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OrgiaRacconti 69Racconti erotici sull'IncestoTrio

La saga della famiglia Belladentro – Eleonora e gli incesti di famiglia

By 26 Agosto 2013Febbraio 9th, 2020No Comments

Cominciamo, mi chiamo Eleonora, ho 20 anni, sono single e vivo ancora coi miei genitori in una città del nord Italia, Piero 43 anni e Marta 40 anni, ho due sorelle e un fratello, nell’ordine: Sonia 22 anni, Mauro 18 anni e la sua gemella Martina. Ho ancora i nonni paterni Ignazio sessantatré anni Mafalda sessanta e quelli materni Guglielmo cinquantanove e Mariarosa cinquantasette anni, poi vari zii e zie che non sto a citare, altrimenti facciamo notte. Diciamo che i personaggi nella storia che sto per raccontare sono questi e vado a descriverli iniziando da mia sorella maggiore:
Sonia alta 1,66 kg.62 una ragazza piena, con forme accentuate in tutti i posti, lei è mora con i capelli corti dove spiccano degli occhi verdi e una bocca e labbra grandi, come il suo seno abbastanza sviluppato da portare una quarta misura e un culo, che molti ragazzi quando passa la guardano proprio li, sorretto da due belle gambe piene, nell’insieme è una gran figa.
Eleonora sono io, sono alta 1 metro 64 e peso 50 kg. segno del toro, sono una bionda tinta con mèche striate nere sui capelli lunghi, occhi celesti, nasino alla francese con qualche lentiggine sul viso, le mie labbra sono carnose e fisicamente sono proporzionata bene, abbastanza magra ma con le curve al posto giusto, un bel culetto, sono un po’ scarsa di seno porto una seconda misura, le mie tette, anche se non sono grandi, hanno dei capezzoli molto sviluppati, quando non indosso il reggiseno con una t-shirt, si vedono le punte irte.
Mauro gemello di Martina, è alto 1,80 per 70 kg. molto muscoloso, capelli rasati con un leggero pizzettino occhi celesti come me e Martina, proporzionato anche nel pene, un uccello di venti centimetri, molto ricercato dalle ragazzine della sua età, lo vedi sempre a parlare al cellulare con l’ultima arrivata.
Martina gemella di Mauro, è alta 1,72 per 75 kg. qualche chilo di troppo dovuto alla sua passione per i dolci, capelli castano chiaro, occhi celesti, labbra meno carnose delle mie, ma sempre una bella bocca. Anche lei visto la sua proporzione ha tutto esagerato, un culo grande, le tette (porta la quinta di reggiseno), e stranamente con una vita sottile, da dargli la forma di un violoncello, molto appezzata dai ragazzi.
Mio padre Piero, aspetto molto giovanile, anche se nei suoi capelli neri è spuntato già qualche filo di grigio, alto 1,77 per kg. 77, una leggera pancetta, occhi verdi, e un cazzo superiore al normale, ventuno centimetri, che da ritto punta sempre verso l’alto, petto peloso e villoso, insomma un macho.
Mia mamma Marta, alta come me 1,64 per kg. 60, una bellissima donna, quando usciamo insieme, ci scambiano per sorelle, labbra carnose più di me, capelli biondi a mezza altezza, occhi celesti, una quarta abbondante di seno e un culo magnifico, anche lei al suo passaggio fa girare gli uomini, che gli guardano il sedere, con due belle cosce e caviglie sottili, anche lei con qualche filo di pancetta ben contenuto nei vestiti.
Nonno Ignazio, siculo che ha sposato Mafalda donna del nord, alto 1,71 pesa kg. 65 è un uomo smilzo, capelli neri come la pece, scuro di carnagione, occhi neri e dotato di un gran cazzo, in posizione di riposo arriva a 18 cm. Da ritto può arrivare anche a 27 cm. Adesso in pensione e cura il suo orto, quando non è occupato in altro.
Mafalda sua moglie, alta 1,66 kg. 67, capelli tinti di nero, occhi verdi, un seno importante sesta misura, tenuta ancora bene nonostante i suoi sessanta anni, dovuta alla cura di cazzo del marito, sfondata in ogni dove, e sempre vogliosa di fare sesso. Boccuccia da pompinara e culo prosperoso.
Nonno Guglielmo, anche lui del sud come sua moglie, è alto 1,83 pesa 95 kg. una stazza notevole, i pochi capelli rimasti bianchi, occhi marroni, molto villoso con i peli anche sulle spalle, anche lui fornito di una bella nerchia, non come nonno Ignazio, ma almeno ventidue centimetri da ritto.
Sua moglie nonna Mariarosa è un tipo minuscolo, alta 1,55 per 57 kg. è un peperoncino, occhi grigio-chiaro cangianti secondo la luce, che possono variare dal blu al verde, un seno non troppo grande una 3 misura, il culo è stretto con le gambe dritte e polpose. Data la sua natura vogliosa sempre di sesso, potrebbe scopare anche tutto il giorno senza mai stancarsi.
Vi chiederete come mai ho descritto tutti i personaggi così bene, dovete sapere che nella mia famiglia si pratica l’incesto regolarmente, quindi conosco perfettamente i corpi dei miei parenti e le loro misure. I miei nonni vivono tutti in campagna e qui ebbe inizio la prima storia, e vidi per la prima volta un incesto consumarsi. Ero andata con mio padre Piero a trovare i nonni paterni Ignazio e Mafalda, per rimanere un week-end da loro, mentre mamma con Sonia ed i gemelli erano andati a fare il week-end dai nonni materni.
Arrivammo tardi, erano già le 22. Eravamo partiti dopo che mio padre era uscito dal lavoro, il venerdì, e lui dopo aver fatto la doccia e cenato insieme, con la macchina ci avviammo verso casa dei nonni. Grandi abbracci e baci, erano contenti di vedere la loro nipotina ed il figlio, dopo una breve chiacchierata mio padre mi invitò ad andare a dormire, che lui si sarebbe intrattenuto a parlare coi suoi genitori. Io salutai e andai nella camera che mi era stata assegnata al piano di sopra, vicino alla camera dei nonni. Dopo aver letto per qualche minuto una rivista, sentì che i miei occhi si chiudevano, spensi la luce e mi addormentai. Era passata da poco la mezzanotte, quando qualche rumore strano mi svegliò, vidi una leggera luce sotto la porta della mia camera, e udivo dei bisbigli da non sapere giudicare se provenissero da sotto dove avevo lasciato i miei nonni e mio padre, oppure erano più vicini, mi alzai dal letto per controllare, aprì la porta, guardai la camera dove doveva dormire mio padre e vidi la porta aperta, e lui non c’era, guardai il sottoscala e vidi la luce era spenta, quindi non potevano essere li, mentre dalla porta dei miei nonni chiusa si vedeva la luce filtrare sotto la porta. Pensai che mio padre doveva essere li, ma non sentivo le loro voci, ma solo dei bisbigli. Cosa ci poteva fare mio padre nella stanza coi nonni? Incuriosita mi avvicinai alla porta a piedi scalzi per non fare rumore, misi l’occhio sulla toppa della serratura senza chiave. Uno spettacolo incredibile si presentò ai miei occhi, mia nonna inginocchiata sulla moquette, teneva nelle mani la verga di nonno e di papà, la vidi imboccare per la prima volta il gran cazzo del nonno e poi girarsi verso mio padre e fargli lo stesso servizio. Vedere il bastone del nonno, lui così mingherlino, non l’avrei mai potuto immaginare, dopo vidi nonna dire qualcosa che non riuscì a captare, ma capì le loro intenzioni, quando vidi nonno distendersi nel letto e nonna calarsi sopra di lui, mentre mio padre si era posto dietro la madre, anche se non vedevo i loro uccelli, intuii che la stavano chiavando, dai loro movimenti. Nonno gli scopava la figa mentre mio padre la stava inculando. Non sapevo se stare li a guardare o tornarmene in camera mia, ma lo spettacolo mi incuriosiva e volevo vedere fino in fondo. Sentivo i gemiti della nonna ad ogni colpo, mentre loro gli dicevano qualcosa a bassa voce da non percepire cosa gli dicessero, ma i suoi ‘siiii’, si udivano abbastanza bene. Vedere mio padre incularsi la madre, non me lo sarei mai aspettato, avevo sentito parlare di incesti, ma pensavo che queste cose a casa nostra non potevano succedere, ero sbalordita e non sapevo cosa pensare. Mio padre che aveva una bella moglie come mia madre, che tanti uomini avrebbero fatto carte false per portarsela a letto, lui la tradiva con la propria madre e mi domandavo se era il caso di riferire a mia madre quanto stavo appena vedendo, appena tornati a casa, oppure tacere. Adesso vedevo che i due uomini si scambiavano di posto, mio padre col cazzo dentro la figa della madre, mentre il nonno con il suo gran cazzo le sfondava il didietro. Mi domandavo anche come nonna potesse ricevere un affare del genere senza un lamento. Io non sono una santarellina, ho perso la mia verginità a 15 anni ed ho avuto i miei flirt avendo rapporti sessuali completi, ma quando prendevo un cazzo nel culo, le poche volte, ho dovuto desistere a causa del male, quindi pensavo che ricevere una proboscide come quella del nonno nel retto dovesse fare un male boia, invece vedevo mia nonna ricevere quel bastone con grande gioia, si era chinata con la testa verso il viso di mio padre, provai ad immaginare che si stessero baciando dai movimenti che faceva lei col capo. Il marito da dietro la impalava senza pietà, vedevo il suo lungo cazzo uscire quasi fino alla cappella, per poi vederlo riaffondare tutto nello sfintere della nonna, adesso i loro movimenti erano più rapidi, e i loro guaiti di piacere riuscivo a sentirli più distintamente, percepivo che erano tutti pronti a godere. Infatti questa volta percepì chiaramente che il nonno gli diceva: ‘prendiii’puttana’ e mio padre: ‘che troia sei mamma’, mentre la nonna veniva sotto i loro cazzi con un ‘godoooo’.
Avevo visto abbastanza, e non volevo farmi scoprire, quindi ritornai nella mia camera, stetti ad aspettare per circa 10 minuti, poi sentì la porta aprirsi e mio padre ritornare in camera sua. Il coito era finito, anche se non avevo visto la parte finale, era abbastanza da poter raccontare a mia madre nel caso gli avessi spifferato tutto.
La mattina seguente studiavo le loro mosse e i loro comportamenti, li vedevo tutti tranquilli, come se non fosse successo niente, consumavano la colazione preparata da nonna, anche gli occhi di mio padre non tralasciavano trasparire niente, guardava e parlava con la madre ed il padre in modo pacato, che mi venne il dubbio se il mio era stato un sogno, oppure era realmente accaduto, quindi mi dissi, aspettiamo questa notte e vediamo se avevo sognato tutto quello che avevo visto.
Mio padre mi chiese se avevo dormito bene, io gli risposi di si, che avevo fatto anche un bel sogno, quando mi chiesero di dirlo, dissi che preferivo tenerlo per me, che a parole non avrei saputo spiegarlo, talmente era incredibile. Non insistettero più di tanto e continuarono a parlare d’altro.
Durante tutta la giornata non vidi niente di strano a parte una pacca data sul culo della nonna da mio padre, in modo scherzoso, ed il tarlo del dubbio non mi lasciava tranquilla. Possibile che avessi sognato tutto quanto? Da ricordare tutti i particolari, questo mi sembrava strano, nei sogni spesso qualcosa si dimentica e io invece ricordavo tutto perfettamente, non c’era altro da fare che aspettare la notte.
Dopo cena stetti a parlare un poco con loro, poi dissi che avevo sonno e che sarei andata in camera a dormire, salutai tutti e salì le scale. In camera rimasi un poco a leggere come avevo fatto la sera prima, poi spensi la luce, facendo finta di dormire.
Dopo circa mezzora senti la porta della mia stanza aprirsi, era mio padre che era venuto a sincerarsi che io dormissi, feci finta di russare leggermente, lui chiuse la porta e andò via.
Aspettavo che salissero le scale, ma non udivo nessun rumore, dopo circa mezzora mi insospettì mi alzai dal letto scalza per non fare rumore, aprì la porta e vidi che era tutto buio, guardai le porte delle camere di mio padre e dei miei nonni e non vidi filtrare nessuna luce, aprì anche le porte ma le stanze erano vuote, guardai il sottoscala anch’esso al buio, quindi non c’erano neanche li.
Mi chiedevo dove fossero andati a finire, per ultimo aprì la finestra di camera per guardare in giardino e fu allora che vidi il capanno degli attrezzi dove nonno custodiva i suoi arnesi, ad una cinquantina di metri dalla casa, tra il fogliame vedevo una luce, e cominciai a domandarmi che cosa ci facessero la e perché fossero andati?
Non mi rimaneva che andare a vedere. Misi delle scarpe di tela e facendo attenzione a non far rumore mi avvicinai al capanno, sentivo le loro voci distintamente e tutto quello che dicevano, adesso capivo perché erano andati li, la notte prima si dovettero trattenere per la paura di svegliarmi, quindi nel capanno potevano dare libero sfogo alla loro libidine. Il capanno aveva una piccola finestrella da cui da dentro non potevano vedere niente a causa del buio chi era fuori, mentre io vedevo questa volta perfettamente. La scena che mi si parò davanti agli occhi non mi lasciava nessun dubbio. La nonna in piedi in mezzo a mio padre che la baciava in bocca e nonno dietro che la baciava sul collo, erano nudi tutti e tre. Poco dopo vidi la nonna accucciarsi e prendere i cazzi, uno per ogni mano e segarli, adesso vedevo in modo chiaro il bazooka del nonno, oltre che lungo era anche grosso e bitorzoluto, mentre mio padre pur avendo una bella nerchia non reggeva il confronto con suo padre. Nonna Mafalda aveva imboccato i loro cazzi ciucciandoli uno per volta, mentre con mio padre riusciva ad inghiottire quasi tutta la verga, col nonno vedevo che rimanevano almeno 7 centimetri fuori.

