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CRONACA FAMILIARE – CAP. 17 – UNIVERSIADI (parte terza)

By 9 Novembre 2020Novembre 11th, 2020No Comments

La vita universitaria di mamma procedeva alla grande, ma come vi avevo anticipato nel 16° capitolo, il mio fido amico Gianni, dopo aver constatato che la troiaggine di mamma gli era valsa un risparmio di metà affitto, decise di prendere la palla al balzo e di approfittarne in pieno e così elaborò un piano per la maiala.
Dopo essere rimasti in casa a scopare come ricci con mamma-Svetlana (hehe), la sera del giorno dopo Gianni propose a tutti che l’esperienza universitaria della sig.ra Viviana non poteva dirsi completa se non dopo un classico puttan-tour!
Al solo udire la proposta tutti gli altri iniziarono ad intonare all’unisono “Puttan-tour, puttan-tour, puttan-tour, siiiiiii!”.
Io cercavo di capire cosa avesse in mente Gianni, avevo già intuito qualcosa.
“Ma cos’è un puttan-tour ?” ci chiese l’oca di mamma.
“Ma che sei rincoglionita, è il tour delle puttane, cioè delle tue colleghe sucaminchia….. hehhehe” le rispose Luca.
“Esatto Luca, le sue colleghe!” intervenne Gianni con un sorrisetto beffardo.
Cominciavo a capire tutto …… Il mio caro amico voleva far prostituire la mia cara mammina per guadagnarci dei soldi …. Ma andiamo con ordine, ecco cosa accadde.
Fu così che ci agghindammo per bene (la troiazza manco a dirla con un vestititno aderente da infarto e scarpe eleganti tacco 12) ed uscimmo di casa.
Prendemmo il minivan (una vecchio renault espace) dello zio di Jacopo (glielo prestava ogni tanto per andare all’università) e ci dirigemmo verso le zone battute dalle prostitute.
“Ho sentito che vicino a via stalingrado battono due brasiliane da paura” disse Gianni ….”Gisela e Mariela …. due fiche da panico, due ex modelle che non hanno sfondato …..”.
“E che adesso vengono sfondate hehehe” rispose Luca (era sempre un gran battutista il nostro compare siculo).
Giungemmo nei pressi del posto indicato a Gianni da un suo conoscente durante una festa in disco e trovammo le due che avevano appena iniziato il loro giro.
Niente da dire, effettivamente erano due fighe da paura.
Alte 1,75, capelli biondissimi e lisci Gisela (tipica bellezza germanico-brasiliana) e nerissimi e ricci Mariela (mulatta tendente al nero), fisici magri ed atletici corredati da tettone rifatte quarta/quinta misura, e culi all’altezza del mito carioca …. indossavano scarpe da cubista/pornostar (Gisela) e stivaloni al ginocchio d’ordinanza (Mariela) con la solita mise di vestitini da troiazze con colori fluo (rosa – Gisela e giallo Mariela).
Appena giunti vicini Gianni tirò giù il finestrino ed iniziò a contrattare prezzi e prestazioni.
Le due sembravano piuttosto titubanti all’inizio, visto anche il numero dei clienti; eravamo infatti in 5 maschi più mamma ….. mamma che non faceva altro che lamentarsi invitandoci ad andarcene “Ma dai ragazzi che postacci andiamo via …. e poi ste prostitute saranno piene di malattie oddio andiamo via ……”; ovviamente nessuno di noi la badava.
La trattativa andò avanti per un po’ ma alla fine, grazie anche alla simpatia cialtrona di Luca, le convincemmo a salire sul minivan, dopo esserci prontamente presentati.
“Piacere Gisela …. Piacere Mariela …..” dissero le due con tipico accento brasilero, e noi:”Piacere Jacopo … Paolo …. Roberto ….”.
Luca e Gianni che si erano già presentati durante la contrattazione interruppero per un momento il gioco delle presentazioni dicendo: “Allora raga le qui presenti Gisela e Mariela ci han confermato di essere due maialissime arrapate desiderose di cazzo italico, per cui ….. raga mi raccomando …. ne va dell’orgoglio patrio hehehhe”.
Tutti scoppiammo a ridere comprese le due brasiliane che ci guardavano davvero alluapte (dovevano essere davvero due maiale).
