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Manola e Sophie – 1

By 7 Dicembre 2022No Comments

Manola e Sophie – 1
A Manola è sempre piaciuto indossare lingerie sofisticata, almeno quando ne indossa una, e nel suo negozio nei giorni feriali ritiene sia un obbligo e ad alcune sue affezionate clienti piace vederla addosso in camerino o tra gli scaffali alla fine del giorno dopo aver chiuso la porta del negozio per avere una maggiore privacy.
Lei non avrebbe mai pensato di fare quel lavoro, il suo lavoro, dopo essersi diplomata in ragioneria, era il suo sogno era lavorare come dirigente in un grande gruppo o in una società di consulenza ma molto rapidamente ha capito che si sarebbe annoiata.
Manola è scura di capelli, 1.64 di altezza, snella con seno alto, con capezzoli sensibili e molto erettili e belle natiche arrotondate, così dicono i suoi amici. Si è sempre mantenuta bene fisicamente e vede gli occhi degli uomini, ma non solo, che la guardano dettagliatamente quando la seguono o la incontrano.
La sua carriera lavorativa era iniziata in una azienda di consulenza. Il suo direttore elogiava più di una volta il suo lavoro però un giorno ha chiarito che per lavorare su clienti interessanti non doveva esitare a impegnarsi un po’ di più nei rapporti personali all’interno dell’azienda e che se voleva gestire un team più grande su grandi progetti, doveva essere più cool con alcuni clienti che la trovavano attraente.
Poiché quelle erano le condizioni, disgustata e delusa, ha lasciato quel lavoro senza pentirsene. All’epoca Manola viveva con Marco il quale l’ha aiutata a riprendersi dalla delusione e dal dispiacere. Con lui la sua nuova vita è stata piacevole e non ha avuto problemi a tenersi impegnata, anche intellettualmente. C’era però un aspetto di quella vita a due che la rendeva triste: per certi aspetti non era soddisfatta sessualmente. Amavo sì, il suo uomo, era un buon amante, ma quando si trattava di dimensioni e soprattutto di resistenza, il più delle volte era insoddisfatta. Manola se n’è resa conto quando non si è sentita piena dal sesso di Marco. Infatti aveva provato ad acquistare un dildo ed ha scoperto con sua meraviglia che sotto i venti centimetri la sua figa non era piena e poi per non parlare della larghezza. Usando quel dildo lei ha scoperto di essere una donna ipersessuale ed il suo uomo non riusciva a tenere il passo.
Una sera lei ha deciso di affrontare l’argomento con lui.
“Sai tesoro mio, quando l’altra sera mi hai chiesto perché a volte mi sembravo un po’ triste, non ho osato dirti che sessualmente sono meno soddisfatta anche se sei un buon amante”
“Non sono cieco, l’ho notato. So che la natura non mi ha favorito particolarmente e tendo a non andare lontano. Ciò che conta per me è che tu sia felice. So che mi ami e non sono geloso. Penso che una soluzione possa essere il fare spettacoli di sesso con uomini più dotati di me, oppure potremmo andare in un club libertino. Ce ne sono molti di classe in cui tutte le coppie sono rispettose dei reciproci desideri e dei rifiuti. Non devi per forza partecipare, puoi anche solo guardare, però conoscendo il tuo appetito e vedendo come ti guardano gli uomini, non dovresti rimanere inattiva per molto tempo”
Manola ha rifiutato questa idea ma pensandoci le è venuta la tentazione e sempre di più la voglia di andare almeno a vedere.
Con sincerità ne ha riparlato con Marco e i due decidono di uscire due sabati di fila in due club diversi.
Nel primo locale le donne sono carine, per lo più della loro età e Manola si è lasciata sedurre da diversi uomini molto ben dotati e tenaci, rispettosi dei suoi desideri. Giocando con una coppia si è trovata a non respingere le carezze della donna mentre lui la fa venire più volte senza perdere l’eccitazione e la voglia. Ogni volta che viene Manola è soddisfatta ma le sfugge qualcosa che non riesce a definire, forse una mancanza di vera condivisione con Marco di quel piacere proibito ai più.
Sapendo che è probabile che torneranno nelle settimane a venire, Manola passa dalla sua amica Lucia per comprarmi un completo carino e leggermente più sexy. La ragazza, nonostante i suoi trenta anni, gestisce bene un negozio di lingerie. Quando Manola compare sulla soglia del negozio, Lucia come sempre la accoglie con un grande sorriso. Anche Lucia aveva lavorato in una azienda con molti dipendenti prima di aprire il negozio delusa dall’ambiente di lavoro delle grandi aziende.
Le due donne insieme scelgono un bel capo di abbigliamento ed è Lucia che la incoraggia a comprare un reggiseno che lascia a vista i capezzoli abbinato ad un perizoma aperto e trasparente che lascia a vista il monte di venere che è necessario sia depilato.
“Puoi anche metterli per mostrarti in un club, farai scalpore! Sarebbe un peccato nascondere quei capezzoli che aspettano solo di alzarsi. Per il resto che mi dici? Con Marco va tutto bene? Non mi sembri così felice come al solito”
Manola non ha nascosto a Lucia i suoi problemi di coppia ed i desideri che Marco non ha più soddisfatto, le racconta anche delle loro uscite nei club libertini e le ha fatto parlato della sua delusione.
Nella replica Lucia le ha dato dei consigli.
“Dovresti uscire un po’, fai sport la mattina, lavori a casa il pomeriggio, ma poi non vedi molta gente. Sono sicura che ti annoi”
Manola si trattiene qualche minuto in più vista la confidenza tra le due donne fino a quando il negozio chiude. Poi vanno insieme a bere qualcosa su una terrazza tranquilla di un palazzo nella parte alta della città.
