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Francesca:racconti 37 e 38

By 19 Gennaio 2022No Comments

Provino per fotomodella – Prima parte (pub 37)

“Sai Mirta, ho letto un annuncio sul giornale ‘Azienda leader del settore cerca ragazze con aspirazione a diventare fotomodelle. Ottimo guadagno, presentarsi ore 17.00 presso ….’ Che ne dici? Ci vado?”
“Mah! Si! Vai e vedi un po’ di che si tratta. Ho l’impressione che sia una bufala. Al più ti chiederanno di scopare e non mi sembri tanto ingenua per sapere cosa fare in tal caso”
Così con Mirta hanno deciso subito dopo aver fantasticato su quella opportunità di lavoro che coincideva con il sogno di poter fare la fotomodella.
All’appuntamento Francesca è andata insieme ad Alessia che mi è sua amica dai tempi delle scuole superiori quando c’era molta confidenza tanto da essere la sua amica preferita ma ancora il sesso era un pianeta misterioso ed inesplorato e se ne parlava poco o niente.
Lei a quel tempo era molto carina e ai maschi piaceva molto.
Francesca l’ha chiamata al telefono e ne hanno parlato a lungo poiché erano indecise se dire ai loro genitori del loro progetto di presentarsi alla selezione, ma pensando alla mentalità paesana ed ‘antica’ dei genitori di Alessia, hanno deciso di fare tutto in segreto; lei lo ha fatto perché ormai viveva lontana ma Alessia, che conviveva ancora con loro, avrebbe dovuto dirlo ma ha comunque deciso il contrario.
Il giorno seguente Alessia è andata a casa di Francesca verso le 11 con i vestiti da indossare, per non destare sospetti nei suoi genitori era uscita di casa con la tuta da ginnastica.
Come al solito a quell’ora del mattino Francesca era seminuda, indossava un babydoll semitrasparente ed aveva i fori piercing già occupati da dei pendenti in oro e brillanti; erano orecchini lunghi e molto appariscenti. Erano i piercing preferiti. Niente trucco sul volto, i capelli raccolti dietro la nuca a coda però ai piedi scarpe con zeppa trasparenti in silicone tacco 10.
All’apertura della porta salutai Francesca ha salutato Alessia che l’ha squadrata da capo a piedi.
“Sei sempre più bella! Che meraviglia! Vista così anche le ragazze ti vorrebbero! Girati un po’! Voglio vederti” e l’amica ha ruotato su sé stessa mostrandosi in tutta la sua bellezza.
Alessia ne è rimasta affascinata “Se non prendono te, chi prenderanno come modella?”. Era un implicito complimento al fascino ed alla bellezza.
Alessia le ha fatto delle domande a cui ha risposto rassicurandola sull’annuncio che sembrava essere una cosa seria.
in soggiorno, entrambe sedute su un divano, Alessia ha voluto provare il vestito che intendeva usare per recarsi all’appuntamento; era rosso molto corto e fasciante che la faceva apparire molto sexy.
Francesca ha indossato una minigonna liscia in pelle sintetica nera con lo spacco laterale ed una camicetta un po’ trasparente color panna, nel denudarsi e rivestirsi per provare gli indumenti l’amica ha mostrato i suoi indumenti intimi color rosa tenue mentre lei non aveva niente.
Alessia è rimasta affascinata dai ciondoli e soprattutto da quello appeso in prossimità della fighetta.
In ricordo della vecchia amicizia le due si sono toccate delicatamente ed in cuor suo Francesca non ha potuto negare che le piaceva moltissimo farsi vedere nuda al punto che, senza un invito a farlo, si sono ritrovate sul divano a gambe incrociate a farsi reciprocamente un ditalino e strofinare la figa affinché i loro clitoridi sfregassero sulle cosce dell’altra per provocarsi l’orgasmo.
Dopo pranzo sono uscite di casa ed all’ora concordata si sono presentate all’indirizzo indicato sul giornale.
Emozionatissime ma felici e sorridenti hanno suonato alla porta ed è venuto ad aprire un signore molto gentile dell’età apparente di circa 45 anni che ha chiesto cosa volessero.
Per risposta hanno mostrato l’annuncio sul giornale.
Lui squadrandole da capo a piedi ha chiesto ” Ma quanti anni avete? Non sarete per caso minorenni?”
Alessia ha risposto prontamente “Abbiamo 19 anni, non si vede?” e senza esitazione l’uomo le ha fatte entrare conducendole in un salottino con due poltrone che fungeva da sala d’aspetto arredata con alle pareti delle foto di modelle. Lui si è presentato con il cognome Livori.
Dopo circa dieci minuti si è presentato un altro uomo giovane e bello che ha pregato le due di seguirlo in un ufficio dove alla scrivania era seduto il signor Livori il quale disse loro di essere un reclutatore di fotomodelle per un’agenzia di Milano. Ha chiesto i loro dati e le ha informate che sarebbero state sottoposte ad un provino fotografico aggiungendo che se fossero state scelte avrebbero potuto intraprendere la carriera dei loro sogni.
Guardando le foto delle fotomodelle che erano sulle pareti dell’ufficio le due ragazze hanno subito sognato, che un giorno ci sarebbero state loro in quelle foto.
“Se siete pronte allora seguitemi”
A quelle parole le ragazze hanno seguito il signor Livori in un’altra stanza dell’appartamento adibita a studio fotografico dove un ragazzo trentenne stava armeggiando con le macchine fotografiche; lui guardandole si è rivolto a Livori dicendogli che i vestiti indossati non erano indicati per le foto.
Sentendo quelle parole Francesca e Alessia hanno guardato sia il ragazzo che Livori e si sono scambiate degli sguardi sospettosi.
Sia Alessia che Francesca non avevano alcuna intenzione di spogliarsi e Francesca stava già per andare via, quando Livori, intuendo il loro imbarazzo, le ha rassicurate dicendoci che nella stanza accanto c’era una serie di abiti che dovevano indossare. Livori ha aperto una porta e nella stanza su di una sedia erano poggiati alcuni abiti. Livori c’è li ha mostrati e le ha invitate ad indossarli; prima di andare via ha fatto notare che gli abiti andavano indossati senza reggiseno e che dovevano indossare anche degli slip particolari che erano in pratica dei tanga spiegando che l’abito richiedeva quel tipo lingerie, ha anche aggiunto che potevano chiudere la porta a chiave per riservatezza. Poi Livori è uscito.
Nella stanza c’era uno specchio enorme che rifletteva le loro immagini.
