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Cap 5

Claudia ormai non poteva più fare finta di niente, tra come tornavano sfrante sua sorella e sua madre e il sussurrare della gente che le additava come sottoposte all’orco dell’ospizio decise di dare un taglio alla cosa e andare in quel posto e parlare con quella donna. Quando entrò l’odore della cucina le fece capire che la donna era lì, bussò e si affacciò. Maruja si volse e sorrise , finalmente l’ultimo tassello si era fatto avanti, vederla vestita con pantaloni e maglietta le dava fastidio ma con quella era decisa a essere meno buonista, vedeva che quando la guardava non c’era disgusto. “Che volere ?” Chiese Maruja, “ voglio sapere se mia madre e mia sorella sono sue sottoposte” rispose dura Claudia, che guardando quella sottospecie di donna gli si stringeva lo stomaco, era anche per quello che aveva evitato di andare spesso all’ospizio o detestato vedere la madre accondiscendente. “ e quindi tu venire per offrire pure te?” Chiese Maruja con non calanche, Claudia fu colpita da quella risposta, si spiegavano i vari atteggiamenti e come rientravano a casa le due, ma non capiva il perché. “ no è che lei la deve smettere! “ disse Claudia, Maruja sorrise e chiese “ tu essere invidiosa?” Claudia fu colpita perché effettivamente vedeva quelle due contente  e quasi soddisfatte, e doveva ammettere che la cosa la irritava non poco. Maruja sorridendo si avvicinò e disse “ e poi tua sorella dire a me che avere feticismo per lo sporco e tutto ciò che non è pulito “, Claudia rimase scossa dalla cosa, non ci poteva credere che la sorella avesse rilevato quella cosa a quella donna, “ in più tua madre dire a me che trovare te a leccare cose sporche” continuò Maruja. Claudia rimase sconvolta dal fatto che quelle sue avevano rivelato così tante cose a quella donna e non solo, significava che le voci erano vere. Maruja vedendo in difficoltà quella ragazza fece una cosa , sfilò una ciabatta e gliela mise sotto il naso, l’odore di sporco e cosa usata ma soprattutto la parte della pianta era lerciassima, Claudia non resiste e prendendola iniziò ad annusare e leccare quella ciabatta. Maruja si mise a ridere mentre quella ragazza leccava con foga la ciabatta, cosa che anche a lei faceva un po’ schifo. “ vedere che cose a me dette essere vere, ora rimettere te ciabatta” disse Maruja, Claudia si chinò e arrivando a terra infilò la ciabatta, ma appena vide la pianta del piede nera di sporco non riuscì di nuovo a resistere e iniziò a leccare la pianta del piede. Mentre Maruja si godeva la situazione, sapeva quale ruolo avrebbe assegnato a quella, forse il più basso di tutte , quello di pulire la casa e di assistere i nonnetti pulendo la loro sporcizia, l’avrebbe fatta annegare nel suo stesso feticismo. Claudia più leccava e più vedendo lo sporco, più perdeva lucidità e lasciando spazio al suo sentimento, così iniziò a muovere la mano e a spostarla verso la sua vagina. Maruja si rese conto di ciò spostò il piede e lo mise sopra la testa di Claudia e disse “ tu qui non fare come ti pare, se tu volere continuare a leccare sporco mettere nuda”, Claudia alzò lo sguardo e catturata da tutta quella donna, che era rappresentazione vivente del suo feticismo, si tolse i vestiti e rimase nuda, e chiese “ posso continuare?” , Maruja sorrise e disse “ ovviamente no, io dare te punizione per come essere presentata a me” e aprendo un cassetto tirò fuori due padelle annerite e arrugginite, le pose per terra e disse “ pulire queste con tua lingua , ma se tu toccare te stessa o con mano pentola io punire ancora di più “, Claudia vedendo quelle padelle cosi sporche su gettò a terra e iniziò a leccare quelle padelle. Ogni