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La tensione non fa brutti scherzi

By 31 Luglio 2022No Comments

Mi chiamo Cinzia, ho deciso di raccontarvi un po di me e di alcune mie esperienze sessuali da me vissute con l’obiettivo di riviverle e di farvi cosa gradita.
Oggi ho 39 anni, sono single e voglio parlarvi partendo dalla prima volta che sono stata toccata sessualmente tantissimi anni fa.
Ero andata a casa di Claudia (mia migliore amica dell’epoca) per studiare. Lei si era dimenticata dell’appuntamento e quando arrivai trovai solo sua sorella più grande, Giulia.
Bellissima, mora, curatissima e profumata anche se era semplicemente in casa e non sembrava che stesse per uscire.
Mi invito’ gentilmente a sedermi sulla poltroncina della scrivania di sua sorella e di accomodarmi per iniziare a studiare.
Dopo alcuni minuti, non riuscivo ancora a concentrarmi, tesa per esame del giorno dopo e perché avevo bisogno di Claudia e anche dei suoi appunti mentre lei era chissa’ dove. Sua sorella dopo una decina di minuti mi portò un tè freddo, scusandosi per il tutto.
Io la volevo ringraziare per la sua gentilezza ma mi uscii un complimento al suo fascino, che non appena proferito mi fece arrossire.
Lei mi sorrise e appoggiò le sue mani sulle mie spalle in modo amichevole aggiungendo poi subito “Cinzia, ma sei un fascio di nervi, come fai a studiare così tesa? Rilassati e chiudi gli occhi che proviamo a sciogliere questi muscoli tesi.”
Io capii che ne avevo bisogno e lasciai fare e anche se un po’ imbarazzata provai a calmarmi.
Le sue mani sulla parte posteriore del collo e delle spalle, con pressioni e movimenti decisi inizialmente un po’ dolorosi, iniziarono a darmi sollievo.
Lei mi diceva a bassissima voce nelle orecchie di immaginare paesaggi, alberi, onde del mare, mentre il respiro delle sue parole preferite a pochi centimetri dalle mie orecchie le accarezzavano.
La poltroncina sulla quale ero seduta era reclinabile e aveva un poggia testa, lei mi disse di mantenere occhi chiusi e di continuare a rilassarmi e la reclino’ mettendomi in una posizione più confortevole con lei sempre in piedi dietro di me.
Fece cadere le spalline della mia canotta e massaggio’ la parte frontale delle spalle, proseguendo con i muscoli delle braccia.
Quando si allungava per arrivare con il massaggio ai miei avambracci i suoi capelli mi sfioravano il petto e realizzai di avere capezzoli nudi e turgidi per le sensazioni che stavo provando.
Giulia mi disse con dolcezza a pochi centimetri dalle mie labbra, che ora avrebbe accarezzato il viso. Le sue dita abili e leggere sfioravano i tratti delle tempie, del naso e del mento con fare rotativo, io mi ero abbandonata, e non pensavo più a niente, se non alle sensazioni che mi trasmetteva il mio corpo. Avevo bocca semi aperta, il seno fuori e le cosce aperte e rilassate, ma ero a mio agio e stavo bene, lontana dagli schemi e dalle consuetudini.
Il viso di Giulia era vicinissimo al mio, l’aria delle sue parole che mi dicevano di inspirare ed espirare lentamente e profondamentee solleticavano le mie labbra aperte, il suo alito era una brezza dolce e fruttata, che entrava dentro di me nel più profondo del mio petto.
Io espiravo e il mio respiro sentivo veniva rubato avidamente dalle narici di Giulia.
Le mie labbra vennero sfiorate da un tocco di dita leggero, forse umido, poi realizzai che la punta della lingua di Giulia mi aveva sfiorato le labbra e che ora lambiva il contorno delle mie labbra, saggiandone delicatamente anche l’interno e facendomi sentire il sapore della sua bocca nella mia.
Io capitolai spalancando la bocca, sperando di essere baciata con passione.
La bocca di Giulia diventò un tutt’uno con la mia, le nostre lingue giocavano e le nostre bocche si succhiavano a vicenda.
Aprii gli occhi, godendomi da vicino la bellezza di Giulia e il mio primo e inaspettato momento saffico.
Guidai la mano di Giulia verso il mio basso ventre…la volevo lì, giù tra le mie gambe, toccata per la prima volta. La sua abile mano era già a sfiorare con il dorso delle dita sotto l’elastico dello slip la mia pelosina.
La sua lingua intrecciata alla mia, il mio seno nella sua mano e le sue dita che lubrificate dai miei umori avevano iniziato a scorrere veloci sfiorando le labbra della mia fighetta.
Mi stava facendo impazzire, ma un piacere ancora più forte arrivo’ quando inizio’ a stimolarmi il clitoride e mise una falange in prossimità dell’orifizio ruotandola come per aprire il mio fiore.
Pochi minuti dopo le dita di Giulia avevano iniziato a stimolare il clitoride e giocavano con orifizio vaginale senza varcarlo, rispettando la mia verginità.
Il mio respiro si fece affannato, il cuore batteva a mille e Giulia disse con voce eccitata “Godi tesoro, fammi sentire che vieni.”
Arrivarono cosi’, dopo pochi istanti, spasmi incontrollabili nel mio basso ventre…un orgasmo che si diffondeva, attraversandomi il corpo… mi pervase.
Svuotata dal godimento, con respiro affannoso Giulia mi guardava e mi sorrideva dolcemente accarezzandomi i capelli dicendomi che ero stata dolcissima.
Mi resi conto di essere tanto bagnata tra le gambe e anche tra le chiappette.
Giulia facendo riferimento in maniera positiva a quanto mi ero bagnata mi disse di alzarmi e che avrebbe sistemato.
Mi tolse la gonna lasciandomi nuda completamente sotto, dato che le slip erano finite a terra già tempo prima senza che me ne rendessi conto.
Giulia si mise in ginocchio e lasciandomi incredula, con fare felino cominciò a pulire i liquidi della mia figa che erano arrivati fino alle cosce succhiando e leccando dove ero bagnata.
Ero molto imbarazzata, ma la sua dolcezza e il suo farmi stare bene mi resero succube.
Mi lecco’ tra le chiappe che aveva espertamente socchiuso soffermandosi sul buchetto del culo e risucchiando i liquidi da me rilasciati, succhiando rumorosamente e provocandomi brividi e piacere.
Succhio’ tutta la mia passera guardandomi fissa negli occhi per diversi istanti, giocando con il mio folto pelo su cui lei si soffermava respirandolo affondandoci bocca e naso.
Quelle sensazioni e quelle immagini sono vive nei miei ricordi e spesso le faccio rivivere toccandomi e pensando a Giulia.

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