Skip to main content
Racconti Erotici EteroRacconti Erotici LesboTrio

Situazioni erotiche – cap. 17

By 18 Febbraio 2020No Comments

Lidia e Silvana sono tornate dal weekend in Sardegna dove ci torneranno nei mesi più caldi essendosi trovare molto bene e perché non hanno fatto un giorno di relax ma in compenso molto sesso di gruppo.

In uno dei giorni seguenti Silvana chiama al telefono Lidia e tra le tante cose che si dicono lei fa notare “Ho il pomeriggio libero, casa libera da tutti. Non mi dire che oggi vuoi andare al cinema!”

“Si, perché? Non ti va. Voglio provare se quegli uomini tornano e se poi vogliono fare…. ciò sai”

Durante la chiacchierata che si è protratta per circa un’ora le due donne hanno deciso il film e si sono anche accordate sul cinema, se non altro era quello che piaceva a Lidia con la galleria che potrebbe dare l’idea di una sala un po’ retrò ma ha la sua utilità.

Lidia si era preparata per un pomeriggio tutto sesso con la sua amante Silvana indossando un completino sexy con autoreggenti, la gonna larga con una fascia in vita che porta spesso e si era tutta depilata, proprio tutta.

La scelta dell’intimo l’aveva fatta in modo particolare ed era indecisa se indossare anche il perizoma oltre al reggiseno. Alla fine ha deciso per tutti e due ma di tessuto molto leggero con i bordi superiori delle coppe in tessuto di raso viola intenso e parte di sostegno in micro rete, circa il perizoma stessi tessuti: stringhe in raso nero così come triangolino piccolissimo mentre le restanti parti in micro rete nera.

“Dimmi un po’, come ti vesti per andare al cinema?” ha chiesto alla sua amica Silvana.

Se andiamo in quel cinema che sai tu, metterò addosso molto poco. Anzi ti dirò che sotto non metterò niente. Non si sa mai che facciamo incontri ‘speciali’ che gradirei molto. Soprattutto oggi”

Quando si incontrano in centro città Silvana con il dito indica un cartellone strappato dove c’è il solito graffito di pene stilizzato.

“Che palle di film”, pensa Lidia, mentre le sue labbra confermano con un sorriso bugiardo la scelta fatta da Silvana.

Entrano al cinema quando il film è già iniziato, la sala è scura, parrebbe vuota ed a Lidia viene in mente che poche persone verrebbero a vedere nel pomeriggio un film di scarso livello.

Inoltre quel cinema ha un odore stantio e il velluto infeltrito e liso delle poltrone sono una prova della bassa categoria di cui fa parte.

Le due donne entrate in questo cinema, prendono subito i biglietti per la galleria e si sistemano in una posizione quasi centrale della penultima fila. La galleria era semivuota. Il film è, come previsto di una stupidità. dalle prime battute si capisce che è orrendo: un misto di fantasy e guerra di mondi, con orrori vari.

Sia Silvana che Lidia si guardano intorno non appena gli occhi si sono abituati all’oscurità della sala.

Dopo qualche minuto che le due amiche si sono accomodate entrano due uomini che si accomodano uno di fianco l’altro.

Lidia al suo fianco vede che si siede qualcuno, lo guarda con la coda dell’occhio e nota che è di mezz’età, ben vestito presentandosi anche bene e si chiede perché un tipo così fosse lì, forse un cinefilo e senza porre attenzione alle immagini sullo schermo fantasticava su di sé.

Ma subito pensò che fosse le sensazioni che aveva fossero dovute la sua immaginazione; una mano calda del signore al suo fianco era andata sul suo ginocchio ed è stata assalita dal terrore a dirsi “Ora che cosa faccio?”.

Nonostante fosse una situazione voluta, mille pensieri si inseguivano nella sua testa, ma voleva sapere dove volesse arrivare. Aveva già sentito di storie simili accadute al cinema e le ritornavano i ricordi di quella volta che in due avevano fatto sesso con lei e Silvana al cinema.

