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Elisa – Follie con la madre – 1948

By 2 Giugno 2020Giugno 14th, 2020No Comments

Nicole si chiedeva di quante madri avessero sorpreso i propri figli a masturbarsi.

A lei è successo un giovedì.

Rocco, suo compagno non è uscito presto come fa solitamente per tornare nella tarda serata ma dorme nel letto matrimoniale avendo scopato Nicole per saziare la sua voglia di sesso dopo oltre sei mesi in oriente. Sua figlia Elisa era a letto.

Da quando c’è Rocco a casa, Elisa è tornata a passare la notte nel suo letto.

La sera prima la ragazza aveva detto alla madre di svegliarla poco prima di uscire per andare in ufficio e Nicole le ha fatto la gentilezza di portarle la colazione. Da circa tre settimane Elisa veniva svegliata da Nicole in quel modo. Se Rocco non era a casa le due si scambiavano anche dei baci saffici e si toccavano maliziosamente. Tra loro due c’era un rapporto saffico incestuoso ma erano entrambe felici di averlo ed era il loro segreto più intimo.

Quella sveglia era diventata un rito che si ripeteva ogni mattina e, come ogni mamma che stravede per la propria figlia di cui per di più è anche amante, felice di farle cosa gradita, preparava due caffè, entrava nella sua stanza, le dava il buon giorno, posava i caffè sul comodino, le dava un bacetto, si sedeva sul letto accanto a lei e bevevano insieme i due caffè, parlando della giornata che le aspettava; una raccontando dei suoi impegni all’università e Nicole del lavoro in ufficio. La mano di Elisa era sempre quella più malandrina che delicatamente si infilava tra le gambe andando a toccare e talvolta spostare il triangolino del perizoma che Nicole da quando fa sesso con lei, indossa immancabilmente.

Anche quel giorno Nicole ha aperto la porta della sua stanza e, quando è entrata con il vassoio in mano, è rimasta meravigliata, immobile, cercando di realizzare la situazione che le sembrava innaturale come se avesse delle allucinazioni.

A lei è bastato qualche attimo per capire perfettamente che era pienamente vigile e la scena che era davanti ai miei occhi era più che reale: sua figlia, completamente nuda, con le spalle appoggiate alla testata del letto, con le gambe completamente divaricate, teneva in pugno un grosso dildo di dimensioni non eccessive ma neanche naturali e si stava chiavando lentamente.

La meraviglia era dovuta al fatto che Elisa poteva farle almeno un cenno mentre lei si preparava per uscire senza che Rocco si accorgesse di niente.

Nicole è rimasta ammutolita per non svegliare il suo compagno ma è stata Elisa a parlare a voce bassa.

“Mamma, ti prego, non te ne andare, guardami, ti prego! Stamane ti desidero da impazzire. Lo sai che mi sei entrata dentro ma so che non posso averti perché sei la donna di Rocco! Ho sempre sognato che tu mi guardassi mentre mi sditalino, mentre me la tocco, la accarezzo. Lo so che non quando siamo sole ci amiamo e che davanti a te non mi sono mai sgrillettata ma stamane sono molto eccitata ed ho voglia di te. Lo sto facendo e sto pensando a te, al tuo corpo immaginandoti nelle pose più erotiche, più oscene sul lettone anche con Rocco che ci guarda! Mamma, ti prego, visto che non ho la possibilità di fare sesso con te perché c’è lui, almeno guardami, guardala come è aperta, guardala come ti desidera. Dai, non te ne andare! É più forte di me, non riesco a resistere a questo desiderio!”

Elisa per mostrare la sua figa alla madre, alla luce non forte che filtra dalle stecche della persiana, solleva il bacino verso l’alto come ad offrire la sua intimità. In realtà sembrava che volesse offrirsi ad un cazzo piuttosto che ad un’altra figa.

Nicole da quando era entrata nella stanza era come ipnotizzata, non riusciva a togliere gli occhi dalla mano della figlia che impugnava quel meraviglioso e magico oggetto che la allargava. pensava che Rocco aveva un bell’uccello abbastanza grosso che la faceva godere molto, ma quello che aveva davanti era decisamente di un altro livello e già si immaginava che Elisa lo mettesse dentro a lei durante una delle loro prossime lesbicate.

