Skip to main content
Racconti Erotici EteroRacconti Erotici LesboTrio

Situazioni erotiche – cap. 18

By 18 Febbraio 2020No Comments

Lidia con Silvana ha deciso di fare un viaggio in oriente ed esattamente in Tailandia. Entrambe le donne erano attratte da ciò che si raccontava; le spiagge, la gentilezza delle persone ed anche il sesso. Non si sono accontentate di una vacanza settimanale o di dieci giorni; hanno comprato un mese di vacanza in un’isola esclusiva della Tailandia in un resort ben attrezzato e dove l’ambiente era esclusivo.

Lidia non partì insieme a Silvana a causa di un impegno; lei sarebbe partita due giorni dopo di me e si sono date appuntamento nel resort dell’isola.

Alla mattina dell’arrivo Lidia ha fatto un po’ di shopping e poi, girando un po’ si è perduta in un quartiere non molto rassicurante.

Poiché parlava perfettamente sia il francese che l’inglese chiese informazioni a dei ragazzi che prima di darmi aiuto scesero dalla macchina chiedendole di dove fossi e dove volesse andare. Lei disse loro che era una turista e che voleva andare a vedere un tempio di Budda molto particolare.

Dopo pochi minuti si è ritrovata in un locale scuro con poca luce e un po’ sporco dove le dissero che stavano cercando un’italiana che aveva loro rubato della droga. Al che Lidia cominciò letteralmente a tremare temendo il peggio; era sicuramente un errore ma come dimostrarlo! In quei momenti le sembrava di vivere in un incubo.

La portarono in un’altra stanza squallida dove dopo qualche minuto entrò una donna che le ordinò di spogliarsi completamente. Quella donna parlava inglese con tonalità tailandese e si notava il suo tono strafottente e la squadrava dall’alto al basso. La figura della donna l’ha terrorizzata perché insisteva che la ladra fosse lei e, all’idea di essere scambiata per la vera ladra, Lidia scoppiò in lacrime inginocchiandosi davanti a lei implorandola.

Alla sua età non si era mai trovata in una situazione così umiliante.

Sentendo il suo pianto un’altra donna entrò e le chiese con gentilezza di spogliarsi; con questa nuova donna trovò po’ di coraggio e iniziò lentamente a slacciarsi la camicetta.

La seconda donna, che forse doveva essere parente dell’altra, le disse con tono gentile che tutto andava bene e che c’era stato un malinteso aggiungendo che l’avrebbe accompagnata in albergo per controllare la stanza perché la ‘famiglia’ sospettava che la droga fosse lì.

Questa donna era gentile e la abbracciò, le porse un fazzolettino di carta e le disse che per il momento era tutto finito aggiunse che era una donna molto carina e dolce.

Nel frattempo si era fatta tarda sera e c’era anche scarsa illuminazione stradale e non era certo il caso di circolare da sola in un quartiere malfamato

Le due donne salirono in auto e mentre andavano verso l’hotel parlarono un po’; chi guidava era veramente molto gentile e Lidia si rese conto che era anche una bella donna, sui 35-40 anni, molto fine ed educata che usava un profumo francese che conosceva molto bene.

La donna con una voce suadente e tono gentile le disse che non doveva esser così timida e che non avrei dovuto avventurarsi in certi quartieri della città.

Le disse anche il suo nome: Kiet

Arrivammo in albergo, salirono senza difficoltà in camera.

Lei esaminò i documenti di Lidia per sincerarsi che fosse la persona che affermava di essere ma Kiet le disse che purtroppo aveva l’ordine di controllare nella camera per non aver più dubbi riguardo alla questione della droga.

Mentre controllava l’armadio scoprì, con suo grande imbarazzo, un ‘oggetto di piacere’ che aveva nascosto incautamente tra due asciugamani: era un dildo che aveva portato per usarlo con Silvana.

