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149 – Francesca casta e pura, lo zio Mario e sua figlia Melissa (sesta parte)

By 31 Marzo 2014Febbraio 9th, 2020No Comments

””””””’Francesca una volta a casa, ricevette una telefonata”

‘Ciao sono zio Mario, avrei un bel gioco da spiegarti””.’

‘Zio, quando vieni???’

‘Presto, bambolina mia, molto presto””

Francesca, dal momento in cui ricevette quella telefonata, per i sei mesi successivi, rimase costantemente in confusione. Poi, poco prima di Natale, una domenica mattina, squillò ancora il telefono, lei si precipitò a rispondere e sentì la voce che da tanto tempo desiderava sentire”.

‘Ciao, bambina bella, sono lo zio Mario, i tuoi genitori ci sono? Vorrei venire su da voi e mi fermerei per qualche giorno, se mi passi tuo padre o la tua mamma così ci accordiamo”

‘Oh si zietto, ti passo subito papà, ciao a presto’.’

Parlarono qualche minuto e poi ci fu un conciliabolo tra il papà e la mamma di Francesca, quindi si accordarono. Sarebbero arrivati lui, la zia Luisa, Melissa e i gemelli, la domenica successiva e si sarebbero fermati un’intera settimana.
A Francesca quei sette giorni sembrarono non trascorrere mai, lei li visse con il cuore in tumulto e con un rimescolamento interiore infinito.
Poi, finalmente giunse la sospirata domenica e verso le dieci del mattino il campanello della porta di casa squillò insistentemente. Francesca fu la prima a correre ad aprire la porta, lì davanti a lei il suo mitico zio Mario. Entusiasta, gli buttò le braccia al collo e gli circondò i fianchi con le sue gambe rimanendo appesa all’uomo. Lui la strinse a se con affetto e quindi si liberò dalla stretta e salutò tutti gli altri. Francesca, notò che lo zio non era per niente cambiato, mentre Maurizio e Dario, i due gemelli, sembravano fisicamente cresciuti parecchio. Anche Melissa sembrava meno sbarazzina, più seria e più matura. La zia Luisa invece, come suo marito, non era affatto cambiata.

‘Dai, Francesca, vieni a darmi una mano, così scarichiamo i bagagli e chiacchieriamo un po”..’

‘Si zietto, vengo subito”.’

Mentre Simona, la mamma di Francesca, faceva gli onori di casa, conducendo gli ospiti nelle camere a loro destinate, zio Mario e la sua nipotina prediletta, scesero in cortile.

‘Zio, metti la macchina in garage, quella saracinesca laggiù in fondo, la vedi??’

‘Si, la vedo, ok metto in moto e arrivo”

Una volta in garage i due si abbracciarono strettissimi e si baciarono con la lingua in bocca”..

‘Ziuccio bello, quanti ditalini che mi sono fatta per te”

‘Sapessi quante seghe che mi sono fatto io!!!’

‘Tiralo fuori, voglio toccartelo, voglio che me lo ficchi dentro, voglio”’

‘Ehi, calma, calma, abbiamo una settimana di tempo amore mio’..’

‘Ti prego, pochino, ti prego”.’

Mario si aprì i pantaloni e lo estrasse”

‘Oh zietto mio’ Che cazzone che hai!!! Mi ero quasi scordata di quanto ce l’hai grosso!!!!’

‘Ho una voglia di mettertelo dappertutto!!!!’

Lei si abbassò davanti a lui e glielo prese in bocca”’

‘Ummmhhhh, la mia porcellinaaaa, non ti sei dimenticata di come si succhia un cazzo!!!’

‘Ummmhhhh, uuummmhhhh”.’

‘Mi fai sborrare se fai così, ti sporco il vestitino amore mio se mi fai schizzare!!!!’

‘Ummmhhhh, uuummmmhhhhh”.’

‘Guarda che sto per sborrareeee”’

‘Uuummmhhhhh,uuummmhhhh,uuummmhhhhh”..’

‘Sborroooo, sborroooo, sborroooo””..’

L’uomo si svuotò i coglioni strapieni direttamente in gola alla piccola nipotina, poi si pulì alla belle meglio la cappella colante e lo rinfoderò nelle mutande.

‘Senti zietto, metti la tua manona sotto il mio vestito”..’

‘Oddiiioo, maialinaaa, sei senza mutande e sei pure bagnata fradicia!!!!’

‘Non c’è più tempo, se no me lo farei ficcare dentro tutto il tuo pisellone”.’

‘Dai Francesca, prendiamo ste valigie e andiamo su se no ci vengono a cercare”..’

‘Ok zio, andiamo su”’

‘Franci, pulisciti la bocca, hai un po’ di sborra che ti cola fuori’..’

Lei tirò fuori la lingua e scandagliando a destra e a sinistra si portò all’interno la piccola colatura e quindi la deglutì golosamente”’

‘Che buona la tua sborra ziuccio mio”’

‘Che porca che sono riuscito a farti diventare!!!!’

‘Si zio, è tutto merito tuo e anche di questa robona qui”’

‘Dai smettila di toccarmi il cazzo se no ti sfondo il culo anche subito!!!’