“Ascolta” le fa Lucia “Non ho mai osato offrirtelo ma ci sto pensando da qualche mese. Perché non vieni ad aiutarmi in negozio. Hai visto che sono sola con una giovane commessa. Lei è perfetta ma non mi fido a lasciarla sola al negozio. Anche se non l’hai mai fatto, sono sicura che te la caverai benissimo e che tra qualche settimana potrei lasciarti sola con lei per un pomeriggio o qualche ora quando avrò delle commissioni da sbrigare. Se ne hai voglia, ti suggerisco di venire due o tre pomeriggi alla settimana, per esempio, così avrai tutte le mattine libere. Piuttosto, ti ricordi di quando avevamo 20 anni ed avevi un ottimo gusto per la lingerie? Beh, cosa indossavi! Vieni martedì prossimo a provare, se vuoi. Di solito è una giornata tranquilla, vedrai!”
Manola confida a Lucia che è tentata dalla sua proposta ma che deve imparare tutto.
La replica è “Devi solo sentire le richieste dei clienti ed intuire il loro gusto, il prezzo che sono disposti a pagare e sono sicurissima che con il tuo fascino funzionerà benissimo”
Il negozio non è un brand store in un centro commerciale, ma un negozio indipendente in una via del centro di una grande città con una scelta di lingerie classica ma sempre dall’estetica ricercata per donne giovani e meno giovani, ma si trovano anche brand di lusso e una sezione molto birichina nel retro del negozio, per non dire erotica, e persino alcuni articoli degni di un film porno.
Il martedì successivo Manola è già lì quando Lucia alle 16 apre il negozio. Lei le spiega l’organizzazione e le dice per il primo giorno di stare a vedere ed osservare.
“Ah, vedo che hai indossato l’abito che hai comprato la scorsa settimana. Sotto la tua camicetta indovinerò dove sono i tuoi capezzoli. Se ti piace una cliente, lo scoprirò presto, ed anche lei”
Lucia ride perché sa che Manola è attratta dalle donne pur se non aveva rifiutavo le carezze intime di alcune quando al club si trovava tra le braccia di un uomo o del compagno di qualcuna di esse.
“Vedrai, ho una clientela abbastanza numerosa, dalla ragazza di 17 o 18 anni che viene da sola o con la madre, donne mature che vengono per divertirsi, coppie e uomini per fare un regalo alla moglie o all’amante ed anche alla padrona. Alcuni sono clienti abituali e anche dopo diversi anni sono rimasti fedeli amici”
Alla fine della giornata, una delle clienti abituali è tornata per fare acquisti ma, poiché Lucia è già impegnata con un’altra cliente, suggerisce a Manola di accompagnarla nelle scelte presentandola come un’amica venuta ad aiutarla invitando quella cliente a non esitare a chiedere se ha bisogno di un suggerimento.
Quando quella donna si è avvicinata alla cassa ha sussurrato a Lucia “Dimmi, chi è la tua amica? È proprio una perla. Sono venuta solo per un set e lei mi ha convinto a prenderne due. Non lasciarla sfuggire alla concorrenza, lasciati consigliare!”
Una volta che la cliente se ne è andata ed erano sole, Lucia le ha detto che quando era prossima alla porta del negozio, la cliente le ha chiesto come faceva ad avere amiche così carine ed anche “La prossima volta vuole che sia tu quella che si prende cura lei e che la consiglia mentre prova i capi” ed ha proseguito “Vedi, te l’ho detto! Non lascerai indifferenti alcune delle mie clienti. Hai fatto bene ad aspettare davanti alla tenda della cabina. Ne conosco alcune che non esiteranno a chiederti di passare dall’altra parte della tenda in modo che…” e Manola ha interrotto Lucia con “Sì, Ho capito”
“beh, in questi casi lascia la tenda aperta ed esci quando si vestono, a meno che …. non aggiungo altro, lo sentirai. Non capita tutti i giorni un’occasione simile!” ha concluso Lucia ridendo felice che l’amica sia della sua stessa pasta.
Manola è felicissima di quel primo pomeriggio e decide di dare a Lucia la risposta il giorno dopo la quale, per festeggiare il primo giorno di lavoro nel suo negozio, le regala un set di intimo molto bello e riservato. Non sono dei capi scelti da Lucia ma lei invita l’amica a scegliere.
“Scegli quello che ti piace. É per ringraziarti di essere venuta ad aiutarmi. Non puoi sapere quanto sia felice e sollevata. Molto presto potrò lasciarti con la giovane commessa”
Lucia insiste di nuovo che Manola scelga un set molto sexy nel reparto sul retro del negozio. Sola con lei, Manola si spoglia senza chiudere la tenda e si cambia più volte senza nascondersi. Lucia la guida nel retro bottega per cercare nuovi ornamenti ed avendo trovato delle scarpe a tacco alto molto sexy, le fa indossare all’amica la quale attraversa il negozio su quei tacchi alti ed anche quasi nuda.
Arrivata davanti allo specchio dello spogliatoio, Lucia rettifica alcune pieghe delle ultra micro mutandine sui glutei, afferra un capezzolo e poi l’altro per farli uscire attraverso la fessura del reggiseno.
“Ma dimmi, sono io che ti faccio questo effetto? Guardali!”