Anche se di figlia ne aveva una sola, Nicole si è subito sentita orgogliosa di lei perché è sicura che avrebbe certamente fatto la gioia di molti maschietti ed anche di molte femminucce.

Posato il vassoio con il caffè ha continuato a fissare la mano di Elisa che muoveva su e giù lentamente il dildo, afferrandolo per le palle (sintetiche, ovviamente) sulla cui estremità era stato realizzato un prepuzio rosso fuoco così che sembrava un vero cazzo pronto a lanciare il suo nettare bianco. Inoltre non aveva spiccicato parola da quando Nicole era lì in camera, non sapeva cosa dire, non sapeva cosa fare, come comportarsi.

Nicole si chiedeva cosa avrebbero fatto altre donne davanti a situazioni simili? Chissà se in una situazione sentimentale diversa sarebbero uscite dalla stanza oppure se l’avrebbero aggredite urlando oppure se ancora sarebbero rimaste a godersi lo spettacolo fino all’orgasmo come stava facendo lei eccitandosi?

Nicole è bisessuale ma a lei piace il cazzo così come la figa.

Infatti, pur amando molto Rocco, quando le capitava l’occasione non disdegnava aprire le cosce per godersi un’appagante chiavata. Nonostante il suo aspetto serioso, talvolta anche leggermente bigotto, è sempre stata dell’idea che ogni tanto cambiare ‘pascolo’ sia un toccasana sia per la figa sia per la mente e da quando faceva sesso anche con la sua impiegata ora le mancava farsi chiavare da un altro cazzo. Lei dopo aver fatto godere un’altra donna e soprattutto sua figlia, si sentiva una donna completamente appagata, bella, desiderata e molto femminile.

Ovviamente lo era anche per Rocco ma, conoscendolo, era certa che sicuramente in oriente lui aveva trovato qualche figa disponibile; lui non si faceva certo scrupoli a fare assaggiare il suo cazzo ad una orientale.

Ma tra Nicole e Rocco l’importante è amarsi molto, con le altre è solo piacere sessuale.

Ma ora la situazione che ha davanti ai suoi occhi è diversa: quella ragazza che è sua figlia di cui conosce anche le abitudini sessuali e le avventure amorose, sta giocando con un super dildo somigliante ad cazzo di un maschio.

Mentre ammaliata seguitava a fissare la mano di Elisa che accarezzava con libidine il suo grilletto e la sua figa dilatata dal quel dildo, nella sua testa si scatena una guerra tra il bene ed i due emisferi cerebrali fanno a pugni. Per la seconda volta in vita sua ci sono dei contrasti terribili in cui l’emisfero sinistro è razionale, logico e la richiama alla morale ed al comportamento di madre, dall’altro c’è colei che ha voglia di scatenarsi e fare sesso ovunque e con chiunque, figlia compresa.

La sua voce interiore dice “Nicole, che cazzo vuoi fare? É tua figlia, sarebbe un incesto! Non ti bastano le fighe che ti hai già fatto e le chiavate che ti farai? Perché ora sei davanti ad Elisa che si dimena sul letto godendo come una ninfomane? Sei anche tu convinta che non c’è limite alla perversione? Che cosa aspetti! Ma non vedi che splendido dildo ha tua figlia? Non vorrai perderti questa ghiotta occasione!?”

A Nicole i pensieri passano in testa alla velocità della luce.

La sua sessualità è diversa da quella di Elisa la quale con i suoi vent’anni è capace di venire tre volte senza risentirne.

