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Marco e Francesca erano di fretta, avevano l’aereo verso mezzogiorno, e già erano le 10.30. Marco e Francesca sono marito e moglie, lui 49 anni alto circa 1.80, capelli nero corvino, corporatura da ex atleta con quei kg in più, classico manager di un’ agenzia pubblicitaria. lei poco più giovane, alta 170cm castana con capelli lunghi poco sotto la spalla, leggermente ondulati, corporatura e carnagione mediterranea, con curve un po più pronunciate sui fianchi e seni, senza stonare..rendendola molto armoniosa, avvocato in un piccolo studio legale di Milano, entrambi di bel aspetto ,anche se un poco trascurati , causa lavoro hanno lasciato la palestra che li ha fatti incontrare all’epoca , con la promessa di ritornarci appena più liberi… questo però 4 anni fa.
Giulia e Valentina sono le loro due figlie, Giulia 19 anni da compiere e valentina 29 anni. Entrambe molto minute fisicamente, dai capelli castani , anche se Giulia per seno ha preso dalla madre, con la sua bella 4 abbondante &egrave sempre stata l’invidia di sua sorella più grande, che aveva una 2 scarsa. Giulia viveva ancora a casa, mentre Valentina era andata via di casa da un pezzo.
Dove cazzo sono i scarponi chiedeva Marco alla moglie?? chiedi a Giulia, li aveva in mano ieri sera che li stava posando … GIuliaaaa i scarponiii, gridava Marco a sua figlia, cazzo finisce che il cappodanno lo facciamo a casa se non ci sbrighiamo… “Nel sottoscalaaa che porta su in terrazzo ” urlava Giulia dalla stanza, che era in procinto di spogliarsi per andarsi a ficcare sotto la doccia…e si, Giulia restava a casa, che aveva organizzato la festa di fine anno con la comitiva al babilonia in discoteca.. e i coniugi non si sono fatti scappare l’occasione di restare soli soletti. Infatti hanno affittato una baita a Meg&egraveve , sulle Alpi settentrionali della francia, un posto a cui Marco e Francesca non avrebbero mai rinunciato.. sopratutto sapendo di stare soli. Infatti Francesca stava cominciando a innervosirsi , dato il ritardo che stavano portando, era grazie alle perdite di tempo del marito, che ha la brutta abitudine di fare le cose sempre all’ultimo secondo.. nel frattempo Giulia stava uscendo dalla stanza per andare in doccia , che si trovava sulla parte opposta della casa, stava con l’asciugamano intorno al corpo, a piedi scalzi, con un guizzo si fionda in bagno per la sua meritata doccia. Sta suonando il taxi urlava Francesca, arrivvo rispondava Marco… eccomi… FINALMENTEE.. scendono le scale di corsa… giù il tassista si lamentava che aspettava già da 10 minuti… escono dalla porta, e chi ti trovano?? Valentina… amoree scusaci… &egrave vero che non ci vediamo da Natale.. ma stiamo perdendo l’aereo..un bacio a volo… ” mamma ma volevo…” poi c’&egrave lo dici rispose il padre… dandole un bacio sulla fronte .. buttando i bagagli sul taxi tipo lancio del martello… e ci spieghi anche come mai sei tutta bagnata fradica….ma dopo… salgono in macchina e via… e Valentina che gli urlava dietro.. se non ve ne siete accorti sta piovendoooo…. ma l’auto era ormai lontana per poterla sentire. Si diresse verso la porta, ma era chiusa.. cercò le chiavi nelle tasche, ma niente.. cazzoo esclamo lei, che giornata di merda… due ore fa quel bastardo di manuel l’aveva lasciata, devastata del dolore gironsolando sotto la pioggia un figlio di puttana col classe A , passando da sopra una pozzanghera la riduce a una appena investita da uno tsunami, e adesso questo…morta di freddo, bagnata fradica sotto casa dei suoi senza chiave.. suona il campanello e non risponde nessuno. Quella cogliona di Giulia sarà fuori in giro… ma..asp.. la signora del primo piano stava uscendo di casa… che culo… con un balzo si infila dentro, salutando la signora con un sorriso forzato. Sale le scale di corsa come una forsennata sperando di trovare la chiave dell’appartamento sotto il vaso del cactus che tengono davanti la porta.Arriva al piano..hoo la porta aperta.. quei due cerebrolesi di genitori hanno lasciato la porta aperta. Entra, chiude a chiave la porta e si dirige nella stanza di Giulia. Apre il cassetto dell’intimo, prende un paio di mutandine, le calze, dall’armadio esce una tuta, e posa tutto sul letto. Come reggiseno deve riusare il suo, dato che la sorellina ha il seno il triplo di quello suo.Inizia a spogliarsi, si leva il cappotto, il maglione, e il reggiseno, che posa immediatamente sul termosifone di fianco al letto, almeno così inizia un po ad asciugarsi.. si leva le scarpe e i pantaloni …. ” Che paceee, pensava lei, non c’&egrave nessuno, può fregarsi i vestiti e l’intimo della sorellina dato che non c’&egrave.. ” si avvicina col sedere verso il termosifone per riscaldarsi, all’impiedi si sfila le mutandine, e mentre se le sfilava , guardando verso il basso e vedendosi la passerina, pensava alla fatica che aveva fatto per depilarsela la sera prima, per poi essere mollata il giorno topo…che spreco… cmq alza una gamba per levarsi lo slip, che a un punto sente un urlo che la fa saltare in aria… neanche il tempo di alzare lo sguardo e cade all’indietro sbattendo il sedere nudo sul termosifone caldo prima di restare seduta a terra sopra la scarpa che si era levata qualche minuto prima provocandole un ulteriore dolore. Alza lo sguardo e vede Giulia davanti a se…con lasciugamano che avvolgeva il suo corpo. Stava li imbambolata a guardare sua sorella a terra, cercando di realizzare incredula a quanto accaduto in quell’ istante..stanno li a guardarsi.. poi lentamente.. piano piano una fievole risatella isterica proveniente da Giulia inizia a farsi sentrie.. fino a quando non riuscendo a trattenersi si sconquassa dal ridere. Si avvicina verso sua sorella sofferente dalle botte prese della caduta.. Valentina li per li si incazza ma poi inizia a ridere anche lei. anche se non si capiva se piangeva di dolore e rideva in maniera isterica per lo spavento.Giulia le porge la mano per farla alzare e Valentina la afferra per alzarsi, e una volta alzata, un po per vendicarsi la spinge verso il letto e la fa cadere sul materazzo. Giulia si accascia ridendo sul letto, non riusciva a smettere e Valentina sentendosi presa in giro si sedette sopra la sorella tenedole i polsi e dicendole di smettere di ridere.
Qualche secondo dopo la sorella smise e le fece notare che erano nude, e che Valentina sedendosi sopra di lei le stava spiaccicando la passerina sopra la pancia. Valentina ridendo le disse… visto così impari a sfottermi.. Giulia cercava di farla scendere da sopra facendo foza con le braccia.. ma riuscì solamente a spostarla di poco verso il basso.La sorellona ridendo dice.. vedi che ho più foza di te. Giulia le lancia uno sguardo assassino gli dice ad alta voce, cavolo hai lasciato l’impronta della tua fica sulla mia pancia.. e anche una scia mentre ti spostavo.. hahahahg. Allora Giulia..ti arrendi?? no mai..disse Giulia. Ha si..?? disse Valtina, allora iniziò a premere ancora con più forza la passrina sopra la sorella, ma stavolta non era più sulla pancia ma sopra la passerina di Giulia…dai Valee.. siamo passera contro passera… che vuoi fare a passera di ferro?? ridendo diceva Giulia a Valentina… e li giu con le risate. Nel frattempo giulia si libera una mano e afferra il capezzolo della sorella… o scendi o te lo strizzo.. ok ok.. scendo scendo… e scese. Una volta scesa, si accorse che a via di stare seduta sulla sorella e a via di muoversi si era bagnata tutta…Giulia guarda la sua passrina e la vede tutt a impiastricciata dai umori di sua sorella… guarda che hai combinato Valee.. sono uscita adesso dalla doccia e adesso sono tutta appiccicosa per colpa tua… ho i peli pubici tutti impiastricciati ,cazzo, che tieni fra le gambe colla?? , almeno tu sei depilata e ti lavi subito.. io qui col ciuffogli devo farle uno shampoo.. hahah… Valentina si mise a ridere,e Giulia di tutta risposta e per vendetta si passò le mani fra la sua passera.. si impiastricciò le dita con gli umori della sorella e le spalmò sulla bocca dei lei, ridendo a sua volta…si misero a rider come matte.in fine Valentina fra lasciugarsi le labbra della bocca dai propri umori, e qualche sputacchio di peli pubici della sorella finitogli in bocca , gli disse..va be dai… aspetta un secondo senza che piangi… ando in bagno e tornò con una bacinella d’acqua e una spugnina.Tieni.. lavatela.. disse Valentina . No gli disse Giulia.. tu hai fatto il danno e tu la lavi..disse per scherzo..e Valentina prendendola sul serio le rispose, ha si ?? .. ok.. Prese la spugna , la mise nell’acqua e la passò sulla fichettina della sorellina…iniziò a muovere quella spugna su ttutto il cespuglietto di giulia..lentamente… e Giulia.,dalla risata passo al silenzio. Lentamente quasi inconsapevolmente inizia ad allargare le gambe, Valentina, presa da una vampata di calore inizia a premere con più forza quella spugnetta contro la vagina della sorella…Giulia inizia a fare uscire dalla bocca dei piccoli gemiti.. allagrando ancora di più le gambe. Vale, senti.. mi brucia con la la spugetta, non &egrave che magari continui a lavarmi solo con le mani ?? ti capisco rispose valentina.. anche a me brucia un po il sedere e la patatina con la botta che ho preso prima…. e allora facciamo una cosa… ci aiutiamo a vicenda.. sdraiati di fianco sul letto con me.. mettendoti girata., così io passo un po di acqua sulla tua farfalla e sedere per placare le tue bruciature, e tu continui a lavare la mia, dato che l’hai impiastricciata tutta.. non lo trovi giusto vale?? certo rispose lei… cosi si Valentina si sdraia su un fianco di fronte la sorella, mettendosi a un palmo di naso davanti la fica di Giulia.Valentina continua delicatamente a passare la mano sui peletti della sorellina, piano piano diratandoli , iniziando lentamente a sfiorare con i polpastrelli il piccolo clitoride che si nascondeva al disotto..Giulia , nel frattempo poggia la testa sopra la gamba di sua sorella. Mentre un fremito improvviso le scende per tutta la colonna fino all’osso sacro che gli provoca uno spasmo in tutto il suo pavimento pelvico. Tutto questo deriva dalle attenzione che Valentina ha sul suo clitoride .Di tutta risposta Giulia porta la sua bocca sulle grandi labbra di Valentina dandole un morso delicato ma deciso.Questo fa rabbrividire di piacere la sorella, sentendo le contrazzioni delle gambe come attraversate da corrente, schiacciandole delicatamente la testa fra una gamba e l’altra. Valentina con un filo di voce affannata chiamò…Giuliaaa , ..io qui lavo lavo… ma ti stai impiastricciando da sola …e come facciamo ??.. valentina con fare pensieroso butto gliocchi verso il cielo, in attesa di qualche idea per risolvere quel problema, che non tardò ad arrivare, aspetta che ti asciugo per bene, so come fare… porto la bocca verso la vagina di Giulia e li affondo la sua lingua dentro.la lingua si insinuava preponderante al suo interno con forza, muovendosi con foga in tutte le direzioni.. come se fosse una lingua di stoffa che doveva asciugare tutto quello che c’era intorno, ma provocando l’effetto contrartio. Più roteava, più Giulia si bagnava, e di cinseguenza, più si bagnava Giulia, più Valanetina ruoteva la lingua dentro sua sorella.Cercava di spingere la lingua sempre più verso dentro. Cercando di arrivare sempre più in profondità, avvicinò le mani verso le grandi labbra…e lì affondò i suoi pollici , usandoli come leva , e allargarla sempre di più. I gemiti delle due erano alle stelle, l’estasi di quel momento era ai suoi massimi livelli…Giulia afferra le natiche della sorella, e li spalanca con forza.Ha tutto in piena vista, dal clitoride al buco del culo… bello rosso…dove Giulia inizicon la lingua un massaggio inizialmente delicato, assaporando ogni centimetro di quella bella forma rotonda composta da piccoli muscoli turgidi che lo tenevano ben stretto…ma questo non la poteva fermare, il massaggio inizò a diventare sempre più forte, affondando la ligua sempre di più verso il centro, piano piano, quei muscoli che inizialmente erano turgidi e ben serrati piano piano iniziano a perdere consistenza, fino a quando la punta della sua lingua ormai quasi intorpidita dal lungo lavoro di massaggio trova il suo varco e dove infine va ad affondare dentro con prepotenza. Giulia doveva rendere il farove a sua sorella, il trattamento linguistico che Valentina stava facendo alla sua vagina, lei lo stava facedno al suo ano. Valentina inizia a lanciare piccoli urli e gemiti di piacere e dolore… fino a quando esplosero entrambe in un orgasmo violento, imprengnandosi a vicenda la bocca con gli umori provocati dalle rispettive passerine.Rimasero ferme e immobili, senza muoversi di un millimetro. Il silenzio sopraggiunge in un attimo, escluso i loro respiri che piano piano si andavano stabilizzando, i muscoli si rilassavano ,e i corpi si facevano pesanti. Per circa 5 minuti restarono in quella posizione . fino a quando Valentina interrompe il silenzio:
” Giuli… hai visto?? sei asciutta adesso…” esplosero in una risata. Giulia si alza, mentre Vale ancora rimane coricata, si siede di fianco a lei.. Si avvicina lentamente verso l’orecchio di sua sorella, le sussurra.. anche se asciutta, per colpa tua devo rifarmi la doccia.. Fa un piccolo sorriso, le da un bacio a stampo sulle labbra e con un ultima battuta le fa.. e brava, come asciugatrice sei bravissima…ride e torna in doccia.
