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Quelle fantasie dirette che non piacciono alle donne – Capitolo 2 (Due orgasmi presi al volo)

By 24 Febbraio 2020Maggio 3rd, 2020No Comments

Secondo capitolo di quelle fantasie dirette che non piacciono alle donne…. Alla maggior parte delle donne non piace l’idea di essere desiderate fisicamente per puro desiderio sessuale, semplicemente per la libido che sprigiona il loro corpo… invece è proprio quello che succede in ogni momento e nelle situazioni quotidiane più disparate, quando nei pensieri delle donne non nient’altro di più lontano dal sesso…
Anche questo racconto comincia con una situazione reale e finise nella fantasia. Provate ad indovinare voi in quale punto esatto finisce la realtà e comincia la fantasia…

Sono al supermercato in un giorno qualsiasi e mi servono delle calze nuove. Negli scaffali della biancheria maschile c’è una ragazza come tante qui. Molto carina, sui 24-25 anni, bionda, non alta, gambe normali, con un maglioncino viola ben sagomato sui dei bei seni e dei pantaloni neri. Non ci faccio caso in un primo momento. Prendo le mie calze e procedo per i miei acquisti. Dopo alcuni giri mi accorgo che quella ragazza è sempre lì…
Ma cosa ci fa per così tanto tempo una ragazza nello scaffale della biancheria maschile? Incuriosito torno lì e faccio finta di guardare altre cose. Lei sta guardando magliette e slip. Magari starà cercando qualcosa di particolare per il suo ragazzo, penso io. Mi accorgo però che si sofferma in particolare sulle confezioni di mutande e magliette che esibiscono foto con quei bei figoni, con dei pacchi osceni dentro le mutande, gonfie quasi fino a scoppiare… e quei fusti palestrati che indossano canottiere aderenti come una seconda pelle. Ogni tanto prende una confezione dallo scaffale ed ammira da vicino quel pacco esagerato che avvolge il cazzo nelgli slip bianchi… poi lo ripone e passa ad una maglietta aderente con in foto i muscoli di un bel fusto. Insomma, si stava eccitando a forza di guardare quei bei pacchi e quei bei fusti muscolosi! Ma tu guarda, poi dicono che solo gli uomini si eccitano vedendo immagini di biancheria dell’altro sesso…
Mi soffermo meglio su di lei. Ha dei pantaloni neri di tessuto tipo jeans, ma sottile. Sono molto aderenti attorno al suo bel sedere pieno e le si infilano bene in mezzo, aprendo lo spacco della vulva generosa, che guardandoci bene si scorge fin da dietro, quando distanzia leggermente le gambe… quella visione mi eccita rapidamente e l’idea che lì sotto sia fradicia di miele, desiderosa di accoppiarsi con uno di quei bei membri eretti, me lo fa rapidamente rizzare e bagnare…

Chissà da quanto tempo era lì. Magari era tutta una mia impressione, o forse era veramente eccitata lì sotto…
Mentre guarda la foto di un bel “pacco” su una scatola di slip contorce le labbra lucide e le preme fra loro come quando si sparge del burro di cacao… magari sta veramente immaginando di fare rizzare quel membro e di ficcarselo dentro… Quando solleva le braccia per riappendere le confezioni posso ammirare tutta la rotondità dei suoi seni, generosi ed all’apparenza ben fatti, che vengono protesi in avanti dalla posizione… a volte mi sembra di intravedere una lieve sporgenza in corrispondenza dei capezzoli.
Io sono eccitatissimo e darei qualsiasi cosa per posare le mani su quei seni, spogliarla, scoparmela con passione e sborrarle dentro subito… la vorrei ribaltare lì nella cesta piena di morbidi indumenti alla rinfusa…
Io sono bagnatissimo e ad ogni mia contrazione di piacere un gocciolone di miele mi bagna le mutande…
Mi immagino il suo clito duro, premuto nello spacco di quei pantaloni… mi chiedo che sensazioni dia alle donne portare quei pantaloni, quando stretti in mezzo allo spacco premono sul clito, magari quando è teso ed eccitato… chissà se arrivano a bagnarsi, quasi masturbandosi mentre camminano…
Si avvicina ad una cesta piena di calze e mutande alla rinfusa e con la parte anteriore del suo sesso, si appoggia contro il bordo della grata metallica. Chissà se sta cercando di premere il bordo della grata fugacemente contro il clito, per darsi  un brivido di piacere…