Francesca ha guardato Alessia e stava per dirle che la cosa non convinceva, ma lei si era già spogliata e di fronte allo specchio stava già provando il tanga ma non le ha dato retta, ha proseguito nel dire la sua preoccupazione ma lei invece scherzava sculettando di qua e di là facendo la stupidella davanti allo specchio, ammirandosi, commentando e provando alcuni atteggiamenti indossando solo il tanga.
Francesca era in forte tensione, voleva andare via, ma Alessia l’ha rassicurata con un bacio sulle labbra e scherzando le ha detto “Guarda che ti spoglio io!”. Non aveva finito di dirlo che era già passata all’azione. Francesca era stordita e stava ferma mentre lei le aveva già levato la camicetta mettendole in mostra le tette, poi le ha sfilato la tuta e infine gli slip lasciandola completamente nuda di fronte allo specchio.
Mentre guardava il suo corpo allo specchio, Alessia si è messa dietro l’amica ed appoggiando le sue tette alle spalle l’ha abbracciata, dandole un bacino sul collo che l’ha fatta rabbrividire “Sei bellissima. Se fossi un uomo non so cosa ti farei” le ha bisbigliato sorridendo all’orecchio ed intanto con le mani a forma di coppa le aveva appoggiate sulle tette. Francesca si è voltata di scatto perché non capiva cosa le stesse prendendo.
Oltre la porta c’erano due uomini e lei trovava il tempo e la voglia per scherzi che riteneva inappropriati per la situazione e perciò le ha chiesto di smetterla.
Francesca ha indossato il tanga e poi uno di due vestiti. Il primo era un lungo abito nero tipo tunica con un’apertura che dalle spalle scendeva profondamente quasi fino al fondo schiena. Alessia invece ha indossato l’altro vestito che era simile al primo ma questo, oltre all’apertura sulle spalle, ne aveva uno lungo la coscia destra.
Non appena pronte Alessia ha aperto la porta per andare nello studio fotografico dove hanno trovato il Livori ed il giovane uomo che parlottavano tra loro.
La prima a posare è Alessia.
Dopo qualche foto il Livori ha detto a Francesca che in attesa del suo turno avrebbe scambiato due chiacchiere per darle ulteriori informazioni nel suo ufficio.
Seduti alla scrivania Livori ha chiesto cosa l’avesse spinta a fare quel provino.
Mentre Francesca parlava è entrato nella stanza un altro uomo che si era visto prima ed ha consegnato a Livori una busta.
“Allora vediamo come sono venute queste foto!” ha detto con tono gioioso.
Francesca non capiva. Pensava che i tempi impiegati per stampare le foto erano strani; Alessia era ancora nello studio e già avevano sviluppato le foto?
“Sei veramente fotogenica” le ha detto Livori con un sorriso malizioso mostrandole una foto dove Francesca era completamente nuda la quale nel vedere le foto e rimasta di sasso sulla sedia o meglio come una cretina senza parole.
Lui continuava a mostrare altre foto dove appariva anche Alessia completamente nuda, e poi una foto dove lei abbracciava e toccava le tette dell’amica.
Uno stato confusionale si è impadronito di Francesca che non ha capito nulla di ciò che stava accadendo. A quel punto Livori ha svelato le sue vere intenzioni.
“Allora, carina, come reagirebbe il tuo papà se gli mandassimo queste foto?”
Francesca è rimasta zitta, non riusciva a dire una parola, il cuore le pulsava come impazzito cercando di non far trasparire la paura ma le lacrime sono sgorgate sul viso e non sapeva cosa fare.
Allora Livori le ha detto “Togliti quello straccetto che ti sei messo addosso, voglio vedere dal vivo come è fatto il tuo corpo”
A causa del modo in cui l’uomo le ha parlato lei rimasta di paralizzata dalla paura.
Lui allontanandosi dalla scrivania le è andato dietro ed accarezzandole i capelli le ha sussurrato “Vogliamo vedere la tua amichetta a che punto è?”
Francesca lo ha guardato con occhi languidi e tristi, avrebbe voluto andare da Alessia per scappare insieme via ma lui afferrandola per un braccio l’ha fatta sollevare dalla sedia e l’ha portata di fronte ad uno specchio che era nella stanza, ha levato una tenda ed ha spento la luce. Il vetro che avevano davanti è diventato trasparente e si è materializzata la stanza accanto dello studio fotografico ed ha visto Alessia completamente nuda in ginocchio che stava facendo un pompino al fotografo.
La testa di Francesca era piena di idee che passavano e non si fermavano non facendole capire più nulla. Intanto Livori le aveva messo una mano sul sedere ed i avvicinandosi all’orecchio le ha detto “Se sei brava come Alessia ti do le foto e tutto finisce qui, se no sono costretto a mandare le foto a tuo padre che di certo non sarà per niente contento di vederle”
Francesca si è voltata verso di lui e le lacrime avevano già bagnato il vestito.
“Per favore la prego!” ma lui ignorando la preghiera ha messo le mani sulle spalle e l’ha fatta inginocchiare sul vestito che era già caduto a terra, lasciandola nuda con il solo perizoma, ferma, paralizzata, senza riuscire a muoversi. Livori l’ha fatta voltare verso lo specchio trasparente dove si vedeva Alessia distesa a terra con le gambe aperte con il fotografo che la stava leccando in mezzo alle gambe.
Francesca non riusciva a capire l’atteggiamento di Alessia che sembrava stesse partecipando alla cosa con la massima libertà e naturalezza. Infatti godeva come mai le era capitato di vedere. Aveva la bocca aperta e si agitava muovendo le gambe ed il corpo per godersi al meglio ciò che il fotografo le faceva sulla figa. Sollevava il busto, offriva la figa alla lingua del maschio, si spremeva le mammelle e si tirava i capezzoli. Tutto ciò era indice di grande piacere ed era contenta di quel che subiva.
La scena ha eccitato Francesca ma voleva comunque andare via da quella casa perché si sentiva a disagio non avendo scelto quella situazione di sua spontanea volontà. I maschi, pur belli, le sembravano poco adatti a lei.
Nel frattempo Livori l’ha abbracciata e dopo averle massaggiato le tette è sceso più giù e la sua mano è già arrivata dentro il tanga e lei iniziava a sentirsi umida.
Con grande meraviglia, improvvisamente, Livori è uscito dalla camera in cui si trovavano per andare in quella accanto dove c’era Alessia con il fotografo.
Francesca è rimasta immobile davanti a quello specchio semitrasparente ad osservare il fotografo che continuava a leccare Alessia in mezzo alle cosce, ha visto spogliarsi anche Livori ed inginocchiandosi vicino ad Alessia gli ha poggiato il cazzo sul viso e lei prontamente ha estratto la lingua dalla bocca per leccarlo.
