Skip to main content
Racconti Erotici EteroRacconti Erotici LesboTrio

Passione mai sopita

By 18 Novembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Era Agosto a Roma e io ero appena di ritorno da un famoso festival di musica metal nell’est europeo. Appena il tempo di farmi una doccia e subito mi fiondo in macchina per andare in stazione a prendere lei, a prendere Lisa, la mia amica tedesca che conobbi anni fa in Inghilterra. Nonostante ci fossimo conosciuti 5 anni prima, eravamo sempre rimasti in contatto, raccontandoci regolarmente delle nostre rispettive vite. Tra me e lei ci sarebbe potuto essere qualcosa, da subito c’era stata una grande attrazione reciproca, ma la brevità del nostro soggiorno in Inghilterra impedì il coinvolgimento necessario. In ogni caso dopo 5 anni finalmente l’avrei rivista, era in viaggio per l’Europa con una sua amica e fortunatamente sarebbe passata da Roma per salutarmi.
Inutile dire che non ero più nella pelle. Corsi come un forsennato in macchina e arrivato alla stazione le vidi: Lisa, esattamente come me la ricordavo, capelli tra il rosso e il castano chiaro raccolti in una cipolla, splendidi e grandissimi occhi verdi, lineamenti marcati da tipica nordeuropea. Scesi dalla macchina con il cuore a mille e le andai incontro per salutarla con un lungo abbraccio. (Per comodità tradurrò i dialoghi dall’inglese all’italiano visto che tra di noi si è sempre parlato in inglese)
‘Ciao! Quanto tempo, come stai?’ mi chiese con un grande sorriso.
‘Tu come stai? Io benissimo, sei esattamente come ti ricordavo sai?’ le risposi ‘Lei è la tua amica? Piacere F.!’
‘Ciao, Christine!’ mi disse l’altra ragazza allungando la mano ‘Grazie di esserci venute a prendere e dell’ospitalità’.
‘Ma figurati, il piacere è tutto mio! Andiamo, datemi gli zaini e si va’.
Salimmo in macchina mentre rimuginavo sull’aspetto di Christine. Sicuramente era una bella ragazza, tutt’altro che la tipica tedesca: pelle olivastra, capelli castani scuri, occhi nocciola.
Il viaggio verso casa mia fu tranquillo e utile per ri-rompere il ghiaccio tra me e Lisa, chiacchierando del più e del meno, di cosa avevano fatto finora e degli amici che avevamo in comune e che non vedevamo da anni. Ci vollero pochi minuti per ritrovare la complicità che avevamo costruito in Inghilterra, nemmeno 5 minuti che già la prendevo in giro scherzando come se la vedessi tutti i giorni. Arrivati da me, le feci accomodare indicando loro la stanza dei miei che erano fuori per tutto il mese, dove posarono i loro grossi zaini da viaggio, e dopo un rapido giro di casa ci sedemmo tutti e tre in terrazzo, dopo che le ragazze si levarono scarpe e calzini per stare più comode.
‘Allora cosa volete fare in questi 3 giorni?’ domandai.
‘Visitare, divertirci, darti fastidio soprattutto!’ mi rispose Lisa ammiccando.
‘Bene bene, te fai poco la simpatica che ti metto in punizione eh!’
‘F. scusami ti posso chiedere di poter fare una doccia?’ mi chiese poi Christine.
‘Certo seguimi’ e le mostrai il bagno, tornando in terrazzo dove Lisa si stava fumando una sigaretta appoggiata al parapetto.
La presi di sorpresa e le cinsi i fianchi con le mani facendola sobbalzare. Mi appoggiai alla sua schiena da dietro, percependo il suo profumo. Era lo stesso da sempre, da quando la conobbi per la prima volta, e subito la memoria viaggiò indietro.
‘Levati scemo che puzzo!’ disse lei girandosi e appoggiando la sua testa alla mia fronte.
‘Ormai mi ci sono abituato alla tua puzza’ risposi io dandole un pizzicotto sul fianco.
‘Sono proprio contento di vederti’ dissi poi stringendola a me, dicendo a parole quello che il mio cazzo diceva a me iniziando a tirare nei pantaloni mentre lei rispondeva all’abbraccio mettendomi le braccia al collo.
‘Vattene a dormire che sarai distrutta, e poi domani abbiamo molto da fare’.
‘Si papà! Buona notte allora’e grazie, davvero!’ e mi mandò un bacio avviandosi verso la camera da letto, mentre io mi ritirai nella mia, non prima di sfogarmi masturbandomi con foga vestito così come ero, appena chiuso dietro la porta del bagno, con in mente ancora il suo odore e la sensazione del suo corpo sulle mani.
Andai a dormire in boxer e canottiera come faccio sempre d’estate. Ero da 5 minuti sul letto con la luce spenta che sento vibrare il mio telefono. Lo prendo in mano e leggo un messaggio su Whatsapp, è Lisa:
‘Non ho avuto il coraggio di dirtelo prima, ma mi sei davvero mancato in questi anni” lessi con il cuore che mi batteva forte.
