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Racconti di DominazioneTradimentoVoyeur

La mia esperienza di traditore tradito, parte 3

By 29 Settembre 2021One Comment

La mia esperienza di traditore tradito, parte 3

Pensai fosse finita ed invece le si avvicinò e la prese per i capelli.
Stupida non capisci che sei nelle mie mani. Vuoi che ti faccio vedere i video che ho fatto? E le mostrò sotto il naso il cellulare che doveva essere aperto su una immagine appena fatta. Mia moglie guardò il cellulare e dovette vedere qualcosa che non le piaceva visto che gli disse: bastardo, cancella.
Lui: non rompere i coglioni e da adesso fai quello che ti dico se non vuoi…. Chiaro? E comunque ti è piaciuto farti chiavare, non ti ho obbligata e adesso…
La guardava inferocito, duro con uno sguardo cattivo. Mia moglie provò a sostenere il suo sguardo, ma poi calò il viso. Aveva ceduto.
Lui con un sorriso, che valeva mille parole, le disse: e adesso puliscimi il cazzo e la spinse giù. Mentre glielo puliva con bocca e lingua le disse: guardami quando ti parlo, io non sono come quel coglione di tuo marito che parla, parla. Io faccio i fatti e tu adesso sei la mia puttana e rinforzò il messaggio strattonandola per i capelli con mia moglie che diceva: no, no.
Non penso fosse per il dolore era che non sopportava quell’atto. Lui disse ancora: guardami quando ti parlo e fallo con il cazzo in bocca
Lei lo guardava, aveva il cazzo in bocca e gli occhi lucidi.
Lui: fai un gesto con il capo e dimmi che hai capito, d’ora in poi sei a mia disposizione. Lei mosse la testa in assenso.
Lui: adesso basta non mi piace come lo stai pulendo devi imparare a fare meglio e te lo insegnerò La spostò con un certo impeto e disse: dammi il tuo numero di cellulare. Glielo diede e lui lo provò chiamandola.
Angelo era gongolante tanto che sembrava sognasse su un desiderato futuro dicendo cose per me senza senso: sai quanti amici che ho che pagheranno per chiavarti, sei troppo figa, e dopo la prima volta quando proveranno come sei brava torneranno di sicuro e ancora ,c azzo che chiavata.
Le disse duro: troia, tieni il telefono vicino a te, ti manderò dei messaggi per cosa fare. Capito?
Lei disse un flebile si. Era sottomessa. Era nelle sue mani.
Quali scenari stavano aprendosi?
Angelo si stava tirando sui pantaloni ed io mi allontanai stravolto. Guardai l’orologio, l’incontro era durato trenta minuti. Feci una lunga passeggiata per la pineta per ricompormi. Riflettevo e i pensieri si incrociavano anche in modo maldestro e sciocco. La mente su quanto avevo visto, rivedevo la copula, il cazzo che la penetrava. Rimembravo le parole di lui: forse è meglio se te lo metto nel culo…
Con la forma del cazzo che ha non doveva essergli difficile volendo farlo. La punta entra facendo spazio ed il resto segue. Sicuramente è dolorosa la seconda parte della penetrazione, ma quando un pezzo è già dentro come fare a sottrarsi se lui ti schiaccia?
Rivedevo come Anna avesse goduto la scopata, con me non andava mai oltre al solo orgasmo, ma soprattutto ripensavo alla parte finale dell’incontro.
Da quel giorno le vacanze per mia moglie furono intense dal punto di vista sessuale.
In ogni occasione in cui copulavano ,quando doveva sborrare, finiva quasi sempre in figa. Penso che gli piacesse più psicologicamente che fisicamente finirle in passera con il sogno di mettere incinta la moglie di un altro e di non curarsi delle conseguenze. Ma ne ho da raccontare.
Quello che pensavo fosse un uomo insignificante era invece un uomo dominante verso le donne, perverso, cattivo e forse malato che aveva l’occasione della sua vita. Una bella donna per giunta sposata e madre a sua completa disposizione per realizzare i suoi sporchi desideri.
Cosa avrebbe preteso da mia moglie?
Cosa potevo fare? Avevo fatto passare troppo e adesso?
E mia moglie da conduttrice del gioco a vittima. Ma era davvero una vittima?
Ora appare sofferente, ma prima non mi sembrava le fosse dispiaciuto.
E adesso come sta? E poi?