Valentina stremata prende il suo cellulare per vedere se ci sono messaggi del suo ex, anche se, onestamente in quel attimo non gliene fregava più di tanto.. e nota l’ora… Cazzoo il suo appuntamento delle 16,00. ormai i vestiti asciutti, si riveste, saluta Giulia da dietro la porta a volo, e scappa via.. Cazzo che freddo esclamava Francesco, mentre scendeva con Francesca dal taxi. Il tassissta gli aiutò a scendere le valigie,si fece pagare e se ne andò, lasciando la coppia di fornte quella bellissima e piccola baita immersa nella neve. Si soffermarono ancora un attimo per respirare quell’aria fresca e frizzante, guardandosi a torno dando un’occhiata nei dintorni. La baita era situata in una zona periferica della cittadina, alle spalle della casa una foresta si espandeva fino su in altaquota, e di fronte dominava dall’alto tutte le altre baite, che a occhio e croce distavano da loro e l’una dalle altre circa un centinaio di metri . Una vista meravigliosa, sopratutto con il calar del sole, gli ultimi raggi davano un color che passava inizialmente dall’arancione , ad un rosa pallido , infine un rosso che duro pochi minuti prima che la notte si impossessasse di quel panorama mozzafiato. Altro che Milano , diceva Marco alla moglie, e lei annuendo iniziò ad entrare dentro casa. L’interno era all’altezza del panorama esterno, appena entrati si ritrovarono in un piccolo salone dove al centro della stanza vi era un bel camino, con la cappa che saliva su al tetto, rivestito con delle piccole tegole in cotto. Un divano angolare in tessuto scuro era affiancato al camino sul lato destro. Oltrepassando la stanza di fronte un muretto in pietra alto circa un metro, divideva il salotto dalla cucina. La cucina bella grande era fatta tutta in muratura, e naturalmente con tutti i gingilli elettrici di cui si ha bisogno. Una grande vetrata faceva da porta scorrelvoe per uscire sulla veranda in cui vi erano delle sedie a dondolo in legno, e una sdraio per mare, che cazzo centrava la sdraio di mare in tutto quello.. cmq.. di fianco la porta cera una scala a chiocciola bella granda che portava al piano superiore in cui vi erano due stanze una patronale e una per gli ospiti e un bagno enorme con una vasca piccolissima. Che sfiga pensava Francesca, che si pregustava dei lunghi bagni assieme al marito. Mentre Francesca era immersa nei sui pensieri, Marco ritorna al piano di sotto, per uscire sulla veranda, e proprio da li che urlò a sua molie di scendere. Scendi Ciccia , che c’&egrave una bella sopresa qui fuori. Francesca scese di corsa, e sorpesa.. una bella jacuzzi in legno affiancata da una sauna. Esultarono come due nerd in un centro apple. Comunque sia, erano stanchi , iniziarono a disfare le valigie, a impostare gli sci, e infine a prepararsi da mangiare. La stanchezza si fece sentire piano piano e dopo una bella doccia si ficcarono a letto. Senti Marcolino lo chiamò sua moglie, ti dispiace se vai a chiudere le tende?? le luci della citta , anche se lontani ,sono talmente forti che mi infastidiscono e non mi fanno dormire, e poi, non vorrei svegliarmi con le prime luci dell’alba. Marco si alzò per accontentare sua moglie, e mentre tira la tenda per chiuderla, nota dietro di essa un bel telescopio. Franci, guarda che c’&egrave, lo prese e lo posiziono per bene. Con questo possiamo guardare la città e il panorama, bello esclamò francesca. Ormai preso dalla curiosità, Marco inizio a guardarci dentro , ma dopo due minuti si annoiò un pò. Adesso tocca a me, disse Francesca, Marco si levò, e da li andò diritto in bagno. 2 minuti dopo uscì e vide Francesca ferma con l’occhio su quel gingillo che fissava su un punto, resto a guardarla fermo senza muoversi, e lei ferma li. Ma che stai guardando, gli chiese il marito , e lei, sogghignando gli fece una risata.Allora ripet&egrave Marco? Che vedi. ?? Hai presente lo chalet quello che abbiamo incrociato prima di arrivare al nostro?? si ecco, sto vedendo un’altra coppia che ci stanno dando dentro come due suini in calore..ahhahah voglio vedere anche ioo, esclamò Marco, no, rispose la moglie, adesso &egrave il mio turno ..non volevi dormire?? dormi. Marco restò li a guardare divertito sua moglie che spiava . Dai, ti facio dare un occhiata, Marco non se lo fece ripetere, mise l’occhio al posto giusto e rimase piacevolemtne stupito. Mentre guardava, Francesca notò un rigonfiamento nel pigiama del marito, si avvicino a lui e gli chiese: ma che succede qui?? non avevi sonno?? lui rise. Mi sa che mi &egrave passato. Ha si? Disse la moglie..hmm. Marco si senti avvampare, le mani di Francesca iniziarono ad palpegiare il rigonfiamento, tirando giù i pantaloni del pigiama , lui rimase fermo, lei si mise dietro di lui.. piano piano inizio a baciarli il sedere; Tipiace così,gli chiese la moglie? O vuoi dormie?? hmm nooo rispose Marco, tenendo l’occhio sul telescopio. Lei sorrise.. allora vediamo se ti piace questo,iniziò a mordicchiargli il sedere, mentre con una mano gli afferò il cazzo che era ormai un mattarello per sbattere la carne, la mano inizò a muoversi lentamente , mentre la lingua si insinuava fra le sue natiche. Lui inizialmente li strizzò, ma poi lei gli disse: O ti rilassi, o mi fermo. Lui obbedì e si rilassò. La lingua inizio inizialmente a leccargli il buco del culo mentre la mano si muoveva con un ritmo leggero, continuo scendendo la lingua piano piano, sconfina sul perineo,arrivata li, mentre lui si era ormai chinato in avanti, lei gli prende il membro, glie lo gira all’indietro inizia a succhiarlo con avidità lasciando il marito in quella posizione. Dopo qualche minuto,allontana l’uccello dalla bocca della moglie, si gira e gli strappa via la vestaglina che si era messa per la notte. Si avventò come un rapace sulla fica di lei, una fica ben curata, tutta depilata sotto a parte una piccola strisca sopra. Con foga inizia a sporfondare la lingua dentro quella vagina, con delle grandi labbra preponderanti e carnosi, con il clitoride ben nascoto, ma appena stimolato per bene, si sentiva sotto la lingua come un bottoncino turgido. Aspetta , lo fermò per un attimo la moglie, voglio che mi scopi da dietro mentre guardo nel telescopio. Con un sorriso accondiscendente il marito si sposta, e lei con una velocità supersonica ricomincia a guardare in quel aggeggio infernale.. Marco si mette dietro di lei, e inizia a spingere la sua mazzetta dentro la patata della moglie con veemenza. Mentre Marco era in modalità locomotiva, il suo uccello faceva entra ed esci, Francesca guardava l’altra coppia dove la lei della coppia spiata stava a cavallo di lui, dando le spalle . Francesca riusciva solo a vedere la fica da dietro di lei che veniva penetrata da un membro enorme. Sembravano in sincronia. Sembravano che andassero alla loro stessa velocità . Nel frattempo l’altra coppia si ferman per uscita cazzo dalla fica.. Francesca vede quel membro in tutta la sua lunghezza..Lo rimettono dentro, ma questa volta, a posto della fica, la donna lo porta sul secondo canale. La protagonista inizia a dilatare piano piano il sedere con le dita, fino a quando riprende il cazzo in mano , se lo guida fra le natiche e lentamente ci si siede sopra. Vede quel cazzo che sprofona semrpe di più. Quel buco stretto che si dilania lentamente alla spinta di quella verga imponente, quei muscoli che inizialmente serrati iniziano a perdere elasticità estendendosì lentamente, vede risucchiarvi all’interno prima la cappella, che lentamente scompare, e piano piano si sussegue alla scomparsa il resto dell’asta.Quella visione, porta Francesa ad avere una sorta di invidia, non l’avea mai preso nel didietro, e vedere quella tipa che si dimenava come una forsennata, contorcendosi dal piacere, le faceva ribollire il sangue, gli provocava una curiosità e una voglia nuova , che prima non aveva mai preso in considerzaione. Da sempre &egrave stata sessualmente normale, solite posizioni, solite cose, mai una trasgressione in vita sua, e quel momento per lei fu una nuova scoperta, spiare altra gente che fa sesso e iniziare a desiderare l’esplorazione di cose nuove. Tutto questo inizio ad accadere da quando mise occhio sul telescopio per spiare quei due. Questi pensieri iniziarono ad aumentare l’eccitazione, inizia ad ansimare quasi come un asmatico in piena crisi respiratoria.. Sto venedo gli ultimò suo marito.. anche io rispose Francesca.. fino a quando, vennerò assieme in un orgasmo