E’ incredibile come a volte basti poco per eccitarsi al culmine del desiderio. Mi ridico che probabilmente mi sto immaginando tutto io. Lei non è affatto eccitata, non voleva solleticarsi il clito contro la cesta e non ha premuto le labbra fra loro perché era eccitata… Ma me lo dico inutilmente. Sono sempre più eccitato e ho sempre più voglia di scoparmela, di sborrarle dentro subito…

Lei non sembra accorgersi della mia presenza, è troppo concentrata… E’ ora di cena inoltrata e nel supermercato c’è pochissima gente. Nei paraggi della nostra zona non c’è nessuno. La voglio scopare a tutti i costi, voglio godere di quel corpo… Bagnato fradicio ed annebbiato dal desiderio mi viene un pensiero pazzesco… Mentre sta con le gambe leggermente scostate e si vedono da dietro i pantaloni che separano lo spacco, proprio sotto le gambe, mi dico:”Adesso le ficco una mano proprio in mezzo lì sotto, voglio sentire a tutti i costi quel ben di dio!….Mah sì, cosa succederà? Mi tirerà uno schiaffo, urlerà, mi farà fare una grande figura di merda davanti ai commessi, ma io non resisto…”

Io sono nello scaffale opposto al suo, lei è in quella posizione perfetta girata verso lo scaffale, con le gambe ben  scostate… io con la mente annebbiata dalla voglia infilo la mano destra lì sotto da dietro, nel bel mezzo di quelle cosce schiuse, assestando bene il dito medio nel largo solco del suo spacco enorme…
Per un interminabile istante le mie dita rimangono lì, a contatto col calore del suo sesso e fra il morbido delle sue cosce, con il lungo dito medio che le giuge fin sotto il clito…

– “AAAHHH!!”
Lancia un grido intenso e rapido, che riecheggia all’intorno… In un lampo solleva il bacino e chiudendo le gambe si sfila dalla mia mano… Si gira di scatto e per un istante mi guarda sbalordita con quelle labbra lucide, tenendo ancora la bocca semiaperta dopo il grido…

– Oh mein Gott!! (Oh mio dio!!)
Esclama lei mentre si gira (Un’espressione di esclamazione molto usata in Germania)

– Mah?! Mi vuoi fare venire?!
esclama con la faccia sbalordita, rimanendo a bocca socchiusa…

Allora sì, sembra proprio che sia eccitata… Senza rispondere, gemendo già dalla voglia di sentirmela contro, la afferro per i fianchi, in un lampo la giro di schiena davanti a me, porto la mano destra davanti a lei e la aggancio in pieno sulla patta del suo sesso. Affondo bene il dito medio sul clito e la tiro contro di me, facendo sbattere il culo sul mio palo duro come il marmo sotto i pantaloni… mi muovo su e giù strofinandomi contro il suo sedere morbido….

– AAAaaahh!

Grida di piacere lei… per non cadere si appoggia con le mani ad un ripiano in alto, esponendo i suoi seni alla mia presa…
Con il braccio sinistro la cingo sui seni, afferrando con la mano il suo seno destro, palpandolo a dovere… Gemiamo e ansimiamo insieme… dopo poche pressioni sapienti sul suo clito lei viene trattenendo solo parzialmente gli urli…. ed in pochi movimenti contro il suo sedere generoso e consistente, vengo anch’io allagandomi le mutande…
Ma come avrei voluto tirarle giù i pantaloni, penetrarla e sborrarle dentro urlando in un impeto di passione!
Ci guardiamo imbarazzati e ci allontaniamo. Io mi incammino impacciato per lo scompiglio dentro i pantaloni…

Alla maggior parte delle donne non piace l’idea di essere desiderate in modo così diretto, ma è così che accade. Anche nelle situazioni quotidiane più comuni, nei pensieri degli uomini nascono in un lampo queste sfrenate fantasie…
che si potrebbero realizzare con molta più facilità, se le donne avessero un approccio al sesso più libero e meno condizionato socialmente.

Cosa ne pensate? Scrivete i vostri commenti a:  psegr2011@hotmail.com  e mettere come oggetto “Racconto”

Gli altri miei racconti li trovate qui:
https://raccontimilu.com/author/marcus/

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