– Mamma sei sempre una bella troia, sai leccare il cazzo in maniera stupenda, sono venuto apposta perché mi mancavano i tuoi pompini, stanotte non so se sborrarti in culo o in bocca’papà col tuo cazzone l’hai sventrata la mamma, anche dentro il suo culo entrò con una facilità irrisoria.

– Si, Piero è una bella zoccola la mamma e ti rammenta e mi chiede sempre, quando viene Piero che ho voglia di fargli un bel pompino e di essere chiavata da tutti e due? Adesso è contenta che sei tra di noi.

– Guarda Ignazio, che bel cazzo che ha nostro figlio, non sarà grande come il tuo ma è sempre teso come una corda di un violino’mmm’te lo ciuccio tutto’

Quindi una cosa capì subito, che la tresca risaliva a vecchia data, quindi mio padre cornificava la moglie con la propria madre da chissà quanto tempo. Pensando a mia madre, ero un pò disgustata, ma allo stesso tempo non volevo distaccare lo sguardo dal loro amplesso.
Nonna seduta su una panca, aveva messo il cazzo di mio padre in mezzo alle sue tette, facendogli una ‘spagnola’ intanto che succhiava fino a dove poteva arrivare, il cazzo del nonno. La scena era eccitante, adesso sentivo anche io un formicolio nel mio basso ventre, cosa che la sera prima, per la paura di essere scoperta non avevo sentito.
Misi le dita nella mia fighetta, era bagnata, nonostante provassi ribrezzo per quello che vedevo la mia figa autonomamente si era eccitata, mi vergognai un poco, ma nonostante continuai a titillarmi il clito.
Adesso mio padre si era disteso sulla panca, con i piedi che appoggiavano per terra, la nonna girandogli le spalle s’impalò sul suo cazzo inghiottendolo fino ai coglioni nello sfintere, tenendo le mani appoggiate sui bordi della panca e i piedi sulle cosce del figlio, Nonno con le ginocchia leggermente piegate gli inforcò la figa con la sua bestia in piena erezione. La nonna riusciva a prendere tutta la lunghezza di quel bastone dentro la sua fregna, nonno Ignazio spingeva la sua mazza, dettando il ritmo agli altri due, vedevo il cazzo di mio padre andare in su e giù dentro quel culone.

– Mamma ho deciso ti voglio sborrare in faccia’quando sarò pronto lo tiro fuori dal culo e vengo a sborrarti in faccia e mentre papà ti sfonda la figa mi dovrai leccare tutto lo sperma’

– Certo tesoro di mamma, quando sei pronto sborrami in faccia che è tanto che non sento il gusto del tuo sperma in bocca’mmmm’.ho l’acquolina in bocca solo a pensarci’.intanto fottimi il culo amore’.

Erano proprio dei porci debosciati, il loro linguaggio era esplicito e vedevo mia nonna godere come una cagna, trombata in tutti e due i buchi, nonno che continuava a spingere con dei colpi tremendi, intanto che la ciprigna nella mia fighetta aumentava.
Mio padre da dietro palpava le grosse tette della madre, gli strizzava i grossi capezzoli, pensavo che gli facesse male, invece vedevo mia nonna che apprezzava, la lussuria dipinta sul suo volto, la porca era quasi pronta per godere, mio padre gli estrasse il cazzo dal culo sgusciando da sotto di lei in modo che adesso il suo culo occupava la panca mentre nonno continuava a chiavargli la figa senza sosta, gli puntò il cazzo contro la faccia e venne con dei potenti schizzi in faccia della madre.

– Prendiiiii’.troiaaaaa’.prendiii’tutta la mia sborraaaa’godoooo..uhhhhhh’..mmmmm’.ahhhhhhh’.

– Siiiii’dammelaaaaa’.tuttaaa’.porcoooo’sborraaaa’sul viso’di tua madre’.ohhhh come è calda’

La nonna aveva la faccia piena di sperma e usando il cazzo del figlio come una paletta, accompagnava lo sperma verso la sua bocca, inghiottendo ogni goccia che riusciva a portare alla bocca con grande golosità, intanto che il marito continuava a martellargli la passerona, poi vidi nonno irrigidirsi sulle gambe, stavo sborrando anche lui nella caverna della nonna, sentendosi inondata da quel fluido caldo, anche lei venne come una porca, urlando la sua goduria.

– Vengooooooo”vengoooooooo’..vengoooooooo’..uuuuhhhhhhh”.sono’una porca” come godoooo’..e continuoooooo”mmmmmmmmm”.

Io non potetti fare altro che godere con loro, smorzando il mio godimento e mordendomi le labbra. Portai le mie dita alla bocca per sentire il sapore della mia sbroda, leccai le mie dita, e prima che loro si ricomponessero, sempre in silenzio mi avviai verso la mia camera, mi misi nel letto, e quando dopo circa 10 minuti tornarono, vidi mio padre sbirciare dalla porta per vedere se dormivo, poi chiuse e andò a dormire.
Questa volta ero sicura che non avevo sognato, tutto era successo davanti ai miei occhi e se anche domani avessero fatto finta di niente io sapevo che era tutto vero. Infatti passò tutta la giornata, senza vedere niente di strano, arrivò la sera, salutai i nonni, salì in macchina con mio padre e ritornammo verso casa. Durante il tragitto pensavo se dovevo dire tutto a mia madre, oppure tacere.
In quel momento non sapevo darmi una risposta e rimandai la decisione.
Il mattino seguente, quando incontrai mia madre, lei mi chiese come era andato il week-end dai nonni. Risposi che tutto era andato bene, che quei 2 giorni in pieno relax mi avevano fatto bene, poi chiesi anche a lei come era stato il suo e lei mi rispose che tutto era andato a meraviglia, che si era molto divertita, così anche Sonia e i gemelli.
Non sapevo se rovinare la giornata di mia madre, spifferando tutto, oppure fare finta di niente. Questa cosa mi tormentò per tutta la giornata, alla fine decisi che glielo dovevo dire e togliermi quel peso dallo stomaco, andai a trovarla in camera sua, che stava riposando, quando mi vide con l’aria seria disse:

– Eleonora a cosa debbo questa visita? e la faccia seria che hai’

– Mamma ti volevo parlare, ma da sola’senza nessun altro che potesse ascoltare.

– Dimmi, deve essere una cosa grave, un segreto?

– Si, è tutta al giornata che ci penso, e non so da dove incominciare..

– Forse mi vuoi dire che hai un nuovo boy-friend?

– No, non ho nessun flirt’è qualcosa di molto più grave..

– Ma se non me lo dici, non lo saprò mai

– Ecco, fammi prendere un po il respiro’.uffff’bene’ho visto papà fare sesso coi nonni’

– Ah’tutto qui? ‘Ed io che pensavo chissà quale terribile segreto’

– Ma come? Non sei arrabbiata? Dopo che ti ho detto una cosa del genere?’

– Perché dovrei’tuo padre è un uomo libero’e abbiamo sempre deciso di essere una coppia aperta, d’altronde è meglio che faccia questo con i suoi genitori che con un’altra donna.

Il suo tono era pacato, come se per lei non fosse una sorpresa. Rimasi a bocca aperta, basita da quello che aveva appena finito di dire mia madre, non solo non s’incazzava ma addirittura era quasi contenta e giustificava il rapporto di mio padre. Lei mi fece un sorriso e una carezza sulla guancia.

– Vai tesoro, è tutto a posto, non ti devi preoccupare, non è successo niente di grave, vivi la tua vita tranquillamente e pensa sempre positivo.

– Ok, mamma’se lo dici tu’sono comunque contenta, mi sentivo morire, ed ero indecisa se dirtelo, ma vedendo come l’hai presa, mi sono preoccupata per niente.

Uscì dalla camera di mia madre, stordita per una cosa che a me sembrava anormale, ma per mia madre sembrava la normalità. Le sue ultime parole erano state ambigue quel ‘vivere positivo’ era un messaggio lanciatomi, come per dire: ‘fatti i cazzi tuoi’.
La sera mentre eravamo a cena, vedevo il sorrisino sarcastico, anche se non diceva niente, di mio padre che mi guardava, probabilmente la mamma gli aveva già detto tutto!
Mi chiusi in camera e iniziai a pensare. Mio padre che faceva sesso coi nonni, mia madre che probabilmente sapeva tutto ed accettava. Da quanto tempo durava quella relazione? E come mai non mi ero mai accorta di niente, visto che ero stata altre volte dai nonni? E perché mia madre non era venuta con noi ed era andata a trovare i suoi genitori? A tutte queste domande non sapevo dare una risposta.
Cercai di non pensarci più e di vivere la mia vita, come aveva detto la mamma, tranquillamente!
Passarono diversi giorni ad avevo quasi rimosso il pensiero di quello che avevo visto. Dopo 2 settimane i miei genitori avevano deciso di passare il week-end dai miei nonni paterni, questa volta venne anche mia madre, Sonia e i gemelli li lasciarono a casa degli altri nonni, portando solo me con loro.
Trovavo la cosa abbastanza strana, visto che loro sapevano cosa avevo visto, perché mi portavano con loro?
Salutai i nonni, e vidi sul loro viso un sorrisino come quello che avevo visto su mio padre quella sera a cena a casa nostra. Mi abbracciarono come se nulla fosse, facendomi tanti complimenti, dicendo che ero diventata una bella ragazza, che erano felici di avere una nipote così bella’etc’etc’ facendomi anche una carezza innocente sul viso, non ero abituata a ricevere tanti complimenti da loro, per cui rimasi sorpresa di ricevere tutte quelle lodi.
La serata passò tranquilla, dopo aver cenato, si stette un poco a parlare, poi ognuno andò in camera sua. Vidi i miei genitori entrare nella loro stanza e i nonni idem, ma nella loro camera matrimoniale. Stavo in allerta, pensavo che da li a poco sarebbe successo qualcosa, ero con l’orecchio teso per percepire qualsiasi rumore, infatti dopo qualche minuto sentì una porta aprirsi, ma non sentì l’altra porta chiudersi’tutto strano!
Mi alzai dal mio letto e guardai dal buco della serratura, vedevo la camera dei miei nonni con la porta socchiusa e la luce dentro. Ecco perché non avevo sentito l’altra porta chiudersi, perché avevano lasciato la porta socchiusa? Era un invito per poter vedere meglio? Sentivo le loro voci, questa volta in tono normale come se non avessero paura di essere ascoltati da me, sentivo i loro sorrisi, cosa stavano combinando?
A quel punto per saperlo dovevo uscire dalla mia camera, cosa che feci, mi accostai alla porta senza che loro mi potessero vedere e vidi quello che già immaginavo, erano tutti nudi, le donne solo con le calze di seta autoreggenti per renderle più sexy, le scarpe coi tacchi a spillo, mio padre che versava dello champagne nei bicchieri che avevano in mano e qualche battuta detta da lui che li faceva ridere.
Vedevo mia madre col bicchiere in mano e con l’altra teneva il cazzo del marito, muovendolo lentamente, la stessa cosa faceva nonna col cazzo di Ignazio. Ora capivo perché mamma mi aveva risposto così, sapeva tutto ed era d’accordo con loro, quindi era una tresca che durava da molto tempo e credo che avessero lasciato appositamente la porta socchiusa, sapevano forse che li stavo spiando e volevano farmi godere lo spettacolo.
Vedevo adesso nonno che si baciava con la mamma con la lingua in bocca, mentre mio padre baciava sua madre sulle labbra e gli palpava le tette.
Vidi le donne accovacciarsi e slinguare entrambe il cazzo di papà, mentre Ignazio le carezzava. Le loro lingue spesso si toccavano e intrecciavano, le vedevo anche baciarsi tra di loro, pensai che anche il rapporto saffico non gli dispiaceva, infatti poco dopo vidi mia madre sdraiarsi sul letto a cosce larghe e la nonna con la faccia in mezzo, a leccargli la figa, mentre mio padre leccava figa e culo della madre, nonno aveva offerto la sua notevole mazza alla bocca di mamma, che leccava e spompinava il suo cannone, anche lei non riusciva a contenere nella sua bocca la nerchia del nonno per tutta la sua lunghezza.
Con le mani spingeva la testa della suocera a leccarla più forte, mio padre aveva messo tre dita nella fregna di sua madre, e con la lingua gli leccava il buco del culo, quindi infilò anche il quarto dito e la masturbava allegramente, infine, una cosa che non avevo mai visto o almeno vista solo guardando qualche film porno.
Vidi la mano di mio padre scomparire dentro la sorca della nonna, era talmente sfondata la troia che riusciva a prendere la grossa mano di papà, gli senti fare solo un ‘uuuuuuhhhh’ che non era di dolore ma di godimento.

