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La mia nuova vicina di casa

By 8 Settembre 2018Aprile 22nd, 2020No Comments

Ero ragazzo e non mi ero accorto quando nel nostro palazzo arrivarono i nostri nuovi vicini di casa ma non mi importava chi fossero.
Nei mesi seguenti feci amicizia con i figli, che erano più piccoli di me di una decina d’anni e ci univa la passione per il pallone ma ancora non mi interessava la madre, che era sì molto bella ma che non si mostrava mai in atteggiamenti provocanti e/o eccitanti.
Finché successe qualcosa di inatteso. Man mano che incontravo e vedevo la mamma di quei ragazzini mi accorsi che aveva qualcosa che stimolava i miei ormoni. Infatti guardandola con occhi più attenti notai che i capelli castani, la sua faccia che trovavo sempre più da troia, due tette da infarto belle sode, che scoprii in seguito essere una quarta, due cosce da percorrere con la lingua avanti e indietro per ore e ore ed un culo alto e sodo, il tutto in un corpo alto 1.65 meritavano un’attenzione maggiore che non il pallone.
Sarà stata la mia voglia di ragazzo giovanissimo ma non perdevo occasione per spiarla mentre stendeva o si inchinava per fare qualcosa nel suo giardino. Mi eccitavo a guardarla quando il vento sollevava la gonna leggera, di solito fino a mezza coscia, che indossava spesso e volentieri. Pensai che fosse la gonna preferita.
Avevo iniziato da tempo a farmi delle le seghe e non si contavano più le sborrate ed era lei l’unica protagonista.
Dai figli avevo saputo che il suo nome era Ileana.
Quel qualcosa di inatteso accade un giorno d’inverno.
Stavo aspettando che lei uscisse per spiarla come al solito. Quando si aprì il portoncino di casa sua apparve lei che indossava una tutina di colore verde aderentissima del tipo elastico, chiusa da una cerniera che partiva da sotto al collo per fermarsi in direzione della sua figa. La tutina, aderente com’era, metteva in risalto tutte le sue forme compresi i capezzoli che spingevano impertinenti contro la leggera stoffa verde che pareva essere anche semitrasparente.
Il mio cazzo si mise sull’attenti ed io, non capendo più niente a causa dello spettacolo incredibile, estrassi il cazzo dai pantaloni per accarezzarlo predisponendomi ad una delle tante seghe che le dedicavo. Nella posizione incerta mi sporsi troppo facendomi scoprire da lei con il cazzo in mano. Per me ragazzo senza esperienza, non sapevo come comportarmi; ero preoccupato della sua possibile reazione negativa. Invece lei mi ha sorpreso non poco. Infatti si è avvicinata si è inginocchiata ed ha preso in bocca il mio uccello facendo un lento su e giù che partiva dalla cappella fino ad arrivare alle palle che via via si facevano gonfie di sperma provocandomi dei grossi brividi di piacere.
Ero talmente eccitato per quel che a me sembrava un fantastico pompino, che, senza avvisarla, le scaricai in fondo alla gola un mare di sborra calda, che lei, senza fare difficoltà, ha ingoiato senza lasciar sfuggire una goccia. Poi si è rialzata lentamente, strofinandosi su di me facendomi sentire la splendida sensazione della sua pelle se dei capezzoli duri sul mio corpo soffermandosi a passare le tette sulla cappella ed allora (ero nel pieno delle forze da giovane ragazzo) il cazzo si ridestò immediatamente.
Arrivata a mettersi in piedi, mi ha baciato con una passione travolgente ed irresistibile dicendomi che non vedeva l’ora di riassaporare una buona dose di sperma visto che il marito da molto tempo non la soddisfava sessualmente.
Istintivamente le strinsi le i glutei tra le mie mani attirandola maggiormente sul mio corpo facendole sentire tutto il mio cazzo che premeva sulla sua figa.
Lei mi sorrise dicendo che finalmente aveva trovato un vero stallone paragonandomi a quella che definiva una mezza sega del marito cornuto. Ha aggiunto che avremmo proseguito in casa sua visto che per un paio d’ore sarebbe stata libera.
Non appena la porta si è chiusa alle nostre spalle che subito lei si è spogliata completamente e, spingendomi spalle ad una porta, si è inginocchiata davanti a me guardando ingorda il mio cazzo. Dopo una veloce leccatina al glande me lo ha imprigionato tra le sue stupende mammelle facendo una spagnola stupenda. Stavo per aver una nuova travolgente sborrata ma lei, accortasi della mia prossima sborrata, si ha lasciato il cazzo e, rimessasi in piedi, mi ha attratto chiudendomi tra le sue cosce incrociando le gambe dietro la mia schiena con lo scopo di impalarsi sulla mia verga andando su e giù sempre più velocemente.
