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Un pomeriggio, prese dalla noia, Stella e Roberta decisero di organizzare una festa per inaugurare la nuova casa di Stella. La festa avrebbe avuto un tema un po’ osé. Con quest’idea in mente decisero di fare un salto in un sexy shop per cercare qualche costume adatto all’occasione. Roberta, avendo un seno molto generoso, voleva metterlo in mostra e decise perciò di puntare su dei vestitini in pizzo con una gonnellina corta e una scollatura abbastanza marcata. D’altro canto, Stella voleva mettere in risalto il suo fondoschiena ben marcato e sodo e decise di puntare su un completo con pantaloni in pelle e magliettina a V sulla schiena. Mentre erano nel sexy shop, furono attratte dai vari oggetti che il negozio presentava, dai più svariati tipi di frustini ad ogni genere di dildo. In particolare, mentre Roberta era nel camerino a cambiarsi, Stella fu attratta da uno strap on, cioè uno di quei dildi che si indossano tramite un cinturino. Se lo allacciò in vita ed entrò nel camerino di Roberta la quale non riusciva a smettere di ridere nel vedere quel cazzo finto pendere dall’amica. “Devo dire che ti dona” le disse ridendo, ed incuriosita volle sentirne la consistenza. Era impressionante quanto fosse realistico, ed inoltre c’era un pulsante che faceva partire diversi tipi di vibrazioni. Roberta ne fu particolarmente attratta e consigliò Stella di comprarlo. “Potrebbe sempre servire e poi si può anche staccare il dildo dal cinturino ed usarlo come vibratore”.

Una volta rientrate a casa, entrambe non videro l’ora di scartare i nuovi acquisti per la festa e appendere le varie decorazioni in giro per la casa. Una volta finito, si misero sul divano e Roberta propose di vedere se il dildo funzionasse con le nuove batterie. Fu piacevolmente sorpresa nel vedere che tutto andava bene e insieme fecero partire le varie vibrazioni domandandosi quali potessero essere le più piacevoli e in quali posizioni. Le dimensioni del dildo non erano eccessive, e Stella, che nel frattempo si era allacciata il cinturino attorno, disse a Roberta “dai fammi un pompino, voglio vedere se riesci a prenderlo tutto in bocca”. Roberta, nonostante fosse sempre aperta a vari tipi di esperienze così come l’amica, in un primo momento fu un po’ riluttante. Disse che lei avrebbe preso in bocca soltanto un cazzo vero. Ma sotto sotto era curiosa di vedere fin dove quella pazza della sua amica si sarebbe spinta. Stella avvertiva la curiosità mista ad eccitazione di Roberta, e non ci mise molto a convincerla. “Dai se lo succhi per bene magari dopo riceverai una piccola ricompensa”. Anche Stella era molto eccitata da tutta questa stravagante situazione. Le è sempre piaciuta l’idea di dominare qualcuno e finalmente aveva trovato un modo per farlo.