Quando Kiet lo mostrò agitandolo per aria lei credette di morire e diventò rossa come una ragazzina.

Kiet la guardò intensamente, Lidia abbassò gli occhi ma l’altra sorrise e rincuorò dicendo che era stata giovane anche lei e che non c’era nulla di cui vergognarsi.

Lidia per ingraziarsela rispose sospirando e dicendo che per lei era ancora giovane e molto bella al ché Kiet la ringraziò con un sorriso splendente.

Intanto Kiet continuava a controllare ogni angolo e mobile del resort e Lidia la guardava: aveva proprio un bel corpicino, con una gonna sopra il ginocchio che metteva in risalto le sue belle gambe abbronzate.

Nel frattempo Lidia si stava lentamente riprendendo e poteva ricominciare a pensare alle sue voglie tra le quali c’è l’amore tra donne di cui tanto si parla in Europa e che voleva provare.

Fino a quando non l’aveva sedotta Silvana, Lidia era sempre stata solo etero ma dopo l’insoddisfazione con il marito e l’occasione avuta al cinema pensava sempre più spesso a com’era fare l’amore con una donna.

Finita l’ispezione Kiet la fece sedere sul letto, la guardò intensamente e si sedette accanto a me. poi le sorrise e le disse, mettendole la mano sulla spalla “Qui non c’è niente, ma devo controllare se addosso hai qualcosa“

Quella era una richiesta strana dato che era già stata ispezionata in quella casa sporca che forse era di trafficanti di droga e forse anche di donne, ma Kiet l’ha subito rassicurata dicendole che quell’ispezione sarebbe durata pochissimo e che appena si fosse sentita a disagio si sarebbe fermata.

Lidia non sapeva che fare e già l’imbarazzo stava crescendo. Chiese alla tailandese di poter tirare le tende della camera e accendere solo la luce piccola del comodino e la donna acconsentì per le tende ma non l’abatjour e volle tenere accesa la luce centrale della stanza.

Ora Lidia si sentiva un po’ più tranquillizzata.

Kiet si sedette sul letto e le disse di mettersi in piedi davanti a lei, la guardò da capo a piedi dicendole che ero molto carina e mi chiese se avesse un marito o un compagno; la domanda era dovuta al fatto che una così bella donna non poteva non avene uno.

Lidia si slacciò lentamente la camicetta e, anche se non osava guardarla in viso, sapeva che Kiet la stava fissando intensamente. Tolta la camicetta la consegnò e lei che la controllò per bene e mentre la girava e rigirava le disse che era dolcissima e chiese se tutto stesse andando bene.

“Finora sì” rispose Lidia molto sconcertata per l’atteggiamento di Kiet e ciò la faceva nuovamente preoccupare ma avvenne un fatto che a lei sembrò strano: dopo essersi tolta le scarpe e i calzini bianchi, si ha sbottonato senza fretta i jeans e mentre li toglieva guardava l’altra donna notando nei suoi occhi una certa soddisfazione senza dire alcuna parola.

Kiet le chiese anche i pantaloni che Lidia le dette e li controllò rapidamente ovviamente senza trovare niente.

Però una frase Kiet la disse quando lanciò lontano sul letto i jeans: “Una donna con un corpo come il tuo deve avere tanti ammiratori e qui farebbe furori perché sarebbe molto apprezzata sia come madre di famiglia sia come escort”

Lidia arrossì e istintivamente cercò di coprirsi con le braccia senza capire la seconda parte della frase appena detta restando in piedi davanti a Kiet solo con il perizoma bianco e il reggiseno.

Kiet la guardava con occhi particolari e Lidia chiese se potesse rivestirsi sperando in una risposta positiva.

Invece Kiet, in tono quasi confidenziale, le disse che doveva levare tutto “in fondo siamo fra donne, non credi!”