“Non arrossire” prosegue Lucia “ Stai arrossendo. Guarda che stavo scherzando come si fa tra amiche ma devo ammettere che quando hai attraversato il negozio ho visto le tue natiche che ondeggiavano davanti ai miei occhi. Erano magnifiche, le avrei accarezzate. Le lampade a spot del soffitto le ha evidenziate meglio ed ho visto delle forme fantastiche”
Alla sera quando è tornata a casa Manola ha raccontato a Marco la sua giornata ed anche i pensieri di Lucia.
A replicare è il suo compagno “Solo tu non puoi vederlo. Anche al locale non sono solo gli uomini a guardarti con invidia e mi sembra di non ricordare male che durante la nostra ultima serata al club non hai respinto le mani delle donne che ti accarezzavano. Vedrai che sarà inevitabile il giorno i cui soccomberai alle labbra di una donna. Anche le tue amiche dicono che le donne sono più brave dei ragazzi a far venire con la lingua. La tua amica è single? Sta con qualcuno?”
“Che ne sappia Lucia attualmente è single. Tempo fa aveva una relazione con un ragazzo più giovane di lei ma è durata poco”
La vita di Manola da qual primo giorno si è incanalata con un lavoro che a lei piace e si sente a suo agio con tutti i clienti facendo attenzione a non fare errori, soprattutto negli spogliatoi.
In quel periodo di tempo vede parecchie donne spogliarsi e la sorprende il numero di donne e soprattutto di ragazze che sono completamente depilate nell’inguine e nella figa con a volte dei piercing applicati, qualche ragazza ha anche le grandi labbra tagliate esponendo così il clitoride che appare con molta evidenza.
A volte Manola fa finta di non vedere quando le tende non sono completamente chiuse o quando le clienti le chiedono di accompagnarle.
Accade anche che alcune sere torni a casa con le mutandine molto bagnate e persino inzuppate e più di una volta si ritrova ad essere eccitata e a doversi astenere dal fermare ed anche dal passare la mano sulle natiche o sulla fessura.
Un mercoledì si era presa cura di due donne, la madre e la figlia, la donna doveva avere circa 32 -34 anni e la figlia poco più di 18. Quindi era ancora una ragazzina appena maggiorenne, entrambe bionde, depilate, belle, con belle forme come piacciono a Manola.
Le due hanno chiesto si prendesse cura di loro. Nel scegliere le due donne hanno voluto valutare lingerie delle marche migliori e più note, ne hanno messo da parte per l’acquisto un paio di capi per ognuna e poi sottovoce come se fosse un segreto hanno chiesto qualcosa di particolare ed un po’ piccante”.
Manola le ha condotte ne retro bottega e lì si sono sbizzarrite. La donna matura sapeva di quei capi perché ne aveva già acquistato, per la figlia era la prima volta.
Dopo aver scelto dei capi particolari particolare sono andate a provarli indosso per vedere il loro effetto ed hanno scelto la cabina più grande in cui c’è molto spazio per due per provare e Manola non ha esitato a seguirle per aiutarle sia nell’indossare i capi sia nella scelta.
Si trattava di acquisti sexy ma niente di più.
Le due donne non hanno fatto avance in quella occasione ma in altre, madre presente o meno, la figlia ha chiesto il parere di Manola chiedendole di aiutarla a infilare le tette non ancora formate bene nelle coppe del reggiseno temendo che i capezzoli eretti rovinassero il pizzo.
Senza pensarci, di sua iniziativa come aveva fatto in altre occasioni, le ha tolto le pieghe del bordo delle mutandine sui glutei. Poi davanti allo specchio per ammirarsi, la ragazza voltandosi si è sfregata non poco contro di lei come se fossero molto strette in quello spogliatoio mettendole anche una mano sul fianco sull’orlo delle natiche e l’altra sul braccio. A Manola è uscita dalla cabina prima che si manifestasse il suo rossore accompagnato dal respiro accelerato.
All’ora di chiusura per pranzo, si è aperta a Lucia che si è divertita nell’ascoltarla.
“Te l’avevo detto che un giorno avresti cambiato i tuoi desideri” ha replicato felice Lucia “A me è sembrato chiaramente che piaci ad entrambe perché sono state qui parecchio tempo e poi quando vedo il numero di articoli che hanno comprato non posso dire che se ne sono andate insoddisfatte. Spero che le vedremo di nuovo. Sono ottime clienti” e poi incitandola “Ti rendi conto che con te ho aumentato il fatturato di oltre il 30% e che in più ho tempo libero. dovrò promuoverti! Penso che tu non sappia i loro nomi. La donna si chiama Marina e la figlia Sophie”
Lo stesso giorno, nel tardo pomeriggio, mentre Manola sta servendo una cliente, Sophie torna nel negozio e, dal suo sorriso, Lucia sospetta che abbia un problema di taglia o di colore. Quando le chiede se può prendersi cura di lei, Sophie le dice che aspetterà poiché vorrebbe che Manola la consigliasse ancora una volta.
A Manola il cuore batte nel petto e, quando si avvicina a lei, Lucia la segue con gli occhi e si allontana. L’amica che sta servendo Sophie cerca di tranquillizzare la mente per non tradirsi
“Ciao” le fa con un grande sorriso “Va tutto bene, mi piacciono gli acquisti che ho fatto ma vorrei che mi aiutassi a scegliere un outfit molto sexy ed erotico. Sai, non volevo farlo ieri davanti a mia madre anche se non ho problemi a stare nuda davanti a lei, ma qui è tutto più intimo e poi con te mi trovo bene”
Manola le fa diverse proposte e lei sceglie solo modelli molto spudorati proprio quelli che piacciono a Manola. Per farli indossare prima dell’acquisto Sophie sceglie volontariamente il grande spogliatoio in cui sarebbero state a loro agio.
