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OrgiaRacconti erotici sull'Incesto

Deliziosa voluttà

By 1 Aprile 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Deliziosa voluttà che m’infiammi la mente e il corpo e mi conduci verso il piacere sfrenato, in momenti come questo sento di essere completamente avvolta nelle tue spire.
Davanti a me il duro cazzo di mio marito pulsa felice tra le mani e le labbra della baby-sitter di nostro figlio, chiamata per l’occasione ad occuparsi di un altro genere di mansioni. Il di lui culo invece &egrave accudito da mio fratello, perverso depravato che non perde occasione per infilare l’uccello in un buco maschile.
Mio marito gode di queste attenzioni, per lui l’unico obbiettivo &egrave il piacere e poco importa se ottenuto con donne, uomini o trans. A lui basta godere e far godere, e devo ammettere che in questo &egrave davvero bravo. Sa come usare la lingua e le mani, e quando ci mette il cazzo, uh, se sa come spingere. Con lui non ho mai mancato un orgasmo e nemmeno quelle che si fotte davanti ai miei occhi. Dovete vedere come gridano e quanto succo lasciano sulla sua bella verga che poi io succhio per bene.
Io mi godo lo spettacolo di loro tre seduta sul divano, con le gambe aperte e stuzzicandomi la fica con un bel giocattolo vibrante.
Adoro guardare i preliminari. Adoro anche partecipare ma volentieri mi gusto lo spettacolo in tutta calma, scaricando due o tre volte sulle mie stesse dita. Mi piace incitarli, spingere a creare nuove composizioni di piacere, indico loro quali parti hanno scordato di titillare.
Adesso &egrave mio fratello che succhia il cazzo di mio marito mentre lui sta leccando la giovane fica rasata della baby-sitter. Sento i gemiti della ventenne e vedo il suo viso trasfigurato dal piacere. So cosa sta provando, mi prendo questo diletto spesso, di mattina, di pomeriggio e di sera. Appena abbiamo un istante libero mi sfilo le mutande e mi accoccolo sulla lingua del mio uomo. Lui va pazzo per i miei umori vaginali. Dice che &egrave la miglior colazione che esiste. Se potesse intingerebbe anche i biscotti.
Non che io non l’abbia fatto… Ma mi si squagliano in mano. Preferisco gli ortaggi, sono più sodi e compatti, soprattutto quando te li fai sparire nel culo.
Mi alzo dal mio trono e raggiungo il terzetto. Senza complimenti infilo il dildo lubrificato dai miei olii nell’ano di mio marito che così si trova inculato mentre lecca e viene succhiato. Sento il suo grido, soprattutto di sorpresa per quella penetrazione improvvisa, ma &egrave solo un istante poi ritorna a leccare più contento che mai.
Da sotto mio fratello geme e mi accarezza le cosce. So che avrebbe preferito il cazzo di gomma nel suo culo, ma la posizione non me lo permetteva. Per farlo contento mi calo su di lui e mi faccio scivolare il suo uccello nel culo. Lo sento penetrare tra le mie carni e il piacere si fa largo a partire dal bacino diffondendosi in tutto il mio corpo.
Lo cavalco come un’amazzone cercando di riprodurre il mio deliquio nell’ano di mio marito. Vorrei per una volta provare la sensazione di un buco di culo che mi stringe il cazzo. Mi piacerebbe scopare qualcuno e sentire i brividi salire da quell’asta di carne. Invece devo accontentarmi di essere io a stringere il cazzo che mi penetra.
Il mio instancabile linguista sta portando all’estasi la giovane baby-sitter. La ragazza grida e geme, stringendo la testa del mio uomo per non perdere nemmeno un movimento di quel sapiente muscolo d’amore. Rallento il ritmo del vibratore, non vorrei che mio marito sborrasse in bocca a mio fratello facendoci perdere parte del divertimento.
La puttanella grida più forte e scarica il suo piacere sulla faccia di quel porco che ho sposato. Lui affonda di più per bere tutto quel succo delizioso e poi si stacca dal frutto grondante.
&egrave contento, l’ha portata nello stato che desiderava, eccitata e senza freni inibitori, pronta perché lui possa cogliere la sua primizia posteriore. Sì, perché lei ci ha confessato che quella via &egrave ancora integra come mamma l’ha fatta. E quel maiale di mio marito da allora non pensa ad altro che ad aprirle il culo vergine.
Oggi vedremo se davvero &egrave un frutto illibato.