Lo lasciò fare ed intanto era dibattuta tra la morbosità e la curiosità.

La mano seguì pian piano la forma della coscia per poi inoltrarsi sotto l’ampia gonna.

Lo guardava senza farsi notare.

Lui, al contrario, era tutto intento a guardare il film, o almeno così sembrava.

Lei ha continuato a guardarlo aspettando che la mano fosse ritratta e forse lui attirato dallo sguardo di Lidia si era volato anche lui e le ha sorriso per poi voltarsi dall’altra parte per parlottare con i suoi amici.

Lidia ha risposi al sorriso con uno suo. Proprio in quel momento ha sentito la mano oltrepassare la metà della coscia ed ha sentito il calore della mano sulla pelle. Ciò l’ha un po’ turbata ma voleva che continuasse, e lui lo ha fatto.

Lui ha mosso la mano con movimenti delicati arrivando al bordo del perizoma ed in quel momento ha avuto una nuova e particolare sensazione sconosciuta molto piacevole e sperava che lui continuasse.

Lidia era ben appoggiata ai braccioli.

La mano dell’uomo ed una parte del suo braccio erano sotto la mia gonna. Lei non si muoveva di un millimetro, non pensavo di esserne capace, soprattutto voleva vedere l’espressione di Silvana seduta la suo fianco.

Era passato tanto tempo ma le sensazioni provate la prima volta si stavano ripetendo con maggiore intensità.

La mano dello sconosciuto si percorreva con movimenti lascivi le cosce, ha percorso il bordo elastico del perizoma per definirne il contorno e Lidia istintivamente ha fatto forza sui braccioli sollevandosi leggermente per facilitare l’esplorazione.

Lui avvertendo il sollevamento, con una mossa rapida le ha sfilato il perizoma sulle cosce autoreggente. Sembrava che Lidia l’avessi quasi fatto apposta.

Ora era lì con il suo sesso alla sua mercé ed il suo desiderio fatto molti anni prima si stava ripetendo per la seconda volta.

L’uomo con gesti lenti ha continuato ad accarezzare le cosce e lei nel mentre ha controllato che nessuno vedesse ciò che accadeva.

Lidia ha avuto la bella idea non coprirsi per far vedere anche a Silvana come lui la stesse toccando.

Lo stato d’animo di Lidia non era cambiato e morbosamente lo ha lasciato fare perché quel gioco era molto piacevole.

La mano nei suoi lenti e misurati movimenti è arrivata sulla figa ed in quel momento Lidia ha colto un attimo di indecisione, forse lui è rimasto sorpreso nel trovarla depilata ma si è ripreso subito e con l’indice ha perlustrato la vagina.

Lidia come ha sentito il suo dito tra le piccole labbra, di colpo ha allargato le gambe, il respiro si è fatto più veloce e sentiva anche il suo che era accelerato.

Il dito è diventato man mano più ardito e si è insinuato nella vagina. Anche le altre dita pian piano sono andate sulla vulva e poi dentro. Lui era molto sensuale nei movimenti e sembrava suonasse un pianoforte e non sesso femminile.

Il respiro di Lidia è sempre più veloce, smaniosa di qualcosa che la facesse godere maggiormente. Le sensazioni che aveva erano uniche e se le godeva molto meglio rispetto alla prima volta che aveva fatto sesso al cinema scoprendo lati della sua sensualità sconosciuti che avevano dato il LA a tutta una serie di esperienze pensate solo durante i ditalini prima del matrimonio.

La donna è attratta irresistibilmente dalla patta dei pantaloni; si vedeva sotto di essi la forma del cazzo e s’immaginava l’eccitazione che faceva nascere in lui.

Lidia ha voluto fare di più per rendersi troia quanto con Luca quando ha fatto la puttana nella località balneare: ha allungato la mano sulla cerniera, l’ha abbassata, ha cercato il sesso, lo ha afferrato con i polpastrelli e lo ha scoperto. Ha fatto tutto senza guardare e sentiva l’uomo arrendevole ed aveva la sensazione che fosse il suo uomo a cui doveva iniziare una senza togliere lo sguardo dal film

Per contro lui l’ha penetrata con il medio e l’indice bagnati dagli umori della figa e con maggiore decisione ha titillato il clitoride con un doppio movimento ben studiato che la faceva impazzire.