tanto mentre eseguiva la cosa, non riusciva a resistere alla tentazione di cercare di toccarsi o toccare le padelle, prontamente Maruja gli dava una sculacciata che la faceva rinsavire, anche se l’essere a contatto con quelle cose rendeva difficile e quasi frustrante il non potersi toccare. Quando ebbe finito con la prima , il suo culo era ormai viola e la cosa rendeva felice Maruja, doveva dire che quella ragazza era forse anche più attraente delle due ma provava meno invidia nei suoi confronti, per questo aveva un ruolo più marginale nei suoi piani.  Claudia leccò con ardore e voglia anche la seconda padella, non senza ricevere qualche ceffone sul culo. Quando ebbe finito, quasi gli dispiaceva vedere quelle padelle poco più pulite, ma subito davanti a se Maruja gli aveva messo i suoi piedi. “ tu potere leccare miei piedi solo se tu ammettere che, tu provare qualcosa ogni volta venire qui” disse Maruja, Claudia che era rimasta piegata rispose “ si è vero, quando venivo qui e ti guardavo provavo un senso di eccitamento, vedendoti sporca e non curata, non sai quanti orgasmi ho fatto pensando alle tue parti”, Maruja sorrise e rispose “ bene allora avere visto bene ma ora voglio vedere te , toccare te stessa mentre guardare me”.Claudia subito iniziò a toccarsi e a guardare quella donna, che la fissava sorridente e piano piano ad aumentare la velocità della velocità emergevano i suoi primi mugolii, Maruja allora chiese “ a cosa pensare?” Claudia presa rispose “ a io nuda che lecco mmm le ciabatte e i suoi piedi….mmm a lei che mi ordina di lavare con la lingua oggetti sporchi… mmm a lei che mi ordina di pulire con la lingua cose spo…” e venne copiosamente. Maruja rise , non poteva credere che quella ragazza era già così soggiogata da lei grazie alle sue condizioni, di essere sempre sporca, così prese una sedia e si mise seduta e disse “ io potere realizzare tue cose, ma a condizione che tu stare sotto mio comando , essere sempre disponibile e obbedire, se tu accettare leccare miei piedi e chiamare me padrona” , Claudia vedendo quelle piante dei piedi cosi sporche non capì più niente e disse solo “ Si padrona “ e si attaccò ai piedi e prese a leccarli con foga. Dopo molto tempo passato in quel modo Maruja disse “ bene rivestire e andare via , lasciare tuo numero cosi chiamare te quando voglio “ Claudia delusa si staccò , segno su un foglietto il suo cellulare e si rivestì. Quando uscì dall’ospizio  Claudia non ragionava nemmeno più, sperava che presto Maruja l’avrebbe chiamata, non vedeva semplicemente l’ora.

Teresa era ferma davanti al suo armadio, Maruja era stata chiara, doveva mettersi qualcosa che la scopriva e che eccitasse solo a guardarla, ricordava bene dell’orgasmo che Maruja aveva provocato. In più il pensiero che avrebbe avuto punizione da parte di Maruja e non poterla più nemmeno leccarle la vagina la sconfortava. Il fatto che la direttrice era di nuovo assente poi la portava a temere che, David l’avrebbe fatta mettere nuda. Così si decise, avrebbe messo la cosa più provocante che aveva, una camicia scollata , un pantalone attillato e tacchi alti, si truccò anche pesantemente, uscì con la speranza che quello sarebbe bastato. Arrivò all’ ospizio, andò in cucina e trovò Maruja che la guardò e disse “ ancora non essere abbastanza, però migliorare, forza iniziare a servire a tavola”. Così cercando di essere più sensuale possibile, servi i nonnetti che avevano ormai gli occhi puntati solo su di lei. C’era uno vecchietto, il signor Luigi, doveva avere 80 anni , era ricurvo e quasi sdentato, tra tutti era quello che era stato sempre più accorto a lei, e quando la vide portare il piatto vestita in quel modo non resiste, gli prese la