La situazione era imbarazzante per Lidia ma si rendeva conto che erano entrate in confidenza che la metteva sempre più a suo agio tanto che Kiet le chiese se era così pudica anche quando ero in doccia con altre donne. A quella domanda Lidia si turbò e abbassò la testa; non voleva dire che aspettava Silvana nei prossimi giorni e non voleva confessare che le piaceva fare sesso in ogni modo proprio lì nella nazione dove l’amore ed il sesso sono una pratica consolidata.

Forse Kiet capì al volo la situazione in cui si trovava Lidia e la fece sedere vicino a lei accogliendola fra le sue braccia e mi chiedendole scusa se aveva fatto e detto qualcosa di inopportuno.

Lidia fra le braccia di Kiet istintivamente fece lo stesso gesto e si ritrovarono abbracciate come se fosse naturale e si guardarono intensamente. Kiet le mise una mano sul ginocchio e le accarezzò lentamente la coscia. Ciò causò in Lidia un brivido piacevole, una sensazione nuova e forse ora capiva perché Kiet la voleva tutta nuda.

Quell’abbraccio tra due donne, una nuda completamente e l’altra vestita aveva fatto scattare qualcosa e si sentivano in sintonia.

Bastò poco per sedurre Lidia che ora veramente non capiva più nulla.

Le due donne si fissavano negli occhi con dolcezza ed a quel punto Kiet le confidò di avere 36 anni, un divorzio alle spalle ed un figlio che viveva col padre ed anche degli anni passati a afre la prostituta per poter campare quando era teenager.

Kiet ha rovesciato Lidia sul letto seguendola e si trovavano sdraiate ed abbracciate con la testa di Lidia appoggiata sul suo petto estasiata dalla sua presenza e dal suo profumo che emanava.

Kiet si sollevò appena mettendo un braccio per sostenere la testa e guardava Lidia negli occhi ma anche tutto il suo corpo. Poi, rompendo l’atmosfera erotica che si stava creando, le disse che poteva rivestirsi, ma Lidia rispose che voleva rimanere così e che non voleva muoversi.

Era un modo di dire a trabocchetto; lidia voleva conoscere a fondo le intenzioni di Kiet che sicuramente conosceva la risposta.

Ora Lidia era molto emozionata e si voltò verso la sua camicetta e le disse che il suo seno era molto attraente.

Inaspettatamente Kiet rimase un po’ rimase sorpresa e non rispose anzi aprì due bottoni della camicetta.

Il solo vederla fece sciogliere lentamente Lidia che si sentiva sedurre in modo infantile ma erano messaggi che a lei piacevano e già pregustava di fare sesso con Kiet e di minuto in minuto aumentava la voglia di fare sesso con lei.

Lidia provò a provocarla chiedendola se volesse controllare ancora se avesse droga su di lei.

La risposta non fu chiara ed allora Lidia capì che aveva Kiet nelle sue mani; la situazione si era invertita ma la donna si avvicinò a lei e le chiese ce per caso si fosse innamorata “Sai è facile con me. Anche altre donne lo sono state e me lo hanno detto! Non credere di essere l’unica”

Allora Lidia si mise con la schiena contro il muro, Kiet si avvicinò a lei lentamente sempre di più e chiese se Lidia ne fosse sicura anche perché vista la minore età poteva essere un accoppiamento perverso.

Kiet slacciò il reggiseno e lo lasciò cadere a terra e poi lo coprì subito con le mani.

Lidia la guardò estasiata. Era la prima volta che vedeva un’orientale nuda e sembrava fosse molto più giovane dell’età dichiarata; sembrava tanto giovane da essere sua figlia ed il gusto di un amplesso perverso si stava formando nella sua mente.

In pochi secondi Lidia si sentì cotta e persa dalla lussuria; sentiva che stava accadendo qualcosa di meraviglioso e magico.

Lidia ebbe il coraggio di chiedere con voce sussurrata e sensuale se Kiet fosse lesbica e lei rispose che lo era.

