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Elisa ed il colega trans

By 10 Dicembre 2019Aprile 2nd, 2020No Comments

Elisa è tornata tardi dalle lezioni. Ha anche passato circa mezz’ora con la sua nuova amica con cui si trova bene ed hanno scoperto di avere interessi culturali comuni nonché gusti simili per tante cose. Inoltre si sono messe d’accordo per preparare un esame insieme. Tornata a casa e consumato un brunch la stanchezza la fa addormentare finché si sveglia di soprassalto “Le 15.30! Merda! Merda! Non ho più tempo! Come faccio?!” mentre si agita e corre in casa da una stanza all’altra.

É in ritardo in un modo spaventoso. Giulia, una ragazza conosciuta da poco in facoltà, arriverà tra breve per una full immersion sugli argomenti dell’esame.

Per darsi una rapidissima rinfrescata ed un aspetto decente non da addormentata, elisa decide di fare bella doccia non tanto calda sperando di schiarirsi le idee.

Mentre si lava e si insapona con cura si chiede che cosa mi abbia spinto ad invitare a casa Giulia che in fin dei conti conosce da poco e non fa parte delle sue amicizie più datate; giulia è una ragazza pressoché estranea a casa sua ma il momento dell’esame si avvicina rapidamente e la sua amica sembra essere molto preparata di lei. Però mentre è sotto il getto dell’acqua facendo una rapida riflessione scopre che in quella ragazza c’è qualcosa che la intimorisce e che la lascia turbata non capendo che cosa causi quella strana sensazione. Infatti durante i loro incontri Elisa spesso si è trovata incantata fissa a guardarla durante le lezioni attratta da un fascino molto particolare che l’ha attratta. Elisa è sicura che l’aspetto è molto piacevole e che sicuramente è il look di Giulia ad attrarla; ha gli occhi scuri, profondi, delineati da un leggero velo di trucco, un bel naso, dritto, discreto, gli zigomi marcati ed anche le mascelle sembrano scolpite. Ha tratti somatici di maschio con gli zigomi un po’ più sporgenti delle ragazze presenti alle lezioni ma nelle immagini che le passano in mente in quel momento sotto il getto della doccia si accorge che anche le spalle sembrano essere diverse; sono larghe, ben dritte dandole quasi un’aria da atleta. La conclusione è che potrebbe aver fatto molta palestra per formare la muscolatura oppure anche molto nuoto, magari a livello agonistico.

Comunque è una bella ragazza, un po’ androgina, ma decisamente bella.

La doccia è finita e si sta asciugando con un accappatoio indosso quando il campanello la richiama al dovere: Giulia è arrivata ed Elisa non è ancora in ordine.

“Cazzo!! Sono ancora sotto l’acqua! Merda! E ancora merda!”

Per poter ricevere Giulia chiude l’accappatoio e corre ad aprirle; la sento salire col suo passo scattante lungo le scale, finché non compare sul pianerottolo.

E’ splendida. Indossa un paio di pantaloni larghi, che le arrivano appena sotto il ginocchio ed una magliettina leggera, quasi trasparente che mostra i suoi capezzoli liberi sotto il leggero tessuto.

Ad Elisa viene da pensare che la sua amica Giulia sia un po’ birichina. Il look mostrato da Giulia sa di maschiaccio ma su di lei che è femmina sta bene e le dà un tono particolare molto piacevole, come sempre.

Scambiati i soliti convenevoli Elisa conduce la sua collega di facoltà nella sua camera, dove c’è tanta luce, molti appunti ed una pila di libri e fotocopie aspettano di essere studiati, ma lei non è pronta; è ancora in accappatoio.

“Accomodati pure! Io cerco di sbrigarmi; devo solo cambiarmi. Ti dà fastidio se lo faccio qui? Siamo tra donne!”

Giulia risponde con un sorriso furbetto ed un sopracciglio sollevato.

