Skip to main content
Racconti 69Racconti EroticiRacconti Erotici Etero

Fur Elise DVD capitolo 1

By 11 Settembre 2018Aprile 22nd, 2020No Comments

Allora ero molto giovane anche se dimostravo più degli anni che avevo, ma malgrado la mia giovinezza avevo già fatto le mie esperienze. In principio queste esperienze furono unicamente saffiche. Con il pretesto di aiutarci una con l’altra a fare i compiti invitavo a casa mia una compagna di classe e in assenza dei miei genitori ci prendevamo delle libertà.

All’inizio furono bacetti dati a fior di labbra che divennero via via più audaci fino a diventare dei baci veri come vedevamo scambiarsi i protagonisti delle pellicole cinematografiche e nel farlo le nostre mani si muovevano strofinando una il vestito dell’altra per sentire il corpo della compagna, poi ci venne naturale toglierli per meglio toccarci con la curiosità propria della nostra età, poi le nostre divennero carezze sempre più precise esplorandoci nei minimi nostri anfratti con le mani, con le dita e infine con le nostre bocche e le nostre lingue fino a procurandoci degli orgasmi spossanti, non di rado anche due, anche tre . . . Infine un giorno al culmine dell’eccitazione la mia compagna introdusse una sorta di membro di legno nella sua passera muovendolo avanti e indietro finché venne con una moltitudine di sospiri e dopo aver goduto me lo porse.

– Provalo anche tu Lisa non fa male sai? Non voglio dilungarmi in quanto questo episodio l’ho già riportato in uno dei miei racconti. Fu così che Lina e io ci sverginammo e io provai per la prima volta l’emozione della penetrazione. Da quel giorno i nostri giochini terminavano invariabilmente con la penetrazione reciproche delle nostre fichette mentre le nostre bocche soffocavano i nostri mugolii di piacere.

Non trascorse molto tempo che divenni il giocattolo sessuale, consenziente, di una signora sui 45 anni che completò la mia educazione saffica, tanto che mi credetti lesbica. Poi un giorno suo marito tornando a casa senza preavviso rischiò di sorprenderci dando alla signora appena il tempo di ricomporsi e io di nascondermi ancora seminuda. Potei così vedere tutto, veramente tutto, dalla fellatio che lei gli fece per distrarlo e non farlo insospettire, al lungo sessantanove e infine alla scopata.
Lo spettacolo mi provocò una eccitazione tale da indurmi a toccarmi e godere senza neanche scostare le mutandine.

Da allora il mio pensiero dominante é stato fare all’amore con un uomo. Poco dopo ho potuto realizzare questo mio desiderio facendo la baby sitter per una giovane coppia, poi cogliendo le occasioni che si presentavano, non rifiutai nulla, accettando anche di farlo con più uomini ma scegliendo sempre uomini maturi preferibilmente sposati che difficilmente si sarebbero vantati perché non sarebbe loro convenuto.

Recentemente ho ritrovato il DVD con le fotografie che uno di questi uomini, un vecchio, mi scattò a casa sua. Queste foto mi ritraggono in diversi atteggiamenti, nuda, mentre mi masturbo usando anche dildo e vibratori vari oppure mi trastullo con lui, il signor Benito, Ben come mi chiese di chiamarlo.
La parola ‘vecchio’ non deve ingannare. Per me allora, un uomo di cinquant’anni era vecchio mentre adesso so che a quell’età l’uomo &egrave nel pieno del sua virilità e quindi particolarmente desiderabile a causa dell’esperienza maturata in campo sessuale.
Ho conosciuto Ben in un bar tabacchi mentre compilavo la schedina; mi propose di giocare con lui un piccolo sistema; questo &egrave stato il pretesto per vederci ancora. Passeggiando all’ombra degli alberi del parco cittadino o insieme a guardare le vetrine dei negozi.

Fu con me sempre rispettoso, non permettendosi neanche di prendermi la mano ma parlavamo molto e di tutto, anche di sesso, anche delle mie tendenze saffiche e bisex. Poco dopo mi propose di accompagnarlo a casa sua. Davanti alla mia reticenza, disse che non avevo nulla da temere in quanto da qualche tempo si era scoperto impotente.
Ricordo che a causa della pioggia ci eravamo rifugiati in un bar semi deserto e lì per la prima volta mi prese la mano. Seduti ad un tavolino abbastanza defilato mi confidò che dopo la dipartita della moglie avvenuta all’incirca cinque anni prima, aveva molto trascurato la sua salute, in particolare il diabete che fino ad allora con il suo aiuto era riuscito a tenere a bada, ma poi’

Insomma da più di un anno non riusciva ad avere erezioni, neanche sotto i più svariati stimoli, neanche guardando pellicole hard; il suo medico gli aveva sconsigliato di prendere il Viagra o altre pillole del genere a causa della sua cardiopatia, ma non gli mancava il desiderio anzi’ Arrossendo come uno scolaretto disse che se salivo da lui mi avrebbe dato piacere, me lo disse dopo lunghe esitazioni spiando sul mio viso la mia reazione.

