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Lulu e il canile dello zio Parte 1

By 5 Settembre 2022No Comments

Eravamo 6 fratelli e ogni mese i miei genitori facevano fatica , cosi mia madre chiese a suo Cognato Luigi , marito di sua sorella e della mia defunta zia Anna se uno di noi poteva trasferirsi da lui per cercare lavoro.
Luigi che aveva sempre sognato di trasformare me suo nipote prima in una puttana per lui e il suo socio, poi in cagna per i cani dell’allevamento e in puledra per i propri cavalli fu molto contento e gli rispose ” voglio Luca che è l’unico che non è fidanzato e poi come sai per me è una donna e sarebbe l’occasione giusta per vedere se ho ragione ” .
Lei ci penso su e poi acconsentì dicendole che mi avrebbe organizzato le valige e che sarei partito il prima possibile.
Quando mi disse che sarei stato io a dover partire io risposi subito che non volevo andare perchè odiavo lo zio , infatti quelle poche volte che era stato a trovarci con zia mi chiamava sempre Lucia e la cosa mi dava fastidio , lei senza dirmi nulla delle idee dello zio rispose di non preoccuparmi perchè lui scherzava solo per farmi tagliare i capelli , che sarei stato bene da lui e che mi aveva perchè e i miei 2 fratelli più grandi Giovanni e Michele erano fidanzati e che gli altri 3 erano ancora piccoli e andavano a scuola.
Provai a convincerla che non volevo andare ma poi mio padre mi disse con voce molto imponente ” andrai tu e non voglio sentire obiezioni ”
Dopo 3 giorni di preparativi mi accompagnarono alla stazione dei treni , fecero il biglietto e mi salutarono, mio Padre mi disse di ascoltare sempre lo zio e di non farlo arrabbiare , io presi il treno e partii.
Per risparmiare mi avevano fatto un biglietto low cost che si fermava in tutte le stazioni , il viaggio sarebbe durato più di 15 ore. Avevo solo 20 euro ed ero senza telefono , così misi la sveglia sul telefono e dormii per più di 12 ore durante il viaggio viaggio
Quando arrivai lo zio mi stava aspettando alla fermata del treno , era insieme a un altro uomo , erano tutti e 2 alti e possenti , zio Luigi mi presento Marco dicendomi che era il suo socio in affari e ordinandomi di ascoltarlo come se fosse lui presentandomi come Lucia la sua nipotina e sorrisero come scemi .
Zio Luigi chiamò mia Madre dicendogli che ero arrivata parlando di me sempre al femminile , me la fece salutare e , poi le disse che nella tenuta i telefoni non prendevano di non preoccuparsi che sarebbe andato tutto bene.
Già ancora prima di entrare nel taxy io ero arrabbiato perchè mi chiamavano al femminile e quando se ne accorsero si misero a ridere ( probabilmente pensavano già a quello che mi avrebbero fatto con o senza il mio volere).
Poi dopo le solite domande di routine si misero a parlare in dialetto e io non capii nemmeno una parola , capii solo parole come “cagna e puledra ” e pensai che stavano parlando di lavoro, infatti lo zio aveva un allenamento di cani e anche di cavalli .
Zio Luigi mi disse che se ero stanca potevo riposarmi perchè la sua tenuta era lontana , io ormai ero già rassegnato e non mi arrabiai nemmeno perchè mi aveva chiamato al femminile , mi ero gia rassegnata e neanche lo risposi.
Lo odiavo e mi addormentai sulla sua spalla di Marco che nei miei pensieri consideravo un bell’uomo.
il viaggio duro per più di un ora e poi il tassista prese una strada tutta rotta e praticamente isolata, mi svegliai e senza volerlo mi accorsi che mi avevano sdraiata e messa a dormire con la nuca sul cazzo di Marco che avendo il mio viso così vicino si era fatto grosso ( pensai che probabilmente lo aveva più grosso e lungo del mio, e finalmente arrivammo ad un enorme cancello.
Marco aprì il cancello e disse al tassista di arrivare fino all’unica casa in fondo alla strada.
Dopo una cinquantina di metri sulla destra mi fece notare il suo canile che era a sua volta recintato e conteneva altri recinti dove erano divisi cani di tante razze , il terreno dentro il recinto era coperto interamente da sabbia e sembrava un allevamento fatto sulla spiaggia .
Passate le gabbie e il recinto dei cani ( che erano almeno 300 metri ) mi fece vedere 2 cavalli , raccontandomi che aveva in progetto di prendere almeno una cavalla femmina per poterli fare accoppiare.
In quel momento comunque la cosa non mi interessava molto perchè ero stanco e penserioso per il fatto di trovare Marco attraente e di essere attratta dal suo odore.
Per fortuna dopo altri 300 metri arrivammo alla casa.
Un pastore tedesco e un rottweiller erano liberi ed erano di guardia , appena scesi dalla macchina vennero ad annusarmi , poi il pastore tedesco mi salto addosso come per trombarmi mentre il rottweiller mi annusò il didietro
Marco spostò il pastore tedesco e zio disse ” Vedi che anche i cani ti considerano una femmina , Jack e Rok non possono sbagliare e di nuovo i si misero a ridere, ormai stavo al gioco pensando che prima o poi avrebbero smesso e feci una risata al femminile –
Finalmente presero le valige , pagarono il tassista e aprirono la porta di casa.
Quando entrammo mi fecero vedere tutta la casa e in quel momento capii che anche Marco abitava là , dentro di me pensai che erano gay e che magari se un giorno avessi voluto provare avrei potuto farmi una storia con Marco .
lo zio mi fece mettere le valige in un magazzino pieno di roba ed andammo in cucina dove aprirono una bottiglia di rum per festeggiare il mio arrivo.
Provai a dirgli che non bevevo ma Marco mi scherzo dicendo che dovevamo festeggiare l’arrivo di una ragazza nella loro casa, risi anche io e iniziai a bere .
Finito il primo drink ne fece subito un altro , zio disse questa volta invece festeggiamo l’arrivo di una nuova cagna e di una puledra purosangue.
Zio prepararò la pasta, come secondo patate e carne e un insalata e mi disse che nei giorni seguenti avrei dovuto cucinare anche io .