Intanto il fotografo, leccandola, era salito prima sulla pancia, poi sulle tette ed infine più su fino a metterle il cazzo in bocca. La scena non era chiara ma dall’espressione di Alessia si capiva bene ciò che stava accadendo.
Mentre Francesca guardava attonita quelle persone, è entrato nella stanza l’uomo che aveva portato le fotografie a Livori e si è presentato “Mi chiamo Piero”
Francesca ha cercato di coprirsi con la tunica che era ancora a terra, ma lui avvicinandosi e strappandola di mano con tono perentorio “Non fare la scema se non vuoi finir male, fai quello che fa la tua amica e non te ne pentirai. Togliti quel tanga!”
La mente di Francesca era bloccata, non sapeva né pensare né che fare.
Come un automa si è levata il perizoma restando completamente nuda. Piero si è avvicinato, le ha toccato le tette mettendole una mano in mezzo alle gambe. Lei ha cercato di fare resistenza ma lui prendendola per un braccio l’ha portata verso un tavolo basso, l’ha fatta sedere sopra facendola sdraiare allargandole le gambe a compasso.
In quella posizione e per il modo con cui era stata costretta, Francesca si è sentita morire dalla vergogna.
Lui ha allungato una mano e l’ha penetrata con un dito, poi con un brusco movimento l’ha rigirata sul tavolo ed a lei è venuto da dire implorandolo “Per favore, la prego!” ma lui l’aveva già messa alla pecorina.
A Francesca non è restato che chiudere gli occhi mentre lo sentiva spogliarsi dietro di lei non capendo cosa volesse fare ma quando poi ha sentito le sue dita inumidirle lo sfintere e stato tutto chiaro.
Facendo finta di non averlo mai fatto con il culo, Francesca gli ha detto “No! la prego!” ma lui con un colpo di reni l’ha penetrata facendola urlare per il forte dolore.
Piero ha chiavato Francesca come un ossesso. Lei sentiva il culo dilaniato ma intanto la figa che grondava dall’eccitazione. La chiavata è proseguita così per qualche minuto, poi lui è uscito dal culo è l’ha rigirata chiedendole di leccargli il cazzo. Francesca ha balbettato qualcosa ma intanto lui l’ha già fatta inginocchiare e non c’è stato neanche il tempo di aprire la bocca che le è venuto sul viso.
Subito dopo le si è sollevata, ha preso la tunica da terra e si è pulita il viso, si è avvicinata allo specchio per vedere dove fosse Alessia per chiamarla ed uscire da quell’incubo. Invece l’ha vista messa in ginocchio con intorno a lei i tre maschi che a turno le facevano leccare il cazzo. Ad un certo punto i tre hanno iniziato a masturbarsi velocemente e Alessia leccare ora un cazzo ora un altro fino a quando i tre le hanno spruzzato lo sperma sul viso che è colato sul petto e sulle tette.
Un attimo dopo Livori è entrato nella stanza dove Francesca aveva visto la scena e le ha detto ” Vieni da Alessia, aiutala!”
Francesca è andata dall’amica e l’ha guardata negli occhi. Alessia era lì davanti all’amica quasi irriconoscibile per la quantità di sborra che aveva addosso e sorrideva felice.
Livori ha detto “Aiuta la tua amica a pulirsi ma fallo con la lingua” e dando una sculacciata “Non abbiamo ancora finito con voi due, ma ci occorre un po’ di tempo per riprendere le forze. Ci piace vedere due ragazzine come voi che si leccano”
Francesca si è inginocchiata accanto a Alessia provando a balbettare qualcosa ma si è sentita dire “Non fare la scema!”
Francesca non sapeva cosa fare.
Alessia era li davanti all’amica con lo sperma le colava sul il viso.
A Francesca era già capitato di vedere visi di donna pieni di sborra, ma non così tanta, lei stessa era stata ‘innaffiata’ ma non in quelle quantità.
Uno sculaccione l’ha riportata alla realtà “Ti ho detto di pulirla con la lingua!” le ha gridato Livori.
Così cercando di ricacciare indietro la repulsione che provava in quel momento, ha pulito il viso con la lingua. Lo sperma che aveva addosso era veramente tanto. Per fare qualcosa, Alessia le ha messo le mani sulle tette. Francesca non capiva il suo atteggiamento, sembrava che si fosse messa d’accordo con quei maschi e nonostante i fatti e gli accadimenti, il fatto che l’amica le avesse messo le mani sulle tette era la cosa meno terribile.
Mentre Francesca proseguiva a leccare il viso, le mani di Alessia sono scese giù fino al pube toccandole la figa con tanta dolcezza e quasi senza volerlo, ha allargato le gambe ed Alessia lei con la stessa naturalezza ha iniziato a masturbarla passando le sue dita sul clitoride.
I tre erano tornati a circondare le due ragazze con i cazzi turgidi. Il fotografo si è messo in ginocchio dietro Francesca ma Livori lo ha fermato dicendo “Non vedi che stanno cominciando a godere anche loro. Lasciale fare ancora un po’ “.
Mentre Francesca leccava ancora il viso di Alessia, è arrivata vicino alla sua bocca che ha socchiuso; mentre le leccava sul labbro superiore, lei ha messo fuori la lingua. Presa dalla libidine Francesca è andata a toccare con lingua quella dell’amica, poi hanno avvicinato le labbra e le lingue esplorando le loro bocche allacciandosi in un bacio saffico che Francesca desiderava per consolarsi.
Il contatto della lingua di Alessia l’ha fatta eccitare ancora di più, e, senza quasi volerlo si sono ritrovate a scambiarsi un bacio di grande sensualità. Le loro lingue hanno girato come un vortice, il sapore di sperma che Francesca aveva in bocca si è addolcito mischiandosi alle salive che si passavano in bocca mentre la mano di Alessia proseguiva la masturbazione. Anche la mano di Francesca è andata a cercare la fighetta di Alessia ed una volta trovata non è restato che esplorarla.
Per Francesca è la prima volta che tocca la bacia. La libidine si è impadronita dei loro corpi e così ci sono dimenticate degli osservatori che avevano intorno.
Le due ragazze si sono adagiate sulla moquette abbracciandosi ed accarezzandosi i loro corpi con le mani che impazzite hanno cercato ogni anfratto delle loro fighe
Stando a terra Francesca ha sentito una mano che le palpava il sedere con dolcezza. Lei sente ancora il forte dolore della forzatura fatale poco prima ma quella carezza l’ha rassicurata e fatto decidere che non è il caso di opporre resistenza, quindi ha sollevato il sedere mettendomi alla pecorina, mostrando il buco del culo per ricevere quel ‘supplizio’ che oramai ha cominciato a piacerle. In quella posizione ha subito sentito una lingua leccarle piano il culo, prima sulla natica, poi l’ha sentita salire verso il buchetto che le doleva ancora, poi più giù sulla figa.
