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La vita di Marta non è stata certamente dura anche se fino al termine degli studi superiori anche se ha avuto la sua parte di problemi. Con le compagne di scuola non si è mai trovata veramente d’accordo con nessuna, le motivazioni erano le più varie ma si riferivano al comportamento che le ragazze avevano sia a scuola che fuori essendo l’ambiente di paese assai ristretto e, falso e bigotto.
A quel tempo Marta era magra, aveva i capelli castani, gli occhi scuri e le tette già sviluppate di dimensioni discrete di terza misura scarsa. A lei piaceva vestirsi come tutte le ragazze del paese e del mondo poiché si informava sulle riviste e comunicava con amiche virtuali con SMS.
Il suo carattere la rendeva molto gentile ed aiutava le persone che le riferivano dei loro problemi.
Purtroppo quando si trattava dei suoi problemi a nessuno sembrava importare, quindi fino a quando non si è trasferita in città non sapeva cosa avesse fatto di male per meritarsi di essere un po’ emarginata.
Ma c’era una ragazza che era la sua migliore amica, Tea. Il vero nome era Teodora ma era un obsoleto e non suonava bene, era il nome della nonna ed i genitori l’hanno chiamata così per ricordare la donna.
Con Tea hanno fatto tutto insieme, progetti, compiti, uscite, ritrovi al bar della piazza, cercare contatti con i ragazzi, andare a vederli di nascosto e sognare che fossero i propri. La sua amica era molto più carina e sapeva che anche a scuola c’erano dei ragazzi a cui piaceva. Tea a quel tempo era sua coetanea poiché erano nate nello stesso anno, anche lei era magra e si manteneva in forma, aveva capelli biondi e tette seconda misura. Era l’immagine della perfezione.
Quasi ogni giorno, dopo la scuola, tornavano a casa a piedi e si sedevano sui gradini di casa parlando per più di un’ora a volte anche due scambiandosi l’un sull’altra pensieri di ragazzine. Speso quando è arrivato il momento per Marta di rientrare in casa, le chiedeva se le sarebbe piaciuto entrare insieme a lei ma ha sempre rifiutato gentilmente dicendo che aveva altre cose che doveva fare a casa oppure che i suoi genitori l’avrebbero messa in punizione.
Ogni volta Marta si meravigliava di questo rifiuto e si chiedeva perché la sua migliore amica non entrasse a casa sua. Le era venuto da pensare se Tea dovesse veramente tornare a casa tutti giorni oppure se stesse inventando delle scuse.
Tea per Marta era diventata un’amica fedele e da ragazza che aveva pochi contatti extra scolastici è stato facile che prendesse una piccola cotta per l’amica, a quale ragazza non è capitato?
Marta non l’ha mai detto né a lei né a nessun altro perché lei stessa non sapeva quali fossero veramente i suoi sentimenti però si è accorta che qualcosa di diverso alle forti simpatie degli anni precedenti, accadeva poiché la sola vista del corpo di Tea la rendeva tutta calda dentro.
Marta la ammirava ed a volte si bagnava un po’ quando a scuola indossava i pantaloncini corti mettendo in mostra le sue belle gambe ed il sedere perfettamente rotondo che si evidenziava in particolare quando si piegava, per non dire il guardarla quando indossava le sue magliette aderenti che la facevano fatta impazzire. Marta non aveva il coraggio di dirle niente perché non sapeva di essere lesbica e tantomeno bisessuale.
Il giorno del diciottesimo compleanno doveva essere tutto perfetto, è il giorno che ogni ragazza attende con impazienza. I genitori di Marta hanno detto che avevano qualcosa in programma per lei ma non le hanno detto quale fosse l sorpresa, ha pensato che forse sarebbe stata un’auto ma ciò che veramente aveva in testa era se Tea sarebbe venuta o meno. Il suo compleanno non sarebbe stato lo stesso senza di lei.
Circa una settimana prima del compleanno, ha scritto una serie di inviti che avrebbe distribuito a scuola, gli inviti erano uguali ma ha messo un fiocco su quello di Tea. Il giorno seguente è andata a scuola e li ho consegnati a tutti i suoi amici più cari incluso Tea. Tutti gli amici sono stati contenti e quando ha dato a Tea il suo, lei lo ha guardato, ha sorriso e lo ha messo sul banco senza dire una parola.
Marta è rimasta senza parola e si è chiesta se lo stesse rifiutando oppure se non volesse andare, comunque stava aspettando delle sue parole che non sono arrivate ed allora se n’è andata con lo sguardo baso. Chiedendosi se fosse davvero la sua migliore amica.
Il giorno prima della festa, ha sentito tutti i suoi amici tranne Tea e si è intristita non sapendo cosa stesse pensando e facendo l’amica.