– Ti piace, come mami ti lecca la figa, porcella?

– Siiii’mami’la tua lingua sul mio clitoride è fantastica, mettimi anche qualche dito dentro, e anche un dito nel culo’vedi come ti godo in bocca’sei una porca mami’mi fai godere’se mi lecchi così’col grosso cazzo di papi in bocca che mi ottura la gola’.

– Si, lo sai che sono una porca, ho sempre voglia di fare sesso, non importa con chi’ mi piacerebbe anche leccare la fighetta di Eleonora, chissà come deve essere dolce’.tuo marito mi sta sfondando la figa’ mi sento come una maiala’

Cazzoooo’.la nonna voleva leccare anche la mia figa? Non gli bastava fottersi il figlio e leccare la figa di mia madre, la porca voleva leccare anche la mia fighetta’.certo quello spettacolo adesso eccitava anche me, sentivo la mia figa reclamare, il mio dito accertò che non era un illusione, avevo la passerina bagnata. Ecco perché i maiali avevano lasciato l’uscio aperto, volevano che sentissi cosa dicevano, magari volevano coinvolgermi nel loro incesto.

– Mami, Eleonora è rimasta un po ingenua, non è come Sonia, che adesso fa sesso con noi, ti piace anche la fighetta di Sonia mami?

– Si’è gustosissima, l’ultima volta mi ha goduto in bocca eruttando un sacco di sbroda e poi papi gli ha sfondato la figa col suo cazzone e godeva come una maialina’tutta te’quando mi sborri in bocca’

Le sorprese non finivano mai, Sonia che si faceva scopare dal nonno e leccare la figa dalla nonna’che altro mi dovevo aspettare ancora? Stentavo a credere alle mie orecchie’tutto questo succedeva in casa mia, senza mai aver sospettato nulla? Un incesto dopo l’altro ed io che facevo la figura della cretinetta, che non si era mai accorta di cosa succedesse tra le mura domestiche.
Intanto la mia eccitazione cresceva con lo svilupparsi dell’orgia, avevo messo un paio di dita dentro la mia fighetta bagnata, mentre con l’altra mano stuzzicavo i miei capezzoli, immaginandomi fantasticamente in mezzo a loro. Vedevo che le posizioni erano cambiate. Adesso vedevo mia madre leccare la vulva spanata della nonna che emetteva dei piccoli gridolini di assenso ad ogni colpo di lingua, il magnifico culo di mia madre e nonno Ignazio che gli sfregava la sua terribile mazza nel solco delle natiche, mica aveva intenzione di incularla? Mia madre pensavo che non poteva essere sfondata come la nonna, il quanto il cazzo di papà non era enorme come quello del nonno. Mio padre invece si era messo a cavalcioni sulla testa della madre e gli offriva la verga da succhiare, con mia madre sempre a leccare la figa di nonna, allungando il braccio per titillare con le dita il buco del culo del marito.
Quello che temevo stava per avverarsi, vedevo nonno leccare il culo e sputare sullo sfintere di mamma, poi sulla sua cappella e dopo armeggiare intorno.
Capì che la cappella era entrata quando sentì mia mamma fare ‘ooohhh’ un misto di dolore e di piacere, poi vidi nonno che spingeva lentamente per farsi strada dentro il retto, capì che era arrivato in fondo al momento che i suoi coglioni sbattevano sulla sua figa.
Il porco mi stava inculando la madre sotto gli occhi del marito che guardava eccitato di vedere la sua sposa con quel grosso batacchio nel culo. Poco dopo, i movimenti di Ignazio erano più decisi, affondava il suo cazzo nel retto con ritmo cadenzato.

– Che troia che sei Marta, ti stai facendo inculare da mio padre col suo grosso martello e godi’che puttana! Pensa se ti vedesse adesso Eleonora cosa penserebbe di te’.che sei una gran troia’ed avrebbe ragione’

– Si,’ meno male che non ci vede. Lei è beata nel letto che dorme di la e non ci sente, altrimenti chissà cosa penserebbe di sua madre?…hai ragione Piero, penserebbe che sono una vacca affamata di cazzo e che mi piace anche leccare la figa’. Mafalda’hai la figa che sembra un lago’stai godendo maiala?….

– Siii..zoccola’hai una lingua di fuoco, mettimi la mano dentro, senti quanta sbroda ho’poi sentirvi parlare di Eleonora mi eccita ancora di più’adesso gli berrei tutta la sbroda fosse qui’.sogno la sua fighetta tutta bagnata, anche lei penso sia una porcellina come la sorella,’.mi piacerebbe leccarle tutte e due insieme’

– Io gli sfonderei quel bel culettino’deve essere ancora vergine’vero Marta? Se è troia come te sicuramente ha preso un sacco di cazzi.

I porci dicevano così, ben sapendo che io stavo ad ascoltarli e mi provocavano, la mia figa adesso colava liquido che non riuscivo più a contenere, sentivo lo sciacquio delle mie dita nella vagina, erano vischiose, le portai alla bocca per ripulirli e dopo rimetterli di nuovo dentro.
Si divertivano a giocare con me i maiali, immaginando che ero li a masturbarmi e mi offrivano sempre la posizione migliore affinché potessi vedere bene, ma a quel punto mi era passata la paura di essere scoperta e mi masturbavo con dei leggeri gridolini, che loro facevano finta di ignorare.
Adesso mio padre si era messo sotto e Marta sopra si faceva chiavare la figa, mentre nonno gli teneva sempre piantato il cazzo nel culo. Nonna baciava ora l’uno ora l’altra, poi scendeva a leccare i coglioni del figlio e del marito, coprendomi la visuale, poi si spostò e si mise in piedi con le cosce divaricate in modo da permettere a mia madre di leccargli la passera grondante.
Lo spettacolo era formidabile, la mia figa sempre più vogliosa che mai. Io che mi trattenevo per non catapultarmi in quella stanza ed unirmi a loro in quell’orgia, ma con la forza della ragione riuscivo a resistere. I porci davano libero sfogo alla loro lussuria e forse godevano maggiormente a sentirsi osservati.
Le donne adesso erano messe a pecorina col culo rivolto verso di me, e potevo vedere come le chiavavano, passando dalla figa al culo, i due uomini se le scambiavano, l’orgia era al suo culmine, sentivo che erano tutti pronti a godere e io mi tenevo pronta a godere con loro.
Mentre mio padre gli pompava il culo, mia madre si masturbava la figa, facendo la stessa cosa di nonna.
Il ritmo era indiavolato, la prima a venire fu mia madre, senza nessun ritegno seguita a ruota dalla nonna con gli uomini che gli avevano riempito di sperma i culi, ed io con loro.
Il mio gridolino ero sicura che fosse stato sentito da loro, ma erano troppo occupati per pensare a me, mio padre aveva sfilato il cazzo dal culo e nonna gli leccava i residui di sperma e poi con la lingua leccava la sborra che usciva dal culo di mia madre. La mamma fece lo stesso con lei e il nonno leccando e inghiottendo lo sperma.
Dopo che ebbero finito si girarono verso la porta, senza dire niente con un sorriso beffardo sui loro visi, come a dirmi: ‘ti è piaciuto lo spettacolo?’
Io corsi nella mia stanza con un senso di vergogna e mi misi a piangere, non per lo spettacolo ma per essere stata sbeffeggiata e derisa da loro.
Il mattino, tutti eravamo in giardino a fare colazione, non avevo il coraggio di guardarli negli occhi, stavo con la testa bassa, aspettando che loro dicessero qualcosa, fu mia madre ad interrompere il silenzio:

– Hai dormito bene dopo lo spettacolo di ieri sera?

– Non tanto, ho pianto per diverso tempo, non mi è piaciuto il modo con cui vi siete presi gioco di me.

– Ma no tesoro, non era nostra intenzione, volevamo solo eccitarti per farti prendere parte al gioco, ma tu non sei entrata. Volevamo farti capire che non c’è niente di male a fare quello che noi facciamo, l’importante per noi è trarre il massimo divertimento. Per me e tuo padre è un ottimo diversivo per sfuggire alla routine di tanti anni di matrimonio e ravvivare sempre il nostro rapporto ed amarci sempre come il primo giorno. Tante coppie per sfuggire alla noia magari si cornificano a vicenda, noi facciamo tutto alla luce del sole’

– Forse io non ho capito le vostre intenzioni, vedervi sorridere mi sembrava una derisione nei miei confronti e le battutine salaci della nonna, mi facevano sentire una scemetta, ingenua’.

– Scusami tesoruccio, se questo ti ha offesa non era mia intenzione, lo sai che la nonna ti vuole bene, dai vieni a darmi un bacetto’.ti chiedo ancora scusa

Mi alzai per dare un bacio alla nonna sulla guancia, ma lei mi porse le labbra, gli diedi un bacio sulla punta delle labbra. Poi gli chiesi se era vero quello che avevo sentito dire, che gli sarebbe piaciuto leccarmi la fighetta?

– Certo tesoro, che mi piacerebbe, ma nessuno ti forzerà mai a fare una cosa che tu non voglia, se un giorno tu decidessi di fare qualsiasi cosa, sarebbe solo una tua libera scelta.

– Ma è vero quello che avete detto su Sonia’.che anche lei ha fatto il sesso con voi?

– (Mia mamma) Si è vero, tua sorella è arrivata un po’ prima di te, scoprendo la nostra tresca, come è successo a te adesso. Una sera era talmente eccitata dai nostri amplessi e si è lasciata coinvolgere, adesso fa sesso con tutti noi, quando siamo a casa ogni tanto condivide anche il nostro letto e noi siamo ben felici di accoglierla.

– Ma’mamma questo è incesto, viene condannato da tutti, e fino ad ora io ho pensato come tutte le persone di questo mondo, che questo è un peccato e non si possa fare.

– Questa è la cultura dei benpensanti, dei bigotti’. Che magari dicono questo’.e poi nelle loro case fanno i maiali, tu sei rimasta un poco ingenua figlia mia’ognuno esprime la sua sessualità nel modo che più gli piace’noi abbiamo fatto questa scelta e siamo contenti e non ci frega niente di quello che pensano gli altri. A noi piace così e finché la cosa è di nostro gradimento, continueremo a farlo.

– Mamma, io non mi sento ancora pronta, anche se devo ammettere che ero molto eccitata ieri sera, non riesco ancora ad immaginare come posso farmi baciare da tutti voi, che fino a ieri vi vedevo come i miei genitori, i miei nonni, sorelle e fratelli’.forse mi ci vorrà un po di tempo’.non lo so’.vedremo’

– (mio padre) Eleonora, come ti ha detto già nonna e fatto capire anche mamma, nessuno di noi si permetterà mai di fare qualsiasi cosa che tu non sia d’accordo. Se un domani ti dovessi sentire pronta sarai tu a farcelo capire, per il resto il nostro amore per te come figlia rimane invariato, ti vorremo sempre bene.

– Ma questa notte, rifarete ancora l’orgia?

– Non lo so, non ne abbiamo parlato, le cose vengono da se, non le programmiamo’dipende da come ci sentiamo, dal nostro desiderio sessuale, a nonna non bisogna mai chiederglielo, lei è sempre pronta’. Ahahahahah’..vedi il povero nonno come l’ha ridotto”ahahahahaha’..tutto minghia’.

– (nonno) ha ragione Piero, tua nonna è una sanguisuga’ha sempre voglia’e per lei è sempre una festa quando voi venite’.doppia razione di cazzo’ e come hai visto gli piace anche leccare la figa’ehehehe’

– Magari, facciamo così’.stasera se lo farete, lasciate la porta aperta ed io vi guarderò senza nascondermi e mi masturberò davanti a voi’se voi siete d’accordo?

– (nonna) certamente che siamo d’accordo piccolina, potrai goderti lo spettacolo in prima fila’.eheheheh’ senza pagare il biglietto!