In assenza di Rocco, Nicole si deliziava, a differenza della figlia, con due fighe: quella della sua assistente di studio ed anche con Elisa, però ora che ha Rocco in casa è fatalmente attratta da quel cazzo portatile che è tra le mani di Elisa ed è invidiosa per gli orgasmi che genera quel cazzone nell’entrare allargando i vari buchetti. Lei non era esperta di dildo o vibratori ed altri giochini ma qualcuno lo aveva visto in casa della sua assistente di studio ma non lo avevano mai usato anche se la curiosità di una prima volta c’era stata. Inoltre Nicole non è certo condizionata dall’incesto. In altri momenti ci ha pensato su ed è arrivata a concludere che molte mammine negli stessi momenti in cui lei si gode la vista di Elisa si stanno gustando beatamente nell’intimità delle mura domestiche, l’uccello dei figli oppure stanno leccando la fighetta della loro figlia senza problemi e remore.

Intanto il perizoma di Nicole è già macchiato e la voglia di leccare la figa di Elisa è grande.

Chissà se Elisa da puttanella ha organizzato tutto per farsi trovare da Nicole proprio nel chiavarsi da un dildo?

Sul momento non c’è risposta ma è sicuro è lei che si è mostrata agli occhi della madre con il dildo in mano.

Elisa la desidera e le sue movenze, insieme a ciò che sta mostrando, è il suo modo originale senza parlare per ricordare a Nicole che le mamme farebbero qualunque cosa per i propri figli.

La vocina silenziosa del tarlo del sesso torbido e perverso dice a Nicole “Dai, fattela! La farai felice e lo sarai anche tu. Dai, apri le cosce come sei solita fare quando ti piace venire. Guarda che Elisa è tua figlia ed è una super figa!”

Sebbene non fosse mattino presto e stesse per andare in ufficio, Nicole non poteva rinunciare a un ‘cazzo’ del genere ed una sontuosa leccata da parte della figlia che da un po’ di tempo le mancava.

In un attimo la voglia ha preso il sopravvento e vuole farsi chiavare dalla figlia con il dildo per appagare il suo incestuoso desiderio di farsi possedere da sua figlia.

Nicole non riusciva a togliere gli occhi dall’oggetto con la sua figa che comincia a dare segni di insofferenza ed a ciò si aggiungono le parole di Elisa che la mandano in estasi.

“Mamma come sei bella quando mi guardi così! Vedo come lo stai fissando. Ti piace? Ti prego, mamma, dimmelo! Ti piace vedermi mentre me la accarezzo? Ti eccita vedermi con un cazzo in mano che mi scopa? Nicole ti voglio dedicare il mio piacere. Vieni qui vicino, ti prego, dammi la mano. Voglio sentirti vicino quando godo, lo sai!”

In quel momento a Nicole sarebbe piaciuto guardarsi allo specchio per vedere la sua espressione di donna arrapata stravolta dalla libidine, incantata dal vedere la sua amata figlia sgrillettarsi, farsi un ditalino e farsi anche una chiavata. Lei si immagina l’espressione del suo volto, vorrebbe vedersi come una donna che ammira la figa della figlia e che si avvicina per poter fare sesso con lei come ha fatto tante notti sostituendo Rocco per le sue voglie.

“Elisa, prima beviamo il caffè altrimenti si raffredda!” ha sussurrato mentre fissava la ragazza nuda sul letto con evidente desiderio.

Elisa ha estratto mal volentieri dalla figa con lentezza il dildo mostrando quanto fosse lucido di umori.

Le due femmine, una vestita ed una nuda, bevono lentamente i caffè.

Elisa seguita a sgrillettarsi, Nicole guarda insistentemente quel ’coso’ ed anche quel gioiello che è la figa della figlia e già si vede a godersi il meraviglioso dildo tra quelle giovani gambe.

Terminato di bere Elisa ha dato a Nicole la tazzina ed ha allungato la mano verso di lei. Nicole non ha più la forza di rifiutare il dolce invito e non aspettando altro, quindi le ha dato una mano e le dita si sono intrecciate spontaneamente in una stretta dolce e sensuale.

Il contatto della mano di Elisa che stringe quella della madre, mentre con l’altra si sditalina, sta mandando fuori di testa la donna matura che sente la vagina contrarsi spasmodicamente; come sempre è il segnale precede l’imminente resa incondizionata tra le braccia di colei che l’ha sedotta di prima mattina e che le dice “Mamma, guardami! Sto per venire. Sto venendo per te. Sei la mia amante preferita!”