Il giorno del compleanno tutto è come immaginava. I miei genitori non l’hanno fatta uscire, quindi ha pensato che le avessero regalato una macchina.
La sua eccitazione era altissima ma in fondo era triste perché Tea non si era fatta viva. Camminava per casa su e giù pensando se dovesse chiamarla o no. Ha deciso di non farlo e si è detta che aveva cose migliori da fare.
I genitori hanno chiesto a tutti di andare in soggiorno e di sedersi in cerchio attorno al tavolo dove c’era la torta che aspettava con le candeline già accese. Tutti hanno iniziato a cantare buon compleanno e Marta ha ascoltato felice ma con una punta di amarezza perché tutto ciò a cui riusciva a pensare era Tea.
”Marta cosa c’è che non va? Spegni le candeline!” ed allora ha guardato verso il basso per vederle sciolte a metà. Ha chiuso gli occhi e le ha spente.
Poi la madre ha chiamato tutti alla porta d’ingresso e rivolgendosi alla figlia ha detto “Io e tuo padre abbiamo fatto tutto il possibile per te, quindi spero che questo regalo ti piaccia! Buon compleanno, figlia mia!” ed ha aperto la porta.
In quel momento il cuore di Marta è sprofondato non per via dell’auto ma per Tea che camminava lentamente sul prato indossando una canotta senza reggiseno con pantaloncini rosa tipo pigiama. Era bellissima.
Marta ha urlato a squarciagola per la felicità ed è corsa da lei dandole il più grande abbraccio di sempre.
Quel gesto le ha consentito di premere suo petto contro quello dell’amica e l’effetto è inaspettato è stato l’indurimento dei suoi capezzoli mentre si strofinavano contro quelli dell’altra, poi l’ha guardata negli occhi ed ha rivolto lo sguardo verso i genitori e gli altri amici, l’ho guardata di nuovo ancora ed ha sorriso ricevendo in cambio un sorriso di felicità e complicità da parte di Tea.
La festa è poi proseguita come meglio non si poteva immaginare.
Arrivata la notte qualcuno degli amici ha iniziato a chiamare i genitori per vedere se potesse dormire a casa di Francesca. Tutti loro hanno negato il permesso ad esclusione di quelli di Tea.
Il sapere che Tea avrebbe dormito nella sua stanza mi ha fatto provare a Marta sensazioni che non aveva mai provato prima. Le sembrava di vivere di nuovo la mia prima cotta.
Al termine della telefonata, per altro un po’ battagliata, Tea ha annunciato con un gran sorriso stampato in faccia “Va bene, Marta. Posso restare!!”
“Belloo!! Sarà così divertente!!” ha risposto quasi urlando per l’eccitazione che le ha preso aumentando quella che già aveva e così le due ragazze sono salite nella stanza di Marta mentre i suoi genitori ripulivano il casino lasciato alla festa dagli altri ragazzi.
“Buonanotte, ragazze! Spero che vi siate divertite. Buon compleanno, di nuovo, tesoro!” ha esclamato la madre di Marta.
Entrate nella camera di Marta si è visto che era l’aveva lasciata molto disordinata e lei era così imbarazzata nel farla vedere all’amica ed il suo stato d’animo lo si vedeva chiaramente in volto.
“Mi-mi dispiace per la stanza” ha detto a voce bassa per scusarsi.
“Ah, non ti preoccupare! Va bene comunque. La mia è cento volte peggio!” ha risposto Tea sorridendo ampiamente. A lei contava solo essere felice con l’amica con cui avrebbe passato la notte. Era anche la prima volta che era entrata in casa di Marta.
Marta sorridendo, ma restando rossa in viso per l’imbarazzo, ha messo alcuni indumenti nella cesta portarli poi alla lavatrice, facendo così ha reso la stanza un po’ più ordinata.
Mentre buttavo i vestiti sul letto oppure su una sdia per selezionare quali conservare nell’armadio e quali lavare, sotto lo sguardo felice e sorridente di Marta, Tea ha raccolto uno dei tanga di pizzo rosa tra i vari perizomi, mutandine e tanga, sparsi per la camera ed ha iniziato a ridere.
Marta sul momento non ha capito perché Tea sorridesse e guardandola per un attimo l’ha vista con alcuni di loro tra le mani. Il cuore di Marta ha iniziato a battere forte mentre i pensieri hanno iniziato a passarle per la testa.
“Tea!! Cosa stai facendo!?” Ho detto scherzoso ma anche con un filo di malizia.
“Ah, non ti preoccupare! Sono solo delle mutandine. Mi piacciono molto. Dove le hai prese?”
Marta arrossendo “Li ho presi nel negozio di intimo vicino al liceo. Sai quello dove in vetrina ci sono tante cose carine che qualcuna di noi indossa alle feste o anche al sabato sera. Certo che qualcuno di quei perizomi è proprio minimo, c’è da sentirsi nude” ha risposto imbarazzatissima ma con sincerità.