– ahahahahahahahaha

A quella battuta risero tutti ed anche io, non potei fare altro che ridere con loro. La tensione si era allentata e il resto della giornata passò in allegria. Mio padre ci portò tutti quanti al lago vicino, dove facemmo il bagno tutti in costume. Mia madre era la più ammirata della spiaggia, col suo bikini molto ristretto che riusciva a malapena a nascondere il triangolo della figa e le punte dei capezzoli, lasciando quasi scoperte le sue chiappe.
Il suo culo era veramente bello, vedevo gli occhi degli uomini e anche di qualche donna puntati su di esso, mi sentivo orgogliosa di avere una mamma così bella, mentre la nonna con un costume molto più castigato non poteva reggere il confronto con la mamma, anche se per l’età che aveva era ancora molto appetibile, visto anche come la trombava mio padre, col suo gran culone e quelle tette esagerate. Mentre nonno riusciva male a nascondere la sua enorme fava anche in posizione di riposo, sotto il costume aderente.
Mio padre a vedere tutti gli sguardi indiscreti riservati alla sua consorte provava un piacere ad immaginare che tutti quegli uomini avrebbero voluto violare quel culo e questo lo faceva eccitare, il bozzo del suo pene, sdraiato sotto l’ombrellone non lasciava dubbi, quindi chiamò accanto a se Marta, dopo anche me e i nonni.
Fece mettere mia madre sdraiata col culo rivolto verso di lui, io e i nonni davanti come paravento, in modo da coprire da sguardi indiscreti, quello che stavano per fare. Papà scostò il filo interdentale sulle chiappe di mia madre, poi si sputò sulle dita per insalivare il retto di Marta, quindi puntò deciso la cappella sull’ano, il suo cazzo entrò subito nel profondo, fino ad arrestare le sue palle sulle chiappe di mia mamma.
Noi girati di spalle a loro per controllare che nessuno si avvicinasse, e comunque non potevamo fare a meno di girare di tanto in tanto la testa per guardarli. Mio padre si muoveva lentamente dentro il retto di sua moglie, mia madre godeva con piccoli ‘ ooohhh’ e mordendosi le labbra, mia nonna arrapata, riusciva a stento a trattenersi per non buttarsi anche lei nella mischia e si passava la lingua tra le labbra, guardando me e il nonno’la porca riusciva a godere anche così’ogni tanto allungava la mano e toccare i coglioni del figlio, mentre nonno toccava le cosce della nuora, mentre io sentivo il prurito nella mia fighetta che ormai conoscevo bene.
Quando si vedeva qualcuno troppo vicino, facevamo un colpettino di tosse per far capire loro, mio padre rimaneva immobile e chi guardava non poteva vedere niente, oltre che due persone abbracciate come se dormissero. Quando il pericolo era passato altri 2 colpetti di tosse che voleva dire via libera.
Oltre a vedere due persone che stavano facendo sesso, negli sguardi c’era il loro amore, mia madre felice di ricevere il dardo del marito nel culo, incurante comunque che qualcuno li potesse vedere oltre a noi.
Sentivo la mia figa bagnata ma non potevo toccarla, rischiavamo di finire dentro per scandalo in luogo pubblico, quindi aspettai la fine del coito, mio padre riverso lo sperma dentro il retto di mia madre, poi si baciarono appassionatamente, poi mamma corse verso il lago per ripulirsi dello sperma che colava, mentre io guardavo le sue magnifiche chiappe ballonzolanti allontanarsi. Mio padre ci guardò tutti come segno di ringraziamento per esserci prestati al gioco e immaginando come soffrivano i nonni che erano rimasti a guardare senza potersi aggiungersi a loro, ma c’era tempo per recuperare.
Mi sentivo adesso particolarmente euforica, non mi sentivo più esclusa, mi sentivo una di loro, durante il viaggio di ritorno dal mare tenevo abbracciata nel sedile di dietro la mamma, che mi riempiva di bacini e talvolta anche un bacino casto sulle labbra, poi abbracciavo anche la nonna, poggiando il capo sulle sue enormi tette, intanto che mi carezzava i capelli. Speravo in cuor mio che la sera avrebbero ripetuto la scena hot della sera precedente, sentivo che dentro di me qualcosa era cambiato’non sapevo cosa’ma ero rilassata, anche quando la mamma e la nonna poggiarono la mano sulle mie cosce, lo sentivo come un gesto d’affetto e non come se volessero invogliarmi a fare sesso. Quando arrivammo a casa, ognuno andò nella sua camera, per fare la doccia e prepararsi per la cena.
Quando fu l’ora ci ritrovammo tutti nel soggiorno, io avevo un paio di shorts molto aderenti che valorizzavano il mio sedere, con una camicia bianca abbastanza larga allacciata alla vita, senza reggiseno che quando mi chinavo si potevano vedere le mie tettine, mamma invece sempre bellissima, aveva un pareo trasparente legato alla vita ed un corpetto molto leggero che lasciavano scoperte la parte alta delle sue tette, mentre nonna aveva una tunica larghissima disegnata con delle rose e molto trasparente, con sotto mutandine sexy come il costume che portava la mamma al mare e senza reggiseno, per cui ad ogni movimento le sue grosse tette ballonzolavano.
Gli uomini avevano indosso solo degli shorts molto larghi, mio padre una maglietta bianca e nonno una camicia a quadri aderente al suo esile busto.
Sulla tavola c’erano un paio di bottiglie di vino Chianti ‘ Gallo Nero, una bottiglia di Coca Cola, forse per me e una bottiglia d’acqua naturale. Nonna aveva preparato una cena veloce aiutata da mia madre, un pollo al forno con le patatine, un insalata e poi formaggi vari e salumi anch’essi vari.
Quella sera bevetti anch’ io il vino, oltre la quantità che ero solita bere, volevo quasi ubriacarmi, mio padre che si era accorto, mi disse di non esagerare, bastava solo la quantità per tenermi allegra altrimenti dopo mi sarei sentita male, quindi l’ascoltai e feci come lui mi aveva chiesto, alternando vino, acqua e Cola. Tutti erano contenti della mia presenza lo vedevo dai loro sorrisi e dalle coccole che mi facevano.
Quando finimmo di cenare, aiutai mamma e nonna a rigovernare, poi ci sedemmo tutti insieme nel divano angolare, mio nonno mise qualche bottiglia sul tavolino davanti a noi, limoncello, whisky e una di amaro, io presi un limoncello e poi un po di whisky, nessuno era ubriaco, eravamo tutti allegri e su di giri, capivo che da li a poco sarebbe scoppiata la sarabanda, ero pronta ad affrontarla.
Fu mio padre ad aprire le danze, baciandosi con mia madre. Baciandola prima lievemente poi con sempre maggiore intensità fino a vedere mia madre che gli teneva le mani nei capelli e muoveva il capo per combaciare perfettamente con la bocca di Piero, non vedevo le loro lingue, solo saltuariamente, quando cercavano di prendere fiato.
Poi fu la nonna, eccitata dal mare ad avvicinarsi a loro e carezzarli entrambi sulle cosce, intanto che mamma e papà continuavano il loro bacio forsennato.
La nonna mise la sua mano sul bozzo di papà, sopra gli short e l’altra all’attaccatura delle cosce di mamma sopra le sue striminzite mutandine, seguendo con le dita la lunghezza della sua fessura, mentre nonno sul divano lasciava fare, e si strusciava la fava sugli short, mentre io guardavo con interesse quello che loro facevano.
Nonna avete tirato fuori il cazzo del figlio e glielo massaggiava delicatamente, e con un dito dopo aver spostato le mutandine della mamma glielo teneva dentro la sua passera.
Capì che non saremmo andati in camera da letto ma che tutto si sarebbe svolto li sul divano, d’altronde per me era meglio, la visuale era ottima.
Cominciai a sentire i primi mugolii della mamma che muoveva il bacino per ricevere meglio il dito della nonna, intanto che la nonna aveva preso in mano il cazzo di suo figlio e glielo smanettava, poi vidi che avvicinava la bocca agli altri due, scambiandosi un bacio a tre, le loro lingue guizzavano da una bocca all’altra, la mia figa sentivo che si svegliava e me la massaggiavo sopra i miei short aderenti, le mie tettine erano schizzate fuori della camicia, desideravo che qualcuno me le baciasse, ma non avevo il coraggio di chiedere, guardai il nonno che aveva tirato fuori il suo bastone e gli toccai un ginocchio.
Lui capì, e si avvicinò per prendermi le tettine in bocca. Sentire la mia carne giovane, automaticamente il suo cazzo sobbalzo, estendendosi per tutta la lunghezza dei suoi 27 centimetri, io timidamente allungai una mano per tastarlo, per la prima volta toccavo un uccello di quelle dimensioni, pensai che per masturbarlo avrei dovuto utilizzare tutte e due le mani talmente era grande.
Nonno mi aveva preso tra le labbra i capezzoli ritti come due chiodi e passava la sua lingua ruvida, tramettendo alla mia passerina brividi di piacere, adesso tutti erano a guardare me e il nonno e quello che facevamo, io sapevo che avrei fatto tutto, meno che farmi chiavare.
Non volevo fare questo, volevo arrivarci per gradi anche se la mia figa reclamava il cazzo, volevo far prevalere la ragione. Mi levai gli short e gli slip mettendo a nudo la mia fighetta, mia nonna che non aspettava altro, si catapultò inginocchiandosi in mezzo alle mie cosce, sentì subito la sua lingua sul mio bottoncino dove ero solita masturbarmi, dovevo dire che la sua lingua era meglio del mio dito, feci scivolare il culo verso la sponda del divano per permettere alla sua lingua di entrare dentro la mia fessura, aveva una lingua favolosa.
I ragazzi della mia età che avevano leccato la mia figa erano niente in confronto, mi leccava in modo sapiente e preciso sapeva dove andare per stuzzicare e trovare il famoso punto G. Non ci volle molto perché facessi la mia prima sbrodata, gli venni in bocca secernendo il mio liquido tutto sulla sua lingua e in bocca. Lei beveva leccandosi le labbra fino a che la sentì esclamare: delizioso!
Continuò senza smettere di torturarmi la figa, intanto mio padre si era postato dietro di lei che era a culo ritto e gli piantò il cazzo nello sfintere ormai sfondato. Mia madre mi venne vicino inginocchiata sul divano baciandomi con la sua lingua.
I suoi baci erano deliziosi, anche questo per me fu una prima volta, il mio primo bacio lesbico e incestuoso, ricambiai il bacio con la stessa intensità le nostre lingue si intrecciavano, le nostre bocche combaciavano, nonno lasciò le mie tette e si pose dietro di lei, trovando subito il buco della figa per spingerlo fino in fondo al suo utero.
La spinta del nonno, spingeva il corpo di mia madre verso di me, per sorreggersi mi teneva le braccia intorno al collo e tra un bacio e l’altro mi diceva: ti amo!
Nelle sue braccia mi sentivo protetta, era una sensazione unica, sentivo il suo amore per me come fino ad ora non avevo mai sentito. Mia nonna che mi leccava la figa che subiva l’ennesimo attacco nel culo dal figlio, che la spingeva sempre di più con la lingua ad entrare dentro il mio buco.
La mia passerina colava come un fiume e lei si beava di quel nettare, dopo 10 minuti di quell’andazzo, mio padre si scambiò, il posto col nonno. Voleva anche lui adesso incularsi la sua bellissima sposa, io stessa gli presi il cazzo nelle mani e dopo avere bagnato con la mia saliva lo sfintere della mamma, gli guidai il cazzo nel culo, mio padre per ringraziarmi si allungò per baciarmi, gli detti la mia lingua e mi baciò con la stessa intensità con cui mi aveva baciato la mamma.
Sentivo che da li a poco avrei avuto il mio secondo orgasmo, con la lingua della nonna che si incuneava in tutti gli anfratti, adesso, mi aveva sollevato le gambe per leccarmi anche il sedere, era delizioso anche quello, con la lingua a spatola saliva e scendeva dalla mia passera al buco del culo, mia mamma che mi leccava i capezzoli e me le stringeva con le dita, questa volta il mio orgasmo fu violento senza ritegno, senza nessuna vergogna:

– vengooooooo’..mammaaaaaa”vengooooo’.papààààààà’..vengooooo’.nonniiiiiiii’..uuuuuuhhhhh
come è bellooooooo”eccezionaleeeeeee”..aaaaaahhhhhh’..che sbrodataaaaaa”uuuuuffff”.

– Bravissima bambina mia’..lasciati andare’.amore di mamma”goditi’.questi momenti’.brava’.

Adesso sentivo come un debito verso di loro, mi alzai feci mettere le due coppie una vicina all’altra e con le mani massaggiavo i coglioni degli uomini e i buchi liberi delle donne, poi avvicinai la mia lingua sostituendo le mani, la mia lingua aveva il potere di eccitarli ancora di più, sapevo che gli piaceva il linguaggio osceno, mi feci coraggio e dalla mia bocca uscirono parole che non avevo mai detto fino ad allora:

– Pà, spaccagli il culo a questa troia della mamma’.e tu nonno sfondala quella puttana, sfondagli anche il culo alla bagascia’. Ti piace mamma’.la tua figlia troia?….ti piace farti fottere come una maiala’..prima dal nonno e poi dal cornuto di tuo marito?….ti piace vaccaaa’.dillo’..