Lidia nel contempo si muoveva veloce con la mano e lo sentiva sempre più duro valutando le dimensioni che erano decisamente maggiori di quelle di suo marito e simili a quelle del suo giovane amante

Per facilitare i movimenti dello sconosciuto, Lidia ha allargato di più le gambe, lui è entrato consentendogli di entrare più in fondo nella sua femminilità dando inizio ad un movimento circolare fra le dita: un dito dentro e l’altro sul clitoride. A lei sembrava di impazzire, il respiro non lo controllava più, occhi chiusi, mano che lo masturbava e le è venuto il desiderio di averlo dentro di se. Si ha posto la domanda “Come mettersi e dove farlo?”

Le sembrava osceno mostrarsi lì davanti a tutti.

Silvana accanto a lei era eccitatissima e si sgrillettava furiosamente, respirando frequentemente e soffocando gemiti che avrebbero insospettito i pochi spettatori presenti con conseguenze non prevedibili.

Improvvisamente lui ha interrotto quelle mosse, ha tolto le dita da dentro la figa e le ha sostituite con il pollice. La figa era ormai già largamente lubrificata ed ha proseguito a muoverlo dentro di lei.

Lui non ha lascito inoperative le dita. Infatti usando l’indice è andato a percorrere il solco tra le natiche a cercare le grinze dello sfintere.

“Non lo vorrà mettere lì?!” ha pensato Lidia e invece si tanto che dopo dei movimenti circolari è entrato con la punta del dito allargando quel muscolo e si è presentato dentro andando a toccare il pollice sull’altro canale.

Era una sensazione splendida. Era una nuova sensazione neanche mai immaginata che lei si ha goduto rilassandosi e favorendo quel doppio tocco così particolare.

Lidia si è voltata verso Silvana, che aveva sollevato anche le gambe poggiandole sul sedile davanti a lei e si stava facendo un magnifico ditalino, e le ha detto che cosa le aveva fatto quell’uomo e le descrive anche cosa le stava facendo.

Così anche Silvana ora sapeva che le mani si stavano muovendo dentro di lei con due dita.

Mentre riferiva all’amica le sensazioni è ad un tratto come impazzita perché Lidia ha avuto un primo orgasmo. Per non attirare l’attenzione delle altre persone in sala ha trattenuto l’urlo che avrebbe voluto fare e ciò ha causato un allungamento della fase dell’acme con i relativi scuotimenti del corpo e delle gambe.

Silvana la guardava ammirata e non ha tardato anche lei a venire aprendo al massimo le gambe per mostrarsi aperta e pronta a chi l’avesse voluta chiavare.

Quanto tempo è passato in quella situazione Lidia non lo sa. Era ancora scossa e si è accorta di avere ancora in mano il sesso eretto del signore che anche durante l’orgasmo non aveva lasciato ed ebbe la sensazione che la pelle fosse bagnata; in effetti anche lui era venuto.

Lidia cercò dei fazzoletti nella borsa, uno se lo ha passato sulla figa e sull’ano sotto gli occhi di lui, ne ha dato uno anche a lui ed entrambe si hanno pulito le mani.

Il loro rapporto sessuale era finito ed il signore si è levato dalla poltrona sparendo nel buio della sala.

Lidia si è rivolta verso Silvana che aveva ancora gli occhi chiusi dal devastante orgasmo e le ha detto “Non e stato male farlo con quell’uomo!”

L’amica non ha risposto e Lidia ha notato che qualcosa stava avvenendo alle sue spalle.