Intanto Il Piero si è messo in ginocchio dietro la testa di Alessia offrendole il cazzo, al ché lei si staccata dalla bocca di Francesca la quale lo ha leccato e per imitarla lo ha fatto anche lei.
Le loro lingue si sono messe a giocare a rincorrersi sul cazzo e quando si sono incontrate hanno giocherellato tra loro per poi riprendere a leccare.
Ad un tratto la lingua che sta leccando Francesca ha cessato di farlo ed al suo posto ha sentito arrivare un cazzo che con la stessa dolcezza della lingua l’ha penetrata fino in fondo facendole emettere un gemito di piacere.
Livori allora ha fatto sfilare Alessia da sotto e l’ha fatta mettere alla pecorina di fronte a Francesca, Piero si è inginocchiato tra le loro teste e mentre Livori scopa Alessia da dietro, le due hanno proseguito a leccare il cazzo il giocando continuamente con le loro lingue.
Ad un certo punto Francesca ha sentito una strana sensazione che dal suo ventre si è propagata in tutto il corpo, sentiva una stranissima sensazione di piacere che è aumentata ad ogni colpo di colui che la penetrava da dietro andando fino a fondo nella fighetta, sembrava che il cazzo arrivasse fino in gola. Il suo corpo favoriva quella penetrazione; ogni volta che sentiva il cazzo nel rientrare, dava un colpo di reni all’indietro in modo che la penetrasse sempre più a fondo.
Una sensazione mai provata si è impadronita sempre più di lei ed ha iniziato ad urlare come un’ossessa per il piacere che voleva sentissero anche gli altri ma soprattutto la sua amica Alessia
Il cazzo che era davanti le loro bocche cominciò ad emettere quello che le pare essere un fiume di sperma che lei ed Alessia si hanno diviso da buone e brave ragazze usando le loro lingue.
Le due ragazze erano in preda ad una libidine mai avuta che sembrava non finire più e che aumentava sempre più.
Alessia davanti a Francesca ha iniziato anche lei a gemere prima piano poi sempre più forte fino a quando si sono ritrovate a gridare insieme. Infine sono cadute a terra stanche e tramortite dall’orgasmo appena avuto.
Intorno a sé quei tre parlavano tra loro e Francesca aveva gli occhi chiusi e non è riuscita a muoversi.
La sensazione che aveva provato era stata così violenta che desiderava non finisse.
La voce di Alessia l’ha riportata alla realtà ” Dai Francesca! Apri gli occhi! Che ti succede?”
Francesca ha aperto gli occhi ed ha visto l’amica sorriderle, si è sollevata ed i tre maschi si erano defilati sparendo dalla stanza.
“Cosa ci è successo?”
Alessia con un sorriso ha risposto “Niente hai solo scoperto cosa vuol dire avere un orgasmo”
“Ma dove sono andati?”
“Tesoro mio! quello che ti è successo lo puoi ricordare solo se ti va di riprovare quelle sensazioni che prima ti hanno fatto godere come non mai”
Francesca non ha capito ma Alessia ha proseguito ”Quello che ci è accaduto oggi dobbiamo dimenticarlo, è l’unica condizione per tornare a casa, capisci?”
Così dicendo le ha mostrato la busta con le foto che le ritraevano nude e non ha detto più nulla.
Le ragazze si sono rivestite con i loro abiti e sono uscite da quella casa senza più vedere i loro tre ‘violentatori’.
Per strada Alessia le ha proposto di andare a casa, per fare una doccia perché lei non poteva tornare a casa in quelle condizioni. Francesca ha trovato che fosse una buona idea ed ha proposto di andare a casa sua dove non c’era nessuno.
Appena entrate in casa sono andate dritte in bagno levandosi i pochi indumenti indossati, sono entrate insieme sotto il getto d’acqua della doccia e mentre l’acqua pioveva addosso ai loro corpi s sono ritrovate per un attimo una di fronte all’altra a guardarsi negli occhi ed è stato spontaneo baciarsi con molta voluttà.
Le loro mani hanno esplorato ancora una volta una il corpo dell’altra toccandosi le mammelle ed anche tra le gambe.
A Francesca è venuto spontaneo fermarsi sul clito di Alessia e la sua figa, l’ha sentita bagnata anche dentro dove il getto d’acqua non arriva. Alessia ha mugolato quando con la lingua Francesca le ha esplorato la bocca incrociando le lingue e l’ha sentita agitarsi perché stimolata della mano. È stato molto piacevole sentirla liscia e depilata, avrei voluto baciarle il clito e sentirlo tra le sue labbra ma non voleva lasciare i suoi baci.
Anche Alessia faceva la stessa cosa.
Nella mente di Francesca passavano le immagini tutto ciò che era successo a loro: quei cazzi che le penetravano ed il viso di Alessia grondante di sperma che la ex compagna di scuola leccava con avidità.
L’eccitazione è salita notevolmente ed un altro orgasmo le ha prese e le ha avvolte insieme in un abbraccio stupendo. Finita la doccia, mentre si stavano asciugando i capelli è suonato il telefonino di Alessia “Pronto!” e la sua espressione è cambiata di colpo facendola impallidire.
L’amica le ha chiesto sottovoce chi fosse e lei ha appoggiato il telefonino sulla gamba chiudendo di fatto il microfono ed ha detto “Era Livori. Ha detto che ha dimenticato di darci i negativi delle nostre foto. Ci aspetta domani alla stessa ora”
La notte, nonostante la presenza di Alessia, Mirta come ogni notte lei si è presa cura del sesso di Francesca, invece lei si è rigirata più volte e sentendo anche ancora forte il dolore nel buchetto posteriore che era stato profanato in maniera forse violenta; quel dolore però le ha riportato alla mente anche tutto il resto che l’ha eccitata e si chiedeva quando avrebbe potuto ripetere l’esperienza di un rapporto un po’ violento a cui doveva la scoperta del dolce piacere saffico con Alessia.

38 – Provino per fotomodella – Seconda parte (pub 38)

Il pensiero del rapporto saffico con Alessia teneva eccitata Francesca la quale con Mirta, nel loro lettone, ha goduto moltissimo ululando di piacere proprio perché nella sua mente passavano le immagini di quel che era accaduto insieme all’amica. Si è chiesta se Alessia avesse avuto le sue stesse voglie sentendola ululare.