Nicole l’ha vista allargare le gambe e sollevare il bacino, guarda anche il viso della figlia. I loro sguardi si incrociano ed è chiara sul viso l’espressione di intenso godimento che preannuncia la prossima venuta.

La donna si avvicina alla figlia e la accarezza “Che bello, tesoro mio! Stai godendo pensando a me! Sei proprio un amore!” ed Elisa ricambia stringendo forte la mano tenendo incrociate le dita.

Lisa è lì lì per venire. Quella meravigliosa figa stava per dare alla ragazza un orgasmo da favola in una situazione di grande perversione.

A Nicole è sembrato riduttivo quel ditalino che sta per concludersi ed ha pensato che la sua giovane amante meritasse di più, che il suo tesoro meritasse ben altre attenzioni che solo l’amore di una femmina può darle.

Le toglie velocemente di mano il dildo e le sibila “Fermati! Non voglio che tu venga così!” e le ha stretto anche l’altra mano impegnata tra le gambe.

Nicole si siede sul letto accanto a lei con la coscia a contatto di quella della figlia. Si fissano negli occhi per un tempo interminabile, gli sguardi parlano del loro amore e del reciproco desiderio di una per l’altra.

Nicole vuole farla calmare un po’ per ritardare l’orgasmo e potersi godere Elisa per un tempo più lungo.

In casa c’è silenzio. Rocco dorme ancora e lo si capisce dal suo russare.

Avvicinandosi ad un orecchio Nicole sussurra “Devo dire che mi hai fatto proprio una bella sorpresa stamattina. Tutto potevo aspettarmi meno che vederti con il tuo gioiello aperto e tu a sgrillettarti senza ritegno per farti vedere da me sapendo che non so resistere alle tue voglie e che come donna ho desideri nascosti su di te e tu non ti sei negata, anzi mi hai dimostrato che mi ami, più chiaro di così! Sai che ora dovrò andare a cambiare il perizoma? È tutto bagnato e non è il caso che vada in ufficio così!”

Elisa le sorride vezzosamente e guarda tra le gambe di Nicole.

“Ti piace vedermi?” le chiede Nicole quasi sussurrando.

“Sì, assolutamente, mi piaciuto vederti, così come mi piace sapere che mi desideri. Mi piace molto sapere che una donna mi desidera, mi eccita da impazzire sapere che mi vorresti chiavare con questo dildo”

Stringendole entrambe le mani Elisa si solleva un po’ ed avvicina il mio viso a quello della madre e le dà un dolce bacio.

Nicole si aspetta una simile effusione da parte di sua figlia ma non osa chiederla, poi si avvicina al suo viso per congiungere delicatamente le labbra a quelle della figlia in un bacio con la lingua di una sensualità e libidine sconvolgente.

“Davvero mi vuoi?” le sussurra Nicole mentre le loro labbra si sfiorano e sente Elisa fremere.

“Dio mio, mamma! Sì, sì ti voglio! Voglio … voglio sentirti mia!” le dichiara a bassissima voce passandole la lingua sulle labbra dando a Nicole altro fremito di piacere.

“Sei che mi hai fatto bagnare come una troia? Ho voglia di sentire quel dildo dentro. Me lo metti? Sono impaziente di riceverlo ma se lo dici a qualcuno di quel che stiamo facendo oggi ti ammazzo!” e si avventa su quell’oggetto come un’invasata dedicandosi al finto cazzo al meglio mettendoci tutta la sua abilità che sia Rocco, ma anche i suoi precedenti amanti, le hanno riconosciuto.

Mentre sta preparando a ricevere il dildo da Elisa, Nicole sente la mano della figlia salire lungo le cosce ed emette un lungo gemito di piacere capendo che deve allargare le gambe per permettere l’accesso alla sua figa già molto umida e pronta per essere penetrata.

“Mamma, sei nuda!”

“No, figlia mia, ho appena ora levato il perizoma!”