Avvicinò la mano al viso di Roberta e le spostò i capelli dietro le orecchie. Le accarezzò prima una guancia e poi col pollice le sfiorò le labbra. Roberta era immobile ma totalmente assorbita dai gesti dell’amica. Schiuse un pò le labbra per permettere al dito di penetrarle la bocca e con fare quasi meccanico iniziò a leccarlo e succhiarlo. Stella allora le si avvicinò ed iniziò a baciarla con vigore ma sensualmente. Le mani intorno la nuca di Roberta e la lingua che cercava vogliosamente quella dell’amica. Le mordicchiava un po’ le labbra e questo piaceva particolarmente a Roberta. Quest’ultima quel giorno indossava un vestitino e a Stella bastò soltanto abbassare la zip posteriore per liberare le forme dell’amica. Aveva un completino intimo in pizzo, molto sensuale, che le metteva ancora più in risalto il senso e le curve. Si spostò a baciarla e a leccarla sul collo e sentì che finalmente Roberta si stava lasciando andare. La prese allora per i capelli, con un gesto tipicamente solito dei ragazzi ma che le era sempre piaciuto, e la fece posizionare in ginocchio davanti a lei con la testa di fronte al cazzo finto. “Adesso ti scopo in bocca, vediamo se riesci a prenderlo tutto”. Stella capì in quel momento perché i ragazzi provassero tanto piacere a ricevere i pompini. Ti da una sensazione di estremo potere vedere qualcuno sotto di te e, specialmente in quella posizione, Roberta sembrava ancora più troia del solito. Riusciva a godersi contemporaneamente sia le sue tette gigantesche che il suo culo sodo. Stella non riuscì a trattenersi dall’infilare una mano sotto l’elastico delle mutandine dell’amica e palparle il culo. Nel frattempo, Roberta aveva iniziato a prendere in bocca il cazzo finto e, Stella doveva ammetterlo, era proprio brava. Ogni tanto alzava lo sguardo e lanciava qualche occhiata provocante a Stella la quale si godeva la scena dall’alto oltre ad ammirare gli enormi seni dell’amica. Stella si chiese che cosa avrebbe fatto un ragazzo in quella situazione. La prese allora per i capelli e le disse “non mi sembra che stai prendendo tutto il cazzo dentro, ora ci penso io a scoparti quella bocca per bene”. Roberta non riuscì a replicare avendo il cazzo infilato fino in gola ma cercò di opporsi. Stella la ignorò e tenendole ferma la testa, iniziò a spingere il dildo dentro e fuori. Roberta a tratti sembrava soffocare. “Oh si, adesso si che mi sembri proprio una brava troietta che lo prende tutto dentro.” Spinse ancora un po’, poi si discostò dall’amica. “Sei stata brava a farmi questo pompino, adesso però prima del tuo premio, devi fare un’altra cosa. Girati”. Roberta obbedì, si voltò e Stella le slacciò il reggiseno. Da dietro iniziò a palparle i seni, mentre tra le dita prese i suoi capezzoli e con le labbra ricominciò a leccarle e a mordicchiarle il collo e i lobi delle orecchie. Tutte queste sensazioni insieme fecero eccitare Roberta, e mentre Stella le procurava piacere da sopra, lei iniziò a strusciarsi sul cazzo finto. Stella, avendo notato i movimenti dell’amica, decise allora di farle provare finalmente un po’ di piacere. Accese la vibrazione e le disse “strusciati pure sopra, però non toglierti ancora le mutandine. Se vuoi godere con questo cazzo dentro, devi prima scoparlo con le tette”. Roberta non era particolarmente bendisposta a farlo, però Stella, da buon diavolo tentatore, le aveva avvicinato il dildo vibrante vicino l’interno coscia e Roberta non riuscì a controbattere. Mentre Stella continuava giocare con i suoi capezzoli, Roberta aveva posizionato il dildo esattamente sopra al clitoride, e le vibrazioni che generava le procurano un piacere enorme. Iniziò a sospirare sempre più velocemente e disse gemendo “Mmm va bene.. lo farò.. però promettimi che dopo mi farai usare il dildo per bene.. ormai sono tutta bagnata”. Stella sentiva che l’amica era ormai in suo possesso. Era sempre stata attratta dal suo seno e non vide l’ora di poterci giocare un po’. “Bene, sono felice che stia iniziando a piacerti questa situazione. Adesso girati e fammi divertire un pò con le tue tette”.