Ne arrivò un altro ”soprattutto la tua brutta faccia da scemo! :P ‘. Che scema pensai e le risposi ‘Mi ero dimenticato quanto sei meravigliosa’.’ aggiungendo dopo pochi secondi ”mente stupida!’.
‘Buonanotte scemo!’ mi rispose, mandandomi una sua foto scattata al momento che ritraeva lei con addosso un top bianco che mi mandava un bacio e accanto Christina che già dormiva.
‘Buonanotte stupida!’ risposi io mandandole una mia foto con una faccia da scemo che più scemo non si poteva.
Io ridevo e scherzavo ma dentro lo sapevo che l’attrazione che provavo nei suoi confronti non era mai scomparsa e, anzi, ora la sentivo più accesa che mai.
To be continued’
Il mattino seguente mi svegliai prima delle due ragazze e preparai la prima colazione aspettando che si svegliassero. Quando uscirono dalla stanza mi si presentò davanti lo spettacolo di loro due in ‘pigiama’: entrambe scalze, gambe lisce e lunghe, mini shorts e top e nulla più. Nel caso di Christine intravedevo anche il rilievo dei capezzoli sul tessuto, avendo lei un seno molto più grande dell’amica. Inutile dire che il mio amichetto si risvegliò ulteriormente davanti a tutto quel ben di dio.
Facemmo colazione e mi spiegarono cosa contavano fare oggi, chiedendomi se volevo accompagnarle. Io risposi di si di buon grado e la giornata passò girando per il centro di Roma, chiacchierando e scherzando fino all’ora di cena, quando tornammo a casa. Ordinammo delle pizze per cena e decidemmo quindi di vedere un film. La scelta ricadde su ‘The Dreamers’ di Bertolucci, film che contiene delle scene piuttosto esplicite di nudo e di sesso. Inutile dire che i commenti su quelle scene si sprecarono, anche grazie alla birra che stavamo bevendo tutti assieme e che aiutò a lasciar andare i freni inibitori.
‘Che tette quella!’ commentò Lisa alla fine del film ‘Quasi come le tue eh?’ disse rivolgendosi a Christine e palpandole un seno scherzosamente.
‘Che fai cretina!’ rispose lei scostandola in preda alle risate.
‘F. secondo te chi ce le ha più grandi: la tipa o Christine?’ mi apostrofò Lisa.
Io un po’ in imbarazzo risposi ‘Bè quelle dell’attrice le ho viste per bene, quelle di Christine non proprio”
‘A questo punto ho un’idea’ disse Lisa ‘Obbligo o verità?’ mi chiese.
‘Dai non fare la stupida non abbiamo più 18 anni!’ risposi.
‘Obbligo o verità?’ insistette Lisa.
‘E va bene, obbligo!’
‘Tocca le tette di Christine. Vai!’ mi sfidò Lisa. Al che io guardai Christine che era sicuramente imbarazzata come me ma non disse niente. Io lo presi come un via libera. Mi alzai dal divano, mi misi a sedere tra loro due sull’altro divano e allungai le mani poggiandole sul petto della tedesca, mentre Lisa appoggiò il mento sulla mia spalla godendosi la scena. Sentendole sotto le mie mani, mi accorsi che le sue tette erano davvero fantastiche, molto grosse e piene ma anche sode, una quarta o una quinta pensai. Mentre le palpavo il seno, Christine aveva chiuso gli occhi poggiando la testa allo schienale del divano. Così facendo non mi accorsi che improvvisamente una terza mano si era poggiata sul petto della ragazza: era quella di Lisa. Così facendo però Christine ebbe un attimo di lucidità e disse ‘Ok direi che può decisamente bastare’ allontanando le tre mani che la stavano palpando, aggiungendo ‘Ora tocca a me’.
‘Lisa obbligo o verità?’ chiese Christine
‘Mmm verità!’
‘A chi pensavi ieri sera quando ti sei toccata?’
Lisa sembrò stranamente presa di sorpresa dalla domanda al che l’amica aggiunse ‘Lo sai benissimo di cosa parlo, ieri sera dopo che hai posato il telefono, io non stavo davvero dormendo, ti ho sentita sai?’
Sentendo queste parole realizzai una cosa: Lisa si era masturbata subito dopo aver chiuso la conversazione con me! Questo mi fece sperare in una risposta’
‘Bè complimenti mi hai scoperta! Se ti interessa tanto saperlo’ disse Lisa finendo la sua birra con un sorso ‘fantasticavo sul nostro splendido padrone di casa, ecco’.
Era quello che speravo. Presi coraggio e dissi ‘Se vi interessa saperlo anche io mi sono toccato ieri sera’pensando a Lisa’.
‘Bravi, siete due porcelli!’ rise Christine, senza accorgersi che io e Lisa ci stavamo guardando negli occhi scambiandoci uno sguardo inequivocabile. Io aggiunsi ‘Ora tocca a me’ senza smettere di fissare Lisa. ‘Obbligo o verità?’ chiesi alle due ragazze.
