io: porcellino? un pochetto si, dai! però anche tu! lo facevi mentre ti leccava?
c:veramente lui non lo fa mai…. mi accarezza lì solo con le dita mentre mi bacia…
Io: anche tu ti limiti con la mano?
C: no…. non solo
Nel frattempo spiavo la cam ancora aperta e lei si era slacciata il reggiseno, ma potevo vedere oltre al viso solo le spalle e la parte superiore del seno, speravo facesse qualche movimento che facesse intravvedere almeno i capezzoli, ma niente… lei continuava ad accarezzarsi il seno, questo lo intuivo e potevo vedere le smorfie sul viso arrossato…. io mi masturbavo e facevo la spola tra la chat e la cam….Immaginavo quelle labbra e quella lingua sul mio cazzo e quando ci pensavo mi si rizzava.
Nei giorni successivi continuammo a mandarci qualche messaggio ed era diventata abitudine che lei passasse a trovarmi 2-3 volte la settimana nel tardo pomeriggio…mi diceva che le piaceva vedermi (come spesso capitava se non potevo staccare subito) lavorare al pc, ma oltre qualche battutina e chiacchierate del più e del meno non si andava oltre…scoprii anche che mentre scopava colmarito si limitavano ai gemiti’ ah si si così oh’ e basta e pensai ‘ che allegria! . Io aspettavo che fosse lei a fare il primo passo o comunque cercavo di intuire quando poter agire e prendere qualche iniziativa…. non volevo sbilanciarmi più di tanto e cercavo di capire se lei avesse piacere solo a ‘giocare’ oppure fosse predisposta ad andare oltre.. il suo intento era fermarsi al gioco oppure era una tattica per andare oltre…. Io ero convinto che davvero amasse il marito e non avesse mai superato certi limiti… si era trovata in mezzo a questa situazione e complice la lontananza del marito periodicamente aveva trovato il modo per evadere la routine…. intanto mi intrigava sempre più e cercavo di capire se c’era la possibilità di osare, senza rovinare tutto ovviamente.
Arrivò il 30 maggio, giorno del mio compleanno, lei non lo sapeva; ricordo che era un lunedì ed il marito la mattina presto era ripartito…. nel primo pomeriggio mi arriva un suo messaggio ‘ posso passare più tardi’? ed io ‘certo’
Suonò il campanello mentre ero al telefono con una cugina che mi aveva chiamato per farmi gli auguri… lei capì che era il mio compleanno e mi rimproverò per non averglielo detto prima perchè le avrebbe fatto piacere farmi un regalo… io le dissi che la sua presenza bastava ed in tono scherzoso che al limite poteva regalarmi uno spogliarello, lei fece una pernacchia e si mise a ridere raccogliendo la battuta…. rimase con me circa 3/4 d’ora e mentre risistemavo le tazzine da caffè nell’angolo cottura mi disse cha sarebbe andata via e che dovevo prometterle che sarei stato buono e tenere le mani a posto…. la guardai con un’espressione interrogativa e le risposi che certamente, sarei stato buono… lei si avvicinò, midiede un bacio sulla guancia come sempre… si avvicinò alla porta, si sbottonò la camicetta ed abbassò il reggiseno tirando fuori le tette…. non me l’aspettavo e sbavavo due bei capezzoli con l’areola scura e grande…teneva lo sguardo basso, pochi secondi e si rimise in ordine, aprì la porta e se ne andò… la sera mi masturbai rivedendo quella scena….
dopo 2 giorni venne a trovarmi, sembrava imbarazzata, stavo al pc e facevo fonta di lavorare, lei seduta nel divanetto… la ringraziai del regalo di due giorni prima e le dissi che mi ero fatto una sega la sera stessa pensando alle sue tette…. le chiesi se si era eccitata anche lei nel farlo e se si era masturbata la sera… non rispondeva, la vedevo arrossarsi in volto, le labbra che si gonfiavano, lo sguardo languido, si stava eccitando, ma non rispondeva… cercai di approfittare della situazione e le chiesi se aveva voglia di toccarsi ora, che era evidente che si stava eccitando… si alzò e scappò via senza rispondere…. mi sono detto ‘Andrea hai fatto una cazzata’…. aspettai un suo messaggio, inutilmente. La domenica le mandai la buonanotte, senza risposta… Ormai ero convinto di aver rovinato tutto, il mercoledì pomeriggio mi arriva un messaggio da parte sua ‘ posso passare?’ ed io ‘certo, lo sai che puoi’.
