Skip to main content
Racconti Erotici LesboRacconti erotici sull'IncestoTrio

UNA NUOVA FAMIGLIA – CAPITOLO IX – FINALMENTE… ‘DONNA’

By 5 Marzo 2023No Comments

Percorremmo i pochi metri che ci separavano dalla pensione scherzando e tenendoci per mano tutti e tre, barcollando vuoi per le birre trangugiate, vuoi per l’estasi e le risate che ci avevano soggiogati. Mamma iniziò prendendo in giro Francy:
– Ma cosa credi? Che quella notte non ti avessi sentito? Non so per quale motivo ti lasciai continuare, ma le tue carezze mi eccitavano e la situazione di pericolo pure. Mi spiace soltanto che tu non abbia avuto il coraggio di provarci da svegli. –
– Ma Claudia – si difese maldestramente Francy – io non pensavo, avevo paura che dicessi tutto a papà… –
– E infatti a tempo debito lo dirò a papà, ma i tempi non sono ancora maturi. –
Io ascoltavo questi discorsi che mi provocavano una certa “umidità” tra le gambe, e ancora non mi capacitavo del fatto che tutto questo stava accadendo. Arrivammo alla pensione e, data l’ora tarda, trovammo solo l’addetto alla reception che lesto ci porse la chiave. Appena in camera mamma iniziò a spogliarsi e in pochi secondi la seguii pure io. Francesco era estasiato, si abbandonò pesantemente sul divano e strabuzzò gli occhi per godersi lo spettacolo che io e mamma stavamo donandogli. Poi mamma esordì: – France’, ti va di fare un favore a Claudia tua? –
– Dimmi tutto Cla – rispose prontamente
– 1: Potresti chiamarmi mamma?… 2: Tua sorella non ha mai fatto l’amore, in senso completo, non parlo dei pompini che già conosci, parlo di rapporto completo, è vergine insomma. E lei vorrebbe farlo senza coinvolgimenti sentimentali la prima volta, vero amore? –
– Sì mamma, la mia prima volta dev’essere solo sesso, non voglio distrazioni e voglio godermela. –
Francy quasi ci sviene lì, seduta stante, non crede alle sue orecchie e una massa gonfia comincia ad intravedersi all’altezza della sua patta. Mamma dolcemente sbottona i jeans di Francy e in pochi istanti il grosso bastone di carne era in bella vista. Mamma si chinò sulla sua cappella e con maestria la fece scomparire tra le sue labbra. Io inizia a titillarmi il clitoride offrendolo alla vista di Francy che non si perdeva un movimento delle mie dita. Dopo qualche secondo mamma si levò mi prese quasi in braccio e tenendomi da sotto le ascelle mi avvicinò al cazzo di Francy che intanto lo massaggiava lentamente per mantenerlo in tiro. Il suo glande ora era appoggiato all’imbocco della mia vagina. Mi strusciai per qualche secondo su quell’enorme cazzo caldo e duro, in me c’era la paura di cosa potesse provocare tutto quell’arnese alla mia povera fichina ancora inesplorata, ma c’era pure la curiosità e l’eccitazione per il piacere ancora sconosciuto che esso avrebbe potuto regalarmi. Mentre nella mia testa si susseguivano questi pensieri mamma di colpo non mi sostenne più da sotto le ascelle e la forza di gravità fece il resto. Mi impalai violentemente sul cazzo di Francy che in un sol colpo mi penetrò fino alle ovaie, in tutta la sua lunghezza. Urlai di dolore e di paura ma durò un solo istante, restai per qualche secondo immobile con il bastone tutto dentro me anch’esso immobile, poi lentamente iniziai a muovermi in su e in giù, ma di pochi millimetri. Avevo paura che se lo lasciavo uscire avrei dovuto di nuovo patire il dolore sentito poco prima. Mamma inziò a massaggiarmi il ventre, roteando con il palmo della mano sul mio monte di venere, rigonfio per il contenuto inatteso, poi con un polpastrello iniziò a roteare sul clitoride in me molto pronunciato e come per incanto il dolore sparì per lasciare il posto ad una sensazione di piacere mai provata prima. Francy mugolava e mi carezzava le tette muovendo impercettibilmente il bacino. Presi coraggio e iniziai a sollevarmi ogni colpo un pò di più fino a che mi resi conto che stavo “cavalcando” decisa senza più avvertire dolore. Mamma intanto iniziò a leccarmi un capezzolo roteando la lingua e mordicchiandolo con le labbra. Mi sentivo in paradiso. Andai sempre più veloce e sentivo che il cazzo di Fra si ingrossava sempre più, sentii un calore immenso e l’orgasmo raggiungermi improvviso, gridai come una pazza, mi sentivo morire ma era una sensazione meravigliosa, nulla a che vedere con le leccatine che conoscevo o con i ditalini che mi ero fatta o mi avevano fatto finora. Fra si tolse appena in tempo per spruzzarmi addosso 4/5 fiotti di sperma caldissimo che mamma si sbrigò a leccare dalla mia pancia, io mi gettai indietro sul letto e istintivamente continuai a penetrarmi con 2 dita venendo schizzando in faccia a mia mamma. Lei rimase così, appoggiata sulla mia pancia, lasciando indifeso il suo culone alla vista di Fra che ripresosi in fretta non perse l’occasione e lo penetrò con irruenza. Francy era dentro il culone di mia mamma e lei scivolò più giù leccandomi la fica ancora bagnata. Come se l’avessimo sempre fatto eravamo in perfetta sincronia e godemmo tutti e tre all’unisono. Mamma beveva da me e il suo culo era riempito della sborra di Fra che si svuotò completamente in lei. Distrutti ci abbandonammo sul letto tutti e tre senza proferire parola per qualche minuto. Poi mamma si alzò per prima e disse:
– Bene ragazzi, siete fantastici, ma sono stanca, non ho più i vostri vent’anni. – poi rivolgendosi a me disse – allora amore mio, comìè stato? Ne valeva la pena? –
– Cazzo ma’, cosa mi sono persa fino ad oggi… è… è… il paradiso… stupendamente fantastico. – Francy ci guardava, era visibilmente provato e si limitava a coccolare il suo pene ormai moscio e appagato. Era perfettamente cosciente di essere stato solo un mezzo che da quel giorno sarebbe servito solo per fare godere queste due troione, madre e figlia. Mi alzai a fatica avvertendo un pò di fastidio al basso ventre, d’altronde, pensai, avevo imparato direttamente a correre non sapendo ancora camminare. Avevo conosciuto i piaceri del cazzo ma di un signor Cazzo, mica un pistolino qualunque. Mi guardai tra le gambe e notai un rivoletto di sangue scendere tra le mie grandi labbra. Subito mamma mi rassicurò: – E’ normale amore, è solo la lacerazione dell’imene, è già passato. Ora sei donna a tutti gli effetti… e che donna!. –
Diedi un bacio a mamma sulla guancia e mi sporsi per baciare, grata, Francesco. – E questo non è che l’inizio – pensai, avviandomi in bagno.

12

Leave a Reply