenne Claudia con la sua solita leggerezza strappandoci un sorriso allentando la tensione.

Altri minuti in cui parlammo con maggior serenità un po’ di tutto quando Giulio esordì:

“Sono ancora vergine e…” 

Si creò il silenzio e neppure Claudia ne fu esente..

“E…?” Chiesi timidamente

“E vorrei fossi tu, mamma, ad avviarmi su quel viatico… ” disse tutto di un fiato

“Che ti avevo detto?” Disse ridacchiando Claudia

Dopo un attimo di sorpresa dissi convinta

“Tu sei tutto matto!! Scordatelo!!”

“So che fa male la prima volta… tu, mamma,sapresti come fare perché risultasse tutto più piacevole…”

“Ma gli ormoni che prendi ti hanno rincoglionito del tutto?”

“Dai… per favore… ti supplico…”

“Giulio… dammi retta beviti una bella tisana,  fatti una bella dormita e se sei sempre di questo parere domani mattina, fatti aiutare da tua sorella, lei te lo trova di sicuro chi… eheh magari il suo ex!!”

“Potremmo aiutarlo in due mamma…” suggerì Claudia con un sorriso malizioso che le arrivava agli orecchi…

Dio mio cosa ho fatto di male? Una figlia troia e un figlio gay…

Fulminai con gli occhi Claudia ma lei parve non vedermi, improvvisamente l’idea parve galvanizzarla e da quel momento iniziò un gioco dove suo fratello parve essere una marionetta in mano sua, realmente sorpresa ma ben contenta del ruolo attribuitegli ed io una spettatrice allibita, forse decisamente frastornata dagli eventi,  incapace di una reazione da potersi definire tale…

“Sorellina… ” si rivolse a Giulio “corri ad indossare quelle cosette che sai…”

Rimasi stupita che lei fosse al corrente anche di questi particolari, mi domandai fino a che punto, ad allora, fossero stati complici quei due…

“Quali cosette?” provai a chiedere mentre mio figlio usciva velocemente

Claudia sembrò accorgersi di me solo allora… si rivolse verso di me e mi baciò sulle labbra come per zittirmi ma questa volta riuscì ad usare la lingua che subito iniziò a turbinare nella mia bocca con passione e libidine mentre con una mano si appropriava di un mio seno tenendolo stretto per poi, una volta distaccatasi dalla mia bocca, offrirne il capezzolo alle sue labbra. Succhiò decisa tanto da togliermi il fiato per un attimo… e quando mi ripresi cercai di dissuaderla ma lei succhiò più forte da farmi lamentare…

“Ahiii!  Mi fai male scemina! Smettila!”

“Ohhhhh scusa mamma…” mi guardò con aria ingenua da piccola dispettosa… “la tua bambina aveva troppa fame! Eheheh “

“Avevamo detto poche ore fa… che con queste cose noi due avremmo detto basta o sbaglio, piccola peste”

“Mmmmm ” sembrò riflettere mentre Giulio rientrava nella stanza… 

” Adda passa la nuttata… Eheheh” sentenziò ridendo per poi rivolgersi al fratello.

“Ma guarda che bella sorellina che mi ritrovo” disse andandogli incontro.

In effetti… i suoi capelli lunghi legati con una coda sbarazzina, gli occhi chiari truccati decentemente, i lineamenti naturalmente dolci e quelle labbra dove spiccava un rossetto chiaro che denotava molta cura nella scelta creavano un viso molto femminile… quel “sorreggi seno” che spingeva i pettorali in alto senza coprirli ci mostrava un seno, se pur di poco più di una prima di misura, molto accattivante… e quella specie di mutandine a rete, a maglia larga, che costringevano il suo pene ad affogare fra i suoi testicoli creando sul pube una fossetta che dava l’idea di una vulva ancora impubere ma invitante… e quelle gambe affusolate e lisce senza un filo di cellulite senza contare, poi, quel culetto alto, sodo, rotondo… sicuramente disegnato da tanta palestra e dagli ormoni… una figura da morsi!

In effetti, appunto, una creatura nuova che quella sera vedevo per la prima volta e che mi lasciò a bocca aperta!

Claudia gli si avvicinò e lo baciò in bocca… tirandolo a sè trattenendolo per la nuca con una mano mentre con l’altra scendeva direttamente su quei glutei cosi deliziosi.

Giulio seppur sorpreso non si sottrasse e si abbandonò alle attenzioni della sorella ricambiato bacio e abbraccio.

Lei si preoccupò di stimolare quei piccoli seni mentre con le mani sempre appoggiate sui glutei con le dita iniziò un massaggio sempre piu intimo; dai primi gemiti di mio figlio dedussi l’effetto che le procuravano quelle dita e le labbra di sua sorella.

A mia volta rimasi sorpresa e incantata da ciò che vedevo; mi immedesimai in quei baci e in quei toccamenti al punto di restare muta… 

Succhiando, baciando, mordendo quei capezzoli con passione e particolare attenzione Claudia fece voltare suo fratello costringendolo fra gemiti sempre più  forti e insistenti a mostrarmi quel lato b scultoreo che le sue mani tenevano dischiusi mentre le sue dita ne violavano quella minuscola bocca…

Uno spettacolo che al momento mi sconvolse togliendomi il respiro.

Poi una spinta lo fece cadere sul letto proprio davanti a me…  lei lo costrinse a voltarsi bocconi mentre io per dare loro spazio allargai le gambe posizionando, casualmente, il mio sesso di fronte al viso di Giulio. 