spaventoso. Francesca iniziò a squirtare dapertutto, e Marco gli riempì la passera con il suo seme. La riempì talmente tanto, che quando lo uscì, e Francesca si mise all’impiedi, ancora continuava a uscire sperma dalla sua vagina come fosse una fontanella. Lei si ficcò due dita fra le cosce se li strofinò perbene in figa, e se li portò in bocca succhiandosi le dita. Marco la guardò piacevolemte sorpreso, mai si aspettava questa focosità da parte di Francesca, e che fosse così incline a queste pratiche gustative. Spiare altra gente a fare sesso ?? e metre spiava farsi scopare?? o leccarsi le dite unte piene di sperma?? in tutti questi anni, una cosa del genere non era mai successo, e impensabile che una cosa del genere poesse mai accadere.Finito questo pensiero, si risistemarono, un’altra doccia veloce e via a letto che l’indomani si andava a sciare. La mattina arriva presto, ma il letto ha una foza attrattiva ben maggiore, della voglia di andare a sciare, perciò decisero di restare coricati. Per primo si sveglia Francesca, ancora turbata ed eccitata dalla sera prima . Ha la sensazione che qualcosa sia cambiata con quell’esperienza fatta la sera prima, Marco apre gli occhi due secondi dopo. Si avvicina a lei, si posiziona a cucchiaio dietro, dandole un bacio dietro l’orecchio come buongiorno. Marco, ma che ti sei infilato nelle mutande il telecomando?? eppure non vedo nessuna tv in camera, hahahah. Lui sorrise assieme alla moglie, premendo il bacino ancora di più verso le natiche della moglie. Certo che &egrave il telecomando, non credi?? prova a cambiare canale..ihihhihi. Francesca allunga una mano dietro, afferra il cosidetto telecomando e inizia a massaggarlo con delicatezza. &egrave vero, disse lei , &egrave un bel telecomando..hah continua a cambare i canali disse lui ridendo.. lei smanettò altri due secondi poi tolse la mano lasciando il marito senza conclusione. Ma che fai?? continuaaaa, ti pregoo…. Nooo ho la mano intorpidita gli rispondeva Francesca ridendo.. ha si?? disse Marco.. ci penso io. Con una atto fulmineo scanso le mutandine di Francesca, e da quella posizione era un attimo, si riempi le dita di saliva, lubrifico il suo membro per bene, punto la cappella in direzione fica e bam… era dentro… lei sussultò con un grido che soffocò . Lui iniziò a muoversi, lei ad ansimare, La vagina divenne un fiume in piena, Francesca iniziò a mordersi anche le labbra dalla voglia che gli si &egrave scatenata, e .. Marco tutto ad’un tratto si alza dal letto, si da una mezza vestita e scende a fare colazione, ridendo come un matto. Ho fame, le disse, tu no ?? Francesca &egrave rimasta pietrificata. In quel momento aveva voglia di prendere la sedia che era di fianco al letto e tirargliela in testa, ma era troppo sconvolta, e poi la sedia pesava quanto il letto . Era già mezzogiorno, Marco e Francesca erano in giro per la cittadina, cercando un ristorantino dove potere mangiare. Anche perch&egrave la voglia di tornare in baita e cucinare non era molto in sintonia con la loro volontà. Trovarono questo risorantino dislocato all’interno di una viuzza, era piccolino e abbastanza intimo. Entrarono e contarono una decina di tavoli. Classico ristorantino fatto tutto in legno, con un camino enorme sulla paretedi fronte, sulla sinistra del camino , a circa 3 metri una porta che portava al bagno e sul lato destro della stanza il bancone bar con cassa annessa. Alle spalle del bancone cera la cucina . Aspettarono 20 minuti prima che si liberasse un tavolo, e il primo che si liberò fu proprio quello vicino all’ingresso. Volevano quello vicino al camino, li in fondo alla saletta, ma aspettare chissà quando prima che si libera non ne avevano proprio voglia. Si sedettero in quel tavolo a volo prima che venisse occupato da questi due ragazzi appena entrati.
Mentre aspettavano l’ordinazione, sentirono conversare i due neo entrati. Marco, li senti ? Sono Italiani..si, che bello sentire parlare la nostra lingua, dopo che senti parlare solo francese. Ma il sorriso dei due si attutì un attimo quando la ragazza disse: visto Ale? Se ti sbrigavi e buttavi sta sigaretta del cazzo entravamo prima e ci sedevamo noi, a posto di sti due coglioni qui. E dai rispose il ragazzo, siamo in vacanza, rilassati, tanto hai tempo per continuare a rompere le palle quando torniamo a Roma, qui rilassatii.. Marco e Francesca si misero a ridere, finch&egrave Francesca , alzando lo sguardo verso di loro gli disse. Dai signorina, si rilassi che &egrave in vacanza, magari questi due coglioni qui seduti vi fanno sedere, tanto &egrave un tavolo che 4 persone ci stanno bene.
Rimasero marmorizzati, scusateci, non volevamo offendervi, era solo che. Non ti preoccupare gli rispose Marco, ridendo, levatevi i giacconi e sedetevi, così ordiniamo tutti assieme e almeno conversiamo in italiano.
Piacere, mi chiamo Alessandro, e io Romina, rispose la ragazza. Noi siamo Francesca e Marco.
Che figura di merda che ho fatto disse Romina , mi dispiace. Non fa niente replicò Francesca, capita a tutti una figuraccia nella vita prima o poi. I quattro iniziarono piacevolemte a conversare, nel frattempo iniziano ad arrivare le ordinazioni. Allora che fate nella vita ? chiese Francesca. Siamo universitari, io in astronomia e Alessandro in fisioterapia, stiamo assieme già dal 3 anno di superiore, abbiamo appena finito la triennale, e per festeggiare ci siamo concessi il capodanno in questo posto, volevamo coinvolgere altri colleghi, ma alla fine ci hanno bidonato tutti, così Ale e io, ci siamo venuti per i fatti nostri, ma onestamente ci stiamo annoiando un po. Durante il giorno andiamo a sciare, la sera in giro per locali, ma dopo tre giorni che siamo qui, &egrave diventata una routine, ansi, la cosa più eccitante che ci &egrave successa &egrave la figura di merda con voi hahahahah.
Si misero a ridere tutti; b&egrave disse Marco, almeno con questa figura ci siamo conosciuti hah e non siamo costretti a stare col traduttore in mano per conversare un poco. Giusto confermòAlessandro. Un brindisi allora alla nuova amicizia, rispose Marco, anche se siamo due vecchi colgioni, aggiungse Francesca, continuando a ridere, nooo disse Romina, presa dalla situazione, vecchi noo, ahahha. Be siete giovanissimi in confronto a noi, replicò, facciamo che togliamo i coglioni e restiamo vecchi ahah. Le battute si susseguirono accompagnati da bevute e mangiate, alquanto, e arrivati alla fine, Francesca , si alzò per andare in Bagno. Aspetta francesca,disse Romina che scappa anche a me, ti faccio compagnia, le due si alzarono e andarono in bagno.
Il bagno era minuscolo ,con la tazza e il lavandino in un unico ambiente, e dato che era utilizzato sia da maschi che da femmine, il sedile della tazza lasciava un po a desiderare. Vai tu prima Romina che ti aspetto fuori. Romina entra e dopo due secondi chiama Francesca: Franci, entra per favore che qui &egrave sporco e non posso sedermi, mi dai una mano con la roba.Ok , disse Francesca senza problemi , tanto poi ,mi sa che devi ricambiare il favore. Francesca , era li di fronte a Romina, le teneva la borsa , e, stranamente la osservò mentre si calava i pantaloni e le mutandine e prepararsi per fare pipì.Romina era mezza accovacciata, e dato che aveva dei jeans stretti , non pot&egrave allargare le gambe per avere più stabilita, così si aggrappo al braccio di Francesca per non cadere all’indietro.Francesca fissava Romina a fare pipì, era li davanti a lei, chinata in avanti, mentre cercava di centrare il wc dall’alto, trasformando poi l’atto liberatorio in un centro perfetto.
In un attimo le venne un flash . guardava Romina in quella posizione, e pensava che la sera prima stava nella stessa posizione, con il marito da dietro che la scopava, e lei che spiava quella coppia dal telescopio. Aveva ancora impresso nella testa quella fica che si apriva in due con la penetrazione imponete di quel cazzo che sembrava il manganello di un poliziotto, e soprattutto, quando gli esce il cazzo dalla fica, per ributtarselo nel sedere. Di quel passaggio da un canale all’atlro , ci fu un attimo dove fica e buco del culo erano in piena vista, quell’attimo le fece vedere quella vagina spalancata, da dietro,mentre scolava umori da tutte le parti. Quell’immagine le rimase impresso nella mente , mentre veniva assieme con suo marito, e adesso, mentre guardava Romina fare pipì, avvertì una strana eccitazione come quella sera.