Cominciai a pensare che Angelo avesse fatto scattare nel cervello e quindi nel comportamento di mia moglie qualche meccanismo particolare.
La sintesi era che lui dominava e lei si sottometteva con reciproco piacere, ma io non ero in grado di comprendere i confini di questo agire.
Vedevo nero, mancavano giorni alla nostra partenza. Volevo vedere, capire, sapere se quel rapporto continuasse e come.
Mi chiesi come sapere e vedere sia in casa che fuori.
La mia razionalità tornò a galla. Mi aiutò l’esperienza avuta per la nostra casa. Un paio di anni prima decidemmo di mettervi un sistema d’allarme a protezione, ma i costi dai preventivi erano molto alti per me che mi ero informato bene sui materiali necessari su internet ed il loro costi, sono un tecnologico e inoltre non mi piace regale i soldi che guadagno. Se avessi fatto io avrei speso un decimo di quanto chiestomi e avrei ottenevo lo stesso risultato da loro proposto e poi erano dispositivi anche semplici da installare. Avevo comprato e installato il sistema d’allarme in casa con dei dispositivi per riprendere e controllare a distanza che hanno anche l’audio.
Di negozi che vendono questo tipo di materiale ti tipi ve ne sono in tutte le città. Mi informai tramite internet e trovai un negozio che pareva ben fornito nella vicina città. Comprai due dispositivi di ripresa e ascolto; uno per il soggiorno, uno per la camera da letto e un microfono unidirezionale. Nella precedente ricerca navigando per siti alla ricerca del prodotto e del prezzo migliore mi sono fatto una cultura su telecamere spie ed affini. Mi sembrava di essere un novello James Bond alla ricerca di apparati spia. Scoprii che esistevano telecamere spia occultate in radio, in orologi da muro e da polso, in penne e mascherate da non rendere sospetti e trovai anche dispositivi che permettevano di ascoltare a distanza.
Mi chiesi allora a chi potessero servire. Adesso capivo.
Acquistai una cuffia con microfono unidirezionale. La cuffia è come quella per ascoltare la musica, ma vi è un’antenna retraibile che aperta completamente e puntata in una direzione permette, se non vi sono ostacoli, di sentire distintamente suoni e parole. I produttori dicono che funziona sino a 150 metri, io mi sarei accontentato di meno.
La spesa totale arrivò quasi a 350 euro, ma furono euro ben spesi.
I dispositivi erano molto facili da usare e li piazzai in casa a mezzogiorno mentre lei faceva la doccia. Li collegai al mio cellulare, attivai la segnalazione a distanza e tornai alla routine quotidiana. I dispositivi hanno la ripresa in automatico, quando qualcuno entra nel loro raggio d’azione dopo aver lanciato un alert al cellulare collegato iniziano a riprendere. Se uno verifica subito cosa sta avvenendo nella stanza può, se vuole, interrompere subito la ripresa altrimenti se non interviene può vedere immediatamente o dopo cosa avviene.
La memoria del dispositivo non è infinita, ma discreta. Ha una memoria di circa tre ore che nel mio caso era disponibile tutti i giorni perché ogni giorno avrei scaricato i video di mio interesse sul mio tablet.
Con il microfono avrei potuto sentire da lontano estraendo completamente l’antenna, però non dovevo essere visibile. Per ascoltare a pochi metri, mi bastava lasciare l’antenna cortissima e tutti avrebbero pensato che stessi ascoltando la musica in cuffia.
Dopo pranzo scesi al mare. Mia moglie di solito aspettava che i ragazzi finissero la pennichella; un ‘oretta e mi raggiungevano
A tarda sera diedi uno sguardo al telefonino per vedere se fosse avvenuto qualcosa durante il pomeriggio. Effettivamente in soggiorno, non appena ero uscito per scendere in spiaggia comparve Angelo.
Mi sa tanto che mi stesse curando e fu subito raggiunto da mia moglie che non parve sorpresa come l’aspettasse. Forse era stata lei a segnalargli di entrare
Le diede un pacchettino dicendo: sono andato in farmacia per te, è una confezione di pillola del giorno dopo. Con un sorriso da porco le disse: aspetta a prenderla ho letto le istruzioni hai 72 ore, tre giorni, per prenderla quindi ancora circa 50 ore a così possiamo farci un altro “giro”. Sono stato bravo? Lei calando il capo: si, grazie.
