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Mi chiamo Marco, ho 27 anni. Vivo in una città del nord. In una villetta bifamiliare, dove nello stesso cortile alla porta di fianco, abita mia zia Carla con mio zio. Abitando così vicini, c’è sempre stata una certa confidenza tra di noi. Diciamo che io durante il giorno vado spesso a casa loro e viceversa. Capita che mia zia quando al mattino ad una certa ora non mi vede ancora, mi viene a chiamare fino in camera, anche perché lascio la porta aperta visto che siamo in un cortile privato. Mia zia è una donna di 52 anni, un po’ in carne ma al punto giusto, fianchi larghi e seno ambondate, scura di carnagione. È una donna giovanile, scherzosa e allegra. Tipica donna mediterranea. Io invece sono un ragazzo riservato, un po’ timido. Ma confesso che ho sempre avuto un debole per zia Carla. Non un debole nel senso di voler fare del sesso con lei, ma mi sarebbe piaciuto farmi vedere nudo da lei. Tant’è vero che alcune volte quando sentivo che lei si dirigeva verso casa mia, cercavo di creare una situazione dove lei mi potesse sorprendere nudo come per sbaglio. Non ci sono mai riuscito veramente, all’ultimo momento mi tiravo indietro per la troppa timidezza o paura che lei capisse che lo stessi facendo apposta. Ho fatto molti tentativi, ma non so se ha mai percepito qualcosa. Il massimo che ho avuto il coraggio di fare è stato quello di starmene in mutande mentre parlavo con lei, o dopo la doccia ho legato male l’asciugamano alla cinta sperando che scivolasse come involontariamente. Ma mai niente di fatto.

Arriva agosto, tutti vanno in vacanza. Io non avevo organizzato niente per quell’anno. Volevo starmene tranqillo a casa. Mio zio aveva organizzato un viaggio con degli amici, andava via due settimane. In città non c’era più nessuno. Un giorno, mentre giravo su internet, trovo delle offerte su degli appartamenti in una località di mare al sud, un po l’idea mi ha sfiorato, mi ero un po rotto della monotonia della città, volevo cambiare aria. Quindi andai da mia zia ad avvisarla che sarei andato qualche giorno al mare: sai zia, ho visto una bella offerta su degli appartamenti al mare, quasi quasi mi è venuta voglia di partire. 

Ah si Marco? E ridendo come per scherzare mi dice: allora vengo anch’io! Cosa faccio sola qui? Almeno dividiamo le spese. 

A me già erano passate mille fantasie per la testa, stare con lei in un appartamento, mi sarei potuto sbizzarrire, sicuramente sarei riuscito nella mia missione. Allora le dico: ok zia! Mi farebbe piacere. Allora prenoto anche per te? 

Va bene dai. Cosa prenoti? Hotel o appartamento? 

Guarda zia, ho visto questo appartamento a due passi dal mare, due settimane 400 euro. Ti potrebbe andare bene? 

Si ottimo! Dai prenota. Quando si libera? 

Già domani, dobbiamo fare proprio una cosa in fretta e furia! 

E lei ridendo dice: ahahah… Dai facciamo questa pazzia, animiamocci un po’.

Va bene zia, allora vado a prenotare, preparo le mie cose e domani mattina si parte! 

Ero eccitatissimo, era finalmente ora di dare una botta di vita alle giornate. Quindi vado in casa, prenoto subito l’appartamento senza neanche leggere i dettagli, dalle foto sembrava carino. Prendo la mia borsa da viaggio, metto dentro l’essenziale, non volevo troppo peso, faccio una doccia e di corsa a letto. L’indomani mattina alle sei in punto mia zia si precipita in camera mia: dai Marco! Svegliati… Dobbiamo partire!

Io ancora assonnato apro gli occhi, vedo mia zia ai piedi del letto che mi scuote un piede per farmi svegliare. Ma nel frattempo mi rendo conto di essere solo in slip e per di più con un certo rigonfiamento, mia zia sicuramente ha visto, ma sembrava completamente indifferente. Io imbarazzato ho piegato le gambe in tempo per coprire l’erezione che mi ha causato quella situazione. Ma mia zia che voleva partire e non stava più nella pelle, ha cominciato a strattonarmi per un braccio dicendo: dai Marco tirati su! Cosa c’è non vuoi più partire? Alzati pelandrone! 