I pensieri che passavano per le stavano passando per la mente non hanno lasciato indifferente il suo corpo e già sentiva il suo sesso inumidirsi sebbene ciò le causasse un po’ di fastidio alla ‘coscienza’ di ragazza per bene.
Per le leccate e i titillamenti che Mirta ha fatto al corpo della sua amante, l’eccitazione era già all’apice ed in piena notte, mentre Mirta dormiva, ha iniziato a toccarsi.
Francesca ha rivisto il viso di Alessia gocciolante di sperma, ha risentito in bocca il sapore dello sperma che era stata costretta a leccare e poi tutti quei cazzi che l’avevano profanata nel suo profondo intimo. Per quell’effetto, la pancia si è mossa ritmicamente simulando l’amplesso mentre le dita sul clitoride si sono mosse forsennatamente. Però quando è stata sull’orlo dell’orgasmo si è sentita chiamare da Mirta a bassissima voce “Francesca mi fai vedere come vieni?”. Lei si è fermata di botto e con la voce rotta dall’orgasmo in arrivo “Si, amore mio, guardami! Sono tutta tua!” ed ha aumentato il ritmo delle dita. Con un urlo ed uno spasmo gigantesco ha spruzzato la sbroda sul letto, ma non solo. Infatti Mirta l’ha raccolta in parte con la lingua assaporandone il gusto e per ringraziarla l’ha baciata riversando tra labbra gli umori e una piccola parte della pioggia appena fatta. Il gusto era magnifico e Francesca ha ricambiato con un bacio lungo e profondo che ha costretto le lingue di Mirta e la sua ad incrociarsi per tanto tempo.
Le due amanti si sono riaddormentate ed Francesca era felice di essere stata amata anche da colei che è il suo amore libero e fondamentale.
L’indomani mattina si è svegliata il suono del telefono. Era Alessia che la chiamava dalla stanza degli ospiti. La ragazza aveva la solita voce allegra, le ha detto “Allora, come stai? Tutto bene?”
“Si” le ha risposto la compagna di avventure “tutto bene anche se ho in mente tutto quello che ci è accaduto. Sai mi preoccupa il pensiero di domani”
“Non preoccuparti ho già un’idea, ne parleremo stamattina. Ora cerca di non pensarci. Ciao”
Francesca è rimasta qualche istante come un automa con il telefono in mano nonostante Alessia avesse già riattaccato, avrebbe voluto dirle dell’eccitazione che ha ed anche che non stava pensando al problema di cosa fare l’indomani ma bensì al suo viso che aveva ripulito con la lingua dallo sperma, ai loro dolcissimi baci, alla ‘dolce’ violenza che aveva subito che le ha lasciato il ricordo non della paura provata ma del godimento che ha saputo trarne. E poi avrebbe voluto ricordarle la dolcissima doccia fatta insieme, dove si erano nuovamente ritrovate a godere una del corpo dell’altra, le carezze, i baci, la sua lingua sulle tette e la mano sul suo pube.
Come per incanto Francesca si è trovata nuovamente con la mano sul suo sesso con ancora con la cornetta in mano immaginando di raccontare tutti questi pensieri a Alessia. L’orgasmo è arrivato così forte e violento che le ha fatto stringere le gambe ed anche piegarle quasi da farla cadere a terra.
Fatta colazione, Francesca è scesa in strada. Il vedere i ragazzi fermi alla fermata d’autobus, con cui la mattina si divertiva a scambiare sguardi fugaci, le sono sembrati tanti poppanti insignificanti. Lei non sa cosa sia accaduto in quella notte, ma si sentiva diversa, forse più donna.
Un’auto era ferma al semaforo e per la prima volta Francesca si è trovata nella situazione di scambiare il suo sguardo con un uomo maturo che a prima vista potrebbe aver avuto forse 45 anni, il viso non aveva alcuna espressione, ma dallo sguardo si capiva che la stava guardando con desiderio. È stato lui a staccare per primo lo sguardo, anche perché era scattato il verde, e le auto avevano cominciato a strombazzare. Lui è ripartito e lei ha proseguito a guardarlo senza sosta fino a quando la sua auto è stata inghiottita dal traffico cittadino.
“Che fai? Te lo sposi?” La voce di Alessia l’ha riportata al presente “Chi era quel bel tipo?”
“Non lo so. Uno qualunque” le ha risposto ed in cuor suo sperava che potesse raggiungere l’auto del bel sconosciuto ma nel traffico cittadino è facile scambiare uno sguardo così com’è altrettanto difficile ritrovarlo.
Insieme ad Alessia si sono dirette a casa di quest’ultima perché lì potevano stare tranquille e sole. I genitori di Alessia erano entrambi al lavoro.
Camminando sui larghi marciapiedi hanno pensato di festeggiare la loro mattina insieme con una bella cioccolata calda preparata a casa.
Una volta a casa, mentre Alessia si è data da fare in cucina, Francesca, seduta al tavolo, le ha posto una domanda a brucia pelo “Non abbiamo avuto ancora modo di parlare di quello che ci è accaduto ieri. Quando quello stronzo mi ha fatto spogliare dietro il ricatto delle foto, dallo specchio mi ha fatto vedere delle tue foto mentre facevi un pompino al fotografo con la massima naturalezza. Ne ho dedotto che non sembravi proprio l’esempio di una ragazza costretta a prenderlo in bocca con la forza!”
Alessia continuando a preparare la cioccolata ha replicato ” Credi?! Semplicemente quando mi ha mostrato le foto ho capito subito l’antifona ed ho creduto più semplice, e meno rischioso, simulare la mia partecipazione. Il fatto che ora siamo qui a parlarne mi ha dato ragione. Fino a quando siamo uscite da quella casa, non sapevo cosa ci sarebbe accaduto dopo la violenza. Poi ti confesso che a me è anche piaciuto” e sorridendo dimostrando felicità “… specialmente quando poi sei arrivata tu!”
Francesca l’ha guardata con occhi stralunati. Quasi non ha riconosciuto quella Alessia di prima delle foto ma il pensiero che anche a lei era piaciuto il loro incontro saffico e l’ha eccitata ed ha risposto “Io ieri sera non ho pensato ad altro. Anzi, ti confesso, che dopo la tua telefonata mi sono masturbata pensando a quello che era successo” ed è diventata nuovamente rossa in viso.
Francesca era riuscita a dirle quello che il giorno prima avrebbe voluto dirle ed ora aspettando la sua reazione si sentiva eccitata sempre più qualunque fosse stata la reazione di Alessia.
