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Situazioni erotiche – cap. 23

By 18 Febbraio 2020No Comments

Lidia era una donna sposata a cui di solito si aggiunge il vocabolo ‘felicemente’ ma da molti mesi non lo è più. Ormai il sesso occupa molto del suo tempo. Con il suo nuovo compagno ha un buon rapporto e con la sua amica del cuore, che si potrebbe definire amante lesbica, c’è una intesa ottimale. Con il suo amante estivo, Luca che fa parte del suo intimo ultra segreto, il rapporto è rimasto ottimo. Si potrebbe dire che l’andata al cinema di molti mesi prima le ha cambiato la vita ed il modo di vederla ed anche affrontarla.

Oggi a Lidia le è successo qualcosa di veramente incredibile tanto che al solo ricordo le si bagna ancora la figa.

Come fa ogni mattina al risveglio si gira e abbraccia il suo compagno, con la mano scende al suo inguine e come sempre trova duro il sesso del suo uomo, molto duro. Lei da brava mogliettina capisce che non può lasciare il suo uomo insoddisfatto e che la se sono sposati è anche perché lei deve dargli la figa ed anche farsi scopare. Lidia da quando fa sesso sfrenato con altri è arrivata alla conclusione che la colazione è un pasto importante ed allora nella luce fiocca delle prime ore, al risveglio, guarda negli occhi il compagno e lui sorridendo la afferra per i capelli e la invita a prenderglielo in bocca. Lidia non si nega; ora sa cosa ha perduto in molti anni di anonimo matrimonio e si da fare per recuperare. Lui non sa che lei fa sesso con altri e non disdegna quello lesbico.

Quella mattina dopo che lei gli ha succhiato il cazzo per bene, lui le ha succhiato i capezzoli, mentre la sua figa si bagnava e se avesse potuto parlare avrebbe detto che aveva urgente bisogno di un cazzo che la scopasse ed anche che il suo culo generoso e rotondo voleva penetrato da qualche dito più o meno grosso.

Nonostante avesse scopato sia la sera prima con un amico e poi la notte con il suo compagno, a Lidia era rimasta tanta voglia e si sentiva come una bestia in calore. Era felice di esserselo e si muoveva come una gatta sul letto.

Lui eccitato l’ha presa penetrandola talmente forte da farla urlare per il piacere con il risultato che più gridava e più la scopava con forza e le urla di Lidia erano tali che lui le ha tappato la bocca con una mano mentre lei si abbandonava alla libidine godendo come una vera femmina.

Finito l’amplesso si sono abbracciati e si sono dati il buon giorno.

Lei non avendo impegni di lavoro si è levata dal letto per preparare la colazione e nel frattempo lui è andato in bagno per fare la doccia e la pulizia personale; non era certo pensabile che da alto funzionario di banca potesse andare al lavoro odoroso.

Mentre facevano colazione si guardavano come due adolescenti innamorati e mentre continuavano ad osservarsi è squillato il telefono. Era Silvana la sua migliore amica e complice (amante lesbica) che voleva incontrarla per prendere un caffè e parlare un pochino perché si sentiva un po’ giù di morale.

Lidia ovviamente ha acconsentito ma le ha detto che prima di incontrarsi lei doveva fare una doccia e sistemare la casa e che quindi si sarebbero viste in tarda mattina.

La voce di Silvana era diversa da quella che aveva sempre sentito al telefono e le ha chiesto che forse sarebbe stato meglio se fosse venuta lei a casa sua, così l’avrebbe aiutata.

Il tono della voce era molto sensuale e lasciava alludere anche ad una lesbicata. Lidia non era contraria ma si sentiva soddisfatta dopo le scopate del giorno prima e della notte con il suo amore.

Immediatamente Lidia ha risposto alla sua amica che l’idea era buona e che l’avrebbe accontentata anche perché così sarebbero state più comode e avrebbero potuto parlare di tutto senza la paura di essere ascoltate e viste da qualcuno.