Gisela era davvero una figa pazzesca, sembrava davvero una ex modella, occhi azzurri , classico viso da playmate e fisico da top model (tette e labbra rifatte a parte …. ma evidentemente la chirurgia estetica era intervenuta dopo l’insuccesso in carriera); Mariela era la tipica bellezza mulatta, più carnosa di Gisela, due tette veramente esagerate che sembravano bucare la stoffa del vestitino giallo fluo, labbrone e occhi verdi da gatta (forse usava delle lenti a contatto), unghie rosse da troiazza …. però le mani ….. le mani un po’ grossette ….. anzi a ben vedere da muratore …. ma vabbeh nel complesso una gran figa.
Mamma se ne stava in fondo al minivan in silenzio ….. ma la sua presenza non rimase nascosta per molto dal momento proprio Mariela ci chiese ridacchiando:
“E lei ?”.
“Beh ecco …. ragazze …. vedete la signora lì in fondo si chiama Viviana ….. beh ecco vedete ….. era una ricca signora che vive nella nostra città ma che adesso è caduta in rovina perchè il marito è fallito ed è pure scappato lasciandola piena di debiti, e per guadagnarsi da vivere ha deciso di fare la prostituta d’alto borgo …..solo che prima abbiamo pensato debba imparare le basi sapete com’è … e vorrei che imaparase dalle migliori”, rispose Gianni.
“Ma sei un pappone ?” gli chiese Gisela.
“No no no …… è che abbiamo preso a cuore sta situazione, sai …..” fece Gianni sussurrando all’orecchio di Gisela “era un’amica di famiglia …. e mi dispiace vederla così, sai com’è sta maledetta crisi …..”.
Le due puttane si guardarono ed annuirono con sguardo complice.
“uhmm va bene ….va bene allora sciochiamo anche con la signora” disse Mariela passandosi la lingua sui labbroni e palpandosi le tettone; mi sa che Mariela era la più porca tra le due.
“Ecco perchè non andate in fondo al minivan e non spiegate a Viviana qualche trucchetto su forza dai che poi arriviamo a casa e ci facciamo una bella scopata”.
Le due ubbidirono e si sedettero vicino a mamma presentandosi.
Per la prima volta da molto tempo vedevo mamma veramente imbarazzata; e sì che qualche forte tendenza bisessuale l’aveva già dimostrata con Valentina ed il Tatuatore (rileggetevi il cap. 13).
Le due puttane cominciarono a prodigarsi in gentilezze e domande sulla “finta” vita di mamma dimostrando una certa compassione umana “sai anche noi non volevamo fare le puttane ma la vita va così a volte …. comunque non è poi così male ….. si fanno bei soldi …… e tu mi sembri proprio una gran bella figona …” le disse Mariela (che pareva chiaramente una bisessuale convinta …. ma più lesbica), cominciando ad accarezzare mamma nelle cosce e poi via via nelle sue parti intime scostando con sapienti giochi di dita le mutante in pizzo da troiazza d’alto bordo che indossava mamma.
Anche Gisela faveva il suo cominciando a baciare il collo di mammina, e a mordicchiare i lobi delle orecchie.
“Bene Bene vedo che la conversazione tra le signore procede per il meglio” disse Gianni alla guida del minivan orientando lo specchietto di modo da gustarsi la scena.
Mamma infatti era seduta in mezzo ed al suo fianco sedevano le due puttane che avevano oramai rotto ogni difesa e preso possesso del suo corpo.
Gisela infatti aveva fatto tirare fuori le tettone a mamma leccandole i capezzoli, mentre Mariela, messasi a carponi le stava lappando la figa con assoluta maestria dal momento che Viviana non smetteva di mugnugnare tutto il suo godimento “Ohhh ohhh siiiiiiii siiiiiiiiiii come me la lecchi oddio siiiiiiiiiii” , tant’è che con una mano si era ficcata un dito in bocca simulando la gestualità di un pompino e con l’altra teneva la testa di Marisela ben fissa sula sua vulva in fiamme.
A quel punto anche Gisela fece uscire le tette e dopo essersele fatte leccare per bene da mamma prese a limonarla prima dolcemente e poi furiosamente come una lesbica incallita.
Inutile dire che la scena ci stava infoiando a livelli stellari.
Arrivammo giusto a casa prima di esplodere in una sega di gruppo (manco fossimo stati degli studentelli al loro primo film porno).
“Arrivati, signori e signore siamo giunti a destinazione, vi prego di ricomporvi prima di accedere alla nostra regale magione (ovvero il nostro apparta)” disse Gianni con finto tono altisonante.