mano e gli disse “ non so perché sei così sexy per noi ma fammi sentire giovane “ , Teresa vedendo che David stava guardando, mosse la mano verso la patta di quel vecchietto e poi lo baciò, sperando di non essere vista dal padre, il signore la palpeggiò un po’ e poi una volta che si era staccata disse “ grazie “ . Il gesto però anche ad altri nonnetti non era passato inosservato, e vollero lo stesso comportamento da Teresa , tra cui uno che letteralmente gli infilò un dito nella vagina. Finito il servizio e lì riportò nelle camere, l’ultimo rimasto era proprio il signor Luigi, mentre Teresa lo trasportava fu bloccata da David che chiese al signore “ allora come ha trovato questa signora oggi?”, “ bene , sa mi ha baciato e fatto sentire giovane, poi oggi era molto sexy “ disse il signor Luigi, “ ne sono felice, le piacerebbe vederla ancora più sexy?” Chiese David fissando Teresa, “ non sarebbe male ma anche così va bene, basta che si farà toccare le tette” disse esplicito, “ ah quello può farglielo recuperare subito, vero?” Disse David , Teresa già si era esposta tantissimo quel giorno, non avrebbe voluto fare di più , ma non voleva altre punizioni così rispose,” certamente signor David”, si posizionò davanti al signor Luigi e si tolse la maglietta mostrandogli le tette. Quello rimase estasiato e iniziò a toccarle e mordicchiarle e poi alla fine disse “ sì ora va meglio”. Teresa lo riaccompagnò nella stanza seminuda, si fece di nuovo palpare e poi lo lasciò riposare. Quando tornò al salone trovò David perfettamente al centro, quello quando lo vide si avvicinò e a metà strada quello gli disse “ mettiti nuda e vieni qui gattonando “ quella obbedì immediatamente, e messa nuda camminò a quattro zampe fino ad arrivare davanti a quello . “ vedo che hai capito che devi obbedirmi “ disse David , “ sì signor David “ disse Teresa, “ bene allora supplica di farmi leccare il cazzo “ disse David, Teresa che all’idea già si era eccitata disse “ la prego signor David, mi faccia succhiare il suo cazzo” . David si sfilò il cazzo e lo mostrò a Teresa , che rimase un po’ stupita da quanto era grosso, e la cosa la fece eccitare ancora di più, lo prese e se lo infilò in bocca e iniziò a sbocchinarlo. David era al settimo cielo, non avrebbe mai creduto che una donna così bella si sarebbe chinata a succhiargli il cazzo. Teresa era sempre più presa piano piano che succhiava, e sentire quello dentro la sua bocca che si irrigidiva sempre più la faceva sentire davvero eccitata. David resistè più che poté ma alla fine venne , lanciando tutto lo sperma nella gola di Teresa. “ aaah vedo che ci sai fare, sai si che questa è solo la prima delle tante “ disse David, mentre Teresa era ancora intenta a pulire il cazzo, “ si signor David “ disse, “ la prossima volta, voglio che vieni ancora più scoperta “ disse David, Teresa che sapeva cosa significava venire ancora più scoperta rispose “ si signor David “ , “ bene e ora gattonando vai da Maruja “ e Teresa piano piano a quattro zampe si mosse verso la cucina. Maruja vide entrare la donna in quel modo e non poté nascondere un certo grado di soddisfazione, poi la vide prostrarsi e dire “ la prego mi punisca”. “ io essere gentile oggi, ma voglio far capire a te che quando dire una cosa tu fare… quindi come punizione io volere che te restare anche per la sera, ma volere che tu stare in casa mia e lungo il tempo restare in questa posizione nuda” , Teresa rimase lì ad ascoltare, sarebbe dovuta rimanere in quel letamaio per oltre 6 ore nuda è inginocchiata ma non voleva avere ulteriori punizioni e così rispose “ va bene” , “ io passare a controllare ogni tanto “ disse Maruja mentre vedeva la donna scendere nuda verso la cantina.