“Ah sì, ho capito qual è il negozio. Però, caspita! Quelli che hai indosso ti stanno bene! Ti dispiace mettere anche questi? Mi piacerebbe vederli su qualcuno così posso decidere se anche io li comprerò o meno”
Il cuore di Marta batteva fuori dal petto “Oh, scusa, va bene, va bene. Aspetta un attimo” e prende dalle mani di Tea quelle due mutandine e si avvia dalla porta per andare in lavanderia.
“Dove stai andando?” ha chiesto Tea.
“Stavo andando a mettere questo cesto di là. Te l’ho detto!”
“Perché devi uscire proprio ora dalla stanza? Siamo entrambe ragazze. Dai, torna qui, stupidina!” le dice con voce suadente Tea accompagnando le parole con un sorriso levandosi dal letto ed andando a bloccarla mettendole le mani sui fianchi per bloccarla.
Marta è indietreggiata timidamente e Tea ha sbottonato i jeans dell’amica e li tirai a terra insieme alle mutandine su cui era ben visibile una grossa macchia bagnata proprio nel cavallo.
Marta abbassando lo sguardo l’ha vista ed è rimasta scioccata per quanto si fosse bagnata nonostante si fosse assicurata di non esserlo prima di indossare il perizoma. Lei infatti non aveva potuto fare a meno di passare con nonchalance la mano sulla fighetta per vedere se fosse bagnata.
Ora facendo lo stesso gesto ha constatato che le mie dita si sono bagnate all’istante. Non era sicura che Tea se ne sia accorta e quindi ho semplicemente provveduto a sollevarlo e rindossarlo.
“Wow! Mi sembra incredibile. Per favore, faresti un giro per me?”
Senza dire una parola Marta si è girata mostrandole il sedere.
“Mmm, Marta ha proprio un bel sederino!!” ha esclamato Tea sorridendo e si è avvicinata e l’ha schiaffeggiata bonariamente sui glutei piccoli e sodi. Quel gesto ha causato un forte gemito che Marta era sicura fosse stato sentito anche dai genitori i quali erano già a letto dato che era quasi mezzanotte.
L’essere toccata da un’amica era per lei in quanto l’amica mai le aveva fatto un gesto simile e ciò l’ha fatta diventare rossa in volto.
“Oh mio dio! Mi dispiace così tanto!!” si è scusata Tea sussurrando in un orecchio “ Spero che per te non sia un grande problema e che nessuno si sia accorto di ciò che ho fatto”
“No, non è un problema. Non immaginavo che lo avresti fatto” ha risposto Marta Tea in modo ancora una volta imbarazzata “Va beh! Non potevi saperlo. È un mio difetto!”
“Buono a sapersi, ahah!” ha replicato Tea strizzando l’occhio.
Per la sua ingenuità Marta si è chiesta perché l’amica le strizzasse l’occhio. Era forse presa da lei? Aveva in programma di fare cose simili in futuro?
Nel profondo del suo cuore sperava davvero che lo facesse.
Le due ragazze si sono poi sedute sul letto una di fronte all’altra ancora in perizoma d hanno parlato per poco più di un’ora delle loro cose arrivando a truccarsi in vari modi per trovare il più adatto. Lo hanno fatto una all’altra.
Queste sono cose che fanno tutte le normali ragazze adolescenti.
Però nel frattempo sono arrivate le 2:30 del mattino e la stanchezza si è fatta sentire.
“Ehi, Tea. Penso sia ora di andare a letto. Sono davvero stanca” ha detto Marta.
“Sì, sì, Ok, d’accordo. Dove vado a dormire? Devo dormire nel tuo sacco a pelo qui a terra? Dimmi come devo metterlo”
“No! Vieni nel mio letto. Puoi dormire nel letto con me, se vuoi? Non è un letto a due piazze però! Quindi probabilmente staremo strette” ha detto Marta a voce bassa un po’ tremante.
Tea era felice di dormire a contatto con Marta “Oh che bello! Odio il pavimento”
Quindi hanno dato inizio alla sistemazione sotto le lenzuola sdraiandosi. Marta ha spento la luce e si sono messe sotto le coperte. Poiché c’era un solo un cuscino, ma abbastanza grande da contenere due teste, si sono sistemate molto vicine con lea testa e ciò ha permesso di parlare con un fil di voce e guardarsi in viso nel bagliore delle luci esterne.
Tea ha sorriso per la novità, il piacere di avere Marta a stretto contato con lei e già pensava a cosa sarebbe successo fra loro due.