– Si amore’.sono una troiaaaa’.mi piace farmi sfondare dalla mazza del nonno’.sono una porca’.

– E tu nonna cosa sei?….sei una vacconaaaa’.più della mammaaa”.sei una bagasciaaaa’.tutta sfondataaa’.vero puttanonaaaa’.dilloooooo’..

– Si’.teosoroooo di nonnaaaaa’..sono una vacconaaaa’.tutta’sfondataaaa’.e mi piace’..sentirmi’.. troiaaaaa”voglioooo’.godereeee”

– E tu pà’.sei contento di avere’una moglie’.così’.troia?…..di fotterti tua madre’..sei un porco’.. dillo’.che sei un maiale’.voglio sentirtelo direeee’.porcoooo’

– Eleonora, sono un porcooooo’.si’.mi piace’.sentirmi’.maiale’.e di scopare’.anche quella’puttana di mia madreeee’..siamoooo’.tutti quanti porciiii’.

– Braviiii’.ma che bella famiglia di depravati’..vi piaceeee’scoparvi’.figliii’.genitoriiii’. e adessooo voleteeee’.fottereeeee’.la vostra bambina’..verooooo’..maialiiiiii’ditelooooooo”.

– Siiiiii”.vogliamooooooooooo”..

– E invece noooooooo’.dovrete sudarvela’la mia fighetta’.porciiiii”adessoooooo’..sborrateeeeee’ voglioooooo’che mi sborriate in facciaaaaa’.non in boccaaaa’..dopo ci penseranno le due troieeee a berla”forzaaaa’..io sono pronta”

Quelle mie parole ebbero il potere di far venire come troie le due donne, gli uomini tirarono via i cazzi per sborrarmi in faccia come avevo ordinato loro, mi scaricarono un fiume di sperma, imbrattandomi il viso e anche i capelli, mia madre e la nonna raccolsero con la lingua lo sperma, baciandosi davanti a me e passandoselo da una bocca all’altra, lasciando dei filamenti che congiungevano le loro labbra, io le aiutavo con le dita, prendendo anche lo sperma sui miei capelli e facendoglielo ingurgitare.
Alla fine stracchi andammo a letto, e quella notte io dormì per la prima volta coi miei genitori che mi coccolarono. Mi sentivo felice in mezzo a loro.
Quando tornammo a casa, ero curiosa di parlare con mia sorella Sonia, per capire cosa ne pensava lei di quella situazione in cui era passata prima di me.
Un pomeriggio che lei era in casa, andai a trovarla in camera sua. Era sdraiata sul letto, stava ascoltando della musica, con le cuffie attaccata alle orecchie, aveva solo le mutandine e il reggiseno. Quando mi vide non rimase sorpresa di questa mia visita, forse se l’aspettava, tolse gli auricolari dalle orecchie, e mi fece un sorriso a 32 denti.

– Ciao Sonia, disturbo?
– No, no Eleonora’prego accomodati pure’siediti sul letto qui vicino a me. A cosa devo il piacere di questa tua visita?…in genere non vieni mai a trovarmi, sei sempre riservata.
– Hai ragione’forse è la mia timidezza, penso sempre di disturbare.
– Ma no sorellina, perché devi pensare questo’io adesso sono contenta che tu sia venuta in camera mia, così magari possiamo parlare un poco’se ti senti più comoda, sdraiati vicino a me’
– No’preferisco adesso rimanere seduta’perché voglio domandarti alcune cose’
– Si’dai’parla’ ti ascolto!
– Sonia, tu sai che il week-end scorso sono stata dai nonni con mamma e papà?
– Si, lo so! Spero che ti sei divertita? Io quando vado dai nonni mi diverto sempre, qualche volta sono andata anche da sola, prendendo la corriera. Quando ho voglia di scaricare la tensione, una gita in campagna è quello che ci vuole. Dopo mi sento meglio!
– Beh’si’mi sono divertita anche io, questa volta’ma io’ sai’che voglio parlarti di altro’..
– (Sonia facendo la gnorri)’ah’si’cosa c’è che mi vuoi dire’hai visto qualche cosa di strano?
– Si’ecco’proprio di questo volevo parlarti’tu sai che i nostri nonni’e i nostri genitori’.praticano l’incesto?
– ‘..Si, lo so! ‘Già da diverso tempo, e non ci trovo niente di strano se a loro piace così, non sarò certo io a dire a mamma e papà cosa debbono fare.
– Ma’da quello che hanno detto i nonni e confermato da papà e mamma, sembra che anche tu partecipi ai loro giochi’ con grande divertimento!
– Effettivamente è così! La prima volta ho provato uno choc, come penso sia successo a te, ma poi ho apprezzato, e ho scoperto che mi piace, sentire l’amore dei nonni, di mamma è papà è una cosa meravigliosa, mi sento sempre coccolata da loro’. qualche volta dormo in camera con loro, quando sono disponibili e vogliono farmi un po di ‘coccole’.
– Si’anche a me è successo la stessa cosa, prima li ho spiati. La prima volta ho addirittura pensato che avevo solo sognato, ma poi quando la cosa si è ripetuta ho capito che non era un sogno, ma che era tutto vero, ne ho parlato con mamma, credendola all’oscuro di tutto, ma lei invece sapeva tutto. E mi hanno portato con loro, sperando di coinvolgermi nel loro incesto.
– Quindi hai partecipato anche tu? Hai fatto il sesso con loro?
– Si, solo in parte, non mi sono lasciata penetrare, anche se avevo voglia’anche perché avevo paura che mi venissero dentro, non prendo la pillola.
– Beh’se non ti sentivi ancora pronta hai fatto bene’io che invece ho già fatto tutto con loro, posso assicurarti che sentire la mazza del nonno è una cosa che ti fa andare fuori di testa, e la lingua della nonna ti fa sbrodolare in continuazione, mentre con mamma e papà godiamo molto e mi sento protetta.
– Ma ti piace farti baciare anche dalle donne?
– Certo, con loro ho scoperto anche quest’altro lato della mia sessualità, quando bacio la mamma non vorrei smettere mai, la sua lingua e dolcissima e mi fa godere solo baciandola.
– Hai ragione, anche a me è piaciuto molto baciare la mamma e leccargli il sesso.
– Eleonora, non ti devi vergognare di chiamare le cose con il loro vero nome: la figa! la figa e il culo di mamma, il cazzo di papà, tu sai che loro amano questo linguaggio osceno?
– Si, lo so’ Sonia, certo cose magari riesco a dirle solo quando sono eccitata.
– Ahahahahah’La mia sorella timidona’dai vieni qui che ti do un bacio.

Mi avvicinai a Sonia per farmi dare un bacio casto sulla guancia, invece lei mi porse le labbra e mi baciò sulla bocca, sentì la sua lingua incunearsi tra le mie labbra, schiusi anche io le labbra e ricambiai il bacio. Lei mi trascinò nel letto e mi fece sdraiare accanto a lei. Poi si staccò dalle mie labbra e mi guardava coi suoi occhi bellissimi e con la mano mi carezzava il braccio.

– Devi sapere che ci sono altre cose, che ancora non conosci?
– Ancora? Dimmele Sonia, voglio saperle.
– No, Eleonora io posso parlare solo su quello che già sai, il resto lo scoprirai anche tu col tempo, segui con attenzione i movimenti di tutti e forse riuscirai a capire meglio cosa succede intorno’
– Vuoi farmi capire che anche gli altri nonni’..i gemelli’..o cosa?
– Io non ho detto nulla, non ho fatto nomi e niente’resta a te scoprirli’

Quello che veniva di dirmi in quel momento Sonia, mi lasciò basita, dovevo scoprire ancora tante cose che non sapevo? Cosa c’era ancora che ancora non conoscevo? Visto l’argomento di cui parlavamo, mi venne automatico pensare agli altri nonni e ai miei, fratello e sorella. Ma Sonia nonostante le mie insistenze non volle dirmi di più.

– Eleonora, ti prego non insistere, le cose sono belle se si scoprono da sola come ho fatto io.
– Ok. Ok, non insisto più, raccontami come è successo che hai scoperto la tresca dei nostri genitori coi nonni e come ci sei arrivata anche tu’.a farti’.scopare!
– Probabilmente come è successo a te, ero a casa dei nonni insieme a mamma e papà, ero uscita per fare una passeggiata nel bosco vicino, in mezzo alla natura, dicendo che sarei rimasta almeno un paio d’ore fuori. Ma dopo circa 10 minuti, mettendo un piede in fallo, presi una distorsione alla caviglia, quindi lentamente zoppicando ritornai a casa per farmi medicare. Quando arrivai non vidi nessuno nel giardino dove li avevo lasciati, quindi entrai in casa e sentì dei gemiti provenire da sopra dove ci sono le camere, salì le scale. Avevano lasciato la porta aperta, quindi vidi che erano impegnati a scopare. Anche loro mi videro. Rimasero un po stupiti nel vedermi ed io con loro, per quello che vedevo in quel momento. Poi mamma, intuendo che c’era qualcosa che non andava mi chiese cosa c’era, perché ero tornata indietro così presto. Piangendo gli spiegai cosa era successo, mi fecero sdraiare nel letto e tutti si prodigarono nel curarmi. Rimasero nudi come erano, misero del ghiaccio sulla caviglia e lo fasciarono con una garza, intanto che mi carezzavano le gambe e i piedi. Mi sentivo tremendamente coccolata, che quasi il dolore era sparito e volevo ancora le loro carezze, mamma mi era vicino col suo viso e mi dava i bacini, tenendomi il viso tra le sue mani, quando sentì la sua bocca avvicinarsi alla mia, chiusi gli occhi aspettando il suo bacio. Sentì le sue belle labbra, aprì le mie e spinsi la mia lingua dentro la sua bocca. Era un bacio bellissimo, la sua lingua giocava con la mia, quando aprì gli occhi vidi i cazzi di papà e di nonno già belli tesi, la nonna mi tolse i jeans e le mutandine delicatamente per non farmi male al piede, intrufolò la sua lingua dentro la mia figa che si era bagnata per il bacio di mamma. Poi il resto venne di conseguenza, mi ritrovai il cazzo di papà nella bocca e quello di nonno in mano mentre mamma mi leccava le tette. La nonna con la sua sapiente lingua mi fece sbrodare nella sua bocca, poi mamma e nonna mi tennero le gambe alzate e fui infilzata prima da papà e poi dal nonno che mi sborrarono dentro facendomi avere un altro orgasmo, poi fu il turno di mamma a leccare la figa fradicia di sperma e mi ripulì tutta con la sua lingua, ed ebbi un altro orgasmo. Infine papà mi violò anche il culo, mentre nonno si dovette accontentare per il momento di guardare e farsi spompinare dalla mamma e dalla nonna, insieme. Babbo, mi scaricò la sua sborra nel culo ed ebbi ancora un orgasmo, ma per la prima volta fu un orgasmo anale. Godetti sia con la figa ed anche col culo. Ecco ti ho detto tutto, in seguito abbiamo avuto altri rapporti e nonno alla fine con il suo bastone mi ha spanato anche il culo e adesso godo anche con la sua enorme nerchia nel sedere.
– Sei proprio una troia Sonia’non pensavo che tu fossi così porca, anche se sei una ragazza esuberante non credevo di avere una sorella così vacca’
– Eleonora, sono una troia perché mi piace il cazzo e farmi chiavare? Allora si, sono una puttana, l’importante per me come dice mamma è godere, se poi sono i tuoi parenti a fotterti e godi lo stesso ed anche di più, perché dovrei rinunciare? A me piace così!
– Sonia, forse avete ragione tu e mamma, io arrivo solo adesso a scoprire queste cose, prima non pensavo minimamente che si potesse fare il sesso coi propri parenti. Adesso che ho provato, posso dirti che mi è piaciuto e penso che ‘.voglio continuare’in questa ricerca di un nuovo piacere.
– Brava sorellina, che ne dici se adesso ci mettiamo un poco in libertà, io ho la figa bagnata a raccontare e pensare alle cose che ti ho appena detto e tu?
– Aspetta che controllo’..mmmm’si è bagnata anche la mia, aspetta che mi spoglio!

Rimasi nuda, mi misi accanto a Sonia che intanto si era liberata delle mutandine e del reggiseno. Il suo seno con dei grossi capezzoli, rispetto al mio sembrava esagerato, la sola cosa che avevamo in comune erano i capezzoli, lei li carezzò facendoli ergere, poi mise le sue labbra e la sua lingua titillandomi, io avevo le mani sul suo culo polposo e sodo e incuneavo le mie dita nel solco delle sue chiappe. Iniziammo a baciarci con la lingua in bocca mentre ci strusciavamo il ventre l’una con l’altra, spingendo con le natiche e aiutandoci con le mani per avere maggior spinta, le nostre lingue frugavano dentro il palato, sentivo il bottoncino del mio clitoride che voleva essere stimolato, Sonia lo capì subito, mise la testa in mezzo alle mie cosce leccandomi il clitoride, poi si girò a 69 dandomi la sua figa da leccare, allungai la lingua dentro il suo buco pieno di umori, risalendo verso il suo culo aperto, titillandogli la rosetta al centro, la sentivo sopra di me mugolare e contorcersi, io spingevo il mio pube verso l’alto per permettergli di andare più profondamente, fu così che ci trovò mia madre entrando all’improvviso!