Elisa si avvicina al cassettone, apre il cassetto della biancheria ed estraggo una canottierina in lycra ed un perizoma entrambe neri ma si rende conto che nel piegarsi per fare la scelta nel cassetto e poi indossare il perizoma si deve essere piegata troppo mostrando alla sua amica il sedere nudo in quanto l’accappatoio che è corto si è sollevato. Lei lo sa che basta abbassarsi un po’ per mostrare le sue intimità; quell’accappatoio lo aveva voluto così per essere più sexy nello stare in casa e mostrarsi più facilmente sia aa Rocco che a sua madre Nicole.

Elisa con la coda dell’occhio nota che Giulia, seduta alle sue spalle, la osserva attentamente però pensa che ormai il danno è fatto e con molta indifferenza slaccia la cintura e cerca di ricomporsi per un attimo. Dallo specchio appeso al muro sopra il cassettone può vederla bene. La sua collega è lì, seduta tranquilla, che la guarda mentre si morde il labbro inferiore e con una mano si accarezza le tette soffermandosi a stuzzicare un capezzolo, pizzicarlo, massaggiarlo e ancora stringerlo mentre l’altra mano è giù. In Elisa c’è un istante di meraviglia perché la mano è proprio lì tra gambe dove si nota qualcosa di strano che sembra come una protuberanza.

La ragazza riflette in una frazione infinitesima di secondo: che fosse mascolina lo aveva intuito, ma ora pensava che stesse esagerando e che la visione fosse solo un modo particolare di vedere dovuta a qualche deformazione causata dallo specchio.

In ogni caso le idee passate per la mente pensa non siano possibili e quindi decide che è meglio vestirsi in fretta per mettersi a studiare.

Solleva, quindi, il perizoma e, mentre è lì che lo sistemo, Giulia si avvicina e dice “Resta così!”

Elisa si blocca. Sapeva di avere un bel corpo e che nessuno è mai rimasto indifferente nel vederlo ma Giulia è una donna e non si immaginava certo che fosse lesbica e tantomeno he lei le piacesse.

Giulia intanto le si è accostata posando le mani sul collo e sulle spalle trascorrendo un tempo interminabile a massaggiarla sciogliendole tutta la schiena. La sua amica è molto brava tanto che incomincia a rilassarsi reclinando il capo sulla sua spalla.

Giulia è molto più alta di Elisa arrivando, con i tacchi ad oltre 1.80, le sfila l’accappatoio lasciandolo cadere a terra e poggia le sue grandi mani sulle tette. Elisa non aveva mai fatto caso alla grandezza di quelle mani, non le aveva mai notate prima ed è piacevole il contatto. Per favorire il nascere del piacere Elisa spinge il mio sedere indietro, tenendolo bello alto e nel premere in avanti sente qualcosa. Non si era affatto sbagliata. C’è qualcosa di duro, ma non ci vuole credere. É confusa ed in preda all’imbarazzo, nonostante ciò si volta di scatto e cerca di tastare dapprima la sua femminilità e si rende conto che quei seni così sodi sembrano innaturali, poi le sue mani corrono in tutta fretta al pube e lì, finalmente, trova la conferma della sua virilità: Giulia è un uomo ed è anche molto ben dotato!

Giulia, nel frattempo, ha preso a baciare e succhiare le tette dell’amica facendo ruotare la lingua intorno ai capezzoli seguita subito dai denti che affondano nella carne tenera.

Le mani di Giulia esplorano il corpo di Elisa e le sente premere tra le cosce affinché le divarichi un po’.

Quando, finalmente, la sento spingere le dita dentro la sua fighetta ormai bagnata, le gambe non reggono e è costretta ad aggrapparsi alla ben più prestante amica che prontamente la sorregge con l’altro braccio, la solleva stringendo i glutei con le mani forti.

Elisa pensa sempre all’ambiguità della situazione e si augura che quella situazione non sia solo un sogno.

Le gambe di Elisa si piegano intorno al bacino ed ora sente distintamente il pene durissimo e si ritrova a muoversi su di lui (o meglio lei) come se lo avesse già dentro.

Giulia la posa sul lenzuolo e, sganciandosi, si libera rapidamente degli abiti mostrando il seno sodo e bianco e liberando un grosso pene, rosso, bollente, duro come un palo di cemento.

