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Ero rimasta sconvolta, allora mia sorella aveva capito che non dormivo?

Decisi di non chiedere nulla

Mi alzai prestissimo erano si e no le sette, ero emozionata non ero mai stata su un gommone e poi mi girava ancora in mente quello che era successo la sera prima.

Andai in cucina indossavo solo la maglia del pigiama senza nulla sotto, tanto era sicura che stavano ancora dormendo, preparai la macchinetta del caffè poi andai in bagno a lavarmi.

Uscita dal bagno notai che il balcone era aperto uscii fuori, ma non ci stava nessuno, rientrai e presi una tazza di latte e del caffè.

Uscii sul balcone e salii sopra al terrazzo, lì appoggiato al muretto trovai Matteo che fumava una sigaretta mi vide e mi chiese che ci facevo già alzata, risposi che quando avevo un orario per svegliarmi per l’ansia di fare tardi mi svegliavo sempre presto, mi misi accanto a lui, il panorama era mozzafiato, rimanemmo per un paio di minuti senza parlare mentre io bevevo il mio latte e caffè, ad un certo punto lui mi disse:” scendo vado a svegliare Silvì cosi se scendiamo prima non ci sono problemi con il pullman per Sorrento” passando alle mie spalle con una mano accarezzò il mio culetto dicendomi:” spero ti sia piaciuto lo spettacolo di ieri sera”.

Ma allora non solo mia sorella si era accorta che non dormivo, ma anche lui!

Mi girai di scatto e come per negare gli chiesi di cosa si riferiva, lui mi guardò e mi disse:” guarda che si capiva che non dormivi ti muovevi in modo che ti si vedesse sempre meglio la fica e poi Silvì piegata vedeva che i tuoi occhi erano aperti” io gli chiesi perche l’avevano fatto lui mi rispose che era stato un gioco eccitante e mi chiese se non avesse eccitato anche me, non mi diede il tempo di rispondere, scese giù.

Rimasi per una decina di minuti a fissare il mare e a riflettere poi tirai un lungo sospiro e mi buttai tutto alle spalle, se volevano giocare a “io non so nulla” giochiamo.

Scesi giù andai in camera e presi un costume che uso quando vado a farmi le lampade abbronzanti, un perizoma molto piccolo bianco con il pezzo di sopra fatto da due triangolino uno bianco uno lilla molto carino e che in situazioni normali non avrei mai messo, mi misi una salopette a mini gonna di jeans con una maglietta aderente a fiorellini colorati che mi arrivava tre quattro centimetri sotto al seno.

Uscita dalla camera eravamo tutti pronti mia sorella aveva anche preparato la borsa per i panini e le bibite.

Uscimmo di casa e quando arrivammo alla fermata il pullman era già lì, il tragitto non fu molto lungo perlomeno credo, io mi addormentai poco dopo partiti.

Al molo trovammo un signore sulla cinquantina che ci diede non un gommone, ma una piccola barchetta con tanto di tendina ed un piccolo frigo per le bevande.

Matteo fortunatamente aveva anche la patente nautica anche se data la potenza della barchetta non ci sarebbe voluta, ma almeno cosi il tipo ci fece un po’ di sconto.

Decidemmo di girare un po’ di costa e di andare a Capri visto che non ci vuole molto per arrivare.

Appena prendemmo il largo iniziammo a sistemare le borse e finalmente potemmo iniziare a prendere il sole, Silvì stese i teli, non c’era un prendisole gli asciugamani li mettemmo per terra, ci sdraiammo di traverso con le gambe sul bordo dello scafo, mia sorella non perse tempo si levò sial il reggiseno che gli slip rimanendo totalmente nuda poi iniziò a spalmandosi l’olio su tutto il corpo.

Non volevo spogliarmi anche se mi eccitava, ma non sapevo se a mia sorella avrebbe dato fastidio.

Dopo un’oretta di giri ci fermammo vicino alla costa in una parte non raggiungibile da terra dove ci stava una minuscola spiaggia dove forse tre persone non ci stavano, un posto ideale per un bagno.

Ci divertimmo a fare i tuffi dalla barca a nuotare anche mia sorella si fece il bagno il suo primo bagno.

Poi ci sdraiammo un po’ su questa lingua di sassi e scogli dopo una mezzora decidemmo di continuare il giro e di dirigerci verso Capri, mia sorella si rituffa per prima e raggiunge la barca in un paio di bracciate poi vado io arrivata alla scaletta lei mi si para davanti e mi con un sorriso molto sensuale mi fa:” mi scusi ma lei cosi non può salire” io le dico:” mi scusi capitano perché?” lei:” non vede la divisa del capitano qui si sta cosi o nulla” mi chiedeva di spogliarmi per un po’ feci storie ma poi arrivò Matteo che tra le mie urla e le mie sbracciate mi slaccio il regi seno, poi mia sorella mi disse:” non vorrai che il mio ragazzo ti levi anche gli slip? Potrei diventare gelosa!”

Io la guardai e mi levai il perizoma e gliel’ho lanciai tanto Matteo già mia aveva vista più di una volta nuda, lei con il mio perizoma in mano disse “tanto non coprivano poi tanto!?”.