“Sai, mi sono davvero divertita stasera. Non so perché non sono mai stata in casa tua prima di oggi e mi sono sentita spaventata nell’entrare in questa casa che mi sembra sconosciuta”
“Paura di cosa?” ha chiesto Marta con una pausa.
“Beh! Vedi! Anche se ti conosco da molto tempo mi sembra che qui sia tutto diverso da come immaginavo e poi quello che è successo prima con te”
“Dici del perizoma?” ha chiesto.
“Sì!”
Questo dialogo è avvenuto con le bocche quasi incollate una all’altra.
“Beh! Guarda cosa hai fatto con la tua mano e poi credi che non mi sia accorta che sei andata a vedere se eri bagnata. Da come erano lucide le tue dita direi che eri piuttosto bagnata” le ha spiegato Tea.
“Io? Uh!” ha balbettato Marta guardandosi le gambe “sai ero imbarazzata perché ho sempre avuto paura che lo scoprissi ed avevo paura che tu lo facessi facendomi vedere che ti piacevo. Sai, i veri sentimenti in momenti come questo vengono fuori e talvolta non sono corrisposti”
“No, no! Non vergognarti. M è piaciuto guardarti” le ha confessato Tea mentre il cuore di Marta batteva forte ed era quasi senza fiato.
“Quali sentimenti?” ha chiesto.
“Questi sentimenti” ha confermato Tea chiudendo gli occhi ed avvicinandosi lentamente alle labbra di Marta fino a toccarle.
Tranquillizzata ed incoraggiata, Marta non ha esitato a ricambiare il bacio all’inizio molto lentamente.
Le sue labbra di Tea erano così morbide, il sapore del lucidalabbra sapeva di gomma da masticare.
Le due ragazze hanno proseguito a baciarsi lentamente per un po’, poi più velocemente. Tea le ha dato un leggero morso sul labbro inferiore e Marta ha emesso un piccolo gemito, poi l’amica si è messa con le spalle all’insù e Tea le ha morso la schiena.
Non molto dopo la voglia ed il piacere di sentire le loro labbra di nuovo a contatto le ha fatte mettere una di fronte all’altra con la testa sullo stesso cuscino.
Tea ha sorriso e procedette le ha fatto scivolare la sua lingua in bocca.
È stato tutto spontaneo senza nessuna guida o preparazione, le due lingue sono andate a roteare una intorno all’altra per un tempo che è sembrato lungo e molto piacevole prima di tirarsi indietro e guardarsi l’un l’altra negli occhi.
“Wow! Non posso credere che tu sia come me, che ti piaccia baciare un’altra ragazza, che sia così bello sentire la lingua nella bocca dell’altra” ha detto Tea.
“Beh! Era di questo che avevo paura. Pensavo fosse qualcosa di peccaminoso e che tu mi rifiutassi, che non ti piacesse o che fossi insensibile a me” ha chiarito Marta
“Che cosa dici? Io ho sempre voluto fare qualcosa del genere, ma nella mia mente è stato diverso. Non ti ho più parlato perché pensavo non ti piacessi, che tu pensassi ad un ragazzo o ad un’altra ragazza”
Lo sguardo di Marta era confuso. Tea le ha preso la mano dell’amica e l’ha posata sull’inguine per poi spostarla, facendola scivolare tra il perizoma e la pelle, sulla figa bagnata che era gocciolante.
Il sentire la figa bagnata è stato uno shock che ha lasciato un segno anche sul viso perché non si aspettava di esserlo e tantomeno che Tea la portasse a toccarsi desiderandola.
“Marta!?” ha timidamente esclamato Tea e l’amichetta, senza dire una parola, ha messo il dito sulle labbra. Tea ha afferrato la mano di Marta e se l’ha sfregata sulla la figa. La sensazione non è stata niente di ciò che potesse mai immaginare. Lei non aveva mai sentito il tocco di una donna prima di quel momento.
Il sapere che la sua intimità umida era nella mano dell’amica l’ha fatta eccitare in un modo che non riusciva a spiegarsi però l’ha proseguito a sfregarsi e titillarsi più velocemente da sola ed inoltre lentamente ha sfilato la mano dal perizoma e se lo ha levato. Marta si è poi tirata su appoggiandosi allo schienale, ha allargato le gambe allargando anche la sua fighetta offrendola all’amica affinché la vedesse e la toccasse.
Tea ha fatto scorrere il dito attorno al clitoride di Marta girandoci in tondo molto velocemente e lei voltandosi sul cuscino gemeva ed urlava per attutire quei rumori di chiaro piacere sessuale. Mentre gemeva è riuscita sussurrare “Più veloce! Più veloce!!” godendo per la prima volta molto intensamente.