‘Ti dimentichi che me lo hai già spaccato una volta il mio piccolo culetto!!!’

‘Non mi dimentico tranquilla, come potrei dimenticare te legata e io che ti sfondo il culo!!!!’

‘Sei stato bastardo quella volta lì eh!!! Adesso è tornato normale è di nuovo bello stretto sai?’

‘Posso essere bastardo anche di più, abbiamo una settimana davanti e sicuramente te lo allargo di nuovo per bene il tuo bel sederino!!! Vedrai piccina, vedrai”.’

Presero finalmente le valigie e salirono le scale, quindi arrivarono direttamente all’ingresso della casa, si trascinarono ancora i bagagli al primo piano e finalmente le depositarono nelle camere di destinazione.
La zia Luisa, come sempre rompiballe”..

‘Ma dove eravate finiti????’

‘Tranquilla Luisa, sono sei mesi che non ci parliamo con Francesca e così abbiamo chiacchierato un po”..’

‘Va beh, dai Mario, dammi una mano a svuotare le valigie’..’

Francesca scese al piano di sotto e cominciò ad aiutare sua madre a preparare il pranzo.
La ragazzina, ancora percepiva sulle papille gustative il forte sapore dello sperma di suo zio, nella mente invece, l’immagine del suo membro gigante, con quella cappellona lucida, gonfia e tumescente. Mentre lo spompinava gli aveva palpato le palle che, come aveva poi potuto constatare poco dopo, erano piene di buonissima sborra. Sotto il suo vestito, i capezzoli del seno erano duri e puntavano contro la stoffa dell’abito. Fra le gambe tanto calore e soprattutto tanta umidità che le aveva invaso la figa. Si mise a pelare le patate, ma si accorse che le sue mani non erano ben ferme, si sentiva percorrere tutto il corpo da una lievissima scossa elettrica che non le dava pace. Lui, il suo zietto, era venuto, mentre lei invece, era rimasta al palo, si era eccitata un casino ma poi non era riuscita a soddisfare se stessa. Pensò ad un veloce ditalino in bagno, forse quello l’avrebbe calmata, ma non voleva ridursi a masturbarsi proprio a pochi metri dal traguardo. Lo zio Mario e il suo cazzo erano lì in casa sua e prima o poi lei se lo sarebbe preso dentro la figa e sicuramente anche nel culo.
Lui le aveva detto che aveva delle belle sorprese in serbo per lei e questa cosa la eccitava ancora di più.
Pranzarono tutti nella grande cucina, la zia si complimentò per l’arredamento rustico, per le pentole di rame appese al muro e per l’enorme stufa a legna dove mamma Simona cucinava in modo casalingo le sue prelibate ricette.
Papà Michele, dopo pranzo, invitò suo fratello Mario ad accomodarsi in sala, prese poi da un mobiletto rustico un amaro fatto in casa e ne riempì due bicchieri. I due fratelli parlarono a lungo, mentre le loro mogli assieme a Melissa e Francesca terminavano di sparecchiare e di lavare i piatti. Melissa e Francesca raggiunsero poi i rispettivi padri sedendosi una di fronte all’altra nelle rimanenti due poltrone della sala. Francesca ebbe cura di mettersi di fianco a suo padre e quindi di fronte allo zio, mentre Melissa fece la medesima cosa dalla parte opposta. Le due cugine chiacchieravano fra di loro ma Francesca non perdeva di vista suo zio, lanciandogli occhiate molto significative. Parlando con Melissa, ogni tanto accavallava le gambe e poi le rimetteva giù, lo faceva con gesti ampi per dar modo a suo zio di dare uno sguardo alla sua nuda patatina. Anche Michele notò le cosce scoperte di sua nipote e lei di questo se ne accorse e invece di coprirsi pensò bene di provocarlo ulteriormente.
Questa situazione durò per almeno mezzora e poi il papà di Francesca disse che si era svegliato molto presto e che sarebbe andato a riposarsi un po’. Mario pensò bene di seguire l’esempio del fratello e se ne andò anche lui a riposare. Le due ragazze tornarono in cucina dove le due mamme se la stavano raccontando amabilmente. I gemelli non c’erano più e Luisa spiegò che erano andati a riposarsi anche loro. ”’..

‘Melissa che ne dici, andiamo a nanna anche noi?’

‘Si Franci è meglio che ci riposiamo così stasera andiamo a divertirci da qualche parte.’

Le ragazze entrarono in camera e Melissa fu la prima a parlare’..

‘Franci, dimmi la verità ma prima quando eravamo sedute in poltrona lo facevi apposta a far vedere le mutande a mio padre? ‘

‘Anche tu però gliele hai fatte vedere al mio”

‘Vedevo che mi sbirciava continuamente le cosce e così ho pensato bene di fargliele vedere meglio”

‘Meli, anch’io ho fatto la stessa cosa con tuo padre, anche lui mi lanciava i suoi raggi laser fra le gambe e allora’.’

‘Mio padre, mi ha detto che aveva un progetto per te durante questa settimana’.’