Dopo le 10.30 Lidia è uscita di casa indossando un bel reggiseno ricamato ed impreziosito da dei fili dorati, un perizoma con il triangolo anteriore con un ricamo coordinato con il reggiseno che aveva una cordicella metalliche in argento che passava tra le labbra della figa e spariva tra i glutei per riaffiorare dietro sopra il sedere dividendosi in due parti, una destra ed una a sinistra, unite da una catenella anch’essa argentata la cui funzione era di tenere le due cordicelle in posizione affinché il triangolino anteriore non cadesse.

Un prezioso reggicalze sosteneva delle autoreggenti semi coprenti.

Una giacchina che lasciva intravvedere la camicia bianca ed una minigonna a mezza coscia erano i capi che ad un’occhiata veloce apparivano.

Ciò che colpiva di più erano le scarpe; si trattava di sandali con tacco a spillo alti 10 cm che risaltavano sule calze scure semi coprenti il cui laccio sopra la caviglia era un chiaro simbolo feticista.

Silvana era a casa e finiva di riordinare dopo la colazione quando Lidia è arrivata.

Dopo i primi saluti è suonato il campanello e Silvana, padrona di casa non era per niente preoccupata. Lidia ha pensato che la sua amica sapesse chi fosse alla porta.

Era Dato che dovevo stare a casa, sistemai un po’ la cucina, lavai i piatti della colazione ….. e proprio in quel momento arrivò Elena che appena entrata ha salutato Silvana con un bacio.

La mossa ha scombussolato Lidia che non sapeva l’esistenza di Elena.

Elena era una bellissima giovane femmina di circa trenta anni, molto ben truccata, vestita elegantemente come se dovesse andare ad un party, capelli lunghi neri fino alla schiena.

Il bacio non è passato inosservato a Lidia ma Silvana non ha aggiunto altro a quella mossa così sfrontata.

Inoltre Silvana ha offerto un caffè all’ultima arrivata ed ha invitato tutti ad andare in salotto invitando le altre due amiche ad accomodarsi mentre lei andava a farsi la doccia.

Elena le ha chiesto se non le dispiacesse stare in bagno con lei perché non voleva parlarle. Silvana le ha risposto che andava bene e che non le dava alcun fastidio.

Al che le donne sono andate in bagno ma hanno lasciato la porta aperta.

Mentre Silvana era sotto il getto d’acqua, Elena raccontava che stava male, che non le piaceva il lavoro che faceva ed anche che il suo fidanzato la trascurava e che lei era l’unica persona che la potesse consolare così come faceva sempre.

Lidia in quel momento ascoltando la conversazione ha intuito che Elena veniva in quella casa più volte e che con Silvana facevano sesso.

L’idea di Silvana con Elena nel fare sesso ha eccitato improvvisamente Lidia che aveva impellente necessità di farsi un ditalino.

Per capire meglio ed arraparsi ancora di più, Lidia si è recata sulla porta del bagno ad ascoltare poggiandosi allo stipite della porta senza che le due donne all’interno si accorgessero della sua presenza.

Il dialogo tra Silvana ed Elena nel frattempo è proseguito e quest’ultima ha detto di sentirsi lusingata da ciò che diceva Silvana che si è sentita in dovere di uscire dalla doccia bagnata e nuda per andare verso di l’amica per abbracciarla.

Abbracciate le due femmine hanno iniziato a ridere perché Silvana l’aveva inzuppata con il suo corpo bagnato.

Lidia era sempre sulla porta ma Silvana le aveva fatto un cenno per farle capire che tra poco avrebbe visto lei ed Elena fare sesso.

Senza smettere di ridere Silvana ha invitato Elena a spogliarsi ed anche ad andare sotto il getto tiepido dell’acqua con lei dicendo che era come avevano fatto tante altre volte.

Elena senza esitare, evidentemente abituata, si è spogliata ed è entrata nella doccia.

Lidia non è rimasta lì a solo a guardare; si ha abbassato la mini, ha aperta la camicetta esponendo i capezzoli e facendo sì che il reggiseno, abbassato, reggesse le mammelle come ad offrirle alle altre due ed è rimasta lì ad osservare e soprattutto fissare il corpo di Elena con quelle mammelle così belle, turgide, lisce, sode, quel pancino  liscio ed appetibile ornato da un vezzoso piercing nell’ombelico. Lidia ha avuto anche modo di vedere bene il culetto tondo e quella figa così molto ben curata con una piccola mosca di peli nel pube.