“Sei proprio una stupidina” le ha detto l’amica avvicinandosi al viso baciandola sulla guancia “Io ho fatto la stessa cosa, anzi ti dirò che ieri ho scoperto di volerti più bene”
La vicinanza di Alessia ha dato a Francesca un impulso irrefrenabile a cercare la bocca, l’ha abbracciata forte e le loro lingue si sono incontrate in un bacio lungo e appassionato. Francesca ha sentito la lingua dell’amica insinuarsi nella sua bocca e si ha goduto il sapore dolce della sua saliva, inoltre lei si è sentita già completamente bagnata di piacere, il desiderio di quel momento era l’avere le sue mani sul suo corpo ed il ricordo delle carezze del giorno precedente le ha dato forti emozioni.
Alessia si era così immersa nel piacere del loro bacio che non ha mosso le mani da quell’abbraccio e Francesca non ha tentato di cercarle le tette per prenderle. Le sarebbe piaciuto avere i capezzoli dell’altra tra le labbra per leccarli, succhiarli e poi scendere piano più giù, prima sulla pancia per poi arrivare a quel monte di venere che tante volte aveva già visto ma che solo il giorno prima aveva scoperto essere una fonte di piacere ineguagliabile.
Alessia con la sua solita allegria, interrompendo il bacio e ridendo quasi in bocca dell’amica più esperta “Ti immagini la faccia del miei se ci vedessero ora?”
In quel momento l’ha odiata ma ha nascosto il suo risentimento per come ha interrotto il nostro bacio che la stava trascinando nell’oblio dei sensi ed ha riso insieme a lei pensando a quale faccia avrebbero fattoi genitori di Alessia nel sorprenderle a lesbicare.
Mentre ancora ridevano, il profumo della cioccolata sul fornello le ha riportate al presente.
“Al diavolo la cioccolata ” ha sbottato Alessia spegnendo il fornello.
Dopo aver gustato la cioccolata l due ragazze sono andate nella stanza di Alesia tenendosi per mano.
Francesca già pregustava le carezze dell’amica quando Alessia, seria e seduta sul letto le ha detto “Ho un’idea per oggi pomeriggio”
Quelle parole hanno avuto l’effetto di far svanire l’eccitazione che stava animando il corpo di Francesca alla quale è riaffiorata prepotentemente la coscienza di ragazza per bene.
Alessia abbracciandola le ha detto “Sei proprio una ragazzina. Lascia fare a me; non ti preoccupare ” ed ha iniziato a spiegarle il piano per il pomeriggio.
Alessia le ha spiegato in ogni dettaglio il piano ma Francesca non era convinta del tutto della sua riuscita perché non trovando alternative si è rassegnata a quell’idea.
Finito di pranzare Francesca era terribilmente stanca con la mente piena di pensieri e dubbi e si è addormentata profondamente, ha sentito solo sussurrare all’orecchio “Svegliati principessa!” ed è rimasta ferma sul letto con gli occhi chiusi riconoscendo la voce di Alessia, ma il tornare alla realtà da quel sonno profondo le è piaciuto.
“Guarda che se non ti svegli, ti spoglio tutta e ti lecco dalla testa ai piedi!” ed a quelle parole si è alzata di soprassalto rispondendo con la voce u po’ alterata “Sei proprio una cretina!” ma Alessia con il suo sorriso l’ha riportata subito alla calma.
“Dai andiamo è già tardi! Non t’immagini nemmeno cosa ci aspetta!”
Senza chiedere spiegazioni ha indossato la tuta con la stessa cura di sempre prima di andare a jogging nel parco. Nel percorso per andare all’appartamento dove avrebbero incontrato i tre uomini Francesca è passata a salutare Mirta e, poiché impegnata, ne ha solamente incrociato lo sguardo.
Il tragitto fino a quell’appartamento dove era finito il loro sogno di fotomodelle è stato breve. Senza parlare le due ragazze sono salite su, ad ogni scalino il cuore di Francesca batteva sempre più forte e tanta era la voglia di scappare, di mandare al diavolo tutti, compresa Alessia. Lei voleva correre fuori ma non ha avuto il tempo di farlo perché erano già arrivate davanti alla porta ed Alessia, senza perdere tempo, aveva già suonato il campanello ed il cuore dell’amica che batteva forte.
Alessia le ha sussurrato “Stai tranquilla ci sono qua io”
Livori ha aperto la porta e nel vederle ha salutato con cordialità invitandole ad entrare. Francesca lo guardava con disprezzo mentre Alessia invece ha risposto con insolita cordialità. Le due ragazze sono entrate nello studio dell’uomo e lui le ha invitate a sedersi.
Alessia senza perdere tempo ha interrotto quell’atmosfera di sana ipocrisia per dire “Ascoltaci bene. Ieri ci siamo divertite anche noi. Non ci dispiace quello che è accaduto, ti confesso, però saremmo volute tornare qua spontaneamente e non sotto il ricatto”
Livori le ha guardate stralunato mentre Alessia ha proseguito “Noi oggi possiamo scopare come ieri, anzi di più. Io e la mia amica nemmeno t’immagini cosa siamo capaci di fare e ti dirò che possiamo anche continuare nel futuro questi nostri incontri, ma non sotto il ricatto”
Livori è rimasto ammutolito non s’aspettandosi un atteggiamento del genere così aggressivo e dominante da parte di Alessia.
Man mano che passava il tempo Francesca, che fino a quel momento è rimasta muta, si rendeva conto che il piano di Alessia aveva un senso.
“Chiama i tuoi amici. Mettiamo al centro della stanza tutte le foto che ci avete fatto ed i negativi, bruciamo tutto e poi diventiamo amici”
Francesca era immobilizzata dalla paura temendo una reazione violenta da parte di Livori che con grande sorpresa ha chiamato i suoi amici che erano nella stanza accanto ed ha sbottato “Ma di quale ricatto parlate? Io ieri vi ho telefonato perché avevate dimenticato i negativi delle foto. Anzi vi dimostro la mia buona fede” ed ha consegnato a Alessia una busta contenente alcune foto e dei negativi.
Alessia l’ha aperta ed ha visto che erano le stesse foto che le ritraevano nude ed inoltre c’erano una decina di foto molto belle che ritraevano Alessia in posa con il vestito che aveva indossato.
“Siete libere di andare via anche subito, non c’è niente da pagare” ha continuato Livori ” ieri non è accaduto nulla, vero Alessia?”
Alessia rispose con sicurezza “Certo hai ragione. Ieri non è accaduto nulla”
Con la busta delle foto in mano sono uscite dall’appartamento e Francesca si sentiva raggiante poiché era finito un incubo.
Appena scese le scale di corsa, sul marciapiede ha abbracciato forte Alessia dicendole “Sei stata fantastica! Ti voglio tanto bene!”