Non so perché ma quel vecchio mi dava fiducia, tanto che lo seguii a casa sua, Abitava al settimo piano di un condominio di otto, molto anonimo, in cui nessuno fece mai caso a noi mentre prendevamo l’ascensore, e si che la nostra strana relazione durò più di 8 mesi, forse ci scambiavano per padre e figlia o nonno e nipote non so. Era una persona agiata se non ricca a giudicare dall’arredo dell’appartamento, dai mobili bellissimi di non so quale stile e dai due bagni di cui quello con la doccia fece funzione di set fotografico insieme alla sua camera da letto.

Appena chiusa la porta si avvicinò chiedendomi se avessi paura; non ne avevo e glie lo dissi, solo allora prese il mio viso fra le mani e posò le sue labbra sulle mie, non me le baciò, me le lambì con delicatezza, con devozione direi ed era come sentire la calda lingua di un cagnolino. Nessun cagnolino mi ha mai leccato le labbra ma non so perché pensai alla lingua di un cagnolino e non ne ebbi per niente ribrezzo, chiusi gli occhi e mi venne spontaneo allungare la mia lingua, ce le leccammo un l’altra adagio, entrambi ad occhi chiusi poi lui mi baciò e leccò l’intero mio viso mentre le sue mani scendendo lungo la mia schiena si serravano sulle pagnottelle del mio culetto stringendomi contro di lui, inarcai le reni ma non sentii nulla contro il mio pancino.

Ero molto eccitata e anche lui lo era perché quando ci staccammo respirava con affanno, Mi invitò a togliermi i vestiti; la mia grande voglia fece si che eseguii senza esitare anche se per un residuo di pudore mi voltai. Mi tolsi tutto e quando nuda mi girai anche lui era nudo. Era un bell’uomo malgrado l’età e la pancetta sotto la quale il pene faceva un ampio arco, per niente piccolo ma purtroppo soltanto semi eretto. Nudi ci recammo nel locale doccia dove lui andò per primo sotto il getto tiepido dell’acqua e si lavò insaponandosi con cura ad occhi chiusi poi fu il mio turno, mi lavai mentre lui mi guardava e mentre mi guardava si accarezzava il pene. La cosa mi fece piacere e mi eccitò.
Mi &egrave sempre piaciuto mostrarmi nuda davanti ad un uomo verso il quale provo attrazione, mi eccita quando la mia vista lo induce a toccarsi, anche a masturbarsi e malgrado la mia giovane età, già allora mi piaceva eccitare gli uomini, e non provavo come non provo tutt’ora nessuna vergogna!

Fu lui a lavarmi l’alto delle cosce e il culetto indugiando nel solco delle mie chiappette, la cosa mi piacque molto poi mi strinse, la schiena contro il suo petto, le mani sulle mie tettine e il mio culetto contro il suo membro che sentivo ma che era ahimè pressoché inerte.
Chiusi l’acqua e mi voltai, questa volta il bacio fu un vero bacio con le lingue che si accarezzavano dentro le bocche, le labbra che si strusciavano voluttuosamente, le sue mani che sulla mia schiena scendevano alle mie natiche come se fosse l’unica parte che lo attraeva. La cosa mi piaceva e feci di tutto per agevolare la sua esplorazione, sollevando anche un ginocchio per permettere alle sue dita di entrare nel mio solco più intimo e stuzzicare il mio buchino che la schiuma saponosa aveva reso scivoloso.