È una visione idilliaca: un membro così perfetto su un corpo di donna. Sembra assurdo ma è così!

Giulia si appresta a sfilarle il perizoma e, ponendosi al contrario sopra di me per un 69, leccando con avidità e perizia, mentre Elisa, sotto di lei, è alle prese con quel cazzo talmente grande che non riesco nemmeno a prenderlo in bocca come vorrebbe.

I freni inibitori e la ritrosia di Elisa sparisce in preda alla libidine. Le loro lingue si muovono vorticosamente e sente Giulia gemere forte con una voce profonda e calda da vero maschio; è un uomo vero e le piace da impazzire.

Un attimo prima di venire Giulia si stacca da Elisa ponendosi supina sull’altra metà del letto. E’ riuscita a controllarsi e non ha perso neppure una goccia.

Alcune dita sono ancora dentro l’intimità di Elisa che si muove piano mentre il suo respiro si regolarizza. Il seno gonfio sale e scende e quel sesso maschile depilato e liscio tanto grosso è ancora lì, duro e perfettamente eretto.

Elisa si allontana dalla sua mano per poi portarla alla bocca per assaporare il gusto dei suoi umori. Poi si solleva ponendosi sopra l’amica tanto affascinante con le gambe oscenamente divaricate per cercare un contatto con quel membro straordinario. Nello scendere allarga le labbra della vulva, ormai dilatata a sufficienza, e si impala dolcemente sul quel tronco.

Giulia LA lascia fare, si tira su col busto solo per succhiare un po’ una tetta intanto Elisa continua ad impalarsi ed a cavalcarla per sentirla dentro fino alla cervice dell’utero con grande gusto. Tutto ciò continua finché Giulia non decide di prenderla diversamente. Nella nuova posizione la trans si sfila da Elisa e la fa mettere carponi sul letto lasciandola in attesa del suo arrivo in lei.

Stavolta la penetrazione è violenta e ad Elisa sembra quasi di morire. I dolori sono alti e si sente sbattere e squassare ma nonostante tutto la giovane sa che prendere un bel cazzo è sempre bello e che tra qualche istante il piacere avrà la prevalenza sul disagio ed non fa smettere di essere presa. Per qual movimento forte e veloce della trans sente che i testicoli gonfi sfregano sulle grandi labbra e danno delle carezze al clitoride.

Elisa si sente montata come un animale ed è felice di esserlo. Giulia, la trans, sembra essere instancabile e continua a montarla chiedendole di aprirsi ed abbandonarsi ancora di più al piacere parlando, mugolando, chiedendole di sfregarsi con forza al clitoride con le dita per godere ancora di più. Mentre il ritmo non accenna a diminuire, anzi!

La situazione è assai perversa ed il pensiero che se Rocco (compagno della madre) l’avesse vista così, scopata da un trans, sicuramente avrebbe partecipato ed avrebbe chiavato prima Giulia e poi lei.

Questo sogno porta Elisa ad uno stato di climax giusto per godere ed avere un orgasmo forte.

Infatti finalmente sente il suo corpo contrarsi per l’arrivo dell’orgasmo più forte mai provato e sente le mani della sua amica stringere il suo bacino ed il pene giungere ancora più a fondo incollandosi alla bocca dell’utero restando fermo o muoversi impercettibilmente. Percepisce distintamente almeno sei getti di sborra bollente.

Elisa si inarca ed apre la bocca per emettere un urlo scuotendosi ed agitandosi come un animale a cui è stato introdotto qualcosa di estraneo nel ventre. L’animale è lei ed è il cazzo di Giulia che è ben turgido a farla godere. 

L’orgasmo arriva e la lascia stanca. Ancora piena di sperma si accascia su di lei e l’abbraccia forte trattenendo una sua gamba tra le sue per farle sentire tutto il suo umore scorrere. Poi con un filo di voce le chiede “Ma tu cosa sei?” e Giulia sorridendo come ad una bambina che fa la domanda più dolce del mondo “Sono solo un uomo, che ha scelto di vivere completamente la sua duplicità senza rinunciare a nulla. Io sono così esattamente come mi desideri!”