Lei ha spento subito l’entusiasmo “Vieni andiamo a ringraziare i nostri amici” e l’amica l’ha guardata stupita “Ma vuoi tornare sopra da quei tre? Sei matta!” non credendo a quelle parole ma Alessia con un sorriso ammiccante ha replicato “I patti sono patti. Non eravamo già disposte a tutto? Poi non è grazie a loro che abbiamo scoperto un modo più dolce di volerci bene?” e così senza dire nulla Francesca l’ha di nuovo seguita su per le scale con animo più sereno.
Salendo le scale le ha detto “Certo che sei proprio matta! Dimmi un po’ sei proprio sicura di quello che vuoi fare?”
Alessia l’ha presa per mano e con sguardo ammiccante le ha detto “Lascia fare a me. Fidati!”. Arrivati al piano è andato ad aprire il fotografo, il quale vedendole non si è stupito e le invitate ad entrare conducendole nello studio. Livori le ha accolte con un sorriso come se fossero vecchi amici che si rivedevano dopo tanto tempo ed abbracciando Alessia ha esclamato “Ero sicuro di aver a che fare con due ragazze veramente in gamba!”
Alessia immediatamente ha replicato “Aspetta un po’! Oggi il gioco lo dirigiamo noi”.
Livori ha chiamato anche il terzo amico “Andrea vieni che c’è una sorpresa!”
Andrea era colui che aveva aperto il culo di Francesca.
Alessia ha preso in mano la situazione ed ha chiesto ai tre di spogliarsi e di sedersi sul divano e quelli hanno ubbidito già presagendo una scopata collettiva ed in un attimo erano completamente nudi con i loro cazzi visibilmente turgidi. Francesca guardandoli si è sentita inumidire gli slip.
Alessia che aveva preso un piglio dominante ha comandato “Il primo che si alza o che si tocca il cazzo, resta all’asciutto” e abbracciando l’amica, con grande sorpresa, l’ha baciata.
Sentendo la lingua nella sua bocca Francesca si è dimenticata dei tre che nudi le guardavano con desiderio. Ha chiuso gli occhi ed ha ricambiato con piacere quel bacio. Quella lingua è entrata ed uscita dalla bocca di Francesca, assaporandone la saliva e le ha donato la mia. Le lingue si rincorrevano in un vortice di piacere. Poi Alessia si staccò da me.
Controllando con lo sguardo che i tre spettatori avessero obbedito ai suoi ordini, Alesia si si è messa alle spalle della sua compagna di avventure e voltandosi verso gli sguardi vogliosi dei maschi le ha sbottonato la camicetta e dopo qualche bottone le tette di Francesca sono apparse alla vista dei tre mentre anche lei ora li guardava con aria di fida poiché quel gioco perverso in cui ero caduta le piaceva.
Alessia ha preso in mano le mammelle accarezzandole ed Francesca non riusciva a staccare lo sguardo dai tre spettatori per farli arrapare ancora di più e così per vendicarsi si è leccata le labbra ansimando ad ogni carezza delle tette.
Poi Alessia le ha abbassato i pantaloni e con essi anche gli slip lasciandola completamente nuda, la sua mano ha lasciato le tette e si è spostata sul monte di venere ed anche insinuarsi tra le gambe procurando un piacere immenso.
Intanto gli spettatori erano arrivati ad un grado di eccitazione tale che i tre cazzi sembravano quasi scoppiare.
Francesca si è voltata verso Alessia e con naturalezza l’ha spogliata come aveva fatto lei denudandola e poiché era davanti a Francesca, questa ha premuto le tette contro quelle di Alessia.
Le due si sono abbracciate baciandoci con passione ed intanto con le dita si sgrillettavano reciprocamente.
A quel punto Livori ha chiesto “Ma a noi quando tocca?”
Alessia ha replicato prontamente “Vorresti un bel pompino?” e Livori ha annuito e la ragazza ha subito ordinato al fotografo di prendere il cazzo di Livori in bocca.
Questo l’ha guardò con stupore prorompendo con un’esclamazione “Ma io non sono mica gay!”
Prendendo confidenza anche Francesca ha risposto “Anche noi non pensavamo di avere una tale attrazione sensuale tra donne e se l’abbiamo scoperto è stato grazie a voi. Chissà che non ti scopri gay! Poi se a voi piace vedere due donne che si leccano, a noi piace vedere due uomini che si spompinano” e le due ragazze si sono inginocchiate davanti al divano si sono godute quella scena che le ha eccitate ancora di più.
Dopo un po’ Francesca ha visto che il maschio che spompinava non era esperto e gli ha detto “Aspetta ti faccio vedere io come si fa” e chinandosi su Livori gli ha preso il cazzo in bocca.
Il fotografo posato lo sguardo su Alessia e Francesca ha capito ciò che desiderava ed Alessia si è anche lei inginocchiata per leccargli il cazzo. Le due erano vicine ed inginocchiate per leccare e succhiare quei cazzi quando all’improvviso Francesca ha sentito il terzo uomo, Andrea, posizionarsi dietro di lei ed ha temuto per un attimo che le volesse nuovamente fare il culo.
Alessia ha avvertito questo l’irrigidimento e “Non ti dimenticare che comandiamo noi. Ordinagli quello che vuoi”
Andrea sentendo quelle parole si è allontanato da Francesca ed ha balbettato qualcosa, forse pensando che ai sarebbe vendicata con la stessa moneta per la violenza sul suo culo, ma in quel momento sopravvenne in lei uno spirito di vera padrona; ha guardato Alessia e le ha detto che le sarebbe piaciuto vederla penetrare contemporaneamente da due cazzi e l’amica, guardandola stralunata, le ha detto “Ma io non l’ho mai presa in culo!”
Francesca ha replicato dicendo che anche lei fino alla sera prima non aveva mai provato il piacere di essere sodomizzata ed Alessia con un sorriso se ne è uscita con “Giusto! Perché non provare! Però sei una vera porcellina, Francesca!”
Senza porre altre domande Francesca ha fatto stendere Livori sul pavimento ed Alessia ha leccato per bene il cazzo si è posizionata chinandosi in avanti affinché il suo bel culo fosse ben in alto e si ha infilato il cazzo nella figa.
A quel punto Francesca si è staccata dal cazzo del fotografo non volendo perdersi nulla di quella scena.
Andrea si è portato dietro Alessia e dopo avergli leccato le grinze del buchetto, l’ha penetrata così come lui aveva fatto con lei.
L’urlo che Alessia ha lanciato una volta penetrata ha fatto rabbrividire Francesca che per un istante si è pentita di averla messa in quella situazione e per vederla in viso e sentirla godere si è messa davanti a lei baciandola. Il contatto delle lingue ha procurato un tale piacere che ha turbato Francesca non poco poiché si trovava protagonista, per la prima volta, in un’orgia con tre uomini, ma ciò che più la turbava, e dava più piacere, era il contatto con un’atra donna.