‘Un progetto? Di che progetto si tratta, tu ne sai qualcosa?’

‘No, non ne so niente. Mi ha detto solo che aveva un progetto per te. ‘

‘Meli, volevo solo confessarti una cosa. Lui, una volta che eravamo soli a casa vostra, mi ha chiesto se io e te avevamo fatte delle cose porcelle. Me lo aveva domandato perchè ci aveva sentite fare dei versi e voleva sapere la verità. Io mi ricordo che gli dissi che tu mi avevi aiutata a depilarmi la cosina. Insomma, tuo padre sa che io e te ci siamo viste nude anche nelle parti intime.’

‘Beh, sei stata brava, è stata una risposta intelligente.’

‘Mah, secondo me non ci ha creduto!!!’

‘Dici che lui ha il sospetto che noi abbiamo fatto sesso lesbico?’

‘Dico, dico’..’

Melissa intanto si era spogliata nuda e si era infilata sotto le coperte””’

‘Franci, chiudi la porta a chiave e vieni qui nel lettuccio con me dai’..’

Francesca, senza battere ciglio, si avvicinò all’uscio e girò la chiave nella toppa, poi si denudò rapidamente e raggiunse sua cuginetto nel letto. Le due cerbiatte, si abbracciarono, tette contro tette, le loro mani percorsero lascivamente l’una il corpo dell’altra.

‘Ummhhh, Franci, mi ero quasi dimenticata di quanto sei bella, mi sono fatta un sacco di ditalini pensando a te’..’

‘Anche tu sei fantastica, ho voglio di leccartela’..’

‘Si, facciamo un bel sessantanove dai, stai tu sotto?’

‘Si, ok va bene, basta che ce la lecchiamo a vicenda’..’

‘Franci, sai che tuo padre è proprio un bell’uomo’.. Ummmhhhhh”.’

‘Meli, pensa che figata, io con tuo padre e tu con il mio’..’

‘Ummmhhhh, uummmhhhh’.. leccamelaaaaa”’.’

‘Ummmhhh, siiii, siiii, anche tu leccami la figaaaaa”’

Le due cuginette una sopra l’altra erano un vero spettacolo, che armonia in quei due corpi così flessuosi e pieni di curve sinuose; nella cameretta si udivano solo più mugolii in sordina, poi poco alla volta i gemiti aumentarono di volume gradatamente e quindi esplosero quando le loro abili lingue riuscirono a provocare l’orgasmo all’amante.
Si rimisero sotto le coperte e abbracciate si baciarono a lungo, poi si abbandonarono assieme alle possenti braccia di Morfeo.
Verso le diciannove, uno per volta, tutti i dormienti iniziarono a comparire in salotto. Il primo ad arrivare fu Michele, poi Mario e quindi le loro rispettive mogli. Le cugine si svegliarono pee ultime e assonnate si buttarono in poltrona. Verso le venti, il gruppo si completò con l’arrivo di Maurizio e Dario. Tutti d’accordo, con la scusa di festeggiare l’arrivo dei graditi ospiti, decisero di andare tutti assieme a cena fuori. Michele telefonò ad un agriturismo che conosceva bene e prenotò a nome suo per otto persone. Arrivarono verso le ventuno presso il ristorante, parcheggiarono le auto in un parcheggio ghiaioso davanti al locale ed entrarono. Ad accoglierli una cameriera giovane molto carina e anche parecchio gentile e premurosa. All’interno della sala vi era un bel tepore che proveniva da un caminetto a legna in piena attività. Furono fatti accomodare ad un lungo tavolo apparecchiato di tutto punto.
I due uomini scelsero il vino e quindi iniziarono le portate, prima fu servita una sfilza incredibile di antipasti, alcuni dei quali parecchio gustosi e piccanti. Il vino iniziò a scorrere a fiumi e da lì a poco l’allegria si diffuse in modo omogeneo su tutti i commensali. Melissa e Francesca stavano sedute vicine, alla destra di quest’ultima c’era lo zio Mario mentre alla sinistra di Melissa aveva preso posto suo zio Michele. I due gemelli, la zia Luisa e sua cognata Simona si erano seduti dalla parte opposta del tavolo. Mentre Francesca parlava con suo zio, spesso gli appoggiava una mano sulla coscia, spostandola ogni volta un poco più in alto. Lui naturalmente la lasciava fare e a sua volta posava la sua, sulla parte alta della gamba di lei. Melissa ben presto si accorse di questa confidenza un po’ troppo spinta che suo padre aveva con Francesca e per controbattere prese coraggio e iniziò a fare la stessa cosa con suo zio Michele. A fine cena, tutti un po’ brilli, pagarono il conto ed uscirono all’aperto. Faceva freddo, ma il molto alcool ingurgitato, rendeva tutti molto euforici e accaldati. Si infilarono in macchina e non senza patemi d’animo entro una mezz’oretta giunsero a casa.
Melissa e Francesca si ritirarono subito in camera loro e mezze ubriache si ficcarono sotto le coperte e in breve si addormentarono.
Al mattino si svegliarono verso le dieci, alquanto intontite, entrambe accusavano i postumi di una sbornia con i fiocchi e in particolar modo tutte e due avevano un forte mal di testa.
In camicia da notte percorsero il corridoio e si infilarono in bagno, si misero sotto la doccia, e dopo essersi lavate uscirono grondanti dal box e si asciugarono energicamente”.