Lui: non mi basta un grazie. Si slacciò i pantaloni e abbassando il costume ne fece uscire il cazzo. Le disse: un bel pompino è molto meglio di un grazie e poi stavolta con Paolo in spiaggia non abbiamo fretta.
Mia moglie era nel suo nuovo ruolo perché senza dir nulla si mise quasi in ginocchio e presolo con una mano si dedicò al pompino.
Lui si guardava intorno poi infilò le mani nella scollatura della veste che mia moglie indossava sopra il costume a due pezzi. Si liberò del reggiseno, che gli ostacolava la presa delle tette, spingendolo in basso e mentre lei si dedicava al cazzo lui si divertì a giocare con il suo seno godendoselo in tutti i modi con le mani.
Ogni tanto le dava qualche carezza sul capo invitandola metterci più impegno e suggerendole cosa fare: leccami le palle, succhia lì…
Il pompino durava da circa dieci minuti e nonostante l’impegno di Anna lui non veniva.
Forse angelo non voleva venire perché disse: basta così e la sollevò per le ascelle deponendola seduta sul solito tavolo.
Poi facendola cadere indietro con le gambe all’aria gli fu semplice toglierle il pezzo di sotto.
Non la scopò sul tavolo. La fece scendere a terra e si sedette su una sedia a fronte a lei continuando a tenerle una mano.
Po le sollevò il vestito e andò con il capo sotto lo stesso che lo ricoprì. Posso solo immaginare cosa fece. La sua “immersione “ durò cinque minuti e in quei minuti il viso di Anna si imporporò e anche il suo sguardo si trasformò.
Quando il suo capo usci da sotto il vestito vidi che si leccava le labbra, le disse: buona, ora tu sei pronta, tocca a me: La indusse a piegarsi e la bocca di mia moglie in pochi secondi lo preparò. La fece rialzare e tirandola a sè le sollevò il vestito facendole aprire le gambe intorno alle sue e le disse: siediti, è tutto tuo.
Era chiaro dove la volesse seduta.
Mia moglie si sedette lentamente, con una mano andò giù e dietro per guidare il cazzo nella giusta posizione e poi si calò. Quando si fermò era perché l’aveva dentro tutto.
La veste fu sollevata da lui sulla testa di Anna e gettata a terra . Sotto scopavano; sopra la sua bocca o era impegnato a “mangiarsi” le tette o era unito alla bocca di lei in profondi baci.
Lui muoveva il cazzo verso l’alto, lei puntava i piedi sul pavimento alzandosi e abbassandosi su lui . Pochi minuti di questi movimenti che mia moglie, mentre lui le stava succhiando un capezzolo, disse: vengo, vengo.
Lui lasciò subito il capezzolo impossessandosi della bocca di lei.
Vidi che in basso lei andava su e giù velocemente mentre lui cercava di tenere lo stesso ritmo accompagnandola nei movimenti. Pochi secondi dopo sussultarono i corpi di ambedue. Avevano goduto più o meno insieme.
Poi mia moglie stravolta e stanca dal piacere avuto poggiò il capo sulla spalla di lui che prese a carezzarla dietro la nuca.
Una scenetta tra romantici amanti.
Lui: tutto bene? Lei: si.
Poi in silenzio si staccarono.
Era un altro stadio del loro rapporto
Mia moglie si alzò e mise una mano a toppare sicuramente l’uscita del suo seme e si voltò per andare verso il bagno per pulirsi; lui la trattenne con la mano: no, non devi lavarti, ti voglio in spiaggia con il mio odore e anche il resto.
Mia moglie lo guardò e: almeno fammi pulire che sporco il vestito. La lasciò.
Anna prese dal vicino mobile uno Scottex e si pulì in mezzo alle gambe e sulla coscia dove già era scivolata il seme. Mi venne in mente che potesse essere il gesto di una puttana dopo la copula con un cliente.
Avevano finito e mentre si mettevano a posto si sentì una voce, era la moglie di Angelo che lo cercava.
Angelo rispose subito: sono qui da Anna vieni. Mia moglie andò subito nel cucinotto.
Chiara si presentò in soggiorno vedendo Angelo seduto sul divano: ah eri qui? Angelo sorridente: Anna mi ha offerto un caffè; e mia moglie dalla cucina: ciao Chiara, lo vuoi anche tu?
Mai Chiara avrebbe potuto sospettare che suo marito potesse essere l’amante di Anna per i miei stessi motivi, ma avevamo torto tutti e due.
Presero tutti il caffè poi Angelo e la moglie andarono.