Federica ormai passava le giornate ad aspettare la chiamata della sua padrona, forse era anche il tubo che doveva mettersi nel culo a creare quella sensazione di eccitazioni. Finalmente il telefono squillò, Federica rispose ma nemmeno la voce parlò che attaccò. Così si infilò il collare, due vestiti presi a caso, senza indossare biancheria e corse verso l’ospizio. Appena arrivò trovò davanti la porta David che vedendola gli disse” schiava, nuda e a quattro zampe “ , Federica si spogliò e si mise nuda nella posizione indicata. David attaccò il guinzaglio al collare di Federica e disse “ adesso io e te facciamo una bella passeggiata “ e iniziò a incamminarsi verso il paese. Pian piano Che andavano Federica aveva sempre più terrore che qualcuno li vedesse, David invece era piuttosto tranquillo, arrivarono fino alla piazza e poi tornarono all’ospizio ed entrarono. Si diresse verso la stanza della direttrice, la dentro c’era Maruja seduta. “ piaciuta umiliazione di oggi?” Chiese , “ Si padrona “ rispose Federica, “ si è comportata più che bene “ disse David, “ essere contenta di ciò , tu avere onore di leccare mio piede destro” disse Maruja sfilandosi il piede dalla ciabatta, Federica si gettò su quel piede e iniziò a leccare con foga e disse “ lei è troppo buona padrona “ , “ io sapere, presto tu diventare mia schiava fissa qui, perdere anche dignità con anziani “ disse Maruja, ormai consapevole che quella ragazza era decisamente sotto il suo controllo, infatti quella rispose tra una leccata e l’altra “ non vedo l’ora padrona “, “ vedere, volere aggiungere nuovo segno di schiavitù” e tirò fuori dalla tasca due orecchini con pendente M, “ volere che tu infilare nei tuoi capezzoli” disse Maruja. Federica eccitatissima della cosa si mise con il busto in su e sollevando le tette disse” la prego padrona me li infili” , Maruja allora senza preoccuparsi prese un anello e lo infilò al primo capezzolo, facendo uscire un po’ di sangue e poi all’altro, ignorando le smorfie di sofferenza della ragazza. “ ora schiava lecca mio culo” disse Maruja, Federica subito calò le braghe della donna e iniziò a leccare il culo, infilando tutta la lingua dentro il buco, ignorando il sapore che derivava dalla cosa. Maruja godeva della situazione, soprattutto pensava che la madre di quella ragazza era nuda e prostrata nella casa, pronta anche quella a venerarla. Fece trascorrere tanto tempo in quel modo a Federica, che ormai era ricoperta dai liquidi, e soprattutto anche quella ne stava godendo, Maruja poi prese il collare e disse “ mmm bene, ora schiava voglio che mi supplichi di umiliarti di più “ , Federica che si mosse leggermente senza però staccarsi troppo da lì sotto disse “ la prego padrona, mi umili di più” , “ oh con piacere, volere che diventare disponibile per tutti i vecchietti, essere puttana di ospizio, se tu fare buon lavoro io concedere a te privilegio di leccare miei piedi” disse Maruja, Federica che era eccitatissima all’idea di fare qualcosa pur di avere un poco di attenzione da parte di Maruja, rispose “ Si padrona “. David prese il guinzaglio e la tirò a se “ bene, allora sfila il tubo e prepara il tuo culo”, Federica che era stata letteralmente trascinata, si sfilò il tubo dal culo e poi si voltò mettendolo più in cima possibile. David slacciò i pantaloni e con impeto infilò il cazzo nel culo, Federica rimase senza fiato e Maruja vedendola in quel modo non riuscì a resistere e prese una riga e la iniziò a colpire sul corpo. David godeva a vedere quella ragazza, che tra i colpi di Maruja e i suoi nel culo , piangeva e mugolava, avrebbe voluto continuare per sempre, purtroppo però non riuscì a resistere più di tanto e venne nel culo di quella. Quando i due si fermarono Federica era stremata, era tutto un dolore ma non aveva mai goduto così tanto. Maruja poi gli disse “ tu sapere che questo è solo iniziò, presto dovere fare a tutti anziani” , Federica gattonò fino ai piedi di Maruja e disse “ Si padrona, basta che poi mi concede di venerarla” , Maruja mise un piede sopra di lei e disse “ vedere che te sarai mia schiava e venerare me sarà sempre tuo dovere, anche però fare quello che io dire essere venerazione per me” , “ grazie padrona” disse Federica e baciò il piede . “ bene ora volere che mostrare tua volontà di essere schiava, volere che tu restare qui dentro nuda e a quattro zampe, quando io tonare dire a te cosa fare “ disse Maruja mentre andava via e Federica prontamente mettendosi come aveva chiesto quella donna rispose “ certo padrona “.