– Brave le mie porcelle, vi state divertendo senza la vostra mamma, vedo che Eleonora comincia a prenderci gusto, brava’brave le mie bambine, adesso mamma vi aiuta a godere meglio, su Sonia, lascia un po di posto che voglio leccargliela insieme a te, anzi fai mettere sopra Eleonora, così mentre tu gli lecchi la fighetta io mi occuperò del suo culo.
– Si, mamma, ma dopo voglio godere anche io così, mi dovete leccare anche a me figa e culo
– Certamente tesoro! Ora occupiamoci di questa troietta, leccala bene che deve sbrodare come una maiala, voglio sentirla gridare per il piacere!
– Mamma voglio godervi in bocca’si’.è bello’come mi state leccando’.mmmm’la tua lingua’.si continuate così’dai’.che tra poco’vi sbrodo’.mmmmm’la lingua’Sonia’la tua lingua’dentro la figa’mi fa impazzire’si’mamma’anche il tuo dito’.nel culo’.mmmm’.che troia che sono’vero’ mamma, Sonia’vero che sono ‘una bella troietta???
– Si, tesoro, amore di mamma’stai per diventare una bella troia’.quando avrai preso’anche i cazzi’ il tuo processo di troia sarà terminato’.
– Verò mamma, la sua figa cola come un colabrodo’.mmmm’.che buon sapore’.mi piace’molto’. il tuo sapore’sorellina’.daiiii’.sborraaa’.che dopo’voglio’pisciarti anch’io la mia sbroda’in quella boccuccia da puttanella’.
– Uuuuhhhh’che brave che siete’le vostre’lingue’.le sentooooo’..uuuhhhhh’che goduriaaaa’. ancora un poco’e vi’.do’.la mia’.sbrodaaaa’col dito’nel’culo’.più veloce’mammaaa’..
– Daiiiii’.piccolinaa’dagli’la sbrodaaa’.alla tua sorella’.non vedi’che è li che aspetta’.daiiii’. riempila’che è una golosonaaaa’.daiiiiii’.porcaaaaa’..
– Vengooooooo’.siiii’..vengooooo”uuuhhhhhh’.siiiiii’.uuuuhhhh’gli doooo’.tutta’la ‘sbroda bevilaaaa’vaccaaaa’beviiiiii’tuttoooo’.cosiiii’.porcaaaaa’uuuuuhhhhhh”

Venni come una troia nella bocca di mia sorella, che leccava tutto, con grande golosità cercando di andare nel più profondo della vagina, e mamma la baciava, gustando anche lei il sapore della mia figa.
Dopo fu la volta di Sonia ad essere leccata, la mamma si era messa sotto di lei e gli leccava la vulva, mentre io gli tenevo le chiappe aperte di quel bel culone che faceva impazzire gli uomini e giravo intorno al suo ano con la mia lingua, poi gli misi un dito nel culo, ma lei disse che ne voleva almeno tre. Certo come aveva raccontato se prendeva anche il cazzone del nonno, voleva sentirsi sfondata per godere come una maiala.
Io allungavo la lingua per arrivare alla figa di Sonia, trovando anche la lingua di mamma, volevo sentire anch’ io il sapore della sua gnocca nel momento che avrebbe sbrodato e scambiare il sapore con la bocca di mia madre.
A sentirsi riempita nel culo e leccata dalle nostre lingue, non ci volle molto per far godere Sonia. Venne con un orgasmo bestiale, irrorandoci la faccia con la sua sborra, che io e mamma ci scambiavamo e leccandoci il viso per non lasciare nessuna goccia.

– Che bella sbrodata mi avete fatto fare, sentire le vostre lingue sulla passera è stato favoloso e le dita di Eleonora nello sfintere, la troietta ci sa fare!
– Ehi’non penserete di lasciare vostra madre a secco! Voglio anche io la mia parte’puttanelle, non penserete di cavarvela così’.su’voglio sbrodarvi’in bocca’aspettate che mi posiziono’.

Mamma si mise in una posizione strategica, posizionò i suoi ginocchi all’altezza della testa rimanendo con la testa e i ginocchi che poggiavano sul cuscino, col busto ritto in equilibrio, offrendo la sua figa e il suo culo aperti in maniera oscena, Sonia a cavalcioni sulla sua faccia gli teneva le braccia dietro le spalle per sorreggerla e aveva la sorca della mamma piazzata davanti a lei. Gliela leccava con la lingua a pennello, mentre io in ginocchi dietro la sua schiena leccavo il suo ano, cosa che mi permetteva anche di infilargli tre dita nel culo, che muovevo dentro il suo retto con colpi regolari, intanto che leccavo intorno al suo buco di culo e insalivavo le mie dita.
Dopo tre minuti di quel trattamento, si aprirono le cateratte della sua figa, inviando un misto di pipì e succhi vaginali, che io e Sonia ci apprestammo a raccogliere e scambiarci con la lingua.
Mamma si mise anche lei in ginocchio sul letto, baciando le sue figlie per l’orgasmo che gli avevano procurato, fu un bacio a tre con la lingua. Avevo avuto la mia prima esperienza lesbica.
Dopo quella esperienza lesbica con la sorella e la madre, e dopo quello che gli aveva detto Sonia, Eleonora voleva indagare e scoprire cos’ altro si celava fra le mura domestiche, la migliore era agganciare sua madre, sperando che non fosse reticente come sua sorella.
Adesso con sua madre aveva un buon rapporto confidenziale, magari lei si sarebbe esposta e con questo desiderio, aspettò che la madre si ritirasse in camera per fare il suo riposino pomeridiano e andò a bussare alla sua porta.
Senti la voce della mamma che gli disse di entrare. Lei entrò e vide la madre che si stava spogliando per mettersi comoda, Eleonora ammirò ancora il corpo della genitrice, sempre bellissima, tutto al punto giusto, le sue labbra meravigliose di cui lei si era cibata e i suoi occhi bellissimi.
Marta vide come la figlia la guardava, forse pensava ancora alla lesbicata del giorno prima?
Marta la invitò a mettersi comoda anche lei, Eleonora non voleva mettere pressione alla madre partendo con le domande, quindi si spogliò anche lei e si mise nel letto accanto a Marta. La madre distesa davanti a lei con gesti amorevoli gli accarezzava il viso e i lunghi capelli, dandogli qualche bacetto sulla punta delle labbra.

– Allora tesoro, ti è piaciuto quello che abbiamo fatto ieri?
– è stato bellissimo mamma, i tuoi baci erano troppo belli, ed anche la bocca di Sonia con le sue labbra mi piaceva tanto.
– Per essere la prima lesbicata fatta con solo donne, non sei andata male, ma forse preferivi che ci fosse stato anche un bel bastone?
– No, mi è piaciuto così, poi lo sai che ancora non ho provato’forse la prossima volta’
– è bello tesoro mio avere il cazzo del nonno e del babbo che ti trivellano’non devi avere paura, la prima volta nonno, farà attenzione e noi ti aiuteremo per riceverlo.
– Ma, mamma non è per quello che non mi sono fatta chiavare’e perché avevo paura che mi venissero dentro, non prendo la pillola, e per questo non ho voluto.
– Bastava dirlo, ti avrebbero sborrato fuori e io e nonna avremmo preso le loro nerchie e ci saremmo fatte riempire di sperma la faccia, sai che noi amiamo la sborra.
– Si, certo che lo so, ma anche a me piace, piace anche la tua sbroda’mmmm’come era buona ieri’se ci penso mi bagno ancora’
– Smackk’tesorino, cominci a diventare una vera porcella.
– Si’forse’ma ancora sono indietro rispetto a voi e non so ancora tante cose sulla nostra famiglia.
– Cosa non sai ancora, vediamo se ti posso essere d’aiuto.
– Ieri prima che tu arrivassi, Sonia mi ha fatto capire, che ancora ignoro molte cose, ma non ha voluto parlarmene, ecco perché sono venuta dalla mia mammina’voglio sapere’tutto’
– Vuoi sapere se anche gli altri nonni, mio padre e mia madre partecipano ai nostri festini?
– Si, voglio sapere’mamma’devi dirmi la verità’non ho paura e sono pronta’a qualsiasi cosa’
– Va bene, intanto vieni vicino e dammi un bacio, per raccontare ti devo sentire vicina, vicina’ a me’

Mi avvicinai a mia madre e gli diedi un bacio, prima in maniera quasi innocente, poi sentendo il suo profumo e le sue dolci labbra, ci baciammo come il giorno prima per qualche secondo. Poi lei con le sue labbra vicino alle mie, iniziò a parlare:

– Ebbene per rispondere alla tua domanda, dico ‘si’, e adesso vorrai sapere come e perché?
– Si, voglio sapere’come è iniziato’e perché io non ho mai saputo nulla.
– La storia è iniziata tanto tempo fa, voi non eravate ancora nate, ero fidanzata con tuo padre, ma prima ti devo dire per dare un ordine cronologico, negli anni della mia pubertà i miei genitori, facevano sesso davanti a me, mi coccolavano molto, ero sempre riempita di regali, mi compravano di tutto pur di vedermi felice, io vedevo mamma e papà che scopavano davanti a me e ormai ero abituata a vederli che non ci facevo più neanche caso, però non si sono mai permessi di cercare di coinvolgermi o di fare la benché minima azione nei miei confronti. La cosa cambiò quando io raggiunsi la maggiore età, io ero ancora vergine, non avevo avuto ancora nessun contatto con altri ragazzi. Mentre loro scopavano adesso mi volevano vicino, e iniziarono a toccarmi, prima in maniera lecita, carezze sul viso, bacini sulle guance, toccavano le mie cosce, i piedi, insomma cose normali, poi le loro carezze divennero più audaci, cominciarono a toccarmi nelle parti intime, ed io iniziai a sentire i primi pruriti del sesso, sentivo quelle carezze un po strane in quel corpo di donna che si era formato, ma non mi preoccupavo in quanto erano i miei genitori ed io ero la loro pupilla. Poi iniziarono la seconda fase, quella di leccarmi e di baciarmi, io provavo piacere, e li lasciavo fare, ed è così che ebbi il mio primo orgasmo e iniziai a conoscere i ragazzi e fu così che cominciai la storia con tuo padre. Dopo i baci e le leccate avvenne la penetrazione, ma mio padre voleva che fosse l’uomo con cui mi sarei sposata a sverginarmi, quindi la penetrazione avvenne solo per via rettale, mentre mia mamma mi leccava l’ano, inumidendolo con la saliva, papà spingeva il membro lentamente dentro il mio culo.
– Ma ti fece male ricevere il cazzo del nonno la prima volta?
– Non più di tanto, anche perché la nonna bagnava in continuazione il mio sfintere, quando fu tutto dentro, mamma mi leccava la figa, mentre mio padre mi trapanava il culo e raggiunsi l’orgasmo. Dopo diventò normale, che mio padre m’inculasse e iniziai anche a leccare la figa di mamma, mentre avevo piantato il bastone nel culo. Visto che allo stesso tempo ero fidanzata con tuo padre, mi feci sverginare la figa, tuo padre mi sborrò dentro e rimasi incinta di Sonia, e ci sposammo quasi subito.
Poi una volta che l’imene era rotto, quando andavo a trovare i tuoi nonni mi scopavano anche la figa, o col cazzo o con le mani. Beninteso tuo padre ancora non sapeva nulla. Per qualche tempo andò avanti questa storia, poi fu io a scoprire che tuo padre faceva l’incesto con i suoi genitori, fottevano la madre insieme a suo padre, non feci tante storie visto che io ero nelle stesse sue condizioni, per cui di comune accordo, iniziammo a frequentarci tutti insieme e fare le orge. Poi quando nacque Sonia i nostri festini si diradarono, anche se un paio di volte al mese ci incontravamo o a casa dei nonni paterni oppure dei miei genitori.
Tutto questo ha fatto bene al nostro matrimonio, non ci siamo mai nascosti niente, quando tu hai scoperto il babbo che faceva sesso coi suoi genitori, la sera stessa io glielo ho detto, comunque vi abbiamo sempre amato come genitori e non vi abbiamo mai fatto mancare niente. Tenevamo a tenervi all’oscuro di quello che facevamo, ma poi come si dice’.il diavolo fa le pentole e non i coperchi’e quindi prima Sonia e poi tu ci avete scoperti.

