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La vera natura di Anna – Capitolo 4 (conclusivo) – L’amaro

By 27 Agosto 2020No Comments

Capitolo 4 – L’amaro

 

 

E’ ormai quasi mezzanotte.

 

I tre commensali terminano la loro cena, alzandosi da tavola.

 

Marcello rompe il silenzio. “E’ l’ora del dolce”.

 

Isabella, dedita alcolista, ne approfitta. “Prendo l’amaro!”

 

Anna, spinta dalla sua insaziabile voglia nostalgica di sesso, propone agli altri di spostarsi tutti in spiaggia.

C’è una brezza leggera che rinfresca l’aria. Le stelle illuminano tutto il cielo. Anna aveva avuto proprio una bella idea.

 

Isabella maneggia qualcosa di particolare.

 

“Isa che stai facendo?”

 

“Vedrai, scema. Sto facendo una bella cannetta con del fumo che ci hanno portato direttamente dei nostri amici dal Marocco settimana scorsa. Sembra di scopare dell’oppio, è meraviglioso.

Questa ci apre di nuovo lo stomaco..” Ammiccando ad Anna.

 

I tre fumano, sdraiati sulla sabbia, mentre ammirano la volta stellata.

 

“Isa dovremmo onorare questa spiaggia come i vecchi tempi.”


“Concordo pienamente amica mia, ma prima il dolce!

Dovrai accontentarti di quella mezza sega di Marcello però.. niente ragazzini francesi a sto giro ahah.”

 

A Marcello intanto ricompare il ghigno sul volto. 

Sentendosi chiamato in causa, prende il dolce. 

Una bomboletta di panna montata.

 

Si avvicina alle due, sceglie Anna, che pare essere più propensa al dolce.

 

“Allora, chi lo vuole il dolce?! Anna? I tuoi occhi urlano fame.”

 

“Esatto mezza sega. Vieni qua e riempimi come un bignè.”

 

Isabella ridacchia. Marcello ormai è bullizzato da entrambe.

 

“Vai Marci. Falle vedere come sei bravo a fare il pasticcere ahah.

Io invece ho voglia di amaro.”

 

Marcello si avvicina dunque da Anna, che intanto si era tolta prontamente la gonna.

Agita la bomboletta manco fosse il suo cazzo. Toglie il tappo e infila la testa dentro l’elegante vagina della nobil troia.

La panna la inonda tutta, fino alla cervice. La sensazione di freschezza provoca un brivido intenso molto gradevole che fa tremare Anna. 

 

“Ci sarebbero state bene anche le fragoline ma te le sei già mangiate tutte prima, ingorda.”

 

Marcello avvicina il volto alla fica di Anna ma lei lo ferma perentoriamente. “Aspetta! Voglio assaggiare prima io!”

 

Marcello approva il volere della sommelier di cazzi. Impugna la sua nerchia ricoperta di vene pulsanti e la infila senza indugio dentro quel prelibato bignè al gusto di figa. Arriva fino in fondo, raschiando per bene le pareti, fuoriuscendo subito dopo con la minchia colma del fiero bottino.

 

“Eddai avvicinala alla mia bocca, ho troppa fame, voglio assaggiarla..” Anna è impaziente. Trema ancora per il fresco dentro di lei, nonostante l’affondo della spada infuocata.

 

Marcello avvicina la sua minchia al volto dell’avida troia e per aumentare la sua libido, passa la sua cappellona impregnata di panna su tutta la faccia di Anna, prima di infilargliela dentro la bocca.

Dopo un paio di spennellate, agisce.

 

“Mmmmmhhh che buona questa fragolona.. ancora meglio di quelle di prima.”

 

Marcello esce la sua asta e ribatte “Ti piace eh troiona? Ora però anch’io voglio assaggiare il dolce. Voglio gustarmi il tuo bignè.”

 

Isabella intanto prende l’amaro e se ne versa un po’ sui seni. Ha in mente qualcosa.

 

“Mi è tornata fame.. voglio assaggiare anch’io la tua fragolona Marci, però corretta.”

 

Marcello e il suo ghigno si distendono allora per terra, con il suo cazzo sull’attenti.

 

Contemporaneamente Anna gli schiaffa prepotentemente la sua brogna in faccia, messasi a cavalcioni su di lui.


“Ecco a lei, il dolce è servito!”

 

Isabella intanto avvolge il cazzo di Marcello tra le sue tettone e lo shakera abilmente, così da impregnarlo tutto di amaro.

 

Mai una persona bullizzata aveva goduto così tanto.

 

Dopo qualche minuto di spagnolona, Isa avvicina la sua bocca alla fragolona tanto agognata e l’accoglie dentro le sue fauci. Se la gusta che è un piacere.


“Avevi proprio ragione Anna, sta fragolona è proprio buona.”

 

Marcello è stretto in una morsa di piacere infinito. A stento riesce a respirare. Ma gode, gode, gode uno sproposito.

 

Appena riesce a trovare un po’ di aria con la bocca, fa un respiro profondo, così da terminare l’apnea.

 

Esclama “Voglio anch’io un po’ di amaro”, spostando via Anna che ne approfitta per girarsi, bramosa di cazzo.