‘Meli, ma a te ti sono cresciute un casino le tette, mi ricordo che le avevi piccoline e adesso’. Ma scusa, che misura di reggiseno porti?’

‘La quarta, porto la quarta. Eh si, in meno di sei mesi mi si sono raddoppiate quasi.’

‘Come me, anch’io porto la quarta”

‘Lo vedo, vieni vicina’. Siamo sempre alte uguali, anche i nostri ‘davanzali’ sono alla stessa altezza” Va beh, lasciamo perdere se no ricominciamo’..’

‘Ho voglia di succhiarti i capezzoli sai?’

‘Ohh, Franci dai, aspetta, almeno chiudiamo la porta’.’

Francesca prese le tette dure di Melissa fra le mani e poi posò timidamente la bocca sulle aureole brune. Succhiò i capezzoli, prima uno e poi l’altro e la cuginetta cominciò a gemere sommessamente, le accarezzava il capo e glielo premeva contro le sue pesanti poppe.
Poi’..

‘Aspetta, Franci, voglio succhiarti le tue”.’

La lingua di Melissa, lambì a lungo i capezzoli della cugina, li fece raddrizzare e indurire, poi li prese in bocca e iniziò a succhiarli. La ragazzina di campagna mugolava forte, senza ritegno e anche lei stringeva il capo di Melissa contro le sue grosse mammelle. Mentre succhiava, Melissa infilò una mano fra le cosce di sua cugina e iniziò a sditalinarla velocemente. Francesca aprì meglio le gambe per facilitarle il compito e si appoggiò con la schiena contro il mobile del bagno. Si sentiva il tintinnio di alcuni boccettine di profumo contenuti dentro il mobiletto. Melissa si accucciò davanti a Francesca e le fece divaricare ulteriormente le gambe, poi tirò fuori la lunga lingua dalla bocca e aprendole la figa con le dita cominciò a leccargliela. La cuginetta, così sollecitata, non tardò a sentire arrivare al gran galoppo l’orgasmo, lo accolse muovendo il bacino avanti e indietro e tenendo il viso di Melissa fortemente contro la sua vagina allagata. Fu poi il turno della cugina che si sedette direttamente sul coperchio chiuso della tazza del water,divaricò al massimo le cosce, con l’indice e il medio della mano destra si aprì per bene la fighetta e quindi invitò Francesca a leccargliela. La ragazza naturalmente si inginocchiò sul tappetino di spugna del bagno e tuffò il viso fra le gambe della cugina, sollevò poi le braccia e prese fra il pollice e l’indice i suoi capezzoli stringendoglieli fortemente”’

‘Uuuuuummmhhhhh, siiiiiiiii, Franciii, siiiiiii, stringiii, lecca, lecca, uuummmhhh siiiii, lecca e stringiiii” ooohhhhh, siiiiiii, siiiiii, ti amoooo Franciiiiii, leccaaaa, leccaaaa, stringimi i ca’pe’zzo’liiiii, ohhhh, siiiiiiii, siiiiiii, daiiiii, daiiiii, mi fai godereeee, uuummmm leccamelaaaaa”.. stri’..nnngiiiiiii’ siiiiiii’. Oddiooooo, vengooooo, vengooooo, leccaaaaaaa, vengoooo’.. go’.dooo”. , gooo’doooooo”. Oooohhhh’.. uuummmhhhhhh”.uuummmhhhh’.ahhhhhhhhhhhhhh,ahhhhhhhhhhhhh””’

Melissa, in coma profondo, abbandonata con le braccia a penzoloni, seduta sulla tazza con la schiena appoggiata alla fredda vaschetta dell’acqua, rimase in quella posizione ansimando con gli occhi chiusi, per almeno cinque minuti. Francesca intanto si era lavata la figa nel bidet e si era poi sciacquata per bene anche la bocca. Quando rinvenne dal coma profondo in cui era caduta, Melissa fece all’incirca le stesse cose di sua cugina e poi indossarono le loro camicie da notte e uscirono dal bagno. Non c’era nessuno in vista e quindi rientrarono prontamente in camera loro. Si vestirono con delle semplici e calde tute di pile e andarono in cucina per mangiare qualcosa per colazione. In tutta la casa sembrava che non ci fosse nessuno, le due, aprirono pian piano le porte di tutte le camere da letto e si accorsero che l’unico rimasto ancora a letto era lo zio Mario. Guardarono dalla finestra che dava nel cortile e videro che papà Michele stava lavorando dentro ad una stalla aperta e che fuori c’erano le due cognate e i due gemelli.
Mario, si svegliò, guardò l’ora e vide che erano le undici, nel letto sua moglie non c’era più, si catapultò dal letto e andò in bagno, aveva una voglia matta di pisciare.
Dalla cucina, Francesca e Melissa videro l’uomo uscire in pigiama dalla stanza e maliziosamente risero della grossa ed evidente erezione che gli gonfiava i pantaloni del pigiama’..