Salii a bordo ci rimettemmo ai posti di prima, un po’ mi imbarazzava stare nuda in ottima luce, ma fu una sensazione che passo in breve tempo.

Arrivammo a Capri e iniziammo a girare l’isola, ormai si erano fatte le due e quindi avevamo fame, non volevamo ormeggiare quindi cercammo un posto carino dove fermarci, trovammo una piccola insenatura vicino al faro dove non ci stava una spiaggia, ma la parete rocciosa offriva degli appigli.

Scoprimmo che la tendina parasole non solo ci copriva la testa, ma che si poteva anche chiudere di lato questo ci fu molto utile per mangiare senza rischiare un’insolazione.

Dopo aver mangiato il panino ci sdraiammo, mia sorella si mise con la testa sulla mia pancia mentre Matteo era seduto sul piccolo sedile alla guida parlavamo di cosa fare io guardavo in alto mentre giocavo con i capelli di mia sorella ad un certo punto sentii che la testa di Silvì premeva sulla mia pancia, girai la testa e vedi che lei aveva entrambe le gambe alzate e che con i piedi accarezza il cazzo di Matteo da sopra i pantaloncini, io gli dico:” ma dai ci sono anche io mantenetevi” lui dice:” io sono incolpevole sono solo la vittima” lei:” ma se hai il cazzo dura da stamattina guarda che ho visto come guardi” ci mettemmo a ridere, faceva un caldo incredibile e decidemmo di rimetterci in moto.

Chiesi a Matteo di insegnarmi a guidare la barca, cosi mi mise al timone dopo poche spiegazioni fu facile prenderci la mano, facemmo un giro dell’isola fermandoci di tanto in tanto, verso le quattro e mezza decidiamo di fermarci per fare un bagno perché alle 18.30 dovevamo restituire la barca.

Ci fermammo in una zona stranamente deserta ci stavano solo delle barche enormi, ma erano lontane dalla costa.

Ci tuffammo solo io e Matteo mentre Silvia rimase a prendere il sole, dopo poco anche Matteo salì sulla barca mentre io decisi di arrivare alla roccia e tornare, è bello nuotare totalmente nudi ti senti accarezzare dall’acqua ogni centimetro del corpo viene sfiorato ed accarezzato ti senti libera.

Ci misi forse quindici minuti, tornata mi sentivo stanca afferrai la scaletta e salii a bordo e vidi Matteo seduto sulla poltroncina e mia sorella in ginocchio che gli faceva un pompino, devo dire che a vederla si capiva che le piaceva, lo leccava lo succhiava faceva tutti movimenti lenti sinuosi come a voler esplorare con la lingua e le labbra ogni millimetro di cazzo, mentre lo leccava piegò la testa per succhiare l’asta di lato e mi vide, io per non far capire che li stavo guardando dissi” ma siete degli assatanati guardate che ci sono anche io non potete aspettare di essere a casa?” mi rispose Silvia :” come se fosse la prima volta che mi vedi fare un pompino dovresti esserti abituata?” io:” beh ora che dovrei fare stare qui a guardare?” lei” che ci sta di male?” Matteo:” tanto per quanto è brava tua sorella non ci metterò molto!” feci la faccia tosta mi misi sdraiata dove stavo prima e di tanto in tanto buttavo l’occhio, Matteo mi disse:” guarda non abbiamo problemi anzi” allora iniziai a guardare, mia sorella lo succhiava con avidità poi stacco la bocca dal cazzo e stringendolo ancora in mano e facendogli una sega mi guardò e mi disse:” non fare come ieri se vuoi ti puoi anche toccare” ero rossa non sapevo cosa dire, Matteo:“ ci vedi bene o ci spostiamo?”

Io gli feci la linguaccia, anche se ero eccitatissima.

Matteo spostò la gamba in modo da farmi vedere meglio l’asta che scompariva nella bocca di mia sorella, poi Silvia spostò i capelli e iniziò a succhiare l’asta di lato, lo teneva in bocca con gli occhi fissi su di me lentamente risaliva l’asta fino alla cappella per poi leccarla e riscendere, teneva la testa in modo da farmi vedere bene tutta la scena, poi si stacco dal cazzo e mi disse:” toccati tanto si vede che sei eccitata!” ero entrata nel gioco mi girai verso di loro piegai le gambe in modo da fargli vedere la fica e iniziai a masturbarmi.

Le mie mani scorrevano sul mio corpo sentivo la mia pelle unta dall’olio solare appena sfiorai il clitoride sentii una scarica, mia sorella prese il flaconcino di olio solare e ne fece scendere un bel po’ sul mio pube iniziai a spalmarlo sulla mia fica i peli diventarono tutti unti, le dita scorrevano nella mia fica sempre più in profondità mia sorella invitava Matteo a guardarmi mentre lei continuava a dargli piacere.

Con un urlo trattenuto vidi Matteo irrigidirsi e svuotare nella bocca di mia sorella tutto il suo seme, quella visione mi fece avere un orgasmo pazzesco avevo le punte delle dita e le spalle che mantenevano il mio ventre sollevato, le dita erano piantate nella mia fica che colava olio solare e umori, avevo appena offerto la visione della mia fica completamente aperta e sconquassata da un orgasmo a mia sorella e al suo ragazzo.

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