Per alleviarle il dolore che sentirà me la prendo tra le braccia e la bacio appassionatamente. Sento la sua lingua correre sulla mia, i suoi seni sudati coi capezzoli turgidi sotto le mie dita, le sua cosce accaldate che si uniscono alle mie. La bacio e la accarezzo, le faccio scorrere le mani tra le cosce e apro il suo fiore; cerco e trovo il clitoride gonfio nonostante l’orgasmo appena esploso. Mio marito ha fatto davvero un bel lavoro.
Scivolo sotto di lei e le infilo la testa tra le gambe, mettendo a disposizione della sua bocca il mio sesso bagnato. Lei non si fa pregare e si getta con lussuria su quel fiore dischiuso. Ma la posa che assume dona ai due uomini la visione completa del suo deretano. Mio marito non perde tempo e appoggia la punta del suo gran cazzo su quello stretto buco.
Sento che la ragazza ha un moto d’irrigidimento, accresco le mie attenzioni sulle sue grandi labbra e attendo che mio marito la deflori. La cosa avviene in fretta. Vedo le mani del porco afferrarle le anche e tirare verso di s&egrave mentre il suo bacino spinge. La bocca della giovane si allontana dalla mia fica e alza un grido straziante. So che le ha fatto male, ma la strada verso il piacere passa anche da queste sofferenze. La accarezzo, la succhio e la consolo. Mio marito la monta con calma ma in maniera inesorabile. Sa che dolore si prova, ma conosce anche la libidine che ti pervade una volta che la strada si &egrave aperta.
Lentamente le lacrime e le grida di dolore si sciolgono in ansiti di piacere. La troietta ci ha preso gusto e adesso accompagna il cazzo di mio marito nel movimento scopatorio. Io mi alterno tra la sua fica grondante piacere e le palle gonfie di nettare del mio uomo. Me le vorrei infilare tutte in bocca e succhiarle fino alla fine dei giorni.
Mio fratello ha deciso che &egrave anche il suo turno di prendere piacere e si avvicina alle chiappe di mio marito. Indossa uno strano aggeggio che gli tiene un fallo di gomma infilato nel culo. Penso che se lo sa inventato lui stesso. Cinge il petto del mio uomo e gli stimola i capezzoli, poi scende e lo prende per la vita impalandolo col suo arnese. Mio marito non fa una piega, il suo culetto &egrave abituato a questo tipo di piaceri. La catena prende il ritmo e vedo che i cazzi piantati nei culi pulsano di desiderio. So che tra breve avremo una meravigliosa fontana di sperma. La camera &egrave pregna dei gemiti e del profumo del sesso sfrenato.
Per aumentare esponenzialmente il piacere della ragazza decido di infilarle una fila di palline nel suo buchetto anteriore. Ogni sfera che sparisce tra le labbra accaldate della sua fica rasata &egrave una contrazione dei suoi muscoli. Ora non rimane che il filo. Devo decidere se tirarlo con uno strattone oppure gentilmente, facendo uscire una pallina alla volta.
Opto per questa ultima opzione e la ragazza si scioglie nel suo secondo orgasmo.
Ho voglia di venire anche io e visto che la giovane &egrave tutta presa dal cazzo di mio marito che le sfonda il deretano, io mi sfilo e riconquisto il mio vibratore. Me lo pianto nella fica e lo accendo alla massima velocità, infilandomelo e sfilandomelo come se mi stesse fottendo uno stallone.
Godendomi quella catena d’amore, vengo per la terza volta lasciando una bella striscia di sugo sulla seduta del divano.
Anche gli uomini non ce la fanno più. Mio marito mi avvisa che sta per sborrare. Non mi perderei il suo sperma nemmeno per tutto l’oro del mondo. Mi getto a capofitto tra il suo cazzo e il culo della giovane e in due boccate di pompino mi ritrovo inondata del suo seme caldo e salato. Ne ho in bocca, sugli occhi, sui capelli e sui seni. Adoro questa sensazione. Se restasse caldo sempre andrei per strada con le gocce di sperma sul corpo.
Mio fratello si toglie dal culo che stava fottendo giusto in tempo per mettersi davanti alla baby-sitter e schizzarle tutto il suo piacere in faccia con un grido animalesco. Quella non si ritrae, anzi, si lascia coprire di calda ambrosia.
Non resisto e la bacio, la lecco, scambio la sborra che ho sulle labbra con quella che ha lei. Misceliamo i piaceri e ci abbandoniamo esausti sul tappeto.
Deliziosa voluttà che ogni volta mi conduci a queste orge sfrenate, io sono tua e tu sei la mia guida, la mia stella polare. Seguirò sempre ogni via che mi vorrai insegnare. Deliziosa voluttà.