– Ecco perché quando io sono andata con babbo dai nonni, tu e Sonia siete andati dai tuoi genitori, quella notte facevate anche voi il sesso?
– Si, e ci siamo divertiti, la prossima volta se tu vuoi, potrai partecipare anche tu’.ti avviso che mia madre non è mai sazia, vuole fare sempre sesso, peggio dell’altra nonna, può anche rimanere una giornata senza mai smettere’è proprio una troia’.
– Ma gli piace anche il sesso lesbico?
– Tutto, per lei basta scopare, col cazzo, con le mani, coi cazzi finti a lei va tutto bene.
– Cazzo’è una depravata’ma’.ti volevo chiedere anche un’altra cosa’
– Dimmi, se posso rispondere lo faccio volentieri.
– Ma avete fatto sesso anche con Mauro e Martina, i gemelli?
– Di questo per adesso non voglio parlarne, magari un’altra volta’
– Ma’.mamma, visto che stai a dirmi tutto, non vedo perché non puoi parlarne’dai mammina’che mi sto eccitando, se vuoi dopo ti lecco la figa’
– Sei un diavoletto, mi provochi, conoscendo i miei punti deboli, va bene adesso ti accenno qualcosa, ma tu dopo mi lecchi figa e culo?
– Lo faccio volentieri, mammina. La tua figa è molto saporita, mi piace leccartela’dai parla’
– Ecco, i gemelli ancora non hanno fatto sesso coi nonni, ma io, tuo padre e Sonia, l’abbiamo iniziati, quindi siamo ancora alla fase iniziale e siccome sono molto giovani, devono fare le cose per gradi.
– Ma li avete sverginati?…si, insomma Martina ha preso il cazzo e Mauro ha chiavato con te e Sonia?
– Si, papà l’ha sverginata sia davanti che di dietro e Mauro ha provato sia la figa che il culo mio e di Sonia e sono anche loro dei porcellini’
– Wowww’.che troiaio’.che famiglia degenerata’..Mauro ha un bel cazzo?
– Bello si, non come quello di nonno Ignazio, ma i suoi 20 centimetri ci sono tutti ed anche abbastanza grosso ed è sempre in forma, la prima volta ha sborrato 10 volte riempiendoci di sperma figa e culo, il mio e quello di Sonia, e poi non contento ha scopato anche la sua gemella, essendo molto giovane ha una bella resistenza. Ma non vogliamo farli partecipare sempre, e meglio che abbiano anche una loro vita al di fuori.
– Quindi se anche i miei fratelli più giovani partecipano, e sono stati battezzati, l’unica a non avere ancora provato il cazzo sono io’mamma che dici sarebbe ora che iniziassi a prenderlo?
– Beh’se vuoi stasera puoi dormire in camera con noi, ci penserà papà a sfondarti tutta, non gli sembrerà vero di chiavarsi l’ultima figlia che ancora non ha provato il suo bastone.
– Mamma, sei sicura di quello che dici, sei sicura che non disturbo se vengo a dormire con voi, ho bisogno di coccole oltre che il cazzo di papà e della tua figa.
– Sciocchina, se te lo dico è perché lo voglio anche io, dopo che il babbo ti avrà scopata, lui poi deve dormire che la mattina deve andare a lavorare, e noi avremo tutto il resto della notte per lesbicare e ti riempio di coccole, amore di mamma. Anzi per non disturbarlo dopo andiamo in camera tua, che c’è il lettino e staremo appiccicate e quando saremo stanche dormiremo abbracciate.
– Ti amo mammina. Voglio i tuoi baci e le tue carezze’mmmm’come sei dolce’aspetto stasera allora, va bene?
– Si amore mio, quando sarà l’ora te lo faccio capire. Basta che adesso stai tranquilla e rilassata e non devi più pensare che quello che noi facciamo, sia una cattiva cosa, a noi come ti ho detto ci piace, nessuno forza nessuno, le cose si fanno se ci piace farle’hai capito?
– Si, Marta’ho capito tutto’e credo che sono pronta a fare tutto’perché lo voglio!
– Screanzata adesso mi chiama Marta, stasera ti faccio inculare da papà a sangue’.ahahahahaha e ricordati che mi devi una leccata di figa.

Dopo la nostra conversazione uscì di camera, dopo esserci scambiato qualche bacio con mamma, e andai a prepararmi, per la sera. Mi feci una bella doccia, mi diedi vari profumi, e poi passai al trucco, facendo risaltare i miei occhi e le mie labbra. Volevo farmi trovare bella da mio padre, bella come la mamma. Dopo avere cenato e aiutato mamma a riassettare la cucina, mio padre era già andato in camera ad aspettarci, mia madre mi prese per la mano e mi condusse nel suo talamo matrimoniale. Vidi il viso di mio padre raggiante era contento che la prima chiavata in famiglia la facevo con lui. Mi vennero vicini e intanto che mi spogliavano mi davano baci dappertutto, poi mi distesero sul letto, e mentre ci baciavamo con mamma, mio padre mi leccava la fighetta e il culo, che da li a poco avrebbe violato. Poi mia madre scese lungo il mio corpo baciandomi e succhiandomi le tette, con attenzione ai miei capezzoli che si erano ingrossati, poi seguendo la curva del mio ventre scese a leccarmi l’ombelico e poi giù fino ad incontrare la bocca di mio padre, adesso mi leccavano tutti e due. Mio padre il culo e mamma leccava il mio clitoride, mettendo 2 dita dentro la mia vagina, mentre papà mi preparava il culetto per il suo bastone. Sotto quelle lingue sentivo che tutto si scioglieva, ero pronta a ricevere il cazzo paterno. Mio padre mi mise a pecorina, in modo da avere libero accesso ai due buchi e lasciare lo spazio alla mamma che continuava a leccare la figa. Mio padre punto la sua grossa cappella ed entro dentro la mia tana, sentì un brivido quando lo sentì entrare. Mia mamma gli raccomandò di non sborrarmi nella figa perché non prendevo anticoncezionali, poteva sborrarmi nel culo o nelle nostre bocche. Mio padre mi pompava con grande ritmo, la mia figa sbavava umori che mamma raccoglieva, poi vidi mio padre che insalivava il mio retto, era pronto per incularmi col suo grosso cazzo. Stringevo le mani di mamma, intanto che lui spingeva la cappella nel mio ano, mi perforò lacerandomi, ma volevo resistere, volevo avere il suo cazzo piantato nel culo. alla fine fu tutto dentro, sentivo le sue palle contro le mie natiche, finalmente ce l’avevo nel culo, rimasi interdetta, sentivo il dolore ma anche un piacere strano che non avevo mai provato prima, quando cominciò a muoversi, sentivo il mio retto che si dilatava e riuscivo a contenerlo, avevo capito che il suo desiderio era quello di sborrarmi nel culo. poi sentì che accelerava i colpi adesso si muoveva in scioltezza dentro le mie chiappe, il dolore era sparito completamente per lasciar posto al piacere di essere inculata. Sentivo le sue palle sbattere sui miei glutei, la mamma che leccava la mia vagina in cui aveva inserito 2 dita e solleticava il cazzo del marito dentro il mio retto. Scopata in quel modo senti che avrei avuto un orgasmo pazzesco. Sentivo mano a mano il piacere crescere, ero sull’orlo dell’orgasmo che arrivò contemporaneamente alla sborrata di mio padre nel mio culo.

– Mammaaaaaa”papààààààà”godoooooooooo”.uuuuuhhhhhh”come è belloooooo’..non so’. Se godoooo’solo’con la figaaaaa’.o anche col culoooo’.aaaaahhhhh’.so’.soloooo’che’ è pazzescooooo’..oddiooooooo’..come’..godooooooo’..
– Prendi’..la mia sborraaaa’.bambinaaaaa’..tuttaaaaa’..nel’..culoooooo’..sentiiii’.com’è calda’. Dopo la mamma ti leccaaaaa’.tuttoooooo’..mmmmmm’..

Mia madre, prese il suo cazzo, uscito dal mio culo e lo ripulì con la lingua, poi si dedicò a quello che usciva dal mio retto bevendo tutto. Mi sentivo ancora le gambe deboli per potermi muovere, mia madre mi prese tra le sue braccia baciandomi e carezzandomi. Mi sentivo bene. Mio padre non tardò a prendere sonno e io e mia madre andammo nella mia camera per continuare la nostra lesbicata, poi dopo averla fatta godere un paio di volte, ed io con lei, ci addormentammo abbracciate.
Dopo il battesimo ufficiale in famiglia col cazzo di mio padre, non mi restava altro che provare i miei fratelli gemelli, Mauro e Martina, ero curiosa di scoprire se anche loro erano stati ‘smaialati’ dalla famiglia. Per fare questo avevo bisogno dell’aiuto di mamma ancora una volta, visto che era lei che gestiva il traffico e sapeva tutto. Quindi mi recai nella sua camera come al solito era andata a farsi il suo riposino. Bussai e lei mi disse di entrare. Era nuda nel letto che giocava col suo ‘gingillino’ e si masturbava, era sempre bella, e vederla con le cosce aperte, come se mi aspettasse, mi mise subito l’eccitazione addosso.

– Tesoro, visto che sei qui, dammi un aiutino che devo scaricare la tensione che ho addosso, ho avuto una mattinata pesante con tutte le faccende da fare e adesso mi voglio rilassare, dai vieni vicino e dammi una leccatina alla fragola, poi mi dici, quello che hai da dirmi’.mmmm’. vieni vicino amore mio, stai diventando esperta con la lingua, stanotte mi hai fatto godere come una troia’.
– Anche tu mamma, mi hai fatto godere 2 volte, e lo sai che sono sempre disponibile per te, mi piace leccare la tua figa e baciare quelle belle labbra’e adesso sto diventando troia’come forse tu volevi’vero Marta?
– Si, tesoro di Marta, mi puoi chiamare anche col mio nome, visto che sembriamo sorelle e mi fai sentire anche più giovane, dai troietta viene a leccare la fregna della puttana di Marta.
– Sei una porca Marta, ma io ti accontento, adesso te la lecco tutta quella caverna sborrosa, mi devi godere in bocca, mi piace bere i tuoi succhi vaginali, ora ti sfondo tutta, brutta troia’

Mi sorpresi anche io di usare quel linguaggio da bagascia, così a freddo, ma questo sembrò eccitare ancora di più mia madre, che mi guardava con l’espressione da cagna in calore. Dopo essermi spogliata, appena misi la mia lingua sul clitoride, Marta ebbe un fremito, poi affondai il mio viso sulla sua sorca, cercando di andare il più profondo che potevo, e gli sputavo dentro, per renderla più bagnata di quanto era. Quando sentì che era molto scivolosa, infilai tre dita nella sua passerona, poi misi anche il quarto dito ed infine tutta la mano che entrò completamente dentro la sua figa. La mia mano comunque era più grossa della fava di nonno Ignazio, io non avendo il cazzo, potevo trombarla in questo modo e sfondarla come il nonno. Sentirsi tappata così, mia madre godeva, immaginava di avere piantato nella fregna un grosso cazzo, la sentivo gemere e contorcersi con la figa, sotto la mia mano che la pistonava. Andavo dentro e fuori ad una buona velocità, guardandola in viso e vedendo la sua espressione di godimento, si passava la lingua sulle labbra con degli ‘uuhhhmm’ di piacere, per completare l’opera gli misi 2 dita nel culo, sincronizzando i due movimenti, la troia era al settimo cielo a sentirsi fottuta in quel modo, i suoi respiri diventavano sempre più profondi, voleva dire che era alle soglie dell’orgasmo. Accelerai i movimenti delle mie due mani, finché non la sentì godere come una vacca.

– Vengo amore’.vengooooooo’.mi stai facendo sborrareeeee’.uuuuuhhhhhh’..sbrodolooooo’.come una cagnaaaaa’..baciamelaaaaa’.beviiii’.la mia sbrodaaaaaa’.leccamiiiii’.tuttaaaaa’.
– Ssssiiiiii’..dammelaaaaaa’.daiiiii’.dammelaaaa’.tuttaaaaa’la vogliooooo’.voglioooo’berla’. tuttaaaaa’sei la mia’.cagna’.dillo’.puttanaaaa’lo voglio sentireee’.capito’.troiaaaa’.
– Siiii’sono la tua cagnaaaa”in caloreeee’..quandoooo’.godoooo’.non capisco’più nienteeee’.. so soloooo’.che mi piaceeee’.
– Adesso che hai goduto’riassettati che dobbiamo parlare io e te puttana’.
– Tesoro’di cosa altro vuoi parlare?

Il suo tono era remissivo, dovevo sfruttare quel momento, per fargli fare quello che io volevo e per cui ero andata a trovarla in camera sua. In quel momento mi sentivo forte e vedevo lei docile e appagata per l’orgasmo appena raggiunto, quindi era più facilmente manovrabile.