“Dove andiamo?” ha chiesto Sophie.
“Vieni con me” le ha detto Manola e prendendola per mano l’ha condotta verso lo spogliatoio scelto chiudendo la tenda su entrambe i lati appena dentro.
La ragazza prova prima il più erotico che ha il reggiseno in pizzo con le coppe a metà che lascia accessibili i capezzoli ed il perizoma aperto in due per mostrare la figa se vengono scostati i lembi e la cui parti anteriori sono unite da due nastrini.
“Sei superba, molto sexy. Stasera ….” e senza far finire Manola, Sophie chiede se fosse la stessa lingerie indossata da Manola quando si era presentata con la madre ed aggiunge “L’ho capito perché entrambi i capezzoli ti sporgevano e vedevo le punte sulla camicetta. Piuttosto dimmi se sono stata io a creare quell’effetto su di te?”
“Sì, era lo stesso, come ma in un altro colore” ma non dà una risposta circa l’effetto creato.
Manola ha preso nota della familiarità messa nel tono della voce e nelle parole e le tremano le mani quando Manola in un gesto molto audace va a sbottonarsi la camicetta per mostrargli il reggiseno ma anche le tette ed i capezzoli.
Le due si guardano negli occhi e “Non aver paura. Ho capito. Stai tremando, oggi non ce la farai. Davanti a mia madre sei quasi riuscita a nasconderlo, ma non ora” ha detto la cliente adattando l’azione alla parola e con molta calma ha iniziato a sbottonare camicetta avvicinandosi al corpo di Manola tanto da toccarlo con il petto. Le mani sono sparite tra i loro corpi e Manola lasciava fare fino a quando sono le loro bocche si sono incontrate e le due si sono baciate senza riuscire a fermarsi. Immediatamente le nostre lingue si sono incrociate e le bocche erano quelle di due donne affamate di sesso. Intanto Sophie, evidentemente esperta, ha finito di aprire la camicetta in modo da poter arrotolare i capezzoli tra il pollice e l’indice mentre Manola si abbassa a leccare e titillare i capezzoli della sua cliente solleticandoli anche con i denti.
“Lo terrò addosso, il mio perizoma si è inzuppato grazie a te. Il mio liquore ha superato la protezione ch mettono quando si indossano per le prove”
Il momento magico è interrotto da Lucia che le fa scendere dalle nuvole.
”Manola, lascio a te chiudere il negozio. Non fare tardi. Buona notte. Ci vediamo domani”
Manola e Sophie sorridono, Lucia dal silenzio che proviene da quello spogliatoio da qualche minuto capisce cosa sta succedendo lì dentro.
Una volta vestita Sophie si ritrova con Manola davanti alla cassa per pagare.
“Dammi il tuo perizoma, lo metto in una busta a parte. Non è bello essere bagnate così. Stasera tornerai a casa nuda sotto la gonna”
Sophie si passa le mani sotto la gonna e porge il perizoma.
Manola lo avvicina alle narici per sentirne il profumo e guardandolo passa la lingua sul filo che era, fino a pochi istanti prima, tra le grandi labbra bagnatissime e risaliva tra i glutei.
“Mi piace il tuo sapore. Mi fa arrapare”
Sophie prontamente “E tu che mi dici?”
Senza esitazione Manola va a sua volta tra le gambe e porge le sue mutandine inzuppate. Sophie le annusa e, con un grande sorriso ammaliante ed estremamente sensuale, lecca l’inguine diverse volte ed infine le dice “Ma non mi basta! Sei libera stasera? Vieni a casa mia, io non abito lontano da qui. Voglio gustarmi il tuo gusto e il tuo profumo alla fonte”
Per Manola si è presentata un’occasione che vuole provare ed allora scrive al suo uomo dicendo che sarebbe tornata a casa tardi, che lo avrebbe tradito. Poco dopo chiude il negozio e, felice come non lo è da molto tempo, segue Sophie.
Arrivate a casa, chiusa a malapena la porta, si buttano l’una sull’altra. Manola appoggia Sophie alla porta per mangiarla, accarezzarla, le loro bocche sono tanto affamate che non sanno nemmeno quale pezzo di pelle baciare. Le due ragazze sono due furie che si spogliano a vicenda, i vestiti volano prima che Sophie la trascini nella sua stanza e la butti sul letto.
È una lotta amichevole tra due donne arrapate che vogliono approfittare l’una dell’altra per farla venire per la prima volta.
“Lascia che ti faccia venire” chiede Sophie a Manola con un fil di voce eroticissimo “Da quando ero nel negozio che voglio assaggiare il tuo liquore intimo”
Manola si offre allargando le gambe divaricate sollevando le gambe il più in alto possibile per offrire la sua figa e tutto il suo inguine, inclusa la corolla che circonda il suo piccolo buco posteriore, regione per lei molto sensibile, affinché la sua giovanissima amante possa allargarlo con le dita e penetrarvi dentro oppure con la sua lingua agile.
Sophie lecca Manola cercando di arrivare il più profondamente possibile nella figa, stringendo anche con i denti le grandi labbra ed evitando per ora il suo clitoride ad ogni leccata. Ogni volta che Sophie porta Manola sull’orlo dell’orgasmo, rallenta e lei geme per la frustrazione.
“Ti prego, fammi venire! Vai fino in fondo. Mi stai facendo impazzire!” le dice Manola.
Sophie si tocca il clitoride più volte, poi gira la lingua e la succhia, inserisce due dita nella figa, appoggia il pollice sul forellino posteriore che cede alla pressione e fa salire il dito completamente fino al palmo. Manola urla di piacere e blocca la testa di Sophie tra le sue gambe al culmine del piacere.