‘Woowww, Meli, tuo padre ha un cazzone gigante!!!!’

‘Beh si, credo di si’.’

‘Mah, credi, insomma, si vede e poi io lo so che ce l’ha lungo e grosso!!!’

‘Lo sai??? Ma vuoi dirmi che glielo hai visto???’

‘Senti, Meli, io non so come la prenderai, ma ti devo confessare una cosa. Io e tuo padre, quando sono venuta da voi, abbiamo fatto conoscenza in modo un po’ particolare’..’

‘Cosa vuol dire in modo particolare?? Il porco di mio padre ti ha ”’ ehhmmm ‘ violentata????’

‘Ma no, non è che mi ha violentata, solo che io quando sono venuta a casa vostra ero una grande imbecille e soprattutto ero completamente ignorante di qualsiasi cosa che riguardasse il sesso.’

‘Beh, e’ quindi””

‘E quindi’. E quindi che lui mi ha insegnato delle cose ecco!!!’

‘Senti Franci, cazzo!!! Cerca di essere chiara!!!’

‘Mi ha fatto vedere come funziona il cazzo e come spruzzava e cosa si doveva fare per farlo schizzare e poi mi ha spiegato come si metteva nella cosa e altre cosucce.’

‘Mio padre in pratica ti ha chiavata, te lo ha dato in mano e altre cento cose???’

‘Beh, si, ma non è stata proprio solo colpa sua, cioè anch’io gli facevo sempre un sacco di domande e lui è stato bravo a insegnarmi un mucchio di cose.’

‘Ma quando sarebbero successe ste cose con mio padre?’

‘Sono successe quando qualche volta siamo tornati a casa per vedere se la porta di casa era chiusa bene e poi una volta in macchina e poi nella camera segreta che ha lui su in soffitta e”.’

‘La camera segreta??? Ma di quale stanza segreta parli scusa?’

‘Ehhmmm, non lo sapevi della camera che ha in soffitta??’

‘No, è una porta che ho sempre vista chiusa e che i miei mi hanno sempre detto che li dentro non c’era niente’..’

‘Ecco, comunque le cose stanno così e adesso le conosci pure tu, quasi tutte insomma’.’

‘Quasi tutte?????’

‘Si va beh, dai, i particolari te li racconto un’altra volta’..’

‘Che porco mio padre, si è approfittato della ingenuità di una ragazzina per scoparsela!!!’

‘Dai Meli, anche tu, se vogliamo ti sei approfittata di me. Insomma, me l’hai leccata e tuto il resto, quindi non è che puoi dire qualcosa a tuo padre”

‘Tu e io siamo della stessa età, cavoli, è diverso, noi abbiamo giocato, ma io non sono vecchia e tu giovane!!!!’

‘Che vuol dire, dai, non c’entra e poi, io sono contenta di quello che è successo, sia con lui, sia con te. Ho imparato un sacco di cose, ho goduto di sensazioni che nemmeno conoscevo, ho fatto sesso con una ragazza e con un uomo. E poi tuo padre io l’ho anche provocato facendomi vedere e” Se c’è colpa ce la dobbiamo dividere alla pari e tu sei coinvolta. Trentatrè per cento a testa tutti e tre!!!!’

‘Si forse hai ragione, è vero, però da mio papà questa cosa non me la sarei mai aspettata!!’

‘Guarda Meli, mio padre, tua madre, la mia e i gemelli stanno andando via in macchina, andranno in paese a fare la spesa. Pensa, siamo soli tu, io e tuo padre”’

‘Franci, porcella, che intenzioni hai scusa???’

‘Vieni in camera con me, muoviti!!’

‘Sei un diavolo, l’allieva sta superando i maestri!!!’

‘Dai spogliamoci e lasciamo la porta aperta, tuo padre deve uscire di qui, apriamo le finestre che ci sia tanta luce. Io mi metto da questa parte e facciamo il letto, quando lo sentiamo arrivare tu ti pieghi in avanti e gli fai vedere bene le tettone e io mi piego a mia volta e gli mostro il culo’..’

Quando Mario uscì dal bagno e passò davanti alla porta spalancata delle due ragazze, vide uno spettacolo incredibilmente eccitante, le due ragazzine non si erano accorte della sua presenza e se ne stavano completamente nude a rifare il letto. Riconobbe il magnifico culo di sua nipote che stava chinata per infilare le lenzuola sotto il materasso, teneva pure le gambe aperte e le si vedeva la fighetta depilata. Non aveva mai notato sua figlia Melissa prima di allora e si accorse delle grandi poppe che gli erano cresciute da sei mesi a sta parte. Ebbe immediatamente una forte erezione, infilò una mano dentro al pigiama, si nascose dietro lo stipite della porta e continuò a spiarle. Le due ignare fanciulle invertirono le posizioni e Mario poté ammirare il bel culo di sua figlia e le mammelle voluminose di sua nipote. Senza quasi accorgersene lui si affacciò un pelo più avanti per vedere meglio e così le ragazze si voltarono e lo sorpresero in flagrante. ‘..