“Oh che bello! Sei come ti ho sognato quando mi stavo chiavando con il dildo. Ti sognavo con la figa nuda e bagnata!” le ha detto Elisa a bassissima voce infilando due dita nella vagina della donna muovendole dentro in senso rotatorio toccandole le pareti delicatamente.

Ma Nicole è eccitata al massimo e desidera molto di più oltre che due dita, lei si aspetta il dildo.

“Elisa, tesoro, lo sai che mi piace sentirmi la figa bella piena! Mettici tutte e quattro le dita, dai, riempimi per bene!”

Elisa non la fa aspettare ed allora è il caso di chiesto e fatto. Nicole ha sentito quattro dita penetrarla completamente; è rimasto fuori solo il pollice. Ora la vagina è occupata così proprio come piace a lei.

“Uhmmmm! Brava tesoro di mamma! Adesso chiavami bene, mentre io penso alla tua fighettina!”

Elisa si muove andando dentro e fuori senza però uscire dalla figa di Nicole ma arrivando alle nocche e poi rimettendola tutta in fondo. A quel movimento non poteva non reagire e non riesce più a trattenere i gemiti di godimento.

Rendendosi conto di quanto la madre stesse godendo, Elisa non rallenta il movimento della sua mano nel ventre e ad ogni affondo delle sue dita, Nicole ha la bella sensazione della sua figa dilatata sempre di più, quelle quattro dita che stanno aprendo oscenamente la figa la fanno sentire profondamente porca.

Nicole non è da molto tempo che con Rocco prova una maggiore eccitazione se i fatti sono accompagnati da parole oscene soprattutto quando arriva all’orgasmo. Durante l’amplesso la eccita da impazzire il turpiloquio. Nella situazione in cui si trova, con quattro dita nella figa e la lingua della figlia in bocca che senso aveva comportarsi da mamma casta e pura?

Allungando un braccio riesce a chiudere quasi completamente la porta della camera di Elisa per realizzare una maggiore intimità nella speranza che il suo compagno non senta. Infatti il problema maggiore che le due hanno è il non farsi sentire da Rocco ed il non svegliarlo con le parole non certo da vocabolario.

Nicole riesce comunque a parlare a bocca aperta nonostante respiri profondamente, soffocando i mugolii.

“Sì, sì, così cazzo, così, dai Elisa, aprimi bene la figa che poi mi metti dentro questo delizioso cazzo e mi fai venire! Sì, dai, da brava! Fammi godere che ti bagno tutta di sbroda e poi ti lecco la figa!”

Queste parole non hanno fatto altro che spronare la figlia a fare sempre meglio. Elisa ha proseguito a chiavarla con la mano senza alcun ritegno.

Nicole è al top del piacere di sentirsi la figa così dilatata e per ringraziare Elisa la bacia in bocca incrociando la sua lingua in un amplesso che avrebbero ricordato fatto di leccate, succhiate, baci e morsi leggeri su ogni centimetro delle parti più delicate.

Il clitoride ha un trattamento riservato avendolo tra le labbra della bocca girando intorno velocemente la lingua per poi tentare di ingoiarlo come se fosse un cazzo.

Elisa soffoca i suoni della donna che geme e ansima perché gode come mai in vita sua ed i suoi complimenti e incitamenti la spingono a farla godere maggiormente e sempre di più.

Nicole per il piacere che prova ha perduto cognizione delle cose e del tempo.

Elisa spinge ed allunga la lingua più che può, lecca il perineo ed arriva a stuzzicare il buchino.

Quando Nicole sente la lingua arcua il bacino per permettere alla figlia di arrivare con facilità al suo sfintere.

Mentre con una mano prende una mammella e strapazza il capezzolo, con le dita dell’altra le allarga la rosellina e la leccarla di gusto; a lei piace molto leccare il buchetto del culo che sia maschio o no. Le piace sentire vibrare il suo o la sua amante sotto i colpi della mia lingua; era una specialità che ha apprezzato durante il lungo rapporto amoroso con Giulia la trans di cui si era innamorata che le aveva insegnato come fare.