Dopo mangiato marco fece altri 3 drink con bicchieri enormi finendo la bottiglia , mi guardò negli occhi e disse” questo drink invece e per festeggiare finalmente di una cavalla da monta .
Non capivo il motivo ma detto da lui mi faceva piacere.
si dissero qualcosa in dialetto poi zio disse che usciva per andare a far mangiare i cani.
Marco mi diede un asciugamano che sembrava femminile ordinandomi di andare a fare una doccia.
Provai a chiudermi a chiavi ma la serratura era rotta , avevo voglia di masturbarmi per scaricarmi un pò ma avevo anche paura di essere scoperto da Marco così andai sotto la doccia.
Avevo quasi finito di fare doccia quando sentii aprire la porta , così aspettai qualche minuto , lo sporcaccione non aveva nemmeno scaricato il water e si sentiva il suo odore…
Restai nella cabina doccia per altri 5 minuti e continuavo a pensare all’odore di Marco , ne ero attratta probabilmente perchè non mi masturbavo da 2 giorni..
Con mia grande sorpresa non trovai i miei vestiti , chiamai Marco dicendogli di non scherzare e di portarmeli lui con voce autoritaria mi disse di aprire l’ultimo cassetto e di indossare gli abiti che avevano preparato per me , aggiunse poi per oggi vogliamo vederti vestita così .
Nel cassetto c’erano solo vestiti da donna , chiamai Marco ma lui mi disse di sbrigarmi a vestirmi perchè se non fossi stata pronta per quando tornava zio sarei stata punita severamente.

Tuo zio pensa che sei una donna e da come mi guardi e dalle tue risposte che hai dato sembra ovvio anche a me , stai tranquilla che tanto qua siamo solo noi , i cani e i cavalli e nessuno verrà mai a saperlo. Poi magari ti piace veramente e ci pompini
L’alcool inizio a fare effetto e cosi decisi di indossare quei vestiti e stare al gioco, cosi gli risposi ” con te mi piacerebbe varamente ma lui e mio zio , non posso andarci a letto”
Mentre mi vestivo lui mi disse che luigi era solo uno zio adottivo, non di sangue e che non mi vedeva come nipote ma come una ragazza che voleva portarsi a letto , che aveva grandi progetti per me ti ha sempre voluta nel suo letto , fidati che me lo ha sempre detto che ti vuole come la puttana della tenuta.
Indossai le autoreggenti , poi la minigonna in pelle e anche il reggiseno contenente dei seni finti in silicone con un top di colore rosso fuoco .
Entrò con una busta con oggetti vari , poi senza preavviso mi alzo la minigonna e mi ne fece indossare una cintura di castità per maschi e una specie di slip a forma di figa in silicone che mi lasciava il culo tutto scoperto , mi abbassò la gonna e , mi mise un collare al collo , mi guardò per bene e disse” stai proprio bene, sei una bella troia.
Guardandomi allo specchio del corridoio lo pensai anche io e gli dissi che probabilmente aveva ragione lo zio, mi piaceva il mio aspetto.
Fu in quel momento che per la prima volta sentii un pene ingrossato sul mio sedere , io all’inizio feci finta di niente ma poi gli presi le mani chiedendomi di stringermi forte.
Mi disse brava , mi stai provocando ma prima che torni tuo zio devi truccarti.
Presi fondotinta , correttore , rossetto , e matita iniziai a metterli, lui nel frattempo continuava a strisciarmelo dietro , poi se lo tirò fuori mi alzo la gonna facendomelo sentire pelle a pelle.
Dopo 20 minuti ero pronta ma facevo finta di truccarmi ancora , Marco attaccò una catena al collare e mi fece sedere sul divano Io ormai ero eccitatissima e pensai ora mi faccio scopare , lui però poi mi bacio facendomi arrossire.
Mi disse che avrebbe tanto voluto scoparmi ma che zio Luigi voleva essere il primo a farlo , perchè voleva aprirmi piano piano in modo da farmelo piacere poi aggiunse di non preoccuparmi perchè ormai ero la puttana della tenuta e che se mi fosse piaciuto avrei preso tanti cazzi gli chiesi se potevo succhiarglielo ma lui legò la catena ad un anello messo su un muro e mi disse di aspettare lo zio a gambe accavallate.
Prima di andarsene in camera tuttavia me lo fece baciare e subito dopo me lo mise in bocca facendomi assaggiare per la prima volta il suo sapore. io avrei voluto continuare ma lui andò via baciandomi e augurandomi la buonanotte.

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