Certo che non ci facciamo mancare proprio niente quando gli incontri vengono organizzati da quella sgualdrina di mia moglie e da quel pervertito di suo fratello.
Lei non ha ancora finito di farsi coprire la schiena dalla sborra della sua amica trans che già si getta a pulire il cazzo del negro appena uscito dal culo di mio cognato. E che cazzo, ragazzi! Quando s’&egrave calato le brache a inizio serata mi sono spaventato alla vista di quell’affare.
– Scordatevi che entri nel mio culo! – ho annunciato. – Amo anche i piaceri del secondo canale, ma non ho intenzione di aver il buco in fiamme per una settimana! –
– Meglio così! – &egrave intervenuto il ricchione, – Me lo tengo tutto per me. – così dicendo si &egrave fiondato su quella tremenda minchia di cioccolato. Se l’&egrave fatta sparire in bocca e ha cominciato a spompinarlo con foga. E da lì &egrave partita la nostra serata.
Adesso guardo lui e sua sorella bere dalla fontana di panna che sprizza dal negrone. Ne sono entusiasti. Potrei dire con sicurezza che mia moglie &egrave una sommelier dello sperma. Ne ha assaggiato così tanto che potrebbe scrivere un elenco telefonico dei suoi preferiti. Non ne perde mai una goccia e non va mai a dormire se prima non me l’ha succhiato fuori. Certe mattine me lo spreme sulle fette biscottate. Dice che non c’&egrave nulla di più energetico.
Ho sposato davvero una troia di prim’ordine!
E suo fratello non &egrave da meno. &egrave un appassionato culo; passerebbe la giornata a farsi fottere da maschioni palestrati pieni di tatuaggi oppure da forze dell’ordine in divisa, ma non disdegna anche le trans dalle misure extra-large. Una volta s’&egrave fatto montare per 4 ore consecutive da 5 superdotati.
Ma il suo piacere &egrave anche attivo. Scopa tutto quello che si muove, infila l’uccello dove capita e schizza come un coniglio. Non ho mai visto nessuno sborrare così lontano. Quando ti fotte a pancia in su e lo toglie sul più bello ti ritrovi col viso e i capelli impiastricciati.
Li guardo godere di quel totem mentre me ne sto seduto sul divano e accarezzo il cazzo moscio di Eveline, la trans con cui ho appena finito di chiavare. Anche se il mio amore resta la fica, adoro massaggiare i cazzi, molli e duri, soprattutto se sono corredati da un bel paio di tette sode come quelle della mia compagna.
Me la sono proprio gustata questa scopata. Eveline sa succhiare come una vera dea dell’uccello, e quando &egrave in coppia con Sissy state pur certi che i fuochi artificiali non mancheranno. Spompinano, leccano, scopano e si fanno fottere. Ma anche loro hanno declinato l’invito del mostro di ebano. Hanno preso e dato piacere a tutti i buchi, tranne a quello di mio cognato, oggi altare unico per quel mostro immane.
Io ed Eveline siamo ancora appiccicosi del nostro sperma. Mi ha donato il suo culo cavalcandomi sul divano, dandomi la schiena e permettendomi di stringere e massaggiare le sue meravigliose tette. &egrave una delle mie posizioni preferite. Fotto e posso muovere le mani a mio piacimento. Posso toccare le cosce, le chiappe, le tette, infilare le dita in bocca della mia compagna, masturbarle il cazzo lungo e duro, farla sborrare insieme a me.
E così &egrave proprio successo. Mentre mia moglie si faceva spanare il culo da Sissy, col suo uccello dal diametro formidabile, forse non lungo, ma davvero temibile, e mio cognato gemeva come una cagna sotto i poderosi colpi dell’ariete di ebano, il culo di Eveline correva veloce sulla mia asta dritta come un fuso e dura come il marmo. L’aria era ebbra di sesso allo stato puro, i corpi si muovevano frenetici alla spasmodica ricerca del piacere totale, salivano ansiti e incitamenti a spingere più in fondo. La mia mano segava velocemente quel bell’uccello trans e dalle mie palle venivano le avvisaglie di una prossima eruzione. Sborrammo insieme in una fontana di piacere assoluto. Mentre il suo uccello trans veniva nelle mie mani, Eveline si toglieva il mio dal culo e si faceva schizzare sulle cosce e sulla pancia.

Ecco mia moglie, che si lecca ancora le labbra dopo aver gustato quella calda salsa di sperma, si avvicina lasciva al nostro divano e si getta con voluttà sui nostri uccelli mezzi molli. Afferra il mio con la mano e si mette a succhiare quello di Eveline, poi cambia, come la più navigata delle pornostar. E mentre ci succhia ci guarda negli occhi, vuole leggere il nostro piacere ed eccitarci ancora di più. Si sbatte i cazzi sulla lingua, li lecca a partire dalla base dell’asta, si piega a succhiare le palle.