 

Prende in mano la bottiglia e la infila nel culo di Anna, versando un buon quantitativo di alcol nel suo orifizio.

Lo porta poi all’ingresso della sua bocca e come un formichiere in cerca di cibo infila la sua lingua nel formicaio.

 

Il fumo inizia a fare effetto. Tutti si sentono molto più leggeri.

 

Anna gode grazie alla sensazione di bruciore misto al gelo.

 

Marcello non potrebbe chiedere di meglio. Sorseggia il suo amaro preferito, quello al sapore di culo mentre due assatanate si litigano il suo cazzo.

 

Il pene di Marcello brilla imponente come un faro in mezzo al mare. Tutto l’amaro è nelle bocche delle due amiche.

 

Isabella vuole quello scettro e marca il territorio graffiando Anna sul petto prima e sulla schiena poi. 

Placcandola riesce ad immobilizzarla e parte così uno scambio di lingue molto spinto.

 

“A sapere che eri così troia ti avrei baciata già ai tempi della scuola”, sussurra Isabella all’amica. 

 

Anna sorride, è contenta che la sua troiaggine venga apprezzata a pieno. 

 

“Dai ti lascio il cazzo, così godi un po’ anche tu, puttana. Però prima lubrificalo per bene.”

 

Isabella intuisce subito ciò che intende l’amica e non perde tempo.

 

“Mi sa che finirò il dolce.”

 

Prende la bomboletta di panna montata, la agita il giusto e senza remore, ficca la punta nella sua vagina così da riempirsi tutta la vulva.

 

“Ce n’è ancora un po’.. dai Marci finiscilo tu.”

 

Con la restante schiuma copre tutta la sontuosa nerchia del suo caro amato. 

Con maestria lo prende tutto in bocca, fino alla base, riempiendosi tutta la gola di panna, così da applicare uniformemente tutta la sostanza sul pene.

 

“Mmmmhh ottimo sto dolce, Marcello dovremmo riproporlo più spesso ai nostri ospiti alle prossime cene. Va che lavoro certosino che ho fatto, non mi resta che scoparmelo.”

 

Con un movimento repentino, Isabella si siede sopra il bacino del marito, accogliendo tutto il suo ben di dio dentro di lei. La panna amplifica il piacere, ancora più della droga.

 

Le due riprendono il bacio interrotto con ancora più passione.

 

Morsi sul collo e graffi sulla schiena si susseguono ai colpi di lingua. Si stringono, strusciandosi una contro l’altra. I loro capezzoli vengono a contatto tra loro, ingrossandosi e indurendosi disumanamente.

 

Entrambe iniziano a saltellare come canguri. Isabella per ricevere al meglio il palo nella sua figa e Anna per sentire profondamente la lingua del formichiere nel suo culo accogliente. 

 

Anna sbatte le sue chiappe sul volto di Marcello che è in un altro mondo.

 

Tutti e tre sono eccitatissimi. 

 

Marcello sa che Anna ha bisogno di ben altro per venire. 

In un raro momento di lucidità afferra quindi la bottiglia di amaro e ne ficca il collo nella figa di Anna. 

 

Ora saltare ha decisamente un altro gusto. 

 

Urlano. Sembra un coro gregoriano di gemiti.

Sono tutti legati dal piacere, interconnessi dalla perversione.

 

La luce della luna illumina la perfezione fatta a threesome.

 

Godono. Godono come non mai.

 

Sono tutti in procinto di venire. Si può palpare l’umidità nell’aria e il mare lì a due passi non c’entra niente.

Sudore e liquidi di ogni genere pervadono ovunque.

 

Incredibilmente tutti vengono nello stesso momento. Pare esserci un attacco epilettico generale, talmente sono forti gli orgasmi. 

 

Anna inonda la faccia di Marcello che a sua volta viene dentro la sua amata Isabella. Quest’ultima non da meno squirta tutto ciò che ha in corpo, compresi dei resti di panna, sul membro di Marcello.

 

Il cerchio si chiude. 

 

Ancora una volta quella spiaggia è stata luogo di indicibili porcate. Anna e Isa le hanno reso nuovamente onore.

 

Stremati, i tre amici svengono dal piacere, cadendo in un sonno profondo. Solo la luce dell’alba li risveglierà qualche ora dopo.

 

La mattina seguente Anna ha già le valigie in mano, pronta a caricarle in macchina.

 

Isabella stranita dal fatto che l’amica sia già di partenza, esclama “Oh scemotta, ma dove credi di andare te? Ci lasci sul più bello?”

 

“Ahah Isa, ho delle cose urgenti da sbrigare. E’ tempo di tornare a casa. Devo vendicarmi.” Il tutto sorridendo.

 

I tre si salutano abbastanza formalmente, ignorando nelle loro menti ciò che era accaduto poche ore prima.

 

Anna riparte verso la via di casa. Prende il cellulare e fa partire una chiamata.

 

“Ehi ciao Franco, come stai?? Senti, sto tornando a casa.. che mangiamo per cena? No non mi va una delle tue paste,  pensavo più a una cosa a tre con la tua segretaria, come si chiamava.. ah sì, Samantha! Che ne pensi?”

 

Franco rimane gelato dall’uscita della nuova Anna. 

 

Lei ride, ha fame. 

Anna ormai ha sempre fame.

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