Le mani Lidia non erano restate ferme e senza che lei se ne accorgesse erano già andate tra le sue gambe a stuzzicare il clitoride.

“Oohhhh Dio, che mi succede?? A cosa sto pensando?” 

Anche Elena ora la stava guardando e le ha chiesto se avesse difficoltà a vederla nuda.

Lidia ha arrossito. Nessuno le aveva mai detto una frase simile e soprattutto non aveva mai visto una scena di seduzione femminile. In ogni caso a Lidia piaceva il corpo di Elena e mentre lei era inchinata per sfilarsi la minigonna Elena avvicinatasi velocemente come una gazzella l’ha colpita sui glutei mentre sorrideva all’idea di sditalinarsi davanti alle altre due che lesbicavano.

Lidia non poteva essere da meno ed ha continuato il gioco pizzicandole un capezzolo e si son messe a ridere senza fermarsi. Silvana ha afferrato l’erogatore della doccia e lo ha diretto verso Elena e subito dopo ha lanciato la spugna insaponata bagnando entrambe le due amiche. Elena ha risposto a quella ingenua provocazione rilanciando la spugna verso Silvana dicendole frasi scherzose e Lidia, che era già quasi nuda, ha avvertito qualcosa tra le gambe: era la voglia di sesso che le stava salendo dentro. Infatti la sua figa stava iniziando a sentire il bisogno della bocca e della lingua di Elena. Per non far vedere che era assetata di sesso è entrata anche lei nei giochi tra Elena e Silvana fingendo di giocare. Silvana uscita dalla doccia si avvicinata alle due amiche baciandole entrambe con lo scopo di far vedere ad Elena che anche Lidia era lesbica. Anche Silvana appena avvicinata a Lidia ha preso a sculacciarla e quei colpi inaspettatamente le piacevano e più la sculacciava e più le piaceva. Poi Silvana è passata a toccarle le tette ed Elena ha afferrato una mammella per succhiare un capezzolo.

Era ciò che Lidia voleva.

Elena insisteva nel toccare e massaggiare le tette, rideva, saltellava, si strofinava sulle mammelle e Lidia era sempre più eccitata restando senza parole ma ansimando ed emettendo suoni gutturali di piacere. Le due amiche stavano riuscendo nell’intento di eccitarla e lo stavano facendo molto bene riuscendoci pianamente.

Improvvisamente Lidia ha proposto di andare tutte e tre sotto la doccia e Silvana entusiasta ha risposto che le sarebbe piaciuto. Quindi così come erano si sono messe strette una all’altra sotto in getto d’acqua baciandosi e toccandosi sia le mammelle sia le fighe.

Lo spazio però era angusto ed allora Elena ha proposto di trasferirsi in soggiorno, sul divano.

Le donne si sono, quindi, asciugate e sono andate a sedersi sul divano nude come Dio le aveva fatte.

Elena guardava Lidia che sentiva ancora e sempre di più qualcosa di strano nel suo corpo; era come se Elena la stesse toccando così come aveva fatto poco prima in bagno e le ha chiesto “Che hai? Stai bene?”

Lidia ha risposto guardandola profondamente negli occhi sotto lo sguardo attento di Silvana “Non succede niente, sto solo pensando ad un bel massaggio. Sono sicura che sarai capace di farmelo nel migliore dei modi”

“Allora preparati a cadere ai miei piedi!” ha replicato Elena in tono sarcastico con un bel sorriso sulle labbra dando anche un bacio a Silvana.

Senza altre parole Lidia si è distesa dando la visione della schiena. Elena ha preso dell’olio che Silvana ha portato dal bagno e le ha unto tutto il corpo iniziando dalla schiena. Lei gemeva dolcemente e diceva “Umhh che mani che hai! Come mi piace”

Elena continuava a massaggiarla però per un istante quel massaggio si è trasformato in una carezza che sviluppava piacere sessuale.

