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Racconti Erotici LesboTrioVoyeur

La prima volta da guardone: anche Karen vuole Sveta

By 20 Maggio 2023No Comments

Storia vera a cui ho dovuto cambiare i nomi per ovvi motivi…
La mia vita con l’arrivo di Sveta sembrava aver raggiunto un equilibrio che mi consentiva di essere appagato a livello sessuale. Questo significa che avendo Ukra come punto fermo posso trovare grande godimento con sua figlia Ilenka, con sua cugina Sveta o con l’amica Karen. A volte la situazione diventa ancora più eccitante e quando si combinano le situazioni io ho anche la possibilità di fare sesso a tre. Mi piace molto questo rapporto con queste splendide donne ucraine che si danno molto e che prendono tutto quello che possono prendere nel sesso. Importante è che sentano l’uomo e il suo desiderio in maniera totale, quasi esclusiva. Conoscevo Karen e sapevo che lei avrebbe voluto tutta per se la splendida Sveta ora che il suo bel culetto si è ripreso dagli sfregi del suocero. Del resto Karen mi ha aiutato con Sveta e lei è molto brava nelle relazioni lesbo… Riesce sempre a prendere da qualsiasi donna il meglio. Karen mi telefonò e mi disse che era il momento suo in cui si sarebbe fatta Sveta e voleva che io assistessi come un bravo guardone…. Senza fare nulla…. avrei potuto solo masturbarmi, se avessi voluto. Se non fosse stato così si sarebbe infranto il nostro patto di scopamicizia…. Promisi che non sarebbe mai accaduto e che anzi avrei fatto volentieri il guardone. Sveta temeva Karen dopo che suo suocero l’aveva violentata, per cui cercava di non risponderle e frequentava solo me… fui io quindi che la chiamai per fissare un appuntamento e invitandola come sempre a casa mia. Al resto aveva pensato Karen che aveva portato con se due dildo, un plug anale e un paio di vibratori di diverse dimensioni. Mi sorrise e mi chiese se pensavo di riuscire a resistere mentre lei si godeva Sveta. Mi disse che se preferivo mi poteva ammanettare. La tranquillizzai…le dissi che la scena sarebbe stata solo per lei e per Sveta…io avrei solo aperto la videocamera e così ci sedemmo aspettando l’arrivo della gnoccona. Devo dire che Sveta non si fece attendere, anzi arrivò con qualche decina di minuti di anticipo e suonò al citofono. Le lasciammo aperta la porta mentre Karen si sedette quasi sdraiata sul divanetto nel saloncino. Sveta comparve e per me fu una eccitazione straordinaria. Portava una giacca in pelle scamosciato e una minigonna attillata anch’essa in pelle che faceva ben vedere le sue straordinarie cosce e il suo fantastico culo alto e poderoso anche se snello. Vide subito Karen e sembrò ritornare sui suoi passi, ma io con gentilezza ma con fermezza l’avevo bloccata. Si capiva che era molto spaventata ma era anche molto attratta da Karen che con un sorriso sensuale ed erotico metteva in mostra i capezzoli senza reggiseno. Gli occhi azzurri di Karen erano sensuali e vogliosi. Sveta si avvicinò….. un po’ intimorita, sospinta da me e si vide che era molto più alta di Karen. Io percepivo che ognuna delle due aspettava la prima mossa dell’altra. Nell’attesa avevano iniziato a parlare. Sveva aveva così iniziato a sentirsi a suo agio e si era tolta la giacca; ora guardava quel top in seta trasparente di Karen sotto il quale non vi era il reggiseno……. Vide i dildo, il plug e i vibratori e sorrise parlando in ucraino. Karen sorrise maliziosa e rispose anche lei in ucraino. Fu lei inaspettatamente a partire, iniziando a baciare Karen lungo il collo senza esitazione e sorridendo le disse che la desiderava da molto tempo e che era bagnata. Come per non dare scampo a Karen iniziò a scendere sui seni torturandole con la lingua i capezzoli. La leccava, la succhiava e la mordeva in maniera divina, continuava a fermarsi e a sorridere per guardare gli effetti delle sue azioni e poi ricominciava a succhiarla e a leccarla. Mentre la baciava e la leccava, la toccava in tutte le parti più intime, con delicatezza ma con decisione. Era incredibile per me vedere una stronza come Sveta sottomettere Karen in quella maniera. Continuava a palparla ovunque e ormai le aveva penetrato la bocca con la sua lingua, continuando a leccarle il collo. Era una questione di attimi e Karen si era trovata completamente denudata con Sveta che la sapeva sovrastare. Karen agile si muoveva sotto, cercava di prendere le sue iniziative ma Sveta che era più forte le mungeva le tette e le succhiava i capezzoli turgidi, oramai presi d’assalto. I capezzoli erano sempre più turgidi e puntuti sotto la sua lingua sbrodolosa e tutto il busto di Karen era inondato dalla saliva della valkiria ucraina che con esperienza la irrorava continuamente. Karen aveva iniziato a gemere e Sveta sorridendo parlava in ucraino e le portava in bocca gli umori che scorrevano tra le sue mani. Continuava a non darle scampo, e la sua voracità era famelica, tanto che non le dava più neanche il tempo di ansimare. Io mi ero eccitato nel vedere Sveta che disponeva di Karen in quella maniera. Ancora sui capezzoli, e sulle tette Sveta leccava, succhiava e mordeva, e Karen godeva miagolando il suo piacere. Sveta le aveva aperto le cosce e con movimenti sensuali e sinuosi, si era intrufolata dentro. Aveva iniziato a lapparle la figa toccandola, baciandola, trovando