‘Ziuccio, che fai ci spii???’

‘Ma no figuratevi se vi spio, no è che passavo di qua e”.’

‘Dai pà, smettila di dire cazzate!!! Ci hai viste nude e come stiamo vedendo chiaramente ti è diventato duro!!!!’

‘Vieni qui zietto bello, faglielo vedere anche alla tua bambina quel bel randello che hai fra le gambe!!!’

‘Ma come, Melissa ”.. Le hai detto di noi due??’

‘Già papino caro, mi ha raccontato tutto e adesso sono al corrente di quello che avete fatto te e Francesca quando lei è stata in vacanza da noi’.’

Mario entrò nella camera e si chiuse la porta alle spalle, le due ragazze gli si avvicinarono e Francesca le infilò una mano nel pigiama e gli toccò il cazzone duro come il marmo’..
Si mise poi davanti all’uomo e gli abbassò i calzoni. Il gigantesco membro uscì fuori e si espanse in tutta la sua potenza. ‘.

‘Toccaglielo Melissa, toccagli il cazzo al tuo paparino, dai fatti coraggio, non ti morde sai’.’

‘No, non mi va è mio padre e non voglio’..’

‘Guarda come faccio io Meli, guarda adesso glielo prendo in bocca’..’

Francesca glielo imboccò e cominciò a succhiargli la cappella, mentre faceva questo, prese la mano di Melissa e gliela strinse attorno al fusto del cazzo di suo padre. Lei subito ritirò la mano come se fosse stata percorsa da una scossa di mille volt, poi, ancora Francesca le forzò la mano sul cazzo di Mario e questa volta la ragazzina glielo strinse fra le dita.

‘Dai Melissa, fagli una sega oppure preferisci succhiarglielo?

‘Non l’ho mai succhiato a un uomo e non sono capace’..’

‘Però Francesca, vedi che ti serve quello che ti ho insegnato?? Sei diventata la maestra e Melissa è l’allieva”.’

‘Guarda come faccio io”’

Francesca con grande capacità insegnò gradatamente a sua cugina a fare un pompino.
Lo ciucciava un po’ lei e poi l’offriva a Melissa e gli spiegava come fare per far godere suo padre. La maestra, quando comprese che zio Mario stava per sborrare, lo tirò fuori dalla bocca e lo segò velocemente. Gli schizzi di sborra colpirono il viso di entrambe le giovani ragazze che dopo essersi preoccupate di suggere fino all’ultima goccia di sperma il cazzo dell’uomo, si baciarono a lungo pulendosi con la lingua il viso e scambiandoselo in bocca.
Così ebbe inizio il primo giorno di vacanza dello zio Mario a casa di suo fratello Michele e della sua amatissima nipotina.
La sera, durante e dopo la cena, fu tutto uno scambio complice di sguardi fra le due ragazze e Mario. Lui si era seduto a fianco della moglie davanti alle due cuginette e non smetteva un attimo di guardarle, ad un certo punto, Melissa sentì fra le gambe un qualcosa che la fece trasalire, poi si accorse che era il piede di suo padre che con l’alluce le toccava la fighetta da sopra le mutande. Melissa fece cenno a Francesca affinché potesse vedere anche lei quello che stava succedendo. Francesca si avvicinò all’orecchio della cugina e gli sussurrò’..

‘Meli, con una scusa, vai in camera un attimo e togliti le mutande”’

‘Ma sei matta???’

‘Dai, fai come ti dico’..’

‘Vado un attimo in bagno scusate’.’

Melissa andò in bagno e tornò da lì a poco sedendosi al suo posto. Trascorsero pochi minuti che fra le sue gambe comparve nuovamente il piede del padre. L’alluce ora scivolava fra le pieghe bagnate della sua fighetta e si spingeva all’interno del suo buchetto cavernoso.
Ancora all’orecchio di Francesca’..

‘Mi sta scopando con l’alluce dentro al figa, non posso continuare’..’

‘Ti piace? ‘

‘Umm si, mi piace, ma mica posso godere qui davanti a tutti”.’

‘Tanto abbiamo finito di mangiare, tu segui me ok?’

‘Ok Franci’.’

Poi ad alta voce”

‘Io e Melissa andiamo giù nella stalla, le faccio vedere i vitellini che sono nati da poco’.. Zio Mario forse non li hai visti nemmeno tu, vuoi venire con noi?’

‘Ah, si ok va bene, vengo con voi, mi metto solo il giaccone che fuori fa freddo”

‘Ma no zio, nella stalla fa caldo, comunque fai come vuoi’.’