Le troie (si pure mamma) si ricomposero e ci seguirono nell’appartamento.
Stanotte Calogero non c’era di guardia (…. era la sua serata libera …. sicuramente era andato a puttane) per cui avevamo campo libero.
Una volta entrati in apparta Gianni, tenendo a bada gli ormoni di noialtri, fece sedere sul divano le tre signore (oddio signore …. le tre puttanazze) dicendo:
“forza continuate il discorso di prima …. voglio godermelo ancora un po’ per bene visto che prima ero alal guida e non me lo sono gustato a dovere”.
Mariela fece uscire le sue tettone dalla scolaltura del vestitino elastico mentre Gisela lo fece scivolare fino alla vita.
Le due assalirono mamma spogliandola in men che non si dica, leccandola in ogni dove e limonandola fuiorsamente …..
Gisela si levò poi il tanga e si fece leccare la figa grondante di umori dalla troia di mamma che prese a lapparla di gran lena
“Che putana che putana che sei Viviana … sei una putana nata”.
Per leccare meglio la fica a Gisela, mamma si era messa a carponi offendo il culo a Mariela che, manco a dirlo, prese prima a leccarle lo sfintere anale e poi ad inserile un dito e poi due …..
“Ma questa troia è gia sfondata amisci ……ha ha hah ha” disse Mariela espoldendo in una risata baritonale.
Qualcosa non mi tornava in Mariela.
“Forza Mariela …. tutto qua quello che sai fare per far godere sta vaccona ? ….. due dita in culo ? Uhmmm …. scommetto che alla tua amica Gisela riservi un trattamento diverso” disse Gianni col tono di chi la sapeva più lunga di tutti.
“Hahahahah va bene amisci adesso Mariela vi mostra il suo talento nascosto ….” e detto ciò si tirò su il vestito sino alle anche, armeggiò con le sue mutande ed alla fine tirò fuori un cazzo completamente in tiro di proporzioni animalesche, un cobra nero pronto a colpire.
Hai capito Mariela era un trans ….. le mie sensazioni erano state corrette (la voce … e soprattutto le mani ….).
Inutile dire che Gianni già sapeva tutto, visto che il suo amico lo aveva già informato della particolarità di Mariela.
Venimmo poi a sapere che Mariela era stato per un tempo l’ex fidanzato/manager/fotografo di Gisela ……
Gli altri ci rimasero di sasso.
“Cazzo ma è un tranvone …… cazzo !” dissero tutti a metà tra il deluso e l’eccitato.
Come detto il pene di Mariela era un cobra pronto a colpire e di fatti in men che non si dica lo infilò nel culo di mamma che ignara di tutto stava leccando la figa a Gisela.
Inutile dire che lo stupore colse pure mamma che dopo aver sentito di essere stata penetrata ed aver velocemente constatato che non si trattava di nessuno di noi “strunzetti” si girò di scarro verso Mariela scoprendo anch’essa la sua vera natura.
“Toglimi subito quel coso dal culo …. sei un trans di merda …. oddio che schifo cazzo ….”
Mariela e Gisela la guardarono torve con aria di rimprovero.
“Noi siamo state buone con te e tu sei cattiva….. una puttana razzista ……”.
In effetti ma come cazzo faceva quella troia di mamma a pretendere di fare la maestrina in certe situazioni.
E fu così che le due la bloccarono permettendo a Mariela di incularla a dovere.
“si amisci ….. che potanona …… siiiiiiiii ……. .come me la inculo …. siiiiiiiiiiiiii …….. inculate anche me amisci …… fasciamo un trenino ….. siiiiiii …..”.
Tra noi ci fu un attimo di indecisione …. nessuno era mai stata con un trans …… ma poi Luca la cui eccitazione era oramai fuori controllo perse ogni freno inibitore e fattosi sotto a Mariela, dopo averla limonata duro si piazzò dietro alla burrosa mulatta e la infilò come uno spiedino.
“Prendi la minchia sicula rotta in culo transessuale tieni tieni prendilo in culo troiaaaaaaaa………”.
Che scena: Luca con le mani ben piantate nei fianchi della mulatta Mariela con le tettone di fuori se la stava inculando, con Mariela che a sua volta inculava mamma che leccava la fica a Gisela.
Davvero il trenino dell’amore!