Il pensiero di fare la lesbica con la sua compagna di scuola si è impadronita di lei nel baciare con passione la sua Alessia e non ne era sconvolta, inoltre nel contempo eliminava ogni freno inibitorio nei suoi confronti.
Con lo sguardo carico di lussuria le ha detto ” Alessia, io ti amo ” e lei guardandomi con i suoi occhi grandi ha risposto “Anch’io Francesca!” e si sono baciate nuovamente con passione dimenticandoci dei due che intanto stanno sfondando Alessia e del terzo che nel frattempo si è messo dietro Francesca la quale, senza che se ne fosse accorta, l’ha penetrata fino in fondo sbattendola forte.
È stata Alessia ad interrompere quel sodalizio di sesso sfrenato, alzandosi in piena scopata lasciando delusi i suoi due amanti.
“Ora prova tu, però ti voglio vedere all’azione con tre cazzi”
Francesca l’ha guardata con occhi imploranti. Ancora le doleva l’ano per la violenza subita il giorno prima, ma Alessia è stata inflessibile ordinandole mi salire su Livori il quale steso in terra l’ha invitata a prendere il posto di Alessia.
Senza dire parola Francesca si è accovacciata su di lui infilandosi il suo cazzo nella figa.
Andrea era ancora al suo posto pronto a sodomizzarla nuovamente, ma quel punto si fece avanti il fotografo pretendendo il posto ‘d’onore’ comunicando agli altri che già la sera prima aveva avuto il piacere di sfondarle il culo. Andrea a malincuore ha accettato lo scambio mettendosi davanti al viso presentandole il cazzo sporco di Alessia che lei ha mi rifiutato di leccare.
A quel punto Alessia ha sconvolto ancora di più la sua amica; si inginocchiata accanto a lei ed avvicinandosi al viso.
Poi ha iniziato a leccare lei stessa il cazzo che un momento prima l’aveva profanata il culo.
Francesca osservava quella scena ammutolita.
Quando Francesca ha sentito il cazzo del fotografo allargarle nuovamente il culo ha gridato per il dolore ma è stata prontamente zittita dal cazzo di Andrea, che afferrandola per la testa, ne ha approfittato per metterlo in bocca mentre Alessia rideva divertita.
Il cazzo di Andrea le è arrivato fino alle tonsille e si è sforzata con tutta se stessa per non vomitare ma poco dopo ha iniziato a succhiarlo e leccarlo.
Alessia intanto si è nuovamente avvicinata al viso di Francesca per fare il gioco del giorno prima quando le loro lingue si erano rincorse sul cazzo.
Francesca si è sentita prendere da una sensazione incredibile; sentiva il basso ventre sconquassato dai due cazzi che la penetravano senza sosta, con violenza, accompagnati dal ritmo del suo ventre che si muoveva in sintonia, intanto leccava il cazzo che aveva davanti e baciava Alessia.
Per un istante si è sentita quasi mancare, fino a quando ha sentito l’orgasmo arrivare che ha cercato con tutta se stessa di ritardare e ciò le dava la sensazione che maggiormente cercava di frenarlo, più forte arrivava, fino a quando l’ha avuto sconvolgendola a tal punto che mi si è ritrovata a gridare con tutta se stessa un godimento che mai aveva provato nella sua vita. A quel punto Francesca è caduta su Livori quasi priva di sensi restando lì ferma, immobile con gli occhi chiusi, estasiata dal piacere provato. Intanto sentiva il fotografo che imperterrito le sfonda il culo fino a quando lo ha sentito uscire e poco dopo spruzzare sul culo e sulla schiena fiotti di sperma caldo. Contemporaneamente Andrea che le sta davanti ha cominciato ad eruttare sul viso e sui capelli il suo sperma mentre la lingua di Alessia, che intanto si era spostata dietro di le, ripuliva la schiena dallo sperma eruttato dall’altro.
Livori ormai soddisfatto si è tolto da sotto Francesca la quale ha ancora gli occhi chiusi stordita dal piacere provato. Lei lo non riusciva a muoversi ma ha sentito parlare Alessia con qualcuno ed ha capito che la sua amica reclamava un orgasmo che ancora non aveva raggiunto.
Francesca ha poi sentito due mani forti che l’hanno rigirata sulla schiena, poi altre due mani che le aprivano le gambe ed infine una lingua dolcissima che ha iniziato a leccarle piano, prima sul clitoride, poi sempre più in basso facendola nuovamente impazzire dalla frenesia. Solo allora ha aperto gli occhi ed ha visto Alessia che le sta leccando mentre Livori, ripresosi, da dietro la sta chiavando.
Quella lingua la sta divorando, la sente penetrare nella figa, poi salire piano più su, prendere il clitoride tra i denti, solleticarlo con la lingua ed è stato inevitabile che l’orgasmo arrivasse nuovamente intenso insieme a quello di Alessia ed è passato qualche minuto di silenzio rotto solo dai commenti dei tre uomini che ancora le guardano stese l’una sull’altra in un abbraccio che sembrava d’amore vero.
Poi le due ragazze si sono alzate e Francesca ha avuto un attimo di impasse notando come dopo una scopata ci si trova sempre un po’ in imbarazzo, in quella situazione lei per la prima volta si è sentita come una puttana. Alessia invece era allegra come sempre ed ha chiesto dove fosse il bagno, poi ha preso per mano l’amica ed insieme si sono avviate senza dire una parola fino a quando si sono messe insieme sotto la doccia.
Alessia l’ha insaponata soffermandosi con particolare malizia sulle zone erogene dell’amica. Francesca l’ha fermata dicendole che ora vuole solamente andare via da quella casa, che le dà fastidio sapere la presenza di quei tre nell’altra stanza, l’amica l’ha guardata perplessa e le ha detto “Non sarai mica gelosa?”
Francesca è arrossita come sempre le capita quando si viene scoperta ed allora Alessia l’ha abbracciata con immenso affetto dicendole “Non ti preoccupare! Da domani per amarci non avremo bisogno di loro” e baciandola l’ha riportata alla ragione.
Da quel giorno, quei tre loro amanti occasionali non li hanno visti più. Dopo qualche mese sul giornale è comparsa la notizia che riportava di tre uomini arrestati per violenza carnale. Utilizzando lo stesso stratagemma, hanno cercato di incastrare altre due ragazze della città che, diversamente di Francesca e Alessia, non avevano scoperto in quella intrigante situazione che l’amicizia tra ragazze era qualcosa di più.

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