I tre uscirono e dopo poco tempo entrarono nella stalla, era tutto buio a parte una fioca luce in fondo al grande capannone. Più ci si addentrava e più si sentiva forte l’odore degli animali. Francesca guidò Melissa e Mario in fondo alla stalla e fece vedere loro i vitellini.
Poi lei aprì una porta di ferro ed entrarono in un locale adibito a officina. Piena di attrezzi sopra ad un banco da lavoro, anch’esso di ferro. Al fondo di questo stanzone un vecchio divano, dove d’estate Michele si sedeva ogni tanto per riposarsi. A fianco di questo divano vi era, appoggiato alla parete un grosso specchio un po’ impolverato. Tra i tre, bastò uno sguardo per comprendere le vere intenzioni di quella visita ai vitelli. Poi Francesca per evitare fraintendimenti””

‘Zio Mario, noi femminucce non siamo venute qui per vedere i vitelli, ma siamo qui per goderci il nostro bel toro!!!’

‘Ma voi siete matte e poi tu Melissa, io non so se facciamo bene a fare ste cose, tu sei mia figlia e io non so, sono indeciso”’

Francesca si sedette semisdraiata sul divano si sfilò le mutande e spalancò le gambe”

‘Guarda ziuccio, ti piace lo spettacolo?’

‘Si, Franci sei bellissima, ma io non so, se eravamo solo noi, ma c’è anche Melissa e io”’

Francesca si alzò in piedi e giocò la carta vincente, si inginocchiò sul divano ed espose il suo meraviglioso culo”

‘Da questa parte ti piace di più zietto??? Vuoi spaccarmelo di nuovo? Dai ficcamelo nel culo, fai vedere alla tua bambina come ti inculi la tua cara nipotina, dai vieni zio Mario, daii” ‘

Mario non comprese più niente, ammaliato da quell’offerta così sensuale, non seppe resistere e si calò i calzoni e poi le mutande, il cazzo libero da costrizioni puntò dritto contro lo sfintere della ragazzina e vi si appoggiò, lui la prese saldamente per i fianchi e glielo spinse decisamente nel culo”.

‘Ahhhiiiaaa, con sta mazza che ti ritrovi mi spacchi tutte le volteee’.. Continua, dai inchiappettarmi, sono la tua troietta di campagna”’

‘Toh, prendilooo, prendilooo, toh, toh, toh, toh,””.’

Si udivano solo i muggiti delle vacche provenire dalla stalla e i gemiti nemmeno tanto soffocati di Francesca che si stava godendo il cazzone nel culo. Melissa era lì di fianco, eccitatissima da quella scena altamente erotica. Lei, posò delicatamente una mano sul culo di suo padre e lo carezzò”

‘Ohhh, Meliii, mettimi un ditino nel culo, un ditino dentro”.’

La ragazza si infilò il dito medio in bocca, lo insalivò ben bene e poi lo fece scivolare nel canale delle chiappe di suo padre, incontrò il buco peloso e spinse all’interno il dito. Lo fece scorrere dentro e fuori, seguì il movimento che le era molto famigliare quando se lo faceva da sola. ”

‘Brava Meliiiii, inculami con il dito, io intanto apro di nuovo il culo alla tua cuginetta maiala’. L’altra volta che gliel’ho sfondato, l’ho anche frustata la baldracca!!!!!!’

‘Melii, dietro l’armadietto ci sono i frustini dei cavalli, prendine uno e daglielo a tuo padre!!!!’

Melissa sfilò il dito dal culo di suo padre e andò a prendere il frustino, poi lo consegnò in mano al papà’.

‘Ummhhh, allora vuoi che ti inculo e ti frusto ancora???’

‘Si zietto, siiii frustami le chiappe!!!!’

‘Meli infilami il dito nel culo e fottimi come prima, mettine due o tre se puoiiii!!!!’

Melissa obbedì a suo padre e prima ne infilò un paio e subito appresso ne aggiunse ancora un altro. Inculava forte Francesca e intanto cominciò anche a dargli sonore frustate sulle natiche indifese. ”’

‘Zio, daiii continuaaaa, dai che sto per godereee, dai sbattimi, sfondami il culooo, siiiiiii, siiiiii, siiiiiii daiiii, godoooooo, vengooooo, vengooooo vengooooo””

Francesca venne ed esausta si lasciò cadere sulla poltrona, poi con un filo di voce”..

‘Ziuccio, adesso rompigli il culo a tua figlia!!!’

‘No, non voglio, non mi va’.’

‘No Francesca, nemmeno io lo voglio, ho paura che mi faccia troppo male!!’

‘Ma se quella volta in camera tua ci siamo infilate un vibratore che era più grosso del cazzo di tuo padre!!!!’

‘Melissa, ma sul serio ti sei infilata un dildo nel culo???’

‘Si papi è vero, volevo provare e così con Francesca quella sera”’

‘Vieni qui troietta mia, che ti faccio sentire se è meglio un coso finto o un cazzone come il mio!!!’

‘No dai papà, non mi va che tu”’.., no dai”.’

‘Dai Melissa, me lo ha ficcato a me e scommetto che ti sei bagnata a guardarci e adesso non vuoi godertelo un po’ nel culo???’

Mario, la prese per un braccio e la buttò letteralmente sul divano la posizionò a pecorina e le si piazzò dietro. ”’

‘Mi facevo tanti scrupoli e poi tu sei troia come tutte le altre, ti sbatti i vibratori in culo come se niente fosse!!!!’

‘Pà, mi fai male, ho paura il tuo è lungo il doppio del dildo!!!’

