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Racconti Trans

MARTA (par. 1) Finalmente un trans

By 14 Febbraio 2020One Comment

Tre anni dal “fatidico” sì… il matrimonio: la tomba dell’amore.

Si dice che il settimo anno è quello della crisi, a me ne sono bastati 3 ed un amore di bambino. Da quando è nato tra me e mia moglie tutto è finito… manca lo stimolo: dove trovarlo? internet… filmini, porno racconti, foto… ed ecco che comincia in me a trapelare una strana voglia, la parola magica che mi illumina: “SHEMALE”.

Biondone con tette e cazzi da far invidia alle migliori troie e stalloni contemporaneamente… una voglia che comincia a trapelare in me.

Estate, tre settimane di ferie, niente soldi, vacanze a casa… non ce la faccio più e allora cosa mi invento: “richiamata alle armi”, c’è emergenza in ufficio e quindi devo rientrare.

La mattina scendo alle 8 di casa per ritirarmi alle 19… in giro per centri commerciali senza fare spese ma solo a cercare figa da guardare. Ora di pranzo, caldo atroce, bar con aria condizionata, una coca e un tramezzino ed ecco entrare come per incanto un metro e settanta da paura… io, il cameriere e lei. Finito il pranzo il cameriere, per sbaglio porta a lei il mio caffè, lo rifiuta, ma io insisto che se lo prenda, così me ne faccio portare un altro ed ecco che inizia la conversazione.

Pago per entrambi ed usciamo dal bar. Non sto a raccontare ciò che ci siamo detti, sarebbe troppo lungo, ma le do un passaggio fino alla metro e ci salutiamo.

Il giorno dopo, io ancora eccitato torno al centro commerciale e di lontano la vedo arrivare affannata, le vado incontro e mi dice che si è bloccato il treno, così non sa come tornare a casa: “BINGO”, la mia Panda farà il suo dovere. Arriviamo sotto casa e lei mi dice che è in debito con me di un caffè, così mi “costringe” a salire sopra… lei sa tutto di me…

Casa piccola ma accogliente, ha tutto il necessario per una ragazza della sua età. Seduti sul divano si sorseggia un bel bicchiere di spumante freddo, si ride, si chiacchiera, si fuma una sigaretta, si comincia a scherzare facendo brindisi romantici e allusivi… una carezza, un bacio… ed eccoci avvinghiati l’un l’altra…

ma… sorpresa: la parola magica si avvera: “shemale”, ebbene sì era un travestito, ma di quelli doc, di quelli che se non fosse per il ciondolo che hanno da darti in mezzo alle gambe tutto diresti tranne che sono trans.

Mi vede turbato, ma io le dico che sono solo stupito, non me ne sarei mai accorto e comunque la cosa non mi faceva dispiacere. Si comincia allora a fare sesso tra di noi, niente penetrazioni, solo carezze, baci e leccate in ogni dove, tra un sorso di spumante e una sigaretta… poi un bel bagno con lei seduta su di me appoggiando la sua schiena liscia sul mio petto villoso, il mio cazzo comincia ad ingrossarsi, se ne accorge e mi chiede se voglio darglielo… titubante le soffio nell’orecchio, lei sospira, si inarca con la schiena e lascia che le entri con non tanta semplicità. Io continuo a leccarle dietro alle orecchie tra i suoi capelli biondi, Un nuovo sorso di spumante che con un bacio le passo direttamente nella sua bocca vogliosa, si gira verso di me, mi bacia, la sua lingua carnosa avvinghia la mia, poi scende e sparisce sotto l’acqua per un pompino che non ha precedenti nella mia vita sessuale.

Usciamo dalla vasca e ancora nudi continuiamo le nostre effusioni, vorrei ricambiarle tutto ciò che mi ha dato, vada pure per il pompino con mega sborrata in bocca che le passo con un bacio, ma per il mio didetro le chiedo scusa, ma non me la sentivo. Lei capisce e mi bacia di nuovo, ci sediamo come due fidanzatini sul divano e lei si addormenta tra le mie braccia.

Purtroppo si è fatta l’ora di andare, un’ora di straordinario è ancora ammissibile… fortuna che ho ancora tre giorni di ferie, e poi non abita lontano dal mio ufficio… in un’ora e mezzo di pausa pranzo, più qualche permesso a voglia di baci e spumante… chissà se avrò la forza di ricambiarla anche del mio culo.

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