Ma io non sapevo come fare calmare quell’erezione, allora di scatto mi sedetti sul bordo del letto appoggiandomi con i gomiti sulle ginocchia, ma l’erezione era evidente. A quel punto forse mia zia capì la situazione e mi disse sorridendo: ok ho capito ti lascio in pace, ti aspetto di la ok? Riprenditi. 

Non sapevo cosa intendesse di preciso, comunque mi resettai e dopo 30 minuti eravamo già in macchina.

Dopo ore di viaggio, siamo arrivati a destinazione, abbiamo contattato il proprietario dell’appartamento che avevo prenotato che molto gentilmente ci ha accompagnato. Ma nel mostrare l’appartamento, mi sono accorto che qualcosa mi era sfuggita. Infatti, ci siamo ritrovati in un monolocale, che poi era un vecchio magazzino riadattato ad appartamento. Ma si trattava di una stanza divisa da un armadio a sei ante, dove da una parte c’era la zona giorno e dall’altra zona notte. Solo un letto matrimoniale. Il bagno che consisteva solo in un lavandino e la tazza, si trovava fuori nel piccolo cortiletto privato. E la doccia si trovava di fianco al bagno, ma questa non aveva la porta. Ci siamo guardati in faccia con mia zia un po’ straniti. E quando il proprietario è andato via augurandoci buone vacanze, non sapevo come giustificare la cosa con mia zia. Lei non aveva visto l’appartamento, si era fidata di me. Allora mi dice: ma non hai trovato altro?

Io le risposi: zia non sapevo, ho prenotato di fretta e ho dimenticato di guardare i dettagli! 

Allora lei dice sorridendo quasi divertita: beh, dobbiamo passare due settimane qui, ci organizzeremo nel migliore dei modi.

Ed io: certo zia vedremo come organizzarci. A limite per dormire mi arrangeró nella sdraio in cortile. 

E lei: ma dormire non è un problema, no ti scandalizzerai a dormire nel letto con me! Il problema più grande che vedo è che nella doccia manca la porta! 

Non ti preoccupare zia, ho portato un asciugamano in più, la useremo al meglio come porta, ci penso io. Allora feci del mio meglio per fissare l’asciugamano al muro in modo che non si vedesse dentro la doccia, ma nonostante gli sforzi non si riusciva a coprire completamente. 

E adesso come facciamo? disse zia. Io vorrei tanto fare una doccia! Dopo il viaggio sono tutta sudata! E poi con questo caldo! 

Allora io le dissi: zia fai la doccia tranquilla, io vado sul letto e non mi muovo da li, non mi permetterei mai di guardare. 

Come sei bravo, disse lei ridendo. 

Allora così feci, andai sul letto e li aspettai. 

Nel frattempo era diventato buio, e quando è stato il mio turno nel fare la doccia, da dentro, dalla zona giorno con la luce accesa non si riusciva a vedere fuori, allora andai io a fare la doccia, ma le dissi: zia mentre faccio la doccia non c’è bisogno che stai a letto, tanto fuori non vedi se stai dentro con la luce accesa. 

Ah ok Marco, allora se non ti dispiace ne approfitto per preparare da mangiare! 

Si zia! Grazie. Allora vado e faccio il più veloce possibile. 

Entrai nella doccia, in effetti l’asciugamano copriva ben poco, la situazione mi eccitava. Io da li potevo vederla, ebbi un’erezione immediata appena mi sfilai i pantaloni e le mutande, ero li tutto nudo, coperto solo dal buio, e dalla fiducia che zia non guardasse. Cominciai a fare la doccia ma ero troppo eccitato, la mia erezione non voleva calmarsi, allora tardavo nell’uscire dalla doccia. Intanto il tempo passava, e vidi che era pronto da mangiare. La porta d’entrata in casa era proprio davanti la doccia. Non sapevo che fare, forse se mi sarei masturbato avrei calmato la situazione, di certo non potevo uscire in quelle condizioni. Ma ad un tratto vedo mia zia avvicinarsi verso la porta, si ffaccia e guardando nella mia direzione dice: tranquillo, non vedo niente, allora che fai vieni a mangiare? 