Ben presto però Io e Gianni ci prendemmo cura di Gisela liberandola dalle fauci di mamma ed iniziando a scoparcela in tandem, io in bocca lui in culo, e viceversa e poi a sandwich:
“Dai puttana del cazzo ….. cazzo volevi fare la fotomodela ?” dissi Gianni fingendo un accento brasiliano …. “fallita di merda adesso sei solo una puttana da quattro soldi che si fa inculare dal suo ex fidanzato tranvone……. troiaaaaaaaaa ….. dai Paolino a sta vacca piace essere sottomessa , me lo ha detto il mio amico……. è una troia masochista come quella maiala di tua madre……”.
La frase non passò inosservata alla maiala di Mariela che cominciò a dire:
“cazzo amisci ma sta troia è la mamina del vostro amico ?”
“Eh si la rotta in culo è la mamma di Paolo” disse Roberto indicandomi; Roberto nel frattempo aveva preso il posto di Luca e stava inchiappetando Mariela, mentre Luca e Jacopo si stavano facendo spompinare da mamma.
Mamma che dopo le ritrosie iniziali e dopo essere stata costretta dalle due puttane a subire la penetrazione anale di Mariela, adesso sembrava averci preso davvero gusto tanta e tale era la foga con cui ciucciava i cazzi dei miei compari.
“Cazzo Mariela mi sa che sta troia sto godendo come non mai …… mi sta stritolando l’uccello ….. mi sa che gode come una cagna a farsi inculare da un trans!”.
“e perchè non glielo facciamo dire alla maiala se le piace o no il trattamento” ordinò Gianni facendo cenno a Luca e Jacopo di togliere i loro arnesi dalla bocca dell’idrovora.
“E allora troia ti piace il cazzone del tranvone ? Ti piace fare la troia ?? eh ?”.
“Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii” mia mamma stappò tutto il suo godimento manco fosse stata una bottiglia di champagne a fine anno.
“Inculami Mariela inculami ……. dio che cazzo magnifico che hai …… siiiiiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiiiiiiii sfondami siiiiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii”.
Ecco, oramai la trasformazione di mia madre da integerrima donna tutta casa e chiesa (ma probabilmente era sempre stata una maiala repressa) a puttana che si faceva sfondare da chiunque, persino da una prostituta trans era completa e irreversibile.
Seguì, come di consueto, un’orgia pazzesca, le due puttane vennero prese in ogni buco ed in ogni posizione; a dire il vero io mi feci fare solo un pompino da Mariela …. ma non la inculai ….. mi faceva sempre un certo che …. questioni di gusti; gli altri invece la pomparono di brutto anche contemporaneamente, con Jacopo (si il timido jacopo) che la insultava “ti piace il cazzo è tranvone di merda …… godi maiala brasiliana perversa del cazzoooooooo!!!!!” incaprettandola e schiaffengiandole il culone e Gianni che si faceva spompinare a dovere.
Gisela venne scopata a più riprese in tutte le posizioni e si prese pure due cazzi in culo contemporaneamente (Luca e Roberto), seguita ovviamente a ruota da Mariela (Gianni e Jacopo) e da Mamma che per far vedere di essere più troia di tutte arrivò a prenderne 3, si avete capito bene, 3 , seppur per un attimo, tutti assieme in culo (Mariela, Gianni e Luca).
Devo descrivervi la scena: Mariela era sdraiata sul divano a pancia e cazzo all’insù, mia madre le si era fiondata sopra autoimpalandosi l’ano sulla sua verga e Luca e Gianni avevano colto al balzo l’occasione di farcire il deretano della porca come mai prima d’ora …. fu un attimo (viste anche le dimensione degli arnesi) ma per un attimo la maiala ne ricevette 3 in culo in un colpo solo.
Gianni e Luca non resistettero e sborrarono copiosamente in faccia a mamma che invece continuò ancora a farsi inchiappettare da Mariela …… che visione …. la porca di mamma con la faccia impiastricciata di sborra i cui filamenti le penzolavano dal mento e dalle labbra fin giù alle tettone si stava facendo inculare a smorzacandela da quella maiala transessuale di Mariela che le palpava il senso spalmandole (manco fosse una crema solare) la sborra che colava dalla faccia.
“potana potana potanasssssaaaaaaaaaa ……. ti piasce il birubiru (Mariela lo chiamava così il suo arnese) di Mariela eh potanasssaaaaaaaaa, ti piasce farti sfondare il culassssoooooo davanti tuo figlio !”.