Che hai che sei rimasta imbambolata?? chiese Romina, non &egrave che stare in bagno con un’altra donna ti traumatizza?? ahha. No , ma che dici, ero solo sovrapensiero, stavo pensando che non so se riesco a farla così. Se non sono seduta ho paura di pisciarmi addosso.Magari &egrave meglio che la faccio a casa. Romina si sbellico dalle risate da quella battuta. Tranquilla ti aiuto io, haha io ci sono abituata, dato che all’università i cessi fanno schifo, ho imparato a farla così. Però se magari mi prendi la carta igienica mi asciugo .Non so se … Tranquillaaa replico Romina, se ti pisci addosso ti asciugo io ahah, anche con quello sono abituata, dato che ho badato a mia nonna quando si &egrave rotta il braccio e il bacino. La lavavo e pulivo ogni tanto quando mia madre non c’era.Bastarda, Mi hai preso per una vecchietta?? ahhah rise Francesca.., Ok allora. &egrave il tuo turno disse Romina . Francesca diete in mano tutte le cianfrusaglie che aveva a Romina, si scambiarono di posto, si abbasso jeans e mutandine, e adesso? Chiese a romina? Piegati in avanti, piega le ginocchia e poi ti lasci andare. Francesca goffamente, si aggrappò al braccio di Romina, poi piegò le gambe, e mentre si chinava in avanti si lasciò andare. Alla fine quando finì si accorse che una goccia di pipì gli stava scolando giù da una gamba. Cazzo imprecò Francesca, mi sta scolando giù dalla gamba una goccia, se non mi sbrigo arriva alla mutanda, in un attimo prese la carta igenica e si pulì fra le gambe, solo che non riuscì ad raggiungere la gocciolina, e mentre imprecava la sentiva scolare sempre più in basso.Stai ferma disse Romina, che ti aiuto io. Prontamente prese un’altro po di carta,gli infilò la mano con la carta fra le gambe , partendo dalle ginocchia , iniziò a salire cercando di bloccare la gocciolina di pipì. Arrivò fin su, sbatté leggermente la mano sul clitoride di Francesca,sfilandola via subito dopo riuscendo a bloccare quella scia.Francesca rimase impietrita, una vampata di calore le fece venire un brivido che la destabilizzo per un secondo. Visto , le disse Romina, sei rimasta asciutta. Cmq mi sa che devo andarmi a lavare ugualmente, rispose Francesca, anche se sciutta mi sento sporca. Non vorrei odorare di pipì. Mentre stava tirandosì su i pantaloni, Romina la fermò, allora aspeta ancora un secondo, prese un’altro po di carta. La bagnò con l’lacqua, e fece girare Francesca al contrario.Facciamo servizio completo disse romina. Francesca incredula si girò chinata e Romina le passò l’acqua sulle gambe, Ridendo gli disse in aggiunta: vedi, mi &egrave finita meglio con te, mia nonna aveva più peli di un orso polare, almeno tu sei depilata, e il tutto si pulisce meglio, e già che c’era, gli diete una passata sulla passera. Prese la carta asciutta, e rifece tutto il percorso con la carta asciutta, asciugando gambe e passera. Adesso sei bella e linda, almeno non dovrai tornara a casa per cambiarti e magari dopo pranzo possiamo andare a farci un giro tutti assieme. Francesca ancora doveva riprendersi, balbettandogli disse.. sisi, mi sembra giusto, si alzò, e si vestì in un lampo. Mai era successo che una donna la sfiorasse in quel modo, e mai potesse immaginare che si sarebbe eccitata con una donna. Cazzo non era Lesbica, eppure &egrave bagnata peggio di prima. Si sistemarono ed uscirono tornando al posto. Nel frattempo i ragazzi avevano già pagato il conto. Allora disse Marco, si va per un caff&egrave da un’altra parte?
Ok rispose il gruppo, uscirono dal ristorante e si misero in cerca di un bar. Passarono il pomeriggio fra negozi , e passeggiate, e arrivati la sera, stanchi dalla giornata, i coniugi si congedarono, dandosi appuntamento l’indomani sulla pista da sci.
I due Ragazzi avevano una stanzetta vicino la piazzetta del paese, perciò Marco e Francesca aspettarono il taxi per tornare a casa.
Francesca non disse nulla di quello che accadde in bagno, delle sensazioni che ha avuto, sapeva solo che era eccitata, e che arrivati a casa avrebbe smolecolato il marito.
Il tempo di entrare in casa, entrare in stanza, Marco va in bagno per una doccia veloce, nel frattempo, Francesca stava sistemando gli sci e i panini da portarsi in pista, perch&egrave avevano intenzione di andare in altaquota a fare un po di fuori pista, e in caso di ritardo, almeno avevano qualcosa da mangiare dietro. Finito i preparativi, Marco era già sul letto. Marco, vedi che appena esco dalla doccia, tu sei a mia disposizione, ho una voglia matta. Certo amore mio, rispose Marco. La doccia duro 3 minuti, in 5 già era asciutta, uscì dalla doccia, e…… Marco era in coma. Gli mancava solo la saliva che gli scolava dalla bocca. Francesca delusa sbuffo e si mise a letto. Ma prima di spegnere la luce, gli occhi andarono sul telescopio. Un’illuminazione , seguita da un sorriso. Si alzò di corsa, e come la serata prima vi ci pose l’occhio sopra. Non ci mise molto a trovare la casa, anche perch&egrave il telescopio era rimasto nella stessa posizione, e sorpresa sorpresa, I due erano di nuovo li. Stavolta la ragazza era all’impiedi con un piede sulla sedia, e il suo compagno, in ginocchio davanti a lei, con la faccia fra le sue gambe. Si vedeva come la sua lingua si avventava fra le labbra della sua vagina, si intravedeva il filetto che gli si incollava sulla lingua quando la tirava fuori,provocato dai suoi umori, ritornando a infilarla dentro. Lei lo prendeva con una mano dai capelli come se lui fosse sottomesso, mentre premeva la testa sul suo intimo e con l’altra mano sembrasse che tenesse una cosa. Francesca focalizzo lo sguardo sulla mano della donna, si accorse che anche la donna , come lei teneva un telescopio , e che mentre se la stava facendo leccare, guardava verso di lei. Francesa rimase attonita, stava per levarsi, quando la ragazza della baita di fronte la saluta. Francesca si fermo, la guardò e ricambiò il saluto. Che stava succedendo?? siamo passati da una vita di calma piatta, a delle situazioni surreali, a situazioni che mai aveva preso in considerazione, che aveva criticato sempre, e adesso si ci trova in mezzo, e la cosa la eccita da morire. La vicina di baita continuando a guardarla, la risaluta, e le fa un cenno , come per dirle : stai li, non te ne andare… e così fece. Aveva ancora Lasciugamano intorno al corpo, che aveva intenzione di farselo levare dal Marco, ma, in quel momento, si prese di coraggio, e mentre si guardavano se lo levò per compiacere quella coppia.
Francesca si porto le mani fra le gambe, che neanche a dirlo già grondava di umori da oggi pomeriggio, prese una sedia e vi si poggio un piede sopra. Direttamente unì le 4 dita e se le infilò dentro facendo un gemito che volle sopprimere in parte, per non svegliare suo marito, ma poi, pensando, dato che era talmente nel mondo dei sogni, se ne fregò ed iniziò a masturbarsi con tutta la mano, provocando dei gemiti senza controllo.Dopo circa dieci minuti,gli si stanco la mano, e gli venne un’altro lampo di genio. Scese di corse in cucina, e li sul tavaolo cera una fruttiera con la frutta fatta in vetro, stava per prendere la banana, quando vide una la pannocchia che era messe in fondo. Le diete una pulita veloce, e facendo quelle scala quattro a quattro fu di nuovo davanti al telescopio. Stavolta, cera lui che guardava, e lei aveva la faccia spiaccicata sulla vetrata e lui da dietro , che la infilzava come un kebab. Francesca prese quella pannocchia, e se lo infilò in figa con una tale velocità , che quasi quasi entrava tutto. Poi lentamente cominciò a spingerlo fuori , e poi di nuovo dentro..schizzava umori da pertutto, sia per la scena vista al telescopio che sopratutto per la pannocchia di vetro, fino a quando pensò al secondo canale.. ci provò ma si fece male.. torno come era prima, pensava, almeno se mi devo sverginare il culo, che sia mio marito. Così, aumentando il ritmo, arrivò finalemtne all’orgasmo schizzando i suoi succhi per tutta la stanza. Finito, mandò un ultimo bacio ai scuoi sconosciuti amici, esausta,si mise a letto e chiuse gli occhi.
Valentina si sveglia presto, ha dolori allucinanti all’osso sacro e si sente le chiappe andare a fuoco. Ieri sera non sembrava, ma quel cazzo di termosifone scottava da matti, infatti le ha lasciato i segni, e neanche a parlarne, che cadendo si &egrave seduta proprio sulle scarpe, proprio sull’osso sacro. Che Dolore, girava per l’appartamento come se fosse stata attenzionata da una manica di carcerati di colore all’ergastolo, e di conseguenza questo le fece ricordare anche cosa &egrave successo dopo. Cazzo cazzo cazzo cazzo, non solo che che &egrave stata la mia prima esperienza saffica, cazzo, ma proprio con mia sorella, cazzooo che vergogna, e la cosa che mi sconvolge ancora di più, &egrave che mi &egrave piaciuto da morire. Io che avevo vergogna di entrare in doccia con altre donne , quando andavo in piscina , e che il cazzo &egrave la cosa che amava da morire, mi vado ficcare in questa situazione. Valentina le voleva telefonare, ma ogni volta che prendeva il cellulare per chiamarla, si bloccava dalla vergogna, e riponeva il cellulare sistematicamente sul tavolino, pensando, ” vabb&egrave poi la chiamo”. Intanto chiamo Anna, pensò, e mi faccio controllare. Infatti aveva troppi dolori , così decise di chiamare la ginecologa che la seguiva dalla prima volte in cui ne ebbe bisogno. Anna era un’amica di sua madre , perciò la conosce da sempre, ed &egrave l’unica donna , oltre a sua sorella a cui permise di metterle le mani fra le gambe. Anna ciao sono Valentina, Wee ciao bella mia, a cosa debbo il piacere della tua chiamata? Avrei urgenza di vederti rispose Valentina, ieri mentre mi stavo cambiando, scivolo e mi sono fatta male fra le gambe, e adesso sono piena di dolori, non &egrave che mi potresti dare una controllata? Facciamo una cosa , rispose Anna, sono entrata in ferie dato che siamo sotto capodanno, ma dato che devo cmq andare in studio per dei documenti, ci vediamo li fra mezz’ora , non tardare che poi ho da fare. Ok rispose Valentina

Nel frattempo Giulia Inizia a svegliarsi, e anche lei come Valentina era pensierosa. Giulia , anche se apparentemente sembrava spigliata, era fondamentalmente una timidona, al punto tale, che non ha mai avuto un rapporto sessuale completo. Ha avuto qualche fidanzatino, ma più di baciarsi e fargli qualche sega non aveva mai fatto. E quando si era decisa una volta, a provare a fargli un pompino, che onestamente sperava di fare da sempre, ma non aveva mai fatto per mancanza di coraggio, quel coglione le spezza il cuore facendosi beccare con un’altra.
Adesso, il sesso orale tanto agoniato, &egrave successo , ma con la sorella, e questo la scombussola non poco. Mentre faceva questi pensieri, inconsciamente, inizia a passarsi la mano fra le gambe, quasi istintivamente inizio a sfiorarsi il clitoride, le gambe iniziarono ad aprirsi, e le dita iniziarono un movimento circolare lento e costante. I gemiti uscirono lentamente, mentre la lingua sfiorava le labbra della sua bocca, con l’altra mano si prese un capezzolo, e inizio a strizzarselo, la foga le fece perdere il controllo e inizio piano piano a penetrarsi la vagina con le dita, ma si blocco sull’istante. No Ferma, non vorrai mi sverginarti da sola?? pensò lei, così raccolse un po di umori della sua bella fichetta pelosa sulle dita, e delicatamente iniziò a massaggiarsi il buco del culo. Il dito medio lentamente si faceva strada al suo interno, mente con il pollice continuava a massaggiarsi il clitoride. L’altra mano che inizialmente strizzava il capezzolo, allentò la presa, si prese il seno e se lo portò alla bocca. Data la sua grande taglia, non ebbe difficoltà ad arrivarci con la bocca, che avidamente iniziò a succhiarsi il capezzolo da sola. La lingua roteava intorno al capezzolo , alternandosi con piccoli morsi mentre la mano fra le sue gambe si muoveva come una forsennata. Il tutto durò un minuto, prima che esplodesse in un orgasmo violento. Finito l’orgasmo restò come al solito immobile, poi, si alzò dal letto. Mise il suo pigiamino nella cesta dei vestiti sporchi, dato che era lurido a causa dei suoi umori, e la cosa che le urtò ancora di più che quei peli che aveva fra le gambe erano nuovamente impiastricciate. Che cazzo, ho di nuovo tutti i peli appiccicati, e mentre andò in bagno per lavarsi, le venne un’idea. Pensò alla fica di sua sorella che &egrave completamente glabra, e da li, la voglia di emulazione. Cercò una lametta del padre, e diede via alla depilazione.

