Skip to main content
Racconti Erotici Lesbo

Le prime volte di Carmen

By 19 Gennaio 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Con Carmen, a veder bene le cose, siamo cresciute assieme perché siamo amiche da quando frequentavamo le elementari e poi eravamo in classe insieme alle elementari ed alle medie. In pratica è come se fossimo sorelle ed ora da coetanee abbiamo entrambe compiuto 18 anni ma con lo sviluppo siamo diventate diverse, infatti  io sono diventata alta e snella, capelli castani lisci e lunghi, occhi verdi, una quarta di seno e belle gambe che supportano delle belle natiche e glutei sporgenti non tanto grandi. Carmen, diversamente da me non è era molto alta pur essendo snella anche lei, capelli biondi ricci ed occhi castano chiaro, di seno ha una terza ed ha un culetto veramente bello in un corpo esile,slanciato e dalle belle curve.
Da teenagers abbiamo avuto le nostre storielle con ragazzi diversi, mai niente di importante. Però sessualmente io sono diversa da lei perché sono bisex, mi piace scopare e giocare con il sesso maschile ma non disdegno una bella fighetta e tra le varie fighette che mi piacciono c’è anche lei; la mia amica del cuore.
Abbiamo parlato di maschietti più di una volta e ci siamo trovate spesso d’accordo e ci siamo spinte talvolta a immaginare che cosa avremmo fatto con il ragazzo di cui stavamo parlando. Nelle nostre confessioni molto intime ci siamo scambiate pareri e gusti sul fare sesso, così ho detto a Carmen che mi piacciono anche le ragazze e per deduzione lei sa che sono bisex. Tra di noi c’è la massima confidenza arrivando a telefonarci o mandarci messaggi descrivendo le nostre voglie anche durante le lezioni alle scuole superiori, ma nonostante tutto lei non ha mai voluto saperne, nemmeno di provare. Per come la penso io lei sbaglia perché non sa che cosa di perde ma non posso costringerla. Per tanto tempo era stata fidanzata con Marco, un ragazzo di vent’anni, che però l’aveva tradita e dal quel momento Carmen aveva deciso di prendersi una cosiddetta pausa sentimentale.
Un venerdì pomeriggio Carmen è a casa mia, come capita spesso, chiedo a mia madre se può rimanere a cena ed approva volentieri ma dopo pochi minuti si ricorda doveva andare a teatro quella sera perciò non si sarebbe potuta intrattenere ed avremmo dovuto cenare da sole inoltre resasi conto della situazione le dice “mi dispiace Carmen, noi abbiamo prenotato i posti, ti chiederei molto volentieri di venire con noi ma non sono sicura che troveremo posto”
Mi resi conto che Carmen era nervosa e che c’era qualcosa che mi voleva dire ma forse per la sua educazione di base aveva delle remore a parlarmene. Quindi con la confidenza che c’era fra di noi la costrinsi a parlare . Mi raccontò che in quel periodo Carmen frequentava esclusivamente una sua amica di nome Martina che era diventata la sua preferita trovandola affascinante ma non era riuscita ad entrare così in confidenza come con me. Questa ragazza la conoscevo anche io e ci avevo messo gli occhi su ma senza fortuna. Martina era una scura di capelli di un metro e settanta, occhi chiari, pelle lucidissima e aveva un corpo statuario, nel tempo libero faceva la modella di intimo.
Un giorno, Martina  invitò Carmen a fare shopping  così, le due ragazze si recarono in centro a fare spese. In un centro commerciale guardarono una vetrina di intimo ed infine Martina che disponeva di soldi del suo lavoro entrò con Carmen in quel negozio per provare un completino intimo rosso. Mentre Martina provava quel completino nel camerino, Carmen si chiese come potesse stare alla sua amica quel magnifico indumento intimo e si accorse che il pensiero di Martina  così vestita la eccitava, ma provò a non pensarci.  Le due ragazze, poiché si era fatto tardi, decisero di cenare insieme a casa di Carmen dove da sole cenarono allegramente insieme come vecchie amiche d’epoca. Carmen era rapita dalla bellezza di Martina e non riusciva a distogliere lo sguardo dal bel seno prosperoso dell’amica. Non riusciva a capire cosa fosse che l’attirava così tanto. Martina, da ragazza esperta, notò che Carmen la fissava e l’ammirava, quindi ironicamente chiese all’amica se volesse toccarle le tette per saggiarne l consistenza “Sai, non sei la prima e non sarai l’unica. Nel mio mestiere in molti lo fanno”
