Skip to main content

Maggio 1970, Elisa ha una cotta micidiale per Marco, lui frequenta la sua stessa scuola, lei vorrebbe le sue attenzioni, ma lui si e no la degna di uno sguardo.
Quando lo vede non capisce più niente, vorrebbe parlargli ma non ne ha il coraggio, oggi ha messo una camicetta nuova per l’occasione e decide di fermarlo per dargli un biglietto con cui intende rompere il ghiaccio.
Lo chiama mentre lui è vicino ad altri ragazzi, lui la guarda un po’ stupito e le chiede “Che c’è?”
Elisa ha la voce che trema “Ciao Marco, scusami volevo darti queesto bbbiglietto, vvisto che non riesco mai a parlarti”
Lui prende apre la busta e legge, mentre i suoi amici sentono ciò che c’è scritto …a Elisa si gela il sangue.
Il biglietto recita “Marco, ti ho notato da diverso tempo, ti trovo molto carino. Mi ritrovo a pensarti spessissimo ma la timidezza mi blocca e ho pensato di scriverti queste due righe, forse per te non esisto, ma spero che tu da oggi almeno riesca a vedermi ”
Marco la guarda sorride e dice “Certo che ti vedo” poi gonfia le guance e imita camminata di una persona obesa, mentre gli altri bulli ridono come matti.
Elisa è pietrificata, si allontana, cammina verso il cancello senza sentirsi le gambe.
Sente le lacrime salire agli occhi ma deve resistere, chiede a sé stessa “… perché fa così male”
Si specchia davanti ad una vetrata, si guarda per alcuni istanti.
È sovrappeso, ha gli occhiali, non è tanto alta mentre si guarda scoppia a piangere in maniera incontrollata.
Una voce femminile la chiama, è Valentina, una ragazza più grande di lei che abita nel palazzo attiguo al suo e che in quel momento passa in bici.
Si ferma, butta la bici per terra e corre da lei, la fa sedere e dopo diversi secondi, singhiozzando spiega l’accaduto.
Valentina le tiene un braccio attorno alle spalle e gli dice.
“Guarda tesoro che hai vinto alla lotteria, uno stronzo sfigato del genere, anche se è figo è una disgrazia, dai vieni da me qualche minuto che ti ricompone e ti calmi e non vai a casa in questo stato.
Elisa accenna un timido sorriso e accetta, Valentina la carica sul cannone e durante il tragitto finge cadute e investimenti.
Elisa ride, Valentina le appoggia la guancia sulla sua abbracciandola.
Sono arrivate al condominio di Valentina, lei citofona e dice “Giulia vieni su da me, sono con una amica che ha bisogno di ridere muoviti”
“Vale, ma sei fuori di testa…che cavolo dici?…Arrivo scema”
Valentina sorride a Giulia, che un po perplessa entra.
Giulia è già davanti alla porta di Valentina si salutano e si accomodano.
Elisa si sfoga, e si apre su invito di Francesca. “Parla tranquillamente, sfogati, Giulia è mia migliore amica e di conseguenza amica tua”
Giulia dopo aver sentito il racconto dice “Sei stata forte a non scoppiare in lacrime davanti a lui e a non correre via” e gli allunga una mano da stringere…poi la ritrae e dice “qua ci vuole un abbracciatone forte forte ” e le due la stringono, Elisa si rilassa.
Valentina nel sentire il seno di Elisa e la sua dolcezza prova impulso di baciarla, ma è costretta a trattenersi.
Giulia muovendo le mani si trattiene dalla voglia di palparle il culo.

Elisa sta meglio, Valentina le dice “Bisognerebbe cambiare qualcosa nel look, se domani non hai da fare cambiamo taglio di capelli…a Giulia li faccio io”
Elisa accetta e dice “E’ bellissimo il tuo taglio Giulia”. Si sente molto meglio, si salutano e si accordano per l’indomani.
Giulia dice “Siamo state brave a risollevarla un po…
che razza di stronzi che ci sono…sai che mentre la abbracciavo, la ho desiderata tanto…giovane, timida paffutella”
“Lo immaginavo , io vorrei tanto leccarla e palparla”
“Ti ricordi, anche noi eravamo fragili, insicure, i nostri genitori non ci spiegavano niente sul sesso e poi incontrammo Veronica ”
“Ci insegnò ad essere amiche, ci spiegò tutto sul sesso, ci parlo” di masturbazione e di salute della donna, gravidanza ecc.”

Francesca dice “non sapevamo baciare e noi lo abbiamo fatto tra di noi, poi abbiamo iniziato a baciarci anche con lei”
“Da lì a poco siamo passati a baciarci le tette, a masturbarci prima da sole e poi tutte e tre l’una con l’altra godendo come matte”
“Furba Veronica” dice ridendo Valentina “ci ha incuriosite al sesso, poi prima con un pretesto e poi con un altro si godeva i nostri corpi giovani e si faceva del gran sesso”
Giulia dice “Vorrei far fare ad Elisa una esperienza simile alla nostra con Veronica, lei non sa’ nulla di sesso e deve imparare tante cose…” la interrompe Valentina”…e noi siamo due porche e pensiamo già a come godere con Elisa”
“Io già me la immagino a leccarci le passere e il culo”
Così dicendo, eccitate, si lanciano in camera da letto, levandosi i vestiti in fretta e furia e iniziando uno dei loro pomeriggi, pensando molto ad Elisa, sperando di averla porca e disinibita nel letto insieme a loro.

7
1

Leave a Reply