Claudia si inginocchiò fra le gambe di suo fratello iniziando a baciarne e leccarne l’ano  senza disdegnare di prolungare il trattamento al glande del sesso ancora ripiegato verso il basso ormai eccitato, scoperto e posizionato sempre più vicino al fiore di quel culo.

A questo trattamento di bocca Giulio si contorceva di piacere gemendo sempre più preda di piacere e lussuria.

Claudia iniziò ad alternare lingua, bocca e abbondante saliva ad una penetrazione sempre più intensa con due dita…

“Brava la mia sorellina… mamma guarda come gode la puttanella…” incitava e invitava…

“Dai troietta… lecca la passera alla mamma!!! Egoista.. vuoi godere solo tu?” Gli rifilò uno scapaccione…

“Leccala! Succhiale la clito… dai che sei esperta a succhiare… puttanella!”

Giulio eccitato prese a leccarmi aprendomi, con la lingua, le grandi labbra per poi accostarvi le sue e cominciò a bere il frutto della mia eccitazione per poi concentrarsi con vera maestria sulla mia clito portandomi ben presto a sciogliermi riversando le mie prime gocce di piacere nella sua bocca…

Lasciai che il piacere e la libidine diventassero padroni della mia mente… e mentre Claudia portava quasi a compimento il suo lavoro io mi offrivo e partecipavo sempre più oscenamente ai

desideri perversi dei miei figli.

Avvertivo distintamente ogni sussultò di mio figlio fra le mie cosce e ogni volta ho immaginato fosse l’effetto della lingua di Claudia che gli violava il culo pulsante infilandola dentro sempre più intimamente o l’effetto di una leccata o un bacio avvolgente su quella cappella che sicuramente pulsava rossa e gonfia allo spasmo. Queste immagini insieme alle cure che mi venivano riservate mi portarono a cedere ad un violento orgasmo… segno questo che, passati i miei ultimi convulsi movimenti, Claudia colse per quasi ordinarmi. .. 

“Armati mamma e incula questa troia! Tranquilla Giulia è talmente morbida che dovrai stare attenta a non caderci dentro…”

Questo modo di parlare inusuale di Claudia evidentemente eccitata ancor più la sua “vittima”… il suo continuo agitarsi, genere, mugolare, invocare… era fonte di dolce piacere per noi.

Mi alzai sempre grondando di piacere nonostante mio figlio avesse continuato a bere di me fino a l’ultimo istante. 

Mentre io mi sistemavo lo strap-on singolo pur sempre con il vibro Claudia sistemava il fratello “a pecora” sul pavimento posizionandosi a sua volta sotto di lui in una posa simil “69” portandosi sotto il suo sesso (ora liberato) con il proprio viso…

Lei senza toccarlo e senza usare le mani si alzava con la testa per dargli piccole leccate o baci o accogliendo quel glande assetato di piacere fra le sue labbra aumentando in lui il desiderio di esplodere ma  senza mai arrivare…

Avevamo tutti e tre perso la testa.

Dopo aver spalmato un po’ di gel in quel fiore che di lì a poco avrebbe perso i suoi petali trasformandosi in un buco verso l’inferno del piacere accostai il glande del finto fallo spingendo fino a farlo sparire dentro e subito mi fermai…

Sentii distintamente il verso sordo di chi ispira trafelato sentendosi allargare…

Rimasi ancora un po’ titubante…

“MAMMA ORA!” urlò Claudia trascinando la sua testa oltre le gambe di Giulio per finire fra le mie dove si aggrappò alla mia vita per andare a baciare intimamente il mio sesso…

Sconvolta dalla lingua di mia figlia che sentii in profondità dentro  la mia intimità spinsi decisa nel ventre di Giulio lo strap-on… per fermarmi ancora una volta che fui certa di aver superato il suo anello strappandolo internamente sperando di avergli procurato il minor dolore possibile…

Lui si contrasse tutto e fu chiaro che il dolore c’era stato ma… la bocca di Claudia che era tornata ad appropriarsi del suo cazzo doveva averlo molto attutito perché ben presto lui stesso mi invitò a continuare…anzi, ci invitò!

Spinsi, spinsi fino ad arrivare a toccare il suo culo col mio pube… mi fermai ancora per farlo abituare a quel corpo intruso e poi cominciai ad agitarmi in lui con un su e giù…  un dentro fuori che insieme al pompino che lei gli stava propinando da tempo lo fece urlare impazzito di piacere, di goduria senza dimenticare di ricambiare tutto il piacere che stava provando portando a l’orgasmo sua sorella nel momento stesso in cui lui le riempiva la bocca col suo sperma finendo poi per spargerle il suo seme residuo sul viso. 

Soddisfatti ma esausti tutti e tre finimmo sdraiati sul pavinento… l’uno accanto a l’altra, nudi… Claudia ancora imbrattata, Giulio rannicchiato in posizione fetale ma con uno strano sorriso sulle labbra ed io sdraiata sulla schiena con uno Strap-on dritto con la sua testa rivolta verso il soffitto… 

“Giulia… dolce sorellina, domani andiamo a fare spese insieme… e a sistemarti quei capelli che così non si possono vedere… eheheh… mica posso portarti in giro conciata cosi” disse quasi sottovoce Claudia fissando il vuoto

“Posso esprimere un desiderio?” Disse Giulia (già, Giulia) da l’oltre tomba

“NO!” rispondemmo decise in coro io e Claudia

“Possiamo sdraiarci sul letto? Qui è scomodo…” Continuò timidamente…

Scoppiammo a ridere abbracciandoci.

 

P.S. per un commento o un suggerimento, entrambi graditi, : pl631801@gmail.com 

 

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