Infatti come si volta vede che un altro uomo sconosciuto che era seduto non molto distante si era avvicinato e si era accomodato nella poltroncina già occupata dal primo uomo e come se niente fosse, allunga il braccio dietro di Lidia. Lei sorride sorpresa di questa coccola inaspettata e inusuale ma desiderata. Inoltre Lidia lo guarda in viso ma vede solo il profilo e non scorge alcun segno particolare. Pensa sia un uomo che vuole solo accarezzarla, invece l’illusione dura poco. Infatti il braccio si stringe la fa piegare verso l’uomo che a sua volta si avvicina sussurrando all’orecchio “Hai fatto come ti ho detto?”

Lidia è sconcertata e si chiede chi fosse quell’uomo. Le viene da pensare che lui abbia sbagliato persona. Lei fa mente locale e non si dà una risposta. La vergogna la assale e se si accendesse la luce si vedrebbe Lidia con le guance rosse.

Ma tutto ciò avviene in frazioni di secondo e annuisce, poiché la finalità era di fare sesso con degli sconosciuti.

Lui le tocca le tette e lei lo lascia fare e prosegue a titillare la punta del capezzolo.

Silvana guarda con la coda dell’occhio e si sistema meglio sulla poltrona sollevandosi un po’ la gonna scoprendo oltre metà della coscia.

L’uomo sussurra a Lidia “Fammi vedere” ma è la testa a rispondere perché la voce è bloccata e la donna sembra essere diventata muta. La sua spigliatezza è sparita così come l’esperienza fatta in estate con il suo amante Luca. Sembrerebbe che le sia passata la voglia di mostrarsi e di farsi toccare le parti intime ma non è così.

Lidia risponde all’uomo con un “no” più di vergogna che altro.

“Fammi vedere ho detto!” ed allora lei fa scivolare le braccia fino alle pieghe morbide della gonna, solleva lentamente il lembo scoprendo le cosce e prosegue mostrandosi oltre l’inguine.

La pellicola illumina la sala con dei lampi alternati chiari scuri. L’uomo vede malamente a pochi centimetri da lui la femminilità di Lidia che priva dell’indumento intimo appare liscia e glabra che si offre al desiderio dell’uomo e non meno di quello lascivo di lei.

Lui con la mano verifica ciò che all’occhio appare incerto ma le dita grandi e forti toccano Lidia accarezzandola senza riguardo.

Lei è paralizzata ed i suoi occhi perlustrano la sala per vedere se qualche altra persona avesse notato tutto quel movimento.

Lidia è nuovamente eccitatissima. Si sta avverando ciò che aveva previsto: era andata al cinema per fare sesso con sconosciuti ed ora uno se lo aveva già fatto e ne aveva un altro sottomano.

Le venne da pensare che fosse la sua immaginazione, poi si convinse che era la realtà.

La mano calda del signore al suo fianco era sul ginocchio ed in quell’istante mille pensieri si inseguivano nella mente ma uno le rimase e prese coraggio di sapere dove volesse arrivare.

Nella sua fantasia e leggendo qualcosa avevo già letto di storie simili al cinema ma sembravano più fantasie che verità.

Ora era ciò che lei sognava e desiderava fortemente.

Ha lasciato fare quel nuovo uomo e sentiva in sé una morbosità mai conosciuta e soprattutto una forte curiosità.

La mano sconosciuta seguì la forma della coscia per poi inoltrarsi sotto la gonna che Lidia dopo il primo orgasmo aveva abbassato.

Lo guardavo senza farmi notare. Anche questo uomo era tutto intento a guardare il film, così almeno sembrava.

Silvana si è voltata in silenzio ad osservare ciò sta accadendo all’amica. Anche lei si ha sollevato ulteriormente la gonna e già la sua mano è tra le cosce e sta iniziando a toccare le sue parti intime. Vorrebbe scoprire le sue mammelle ma lo farebbe se non ci fosse nessuno

Quelle azioni fatte da uno sconosciuto la eccitano e Lidia sente per la prima volta il suo corpo violato, maltrattato, ma anche incomprensibilmente stimolato scaldandosi. Si sente una donna in calore esposta e lasciva che si concede ad un uomo che vorrebbe rifiutare ma inconsciamente gli si offre.