“Shh! Sveglierai tuo padre e tua madre!” le ha detto Tea ed allora Marta, sapendo che aveva ragione, ha resistito alle sollecitazioni senza più dire niente. Eppure le dita di Tea erano incredibili, erano morbide nel toccare e titillare ed hanno stimolato il clitoride di Marta sempre più velocemente facilitate dalla lubrificazione abbondante che la vagina produceva e che i polpastrelli portavano attorno ad esso rendendolo molto scivoloso.
Dopo un po’ Tea si è fermata ed ha ripreso a baciare appassionatamente “Marta, ho sempre voluto farlo con te …. è solo che …..” ed in una della pause della frase ha ripreso a titillare il clitoride ma è riuscita dopo qualche secondo a completare il suo pensiero dicendo piano “Ero solo così spaventata che qualcosa del genere avrebbe rovinato la nostra amicizia”
“Io-io..hum…” riuscendo Marta a malapena a parlare tra mugolii vari “Sì, ora va tutto bene … stiamo già…”
Tea ha sorriso, si è messa a sedere ed è scesa dal letto, lentamente si è levata la maglietta e l’ha lasciata cadere a terra.
Marta non riusciva a tenere le mani lontane dalla sua fighetta bagnata gocciolante giocando con sé stessa mentre l’amica si spogliava.
La grazia e sensualità di Tea l’hanno stupita ed il suo spogliarsi ha contribuito ad aumentare l’eccitazione.
Tea si è sbottonata i jeans e li ha fatti scivolare a terra insieme alle mutandine.
La sua immagine nella luce fioca proveniente dall’esterno era sbalorditiva. I suoi capelli biondi scivolavano sulle sue spalle coprendo leggermente una delle sue tette che erano l’immagine della perfezione di un seno vivace e della giusta misura con piccoli capezzoli rosa molto carini.
“Tea, wow! Sei bellissima!!” ha detto l’amica con tanta invidia.
“Anche tu, tesoro” ha replicato Tea avvicinandosi ad un orecchio e le ha sollevato lentamente la maglietta aspettando che alzasse le braccia per sfilarla.
“La mia migliore amica mi sta spogliando” questo è stato il pensiero che l’ha arrapata ulteriormente e per Marta questa è stata la sorpresa più bella ricevuta in occasione del compleanno.
Tea le ha sganciato la fascia del reggiseno, la ha abbassato le spalline e le ha baciato delicatamente la spalla fin sul petto proseguendo poi fino all’altra spalla. Il reggiseno sganciato l’ha buttato a terra lasciandole solo il perizoma. Chinandosi Tea le ha baciato il collo e le ha messo le mani a coppa sulle tette che ha massaggiato lentamente durante i baci sul collo. Marta ha sentito i suoi capezzoli diventare duri tra le dita delle mani della sua intima amica. Quei massaggi fatti lentamente le hanno fatto emettere dei gemiti mentre la baciava senza tregua.
Dopo aver finito di baciare il collo, Tea le ha baciato lentamente il petto, dalla clavicola alle tette.
Marta ha iniziato a tremare un po’ intuendo cosa stava per succedere.
La sua figa era più bagnata che mai e lei ha allungato la mano e si è bagnata le dita avendo un’idea di cosa avrebbe fatto. Invece ha portato le dita bagnate dei succhi sui capezzoli ed ha sparso quella sostanza su entrambe i capezzoli e sulle relative areole
Un sorriso gigante è apparso sul viso di Tea e Marta si è resa conto di quanto disperatamente volesse assaporarla. Infatti subito dopo Tea ha iniziato a leccarle i capezzoli dolcemente facendoli diventare duri stringendoli tra i polpastrelli e massaggiando l’altra mammella con l’altra mano.
Tea nel far indurire i capezzoli sogghignava maliziosamente in modo sexy e lo faceva anche leccandoli tanto da mordicchiarli un po’, poi ha preso entrambe le tette e se le ha passate in faccia.
“Hai un sapore fantastico, Marta. voglio di più!” ha esclamato.
“Sono tutta tua” ha detto Marta aprendo la sua figa per mostrarla ed offrirla all’amica la quale sorridendo, l’ha baciata sullo stomaco e si è sistemata tra le gambe posizionandosi davanti alle grandi labbra non ancora molto sviluppate che ha osservato ed odorato mentre Marta le teneva aperte.
“Sei bagnata fradicia… le tue dita sono fradice” ha detto Tea con voce roca per l’eccitazione e la voglia di leccare l’amica.
“Tutto per te e grazie a te, amore” ha confessato Marta ormai abbandonata al piacere che l’amica le stava dando.
Senza parlare Tea ha spostato le mani di Marta lontano dalla figa e lei stessa l’ha allargata. Prima ancora di leccarle il clitoride, è scesa da dove proveniva il gocciolamento e ha bevuto quei deliziosi succhi che hanno fatto gemere e mugolare nel cuscino più forte che poteva.