Nicole geme come non mai e c’è sempre il rischio che sia udita da Rocco. Per fortuna che la porta è quasi chiusa.

A voce bassa dice “Sì, sì, Dio mio, è stupendo! Mai nessuna mi ha leccato il culo così! É meraviglioso, dai Elisa, ti prego! Mi piace, mi piace!”

Elisa sapeva quanto piacesse ai maschietti farsi leccare il buchino e sapere che poiché per Nicole è la prima volta, ci mette tutta sé stessa per darle il massimo del piacere.

La tecnica della leccata prevede che prima sia leccato con la lingua a spatola, poi va titillato con la punta, si prosegue incollando le labbra a ventosa ed infine lo si succhia con vigore spingendo con forza la lingua dentro per incularla il più possibile.

Nicole avrebbe voluto urlare il suo godimento ma Elisa le ha tappato la bocca con una mano.

“Si, tesoro mio, inculami, inculami! Sto godendo, sto godendo tanto!”

Ad Elisa sembrava di sentire le urla disperate della figa della madre che impazzisce dalla voglia di essere chiavata ed allora afferra il dildo che simula un cazzo duro e decide di metterlo dentro ritenendo che fosse ora di infilarlo nella figa e far godere anche Nicole di quel piacere che quell’oggetto può dare.

Poiché la figa di Nicole è quasi sempre occupata dalla mano della figlia in un fisting da manuale, Elisa libera la vagina e Nicole si leva dal letto, si mette in piedi e si spoglia completamente, poi si stende nuovamente dando ad Elisa la possibilità di mettersi a cavallo guardando la figa e dando le spalle agli occhi di Nicole. Afferra il dildo, lo appoggia all’ingresso della vagina e lo inserisce dentro. Nel sentire quell’oggetto penetrare in corpo, Nicole fa un lunghissimo gemito di piacere.

“Uhmmmmm!!! Che bel cazzo! Che cazzo mi hai dato, amore! Mi ha riempito la figa! Adesso mamma si gode il cazzo della sua adorata ragazzina!”

“Ohh, Dio mio, mamma, ti sto scopando!” sussurra Elisa e Nicole precisa “Sì, è bellissimo! Quando scopo con i miei amanti, voglio essere io a condurre la danza. Conosco bene ciò di cui ha necessità la mia figa, come vuole essere chiavata con i giusti ritmi, con affondi al momento opportuno. Mi piace raggiungere il massimo del piacere, quindi voglio essere io a condurre la scopata per farmela proprio come piace a me e alla mia figa!”

Solo a Rocco Nicole si concede completamente. A quel punto lui la chiava come piace a lei e lei lo lascia fare applicando ed esercitando la sua tecnica, i suoi desideri e le sue perversioni.

Nicole prosegue dopo un attimo di silenzio “Ecco, adesso mi scopi tu ed io godo come piace a te e così divento tua come piace a te!”

Elisa prosegue nella sua cavalcata in non molte varianti: chiavata lenta, veloce, rotazione del bacino per gustare lo sfregamento del dildo contro le pareti, affondi bestiali per sentire la punta del dildo poggiarsi sulla bocca dell’utero con conseguente scossa elettrica lungo la schiena.

La donna si sta godendo alla grande il dildo di Elisa ed anche lei si sta gustando la figa nel sentire i gemiti ed i suoi fremiti.

Elisa godeva in silenzio.

A Nicole, invece, mancano le frasi oscene che accompagnano le epiche scopate con Rocco a cui lui l’ha abituata per raggiungere il massimo dell’eccitazione.

A quella pratica l’ha iniziata Rocco ma già da prima con suoi occasionali amanti si eccitava tantissimo nel sentirsi chiamare troia, puttana, zoccola.

Invece Elisa, forse per rispetto materno forse temendo di mancare di rispetto, non le diceva niente ma le toglie ogni timore “Tesoro, guarda che non mi offendo se dici che sono la tua puttana! Anzi quando sto chiavando dirmi che sono troia allora do il meglio di me!”