Dopo qualche minuto di calma, tocca a Manola esplorare la figa di Sophie e bere il suo miele che è diventato denso scorrendo a flusso continuo dal sesso della sua amante facendola urlare.
Entrambe si sono calmate. Sophie va a prendere due bicchieri per riprendersi mentre Manola si sistema e l’aspetta dall’altra parte del letto.
Bevono insieme un bicchiere d’acqua ed una flûte di spumante, poi le due donne si rannicchiano l’una nelle braccia dell’altra cogliendo l’occasione per raccontare la loro vita senza nascondere nulla.
“Ho sempre saputo che mi piacevano le ragazze” ha confessato Sophie “Non ho mai guardato i ragazzi nemmeno da adolescente e l’ho subito detto a mia madre che se ne era accorta ma ha voluto lasciarmi libera di scegliere. Avevo qualche ragazza ma ci nascondevamo per evitare le battute ed a volte gli insulti dei compagni di scuola poco tolleranti verso le lesbiche, soprattutto delle ragazze. Infatti avevo saputo dalle mie amiche che quelle ragazze a volte sono più intolleranti rispetto ai ragazzi. In ogni caso sono molto riservata sulla mia vita personale e non divulgo notizie lasciando i curiosi e le pettegole e fantasticare sul piacere che secondo loro dovrei provare nei rapporti con altre ragazze.
Quando ti ho visto con mia madre nel negozio di Lucia, da subito mi sei piaciuta. Uscendo ho capito che non eri insensibile neanche tu alle mie mosse e gesti di lesbica e che non ti tiravi indietro quando facevo dei segni per invitarti ma tu non capivi, soprattutto ho visto il tuo nervosismo e la tua eccitazione quando cercavi di nascondere il tuo leggero tremore. Se mia madre non ci fosse stata avrei provato a baciarti ma avevo paura che la sua presenza facesse l’effetto opposto”
“É la prima volta che una donna ha avuto questo effetto su di me. Quando te ne sei andata, ho subito sentito il vuoto, proprio come quando ti manca qualcosa che ti piace tantissimo e di cui non puoi farne a meno. Nelle ore successive mi dicevo che se fossi tornata dopo una settimana o dopo un mese o più, non ti avrei lasciata andare senza averti baciato, sicura che non ti saresti rifiutata. Non ho mai fatto l’amore con una donna, tu sei la prima. Sono stata in un club per scambisti e lì non ho rifiutato le carezze femminili ma da lì ho iniziato a farmi tante domande, io che credevo di essere una donna etero pura e convinta”
“E tuo marito?” chiede Sophie.
“Non ho un marito, ho un compagno che amo ma che non mi soddisfa più sessualmente, non più degli altri uomini che mi hanno scopato nel club libertino. Sono arrivata a capire che con gli uomini fosse una questione di lunghezza del cazzo, ma è sbagliato. Il mio lui mi diceva sempre che voleva vedermi felice e che non ero di sua proprietà. Stasera prima di seguirti, gli ho mandato un messaggio per dirgli di non preoccuparsi e che l’avrei fatto cornuto, anche se quel termine dato che sei tu ad amarmi, non è corretto”
“Glielo dirai?
“Sì certo! Gli dirò che mi sono innamorata di te in poche ore anche se per tutta la giornata ti ho sognata ad occhi aperti e stanotte non sarei riuscita a dormire. Ti avrei pensato e mi sarei immaginata tra le tue braccia”
“Stessa cosa per me. É da stamattina, quando sono uscita dal negozio, che vado in giro impaziente di ritornare al negozio sperando che tu fossi” le ha detto serenamente Sophie.
“Non voglio mentire al mio compagno e non voglio fargli del male. Se ti va te lo presento. Ti chiedo solo una cosa: dammi un po’ di tempo perché per me è tutto così nuovo e faccio fatica ad adattarmi. Mi sembra di vivere in un sogno”
Sophie ride e ciò che fa alzare le sopracciglia a Manola non capendo perché la sua amante ridesse.
“Scusa” le ha detto “Sto ridendo perché immagino il viso di mia madre quando le dirò che sua figlia è innamorata ed immagino la sua sorpresa quando le dirò che sto con te. Stamattina mi ha chiamato al telefono per chiedermi se era tutto ok e ha insistito sul fatto che la mia voce fosse strana”
Rebecca desidera troppo Sophie e, guardandola negli occhi, aggroviglia le sue gambe con quelle della sua giovane amante baciandola con tutto l’amore che prova per lei. Le prende i capezzoli perché li desidera e li vuole sempre di più e non è ancora soddisfatta, a sua volta Sophie gioca con la figa dell’altra e gemono insieme
“Abbiamo una cosa in comune, tesoro. Sei sensibile come me” le dice Sophie “e siccome non l’hai ancora provata, ma anche sì, se giochi con la mia corolla e infili un dito dentro, vengo anche più forte”
“Un dito?” chiede Manola “Mi divertirò di più con almeno due! Io non sono come te! Non mi conosci ancora, sono una pervertita a letto e fuori dal letto. Mi piace sorprendere ed essere sorpresa, mi piacciono le situazioni piccanti in posti impossibili e, dato che ci stiamo confessando, mi piace essere sculacciato.
“Beh! Per quanto riguarda le rivelazioni devo dirti che per la prima volta mi impressioni. Raramente mi sono divertita così intensamente. Quanto a sculacciarti, conta su di me. Sono possessiva e posso essere molto dominante in amore” ribatte Sophie nonostante non abbia ancora venti anni dando l’idea di essere esperta in fatto di sesso.