Tea ha continuato a leccare incessantemente i succhi più e più volte. Il clitoride pulsava ed aveva necessità di ulteriori attenzioni.
Marta ha fatto scorrere sul clitoride la mano e così lo ha sfregato mentre Tea la leccava.
“No! Non ti muovere. Stai sdraiata, sto facendo tutto ciò che vuoi” le ha detto Tea.
Marta gemendo ha scosso la testa in accordo con l’amica che si è avvicinata al clitoride e se l’è messo in bocca per succhiarlo e leccarlo per almeno cinque lunghi minuti ruotando la lingua intorno ad esso facendola bagnare sempre di più.
La ragazza non ce la faceva più ed aveva bisogno di venire ma era troppo eccitata per farlo.
“Tea, metti una mano sotto il mio cuscino e prendi il vibratore. Non immagini quanto voglia venire!”
“No, no, niente vibratore! Ti farò venire solo con le dita e la lingua” le ha risposto.
“Scusami Tea, per me non è facile. Sono abituata al vibratore e come stai facendo tu, anche se mi piace molto, non so se riesco a venire”
Con una chiara idea sul viso di cosa avrebbe fatto, Tea si è seduta sedette tra le gambe di Marta mettendosi in una posizione a forbice con le gambe a cavallo di una gamba dell’amica sottostante, sorridendo si è avvicinata poggiando la sua figa vicino a quell’altra ragazza.
Anche Tea era bagnata e gocciolante così come Marta.
Il sapere che anche Tea fosse bagnata ha fatto venire i brividi lungo la schiena all’amica la quale non avrebbe mai pensato di poter fare una cosa del genere con un’altra donna, non aveva mai visto mettersi così pe godere.
Tea ha iniziato a passare molto lentamente la figa contro quella di Marta, ha sentito il suo clitoride contro l’altro ed entrambe hanno iniziato a gemere non essendo in grado di nascondere il puro piacere che stavano provando.
Era decisamente un azzardo mugolare e gemere così forte. Tea che stava sopra accorgendosi di ciò si è vista costretta a fermarsi proprio per non svegliare i genitori dell’amica che dormivano in una camera lì vicino.
Mentre la loro fighe bagnate e lisce scivolavano avanti e indietro l’una sull’altra, Tea non poteva fare a meno di pensare a quanto si sarebbe divertita in futuro con la sua amica preferita.
“Scopami, Marta! Scopami. So che lo vuoi!” ha esclamato Tea e il suo amore ha fatto ciò che le è stato richiesto spingendo contro la figa dell’altra con quanta più forza possibile portandola vicina all’orgasmo.
“Sto per venire!! Ohhhhhh!!!”
Senza preavviso Marta ha iniziato a spruzzare ed al termine è rimasta stordita come fosse sotto shock perché non era mai stato in grado di squirtare prima.
Lo squirting è durato un paio di secondi e lo spruzzo ha bagnato oltre che le fighe, anche i i loro corpi. Lo spruzzo è avvenuto mugolando più forte che poteva dimenticando che era notte fonda.
Tea si è velocemente messa davanti allo spruzzo chinandosi per bere quella bontà passando la lingua sul mi clitoride di Marta avanti e indietro molto velocemente mentre il liquido si riversava in bocca.
L’orgasmo vero e proprio stava arrivando ed in quel momento, mentre lo zampillo è in atto, si è spalancata silenziosamente la porta della camera, è la mamma di Marta
“Che succede? Non riuscite a dormire? Vi ha fatto male qualcosa che avete mangiato?”
“No, no!” fa Tea “È che abbiamo tante cose da dirci dopo tutto questo tempo e poi dormendo insieme, sa! Succedono tante cose”
“Ma non mi dire! Fatemi vedere cosa succede sotto le lenzuola!”
Che domanda impertinente, hanno pensato le due ragazze.
Nell’avvicinarsi a loro hanno visto che la donna è nuda ed indossa solo un collant senza cavallo che la rende molto erotica e soprattutto si nota un piccolissimo cespuglietto di peli cortissimi sul monte di venere.
La donna si è infilata al fianco della figlia, si è distesa ed entrambe si sono ritrovate ad essere una di fronte all’altra a guardarsi negli occhi come se volessero dirsi qualcosa.
“Sei bella, sai? Proprio bella! Sembri una bambolina, Tea è fortunata. Non son tutti a potersi vantare di avere a disposizione una ragazza con un corpicino come il tuo”
Marta sentendo quelle parole è arrossita ma il colore del viso al buio non si vede ed ha risposto “Anche tu sei una bella donna e anche tu hai un bel corpo. Credi che non me ne sia accorta?”