Lidia si volta a guardare Silvana; vede che sta facendo qualcosa tra le gambe e capisce che ha in atto un ditalino. La sua amica ha il respiro pesante e si muove in modo scomposta stando seduta chiudendo talvolta gli occhi quando le scariche di adrenalina sono molto forti. Per il resto del tempo guarda che cosa fa Lidia e ne resta piacevolmente ammaliata. Silvana vuole venire e far vedere ai due che anche lei ha voglia di sesso clandestino.

All’uomo piace vederla eccitarsi e con le dita riconosce chiaramente la risposta che gli dà Lidia; è già umida ed immediatamente lui le dà il nuovo ordine, chiaro e brutale “Toccati”.

Stavolta Lidia è remissiva e si rassegna ad accontentarlo ed esegue il comando senza tentennamenti.

La mano sinistra è tra le gambe ed avverte nel suo corpo due sensazioni distinte dovute alle dita umide e alle labbra che si aprono accarezzate dai polpastrelli. Lidia si penetra solo per qualche millimetro, poi si ritrae come per sfuggire ad un desiderio di cui ha paura pur essendo un desiderio che vuole affrontare ed arrivare all’orgasmo. Ora la bocca si apre per un respiro profondo e ritmato per il lento accarezzare delle sue parti intime.

L’uomo lì di fianco guarda e gode del suo potere su quella donna. Velocemente si sbottona i pantaloni, abbassa gli slip e fa apparire agli occhi sia Lidia ed anche di Silvana il cazzo gonfio che chiede soddisfazione. Lui afferra e sposta di scatto la mano destra di Lidia, la avvicina fino a farselo toccare.

Lei è ben sicura e lo afferra con leggera con quelle dita affusolate e ben curate.

“me lo vuoi stringere o no!? Stringi!” ed allora la mano di Lidia si serra sul cazzo rigido e da donna esperta inizia a segarlo.

L’uomo per godere maggiormente si è disteso sullo schienale della poltroncina, reclina un po’ all’indietro la testa stirando il collo mentre un mugolio gli esce dalla bocca.

Lui sente molto quella mano che riesce a fargli provare sensazioni indescrivibili ed Il suo corpo reagisce, lo sente contrarsi, come pronto a spingere e simulare l’accoppiamento.

“Devi fare più forte” ma lei non capisce che cosa lui desideri ed allora la sua reazione è “Incapace! succhialo, succhiami il cazzo”

Lidia esegue meccanicamente. Con la lingua sfiora leggermente il rosso e gonfio glande.

Le labbra scendono fino a catturare il sapore di chi ha voglia di scopare.

Lidia affonda la sua bocca intorno a quel cazzo e risale facendo percorrere alla lingua tutta la lunghezza andando su e giù ancora più profondamente. Non quanto vorrebbe lui, che le prende la nuca e la spinge fino a farlo arrivare in gola. Istintivamente lei si agita fino a liberarsi e tossire con un leggero conato di vomito. Lo guarda negli occhi, legge il suo desiderio e questo la convince a tornare con la lingua fino a solleticargli la base e quei due grossi testicoli che sente pieni come noci.

Le mani e la bocca di lei lavorano insieme. Il corpo ondeggia facendola oscillare su e giù ripetutamente. Le vibrazioni aumentano, i nervi esausti strappano la presa e proprio mentre sul grande schermo l’eroe scampa ad una potente esplosione, l’uomo rilascia con violenza il seme prodotto.

Lidia non fa in tempo a spostarsi, lo sente riempirgli la bocca e poi con schizzi caldi bagnarle il volto prima di ritirarsi al suo posto e sommessamente asciugarsi, cancellando la traccia dei rigagnoli di sborra. L’uomo ci mette qualche minuto prima di ricomporsi.

Lei pensa che se fossero stati a casa lui si sarebbe addormentato in quella posizione.

Ma il film è finito e silenziosamente escono dalla sala.

 

Leave a Reply