“Però non abbiamo finito di farci godere a vicenda adesso. Spero di condividere molti momenti come questa sera” replica Manola allargando di molto le gambe di Sophie per poterle incrociar con le sue affinché possa sfregare il suo clito con quello di Sophie.
Immediatamente riprendono i baci, le carezze sulla pelle di tutto il corpo, in particolare gli abbracci e le strette sul collo, ed anche i sospiri, i respiri profondi, i mugolii ed infine le urla soffocate nelle bocche.
Le fermerà la fame che le porterà, nude come sono, in cucina dove cenano con quello che trovano nel frigo.
Ritornate sul letto “Non voglio che tu te ne vada, se è possibile, ovviamente” le ha detto Sophie “Resta a dormire qui con me stanotte. Dormirai tra le mie braccia”
Manola salta dal letto e prende il telefono, manda un messaggio al compagno e lo legge ad alta voce. “Marco, non preoccuparti, resto a dormire tra le braccia della mia amante. Ci vediamo domani sera”
E poi rivolta a Sophie “Marco è il mio compagno. Gli spiegherò tutto domani sera dopo la chiusura del negozio perché non voglio rimanere in una situazione equivoca e mentirgli”
La mattina seguente le due donne fanno colazione insieme prima di andare al lavoro per Manola poiché è presto per dare spiegazioni, l’altra per andare a casa dalla madre e dare anche lei la notizia che ha un’amante nuova e per di più matura.
“Vuoi che ti presti delle mutandine?” chiede Sophie.
“Me lo chiedi perché le mie sono sporco? Posso andare con sedere nudo sotto la gonna anche se per una commessa di negozio di lingerie non va bene, ma mi è sempre piaciuto andare oltre le regole. Da quando sono in quel negozio è obbligatoria la lingerie ma non sempre nei fine settimana”
“Mi sa che noi due avremo una vita molto intensa. Hai superato le mie aspettative” le risponde Sophie.
Nel pomeriggio, nonostante la fatica di una serata e di una notte frenetiche, Manola arriva al negozio allegra e tutta sorridente. Lucia appena la vede capisce che la notte precedente è accaduto qualcosa che non ha bisogno di spiegazioni, ha capito che la puntata del giorno prima in cabina è proseguita la sera e forse tutta la notte tanto più che il negozio ha appena aperto ed un corriere entra con un magnifico mazzo di fiori indirizzato a Manola con un biglietto “Ti amo, voglio che viviamo insieme” ed un numero di cellulare.
Manola impiega qualche momento per digitare sul suo telefono “Ti amo, mi manchi già”
Lucia aspetta fino alla fine della giornata per affrontare l’argomento.
“Stamane da quando sei arrivata, respiri gioia, spandi felicità ovunque. Sei calma come una donna che ha trovato la sua dolce metà. Sono sinceramente felice per te. So che i giorni a venire capovolgeranno la tua vita e se hai bisogno di un po’ di più, qualche giorno di libertà o qualsiasi altra cosa puoi contare su di me, anche se speravo che tu arrivassi tra le mie braccia. Sono sempre stata innamorata di te. Al liceo ti guardavo con invidia anche se non ci siamo dichiarate ed io non ho mai osato ammettere con nessuno che mi piacevi. Quindi speravo tanto che ti innamorassi di me visto che andavamo così d’accordo qui nel negozio. Ora stai tranquilla, la tua felicità non influenzerà e non cambierà la nostra amicizia. Puoi dire a Sophie che non ha motivo di essere gelosa, fatto abbastanza comune nelle ragazzine e nelle giovanissime”
La sera, uscendo dal negozio, Manola chiama Sophie per dirle che non sa come affrontare l’argomento con Marco e di come evolverà la serata con lui.
“Mano’ tra qualche giorno andrò a pranzo con mia madre per darle la notizia” le risponde Sophie che non ha detto subito alla madre della sua relazione nonostante avesse intenzione di farlo immediatamente tanta era la felicità “Spero che domani sera saremo l’una nelle braccia dell’altra”
Rientrata a casa, Sophie prepara la cena con pietanze che a Marco piacciono tanto. Lui non è ancora rientrato a casa poiché il suo lavoro finisce sul tardi.
Appena sono insieme con imbarazzo è Marco che affronta l’argomento.
“Ti conosco bene e sento che sei felice. Penso da tempo che siamo giunti alla fine della nostra storia di coppia e che non siano le serate in un club oppure una discoteca che potrebbero cambiare le cose. Quando ti ho visto accettare carezze intime dalle donne al club, ho capito tutto e mi è piaciuto che tu abbia scelto”
Manola gli spiega il reciproco amore a prima vista con quella giovane donna incontrata per caso in negozio. Gli dice che vuole che rimangano amici ed anche che vuole vivere con Sophie. Marco le risponde che accetterà qualunque cosa lei decida e che troverà sempre in lui un orecchio attento ad ascoltarla in caso di problemi.
Prima di andare a letto Manola manda alcune parole a Sophie “Sono tutta tua. Voglio solo buttarmi tra le tue braccia domani sera a meno che tu non abbia un’ora domani mezzogiorno per pranzare con me. Domani sera è troppo lontano, spero di resistere alle voglie che ho”
A mezzogiorno del giorno successivo Manola si unisce a Sophie in una trattoria abbastanza lontana dal suo lavoro per restare discrete e non generare illazioni e pettegolezzi.
“Quando verrai a stare da noi?” chiede Sophie.