“si siiiii guardami Paolino guarda come alla tua mammina maiala piace il birubiru nel culo siiiiiiiii siiiiiiii adoro farmi inculare dai trans cazzuti …… siiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiii che bello siiiiiiiiiiii”!
Intanto Gisela si era fatta sotto al duo e con fare un po’ geloso si rivolse a Mariela:
“Ma amore mio ma adesso che inculi sta putana non mi guardi più?”.
“Ma che disci amore …. è che mi piasce chiavare le potanasse ….. dai ….. lecami le pale invesce di romperle”: e detto ciò Gisela prese a leccare un po’ la fica di mamma ed un po’ i coglioni di Mariela.
“odddio siiii siiiiiiiiiiiiiiii come godoooooooooooooooooooooo”: mamma come al solito era in delirio.
Gisela si voltò verso di me e con uno sguardo a metà tra l’inebetito ed il divertito mi disse:
“ Tua madre è prorio na potanassa e tu un cornutasso” e si mise a ridere.
Ebbi un momento di black-out, poi una rabbia mista ad eccitazione impetuosa; memore delle rassicurazioni di Gianni sulla sua natura masochista, presi di forza la mancata top-model per i capelli e gli cacciai l’uccello tremendamente in tiro con una forza inaudita e presi a scoparla in bocca senza tregua insultandola pesantemente:
“Troiaaaaa …… puttana maiala …………. adesso te lo piazzo tutto in gola puttana di merdaaaaa ….. fallita del cazzo ……. fotomodela dei miei coglioni ……. sei solo una lurida puttana ……..”
E poi sotto con una spagnola da urlo tra i suoi meloni rifatti (e chiaramente esagerati vista l’esilità del fisico cosiccome le labbra vista la delicatezza del viso…… per un attimo me la immaginai da giovane prima dell’operazione con le sue tettine minuscole ed il suo viso d’angelo …. doveva essere stata la classica fidanzatina ideale a cui tutti facevano il filo …. chissà quanti cuori spezzati aveva lasciato dietro di sé …. tuttavia il suo aspetto così candido non l’aveva preservata dalla crudezza della vita e dalla sua intima natura masochista).
“Ti piace farti chiavare eh troia masochista del cazzo ….. ti piace farti umiliare schiava! Chissà come te la tiravi quandi eri a scuola in Brasile ….. chissà che arie ti davi …. la top model volevi fare …. e adesso guardati come sei ridotta ….. una puttanazza da strada con le tette e le labbra rifatte che si fa inculare da un trans del cazzo!!!!” e mentre dicevo ciò la schiaffeggiavo in viso col cazzo.
“si si sii siiiiiiiiii scopami siiiiiiii” rispose lei con un’aria triste ed inebetita (pareva davvero una barbie giocattolo senz’anima).
Detto e fatto: la misi a 90° facendole appoggiare il busto sulla tavola e poi presi a scoparla in figa ed in culo, per finire poi con una colossale sborrata direttamente in bocca che la poverina non riuscì però a trattenere del tutto…. rimase lì mezza intontita con la sborra che le fuoriusciva dalla bocca….. avevo riversato su di lei la mia rabbia repressa …. mi sentii quasi in colpa.
Mariela alla fine disarcionò la maiala di mamma e dopo essersi fatta spompinare a dovere …
“lecaleca il mio birubiru potanassaaaaaa……..” le sborrò in faccia …… ed infine arrivarono Jacopo e Roberto che fecero inginocchiare pure Mariela accanto a Mamma riversando sulle facce e sulle tette delle troiazze una pioggia di sborra bianca che le due non lesinarono a deglutire del tutto pulendosi la faccia e le tette a vicenda con fuoriose leccate e limonate.
L’orgia era terminata.
Le due puttane brasiliane vennero pagate (con la metà dell’affitto risparmiato), seppur con uno sconto: “Ecchecazzo ragazze ma il tranvone ha goduto più di noi a chiavare la nostra troia (ovvero mamma!)” disse Gianni che riuscì a battere il prezzo di 150 euro.
“Comunque complimenti siete una grande coppia di insegnanti ….. ciaoooo”.
“Sciao beli …. sciao potanassa ….. ala prossima …” dissero le due che se ne andarono a piedi …. avevano un altro appuntamento in centro quella sera.

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