Lui sembrava impazzito, mi stringeva, sotto lo scroscio dell’acqua, mi strofinava contro di lui chiamandomi la sua Lisetta. Finalmente mi infilò un accappatoio mentre lui si asciugava con una grande tovaglia di spugna; mi strofinò il capo con il cappuccio asciugandomi alla meglio i capelli poi depose l’asciugamano e dopo avermi fissato a lungo mi chiese ancora se avevo paura. Lo guardai apertamente e mentre rispondevo che non ne avevo, la mia mano si chiuse sul suo pene che adesso si era sensibilmente gonfiato tanto che lo avrei volentieri preso in bocca, sicura nella mia giovanile ingenuità di riuscire a farlo diventare duro. Accennai a chinarmi per farlo ma lui dopo avermi tolto l’accappatoio mi sollevò fra le braccia e mi portò lungo il corridoio fermandosi davanti ad una porta, fui io ad aprirla e ci trovammo nella sua camera dove mi depose delicatamente sul bordo del letto.

Rimase a guardarmi come incantato per un tempo che mi parve lunghissimo quindi dopo essersi inginocchiato sul tappeto si chinò sul mio viso posando le sue labbra sulle mie, le dischiusi. Piena di gratitudine sentii la sua lingua entrare nella mia bocca accarezzare la mia lingua poi le mie labbra. Chiusi gli occhi lasciandomi cullare dalle sensazioni che mi davano le mani che passando sul mio corpo lo accarezzavano sfiorandolo appena, i miei capezzolini si drizzarono, lui insistette e quando cominciarono a farmi male mi lamentai nella sua bocca; allora quella bocca lasciò la mia e scese lungo il mio mento in bacetti delicati, poi lungo la mia gola infine si spostarono sulle mie tettine.

Intanto la sua mano scendeva scendeva, la sentii sul gonfiore del mio pube giocare con i miei peletti, poi le sue dita incontrarono la mia passerina, fu allora che aprii le cosce lasciandomi esplorare, me le accarezzò sapientemente fino alla loro giunzione quindi ritornò alla mia fichetta, le sue dita ne aprirono le labbra quindi scesero giù fino a superare il perineo e incontrare stuzzicando il mio buchetto; ma non lo penetrò anche se i miei sospiri di gradimento lo incoraggiavano a farlo ma ritornarono alla mia fichetta, dentro la mia fichetta. Un fiotto della mia eccitazione bagnò le sue dita ma lui le spostò nuovamente suile mie ciliegine facendo roteare fra le dita bagnate della mia eccitazione i capezzolini tesi al massimo e la sua bocca coprì nuovamente la mia.

Ci sapeva fare il signor Ben, nessuno mi aveva mai eccitata tanto, neanche Salvo che avevo sedotto con il tacito consenso di sua moglie solo qualche mese prima, neanche. . . Oh come mi piaceva! adoperava solamente la mano destra e dai movimenti compresi che con la sinistra si masturbava e il saperlo aumentava la mia eccitazione e il mio piacere. Fremevo, mi muovevo sollevando il bacino, offrendomi quando le sue dita entravano nella mia vagina e la sua bocca leniva i bottoncini che le sue dita avevano reso dolorosi. Non tardai ad avere il primo orgasmo ma lui non se ne accorse nemmeno perché non mi diede tregua e quando i miei lamenti di bestiolina ferita si levarono alti, la sua bocca ‘mangiò’ la mia bocca entrando in essa con le labbra a prendere la mia lingua per attirarla nelle sua bocca e succhiarla.

Inarcai il bacino al secondo orgasmo ma &egrave come se fossero le sue dita a sollevarlo con il loro frugare dentro la mia vagina muovendosi piegate verso l’alto avanti e indietro ‘ flap flap flap’ era il rumore che udivo, poi vi fu un terzo orgasmo e forse un quarto, tremavo, mi lamentavo. . . il profumo di godimento che saliva della mia fica faceva da afrodisiaco per entrambi e lui mi mangiava, mi succhiava le labbra, le orecchie, i capezzoli, sbavando sul mio petto, poi sul mio ventre, poi più giù coprendo con la bocca aperta la mia fica dopo aver ritirato le dita per sostituirli con la sua lingua che intingeva nei succhi dell’orgasmo ancora in atto.

Infine serrai fortemente le cosce respingendo con forza il suo capo e mi abbandonai spossata. Lui mi abbracciò chiamandomi la sua Lisetta, la sua piccola, ringraziandomi per avergli concesso il privilegio, così disse, di avermi dato piacere.
Pensando di non essere visto prese qualcosa dal cassetto del comodino e dai suoi movimenti compresi che si stava asciugando il pene. Fui contenta che anche lui avesse goduto ma io avevo goduto veramente tanto!
Continua
……………………… schwarzdame@hotmail.it ……………….. Nel caso il racconto vi fosse piaciuto scrivete, mi farà piacere saperlo.

Leave a Reply