Vidi i suoi occhi brillare… capii subito che non aspettava altro che

“Mamma, davvero posso dirti…?” chiede la ragazza con un bagliore particolare negli occhi capendo che da qual momento poteva dare libero sfogo alla sua porcaggine!

Nicole aggiunge “Quello che vuoi, tesoro! Quello che ti senti, tutto ciò che desideri, anche le cose più porche!”

La cosa non è dispiaciuta affatto ed ha causato una sferzata di libidine in Elisa.

“Mamma, sapessi quanto ho desiderato dirti che sei la mia dolce puttana! Ogni volta che mi sono sditalinata pensando a te. Nel momento in cui venivo sussurravo ‘Dai, porca, sei la mia troia! Dai, continua a leccarmi. Sì brava continua così. Eccomi sto venendo nella tua bocca!’ e adesso posso finalmente dirti ‘Dai, dai, cavalca questo cazzo! Ti piace il cazzo, vero? Vedi come ti ho riempito bene la figa! Ti faccio godere di più io oppure uno dei tuoi amanti, oppure Rocco? Dimmelo, puttana, dimmelo! Ti fa godere essere perversa? Ora ti faccio squirtare con questo grande cazzo. Dimmi che lo vuoi, che non vedi l’ora di venire e di gridare che stai godendo come una ninfomane.  Dimmelo, puttana amore mio, dimmelo che ti faccio venire!”

Per Nicole era più di quanto si aspettasse, quelle parole l’hanno portata al punto del non ritorno. L’orgasmo sta arrivando veloce ed improvviso, lei si è sentita esplodere il ventre.

Nicole spinge la figa per sentirsi dentro tutto quel finto cazzo, ha allungato le braccia verso Elisa per mettertele intorno al collo e l’ha stretta a sé, madre e figlia sono guancia a guancia, con le bocche vicino alle orecchie così Nicole può trasmettere ad Elisa il piacere del suo orgasmo. Lei ha proseguito a chiavarsi per completare in maniera deliziosa il suo orgasmo.

“Elisa, tesoro adorato, sto venendo! Sto venendo con un dildo! Elisa senti come sta sbrodolando la mia figa! Uhmmm! É meraviglioso chiavare davanti a te, è molto meglio che scoparsi gli altri uomini! Ora chiavami come più ti piace, usa quel dildo, sbattimi senza ritegno, togliti ogni sfizio nella figa di tua madre!”

Così dicendo Nicole stringe Elisa forte a sé e le ficca la lingua in bocca per gustarsi la perversione del bacio incestuoso.

Si è poi staccata un attimo dal bacio.

“Dai, tesoro, chiavami, sfondami la figa come hai sempre sognato e come non hai mai fatto quando ci siamo amate!” ed hanno incollato nuovamente le loro bocche nel più depravato dei baci.

Elisa vuole esaudire il desiderio di Nicole e non si preoccupa se Rocco le può sentire. Le infila il dildo nella figa e lo guarda entrare e uscire dalla vagina ad una velocità incredibile. É una vera e propria furia della natura come fosse un toro da monta.

Nicole sta godendo tantissimo e i suoi gemiti ne sono una testimonianza.

Per non disturbare il sonno di Rocco si mettono nuovamente guancia a guancia e si sussurrano frasi che le mandano al massimo del piacere.

“Mamma, non puoi capire cosa sto provando! Il tuo calore mi fa impazzire! Mamma, mi dici sinceramente se ti piace come ti chiavo! La tua figa apprezza il mio dildo?”

“Sì sì, angelo mio, alla mia figa piace moltissimo il tuo dildo. Lo apprezza così tanto che tra poco vengo di nuovo! Dai tesoro, sbattimi come una puttana e fammi venire un’altra volta!”

Elisa, capendo che Nicole sta per venire una seconda volta, aumenta il ritmo della chiavata con il dildo. Gli affondi diventano sempre più veloci e devastanti, l’impeto dei vent’anni di Elisa sta appagando in maniera sublime le esigenze della figa della madre. Il delizioso dildo, grosso e duro, usciva ed entrava dalla figa con una frequenza incredibile, senza darle un attimo di tregua.