Il sesso l’avevo visto, mi interessava il resto. Qualcosa di decente Angelo l’aveva fatta.
Andai su internet per curiosità a vedere come funzionava la pillola e scoprii che Angelo aveva detto delle cazzate. Non so se l’avesse fatto apposta oppure fosse solo ignorante e superficiale.
“La pillola del giorno dopo la puoi prendere ed è efficace entro le 72 ore del rapporto, ma solo per quel rapporto. Non è che puoi prendere una pillola per tutti i rapporti che hai”.
Quando Chiara ed Angelo sono usciti mia moglie è andata in camera da letto e ho visto che l’ha messa nella sua borsa da viaggio.
Più tardi scese in spiaggia con i bimbi.
Quel giorno era passato. Ho passato la notte a rimuginare in un sonno agitato.
La mattina dopo andai a correre, era inutile rimanessi li e agissi di nascosto con il timore di essere scoperto e poi avrei saputo egualmente.
Tornato a casa trovai mia moglie e i bimbi già pronti per il mare. Dissi: se aspettate che faccio la doccia andiamo insieme. Accettarono. Sotto la doccia mi venne un’idea che sottoposi a moglie e figli. Perché adesso che è ancora fresco non facciamo un giro in bici in pineta? I bimbi ne furono felici e anche mia moglie mi parve contenta. Noleggiammo le bici per noi, una con il seggiolino per il più piccolo, ed una su misura per il più grande. Fu una serena e felice biciclettata tra i pini e facemmo una nuova golosa merenda presso un chiosco ben rifornito.
Quella zona è piena di ciclabili nella pineta e si pedala tranquilli senza la paura di auto in circolazione. Pedalando e facendo attenzione al piccolo in bicicletta che andava sin troppo autonomo chiacchieravamo della vacanza, della spiaggia, di cosa avremmo potuto fare nei giorni a seguire.
Anna era serena e acuta e brillante, come sempre è stata e, pur facendo attenzione alle sue parole faticavo mentalmente a staccarmi da quanto stava avvenendo tra lei ed Angelo.
Eppure sembrava la Anna di sempre.
Ci eravamo goduti la piccola gita fuori porta in bicicletta. Tornammo a casa e visto che c’era tempo per pranzo decidemmo di scendere in spiaggia .
In spiaggia erano già tutti i presenti, dei soliti fummo gli ultimi, i conoscenti ci chiesero se vi fossero stati dei problemi che, contrariamente al solito, fossimo arrivati così tardi. Dovemmo raccontare della nostra gita.
Angelo partecipò, come gli altri, a queste conversazioni. Era il ritratto della tranquillità e dell’allegria. Se posso permettermi dalle mie parti si dice: la faccia come il culo.
Avevo bisogno di stare un po’ da solo e mi allontanai dalla calca. Dopo poche centinaia di metri ero solo e mi sedetti sulla sabbia guardando il mare che quel giorno si fondeva in un cielo azzurrissimo.
Quasi a malincuore nel timore di quello che avrei potuto vedere, ma non potevo esimermi, presi il cellulare e aprii l’app spia
Lo stronzo non mi aveva neanche dato il tempo di allontanarmi di cento metri da casa che era nuovamente piombato nel nostro appartamento entrando in camera da letto dove mia moglie distesa sul letto ancora sonnecchiava.
Angelo o era un animale da monta o era iper eccitato dall’avventura che stava vivendo?
Il bastardo ha posato il cellulare sul mobile a fianco del letto orientandolo verso il letto; pensavo che l’abbia messo attività di registrazione. Pensiero poi confermato.
Poi si è avvicinato a lei e l’ha svegliata con un bacio sulla guancia. Lei sonnacchiosa ha aperto gli occhi. Sorpresa, le sue parole furono: tu?
Non hai visto il mio messaggio ieri sera? Attenta, un’altra volta mi incazzo davvero. Ti ho detto di guardare spesso se ci sono miei messaggi.
Tuo marito è andato e sono venuto a trovarti e possiamo riprendere il nostro discorso.
Si è seduto sul letto e: comodo il vostro letto, più del nostro, sarà un piacere scoparci.
Da quel che vedo a tuo marito piace stare dalla parte destra del letto, io preferisco la sinistra ed iniziò a spogliarsi.
Mia moglie ebbe un breve ripensamento o timore: i bambini?
Lui: tranquilla, li sentiremmo.

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