“Quando vuoi, risponde Manola “Ho preparato una borsa da viaggio per avere indumenti per diversi giorni”
“Non vedo l’ora stasera” le dice Sophie che prosegue nella sua opera di seduzione “dai, scendiamo insieme in bagno! Ho tanta voglia di baciarti e di accarezzarti”
Quando le due arrivano nei bagni delle donne i due cubicoli sono liberi e si precipitano in uno di essi. Cercano di rimanere il più silenziose possibile soprattutto quando Sophie fa scorrere la mano tra le mutandine di Manola per accarezzarla.
“Sei una piccola troia, sei già molto bagnata” le sussurra pianissimo Sophie vicino ad un orecchio.
“Sei tu la responsabile di questo” le risponde Manola “Voglio solo fare l’amore con te. È dall’inizio del pranzo che penso solo a questo. Vuoi che dia un’occhiata tra le tue gambe?”
“Oh sì, fallo!” dice in un sospiro l’altra.
“Manola si accovaccia, abbassa il perizoma di Sophie e infila la bocca sulla figa bagnata che si morde le dita della mano destra per non urlare.
“Non perdi niente se aspetti. Stasera mi prenderò cura di te e questo fine settimana ti farò conoscere i luoghi della dissolutezza, mia cara”
Il sabato di quella settimana passata nella casa di Sophie, appena sveglia Manola si chiede in quale luogo di dissolutezza sarebbe andata. A Sophie Manola ha detto che ha scelto di mettere nella borsa da viaggio e le dice che il più corto e più aderente al corpo rivela tutte le sue forme ed anche i suoi capezzoli rendendoli eretti. Aggiunge che è un vestito che aveva comprato per andare alle feste libertine nei club di scambisti ma non lo aveva mai indossato perché lo riteneva sconcio però per lei lo avrebbe indossato per la prima volta.
Sophie sfrutta la dichiarazione e convince la sua matura amante ad indossarlo. Dopo i vari complimenti mentre lo indossava, la giovane ragazza si rende conto dello stile erotico di quel vestito di tessuto così fine che aderisce alla pelle e delinea perfettamente il corpo come se fosse nudo. Con i tacchi che la inarcano, Manola è superba.
“Non è troppo sexy, Sophie?”
“No perché? Sei superba e si vede bene che sei nuda sotto senza mutandine, non si vede nessun segno. Stasera non dovrai preoccuparti, prenderemo un Uber sia per l’andata che per il ritorno.
Al momento di uscire Sophie non è da meno. É bella ed eccitante come Manola con un vestito molto corto, traforato e rigato in tutti i punti giusti che mostra tutto il suo seno, glutei e cosce, ma senza rivelare né capezzoli né sesso.
Nel taxi, l’autista fa fatica a guardare la strada, soprattutto dal momento in cui Sophie ha messo la mano nella parte alta della coscia di Manola che li ha divaricate leggermente.
Le ragazze si accorgono che l’autista le sta osservando e si divertono a simulare del sesso sul sedile posteriore dell’auto.
Le due giovani donne vanno in un club lesbico privato molto esclusivo a cui Sophie appartiene e rivela a Manola che a portarla lì la prima volta è stata la madre. Infatti la donna è una libertina che frequenta ogni genere di locali purché ci sia dissolutezza.
Quando scendono dall’auto, Manola vede che la giovane donna, la quale apre la porta dopo che la sua amante ha suonato il campanello, è ancora più sexy di loro con un vestito che lascia nudi tette e glutei con sesso rasato a vista.
“Buonasera, Io sono Laura. Tu dovresti essere Manola, vero?” Sei incantevole. Prego entrate” e rivolgendosi a Sophie “Non ti faccio vedere in giro, conosci il club e sai come e dove andare”
Sophie ricorda a Laura di essere andata in quella villa diverse volte ‘a caccia’, come dice lei, ma che oggi è diverso perché c’è una novità poiché è accompagnata dalla donna che ama.
“Mi fido di te” le dice Manola “fammi da guida. Non sono gelosa. So che qualunque cosa accada e facciamo saremo sempre sincere l’una verso altra. Dai, su, mostrami portami in giro tenendomi la mano così gli altri capiranno”
Nel fare il giro di orientamento Manola vede che quel club somiglia molto ad uno dei club di scambisti che ha frequentato con il suo compagno fino a pochi giorni prima che per lei era già un’altra vita.
Le due giovani donne hanno visitato una grande sala bar con pista da ballo, angoli per le coccole, stanzette con materassi o panca la cui porta può essere chiusa dall’interno o lasciata aperta, una camera da letto con finestra che permette la totale esposizione a distanza ed una stanza dotata di croce ,di Sant’Andrea con alle pareti corde, legami vari, frustini e fruste, tutto ciò che serve per fare delle sessioni sado masochistiche.
Poche stanze sono occupate poiché è un po’ presto ma tutte le donne presenti sono sexy, alcune sono già in topless e si danno da fare per sedurre altre persone, maschi e/o femmine, in completo relax.
Sia Sophie che Manola decidono infine di andare a prendere un cocktail al bar e sedersi sugli sgabelli alti davanti al bancone di fronte alla stanza. Sedersi su uno sgabello alto fa sollevare il vestito ad entrambe lasciando che siano visibili le cosce leggermente aperte ed anche si possa vedere, a chi lo desidera, le proprie fessure.
Per evitare di essere prese per donne a caccia che si siedono al bar proprio per essere contattate, si baciano avidamente e mettono le mani tra le cosce una dell’altra senza spingersi in fondo nella loro rispettiva intimità.