‘Dai zio Mario, fregatene, ficcaglielo nel culo, dai forza inchiappetala sta troia!!!! ‘

‘Siiii, adesso glielo sfondo anche a lei!!!!

‘No eh!!! Nel sederino non voglio papi!!!’

‘Dai Meli, è bello vedrai che ti piacerà!!!’

‘No, non voglio, non mi va dai!!!!’

‘Non fare la schizzinosa bambina, hai il culo più bello del mondo e io te lo voglio sfondare!!!’

‘No papi, non rovinare tutto, ti prego, smettila,piuttosto mettimelo davanti!!!’

‘Meli, hai visto come ha goduto la tua cuginetta????’

‘No, non voglio, mi fai malissimo con il tuo cazzone!!!’

Mario non ebbe pietà e glielo spinse dentro.

‘Aaaaahhhhiiiiiaaaaaaaaa, malissimoooo, papiii, nooooooo, mi sento morire dal doloreeee, toglilooooo, cazzoooo, togliloooooo”..’

‘Ormai ce l’hai dentro e adesso ti inculo per bene!!!!’

‘Papiiiii, sei un bastardoooooo, bastardoooooo, toglimi quell’affare dal culoooo, oddioooooo, mi sento svenireeeee, ti pregooooooo”’.’

‘Ummmhhhhh, che culetto stretto che haiii, che meravigliaaaaaa, ti spacco il culooo bambina miaaaaa, di grazie a tuo paparino che ti sta rompendo il culooooo!!!!’

‘Non ti amo piùùù, mi stai violentandolo, non volevooooo”’

‘Toh, toh, prenditelo tuttoooo, troietta miaaaaa”..’

‘Papiiii, almeno fai pianoooo, fai pianooooo, per favoreeee, ti pregooo, fai pianissimo ti pre’gooooooo’..’

‘Nooo, te lo devo ficcare tutto dentroooo, voglio che godi con il culooo, vedrai che sballo venire con il cazzo in culoooo!!!!!’

Più lei si lamentava, più lui glielo spingeva dentro, ancora quattro o cinque centimetri e gliel’avrebbe sbattuto tutto nelle viscere. La teneva fortemente per i fianchi e la galoppava con estrema energia, lei muoveva di conseguenza tutto il corpo avanti e indietro come un’altalena. L’uomo volse lo sguardo verso destra e riflessi nello specchio, vide se stesso e sua figlia scopare come dei ricci. Mario si accorse che Melissa, si lamentava un po’ meno e vide che si stava infilando una mano fra le cosce’..

‘Brava la mia maialina, siiiii, sditalinatiii, brava porcellina, fatti un bel ditalino mentre te lo prendi in culoooo!!!!!’

‘Fai solo più piano, papiii, non così forte, mi stai spaccando veramente il culoo!!!

‘Siiiii, te lo voglio sfondare, ci voglio mettere dentro una mano nel tuo bel culo largoooo!!!!’

‘Papi, piano, siiii cosììì, così, piano, siiiii, oohhhh, ohhh””

‘Brava la mia puttanella, godi, dai, voglio che vieni mentre te lo sbatto in culo!!!!’

‘Siiii, sono la tua puttanellaaa, hai ragione papiiii, siiiii, daiiii, continua, an’cooo’raaaa, anco’..raaaaa, siiiiii, nel culoooo, nel culoooo, siiiii, sono la tua troietta papiiiii, la tua bambina troiaaaaa”’..’

‘Siiiii, dai vieniii, porcellinaaaa, godiiiiii, godiiiii, impazzisco quando godii, daiii, che ti sborro in culoooo, daiiiiii vieni bella maialina di papààà!!!!’

‘Ohhhh, papiii, ooohhhhhh, ooohhhhhh, siiiiii, siiiii, non ti fermareee, non ti fermareeee, ooohhhhh, godoooo, ti amo papiiii, ti amoooo, godoooo, godoooo, vengoooo, eccomiiii, vengooooo, vengooooo, ahhhhhhh, ahhhhhh, ahhhhhhhh, uuummmhhhhh, uuummhhhhh””

‘Sborrooooo, sborrooooo, ti allago il culooo, ti riempio le budellaaaa, ahhhhhh, ahhhhhh, uuummmhhhhh, schizzooooo, schizzoooooo, sborroooooooooo””.’

Si rimisero in sesto tutti e tre e si diedero una lavata nei punti importanti usando l’acqua fredda che usciva dal rubinetto del lavatoio della stalla. Poi, Mario e Francesca davanti e Melissa un poco dolorante dietro fecero ritorno in casa. Tutti li avevano dati quasi per dispersi ed erano ormai prossimi ad andare a vedere cosa fosse successo. Loro inventarono una scusa e si sedettero comodi in poltrona. Lo zio Mario aveva colpito ancora, questa volta aveva spaccato lo sfintere a sua figlia ed era soddisfatto di se stesso. Dentro di se già stava progettando altre nuove maialissime situazioni.

A presto e buon sesso a tutti da parte di ombrachecammina
e-mail alexlaura2620@libero.it

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