Teresa era inconsapevole di tutto quanto quello che stava accadendo a sua figlia, sapeva solo che non riusciva più a stare in quella posizione, tra la fanghiglia e il dolore non riusciva più a resistere. Finalmente sentì la porta aprirsi e vide scendere David, “ Maruja mi manda a dirti che la tua punizione finisce, ma dovrai accettare alcune condizioni: prima, dovrai chiamarla padrona, secondo dovrai mettere un collare per cani con le sue iniziali, tre calarti sempre più nella parte della donna sexy e disponibile dall’ospizio , se accetti dovrai servire a tavola con questo…. e non ti preoccupare, tuo padre Gianni ha un servizio a parte” e dicendo questo, butto sulla fanghiglia un vestito striminzito, una gonna, delle calze a rete e i suoi tacchi , in una busta vi era il collare. Teresa guardò quelle cose e provò un senso di eccitazione immenso, era come fosse trasportata da un turbinio di sensazioni, così prese le cose e le indossò. Quando fu vestita, David non riuscì a resistere la prese e la sbattè al muro e tirato fuori il cazzo iniziò a scoparla e disse “ mmm vedrai presto supplicherai per scoparmi, diventerai il mio buco” e si mosse sempre di più fino, Teresa ebbe una serie incalcolabile di orgasmi e tra questi diceva “ aaah siii scopami” “ fammi sentire una vera puttana”, “ sarò il tuo bucooo” , finché alla fine anche David venne. Ancora sfinita gli fu agganciato al collare un guinzaglio, e fu tirata da David su in cima.  Quando entrò in cucina sapeva già cosa doveva fare, si chinò e disse “ padrona accetto tutte le condizioni “, Maruja sorrise “ presto essercene molte altre, ma tu adesso supplicare me per farti diventare mia schiava “, Teresa pronta e eccitata si prostrò e disse “ la prego padrona mi accetti come sua schiava “. Maruja sorrise ora finalmente aveva il completo controllo anche di quella donna, gli avrebbe fatto fare di tutto. “ acconsentire ma tu badare bene, essere sempre a rischio punizioni “disse Maruja, “ certo padrona “ rispose Teresa. Subito dopo aiutò David a preparare la tavola per la cena, e quello non volendo rovinare la sorpresa ai nonnetti volle che Teresa non si facesse vedere. Arrivato il momento del pasto, Teresa praticamente nuda, iniziò a servire a tavola, i nonnetti quasi ebbero un collasso, e iniziarono a palpeggiare il corpo e vedendo che non faceva resistenza, si facevano sempre più audaci.  Quando arrivò al signor Luigi, quello non si fece scrupoli, gli mise le mani sulle tette e disse “ cara, il mio cazzo è in fibrillazione, lo succhierebbe?” , Teresa si abbassò sfilò i pantaloni del signore e disse “ con piacere “ e infilò il cazzo in gola, cosa che non passò assolutamente inosservata, ma anche l’eccitamento di Teresa era evidente. Il signor Luigi non resiste molto e venutagli in bocca, si fece sistemare e poi iniziò a mangiare. Teresa riprese a servire ma al signore che toccò dopo volle lo stesso trattamento e la donna senza molti complimenti, si chinò di nuovo e succhiò anche quel cazzo. Finito il servizio aveva succhiato a quasi tutti i nonnetti il cazzo, e la scena aveva divertito molto David. Riaccompagnati al letto, tornò nel salone dove vide Maruja con una bacchetta in mano e scalza. “ nuda e venire qui gattonando “ disse, Teresa si tolse tutto e gattonò fino a Maruja. “ ora io colpire te, tu contare e ringraziare per ogni colpo” disse