Valentina uscì di casa con calma, tanto Anna aveva lo studio a 10 minuti da casa sua, e mentre camminava non riusciva ancora a non pensare a Giulia, e non riusciva neanche a chiamarla per darle il buongiorno. Era troppo confusa, da una parte la vergogna,e dall’altra l’eccitazione che non
aveva mai provato con nessuno. La perversione di quell’atto fu tale, da surclassare tutte le esperienza avute in vita sua, e di maialate ne aveva combinate. Come quattro anni fa , mentre era l’amante del suo professore di lettere, con una moglie e 4 figli, e sopratutto più vecchio di lei di almeno 20 anni ,stavano sotto la doccia , lei in ginocchio davanti a lui , che gli succhiava il cazzo con avidità , e mentre aspettava con impazzienza che gli riempisse la bocca di sperma , per accellerare gli iniziò un massaggio prostatico, ilch&egrave accellerò notevolmente il tutto, rimependole la bocca in pochi secondi in maniera tale da farla quasi soffocare, facendole scolare il tutto dalla bocca. Non contenta, ancora infoiata da morire gli chiese di essere inondata dalla pioggia d’orata. Lui la accontentò con piacere, e mentre lei sputava ancora liquido seminale dalla bocca, si sedette sul piatto della doccia con le spalle poggiate al muro, le gambe spalancate, una mano intera infilata in figa, e mentre alla fine stava raggiungendo l’orgasmo, lui la inondo in pieno con un gettito di pioggia d’orata investendole il viso per primo e le tette per secondo. Quest’esperienza per lei fu qualcosa di estremamente perverso &egrave appagante, soprattutto l’orgasmo in concomitanza con la pioggia d’orata che la investi . Ma quell’esperienza con Giulia fù troppo, qualcosa di estremamente sbagliato, ma d’altro canto estremamente eccitante, ma che cmq non voleva ripetere più. Non finì neanche il pensiero che ecco, Giulia a telefono. Prese il telefono, ma lo riposò nella borsa. Non coleva rispondere. Un’alrta chiamate e questa volta non lo prese proprio. Fece finta di non sentirlo.
Nel frattempo arrivò nello studio da Anna. Suona al citofono e si apre il portoncino. L’ufficio era proprio al pianterreno, fece presto ad entrare. Ciao Bella mia, la accolse Anna, allora che hai combinato? Valentina gli spiegò cosa &egrave successo, sopratutto il dolore al perineo, tralasciando ovviamente la parte con Giulia, Ok allora rispose Anna, fammi dare un’occhiata.
Allora disse anna, spogliati, levati tutto il sotto e mettiti carponi sul lettino, che ti controllo. Li per li Valentina esitò un’attimo, tutti i pensieri che gli frullavano per la testa durante il suo tragitto per raggiungere lo studio di anna le avevano messo un po di agitazione, infatti si sentiva un po eccitata. Nel frattempo Valentina si stava spogliando anna riceve una telefonata e si allontana un attimo dallo studio, Valentina non perse tempo, aspettò che uscisse , prese una salvettina e si diete un’asciugata alla passerina, che fra un pensiero e l’altro era diventata bella umida, e non voleva fare brutta figura facendosi vedere eccitata, magari Anna poteva pensare che fosse stata lei a farla eccitare. Anna tornò dopo 5 minuti e Valentina si fece trovare seduta. Allora Valentina, su mettiti quadrupede, che ti faccio questa messa a punto, disse Anna ridendo. Valentina seguì gli ordini. Azz, ma chi ti ha frutstato sulla chiappa,chiese Anna, ma niente, durante la caduto ho strisciato il sedere sul termosifone acceso, e mi sono anche ustionata, infatti cadendo sono caduto sopra la scarpa e mi sono rotta tutta. Aspetta disse Anna, che ti ci metto una cremina su questa scottatura, anche se lieve ti fa passare il bruciore prima. Si allontana per un attimo tornando con una pomatina. Stai attenta che &egrave fredda, questa &egrave una pomatina rinfrescante, che tengo in frigo , perciò &egrave fredda. Tre secondi dopo glie lo spalmò sul sedere. Un brivido le salì lungo la schiena,quella pomata ghiacciata le provocò una sensazione strana, e in più, quella mano che le strofinava il sedere, proprio sulla parte della scottatura, che era diventata più sensibile, le fece intorcinare le budella, cercò di resistere, ma non si trattenne, e percepì come la sua patatina ricominciò a bagnarsi nuovamente, sperando che Anna non se ne accorgesse. Ok, chiappa fatta, adesso controlliamo il resto. Si cambiò i guanti in lattice e iniziò il controllo del resto. Le mise inizialmente un dito sull’ano, premendo leggermente, chiedendole se faceva male. Li proprio no, disse Valentina, allora scese un po e premette delicatamente il dito sul perineo. E adesso chiese anna? Si li già sento un po male, esclamò Valentina, Scese ancora un po il dito , portandolo all’ingresso della vagina, spinse lentamente il dito premendo sulla parete vaginale lato perineo, ma stranamente, Anna, gli si sprofondò il dito più del dovuto, provocando un piccolo gemito a Valentina. Ops, esclamò Anna sorridendo, che strano, di solito quando controllo faccio fatica a inserire il dito, ma qui vedo che &egrave tutto lubrificato; scusami, risponde Valentina, tranquilla, disse Anna, dico di solito faccio fatica, mica ho detto che &egrave la prima volta che capita la tranquillizzò Anna. Allora Fa male ? B&egrave, disse Valentina , il dolore &egrave molto sulla parte esterna, ma sento come mi faccia male anche internamente, ma non so se &egrave un impressione replicò. Tranquilla, Rispose, continuando il controllo, Anna spinse il dito ancora più dentro, provocando un gemito ancora più forte a Valentina. Allora ti fa male adesso ?? nooo… disse Valentina con una voce tirata, non fa molto male, sento solo un lieve fastidio. Guarda rispose Anna, non &egrave niente di grave, saranno solo un po i muscoli pelvici che si sono irrigiditi, aspetta che continuo con questa manovra, simulando un leggero movimenti interno, così i muscoli si rilassano e il fastidio dovrebbe passare. Mi sembra una cosa giusta disse Valentina. Mentre Anna le continuava il massaggio vaginale, Valentina iniziò a gemere come una vecchia asmatica che si &egrave fatta 10 rampe di scale. Cazzo, Sto diventando mezza lesbica pensò, la seconda volta che una donna la tocca e la sta facendo impazzire. Ma la festa si interruppe sul più bella, quando ad Anna gli arrivò una telefonata. Ok arrivo, disse Anna al cellulare. Interruppe il massaggio a Valentina, scusami, ma devo scappare, alla signora Luisa le si sono rotte le acque, sta per partorire e devo scappare. Cmq sia passa il 2 gennaio che ricontrolliamo un po. Tu intanto metti sul perineo questa cremina, che dovrebbe aiutare a fare passare il dolore. Valentina si ritrova 10 minuti dopo nuovamente in strada, e se quando arrivò, i pensieri le fecero venire strane eccitazioni, adesso con quel trattamento interrotto aveva il Nilo nelle mutande. Pazienza, rispose fra se e se tanto adesso arrivata a casa devo passarmi la cremina che le ha dato anna per il dolore, finisco il massaggio iniziato da Anna. Non fece neanche il tempo a finire il pensiero, che per l’ennesima volta le risquilla il cell. Uffa, ancora Giulia, va be, le rispondo , tanto prima o poi dovevo risponderle, mica potevo scappare da lei per sempre.
Pronto Vale? Si.. , Ma dove cavolo sei stata che provo a chiamarti da stamattina.. ho bisogno di te..

Si, chi &egrave? Sono Vale, apri il portone che ho dimenticato le chiavi a casa, finalemente, sali. Arrivata su, trova la porta già aperta; sorellonaa finalemtne, Giulia le corse in contro, e l’abbraccio a volo. Calmaa che sono ancora piena di dolori. Ups, sorrise Giulia con un sorrisino beffardo. Senti sorellona, prima che dici no mi devi aiutare a fare una cosa, che vuoi, rispose Valentina. Devi aiutarmia depilarmi. Domani sera &egrave la mia grande serata, e a mezzanotte devo festeggiare, e non vorrei avere la foresta amazzonica fra le gambe. Anche perch&egrave poi, per pulire tutto ci mettto tre ore, e farle lo shampo non ne ho voglia, invece mi ricordo che la tua &egrave bella liscia e ci metti tre secondi a pulire. E io la voglio come la tua. No dai Giulia, non puoi farlo da sola? C’ho provato, ma mi sono talgiata un po , e mi spavento a continuare da sola. Detto questo si abbasso il piagiama e la mutanda, e infatti aveva un piccolo taglietto sul monte di venere. Che scema che sei.. le rispose Valentina, ma lo volevi fare a secco?? devi metterci la schiuma adatta per ammorvidire il pelo, la massaggi u po e poi piano piano la tagli. Fai come ti ho detto e vedi che andrà tutto bene. Valentina
voleva evitare di continuare questa situazione, anche perch&egrave , dopo la visita piacevole dalla ginecologa , con la repentina interruzione avvenuto sul momento più intenso della manipolazione, era ancora infoiata , perciò bastava un niente per ripetere quello che era successo la sera prima, e questo lo voleva evitare . Almeno non ripeterlo con la sorellina, un’altro incesto no. Non finì neanche il pensiero, che Giulia la afferrò per i jeans dal davanti, infilandole le dita all’interno dei jeans, tirandola e costringendola a seguire. Giulia ma che fai?? mi fai cadere, dai Vale, dammi una mano, le implorò Giulia, mentre camminava verso il bagno. Lo strattone che le diete Giulia ai jeans le fece conficcare leggermente il cavallo e le mutandine fra le chiappe, facendole sfregare il tutto sulla passerina, ilch&egrave le fece venire un sussulto e un brivido congelato sulla colonna vertebrale, come quella sera. Arrivate in bagno Giulia le chiese: allora che si fa? Come procediamo?? Senti sei sicura?? vedi poi ti devi depilare spesso, altrimenti diventa come la carta vetrata. Lasciala così per com’&egrave , dai una pulita all’inguine come al solito e basta. Noo daii, insistette Giulia, e con un movimento fulmineo la riafferò per i pantaloni cercando di sbottonarle i jeans. Daii basta Giulia, le urlò Valentina, cercando di divincolarsi, ma questo fu inutile. Questo tira e molla durò dieci secondi, alla fine Valentina si arrese, dato che quei dannati jeans erano ormai arrivati su in pancia a via di tirarli, e che quel strofinarle sul davanti le stimolò un’eccitazione, che sommato a quello di qualche ora prima &egrave diventato queasi incontrollabile. Ok Ok , te la faccio vedere come diventa, così ti rendi conto. Aveva ancora un barlume di forza di volontà, si allontaò di qualche passo da Giulia, dopo che lei lasciò la presa, si sbottonò i pantaloni, e li abbassò. Sospirò un istante, ci pensò un attimo, e abbassò anche le mutandine. Giulià si abbassò e la fissò. Ma a me sembra uguale a ieri. Bella liscia, no, ti dico. Valentina sospirò un’altra volta, passaci la mano sopra. Giulia attese un istante, e le ficcò le mani fra le gambe. Le dite finirono sotto le grandi labbra, e il pollice iniziò a strofinare sopra il monte di venere disboscato. Il cuore di Valentina si fermò, per un istante le mancoò anche i fiato, il tutto condito da un morso sul labbro inferiore.Hai ragione, le disse Giulia, &egrave ruvido come la carta vetrata, ma noto di contro che ho la mano completamente bagnata, chissà come mai. Valentina cercò di arretrare, ma Giulia in un istante la penetrò con le dita, che si conficcarono i vagina con facilià, dato che il tutto era già lubrificato a dovere.ahhhhh… urlò Valentina, abbracciando la sorella per non cadere a terra. Allora mi aiuti ?? disse Giulia muovendo le dita incriminate, sii faccio tutto quello che vuoi, tutto tutto. Giulia sorrise, e li capì, proprio in quell’istante che Valentina si &egrave sottomessa a lei. Allora , sorellona, che ne dici di aiutarmi adesso? Con perfidia le sfilò le mani dalla figa unta come un conentintore di olio, e mentre la guardava fisso negli occhi, si portò le dita alla bocca e iniziò a succhiarle lentamente. Valentina erà li atterra con i pantaloni alle caviglie, ricaduta a terra col culo sulle piastrelle del bagno. Mi lasci così ? chiese alla sorella? Chissà, prima mi devi aiutare, e voglio che mi depili tu. Dal monte di venere al buco del mio bel culetto. Altrimenti, se devo fare da sola, tu sarai costretta a fare anche da sola. No disse Valentina. Faccio tutto quello che vuoi.