Ed io con voce quasi tremante: si zia arrivo. Allora mi concentrai, cercai di ricompormi, misi i miei pantaloncini e mi diressi verso zia che era già a tavola. Ma quei pantaloncini legeri, non coprivano molto, anche perché non avevo messo le mutande. Ma l’erezione non era scomparsa del tutto, c’era ancora un vistoso rigonfiamento. Quella sera è passata così, eravamo entrambi stanchi dal viaggio, allora abbiamo deciso di andare a letto presto per svegliarci prima. Per adare a letto io quella sera rimasi in pantaloncini senza maglia, faceva troppo caldo. A dire il vero mi sarei spogliato nudo, ma non potevo. La zia si cambió in zona giorno mentre io ero già a letto. Anche lei sentiva molto caldo, avevo notato la sua sofferenza nell’indossare la canottiera per dormire, sicuramente anche avrebbe dormito volentieri nuda. 

Spegniamo la luce e mi dice: per oggi è andata così, eravamo stanchi e siamo andati a letto presto, ma da domani si festeggia! 

Nel frattempo a me stava ritornando l’erezione, allora dissi: si certo zia! Dai spegniamo la luce e dormiamo così ci svegliamo prima! Buona notte zia. 

Buona notte Marco. 

Ma la mia erezione non si calmava, ero nello stesso letto con mia zia e il mio pisello stava per esplodere, non sapevo come fare, non riuscivo a dormire. Se mi fosdi masturbato il letto si sarebbe mosso e lei sicuramente si sarebbe accorta. Cominciai a bagnarmi, lo sentivo era tutto bagnato, avevo i pantaloncini inzuppati, dal respiro quasi ansimavo. Avevo una forte voglia di prenderlo in mano proprio li di finco mia zia e cominciare a masturbarmi. E se lei si fosse accorta mi sarei eccitato ancora di più. Avrei voluto schizzare mentre lei mi diceva: ma Marco che fai! Invece ho passato la notte insonne con un erezione quasi dolorosa ed i pantaloncini tutti bagnati. Mi addormentai distrutto. Dopo un po mivsentii chiamare dalla zia: Marco, dai svegliati, sono quasi le 10! Io vado a prepararmi di la, non venire ti dico io quando sono pronta. 

Ok zia. Non seppi dire altro, ero distrutto dal sonno. Avevo dormito a pancia in su, e svegliandomi mi accorsi che le mie condizioni non erano diverse dalla notte, l’erezione era ancora li e i pantaloncini ancora bagnati… Quella chiazza era molto evidente, si capiva perfettamente di cosa si trattava, mia zia avrà sicuramente visto! 

Ma poi sento: io sono pronta! Puoi venire! 

Si mi cambio e arrivo zia! Indosso il costume e vado da lei. Buongiorno zia! 

Buongiorno Marco, che si fa oggi? 

Andiamo un po’ in spiaggia?

Ok ci sto! Ma dopo passiamo dal supermercato a comprare quache birra, questa sera ho voglia di festeggiare come non faccio da tanto, ho voglia di stordirmi un po’, ma non dire niente a nessuno Marco, soprattutto a tuo zio, lui non mi fa bere mai, è contro questo tipo di divertimento. 

Ma zia, è contrario lui e non fa bere neanche te? Non è giusto! 

Sai com’è tuo zio a volte, ma stasera non mi frega! Stasera ci divertiamo! 

Beh, per me non era un problema, anzi, mi faceva piacere un po di divertimento di quel tipo, ed ero contento d’aver trovato una compagna per fare un po’ di casino! Eravamo così contenti che non abbiamo resistito ad aspettare la sera, ci siamo precipitati direttamente al bar. Dopo aver passato la giornata tra aperitivi vari e fatto il rifornimento di birra al supermercato, si fece sera e ci siamo diretti verso casa. Eravamo molto allegri, allora entrati in casa la zia mi disse ridendo: tu vai in camera, io faccio una doccia, non spiare eh! Aahahah! 

Io ridendo le risposi: non zia, non ti spio non ti preoccupare, non che non ci sia niente da vedere! mi scappó di dire. 

Cosa vorresti dire? Ti piacerebbe vedermi nuda? 

No zia scherzavo! Certo sei una bella donna ma sei mia zia! Dai vado di la, sta tranquilla non guardo. 

Certo altrimenti rischieresti di non dormire stanotte. Disse sempre ridendo. 

A cosa si sarà riferita? Finito di fare la doccia vado io: zia adesso vado io, la storia dello spiare vale anche per te… Ahahah

Tranquillo Marco… Non ti guardo,  a tal proposito ho una cosa da chiederti dopo. 