Maruja, “ Si padrona “ rispose Teresa che era rimasta prostrata. Maruja gli diede la prima bacchettata “ uno, grazie padrona” , e poi una seconda “ due grazie padrona”, continuò così finché non arrivò a “ trenta grazie padrona” . Il culo e il corpo di Teresa era tutto un dolore, ma sentiva anche che la sua vagina stava colando, Maruja se ne rese conto e iniziò a strusciarsi il piede “ vedere che ormai perdere dignità e presto essere anche con i nonnetti “ disse Maruja, Teresa che stava godendo rispose solamente “ mmm Si padrona “ , “ e sappi che ora essere una nuova condizione, tu venire frustrata ogni volta che io volere “ disse Maruja non rallentando la strusciata, Teresa sempre più eccitata rispose “ Si padrona “, Maruja allora tolse il piede lasciando Teresa sull’orlo dell’orgasmo , e disse “ ora se tu volere venire, supplicare di avere continue punizioni e umiliazioni “ , Teresa che non riusciva a capire niente, disse “ la prego mi umili e mi punisca sempre di più e continuamente, le appartengo” , Maruja sfiorò soltanto un po’ la vagina di Teresa che subito venne copiosamente. “ tu domani presentare con vestiti che io dare a te” disse Maruja mentre Teresa leccava il piede zuppo dei suoi stessi umori , “ Si padrona “. Teresa uscì dall’ospizio sconvolta, aveva addosso le sue cose e dentro la busta i vestiti che gli aveva fatto avere, l’unico pensiero era quello di voler tornare il giorno dopo.

Federica era rimasta dentro quello studio nuda, aveva sentito vociferare ma non capiva chi fosse, poi quando tutto si era azzittito apri la porta David, che disse “ ora farai davvero cose umilianti schiava “ e prendendo il collare la tirò con se . La porto verso la sala così, dove si trovavano un paio di anziani, che vendono la scena furono subito catturati. Federica fu messa davanti a quei sei nonnetti che erano in sala, capì subito cosa avrebbe dovuto fare ma David disse “ e ora schiava, dovrai mostrare a questi vecchietti il tuo essere così sottomessa”, un primo vecchietto si alzò, la fece alzare e iniziò a palpeggiare e toccare , nel frattempo anche gli altri si erano avvicinati. Un secondo vecchietto infilò il dito nella vagina, è un altro sfilò e rinfilò il tubo nel culo, Federica era già in estasi, in seguito senti dei pantaloni cadere , due vecchietti si erano tirati fuori il cazzo e si stavano masturbando, la cosa la eccitò a dismisura e venne copiosamente. I vecchietti però avevano appena iniziato e tirando fuori anche gli altri il cazzo, a turno iniziarono a infilarlo nel culo, mentre gli altri la facevano masturbare o succhiare. Federica non seppe quanto tempo restò li ma piano piano i vecchietti venirono, lasciando ansimante nel salone la ragazza. David si era goduto tutta la scena, vedere alla fine quella ragazza stremata e ricoperta di sperma lo eccitava. “ ora tu sei ufficialmente la puttana dell’ospizio, di conseguenza dovrai metterti queste cose soltanto “ e tirò fuori una gonna cortissima è un bustino finissimo,”ovviamente dovrai già presentarti vestita così “ fini David, Federica che era stremata riusci solo a dire “ si padrone “, David sorrise e disse “ bene allora i vestiti che ti sei messa oggi, te li vado a buttare” e se ne andò lasciando Federica con quelli che a malapena potevano essere considerati vestiti. Quando uscì cercò il più possibile di non farsi vedere.