Giulia si spogliò tutta. Adesso prendi la schiuma per la depilazione della mamma, e inizia il tuo lavoro. Valentina prese la schiuma, e iniziò a passargliela su tutta la fica. La massaggiò lentmante con una mano, e con l’altra inizio a toccarsi da sola. Che fai? Le urlò Giulia. Non ti &egrave concesso toccarti . Levati subito quella mano da li, le ordinò Giulia, e Valentina le obbedì. Senti Giulia, prima di passare alla depilazione dovrei fare pipì. Non ti &egrave concesso. Prima devi depilarmi. Altrimenti non fai neanche quella. Ma mi sta scappando. E poi, quelle piastrelle fredde su cui ero seduta, mi hanno stimolato ancora di più. No le ordinò Giulia. Ti dirò anche quando devi piscare. Si avvicinò alla sorella, le rificcò le dita in fica, mentre la guardava negli occhi, e le replicò: o fai come ti dico o niente ricompensa finale. Si sorellina. Lentamente le riuscì le dita dalla passera. Adesso apri la bocca le ordinò Giulia, si sorellina, rispose Valentina. Apera la bocca, le infilò le dita dentro stracolmi dei suoi umori. Adesso inizia a succhiarle. Iniziò a succhiarle lentmente, con avidità. Ok basta così. Adesso alza una gamba, che inizio a depilarti da sotto. Le chiese gentilemtne Valentia. Giulia alzò la gamba e valentina iniziò.Finita la parte inferiore, Valentina le richiese. Posso fare la pipiì adesso ?? non c’&egrave la faccio più. Le tremavano le gambe da quanto si sforzava a tenerle chiuse per non pisciarsi addosso. No le rispose Giulia, lo dico io quando. Intanto adeso sono stanca, e mi sdraio qui in bagno, tu mi finisci di depilare i pezi rimasti. Giulia si sdraiò a terra del bagno. Si mise per lungo con le mani dietro la nuca come se volesse farsi un sonnellino, aspettando che la sorella finisse la sua opera di deforestazione. Dai forza, continua che qui si fa notte.Dai non c’&egrave la faccio più la implorò Valentina. Vai e depila, foza, poi la puoi fare. Valentinsa si sedette di fronte Giulia , proprio sulle gambe, tremava, anche perch&egrave non pot&egrave tenere ancora le cosce incrociate, dato che le ha dovute allargare per sedersi sulle gambe di Giulia. Iniziò a depilare, si diete da fare con fretta, per finire subito e mettersi sulla tazza. Gli tremava la mano, non c’&egrave la faceva più, di fretta e furia le tolse gli ultimi peli, quando, non potendo più controllarsi, tutti i muscoli si rilassarono da soli, e inondò le gambe di Giulia della sua calda pioggia dortata. Restò li un attimo. Gli scese una mezza lacrima. Scusami Giulia, non volevo pisciarti sulle gambe, ma non c’&egrave la facevo più. Mi ahai costretta a continuare, io non… Stai zitta. Le ordiò Giulia con un tono imperativo. Si alzò da sdraiata. Così mi hai pisciato sulle gambe. Brava, non sei riusicta a trattenerti ? Adesso ti devo punire. Mettiti in ginocchio dentro la vasca da bagno. Subio. Valentina eseguì l’ordine. Nel frattempo Giulia entrò nella vasca con lei, mise una gamba sul bordo. Adesso inizia a passare la tua lingua su questa patatina bella liscia, vediao se hai fatto un bel lavoro. Valentino si avvicino, e le conficcò la lingua fra quelle belle grandi lebbra , adesso ben visibili. Iniziò a leccare e succhiare, fino a quando , le afferrò le natiche con le mani per fare ancora più forza e psingere la lingua nel sesso della sorella. Che fai? Urlò Giulia, nessuno ti ha ordinato di utilizzare le mani. Sdraiati allora, con le mani dietro la schiena. Si sorellina. Valentina si sdraiò come ordinatole da Giulia. Nel frattempo Giulia si mette con le ginocchia sui bordi della vasca, proprio sopra la faccia della sorella, adesso alza la testa e continua a succhiarmi il clitoride. Valentina alza la testa, e con le mani Giulia la afferra, stavolta &egrave lei a spingerle la testa verso la proprioa fica.Giulia iniziò a gemere , sembrava una sirena della polizia . Gli umori iniziarono a uscirle da quella fichetta ancora vergine, era un fiume in piena, il viso di Valentina ne era ormai pieno. Fino a quando scoppiò in un violentissimo orgasmo, che le schizzò in faccia a Valentina. Adesso fermati. Non ho finito, rispose Giulia.sdraitati . E desso devo ricambiare quello che fai fatto prima, e senza preavviso inizio a pisciare come una fontana. Schizzo in faccia e sul corpo sua sorella, che in piena estasi aprì la bocca come se stesse bevendo da un ruscello in pieno deserto. Ok . Finito. Adesso possiamo andare. Come chiese Valentina?? mi lasci così???? Si, ma non temere, ho in serbo per te qualcosa di speciale. Ma solo se sai aspettare. Si avvicinò a sua sorella, la guardò con un dolce sorriso e la baciò con passione. E per la cronaca, le disse sorridendo, non sei autorizzata neanche a toccarti da sola.Si padrona, replicò ridendo Valentina.

il giorno dopo le due coppie si incontrarono sulla pista da sci come concordato. L’incontro avvenne proprio su in cima, all’uscita della funevia, sulla piazzola di fronte il ristorantino/rifugio. Non si incontrarono alla partenza per poco , se Romina all’ultimo minuto non mi va a sciovlare di frone al bar, dove pochi secondi prima avevano fatto colazione. comunque anche zoppicando arrivarono allo skilift per risalire, tanto riguardo al dolore, il tempo che arrivarono su sicuramente passava. Alessandro la teneva a braccetto come se fosse una vecchietta di 90 anni , e questo faceva incazzare parecchio Romina.
Che combini, chiese Francesca? Ma niente, mi sa ho preso una storta, ma il dolore &egrave sopportabile, riesco comunque a sciare, ci vado adagio ma ci porviamo. Brava risposero in coro Alessandro e Marco , con una risatina un po sarcastica. Iniziarono con il loro percorso sciistico, la giornata andava avanti tranquillamente, a pranzo restarono al rifugio che si trovava su in cima.
Allora ragazzi, per questa sera come vi siete organizzati, dato che &egrave capodanno che ne dite di organizzare assieme? Alessandro e Romina si guardarono in viso quasi compiaciuti e contenti per l’invito, anzi onestamente ci speravano anche perch&egrave da soli , il progetto era quello di restare a casa , accettarono immediatamente con un sì energico detto contemporaneamente, il che fece sorridere le due coppie simultaneamente.
Allora concordato per questa sera, disse Marco. Andiamo tutti in piazza a festeggiare, ballare e fare casino. Finito il pranzo pieni e soddisfatti si rimisero sugli sci, e giu per continuare a divertirsi sulla neve. Mentre sciavano ognuno di loro era sovrapensiero, Marco che sorrideva pensando di essere tornato ragazzino, dato che la coppia con cui avevano streto amicizia erano poco più grandi dei loro figli, e che quella sera tornava a fare casino come quando aveva vent’anni, Francesca sogghignava fra se e se pensando ancora alla scenetta del bagno con Romina arrossendo con un po di vergogna, non tanto da quello che &egrave successo, ma da quello che ha provato mentre stava succedendo, dato che normalmente da buona etero doveva sentirsi imbarazzata, e che invece non fu così. Romina nascondeva sotto quella sciarpa che gli avvolgeva il viso un sorriso altrettanto malizioso, e Alessandro, sodisfatto e beato non pensava a niente, sciava serenamente gustandosi ogni centimetro di neve. Arrivati verso le 16.00 si congedarono rispettivamente dalle piste di sci, e si diedero appuntamento in piazza alle 23,00 per festeggiare la mezzanotte.
Dai Francy, sono già le 21,00 frà un ora abbiamo apputnametno in piazza e tu sei ancora in quel cazzo di idromassaggio. Vuoi uscire che ci metti una vita a sistemarti ???
Uff, sto in paradiso, non &egrave che possiamo dare buca e restiamo qui soli soletti ?? Non mi sembra giusto, anche se onestamente la cosa mi sembra invitante, ma ormai abbiamo preso un impegno e lo dobbiamo mantenere. 5 minuti ed’ esco. Dopo un po Francesca esce dalla vasca dell’idromassaggio. Entra in casa, ed inizia a prepararsi per la sera. Alle 22,45 il taxi suona il clacson, e loro eleganti come non mai si accingono per andare via. Il programma inizialmente era quello di festeggiare in piazza, ma alla fine, tramite un manifesto pubblicitario visto mentre stavano tornando a casa dal doposcì , videro che una piccola discoteca la vicino organizzava la serata con tu tti gli annessi e connessi . Quella sera Francesca aveva un abito tutto rosso, e lungo fino alle caviglie, uno spacco lungo per quanto era la gamba, e un decolt&egrave che stuzzicava abbastanza l’immaginazione. Marco un classico smoking, che &egrave stato fatto su misura da un sarto amico suo.