“Mi sei piaciuta tantissimo. Non immaginavo che scopare con una trans fosse così bello.  E’ stato piacevolissimo e lo rifarei anche subito. Non ho mai avuto remore verso i trans ma ora ho trovato una vera amica, direi intima amica che mi piace amare per quanto potrò. Piuttosto dimmi una cosa: hai un fidanzato?”

Tra un bacio e l’altro le due ragazze continuano a parlare e Giulia le spiega che una fidanzata ce l’ha.

L’ha conosciuta sfruttando una chat. 

La trans dice ad Elisa che frequentava da giorni una chat ed una ragazza in particolare. Parlando si sono messe a parlare di argomenti più personali del solito ed hanno deciso di incontrarsi dandosi un appuntamento in un locale di Roma dove Giulia è arrivata puntuale.

Mentre Giulia racconta continua a toccare il sesso di Elisa che docilmente si lascia fare di tutto.

Giulia continua a raccontare che appena entrata nel locale ha avuto un’emozione molto forte ed il cuore batteva fortissimo. Lì c’era una ragazza seduta come d’accordo, era molto alta (1.87 con i tacchi) e slanciata che la faceva sembrare anche più alta, occhi azzurri e capelli lunghi castani, una quarta di seno un culo da far invidia a tante ragazze.

Giulia racconta ad Elisa tra una miriade di baci che è la ragazza più bella donna che lei abbia mai visto prima.

“Solitamente non cerco le ragazze e non mi era capitato prima di dover andare ad un appuntamento con una. Stavolta però è la prima volta. La raggiungo e timidamente la saluto. Lei si alza e ricambia il saluto senza darmi molta confidenza. Dava l’idea di essere leggermente presuntuosa e di essere una ragazza conscia di essere una fantastica figa. Prendiamo un aperitivo e cominciamo a parlare della mia vita e della sua. Più parlavo con lei e più mi piaceva. Mi sentivo attratta dalla sua femminilità e lei lo capisce bene. Dopo circa mezz’ora decidiamo di andare a fare una passeggiata ed è lì che ad certo punto mi faccio coraggio e le do un bacio lungo e appassionato. inaspettatamente la sua lingua entra dentro la mia bocca mulinandola ed io faccio altrettanto nella sua. A quel punto lei mi chiese se volessi andare a casa sua. Ovviamente non ho esitato ed ho accettato l’invito. Appena arrivati a casa sua e mi ha offerto da bere e stese sul divano abbiamo ricominciamo a baciarci.

Era evidente che le piacessi e mentre limonavamo lei mi ha preso per mano e mi condotto nella sua camera facendomi sdraiare sul letto slacciandomi ed abbassandomi sia i pantaloni elasticizzati sia il perizoma.

Non appena è apparso il mio membro ha iniziato a baciarlo e poi lentamente lo ha preso tutto in bocca, dalla punta alla radice. Ovviamente ero tutta depilata perfettamente. Lei mi leccava la cappella tutta intorno.

Poi ho preso l’iniziativa e le ho levato la camicia ed il reggiseno. Così mi ha mostrato un gran bel seno sodo e grande, una quarta con due capezzoli stupendi che ho subito succhiato per tanto tempo. Poi scesa verso il suo l’inguine e le ho sfilato il perizoma bellissimo e di gran classe.

E’ in quel momento che ho avuto la sorpresa inaspettata: al posto della figa ho trovato un grosso cazzo. Sono rimasta stupita. Lei se ne è accorta ma ero troppo eccitata per smettere ed preso a menarglielo facendolo diventare rapidamente duro e nodoso; erano 20 cm di cazzo magnifico.

Ora ero più rinfrancata essendo anche lei una trans come me. Mi sentivo più a mio agio, forse perché eravamo nella stessa condizione.

Anche lei era in estasi e mi ha chiesto se volessi provare a succhiare. Ovviamente ho accettato ed ho le labbra sulla sua cappella baciandolo e lentamente l’ho fatto scivolare nella mia bocca. 