Quello che disse mi lasció di stucco: cosa zia? 

Niente dopo ne parliamo, tranquillo non è niente di grave. Fai la doccia intanto preparo la cena. 

Mi feci la docci ma nell’ansi di quello che mi voleva dire non ebbi neanche il tempo di pensare che mi trovavo nudo e lei li che cucinava. Feci la doccia in fretta e andai da lei. 

Dai Marco, apri due birre e siediti a tavola che è pronto. 

Cosa volevi chidermi zia? 

Ahahhaa… Guarda Marco, visto che oggi sono in vena volevo togliermi una curiosità, premetto che non sono arrabbiata, offesa o tanto meno voglio rimproverarti. 

Io mi preoccupai. 

Marco, da tanto tempo voglio chiederti questa cosa, non capisco le tue intenzioni. 

Dai su dimmi zia

Ho notato che da tempo, quando vengo a casa tua, casualmente ti trovo in una situazione di quasi nudità, sia chiaro, non è un problema, ma volevo solo sapere se fosse un caso o c’è qualcos’altro sotto

Io sbiancai, non sapevo che rispondere. 

Sii sincero Marco. 

Allora presi coraggio e approfittai della situazione, mi volevo giocare il tutto per tutto, se fosse andata bene avrei soddisfatto la nia più grande fantasia. Allora dissi: ok zia, voglio dirti la verità. Intanto voglio precisare che non ho nessuna intenzione di avere rapporti di qualche tipo

In che senso? Dice lei

Tipo sessuali zia. 

Ah capisco, continua! Mi dice con un sorrisino. 

Vedi zia, il fatto è che… Mi piace farmi vedere nudo. 

Ma…Maaarco! Ti piace farti vedere nudo? 

Si zia. 

Ma da me? 

Si zia, da te. Ecco sono stato sincero.

Mi metti in difficoltà così Marco. Mi disse ridendo. Ti confesdo che ero preoccupata che tu volessi avere dei rapporti sessuali con me. 

No zia, non che tu non sia una bella donna, ma a me piace farmi vedere nudo. 

Ok capisco. Dice facendo una risatina. E solo questo? 

Diciamo che mi piacerebbe essere libero di fare quello che voglio. 

In che senso Marco? Non dirmi che faresti anche quella cosa li! 

Ormai ti dico tutto, si zia, farei anche quella cosa li, mi piacerebbe ma sono timido. 

Ahahaha…. Ma dai Marco! Beh comunque grazie d’esser stato sincero, mi hai tolto un peso. 

Io rosso in faccia ed eccitato al massimo dico: e di che zia. Finita cena rimaniamo li ancora a parlare e bere del più e del meno, quando la zia salta fuori con: adesso che abbiamo una certa confidenza, ti chiedo se per caso hai bisogno di fare le tue cose! Ahahah siamo in questo mini appartamento e non hai la tua privacy! Ti chiedo perché questa mattina ho visto in che condizioni eri! 

Allora ha visto pensai. Però risposi: ma ziaaaa, mi metti in imbarazzo! 

Dai Marco, ormai non abbiamo più segreti, voglio venirti incontro, se avessi bisogno di fare le tue cose,dimmelo che ti lascio lo pazio, se vuoi vai sul letto, ti lascio la tua privacy. 

No zia così mi imbarazza! In realtà mi eccitava da morire l’idea che mi sarei potuto masturbare con il suo consenso. Va bene zia grazie, magari dopo vado. 

Fai tu… Capisco che sei giovane e hai i tuoi bisogni. 

Intanto si fece una certa ora. 

Marco, io vado a letto, non ce la faccio più era da tanto che non passavo una serata così. 

Ne possiamo fare altre zia, abbiamo ancora tanto tempo! 

Certo! Non vedo l’ora. Beh vado a letto, mi cabio in camera, aspetta a venire, ahaha, capito la battuta? Aspetta a venire! 

Dai zia! 

Ma Marco mio, adesso possiamo fare ache questo tipo di battute! Cosa c’è di male? Siamo entrati in confidenza! 

Intanto metto i miei pantaloncini e zia mi chiama. 

Puoi venire adesso. 

Allora mi sono sdraiato sul letto e mia zia ancora incuriosita mi chiede: cosa provi nel farti vedere nudo? 

Lo vuoi proprio sapere? 

Si Marco. 