La dichiarazione è stata una staffilata nella sua lussuria che aumentò notevolmente; Lidia ora voleva leccarla e scoparla e farsela come amante per le vacanze in oriente.

Lidia guardò la giovane donna teneramente e le tolse lentamente, una dopo l’altra, le mani che coprivano le mammelle non grandi al contrario delle sue che le amiche dicevano sempre di averle di una bellissima forma e grandezza.

Kiet la guardò e Lidia seguiva ogni movimento dei suoi splendidi occhi scuri, si avvicinò, le sorrise e Lidia era praticamente bloccata contro il muro aspettando un segnale da Kiet e il suo cuore batteva a mille all’ora.

Kiet si abbassò e raccolse il suo reggiseno e poi con la mano sinistra lo appoggiò dolcemente contro il petto di Lidia tra le due mammelle, con la destra le accarezzò la nuca e la guancia e dallo sguardo capì che voleva dirle qualcosa.

Ora lei che finora era stata così sicura sembrò essere un po’ imbarazzata.

Forse per imbarazzarla ancora di più visto che era bisex, Lidia chiesi a Kiet perché, quando si è abbassata, avesse osservato da vicino ogni centimetro delle sue gambe ed ora le stesse guardando le mammelle e le mutandine ed osò anche dirle che era bagnatissima e che poteva controllare la sua figa.

Senza aspettare la risposta Lidia decise che era tempo di assaggiare il sapore delle labbra di Kiet ma prima di farlo esitò qualche secondo; Lidia ebbe in un lampo l’idea che Kiet non fosse anche lesbica e l’orientale le fugò ogni dubbio nel momento in cui la lingua entrò nella sua bocca.

Kiet si dimostrò esperta nel massaggio e nelle carezze andando con le sue mani morbide con decisione i ad esplorare la schiena, il bel culetto e le gambe fino alle ginocchia. Le loro lingue rimasero avvinghiate per qualche minuto.

Lidia era felicissima; avrebbe voluto dirle che per lei era la prima volta che lesbicava con una donna così dolce e che in quei momenti l’amava alla follia ma pensò che sarebbe stato meglio dimostrarlo con i fatti.

Kiet non aveva tolto la minigonna che Lidia sollevò e le passò un dito sul perizoma umido mentre provava un languido brivido di piacere.

“Ti piace essere toccata da una donna?” chiese Kiet.

“Ma che dici!” rispose Lidia che con il suo dito continuò a massaggiare la figa di Kiet sopra il perizoma.

Lidia avrebbe voluto allontanarsi da lei ma ero troppo eccitata ed anche Kiet lo è e le piace quello che l’amica le sta facendo.

“Vuoi che smetta, tesoro?”

“Sì… no no… continua, ti prego!”

“Allora hai lesbicato altre volte?”

“Sì… mi eccita vederlo fare tra femmine!” e nel dirlo mette la mano dentro il mio perizoma e un suo dito è subito entrato in Lidia che geme forte.

Kiet le fa “Fai piano, tesoro, o ci sentono!”

“Più piano di così non riesco, Kiet!” risponde Lidia

Kiet da donna esperta di sesso “Ci penso io!” e detto questo, Lidia riceve un bacio saffico con la lingua in bocca, calda ed esperta.

Questa è la goccia che fa traboccare il vaso; ogni tabù cade. Lidia le butta le braccia al collo ricambiando il suo bacio e contemporaneamente allarga le gambe per facilitarle il lavoro.

Kiet ci sa fare bene con la mano e in pochissimi attimi la porta al suo primo bellissimo intenso orgasmo lesbo ma improvvisamente Kiet allontanò la mano e di ciò Lidia ne rimane sorpresa e le chiede di continuare perché non trovava giusto interrompere proprio ora quel gioco tra femmine. Infatti era molto presa e molto eccitata dall’erotismo della situazione, ma lei in quel momento soprattutto avrebbe fatto qualunque cosa.