grande eccitazione nel farla impazzire, giocando con il suo clitoride appuntito e con il piercing che teneva tra le labbra. La succhiava continuamente, e titillava con la lingua ogni suo buco del desiderio, arrivando a leccarle anche il culo, le natiche e tutta la zona perianale. Infilava intanto le dita rapide, e flessuose…..nella figa e nel culo e poi ricominciava a torturala piacevolmente, di lingua, con i denti, mordicchiando di nuovo il clitoride…. La figa rasata di Karen si muoveva, cercava scampo, provava a resistere, ma Sveta era un vulcano di emozioni, sensazioni, passioni e allora Karen non poteva fare altro che gemere, si riabbandonava, si lasciava godere, si faceva succhiare. Mi era sembrato ad un certo punto di sentire Sveta darle anche degli ordini in ucraino…non so cosa si fossero dette, ma so che Karen aveva cambiato posizione, si era messa a pecorina e godeva con la voce tremolante di chi subiva orgasmi continui. Sveta….si era alzata aveva preso il dildo più grande e lo aveva infilato nella figa di Karen dopo sapienti leccate salivose, l’altro quello più piccolo lo aveva fatto leccare a Karen e poi lo aveva inserito nella bocca, mentre da dietro continuava con la lingua a leccare il buco del culo, e quel fantastico tatuaggio tra le natiche. Era ossessiva nel soddisfare con la sua lingua e le sue dita tutta la zona perianale. La scena era molto eccitante e io che non riuscivo più a resistere avevo abbassato i pantaloni mantenendo la mia poderosa erezione costante masturbandomi. Karen inarcava la schiena gemeva, ansimava e alla fine aveva urlato in maniera straziante i suoi orgasmi…in sequenza, mentre Sveta aveva cambiato ancora posizione e a cavalcioni sopra Karen le mungeva con avidità le tette rifatte, le leccava i capezzoli li mordeva e iniziava a succhiarli e a leccarli a tutta lingua. Sveta si era alzata di nuovo, aveva dato ordine a Karen di inginocchiarsi, le aveva preso la testa e la aveva spinta a leccarle la figa e Karen non si era fatta pregare e aveva iniziato a leccarla magnificamente succhiando il clitoride e dimostrando di essere molto abile con la sua lingua, le dita, la bocca… Sveta aveva iniziato a sentire Karen e la sua azione aveva prodotto risultati anche su di lei che aveva avuto una serie di orgasmi molto duri. Gli urli si sentivano oltre ai suoi gemiti e la stavano sconquassando. Le splendide cosce di Sveta si erano arrese alle continue sovraeccitazioni a cui la lingua di Karen la costringeva e ora era Sveta a subire e a urlare per i suoi amplessi frenetici. Le gambe si erano fatte molli e in breve tempo Sveta si era ritrovata a pancia in giù sul tappeto sotto il divano con Karen sopra, che le succhiava il buco anale tenendo ben aperto il canale tra le natiche. Karen ora sfruttava la sua esilità come l’agilità che le consentivano di impadronirsi con le dita e con la lingua del culo di Sveta che sembrava impazzita. Era Sveta a implorare Karen di essere penetrata e Karen la aveva esaudita infilandole il grosso dildo senza alcuno sforzo in figa, e il plug anale nel buco del culo, mentre Sveta gemeva nuovamente e orgasmava in grande quantità. Ci provava gusto Karen, la infilava sempre più profondamente con il dildo e per meglio compiere il suo impegno aveva ordinato a Sveta di posizionarsi a pecorina e dopo essersi alzata era andata a prendere manette per i polsi e per le caviglie legandole mani e piedi. Karen la spingeva a leccarle e succhiarle il clitoride prendendola per il collo. Dovevo resistere sebbene il mio cazzo era di marmo e mi attraevano quelle splendide cosce e il suo culone sodo in mano a Karen che poteva fare tutto quello che voleva. Karen mi guardava e più mi guardava più si stimolava a possederla dicendomi che era la troia che io volevo e io aumentavo i miei colpi, mentre Sveta pregava Karen di liberarla, ma intanto si contorceva e si inarcava Gemeva, ansimava, muovendosi avviluppando il plug nel suo culone, mentre Karen lavorava infilando il dildo nella vagina sempre più profondamente. Mi sembrava, mentre mi masturbavo, di sentire Sveta ormai apertissima e vedevo che stava per venire con Karen che dominavano. La vedevo ….stava per arrivare. Ora Karen la aveva afferrata brutalmente e faceva entrare e uscire il plug anale senza difficoltà…… tempestandola di parole in ucraino che a me sembravano una melodia La donna mugolava di piacere e fu allora che Karen scese ancora in figa a dilaniarla, con le cosce aperte e le braccia alzate come in un chiaro atto di resa totale. Karen era totalmente padrone di Sveta che diceva Siiiiiiii….ad ogni suo slinguamento, ad ogni dito nella figa. Le aveva tolto il plug ed ora si godeva anche gli umori dell’ano mentre lei urlava senza limiti nella sua lingua madre. Si desideravano le due cagne, si eccitavano ancora a vicenda mentre venivano insaziabili ed io non ressi più…. Mi avvicinai e la mia sborra ricca e violenta, appassionata e abbondante inondò come champagne i loro corpi… fu allora e solo allora che Karen e Sveta mi sorrisero rilassate e con le loro lingue fecero il loro dovere… Karen mi fu grata….avevo saputo resistere sino alla fine….guardando…. sorrise e poi con tono fi sfida mi disse: Se ci facessimo Ukra??? Rise anche Sveta

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