Provo una fortissima eccitazione, un piacere bellissimo. 

Wow, e con chi lo hai già provato? 

Con nessuno ancora, infatti è ancora il mio sogno erotico rimasto insoddisfatto. 

Povero Marco. 

Sai ieri mentre facevo la doccia fuori e ti vedevo, ero così eccitato che non sapevo come uscirne, avrei voluto toccarmi ma ancora non sapevo come l’avresti presa. 

Certo adesso che lo so la prossima volta ti faccio toccare in pace! 

E poi tutta la notte non ho dormito a causa dell’erezione che non potevo calmare. Mi sarei toccato, ma ti saresti accorta, il letto si sarebbe mosso! 

Marco te lo ripeto, adesso siamo al buio, se vuoi mi giro dall’altra parte e tu fai quello che devi fare ok?

Masturbarmi li? Nel letto con mia zia? Stavo per impazzire. Ok zia, se non ti dispiace ne avrei proprio bisogno. 

Ok Marco, allora mi giro, fai pure tutto quello che vuoi. 

Si zia. Hai per caso dei fazzoletti? 

No, non ho niente da darti. Anzi. Dice ridendo. Potrei darti il costume che ho usato oggi, tanto lo devo lavare! 

Il costume intero di zia per sborrarci dentro? Pensavo mi prendesse in giro, e risposi: ah si ok zia! 

Tieni marco. 

Mi diede veramente il suo costume. Allora lei si giró, io eccitatissimo abbassai i pantaloncini, me li tolsi completamente, ero nudo sul letto con mia zia e lei girata di spalle. Bastava che girasse la testa e avrebbe visto tutto anche se in penombra. 

Come va Marco? Mi chiese. 

Bene zia, grazie. Iniziai a toccarmi piano. Zia ti dispiace se me la prendo con comodo? Vorrei godermi questo momento. 

Fai quello che vuoi, non ti preoccupare. 

Allora ne posso approfittare anche per guardare un video porno sul telefono? 

Vuoi vedere un video porno? Ahahhaha ok fai pure! Se ti eccita! 

Si mi eccita ancora di più guardarlo sapendo che ci sei anche tu. 

Fai quello che vuoi Marco, però Marco così mi incuriosisco. 

In che senso? 

Vorrei vedere anche io il video, per farmi due risate! 

Per me puoi vedere zia, ma sono tutto nudo! 

Ti prometto che guardo solo il telefono. 

Ormai ero preso dalla totale eccitazione, il pisello continuava a colare sulla pancia e di conseguenza bagnava le lenzula. Allora le dissi : per me zia puoi guardare tutto quello che vuoi. 

Allora mi giro eh? Non ti guardo il pisello tranquillo. 

Allora si giró, si avvicinó al mio fianco destro. Non so se nella penombra avesse visto qualcosa. Poi mi disse: dai accendi il telefono, vediamo questo video. Accennando una risatina imbarazzata. 

Nell’accendere il telefono feci in modo che si illuminó un po tutto, e vidi il suo sguardo che furtivo cadde sul mio pisello gocciolante. 

Ops… Scusa Marco mi è cascato l’occhio. Mamma mia, ti sta per esplodere! Sei tutto bagnato! Non pensa che ti potesse fare tanto piacere questa situazione! 

Te lo avevo detto zia. 

Da adesso ti chiamerò pisellone, hahaha. Disse ridendo. Dai guardimo il video altrimenti mi casca ancora l’occhio. 

Vuoi vedere qualcosa in particolare zia? 

No no… Fai tu, è la tua serata. Io sono solo curiosa. Questa serata è proprio particolare per me! 

Anche per me zia. Allora ho optato per un classico pompino, non volevo osare troppo, non avevo ncora così tanta confidenza. 

Lei di fianco a me se la ridacchiava, io invece ero al limite dell’orgasmo. Mia zia era di fianco a me mentre mi masturbavo. La mia eccitazione saliva sempre di più. 

Mia zia rompe il silenzio e dice ridendo: mamma mia quanta saliva che produce quella del video! Sta allagando tutto! 

Allora le dico scherzando: ahahhaha si è vero, mi presteresti un po della tua? 

Ma che dici Marco! Ti sei fuso? Vorresti la mia saliva? 

Scherzo zia. 

E poi come te la dovrei dare? Non mi metto a fare di certo come quella del video! 

Ah quello non è un problema, non devi fare come quella, me ne potresti dare un po in mano! 