Era duro ed una sensazione ed ho avuto una sensazione nuova mai provata nel sentire quel cazzo nella mia bocca. Avevo avuto molti maschi ma mai una femmina; non avevo mai lesbicato con una trans.

Lei aveva la capacità di farmi sentire strana ma eccitata ed anche succube di lei. Mi piaceva quella sensazioni e così le ho succhiato il cazzo con avidità tanto che lei mi ha detto di rallentare perché voleva godersi il piacere che le davo non volendo venire rapidamente.

Per accontentarla ho rallentato il pompino ma lei ha voluto cambiare posizione. Abbiamo fatto così un 69 da urlo che l’ha portata scaricare la sua sborra (la chiami così vero, tesoro?) nella mia bocca. Non avevo mai voluto che i maschi mi venissero in bocca ma per lei e con lei era tutto diverso. La sua sborra aveva un sapore agrodolce.

Io ero sua succube e mi obbligato, e non ho fatto difficoltà, ad inghiottire il suo seme tenendo tra le labbra il suo cazzo. Lei era in estasi. Mi ha guardato e mi ha baciato in bocca così come si con un’amante e lo ha fatto per tante volte a lungo.

Poi è andata nuovamente al mio cazzo e me lo ha leccato bagnandolo bene con la sua saliva. Si è giro per mettersi a pecorina ed io ho avuto l’istinto naturale di appoggiarle il mio cazzo sul suo buco del culo. 

Era un invito tacito a scoparla ed allora ho spinto piano scoprendo che entrava senza troppa resistenza andando sempre più in fondo. Era bellissimo entrare il lei e sentire il suo calore sul mio cazzo era una sensazione stupenda.

Nel frattempo anche a lei il cazzo era tornato duro e, pur stando dietro, l’ho preso in mano; era durissimo.

L’ho scopata per un po’ e poi mi ha chiesto di sdraiarmi a pancia sotto.

Non capivo cosa volesse fare ma un certo punto sentivo lei che leccava il mio buco del culo. Era bellissimo ma ancora non capivo cosa volesse fare finché, ad un certo punto, si è alzata ed ha appoggiato il suo cazzo sul mio buco del culo. 

Ovviamente il mio buchetto era già ben collaudato avendo preso tanti cazzi, ma stavolta c’era qualcosa di diverso.

L’ho sentito spingere ed ho provato a sottrarmi ma lei mi ha bloccato riuscendo a spingere il suo cazzo sempre più in fondo. Quando è arrivata a toccare con la radice i miei glutei ho sentito un dolore intenso che è poi svanito.

Debbo dirti, cara Elisa, che mi e piaciuto molto.

Mi ha pompato prima piano e poi forte e poi nuovamente piano mentre io mugolavo dal piacere, un piacere mai provato in vita mia.

Prima di venire mi ha pompato per un bel po’ e poco prima dell’orgasmo mi ha detto che questa volta ha voleva venirmi in faccia. Infatti non ha tardato a mettersi inginocchiata sul letto mentre io ero in trepida e felice attesa di ricevere la sua sborra. Mi ha sborrato in faccia ricoprendomi il viso della sua crema bianca che avevo già assaggiato.

Anche io volevo venire e lei estasiata ha voluto avere la mia sborra nella sua bocca per poi ingoiarla a suggellare un patto di unione implicita fra noi due.

E’ stata la più bella scopata della mia vita.

Poi ci siamo addormentate.

La mattina ci siamo svegliati e abbiamo rifatto sesso.

Questa relazione con lei dura ancora oggi e non la cambierei con nessun’altra avventura perché lei sa come farmi godere ed io lei sto prendendo in considerazione di andare a vivere con lei. Lei è così dolce e piacevole anche senza fare sesso.

Praticamente me ne sono innamorata e non potrei vivere senza lei.

Ora non mi dire che anche tu ti sei innamorata di me!”

“NO ma ci sto facendo un pensierino!!” ha risposto Elisa che durante il racconto ha ripreso a sgrillettarsi mostrando il clito turgido a Giulia che le ha chiesto “Vuoi che ti scopi ancora?”

“Si, dai, rifacciamolo!”

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