“Dici?” fa la madre “Vedi, le mie tette sono un po’ mollicce, tu invece le hai belle sode” e parlando allunga una mano appoggiandola su una delle tette massaggiandola un po’ ed ha proseguito “Hai visto come l’hai turgida, la mia invece prova, prova a toccarla, vedrai che è soffice” ed ha preso una mano di Marta accompagnandola su una delle sue mammelle mentre lei ha continuato a massaggiare quella della figlia.
Tea è rimasta tra le gambe a leccare il clito ed entrambe temono che la donna matura scopra la grande macchia sulle lenzuola. Fortuna vuole che la luce sia spenta e che la posizione delle ragazze la nasconda.
Per effetto della leccata dell’amica ed il massaggio della madre, Marta sente un brivido e si è chiesta perché l’abbia avuto.
La mamma se n’è accorta e, accarezzandole il mento e le guance, l’ha tranquillizzata “È solo un brivido di piacere, tesoro. Ne avrai tanti altri sempre molto belli. Ti piace vero? Ti piace farti toccare?”
Marta lo deve ammettere e lei l’ha incalzata “Vogliamo giocare un po’, però se non ti va, non importa. Non voglio che tu perda l’amicizia di Tea che sa leccare così bene fra le gambe. Se vuoi provo io a giocare al suo posto!”
Marta è incuriosita e si sente tranquillizzata non rendendosi conto che la sua amica non viene considerata dalla madre.
“Sì, ma io non ho mai giocato con una donna, non saprei da dove cominciare” ha replicato timidamente sottovoce Marta.’
“Non ti preoccupare. Se tu vuoi faccio io, sempre se ti va”
Nel frattempo con una mano la madre le ha accarezzato un capezzolo e con l’altra il viso scendendo poi con la stessa mano dal viso verso l’altra tetta e l’ha massaggiata, ha lasciato il capezzolo che ha in mano, si è avvicinata con la bocca e lo ha titillato con la punta della lingua per poi prenderlo in bocca e succhiarlo.
Marta è stordita dall’azione combinata dell’amica e della madre la cui mano è scesa giù verso il ventre per giocare con l’ombelico facendo dei cerchietti attorno.
La ragazza si è contorta un po’ perché è molto eccitata.
La mano non si è fermata e delicatamente ha sfiorato il cespuglietto di peli biondi e delicati accarezzandoli proseguendo ancora più giù muovendosi con la maestria dovuta all’esperienza di donna esperta. Con il dito medio la madre ha percorso la fessurina della figlia sotto gli occhi di Tea che si è distaccata dalla fighetta di Marta la quale non sa e né riesce a pensare che cosa stia accadendo, lei si sta godendo solo il piacere speciale che sta avendo sotto l’azione dell’amica e della madre.
“Se continua così do di matto! Però che cavolo mi sta facendo mamma?”
La donna matura non si è fermata ed è arrivata fino al buchetto posteriore, lo ha solleticato con il polpastrello per saggiarne la reazione, e poi è tornata indietro. Questo vai vieni lo fa almeno 4 5 volte e Marta, per consentire quel traffico, ha allargato le gambe mettendole a compasso.
La madre di Marta si è resa conto del piacere che sta procurando alla figlia e, lasciato il capezzolo, è scesa con la bocca verso il basso passando per all’ombelico senza soffermarsi ed è andata giù a mordicchiare il pelo. Poi la lascia per posizionarsi fra le gambe, le ha messo un cuscino sotto al sedere rendendo la fighetta a sua disposizione. In un attimo la madre di Marta si è tuffata tra le cosce ed ha cominciato a leccarla tutta.
Quella donna è di una maestria unica.
La lingua guizzava a destra e sinistra un su e in giù per la fighetta mordicchiando le grandi labbra ed infine ha infilato la punta della lingua nella fighetta.
Marta è letteralmente saltata per aria. Si è arcuata ed ha offerto maggiormente la figa alla madre che le stava insegnando come fanno l’amore le lesbiche.
La ragazza sta godendo come una donna esperta.
L’amica Tea si è intanto messa alle spalle di Mirta per guardare il lavorio della donna sulla sua amica. Lei ne approfitta per prenderle la testa, accarezzarle i capelli ricci. Anche lei ha una gran voglia di leccarla e farla venire nella sua bocca. Per avere un barlume di orgasmo, Tea tira a sé Marta, la stringe a sé facendo premere i glutei sul suo scrigno d’amore colante di succhi vaginali.
La donna non demorde e continua a leccare con una voracità impressionante.
Marta non si controlla più, non ha più la forza di frenare i miei umori ed il nettare del suo piacere esce a fiumi. La donna lo lecca e lo beve come se fosse dovesse bere ad una fontana.
La ragazza è distrutta, non avevo mai goduto così tanto nella sua breve vita sessuale e la partecipazione della madre ai suoi giochi intimi, è stato un qualcosa di inaspettato e sicuramente molto piacevole.