Lidia non tardò a scoprire cose volesse Kiet.

Kiet le impose di voltarsi verso il muro e le fece mettere le mani dietro la schiena legandole con delle manette. Lidia ebbi paura che si stesse presentando nuovamente quello che era accaduto poche ore prima ma stavolta lei era molto eccitata e si fidò abbandonandosi a quella bella nuova sensazione.

Tutto avvenne rapidamente e non ebbe il tempo di realizzare ciò che stava accadendo.

La mano di Kiet andò sulle mammelle e poi dentro alla figa e fu come il coronamento di un sogno; si rese conto che si stava bagnando molto e apprezzò il fatto che Kiet si leccasse le dita tra le labbra leccando gli umori che fuori uscivano dalla figa gustandone l’aroma e respirando a piene narici il profumo che emanavano.

Poi, Kiet arrapata, la spinse verso il bordo del letto e dolcemente la buttò sul letto completamente nuda e con le mani legate.

Kiet le chiese di allargare le gambe e come Lidia lo fece i suoi occhi sprizzarono felicità. La fece voltare per il tempo di ammirare il culetto e quando si rivoltò Lidia le chiese perché non si spogliasse.

Kiet invece di rispondere la baciò profondamente e Lidia la seguì.

Il bacio fu lungo; limonarono per lunghi minuti e poi Kiet decise di scendere con la sua lingua, dal gusto meraviglioso, fino ai capezzoli.

Lidia era sempre ammanettata ed aveva le gambe sempre divaricate, la mano di Kiet faceva cose grandiose e sentiva che stava per arrivare il momento tanto atteso: l’incontro tra la sua lingua della tailandese e la sua parte più intima.

L’incontro avvenne e fu una scossa elettrica. Lidia si contorse e il piacere salì al livello massimo. Da come Kiet leccava si capiva bene che aveva molta esperienza con le donne.

Dopo alcuni minuti il clitoride di Lidia non aveva più segreti per lei. La sua compagna conosceva molto bene il sesso fra donne ed anche come stimolare il clito per darle il massimo del piacere.

Kiet fece voltare Lidia e la rosellina posteriore ebbe il medesimo trattamento, la sua lingua e le sue dita la esplorarono partendo dal collo fino alla punta dei piedi ma quando si è occupata con le dita del culetto ebbe un tantino di imbarazzo; quando le chiese di utilizzare una crema si mise a ridere e mi ‘esaminò’ senza usarla come fosse un animale ma dopo la lingua fu maggiormente piacevole.

Intanto Lidia chiedeva insistentemente di vedere più intimamente il suo bel corpicino di donna orientale ma lei rispose che c’era tempo.

Per proseguire il gioco le tolse le manette, prese il dildo dall’armadio e si sedette su una sedia di fronte al letto dicendo che sapevo bene cosa Lidia avrebbe dovuto fare.

Ci fu un attimo di imbarazzo ma l’eccitazione lo annullò e Kiet la portò prossima all’orgasmo.

Nonostante tutto la bellissima Kiet rimaneva ancora completamente vestita, anche se, sedendosi con le gambe incrociate sollevando il bordo della mini mostrava le sue gambe meravigliose molto toniche e lisce che denotava un buon mantenimento.

Kiet chiese a Lidia di esibirsi in diverse pose, tutte più o meno spinte e notò che apprezzava specialmente il fondoschiena.

Kiet chiese nuovamente a Lidia se fosse disposta a fare tutto ed avendo avuto risposta positiva le rimise le manette, la accompagnò nel bagno e chiuse la porta. Solo allora mi chiese allora se volesse veramente vederla nuda.

Lidia ero sciolta dall’emozione e molto vogliosa di ammirare quel corpo.

Kiet da dietro la porta le ordinò di andare sotto la doccia ed il problema fu che Lidia aprì l’acqua fredda che raffreddò il suo corpo bollente; doveva rimanere sotto il getto d’acqua mentre lei si spogliava.