Il punto di non ritorno è stato superato e Nicole non riesce a trattenere il suo piacere, cominciai ad ansimare con lamenti convulsi. Era fuori di sé dal godimento che prova nel farsi chiavare dalla figlia.

Ormai la donna era fuori controllo e nonostante dovesse andare al lavoro aveva perso ogni pudore ed il lavoro non era una priorità.

“Elisa, sto per godere ancora ma voglio venire insieme a te! Ti stai sgrillettando vero? Sarà meraviglioso venire insieme. Che bello se fosse così! Voglio sentire gli schizzi della tua calda sbroda bagnarmi mentre vengo!”

“Io quasi ci sono, ma posso resistere” le risponde Elisa e prosegue “Tu a che punto sei, pensi di venire subito?”

“Tranquilla, Elisa, questo dildo è instancabile, mi stai chiavando da Dio!”

“Sì, mamma ti aspetto per godere insieme! Guarda la mia figa! Dimmi quando stai per venire così mi lascio andare e sbrodiamo insieme!”

“Si, Elisa mia! Sbrodiamo insieme! Ohh che bello! Siamo unite nel nostro amore. Sììhh siamo perverse e depravate!”

“Sì, mamma aspettami che quasi ci sono! Ancora qualche … ecco! Uahhhh .. ecco, mamma, sto per schizzarti!”

Nicole ha attratto a sé Elisa con forza; la sua figa contro quella della figlia!

Per effetto della spinta sulle fighe quel dildo ha riempito completamente la figa di Nicole e lo sente come gonfiarsi tra le pareti vaginali.

Solo allora ha aperto oltremodo la bocca cercando di urlare nuovamente ma anche questa volta la figlia le ha tappato la bocca riuscendo a soffocare tutte le oscenità che tanto la eccitano.

“Nicole sto venendooo!!! Daiiii!!! Ti sto sbrodando sulla tua figa!” e la madre “Dai amore! Sbrodami tutta!”

L’orgasmo l’ha fatta contorcere sul letto come un serpente. Le sensazioni erano estremamente forti.

Per Nicole è la prima volta che si faceva bagnare da una sua amante e di sicuro è la migliore che potesse aspettarsi.

Entrambe subito dopo si godono gli orgasmi, gemendo e ansimando, totalmente prive di senso di colpa ed anzi vogliose di provare ancora quelle sensazione celestiale.

Le due rimangono avvinghiata ai loro corpi e Nicole non vuole far uscire fuori dalla sua intimità il dildo delle meraviglie.

“lo sai che ho bisogno di sentirlo ancora dentro di me? Voglio sentire ancora questo cazzo! Dai, ti supplico, non toglierlo! Mi sta facendo sentire ingorda di cazzo!”

Elisa l’ha mandata in estasi con il dildo e lei si dimenava come una consumata puttana quell’oggetto.

Nicole se lo gode ancora un bel po’, poi capisce che è il momento di ritornare sulla terra sfilandosi il dildo constatando che la figa bruciava. Bacia con passione Elisa con tutta la lingua in bocca, poi la guarda come una donna guarda l’amante con cui ha goduto.

“Uhhh! Quante volte mi hai fatto venire! Sei stata brava. Mi ricorderò di questa folle mattina!” e si leva dal letto andando verso la porta per uscire dalla stanza, con qualcosa che cola dalla figa lungo le cosce.

Elisa la prega di restare “Mamma, ti prego, non andare via! Rimani ancora con me, ti prego! Rocco dorme e siamo sole, dai!”

“Elisa, tesoro, davvero mi vuoi ancora?”

Elisa la abbraccia forte poggiando il suo corpo nudo.

“Hai ragione! Visto che abbiamo fatto una pazzia, beh! facciamola per bene: sono certa che abbiamo entrambi ancora tanti inconfessabili desideri da esaudire! Cosa c’è di più appagante e perverso che esaudirli tra madre e figlia! E allora completiamo l’opera nel migliore dei modi: tanto sarà la prima e non ultima volta che godiamo insieme!“

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