In mano? Dovrei metterti la mia saliva in mano? E poi cosa faresti? Ti toccheresti con la mia saliva? 

Si. 

Ma dai Marco, veramente vorresti la mia saliva? 

E perché no? 

Ormai sei proprio andato. Disse ridendo. faresti e diresti di tutto, vero? 

Si zia. 

Dai ok, oggi voglio fare in modo che realizzi il tuo sogno, porgimi la mano. 

Allora le porsi la mia mano tutta bagnata, lei fece colare della saliva dalla sua bocca e si andò a mischiare con i miei umori. 

Adesso cosa fai? Mi chiese. 

Adesso lo metto sul cazzo zia!

Ahaha… Sul cazzo? Sei diventato anche volgare! Sei proprio fuori di te! 

Allora con lo sguardo seguì la mia mano mentre la portavo sul cazzo e cominciai a spalmare la sua saliva sulla cappella poi sull’asta, poi glie ne chiesi ancora, me la diede e la spalmai sulle palle mentre lei guardava la scena divertita. 

Ti piace? Mi chiese. 

Si tantissimo, sto per impazzire. 

Non ho mai visto un pisello così tutto bagnato, sei proprio eccitatissimo! 

Si ma non voglio venire adesso,starei qui ancora per ore. 

Stai tutto il tempo che vuoi Marco. Vuoi ancora un po’ di saliva? 

Si zia. 

Ok, tu stai tranquillo, toccati. Metto io la saliva. 

Allora si spostó con la testa sul mio cazzo e dall’alto ne fece colare un po’ cercando di prendere la mira, mi cadde sulle palle sulla mano e sulla cappella. In quel modo la sentivo ancora calda. Ma lei mi guardò divertita e disse: mi stai consumando tutta la saliva!

Ti imbarazza quello che vedi zia? 

Un po’ si, ma voglio che tu arrivi fino in fondo ormai. Ma voglio confessarti una cosa, mi sa che ho bagnato le mutandine! Cosa ti credi, ogni tanto anch’io avrei bisogno della mia privacy. Disse un po imbarazzata. 

Ah si? Beh, mi pare comprensibile! E scherzando le dico: hai le mutandine bagnate? Me le presteresti? 

Devo darti le mie mutandine? 

Mi piacerebbe toccarle tutte bagnate! 

Ormai fatto trenta, facciamo anche questa dice la zia. Però girati, le tolgo e rimetto i pantaloncini. Non guardare. 

Va bene zia non ti guardo. Allora mi girai, sentivo che si sfilava i pantaloncini e le mutandine e nel frattempo esclamò: ma ho bagnato anche i pantaloncini! Vabé, li rimetto lo stesso. Li rimise e mi porse le sue mutandine. Eccole, disse. Sono tutte inzuppate.

Me le diede e le chiesi: posso strofinarle un po sul mio cazzo? 

È quello che volevi fare? 

Mmmm si zia. 

Allora pendile, fanne ciò che vuoi. Sto colando anche io Marco, se proprio vuoi saperla tutta. 

Allora presi le sue mutandine, le misi intorno al mio cazzo e mi masturbavo sotto il suo sguardo. Poi le chiesi: mi dai un po’ dei tuoi umori? 

E come facciamo? 

 Bagnati la mano e poi li passi sulla mia. 

Allora infiló la mano nei pantaloncini morbidi che indossava, dove si riusciva chiaramente a vedere una chiazza, ne tiró fuori un po’ e me lo poggió sulla mia mano ancora tutta bagnata, così anche lei venne a contatto con i miei umori. Mi masturbai ancora con i suoi umori. 

È bellissimo zia. Le dissi. Me ne dai ancora? 

Si certo Marco. Allora riportò la mano dentro i suoi pantaloncini e poi strofinava la sua mano sulla mia. I nostri umori si mischiavano, fece così un po’ di volte e poi disse: Mi è venuta un idea. Allora si alzó e quello che fece mi ha lasciato di stucco. Si mise all’impiedi con un piede alla mia destra e uno alla mia sinistra all’altezza del cazzo, allargó i pantaloncini da sotto, in modo che io non possa vedere niente e fece gocciolare i suoi umori direttamente sul mio cazzo. Li sentivo caldi e scivolosi. Contento? Mi disse ridendo. 

