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Da quando ho cambiato casa non mi sono mai accorta che la finestra della cucina offre una visione spettacolare del mio divano. Me ne sono accorta solo oggi, mentre con lo smarphone titillavo qualche fumetto erotico, distesa mezza svestita sul divano. Ho guardato in alto e, insieme ad un triangolo di cielo azzurro, ho notato il vicino sul balcone.

Non avevo ancora iniziato a fare niente anche se il mio fedele amico del sabato mattina era proprio accanto a me: un bel vibratore, rosa fluo, che uso quando ho bisogno di una sessione privata di divertimento. Guardo fuori dalla finestra ma l’uomo sul terrazzo non sta guardando verso di me. Mi lecco le labbra. Si presenta un’occasione molto divertente.

Scivolo fuori dai pantaloni del pigiama con lentezza e alzo la canottiera leggera. In casa non porto mai l’intimo e così ho le tette al vento e la figa esposta nel giro di due secondi. Guardo lui intento a fumarsi una sigaretta sul balcone, il suo sguardo vaga mentre si gode il sole freddo di questo inverno che se ne sta andando.

Mi sento un po’ esibizionista mentre comincio ad accarezzarmi il seno: prima la pelle morbida e poi le mie dita raggiungono i capezzoli sempre più duri. Sento che mi sto bagnando e mi mordicchio le labbra. Annaspo mentre strizzo delicatamente i due bottoncini turgidi e carnosi con entrambe le mani. I miei occhi sono rivolti verso di lui, come se fosse uno spettacolo per questo sconosciuto che non sta nemmeno guardando.

Normalmente per godermela davvero mi metto a pecora ma sta volta, se lo facessi non vedrei più lui. Allargo le cosce lentamente, verso la finestra e lui, come richiamato dal canto di una sirena si gira per la prima volta verso di me. E’ impietrito. Pensavo che il riflesso del vetro mi avrebbe nascosta ma no, è evidente che mi sta guardando. Sono quasi tentata di balzare in piedi e fuggire ma tra le mie gambe sento un caldo improvviso e poi lui non accenna a distogliere lo sguardo.
Gli sorrido.
Le mie dita si avventurano verso il mio giocattolo. Il sex toy sicuramente si vede bene contro la mia pelle chiara. Glielo mostro mentre lo uso per titillarmi i capezzoli. La punta vibrante disegna cerchi e lente spirali fino ad arrivare alla mia bocca. Lo lecco, lo succhio e l’uomo del balcone mi guarda. Riesco a vedere la sua faccia stupita, l’eccitazione che monta.
Mi diverto un sacco quando mi guardano così.
Il vibratore affonda tra le mie cosce e scivola dentro di me senza difficoltà. Ansimo anche se lui non può sentire. Lo vedo che si tende sulla punta dei piedi. Non la vede. Non mi vede la figa mentre viene aperta dal mio giocattolo preferito. Il bracciolo del divano mi nasconde. Questa cosa mi eccita ancora di più: vedere la sua frustrazione mi fa impazzire. Comincio a muovere le braccia e a inarcare la schiena per mostrargli ogni singolo affondo del dildo dentro di me. Mi concentro sul piacere che provo e sono certa che lui veda la mia espressione eccitata. Lascio che una mano mi scivoli tra i capelli e poi giù, verso le tette, mentre l’altra aumenta il ritmo del sex toy dentro di me.

Lo guardo di nuovo. Sta impazzendo. Ha la mano su un’erezione portentosa imprigionata nei pantaloni. Lui non può certo tirarselo fuori: il suo balcone si vede dalla strada, dalle altre case intorno. Solo la mia finestra è il suo schermo privato. Solo che io sono in carne ed ossa e mi sto masturbando apposta per lui, solo per lui.

Voglio farlo impazzire: questo è quello che penso mentre mi metto a quattro zampe sul divano. La testa rivolta verso il mio pubblico silenzioso, le tette appoggiate sul bracciolo e il culo bello alto come se aspettasse solo di essere riempito. Ma lui non può vederlo: gli mostro la mia faccia allupata, con la lingua di fuori come le peggiori cagne in calore. Gli faccio vedere le tette e il mio corpo flessuoso, la curva alta del sedere ma il resto è rivolto verso l’interno di casa mia: non può vedere il dildo fradicio di umori che continuo a far affondare dentro di me.

Sono consapevole che per nulla al mondo adesso staccherà gli occhi e io comincio a cavalcare il mio giocattolo sotto il suo sguardo. L’orgasmo arriva all’improvviso. Sento il mio corpo invaso da un’onda di piacere incontrollabile, sento la figa contrarsi e risucchiare il dildo dentro di me mentre lo spingo con forza. Si capisce bene che sto venendo e vedo che anche lui lo capisce: lo guardo mentre sento la mia figa spruzzare sulla mano che continua in un movimento forsennato. Lui capisce che sono al culmine del piacere e sembra fuori di sé: vorrebbe entrare a segarsi, ne sono certa, ma non può staccare gli occhi dallo spettacolo che gli sto offrendo.

Sento l’orgasmo scemare piano piano, molto lentamente. Vorrei continuare a sbattermi ma lascio che il vibratore fradicio di umori esca da dentro di me. Guardo lui, paralizzato sul balcone, mentre mi faccio scivolare in bocca il giocattolo umido e lo ripulisco come se stessi facendo un pompino da oscar al suo uccello. Alzo lo sguardo, mi lecco le labbra, provocante.

Mi tiro su, lentamente. Gli mostro il mio corpo con una piroetta e raggiungo il blocchetto che tengo appeso sul frigo. Scrivo grande, con un bel pennarello nero.
H 22

Penso che il buio sarà nostro amico, questa notte. Forse più mio. Si sa che con la luce interna si vede tutto molto meglio.

Continua…

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