A massaggio finito il culo di Lidia gridava di desiderio di una carezza e come se Elena e Silvana sentissero il suo desiderio, hanno afferrato con forza i glutei palpandoli con desiderio. Le sensazioni che Lidia emanava erano per Elena ma anche per Silvana che la guardava con occhi lussuriosi.

Lidia si è poi voltata ed ha chiesto ad Elena di non fermarsi nel massaggio “Mi piace tanto”

Lidia era così eccitata che le mi importava di niente e Silvana intuendo ciò che la sua amica preferita desiderava ha pensato bene che volesse andare oltre il solo palpeggiamento.

Facendo finta di niente Silvana ha lasciato che la sua mano andasse sulla sua figa della sua amante. Lidia non è sembrata affatto turbata da quel gesto fatto in presenza di un’altra donna ed allora ha deciso di proseguire quell’azione. Le ha allargato le gambe e senza esitare le ha passato la mano nella figa e Lidia si è accorta di essere più bagnata di quanto pensasse.

Silvana ha pensato che stava toccando la mia migliore amica davanti ad un’altra donna arrapata quanto lei e che il piacere che stava creando era veramente grande e che la lasciva lasciava fare godendo sia del tocco che del fatto che un’altra la stesse guardando.

Silvana presa da remore ha detto “Cosa stiamo facendo?”

Lidia le ha prontamente risposto “Non è questo il momento di fare domande, cara mia” e senza aggiungere altro si è avvicinata a leccarle le mammelle.

Silvana ha fatto un gesto come a dire che non gradiva ma Elena che era lì al loro fianco era talmente eccitata che ha afferrato Lidia per i capelli e l’ha obbligato a farlo. Silvana ha urlato ma non ha opposto resistenza perché in realtà lo desiderava tanto quanto le altre due che avevano le fighe eccitate come non mai.

Hanno così iniziato a leccarsi e fu tutto talmente veloce che quando Lidia ha realizzato ciò che accadeva stava già leccando la figa di Silvana molto bagnata, anzi in realtà era talmente bagnata che sembrava che stesse già venendo dentro la sua bocca. Elena per favorire l’orgasmo le ha infilato un dito dentro e mentre entrava si è accorta che la figa era più larga e pertanto ne ha infilato due ma anche queste sembravano poche. Silvana allora ha detto ad Elena di andare in camera da letto e prendere da dove lei sapeva quel cazzo che avrebbe soddisfatto le esigenze della sua figa.

Lidia nel vedere quel cazzo di silicone così grosso ed imponente si è ricordata della scopata fatta con il compagno di prima mattina quando l’ha sbattuta sul letto matrimoniale scopandola come una troia. Ora era la sua amica che la stava scopando nello stesso modo davanti ad un’altra femmina infoiata e pronta a lesbicare con lei.

“Ummmmm, però che bella figa che hai!” le ha detto Elena e Silavan ha aggiunto “É talmente polposa che meriterebbe di essere succhiata tutto il giorno!”

Elena continuava a guardarla con quella faccia d’angelo che mi diceva che voleva essere posseduta da quel cazzo come mai prima di allora.

Le tre donne hanno continuato a giocare e quando stavano per infilare il cazzo nel culo mentre Elena  si è alzata e si è avventata su Silvana dicendo che anche Lidia doveva sapere quanto fosse piacevole ed ha proseguito leccando il viso, poi ha prese il cazzo e lo ha messo in bocca a Silvana dicendo “Succhia, troia, succhialo bene altrimenti ti sculaccio, e vedrai che non sto scherzando”

Naturalmente Silvana ha obbedito succhiandolo bene e bagnandolo con la saliva.

Elena improvvisamente senza smettere di guardarla negli occhi ha infilato due dita nella figa con forza facendola urlare per quel dolore misto a piacere. Ciò l’ha fatta eccitare e siccome non ce la faceva più a resistere l’ha afferrata per i capelli e le ha detto “Il fuoco brucia se non si sa giocare”

Elena non sapeva ciò che aveva fatto; aveva risvegliato in lei la bestia e le ha spalancato le gambe e sputato proprio al centro della sua figa, anche se era già bagnata. Ciò l’ha fatta sentire ancora più porca e più puttana che mai.