Si zia. Mi riempì tutta la mano e il pisello dei suoi umori. E mentre mi masturbavo le chiesi: mi faresti assaggiare? 

Cosa vorresti assaggiare Marco? 

Il tuo succo! Le dissi. 

E come facciamo? Allora mi disse: hai la mano piena, mettia in bocca! 

No zia, li c’è anche il mio gusto, voglio solo il tuo, lo voglio sentire caldo. 

Sei proprio fuori di testa, mi disse. Allora facciamo così: se mi prometti di non guardare, te ne faccio gocciolare un po in bocca, ok? Ti va bene così? Però promettimi di non sbirciare. 

Ci proverò a non sbirciare, ma non te lo posso promettere. 

Dai Marco, mi vergogno! 

Ti vergogni di me? Guarda in che condizioni sono io! 

Lo so, hai ragione. Tu cerca di non sbirciare, ma se dovessi farlo, sii sincero e dimmelo.

Ok te lo prometto. 

Chiudi gli occhi. io li chiusi. E sentivo che si stava posizionando con una gamba a destra e una a sinistra della mia testa.

Dai Marco, apri la bocca.

Io la aprii. O cominciato a sentire delle gocce calde cadermi sulla faccia. 

Non vedo Marco mi disse. Ti è arrivata in bocca?

Non ancora le dissi. Ma in que momento mi venne da sbirciare. Ho visto i suoi pantaloncini spostati da una parte e sotto quasi chiaramente potevo vedere che era completamente depilata e gocciolante. Ma fui sincero e le dissi: ops… Zia, ho sbirciato! Lei d’istinto si coprì e si spostò. 

Cosa hai visto Marco? Mi chiese imbarazzata. 

Devo essre sincero? 

Si Marco. 

Ho visto tutto. E anche tu non scherzi a livello di eccitazione, le dissi ridendo. Lei era imbarazzata, ma si capive che non conteneva più l’eccitazione. 

Ma dai Marco! 

Adesso siamo alla pari zia. Tu hai visto me, io ho visto te. 

Si è vero. Allora a questo punto visto che sto morendo dal caldo, cosa ne pensi se mi spogliassi anch’io? Lo volevo fare da un pezzo, ma non ne avevo il coraggio. 

Spogliati, tranquilla, rimarrà tutto tra noi. Allora si tolse la maglia ed i pantaloncini esclamando: finalmente, non ne potevo più… Si ma tu non guardare troppo. 

Ok zia. 

Dov’eravamo rimasti? 

Volevo assaggiare il tuo succo. 

Ah si allora mi rimetto come prima? 

Ok dissi. Stavo per morire dall’eccitazione. Si rimise sulla mia faccia. Stava gocciolando più di prima. 

Allora Marco, hai assaggiato? 

Ancora no, potresti abbassarti un po? Non riesco a prenderlo con la bocca! 

Ok disse. E si abbassò a 20 centimetri dalla mia faccia. Potevo vedere proprio tutto, e continuava a gocciolare ambondantemente. 

Così va bene Marco? 

Si le risposi, adesso avevo la bocca piena dei suoi umori. 

Hai assaggiato? 

Adesso si. 

Allora si rimise dinuovo al mio fianco e chiese sorridendo : che gusto ha? 

Hai un sapore buonissimo. E cominciai a masturbarmi velocemente. 

Aspetta! disse lei. 

Dimmi

Mi faresti toccare? Vorrei sentire com’è duro, da tanto non ne vedevo uno così voglioso. 

Va bene zia se vuoi. 

Allora lo afferrò con la punta delle dita per sentire la consistenza. Wow! Esclamó è durissimo! 

In quel momento allargai le gambe mi inarcai indietro e cominciai a sborrare come non avevo mai fatto. Non ho resistito alla tentazione di indirizzare tutto verso la zia. 

Noooo. Urló lei

Quando la vidi, aveva il mio sperma da per tutto, sulle ganbe sulle tette sulle guance, sulle labbra dove per istinto tiró fuori la lingua per pulirsi. Che gusto ha? Le chiesi. 

Lei ridendo mi disse: sei un porco! Mi hai riempito di sborra! Adesso mi tocca andare lavarmi. E ti confesso che mi toccherò sotto la doccia.

Avresti potuto anche toccarti in mia compagnia! 

Non correre Marco, abbiamo ancora tempo. Chissà cosa ci potrebbe passare per la testa in queste due settimane. 

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