Dovevo osare, se aveva deciso di venire a trovarmi sapeva che poteva succedere qualcosa. Poco prima delle 18 suonò il campanello, mi misi al pc facendo finta di finire un lavoro, lei entrò mi salutò e si sedette sul divanetto… guardava me e poi intorno nervosamente, una sorta di imbarazzo ed impazienza… Spensi il pc e mi alzai dicendole ‘Claudia, come mai sei tornata dopo questo silenzio?’ non rispose…allora azzardai… ‘
mi avvicinai a lei e mi inchinai poggiando le mani sulle sue ginocchia…’che fai?’
ed io ‘puoi fermarmi quando vuoi’, le allargai le gambe con una spinta leggera, le accarezzai le gambe, dall’esterno verso l’interno, poi a salire, lei ansimava nervosamente ma si lasciava andare. Feci per sfilarle le mutandine e lei disse con voce bassa ‘ non si scopa ed io niente bocca’ ed io ‘ok’
Iniziai a baciarle l’interno delle cosce e salìi fino alla sua fica, cominciai a leccarla dolcemente, era bagnata e le labbra si aprivano sotto la spinta della mia lingua… poi cominciai a leccarle il clitoride e dopo un pò le infilai dapprima un dito, poi due…. alzai lo sguardo e la vidi con gli occhi socchiusi, ansimava e si contorceva.
mi sbottonai i pantaloni ed abbassai la cerniera, tirai fuori il cazzo e cominciai lentamente a masturbarmi senza smettere di leccarla… ebbe un’orgasmo ed a quel punto mi alzai presentandole il cazzo davanti… con lo sguardo basso lo prese in mano e cominciò un lento movimento. Io la guardavo ma lei non sollevava lo sguardo… guardava la mia asta ogni tanto spuntava la punta della sua lingua tra le labbra, la accarezzai nella nuca e nel collo… aveva lo sguardo fisso sul mio cazzo, cercai di accarezzarle il seno ma lei tolse la mia mano. Ero in piedi davanti a lei seduta sul divanetto che continuava a menarlo, col viso ad un palmo dal mio cazzo.
dopo un po’ le chiesi ‘ hai voglia di prenderlo in bocca?’. Senza rispondere avvicinò la bocca e tolse fuori la lingua… iniziò con una leccata delicata della cappella, poi i primi contatti con le labbra… teneva sempre lo sguardo basso, dopo qualche bacetto cominciò ad infilarsi l’asta in bocca, sempre muovendo la lingua vellutata e calda… cominciai ad esternare i primi apprezzamenti… ‘brava, muovi ancora la lingua così, lo succhi proprio bene’, lei sempre in silenzio continuava il sontuoso pompino…senza farle staccare la bocca mi sedetti al suo fianco in modo da poterle accarezzare il culo ed infilarle un dito nella fica fradicia. Il suo ritmo era lento e ad un certo punto sollevò lo sguardo e mi disse ‘non venirmi in bocca, avvisami prima’ ed io’ ok, tranquilla.. ti piace il cazzo?’ e lei nulla, silenzio, ma dopo quella domanda sentii la fica fremere e bagnarsi di più.. ‘ allora? non rispondi? ti piace il cazzo?’ Lei mosse la testa come per dire si…. ‘ lasciati andare, partecipare anche con la voce aumenta il piacere (ovvio che non era abituata al dirty talk).. e vedo che ti bagni tantissimo quando ti parlo… infilai due dita nella sua fica e ripetei la domanda ‘allora? ti piace il cazzo?’ …lei stacco un secondo e sibilò un si senza sollevare lo sguardo… ‘si cosa?’ e lei ‘ si, mi piace’ … ‘ti piace cosa?’ ed aumentai il ritmo del ditalino, ‘mi piace il tuo cazzo’… ‘sei bravissima con la bocca’ e lei sbrodolava. La fermai, ‘ aspetta, se continui così ti vengo in bocca, voglio leccarti un’altro pò’. Mi rituffai tra le sue gambe e ripresi a leccarle la fica, riprovai ad allungare una mano verso il seno ma appena sentì il contatto me la spostò.. dopo un pò mi sollevai e le dissi ‘ voglio accarezzarti il clitoride con la mia cappella’, lei ansimava, cominciai a strusciarmi ed accarezzai col mio cazzo le labbra della fica. Lei si c0ntorceva e spinse in avanti il bacino penetrandosi… ‘no, Andrea, ti avevo detto che non si scopava’. Io ero fermo e si muoveva solo lei e pensai ‘ma guarda che troia,sta facendo tutto lei e vuole discolparsi’, a quel punto le dissi ‘Claudia, ti stai scopando da sola, io sono fermo e ti muovi solo tu’ lei mi si aggrappò e cominciammo a scopare, abbassai il mio volto e presi a leccarle i capezzoli… dopo pochi minuti stavo per venire e l’avvisai… mi sfilai e le venni sul ventre. Lei pronunciò un ‘Ufff’ come a dire che si era pentita… si alzò, andò in bagno a lavarsi, quando uscì si rivestì prese la borsa e mi salutò evitando il mio sguardo…..
continua….
Claudia, la zia del mio amico……3
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ho voglia di leggere il seguito, mi sto segando bene con questa storia