‘Obbligo, mi pare ovvio’ rispose per entrambe Lisa.
‘Vi sfido a farmi dormire insieme a voi questa notte’
‘Cosa? Te lo sogni!’ mi rispose Lisa.
‘Lisa dobbiamo stare al gioco dai’ la apostrofò l’amica.
‘Fanculo il gioco!’ disse Lisa alzandosi dal divano con uno scatto, guardando prima Christine e poi me, impedendomi di dire quello che stavo per dire. ‘Fanculo tutto, tu stai zitto e scopami pezzo di scemo!’.
Così facendo si avvicinò a me e mi saltò letteralmente addosso, sedendosi su di me, non prima di essere slacciata shorts e tolta la lunga maglietta che vestiva. Vestita solo di un paio di mutandine colorate, la bellissima Lisa finalmente appoggiò le sue labbra sulle mie. Io ero fuori di me. Sarà stato il caldo o la birra o l’eccitazione, o forse tutte e tre le cose, ma preso dalla foga la ribaltai immediatamente sul divano, sbottonai i miei pantaloncini, scostai le sue mutandine e la penetrai brutalmente in un solo colpo. Lisa lasciò partire un grido di sorpresa e piacere, soffocato dalla mia bocca che cercò di nuovo la sua, mentre con il classico movimento di reni la stavo penetrando ancora e ancora e ancora, veloce come non mai.
In tutto ciò ci eravamo completamente dimenticati di non essere da soli nella stanza, c’era anche Christine. Come in un attimo di telepatia io e Lisa ci guardammo e ci girammo insieme per vedere che fine aveva fatto Christine. Probabilmente in un primo momento aveva pensato di andarsene, ma evidentemente ci aveva ripensato perché la vedemmo appoggiata alla parte opposta al divano, in piedi, con una mano ficcata dentro agli shorts che si muoveva disegnando inequivocabili movimenti rotatori sul suo stesso sesso. Christine si accorse che la stavamo guardando e, per niente imbarazzata disse ‘Su, forza, che lo spettacolino mi stava piacendo!’ per lo più liberandosi dal top che aveva addosso, mettendo a nudo i seni che avevo potuto toccare prima, davvero due capolavori, adornati di due areole grosse e scure. Io e Lisa ci guardammo compiaciuti e riprendemmo da dove avevamo lasciato. Rispinsi la mia grossa cappella dentro di lei, non prima di essermi tolto i vestiti che avevo addosso, rimanendo completamente nudo e sudato.
Mentre scopavamo guardavo i nostri peli pubici unirsi e rilasciarsi, il suo splendido viso contorto in una smorfia di piacere, i suoi capelli slegati che poggiavano sui suoi seni bianchi invasi solo dal segno dell’abbronzatura del decolleté. Era meraviglioso, non sapevo più quante volte avevo immaginato questo momento.
Tornai in me quando Lisa mi spinse via da lei, alzandosi in piedi per un attimo, sfilandosi le mutandine e lanciandole con fare scherzoso all’amica, che le raccolse portandole al naso come per inalarne il profumo di sesso. Lisa poi mi fece sedere sul divano, sedendosi a sua volta su di me, e dopo essersi penetrata col mio cazzo, si appoggiò al mio petto tirando su le gambe per poi poggiarle sulle mie cosce, con i suoi piedi incastrati quasi sotto il suo sedere. E così cavalcammo per quelle che sembrarono ore, sudati come non mai, con le mie mani che accarezzavano il suo sedere e le sue cosce. Dopo poco Christine prese coraggio e venne a sedersi accanto a noi, porgendoci i suoi seni come biberon ai bambini, mentre io e Lisa ci attaccammo a succhiarne gli splendidi capezzoli, e mentre sentii una mano di Christine che andò ad accarezzare un po’ le mie palle e un po’ il buco del culo dell’amica. Io ero davvero al limite e avvisai le ragazze dicendo ‘Puttanelle mi fate venire così!’ al che tirai fuori il cazzo dalla figa di Lisa, lo poggiai sullo spacco del suo sedere invitati Lisa a far passare una mano dietro la schiena per prenderlo in mano, cosa che fece appoggiandosi totalmente a me. Pochi su e giù e venni schizzando copiosamente su tutta la schiena della mia amante, rilasciando l’eccitazione di anni all’interno di un’unica sborrata. Il tutto si concluse con un profondo e lungo bacio con Lisa prima e con Christine poi, nonché tra le due amiche.
Successivamente andammo tutti e tre così come eravamo in bagno, facendoci la doccia a turni ma restando sempre tutti nel bagno, nudi e sporchi, ridendo e scherzando come se fossimo un trio che si conosce da anni.
Puliti ed asciutti ci avviamo verso la camera con il letto matrimoniale dove dormimmo senza bisogno di pigiami o coperte, così come mamma ci aveva fatto e così come quella sera ci eravamo scoperti.
Continua’?

Leave a Reply