L’orgasmo è arrivato improvviso e squassante, ha fatto sollevare Marta oltre ogni aspettativa, l’ha fatta restare senza respiro, a bocca aperta, occhi chiusi, sorda od ogni rumore, irrigidita in ogni muscolo del corpo, con i piedi puntati e le dita affondate nel materasso.
Anche la madre ha ricevuto un piccolo spruzzo ma ciò che è uscito dalla fighetta era il premio per la donna per l’eccellente lavoro fatto.
Subito dopo vare raccolto gli umori la donna si è sollevata, ha allungato un braccio verso Tea e l’ha avvicinata a sé scambiando con la bocca quei succhi appena ricevuti.
Le lengue si Tea e della madre di Marta si sono intrecciate e si è sentito dire “Hai visto che bella fighetta è la tua amica? Ha anche un ottimo sapore nella figa. Vieni più spesso a dormire da noi”
Intanto Marta si è ripresa dall’orgasmo e tutte e tre si sono abbracciate e baciate sulla bocca.
Anche quella esperienza, che fino a qualche ora prima era una qualcosa di ripugnante, si è conclusa ed alla ragazza è piaciuta tantissimo facendola sentire amata da parte sia di Tea che della madre.
Ci siamo rilassate un po’ e siamo state così per una mezzoretta poi Marta ha pensato che Tea non aveva goduto, almeno come aveva goduto lei. Allora lo ha chiesto e Tea lo ha confermato dicendole però che non era importante, non voleva che Marta facesse un qualcosa che poteva non piacerle, invece l’amica, oltre che a volerla soddisfare, aveva voglia di provare e rendersi conto se questa nuova pratica sessuale le piacesse anche come parte attiva.
Dunque, senza parlare, ha cominciato ad accarezzarla facendo più o meno le stesse cose che lei aveva fatto a lei e come aveva visto fare alla madre che era la suo fianco e che ha assistito alla richiesta della figlia ed alla risposta di Tea.
Ha dato dei piccoli consigli alla figlia che si accingeva a leccare la fighetta dell’amica del cuore ed ha iniziato con delle leccate timide e delicate a leccare la fighetta.
Marta non immaginava che il sapore del godimento di una donna potesse essere così buono e leccando Tea le ha scaricato sulla bocca una cas**ta di succhi che lei ha ingoiato con avidità.
Dopo l’orgasmo le due ragazze si sono addormentate avvinghiate come l’edera ed è stato bellissimo.
La madre tornata silenziosamente dal marito nella camera a fianco si è stesa sul letto e si è sgrillettata furiosamente svegliando il suo uomo che le ha detto “Se ne avevi così tanta voglia perché non mi hai svegliato?”
“Ero di là da tua figlia e la sua amica”
“Avete fatto qualcosa?”
“Sì, le ho insegnato a lesbicare”
“Mi avresti dovuto svegliare l’avrei voluta vedere anche io. Ora mi hai fatto arrapare anche perché porti quei collant che me lo hanno fatto addrizzare e suppongo da come hai i capezzoli, che voglia scopare.
I due hanno scopato e la donna ha soffocato il grande urlo emesso. La sua voglia era tanta a causa dell’eccitazione di aver lesbicato con la figlia davanti agli occhi dell’amica Tea. Il marito l’ha scopata a fondo sborrandole dentro e non si sono preoccupati di usare protezioni, l’effetto si sarebbe visto entro un mese.
La mattina successiva, le due ragazze si sono svegliate quasi alle undici. Hanno fatto colazione hanno fatto la doccia insieme toccandosi ma solo per scherzo, poi di nuovo insieme si sono di nuovo toccate, accarezzate e sono tornate a letto. Lì hanno ricominciato a guardarsi, toccarsi nelle parti più erogene ma stavolta all’unisono. Hanno fatto anche il primo 69 e sono venute entrambe dicendosi poia vicenda che era stato eccezionale.
Come sempre i genitori di Marta non pranzano a casa ed allora lei ha telefonato alla rosticceria e si sono fatte portare un pollo al girarrosto con delle patatine.
Le due ben rifocillate hanno sostenuto un’altra battaglia che si è svolta in soggiorno e Marta ha dichiarato all’amica “Mamma mia quanto ho goduto! Mai avevo goduto così tanto in due giorni!”
Tea ha avuto un flash “I telefoni!”
I telefoni li avevano spenti e quando li hanno riaccesi Tea ha trovate 9 chiamate perse, tutte del suo ragazzo.
Ora Tea sta ancora con lui. Con Marta si vedono almeno due volte alla settimana.
Dovrà decidersi chi scegliere o forse no.
Tea non dice niente, lui non sa del suo amore lesbico con Marta ed in seguito deciderà chi scegliere ma sarà difficile perché è combattuta perché la sua amica le piace troppo.

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