Elena l’ha schiaffeggiata e Silvana si è infuocata maggiormente prendendo il cazzo infilandoselo nella figa in un colpo solo.

Purtroppo nemmeno quel cazzo riusciva a placare la sua febbre di sesso e Lidia le ha infilato le dita nella figa per poi bagnarle il culo in cui, una volta ben lubrificato, le ha infilato delicatamente le dita in modo che l’entrata del cazzo non fosse così brusca.

Quell’intrusione le ha provocato piacere e paura per questa cosa sconosciuta, ma continuava a gemere e a dire “No, no, no!”

Elena sicuramente era molto esperta e sicuramente sapeva bene come fare eccitare una femmina.

Tutto ciò che era stato fatto aveva preparato il buchetto del culo per diventare un bel elastico buco destinato ad essere penetrato.

Elena ha infilato con delicatezza prettamente femminile il cazzo e quello che uscì dalla bocca di Silvana non è stato un gemito ma un grido che ha costretto Lidia a spingere il volto sul cuscino del divano.

A Lidia tutto ciò piaceva ed il piacere era talmente tanto che reso la sua figa pulsante che desiderava avere un orgasmo. La mente di Lidia ormai presa dalla libidine voleva che insieme a lei venisse anche Elena e voleva far sì che ciò si realizzasse. Allora si è avvicinata al suo orecchio e le sussurrato “Dai troietta, fammi vedere come fai godere Silvana. Fammi vedere quanto sei puttana facendola godere. Fai vedere il meglio di te. Mettigli quel cazzo dentro il culo e leccami la figa che è talmente tanto pronta che sta colando come non immagini, ingoia la mia sbroda e poi io lo farò io a te”

Immediatamente ha infilato il cazzo nel culo di Silvana che si sgrillettava come una matta, gridando e godendo tantissimo. Elena ha abbracciato Lidia e l’ha sulle labbra e le ha anche messo la lingua in bocca guerreggiando. Lentamente è scesa verso il basso passando per capezzoli, martoriandoli, e mentre mi leccava la figa le ha accarezzato le mammelle.

Per Lidia, nonostante le sue avventure e nuove esperienze sessuali, era la prima volta che sentiva il battito del suo cuore tra le gambe.

Con due slinguate ben assestate sul clitoride Elena si ritrovò con la bocca piena dei succhi di Lidia. Le grida erano alte al punto che stavolta Elena per ha dovuto chiuderle la bocca interrompendo l’azione sulla figa; si è sollevata baciandola e versando a bocca aperta un po’ di ciò che aveva raccolta nella figa mostrando il passaggio a Silvana.

Ora spettava a Lidia fare la stessa cosa.

É scesa lentamente verso la figa e mentre la leccava Elena si contorceva per il piacere.

Nel contempo la sua bocca si riempiva di un caldo e dolce sapore.

Al termine, dopo l’orgasmo, Elena si rilassava andando al fianco di Lidia guardandola negli occhi ed abbracciandola per poi baciarla con passione venendo ricambiata con felicità.

Tutte tre hanno capito che quello che era accaduto era ciò che cercavano da tanto tempo.

Il sudore ed il profumo del sesso che avevano indosso non era adatto a presentarsi in famiglia o andare in giro per la città perciò sono ritornate sotto la doccia ridendo felici e tenendosi abbracciate e baciandosi.

Uscite dalla doccia ed asciugatesi si sono rivestite.

Elena era diventata una new entry per Lidia e Silvana, era una loro nuova complice che da quel momento ha contribuito a migliorare i rapporti sessuali sa di Silvana che di Lidia. Da quel momento sapevano bene come calmare la loro eccitazione femminile.

Elena era sposata ed ha presentato alle altre due amiche il suo amore. L’occasione è stata una cena con i loro partner ma la voglia era tanta che hanno approfittato del bagno del ristorante e dei momenti di distrazione dei maschi per toccarsi e leccarsi.

Tra loro ora ci sono degli incontri sempre casalinghi a volte a due a volte a tre ma sempre senza maschi.

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