Carmen con titubanza e delicatezza come se si accingesse a toccare una bolla di sapone le pose una mano sul seno toccandolo appena. Subito si sentì eccitatissima e desiderosa di poterle sfilare il reggiseno e continuare l’esplorazione con le mani. Martina  non disprezzò che l’amica le avesse toccato il seno e con tono malizioso accennò all’amica di continuare perché la cosa la intrigava.
Martina chiese a Carmen di andare nella sua camera da letto dove ci andarono tenendosi per mano stringendosi le dita in segno di affetto. Arrivate in prossimità del letto si guardarono negli occhi e si baciarono teneramente. A quel punto Carmen capì di  amare Martina  e che la desiderava vivamente. Poi Carmen chiese all’amica se poteva spingersi un po’ più in là con le mani e non ricevette una risposta negativa. Subito dopo Carmen si spogliò, poi fece sdraiare sul letto Martina e le sbottonò la soffice camicetta di seta bianca, le accarezzò il ventre e la guardò con affetto e amore le slacciandole poi  il reggiseno. Martina espose  una terza abbondante e Carmen ebbe un gesto spontaneo nel cominciò piano piano a succhiare i capezzoli grossi e turgidi di Martina che, sentendo la lingua ed i denti dell’amica che li titillavano, gemeva un po’. Poi Carmen decise di spingersi più in là e le sfilò la gonna così che l’amante restasse solo in mutandine.
Martina  guardò Carmen negli occhi e le chiese se fosse pronta al grande evento che l’aspettava. Carmen  sospirò e disse di sì. Quindi Carmen, con leggerezza, le sfilò via le mutandine mettendo in luce una vagina depilata dalle bellissime forme, sollevò la testa e la guardò, la toccò leggermente con le mani e avvicinando le labbra a quelle di Martina la baciò ed allo stesso tempo le infilò un dito dentro la vagina e con il pollice le stimolò un po’ il clitoride. Martina  gemette. Era la prima volta che le accadeva una cosa del genere. Tra l’altro Martina disse a Carmen che era vergine pur avendo avuto molti corteggiatori ma non si era mai concessa a fare sesso con nessuno. Le piacevano i maschi ed alle femmine non era aveva mai pensato e quindi un rapporto lesbico non era nelle sue idee. Carmen la fece sdraiare e le leccò la vagina sfiorando con la lingua le grandi labbra di Martina, poi andò più dentro suggendo i primi succhi ed uscendo le stimolò il clitoride. Martina  gemeva e urlava. Carmen essendo inesperta pensò che doveva proseguire così fino a che Martina non avesse raggiunto l’orgasmo che arrivò tra urla, incitamenti, tremori del corpo e delle gambe, scuotimenti di testa ed incitazioni a continuare fino al raggiungimento dell’acme.
Carmen non si accontentò; voleva sverginare Martina  e per farlo pensò di usare un dildo di silicone che teneva nascosto per uso personale. Così prese il dildo che teneva in un cassetto, poi tornò su Martina  e cominciò a penetrarla. Martina  strillava e sentiva quell’oggetto che le entrava sempre più dentro fino a toccarle il collo dell’utero. Così Martina perse la verginità e quella fu la prima esperienza lesbica di Carmen e Martina.
Martina volle ricambiare il piacere avuto e riservò lo stesso trattamento a Carmen che così provò ad essere penetrata ed anche lei sverginata.
La storia raccontata da Carmen, che non avrei mai immaginato, mi aveva eccitato e poiché c’era molta confidenza le chiesi di accompagnarmi in camera. Mi sdraiai sul letto e togliendomi i leggings le mostrai subito la mi fighetta, anch’essa depilata. Carmen ebbe un moto di sorpresa “Ce l’hai come quella di Martina!”
“Ti piace?” le risposi
La sua replica la ebbi in pochi secondi: si abbassò e prese a leccarla.
Debbo dire che lo faceva molto bene con grande piacere, toccando tutti i miei punti erogeni.
Mi stavo sciogliendo e per la prima volta davanti a lei ebbi un orgasmo tra i più belli.
Finimmo la serata baciandoci e scambiandoci i sapori ed i profumi delle nostre fighe.

Leave a Reply