Arrivarono puntualissimi . Romina ed Alessandro già li aspettavano da circa 5 minuti. Romina era vestita con un vestitino in raso corto, di un blu elettrico, che gli arrivava poco sopra le ginocchia, dei tacchi e un cappottino nero abbastanza pesante per non farla congelare, e Alessandro in un jeans nero, camica grigia opaca, e una giacca nera elegante con cappotto nero. Le due coppie si andarono incotro, anche se , Romina continuava a zoppicare pesantemente. Infatti non era di umore gioviale, dato che la caviglia gli faceva un male cane. Dopo abbracci e baci entrarono nel locale. Presero posto in un tavolino mezzo affollato, dato che non ebbero occasione di prenotare il priv&egrave. Che bel vestitino che hai Romina, disse Francesca, anche se preferisco abiti lunghi, ma questo che hai &egrave veramente bello, mi sa che quando appena torno a casa me lo vado a comprare, ahhaha. Anche il tuo &egrave bello rispose Romina, e anche se il mio apparentemente &egrave molto più corto del tuo, con quel spacco che hai, il tuo &egrave un pò più os&egrave del mio, mi fai invidia , e ridendo,si avvicinò a lei e gli scosto leggermente il vestito dalla gamba facendo uscire la coscia di Francesca. Si misero a ridere. I rispettivi Boys videro tutta la scena e risero anche loro. Compliemti disse Alessandro ad Marco, tua moglie ha un bello stacco di coscia, grazie rispose Marco con un sorriso compiaciuto, Heii disse Francesca, i complimenti li puoi fare anche direttament a me, non mi offendo mica. Rise, giusto disse Fancesco, Alessandro Arrossì un’attimino e rispose : complimenti Francesca, hai un vestito bellissimo, e la tua persona lo valorizza ancora di più…. Hooo e a me nessuno mi fa i complimenti ?!!? rimuginò Romina imbronciando un po il viso. Amoree, rispose Francesca, ma se la più bella di tutte qui, vero rispose Marco, guarda, se avessi 20 anni in meno ci avrei provato ahhaha, adesso va bene, disse Romina, sono più tranquilla, e poi, con un sorriso beffardo gli risponde : b&egrave , in certe cose l’età non conta.. e li tutti a ridere con garbo . Forza ragazzi… mancano 5 minuti al nuovo anno… tutti all’impiedi, be quasi… Romina restò seduta. Alzatevi voi disse, che ho un dolore atroce alla caviglia, non riesco a stare all’impiedi. Si alzarono tutti tranne lei 10 ‘ 9 ‘ 8 …..3 ‘ 2 ‘ 1 Buon ANNOOOO .. e via con i festeggiamenti… champagne stappati, stelle filanti, botti … auguriii ,abbracci e baci … l’aria di festa era alle stelle, la gente gridava ballava e si divertiva. Romina restò seduta . Alessandro, visto il fatto che lei non si alzò, si si sedette di fianco . Anche il suo buon umore stava scemando vedendo la fidanzata seduta. Ragazzi, che succede ? Non riesco a stare molto all’impiedi disse Romina, mi fa male. I due coniugi si sedettero con loro. Dai se non ti alzi tu ci sediamo noi. No disse Romina , non dovete sedervi per colpa nostra. Non fa niente rispose Francesca, se siamo qui tutti assieme, non ci divertiamo se voi non vi divertite, e poi, onestamente, per noi &egrave una buona scusa, non abbiamo più l’età per ballare tutta la notte, e voi siete un buon alibi per restare seduti disse ridendo Marco. E che faciamo allora rispose Romina?? restiamo seduti qui tutta la serata?? non vogliamo rovinarvi il capodanno, a questo punto preferiamo toranre a casa , e lasciarvi liberi. Ma siete pazzi Risposero in coro Marco e Francesca? Facciamo una cosa Replicò, che ne dite se vi và, di andare a casa nostra? Abbiamo una jacuzzi e una sauna che sono una meraviglia , anche se messi fuori, il cielo &egrave stellato , 4 candele un po di musica e taanto champagne ? Che ne dite? Accettarono in un secondo. Comnque dobbiamo passare da casa a prendere magari qualche ricambio e qualche mutanda in più, dato che non abbiamo costume; b&egrave, per gli accappatoi ci pensiamo noi, e per il resto possiamo anche fare senza disse scherzando Francesca. Dai finiscila la ammonì Marco ridendo, penserannco che… Per me non ci sono problemi disse seccamente Romina, e per te Ale? Ci sono problemi se non prendiamo i ricambi?? Nessun problema rispose maliziosamente Alessandro.Marco restò un secondo perplesso, Alessandro lo guardò e gli disse: be se Marco dice si andiamo altrimenti mi accompagna un’attimo a casa . Va bene, nessun problema sorrise Marco, andiamo. Arrivarono alla baita 30 minuti dopo. Durante il tragitto Marco ebbe una sensazione strana, contorta ma eccitante allo stesso tempo, aveva notato il culeto di Romina, non che quello di sua moglie fosse da meno, ma a pensare di vedere nudo il culo di una che non &egrave sua moglie, sopratutto il culo di una giovane donne poco più ventenne, e il fatto che la proposta partì da sua moglie lo confuse ma lo eccitò ancora di più.
Scesero dal Taxi, benvenuti a casa nostra. I due ragazzi si guardarono a torno. Che casone e che panorama, il nostro appartamente a confronto &egrave un buco. Entrarono e videro il resto della casa.bellissimo. Nel Frattempo Marco ,accese il camino in un batterd’occhio ,fra il stupore dei due ragazzi, che gironsolavano li dentro incuriositi dall’ambiente. Sedetevi nel frattempo, disse Francesca, invitandoli a sedere di fronte al camino. Allora cosa preferite Sauna o idromassaggio ?? che ne dici di fare entrambi? Rispose Romina … Be a me sta bene disse Marco, anche me disse Alessandro, idem rispose Francesca. Allora a lavoro disse Francesca a Marco, tu vai a prendere gli ascugamani e accappatoi, disse Marco alla moglie che io inizio ad accendere sauna e idromassaggio..
Marco uscì fuori per attivare l’idromassaggio e la sauna. Attivando la Sauna si rese conto che era un po più piccolina di quanto pensava, infatti ci entravano a malappena due persone stando un po stretti.
Nel frattempo Francesca ancora non era salita a prendere gli accappatoi . Allora ragazzi, per l’idromassaggio va bene ci entriamo comodamente tutti e 4, per la sauna ci possiamo entrare due alla volta.
Allora priorità alle fanciulle rispose Romina, mi sembra giusto no? Certo confermò Francesca. Ok risposero Marco e Alessandro, e noi bypassiamo la sauna e ci ficchiamo direttamente nell’idromassaggio, che ne dici Ale? Ok , tanto il caldo della suana non mi attira, con la pressione bassa che mi ritrovo finisce che svengo li dentro. Marco vai a prendere tu gli accappatoi sù, chiese Francesca a suo marito mettendosi gli occhi a cerbiatta ( tattica che usa quando non vuole fare una cosa e vuole delegare a suo marito), va bene disse Marco, Salgo con te disse Alessandro, era curioso di vedere su come era, ok sali. Arrivati su , mentre Marco prendeva gli accappatoi dall’armadio, ma ve ne erano solo due. Scese nuovamente di corsa per informare la moglie che non cerano altri accappatoi, Alessandrò restò su a curiosare. Enrando nella stanza padronale, la prima cosa che vide fu il telescopio. Francy, su di accappatoi c’&egrave ne sono solo due, che si fa? Dai prendi i due accappatoi per i ragazzi, noi accomodiamo con i teli da bagno, anche se un po striminziti tu non ti affliggi romina? Ma noo tranquilli.. li possiamo utilizzare anche noi. Sai che ti dico, mentre Marco scende gli accappatoi tu mi accompagni in bagno,dato che Alessandro non &egrave ancora sceso, così mi aiuti, che sono mezza impedita per questa caviglia. Le due fanciulle entrarono in bagno,e Marco risalì, meravigliandosi che Alessandro ancora non fosse sceso. Ale.. ma che fai, entrò in stanza e lo vide fermo con l’occhio sul telescopio. Non diceva una parola, era fisso li come una statua.
Ma per caso ci avete mai guardato dentroquesto coso chiese Alessandro a Marco ?? perch&egrave che vedi?? chiese Marco , facendo lo gnorri. Be, guarda un po tu, Alessandro si scansò dal telescopio, e Marco ci si avvicinò, e con la coda dell’occhio vide un rigonfiamento nei suoi pantaloni. Pose l’occhio sul telescopio e vide quello che già vedeva da diverse sere. Ma avete dei vicini particolari, e non dirmi che non lo sapete perch&egrave non ci credo. Be, che vuoi che ti dico, ci hai beccato hahahaha….
Ma niente niente anche loro vi hanno sbirciato ? Mentre.. voi due.. saii…. B&egrave… rispose Marco, &egrave iniziata che noi guaravamo loro, poi ci hanno visti, e la cosa &egrave finita che il gioco lo abbiamo condotto anche noi, e ti posso dire che la cosa &egrave stata molto eccitante. E voi non vi vergognate?? chiese Alessandro, inizialmente si rispose Marco, ma poi il gioco &egrave diventato così eccitante che sono passate le vergogne. Be, disse Marco, ti lascio un accappatoio, l’altro e un telo lo scendo alle signore giù, nel frattempo cambiati ahahah senza accecarti nel frattempo col telescopio ..ridendo scese giù. Alessandro posò nuovamente l’occhio sul telescopio guardando uno spettacolo mai visto prima. La scena si prospettava interessantissima, vi era in corso un sessantanove, dove lei stava con la fica verso la finestra, e il suo lui, sopra di lei che glie la leccava, consci che erano osservati, si misero in una posizione tale che chi guardava poteva gustarsi lo spettacolo al massimo. Alessandro iniziò a spogliarsi con lo sguardo li… e una volta nudo, era talmente estasiato che restò nudo col pisello in mano che se lo menava.nel frattempo Marco scese. Allora signore, che preferite teli da bagno o accappatoio. Teli rispose Romina, e telo anche per me rispose Francesca. Marco risalì e trovò Alessandro nudo che guardava ancora li. Marco si mise a ridere. Ale, vacci piano altrimenti ci lasci l’occhio. Risero tutti e due, e mentre Alessandro continuava a guardare, Marco cominciò a mettersi l’accappatoio.
Allora Francy, dammi una mano a levarmi questi fusò , Si stava ripetendo la stessa scena iniziale quando erano nel bagno al ristornate,Romina all’impiedi davanti alla tazza si abbassò le calze e le mutandine, si alzò il vestitino e con l’aiuto di Francesca si sedette letamente, mantenendo un piede alzato sulla tazza . Francesca non riusciva a non guardarla in mezzo le gambe.