Non era una posizione facile perché lei pesava tuta su di me.
Dopo pochissimi minuti di scopata a ritmo forsennato siamo venuti entrambe ed a causa della incredibile sborrata le hanno ceduto facendoci finire a terra tutti e due ma con il mio cazzo ancora dentro la sua figa.
Una volta ripresasi dall’orgasmo a dir poco squassante, ha ricominciato a stuzzicarmi il cazzo con la sua lingua che ripuliva i miei e i suoi umori insieme.
Eravamo esausti ma volevo ricambiare quel suo giocare con la mia verga girandomi e leccando le sue grandi labbra, passando poi al loro interno, mordicchiando il clitoride che sporgeva per via dell’eccitazione sempre maggiore leccando e godendo dei suoi umori.
Quel sessantanove ci ha portato nuovamente ad uno stato di pura libidine, al punto che, lei, mi ha chiesto se volessi aprirle anche il culo. Era un invito irrinunciabile e mettendola a novanta gradi le ho infilato prima uno, poi due ed infine tre dita nel suo buchino fino a che non ho sentito i suoi lamenti di goduria; allora le infilato il cazzo fino alle palle.
Lei inizialmente mi ha detto che sentiva un dolore atroce ma, in seguito, ha goduto tanto arrivando ad avere più orgasmi uno di seguito all’altro mentre affondavo con colpi sempre più poderosi il mio cazzo nel suo intestino tenendomi aggrappato alle sue tette con suo gran piacere.
Siamo andati avanti non so per quanto ma siamo rimasti accoppiati finché abbiamo goduto ancora una volta insieme.
Nel momento in cui ci stavamo rivestendo si è spalancò la porta ed è entrò sua cognata Marina che, vedendoci mezzi nudi si mise ad inveire contro la cognata svergognandola ed al termine della sua invettiva piena di improperi si era voltata per uscire ed aveva aperto la porta.
Ileana a quel punto si è letteralmente tuffata contro la porta e afferrando la cognata per la camicia, l’ha strattonata così forte che l’indumento si è strappato, rivelando come Marina fosse senza reggiseno. Vedendo le due donne quasi venire alle mani ed alla vista di quelle tette di una terza abbondante che si muovevano libere nell’aria mi sono avvicinato a loro e, facendo scostare Ileana, ho bloccato con una mia mano, le mani di Marina dietro la schiena ed ho stuzzicato i suoi capezzoli che immediatamente hanno indicato che quel tocco era graditissimo.
Ero totalmente inesperto e mi sono lanciato pensando ‘o la va o la spacca’ sollevandole la gonna e strappandole le mutandine per poi, arrapatissimo, infilarle il cazzo nella sua figa ormai sbrodolante. Marina si è eccitata nuovamente e si è chinata sotto di noi passando con la sua lingua a titillare le mie palle ed anche la figa e il culo di Ileana che stava urlando tutta la sua goduria.
Ero eccitatissimo e la libidine era al top.
Ho estratto il cazzo dalla figa per poi infilarlo lentamente ma inesorabilmente nel suo culo che, nonostante la sua verginità, mi accolse più semplicemente della cognata. Ora posso dire che Ileana, vista la facilità con cui mi riceveva e per come godeva, era abituata a prendere cazzi in culo.
Io in quel moneto mi alternavo tra la sua figa ed il culo finché non siamo venuti contemporaneamente. Io per la quarta volta e lei per la prima con me.
Quel giorno è stato memorabile.
La ‘innocente’ e moralista Ileana si era dimostrata un gran porcona così come la cognata.
Infatti da quel giorno io, Ileana e Marina ci ritroviamo a casa delle due donne, quando possibile, e facciamo delle gran scopate.
Un giorno Ilena mi ha detto che era incinta ed era in dubbio se fossi io ad averla ingravidata. Comunque mi tranquillizzò subito; il marito la scopava regolarmente quasi ogni notte e le veniva spesso nela figa di conseguenza anche se fossi stato io il figlio lo avrebbe riconosciuto il marito senza ombra di dubbio come figlio naturale senza neanche chiedere la prova del DNA.
Marina con me è stata più generosa. Per come la facevo godere, voleva che anche la figlia poco più che teenager provasse il mio sesso e quindi mi ha promesso che, prima o poi, mi farà assaporare quel gran pezzo di figa della figlia.

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