“Vieni a ballare, propone Manola. Sono già bagnata e non durerò molto se rimango su questo sgabello”
Manola e Sophie vanno sulla pista e ballano mentre si scaldano l’una con l’altra faccia a faccia ballando una dietro l’altra e si lasciano accarezzare in tutta sfrontatezza da altre persone. I loro capezzoli si fanno duri e tesi e, a causa dei movimenti del ballo, i loro vestiti sono salgono sopra i glutei, a volte sentono le mani erranti delle altre ballerine sfiorare e persino accarezzare i loro corpi.
“Dai! Ha detto Manola “Troviamo un angolino privato altrimenti ti violento qui sulla pista da ballo!”
Sophie la prende per mano e sceglie per loro due la stanza con finestra. Dopo essere entrate Manola chiude la porta dall’interno e niente può fare per le finestre da cui altre persone possono vedere ciò che accade all’interno.
Le due femmine sono tanto felici quanto entusiaste di mostrare il loro amore ma senza condividere niente se non gli occhi. Sono così desiderose di darsi piacere a vicenda che ciascuna quasi strappa il vestito della compagna, poi si getta sul materasso al centro della stanza come simulando una rissa ma in tal caso amorosa divertendosi da sole oppure insieme. Ciò serve per conoscersi e sono consapevoli che eccitarsi a vicenda i capezzoli è sinonimo di piacere intenso. Inoltre Sophie sa che due dita nella figa di Manola poggiando anche un pollice sulla sua corolla posteriore per poi farlo sprofondare completamente in quel garofano mentre succhia il grilletto madreperlaceo per i succhi emessi, innesca una marea di umidità nella figa con ululati di piacere della ragazzina sua amante.
Sul letto dopo l’iniziale battaglia amorosa, si mettono nella posizione per un 69 con Sophie sopra Manola la quale fa le stesse carezze e così sono due femmine arrapate che scambiano le lingue a vicenda ed urlano.
È solo quando Manola e Sophie riprendono i sensi che si rendono conto che dietro le finestre che danno sulla camera, ci sono una decina di donne che le guardano ed alla fine le applaudono e quando escono dalla camera quelle donne accarezzano con le mani i glutei e le tette di ciascuna, alcune provano anche carezze più intime tra le gambe. Manola tiene per mano Sophie e sull’altro braccio ognuna ha il proprio vestito levato nella battaglia sul letto di pochi istanti prima e tornano al bar restando nude. Sedute sugli alti sgabelli del bancone si guardano in faccia, si sorridono e Manola si avvicina ad un orecchio della sua giovane amica per sussurrarle “Non mi sembra il caso di rivestirci. Tu che dici?”
Sophie annuisce.
Dopo essersi un po’ calmate ed aver bevuto, decidono a loro volta di fare le guardone. Sophie trascina Manola verso la stanza dove una giovane donna è legata alla croce, è una ragazza giovanissima, 19 o 20 anni, e quella che l’ha legata ha una microgonna in spandex e seno nudo ma è più anziana, sembrerebbe avere un’età compresa tra i 40 e 45 anni ed ha assunto il ruolo di dominatrice. La croce è stata posta al centro della stanza lasciando la Dominatrice libera di girarci intorno, cosa che non manca di fare. Dopo averla fatta gemere torturandole i capezzoli e chiedendole di stare zitta, la giovane viene imbavagliata con un gagball che la fa sbavare, il che fa arrabbiare la donna matura.
“Così piccola troia, stai sbavando! Sei davvero una sporcacciona! Se ti metto le dita tra le cosce, sono sicura che anche la tua figa da troia sta sbavando!”
Passando all’azione affonda le dita tra le cosce della giovane ragazza che lascia le dita inzuppate di umori.
Manola, che è seduta in grembo a Sophie su una panca, le sussurra all’orecchio che anche lei sta affondando le dita nella figa.
“Sapevo che portandoti in questa stanza ti saresti eccitata.
Al primo colpo di frusta sulle natiche, la giovane emette un grido soffocato nonostante il bavaglio. Dopo alcune sculacciate, la donna inizia a frustarla sempre più forte per eccitare il la partner crocifissa la quale inizia a dimenarsi sempre di più mentre le sue natiche diventano striate di rosso.
Manola prende la mano di Sophie e la mette tra le sue cosce e le dice con un fil di voce “Sophie, rendimi felice, accarezzami, sono troppo eccitata!”
“È la giovinezza della sottomessa e l’età della crocifissa che ti eccita, o sculacciata? Mi hai detto che ti piace essere sculacciata, quindi la prossima volta sarai tu sulla croce ed io ti darò una bella sculacciata. Solo a pensarci mi sa che ti ecciti tanto che le mie cosce sono inzuppate dei tuoi succhi”
Manola rinnova la sua richiesta di carezze intime essendo tenera con la sua compagna e la copre di baci.
“Voglio frustrarti, mia cara. Avrai diritto alle mie carezze solo dopo aver ricevuto una bella sculacciata sulla strada di casa. Non mi preoccupo se le tue grida sveglieranno i vicini”
Quella notte le due donne vanno a dormire molto tardi. Manola con le natiche arrossate da diverse sculacciate e Sophie esausta dopo che Manola l’ha fatta venire due volte. Nel club hanno assunto una la parte di sottomessa e l’altra da schiava ma sono felici perché sono insieme e stanno festeggiando il loro primo fine settimana in coppia.
Il giorno successivo sarà una domenica speciale, dal momento che Sophie pranzerà con sua madre, e sa già che sarà bombardata da domande sul suo nuovo compagno. Infatti in casa dei genitori non sanno che la giovane Sophie ha un’amante lesbica.

Continua

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