Cap6

Claudia non riusciva proprio a capire come poteva essere caduta così in basso, così velocemente, si trovava nell’ospizio vestita da infermiera, con un vestito sporchissimo e cortissimo e per volontà di Maruja, assisteva i vecchietti nelle cose più sporche , la cosa però peggiore è che non riusciva a nascondere il suo feticismo e il più delle volte si ritrovava sotto i nonnetti a leccargli il culo o a ripulire il cazzo dopo aver fatto pipì. In più David si divertiva a mostrargli i punti più sporchi delle camera o alcuni vestiti sporchi che avevano in lavanderia. Ma la cosa andò peggiorando quando Maruja gli mostrò la sua casa, fu catturata e ipnotizzata da quel luogo, così tanto da supplicare Maruja di poterci restare. Quella donna aveva acconsentito ma a condizione che gli donava la sua verginità, e che sarebbe diventata la sua schiava e indossare un collare con un M. Ovviamente acconsenti e nel corso del tempo la situazione degradò soltanto. Piano piano anche la veste da infermiera fu sostituita da un vestito a una manica sporchissimo e di piccola taglia, i nonnetti ormai per la pipì nemmeno si alzavano più chiamavano lei e subito si posizionava o per berla o per farsela fare addosso. Il tempo che passava a leccare le parti sporche di Maruja era incalcolabile e non aveva orgasmi da tempo, per ordine della donna, ovviamente questo la rendeva assolutamente accondiscendente è veramente disposta a qualsiasi cosa. Quando stava nella casa passava il tempo a leccare cose di vario genere e quando Maruja arrivava per dormire, doveva stare incollata ai suoi piedi.

Teresa invece si presentava ormai con il solito abbigliamento, tacchi, maglietta è una gonna minuscola. Quando serviva ai tavoli ormai i vecchietti non si facevano più scrupoli, le facevano succhiare il cazzo e ingoiare lo sperma e ormai i più attivi la scopavano pure. Oltre ciò , per ordine di Maruja, andava nelle camera dei vecchietti e supplicava di farsi scopare, cosa che avveniva sempre di più e sempre più volte, in più vedendo ormai le sue figlie allo stesso modo o più in basso, puntava a spiccare tra le due, quindi a volte proponeva cose oscene, come quella di farsi inculare, delle vere e proprie esibizioni che culminavano con lei nuda che leccava tutto il corpo , farsi frustare o sculacciare o essere portata come un cane da passeggio. Ormai i vecchietti quando la vedevano le facevano togliere tutto, ormai girava praticamente nuda con i tacchi e il collare. Maruja nel frattempo la umiliava sempre di più, era arrivata a farsi supplicare di leccarle la vagina appena avesse finito di pisciare, i piedi ormai era la parte più umana che leccava . Ovviamente Maruja se ne approfittava ampiamente, ormai la faceva cucinare, la cosa migliore era quando Claudia o Federica gli leccavano i piedi e Teresa si proponeva di fare qualsiasi pur di avere attenzioni. Saputo che Claudia viveva nella casa pure lei supplicò di andarci, ma poiché Maruja voleva veramente farla degradare completamente gli rispose “ io volere che ogni mattina tutti vedere che tu essere schiava mia”. Teresa infatti ormai quando usciva per andare all’ospizio era più nuda che vestita e non gli interessava perché la rendeva eccitata. David ormai la scopava a tutto spiano e ogni volta che era nei paraggi , arrivò anche a lui a supplicarlo di umiliarla. Cosa che fece più volte, anche presentando amici a cui Teresa doveva svuotare le palle. In cambio riceveva continue umiliazioni di genere la più grande fu quella di servire a tavola nuda , con la cuffietta e collare e pregare uno a uno i vecchietti di scoparla. Teresa era sicura che più in basso non poteva stare. Ovviamente Maruja le fece cambiare idea, in quanto la rese la donna delle pulizie dedicandosi a tutto.

Federica invece era la schiava di Maruja, quella ormai si divertiva a renderla un niente, al minimo errore era punita. Passava la maggior parte del tempo a leccare e venerare Maruja, combattendosela con la madre e la sorella. Accettava qualsiasi cosa, ormai era sempre incatenata a Maruja e le poche volte che David la prendeva per incularla, le faceva fare passeggiate nuda, sculacciata o a venerarlo. Lei come Claudia viveva alle dipendenze di Maruja , nella casa e passava l’intera giornata attaccata al suo corpo. I vecchietti qualche volta la richiedevano ma avendo Teresa come punto di sfogo.

Maruja ormai si divertiva a mettersi seduta nuda, con davanti le tre donne nude e a quattro zampe, e mostrando la vagina diceva “ oggi schiave essere state brave, venerarmi”, le tre si avvicinavano e nude la leccavano da per tutto per lungo tempo.

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