Per Lidia era una duplice sensazione: da un lato stava gelando sotto l’acqua, ma dall’altro c’era Kiet che si stava togliendo i vestiti lentamente e ciò non faceva che aumentare il suo piacere.

Apparve un corpo semplicemente perfetto e si vedeva che era sportiva perché il suo corpo era asciutto e tonico.

Chiusa la doccia, tutta tremante dal freddo, Lidia è andata istintivamente su Kiet pregandola di toglierle le manette. Lei, molto sadicamente, rifiutò e la fece stendere a terra dopo aver tolto il tappetino e le ha fatto allargare per bene le gambe per fissarla per circa un minuto che per Lidia sembrò durare un’ora. Il corpo di Lidia tremava vistosamente di freddo.

Poi il momento tanto atteso, bellissimo: Kiet le venne sopra completamente e con tutto il suo corpo mi diede una sensazione di calore indescrivibile e speciale.

Il primo obiettivo della lingua di Lidia furono i capezzoli anche se sperava di scendere sotto il suo ombelico.

Le parti intime di Kiet avevano un sapore fantastico.

Dopo aver esplorato a fondo il suo davanti, Kiet si voltò e si sedette sulla faccia chiedendole di leccarla e di fare lo stesso con la parte posteriore.

Lidia esitando cominciai a baciarle il sederino sodo andando con la bocca dall’esterno verso il centro perché non voleva usare la lingua.

Poi Kiet si mise in posizione affinché Lidia potesse ritornare a leccare il suo davanti e nel contempo lei fece lo stesso con l’amica. Restarono incollate in quella posizione per tanto tempo perché erano prese da un’estasi di piacere incredibile.

Poi quando Lidia aveva la bocca asciutta e la lingua molto rugosa le chiese di liberarle le mani che erano un po’ dolenti anche se il vero motivo era che voleva accarezzarla su tutto il corpo.

Ritornarono su letto, Lidia fu liberata dalle manette e si rotolarono lungamente baciandosi e toccandosi ovunque per molto tempo.

Kiet si chinò su Lidia che avvertì la lingua all’interno delle cosce; stava ripulendo gli umori e lentamente arrivò alla figa in fiamme e fu il paradiso.

Kiet esplorò, assaporò e la succhiò Lidia e l’esperienza di Kiet la stavano facendo godere.

Chissà se tutte le donne giovani sanno far godere così le mature e si promise che non sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe fatto sesso con lei.

La lingua di Kiet l’ha fatta impazzire: il primo orgasmo è stato devastante. Lidia si è inarcata, ha mugolato, gridato mentre la lingua tailandese non ha smesso di darle piacere.

Ma non era finito lì.

Lidia sentì le mani risalire il suo corpo, arrivando alle mammelle cercando i capezzoli e trovati li stringe fra le dita ed arriva un altro orgasmo quando li torce: Kiet le fa male e Lidia cerca di liberarsi ma è troppo forte nella presa ma conta poco perché … sììì! gode ancora.

“Piaciuto, bella? Ci sa fare la tua Kiet, vero?”

Lidia trema ancora per il piacere ricevuto “ti prego, baciami!”

Kiet la bacia, la coccola “Sei fantastica! Le dice mentre è fra le braccia.

Abbiamo avuto orgasmi insieme alla luce della luna che passava tra le fessure delle tende della camera illuminando i loro corpi avvinghiati.

Con Kiet ci sono stati ancora parecchi incontri durante quelle vacanze Lidia anche se la presenza dell’amica Silvana la obbligava a vederla clandestinamente.

Lidia diceva a Silvana che aveva conosciuto un ragazzo segreto con cui scopava e l’amica era curiosa di sapere chi fosse.

Sapesse Silvana quante volte Lidia ha sognato di coinvolgerla nei giochini di Kiet!

Leave a Reply