In breve ci rimette in forze. Io e la trans ci troviamo di nuovo dritti ed eccitati, ci baciamo e ci tocchiamo lasciando che quella troia di mia moglie si prenda cura dei nostri cazzi.
Gli altri tre si sono seduti in poltrona, sfiniti dalla cavalcata. La nera nerchia ora giace esanime tra le gambe del suo padrone, mio cognato si massaggia il culo che sicuramente gli brucia dopo essere stato ripassato a dovere, Sissy si masturba pian piano con gli occhi fissi su di noi.
Mia moglie continua il doppio bocchino. &egrave talmente ingorda che cerca di infilarsi entrambi i nostri uccelli in bocca insieme ma non ci riesce. Forse nella figa sarebbe più facile.
Glielo propongo e lei accetta. Che io sappia non ha mai provato, ma con lei nulla si può dire.
Chiamo il finocchio perché lui sa come architettare certe cose.
– Direi di fare come nella doppietta. – sentenzia, – Solo che invece di tappare due buchi ne sfondate uno solo, insieme. –
Anche se l’ho proposto io temo per l’incolumità della mia consorte. So per certo che ha preso cazzi di tutte le taglie, ma due e non proprio piccoli….
Lei non fa una piega e mi si adagia sopra guardandomi negli occhi. Vedo il sacro fuoco dell’eccitazione bruciare dentro di lei. Vorrei chiederle se ne &egrave sicura ma conosco già la risposta. Eveline le si piazza dietro e sento una mano stringere insieme i nostri cazzi, mio cognato ci masturba per prepararli alla penetrazione. Allungo una mano e tocco la sorca di mia moglie, &egrave un lago di sesso.
La mano del ricchione tira i nostri uccelli, invitandoci a penetrare la madre di mio figlio. Seguo la sua mano e il cazzo di Eveline e improvvisamente mi sento sprofondare in quel delizioso antro voluttuoso. Mia moglie impone il ritmo seguendo i movimenti della trans e delle pacche che suo fratello le rifila sul culo.
I nostri uccelli si fanno largo tra le carni della donna, sento il suo sugo colare sul mio bacino. Siamo tutti in preda alla frenesia sessuale. Il negro brandisce la sua mazza e la porta alla bocca di mia moglie che la succhia di gusto. Sissy si sega mentre lavora amabilmente il culo di mio cognato, che ancora non &egrave stanco di ricevere.
Nella doppia penetrazione senti il cazzo del tuo compagno che sfrega contro il tuo, ma c’&egrave pur sempre una membrana a dividerli. In questo caso invece i due cazzi sono incollati l’uno sull’altro ed &egrave una sensazione sublime. Ogni scossa si ripercuote sul tuo membro e ti sprona a spingere ancora di più.
Sento l’orgasmo, l’ennesimo, salire dai lombi. La mia compagna annuncia che &egrave al limite della sopportazione, vuole venire. Sopra di me il guerriero d’ebano si sta sparando una sega nella bocca di mia moglie, e lo fa sempre più velocemente. Sissy ha infilato il suo cazzo nel culo di mio cognato, che con gli occhi fuori dalle orbite bestemmia e impreca su quanto stia godendo.
Mia moglie grida di piacere e scarica il suo orgasmo sui nostri uccelli eccitati che non trovano nulla di meglio da fare che riempire di sborra quella fica slabbrata. La miscela dei nostri semi inonda le tube della nostra puttana sfondata nel preciso istante in cui il negro le riempie la bocca del suo copioso sperma.
Anche Sissy e il frocio si sciolgono nell’estasi e schizzano dove capita. Sento gocce di sudore e di sperma colarmi addosso. Vedo il viso di mia moglie ricoperto del bianco nettare e la sua lingua che lo raccoglie dalle labbra. Anche lei mi guarda e nei suoi occhi brilla la felicità libertina che la illumina durante queste orge. Mi sorride e poi scende a baciarmi. Il suo sapore misto a quello del sesso e dello sperma altrui &egrave inebriante. La stringo a me e le succhio la lingua calda.
Amo questa donna dissoluta. Quella sgualdrina di mia sorella ci sa proprio fare nello scegliere i ganzi. Quello che mi sta sfondando il culo &egrave davvero mirabile. Quando gli ho calato i calzoni non ho potuto fare a meno di rimanere estasiato da cotanta carne. A riposo giungeva a metà coscia, con un diametro formidabile. Duro &egrave una mazza come se ne vedono poche. E quando prende a stantuffarti’ uh’ che deliziosa sensazione!!!