Stella iniziò a leccare e a mordicchiare i capezzoli di Roberta, mentre lei continuava a godersi qualche vibrazione sul suo clitoride. Stroncandole il piacere a metà, però, Stella abbassò l’amica e le ordinò di scoparle il cazzo con le tette. La vibrazione era ancora attiva e a Roberta non dispiacque quella sensazione in mezzo ai seni. Stella iniziò a bagnarsi e ogni tanto contribuiva con qualche spinta più forte che faceva traballare le tette dell’amica. “Sei proprio una brava troietta. Adesso finalmente è il momento del tuo premio. Ti scoperò tutta per bene”. Roberta era troppo eccitata e si distese a pancia in su sul divano. Stella staccò il dildo dallo strap on e lo diede in mano all’amica “Giocaci un po’ nel frattempo” mentre lei si avventurò tra le sue gambe. Iniziò a leccarle l’interno coscia mentre Roberta posizionò il vibratore di nuovo sul suo clitoride. Stella sentiva che l’amica provava i vari tipi di vibrazioni finché non si soffermò su uno di suo particolare gradimento. Non riusciva a stare ferma per quanto piacere le procurava. Stella provò a bloccarle le gambe così da poter finalmente raggiungere la sua fica con la lingua. Roberta era davvero tutta bagnata e più avvicinava il dildo al clitoride, più Stella poteva godersi i suoi umori che colavano. Iniziò a scoparla prima con la lingua e poi pian piano infilò due dita. Le spingeva avanti e indietro sempre più velocemente, a ritmo dei suoi gemiti. Roberta non riuscì più a trattenersi ed esplose in un orgasmo incontenibile, talmente forte che la fece squirtare. Stella era davvero soddisfatta nel vedere l’amica talmente in estasi. Mentre la lasciò riprendersi, si riagganciò lo strap on. Era finalmente giunto il momento che tanto aspettava, ossia scoparla col cazzo finto. “Bene, adesso mettiti a pecorina che ti voglio scopare per bene tutta in profondità”. Stella sapeva che quella fosse la posizione preferita dall’amica, la quale non se lo fece ripetere due volte. All’inizio, Stella si sentì un po’ impacciata non riuscendo a coordinare bene i movimenti. Per fortuna, Roberta le venne incontro ed iniziò a spingersi nella direzione del cazzo, facilitando i movimenti di Stella. Dopo qualche minuto, quest’ultima prese confidenza con la posizione ed iniziò ad incrementare sia la frequenza che l’intensità dei colpi. Cazzo, le piaceva tantissimo dominare da dietro l’amica, la quale le chiedeva di spingere ancora più forte. L’afferrò per i fianchi per avere una presa migliore, e continuò a scoparsela tutta. “Ti piace il cazzo eh troietta?” Ed inizò a sculacciarla e a tormentarle le natiche. Gliele voleva far diventare tutte rosse. Le infilò anche un dito in culo. Era una sensazione bellissima per entrambe. “Mmm…si.. spingi ancora per favore…più forte..oh si.. così..mi scopi benissimo..cazzo che bello”. Stella, essendo stata scopata più volte in quella posizione, conosceva le angolazioni giuste per far godere meglio Roberta. “Cazzo è meglio che con un ragazzo.. ti prego non ti fermare”. A quel punto, Stella accese anche la vibrazione e Roberta iniziò letteralmente ad urlare dal piacere. Le tremarono le gambe e venne nel giro di pochi secondi, di nuovo squirtando. Ma Roberta non fu la sola ad eccitarsi. Anche Stella inaspettatamente aveva goduto nel vedere l’amica venire sotto il suo possesso. Era una sensazione nuova, non il tipico piacere fisico provato in altri rapporti, ma nasceva dalla posizione di potere che stava rivestendo grazie allo strap on. Volle allora provare a venire anche lei. Prese Roberta, la quale sembrava stremata ma ancora vogliosa di cazzo e la fece sedere sulle sue gambe. Aiutandosi con le mani, si assicurò che il dildo fosse tutto dentro. Accese di nuovo la vibrazione e Roberta iniziò a muoversi sopra e sotto. Questa volta però, ogni volta che Roberta scendeva in basso, il dildo faceva pressione sul clitoride di Stella, la quale riusciva ad avvertire anche la vibrazione. Era una sensazione bellissima vedere Roberta muoversi su di lei e riuscire a godere allo stesso tempo. “Muoviti più velocemente” le ordinò “Fammi godere come fanno le brave troiette”. Roberta non se lo fece ripetere ancora: più veloce andava, più godevano entrambe. Stella prese con una mano un capezzolo di Roberta mentre con l’altra le sollecitò il clitoride. Dopo meno di un minuto vennero entrambe e sdraiandosi, stremate, accordarono che quello strap on fosse stato l’acquisto del secolo.

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