Eccola li, di nuovo quella sensazione, quel tremolio viscerale che le fecero salire le vampate, una bella giovane ragazza, di fronte a lei seduta sulla tazza che iniziò a scrosciare pipì come un fiume.
Cosa guardi, gli chiese Romina ridendo, niente niente, rispose Francesca distogliendo lo sguardo dalla vagina di Romina. Dai , che siamo qui spogliamoci, tanto ormai mi conosci, disse la giovane, ho si certo rispose Francesca. Non &egrave che ti vegogni ? Nono rispose Fracnesca. Intanto aiuto te, le sfilò le mutandine con le calze, mentre era ancora seduta, lei intanto si sfilò l’abitino, e il reggiseno e rimase completamente nuda. Ora tocca a te. Si certo , un po titubante si accinse a sfilarsi l’abito , aspetta che ti aiuto disse Romina. Che bel intimo che hai, grazie Romi, ti aiuto a levarti le mutandine, Francesca rimase un attimino ferma. Dai non essere timida, tu ti levi il reggiseno, che a me da seduta mi viene facile levarti gli slip. E così fu, mentre Romina gli sfilava gli sli da seduta, nell’abbassarle avvicinò il naso verso la passerina di Francesca, era li a pochi centimetri, Francesca sentiva il suo respiro vicino, quasi a fiorarla, la cosa le fece formicolare la pancia. Va ben, ora che siamo nude mettiamoci i teli da bagno e scendiamo in sauna. Romina la fissò in viso, si mise a sorridere. Ok, andiamo. I teli erano talmente corti che coprivano bene i seni, la parte inferiore copriva le loro vagine a malappena. Francy, siamo praticamente nude sotto, che facciamo usciamo ? Be, per me non &egrave un problema replico Francesca, se per te va bene, e non ti vegogni a farti vedere da mio marito, io non mi vergogno a farmi vedere dal tuo fidanzato. Ok andiamo.
Uscirono dal bagno, e ridacchiando camminarono verso i ragazzi, che ormai erano già fiondati in vasca. Allora come stiamo?? i due ragazzi restarono di stucco, nel vedere le rispettive donne mezze nude. Ognuno poteva vedere il sesso dell’altra, e in quel momento, i due nella jakuzzy diventarono rossi. Entrate in vasca dissero all’unisono, e no bei signori rispose Romina, prima un po di sauna. Gli passarono accanto e i due infoiati li seguirono con lo sguardo finch&egrave non entrarono in sauna.
Perdonami Marco, ma tua moglie &egrave una gran fica. Be , Romina non &egrave da meno, penso che entrambi siamo fortunati, disse Alessandro, e si . Non offenderti , ma la vista di Francesca me l’ha fatto venire su duro,Marco si alzò, e gli fece vedere l’uccello, b&egrave amico , mio ricabio con la vista della tua dolce mettà. Si misero a ridere con un velo di vergogna, aspettiamo allora che tornano.
Pensavo che questa sauna era più grande, ma &egrave strettissima, ci entriamo in due per combinazione e stiamo anche stretti, non ti preoccupare, ci sediamo una di fronte all’altra e poi si vede. Il caldo era infernale, si levarono il telo, lo misero giù e si sedettero di sopra per non scottarsi le chiappe. Senti Franci, mi faresti un massaggio alla caviglia mente siamo qui, certo lei alzò la gamba e gli porse il piede,. Ti dispiace se l’altra gamba la metto anche sulla panchina di fianco a te, così sto più comoda, ha, ok fai, e così fece. Francesca era li, con un piede di Romina fra le mani e latro piede di Romina sulla panchina di fianco a se, e li, quella passerina mezza spalancata che sembrava che la guardassi. Inizio a massaggiarle il piede. Così va bene, o si, continua così, mentre Francesca massaggiava, Romin fece finta di rilassarsi, si passò la mano sulla fronte. Che caldo che fa, sto sudando come una maiala disse, hahah anche io rispose Francesca in maniera impacciata, la mano di Romina iniziò a scivolare dalla fronte dapprima sul collo , e poi piano piano sui seni, facendola scendere giù lentamente fina a farsela arrivare sul suo monte di venere. Che caldooo, ma cmq questo massaggio ai piedi &egrave favoloso, sei bravissima Franci,ma va, glie li faccio sempre a mio marito, ho preso pratica, &egrave fortunato allora, hahaha , e mentre Romina chiacchierava iniziò , così innavertitamente a giocare con la passerina, come quando qualcuno, mentre guarda la Tv inizia a giocare con i propri capelli . Francesca si accorse dei suoi movimenti, e non pot&egrave non guardare la mano di Romina, rafforzando il massaggio sul piede, istitnivamente e impercettibilemtne allargò leggermente le ginocchia, Romina si accorse e li chiede : ti dispaice se metto l’altro piede sul tuo ginocchio ?? che mi si rilassa meglio la gamba, certo rispose Franci, lentmante Romina alza il piede e glie lo mette sulla gambe, ma , con nonchalance glie lo fa scivolare verso l’inerno della gamba. Francesca non sa che fare, lei gli sorride, e forza un po il piedeper farle allargare le gambe. A quel punto Francesca segue il suo istinto,e allarga un po le gambe. Ma qui non &egrave sulla gamba le dice ridedeno, lo so rispose Romina e da li con le dita dei piedi inizia a giocare con il clitoride di Francesa. Francesca fece un sospiro . Alza anche la tua di gamba e mettila sulla mia panchina, non se lo fece dire un’altra volta e da li Romina ebbe in visione la passera di Francesca. Non la vedevo da un po, gli disse, ti piace gli chiese Francesca, ? Lei si fermò. Vuoi sapere se mi piace ?? gli levò il piede dalla mano, si inginocchiò davani a lei , si avvicinò con il viso Verso il suo intimo, e con una mossa secca gli infilò la lingua fra le gambe. Francesca allargò tutte e due le gmabe e le mise entrambi sulla panchina. Romina iniziò a succhiare avidamente quel clitoride, che a differenza del suo era molto più grosso,, le labbra carnose le riamepivano la bocca . Francesca iniziò a urlare dal piacere.
Che succede li dentro? chiede Marco ad Alessandro, si alzarono, si misero gli accappatoi ed andarono alla sauna. Restarono esterrefatti nel momento aprirono la porta. I loro cazzi si indurirono all’istante. Le donne restarono per com’erano, non dietero nenache conto ai due maschi che stavano li a guardare. Dopo un po si girarono verso di loro e gli chiesero: che fate? Restate li a guardare o entrate e partecipate?? ansi, che ne dite se entriamo in casa, che c’&egrave già il camino acceso, e stiamo tutti più larghi? Le due donne si fermarono, annuirono e li seguirono nude dentro casa. Ok, ragazzi, giochiamo. Intanto mettetevi sugli attenti. E percortesiaaa, levatevi quei accappatoi. I due uomini prontamente obbedirono. Francesca prese la parola, adesso mettetevi una mano vicino al pisello , e il primo che se lo tocca perde e paga pegno. Il vincitore ha la possibilità di mettere la lingua sulla passera della donna dell’altro, e il perdende deve stare in ginocchio a guardare senza fare niente. Avete capito?? sissignora. I ragazzi rimasero li seduti, a guardare, mentre le donne iniziavano a giocae fra loro due, Romina si mise seduta a terra con le gambe spalancate, e Francesca in ginocchio davanti a lei con la sua lingua nella vagina. Quella lingua lentamente faceva entra ed esci, Francesca teneva le gambe spalancate e loro vedevano quella fica davanti a loro. Mentre leccava l’altra mano la usava per ficcarsi le dita nella propria fica, che ormai era fradiciae piena di umori. I due ragazzi avevano il cazzo che gli scoppiava con la mano vicino alla propia asta, tentennavano per toccarselo fino a quando, Alessandro per primo non c’&egrave la fece più e se lo toccò.le donne si fermarono. Ora devi pagare pegno. In ginocchio tutti e due. Sissignore. Romina si mise di fronte a Marco. Mise una gamba su una sedia, Alessandro di fronte a loro per pagare pegno, e così lentamnte Marco inizio a leccare la passerina giovane di Romina. Ma gli fu proibito di toccarsi o toccare mentre lo faceva. Poteva solo usare la lingua per leccare quella fichetta morbida e profumata. Il cazzo di Marco pulsava. Sembrava la vena che sta sulla fronte di un pugile con l’adrenalina a mille e sotto steroidi. Ok basta adesso. Restate in ginocchio. Adesso mettetevi uno di fronte all’altro. Con le punte dei vostri cazzi uno di fronte all’all’altro,e allungate le braccia portando la vostra mano uno sopra il pisello dell’altro. I ragazzi si ribellarono… o fate come diciamo… o noi due ragazze continuiamo a giocare da sole e voi vi attaccate al cazzo. Ok signore come volete. Assunsero la posizione. Ora, il primo che vuole leccarci, non deve fare altro che acchiappare il pisello dell’altro per 5 secondi, e lui ha la possibilità di avere il premio. E via al secondo round. Le due donne iniziarono a baciarsi appassionatamente di fronte a loro due, le loro lingue si intorcigliavano piene di saliva, come due serpenti che copulavano, con una mano si smanettavano la fica e con l’altra si pizzicavano i capezzoli. Questa volta Alessandro , già perdente della manche precedente, si fece coraggio e afferrò il cazzo di Marco per 5 secondi. Erano interminabili ma lo fece. Aedsso il premio per te. Fece assumere la stessa posizione ad Alesandro e Marco. Francesca mise una gamba sulla sedia,e in men che non si dica, Alessandro affondò la sua lingua dentro quella fica, la fica di una donna adulta, di una donna che ha avuto due figli, che sono quasi coetanei suoi. Una fica carnosa, con un clitordie prominente , e che lui succhiava come un forsennato. Ebbe il suo attimo di gloria. Ok basta adesso. Ora mettetevi a terra.. sdraiatevi..uno di fianco all’altro… Romina e Francesca si sedettero a cavallo rispettivamente una sul parnter dell’altro e iniziarono a cavalcare come cavallerizze esperte, metre si baciavano appassionatamente. Dopo un po scesero e si misera a quadrato a terra, Romina succhiava l’uccello a Marco, Marco leccava la fica della moglie, la moglie succhiava Alessandro e Alessandro leccava la fidanzata. Fino a quando si misero a pecora tutte e due… e i loro rispettivi compegni si misero dietro alle ripsettive donne, iniziandole a montare da dietro con una foga inarrestabile.. le pompavano come tori scatenati, finche esplosero in un orgasmo che rimepì le fregne delle proprie donne piene di sperma,entrambe le donne non soddisfatte, si guardarono in viso, si sorrisero e si misero a sessantanove, iniziando a succhiare inizialmente i clitoridi finche lo sperma che aveva inondato le rispettive vagine non gli colarono pienamente sul volto e in bocca. Continuarono a leccare e succhiare finche anche loro esplosero in un violento orgasmo. Rimasero abbracciate col sessantanove,per un po, dopodich&egrave si staccarono, e si addormentarono li, di fornte al camino tutti assieme abbracciati.

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