E guardatela come succhia la figa della sua compagna’ puttana quanto lei fin da quando andavano a scuola. Non oso nemmeno immaginare cosa hanno visto le pareti di quei gabinetti. Se potessero parlare scriverebbero storie più lussuriose di quelle del Marchese De Sade.
Mmmmmm’. quanto spinge questo toro’. mi sta facendo impazzire di piacere. E non sembra nemmeno stanco. L’ho già fatto schizzare due volte ed &egrave ancora duro come il marmo. Uhhhhh’. sììììììì’.. me lo sento arrivare fino in gola. Peccato non avere anche io sotto un bel ragazzo da inculare, con un bel sederino sodo e stretto e con un cazzo dritto dritto che desidera solo le mie mani e le mie attenzioni’. pronto a sborrarmi tra le dita e poi leccare il suo dolce seme.
Devo stare attento a questi pensieri, altrimenti vengo per l’ennesima volta. Ho perso il conto di quanto seme ho lanciato stasera. La bagascia sa davvero il fatto suo. E suo marito non &egrave per nulla da meno. Ci sa fare con la bocca e gli piace pure prenderlo nel culo e devo dire che nonostante i cazzi che l’hanno rifilato &egrave ancora un bel buchetto. Ed ha pure un bel cazzone. Non so se mia sorella se l’&egrave sposato per quello, perché &egrave un maiale quanto lei o per tutti i soldi che ha e per la vita libertina che le permette di fare.
Forse per tutte queste cose.
C’&egrave da dire che quando ci troviamo per queste serate non manca proprio nulla e il divertimento &egrave assicurato. Settimana corsa c’erano le due trans e un negro dal cazzo enorme. Me lo sono gustato tutta sera. Il culo mi ha bruciato per qualche giorno, ma ne &egrave valsa davvero la pena. Anzi, il pene! ahahahahaha.
L’altra volta invece c’era la loro baby-sitter. Mmmmmmmm, un corpicino giovane e fresco da far rizzare anche i morti. Io sarò pure culo, ma quando c’&egrave una bella topina la so riconoscere.
E oggi mi ha trovato questo attrezzo che andrebbe bene come asta per la palestra. Non rimpiango per nulla la mazza d’ebano dell’ultima volta.
Voglio che mi schizzi in faccia, che mi copra della sua sborra. Lui e il cornuto di mio cognato. Voglio essere la loro cagna e voglio che mia sorella mi spompini fino a farmi schizzare con loro.
Li chiamo a me. Annuncio il mio piano e mi sdraio sul letto coi due maschioni in ginocchio vicino al mio viso, i loro cazzoni duri puntati verso la mia faccia. Si segano pian piano per non perdere l’eccitazione. Io li accarezzo sulle palle, stimolo i loro buchetti che si contraggono sotto le mie dita; li incito a schizzarmi tutta, a riempirmi di sborra, a coprire la loro puttana.
Mia sorella, intanto, s’&egrave messa a succhiarmi il cazzo. Lo sento che vibra nelle sue labbra, non so per quanto potrò resistere ancora. In fatto di pompini sa il fatto suo e m’ha pure infilato due, anzi, tre dita nel culo. So che potrebbe infilare tutta la mano, ma non &egrave la posizione adatta.
La sua amica, vacca quanto lei, s’&egrave infilata uno strap-on e adesso se la fotte alla grande. La fotte e la insulta, rifilandole una serie di sculacciate sulle chiappe eccitate. Con una mano mia sorella si sditalina la figa bagnata. Immagino che anche il suo orgasmo sia prossimo.
Sento gli ansiti dei miei uomini farsi più forti. Stringo loro le palle e le sento fremere sotto le mie dita. Mio cognato grida e inizia a schizzare il suo caldo nettare dirigendone i fiotti su di me. Mi colpisce gli occhi, la bocca, i capelli; me ne cade sul petto. Non si direbbe che anche lui abbia già dato in questa serata di sesso.
Anche il superdotato non resiste più e mi inonda di sborra. Mi disseto a questa lussuriosa fontana di latte. Me lo infilo in bocca mentre sta ancora venendo, gli lecco la cappella turgida, bevo ogni singola goccia della sua ambrosia. I suoi rantoli si alzano per la stanza, con una mano mi stringe la testa e affonda la sua verga fino alla mia gola. Godo di quel momento e scarico il mio seme tra le labbra di mia sorella che di rimando viene sul grosso fallo di gomma che la sta fottendo da dietro.
Siamo veramente dei porci sopraffini!

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