– Voglio scopare adesso con te e i gemelli, ho visto che sono nelle loro camera, Sonia non c’è. Voglio provare il cazzo di Mauro, dopo aver preso quello di papà. Per giunta sono anche eccitata per averti vista godere come una zoccola ed ho la figa che vuole il cazzo che tu non mi puoi dare.
– Senti tesoro, magari per adesso lasciamo fuori Martina, anche se Mauro ha una bella resistenza, fargli scopare tre donne insieme, lo spremiamo come un limone. Magari con Martina facciamo un altro giorno, accontentati solo di Mauro per adesso, e poi voglio anche io la mia razione di cazzo.
– Va bene, facciamo come dici tu, vai in camera sua e portalo qui, tu sai come fare e prepararlo. Mi deve chiavare tutta e non solo una volta.
– Ok, vado a chiamarlo, non c’è bisogno neanche che mi vesta, mi ha visto tante volte nuda, un minuto e torno, tu preparati.

Vidi mia madre uscire, il suo culo era meraviglioso e già quello mi faceva eccitare, vedere le sue chiappe che si muovevano quando camminava, mi eccitava. Avevo già in mente cosa avrei dovuto fare. Non era passato neanche un minuto che la porta si aprì, Marta teneva il cazzo del figlio in mano già bello duro, e nudo, e io potevo vedere per la prima volta il pisello di mio fratello in erezione. Marta tirandolo per l’uccello lo fece mettere sdraiato sul letto, poi stava quasi per imboccarlo, ma la fermai, volevo essere io a comandare il gioco adesso e non subirlo. Davanti a mio fratello ripresi a chiamarla mamma, non volevo che poi mio fratello si prendesse anche lui troppo confidenze con la genitrice, chiamandola anche lui per nome.

– Eh’no’mamma, glielo succhio io adesso, tu leccami la passerina e il culetto, mi voglio divertire io con questo pisello, ti ho fatto godere prima come una cagna, adesso devo godere io con questo uccello, mi voglio fare aprire la passera e il culo.

Il mio tono non ammetteva repliche, per cui Marta si accucciò dietro di me e come una cagnetta mi leccava come gli avevo ordinato, intanto che la mia bocca si era impadronita del randello di carne.

– Fratellino ti piace la mia bocca e la mia lingua? Forse preferivi la bocca di mamma? Eh’.porcellino, oppure la bocca di Sonia o di Martina?
– ‘mmmm’no, no’sei brava anche tu’mi sto gustando il tuo pompino’la tua lingua sulla cappella mi fa attizzare il cazzo, sembri la mamma per come me lo succhi.
– Lo sai che adesso mi devi scopare figa e culo e non solo una volta e mentre mi fotti, la mamma ci leccherà tutti e due, ma mi devi sborrare solo nel culo o nella bocca’hai capito?
– Si, ho capito’.stai sicura che ti riempio il culo e la bocca di sperma puttanella.
Io e Marta ci eravamo messe nella posizione del sessantanove con lei sotto ed io sopra, potevamo leccarci la figa, mentre Mauro era entrato nella mia passera. Marta da sotto mi stuzzicava il clitoride con la sua lingua non dimenticando di leccare anche i coglioni del figlio che gli ballonzolavano sopra. Il cazzo di Mauro non era come quello di mio padre, ma lo sentivo comunque arrivare al mio utero lo stesso, mi stava fottendo con buona lena, sbatteva con le palle contro i miei glutei e da sopra poteva vedere la mia rosellina, pronta ad accoglierlo.

– Mauro tesoro, prima di incularla fammi leccare il buco del culo, non vorrei che tu gli facessi male alla sorellina, te la preparo io con la lingua e poi la inculi. Ha il culo ancora stretto, ha provato per ora solo il cazzo di papà, e quindi si deve abituare ai grossi calibri ancora.
– Ok, mamma, vieni a leccarlo, la faccio mettere sopra di me, così tu puoi leccarglielo, non vedo l’ora di sfondare il suo sedere e sborrargli dentro a questo culetto da troia.
– Si, fatemi godere! Adesso che ho scoperto il sesso in famiglia, voglio provare tutti i cazzi, ho scoperto come è bello godere con tutti voi, mamma è una gran troia, ha una grande esperienza, e ci fa godere tutti quanti, e tu stronzetto datti da fare e spacca il culo della tua sorella.

Cambiammo la posizione, mi inforcai sopra il cazzo di Mauro, mentre mamma si prendeva cura del mio buchetto, leccava e spingeva qualche dito dentro per allargarmelo, allo stesso modo poteva sentire il cazzo del figlio che mi svangava la figa, io mi muovevo sopra di lui, con movimenti ora lenti, fino ad affondare con la mia figa fino alle sue palle, ora veloci, per lubricare la mia vagina, mentre sentivo che Marta mi affondava adesso due dita nel culo per tutta la loro lunghezza e girandole dentro come un mulinello. In quel modo, sentì il mio orgasmo prossimo, accelerai i movimenti sul cazzo, la mia vagina si era allargata e il bastone di mio fratello sembrava troppo piccolo per quella figa che adesso era spanata. Gli venni sbrodando e riempiendo il suo pube dei miei umori vaginali.

– Godooooooo…..porcooooo”ti vengooooo’.sul cazzooooo’.mmmmmm’..aaaahhhhhhh’..vengoooo come’.una vaccaaaaa’..siiiiiii…lo vogliooooo’..nel’.culooooo’adessoooo’.mmmmm’ vogliooo la tua sborraaaaaa’.nel’.culoooo’.
– Bravaaaa’cosìììì’piccinaaa’miaaaa’.sbrodaaa’.sul cazzo’.di tuo’fratelloooo’che adesso’lui’ ti sfonda il culo’e la tua’mammina’ti leccaaaa’tutta’.la fregnaaaa’daiii’tesoroooo’inculaaa’ la troiaaaa’sfondalaaa’tuttaaa’

Mi rimisi di nuovo a 69 con mamma, che mi leccava la figa gocciolante, mentre Mauro da dietro, aveva messo la sua cappella sul mio ano e ci girava intorno, poi infilò la punta, aspettando che il retto fosse rilassato e le contrazioni dello sfintere si allentassero, poi con un colpo deciso fu dentro fino ai coglioni nel mio culo, sentì un leggero dolore superato dalla lingua di Marta che aveva davanti a se, la mia figa spalancata. La sua lingua era entrata nel profondo, tanto che lei sentì il cazzo del figlio quando lui spinse il cazzo nel mio sedere. Sentivo il mio orgasmo che continuava, senza mai essere cessato, e inviavo umori dalla mia figa, alla lingua di mamma sotto di me, il cazzo di Mauro che mi fotteva senza sosta, con andirivieni, ritmico e veloce, mentre mi teneva per i fianchi per darsi la spinta e entrare nel mio budello. Percepivo che questa volta avrei avuto un orgasmo ancora più violento del precedente, il maiale continuava a stantuffarmi lo sfintere con sempre maggior forza, aspettando il mio urlo e liberare la sborra che aveva dentro. L’orgasmo partì dalla mia figa e dal mio culo per arrivare al cervello, fu sconquassante e liberò tanta di quella sbroda che mia madre bevve con golosità.

– Godooooooo’.di nuovooooo’..aaaaarrrrrggggg’..uuuuuuuhhhhh’..piùùùùù’.di primaaaa’..vengooo ‘come una troiaaaaa’..beviiiii’.zoccolaaaa’.ubriacatiiii’.con la mia sbrodaaaa’..sborramiiiiii’ nel culooooo’.porcooooo’.daiiiii’vogliooo’.sentireeee’.il tuo’liquido’.caldooooo’daiiiii’.forteee ‘ancora’.più forteeee’..siiiii’..ti’.sentooooo’..lo sento arrivareeee’..uuuuhhhh’
– Che’zoccolaaaa’.che seiiiii’.prendiiiii’.puttanaaaa’.prendiiiii’la mia sborraaaa’..caldaaaa’.. che dopooooo’.mi’.scopo’.quella troiaaaa’di tua’.madreeee’..uuuuhhhhhh’.godooooo’come un porcooo’..siete’due’puttaneeee’
– Bravooooo’.bambinoooo’sborragliii’dentroooo’a questa’.porcaaaa’.falla’.godereeee’come’ una maialaaaa’.che dopo fottiiiii’anche me’..

Mi tolsi il cazzo dl culo, buttandomi sul letto, col respiro e i battiti del mio cuore accelerati, volevo godermi quel momento e gustarmi le piacevoli sensazioni provate, intanto che mia madre ripuliva il cazzo di mio fratello con la lingua, per poi risalire e baciarlo in bocca, portandogli in dono il sapore del mio culo. Vedevo che si baciavano con grande foga e impeto e quello spettacolo mi eccitava. Vedere mamma e figlio che si baciavano con quella passione, non fece altro che prolungare il mio godimento, con il dito mi toccavo il clitoride ancora umido dalla precedente sborrata, intanto che continuavano a baciarsi, e le mani erano corse, quella di mio fratello nella figa di Marta, mentre mamma gli masturbava il cazzo ancora ritto con la sua mano. Mi alzai per unirmi nel loro bacio, mentre con le mani accarezzavo i loro natiche. Poi presi una delle tette di mamma, mentre Mauro prendeva l’altra, baciandola e palpando il seno materno, poi mi dedicai al suo capezzolo, ritto come un bocciolo, mettendolo tra i miei denti e stuzzicandolo con la lingua. Mamma con le mani sui nostri capelli, gradiva quello che gli stavamo facendo, i suoi urletti erano la prova che gli piaceva, mentre con le mani giocavamo con la sua passera, eccitata come non mai e sbrodolosa, pregustando già il cazzo del figlio.
Questa volta furono Marta e Mauro a mettersi in posizione di 69 con il figlio sotto, il modo che mia madre potesse continuare a spompinarlo mentre lui gli leccava la figa. Io dietro mia madre mi occupavo del suo culo, che leccavo e con le dita cercavo di aprirgli il buco più possibile per entrare con la mia lingua appuntita e dargli l’impressione che la chiavavo con quella. Il suo foro molto più dilatato del mio, mi permetteva di avanzare per un buon tratto nel suo budello, il movimento di mia madre che spingeva contro la mia lingua l’aiutava a sentirsela ancora più dentro, mi faceva capire che appezzava quello che io gli stavo facendo, mentre Mauro gli era entrato dentro con la lingua e col naso per respirare quel buon odore di figa che emanava mia mamma. Tra una succhiata di cazzo e l’altra la sentivamo gemere, ed incitandoci ad andare sempre più dentro. Poi s’ impalò sul cazzo mentre io gli solleticavo con le dita il culetto, la troia cominciava a svaccarsi, sentivo attraverso la sottile membrana il cazzo di Mauro che la pistonava e lei che faceva scorrere la sua passera sull’asta cadenzando i movimenti. Io gli avevo messo tre dita nel culo spingendoli per tutto il pertugio, a sentirsi chiavata così non ci volle molto a farla godere come una troia. Sborrò sul cazzo del figlio e lui con lei, irrorandogli tutta la figona.

– Braviiiii’amoriiiii’.mieiii’.state’facendo’.sborrare’la vostra mammaaa’con la figa’e col culo’ come godoooooo’.uuuuuhhhhh’.aaaaarrrrrgggg’.vi amooooo’..che troiaaaaa’.che sonooo’.mi sento tanto porcaaaa’.siiiii’daiiii’.pistonami’il culoooo’che continuoooo’a sborrareeee’entra’ bravooo’spingimeloooo’tuttoooo’dentroooo’fino ai coglioni’siiii’.cosìììì’.mmm’come è bello sentire il cazzo’nel culoooo’.amore di mamma’inculami’.incula la tua troia’e tu zoccola’continua a fottermi la figa’.che ti voglio far bere la mia sbrodaaaa’si’chiavatemi’.maiali’miei’sono la vostra porca’mmmm’che goduria’sentirsi’scopata in ogni buco’
– Fottila’sta puttana’guarda come gode’spaccagli il culo’a questa lurida’bagascia’ti piace’prendere il cazzo di tuo figlio’puttanona’ti sta aprendo il culo’vero troiona’.vorresti’anche il cazzo di papà adesso per spompinarlo’vero maiala? Ti piace sentirti troia’chissà quanti cazzi vorresti porca’così’sbattigli i coglioni in quel culo spanato’zoccola’godi?? Ti piace sentirti chiamata’puttana’vero?
– Siiii’mi piaceee’intanto’che mi chiavate’bastardi’non avete rispetto per vostra madre’siete due farabutti’incularsi e fottere la propria genitrice’ma mi fate godere’ed io vi amo’si’ditemi che sono una puttana’quello che volete’ma fatemi godere’porciiii’che bello sentire il tuo cazzone che mi sfonda il culo’fottilo’fottilo..chiavalooo’scopaloooo’trombalooo’svuotami’le palle’e tu troia sfondami la figa’che tra poco vi do la mia sbroda di nuovo’cosìììì’brava’mi stai sfondando’.
– Mammaaa’che culooo’hai il culo’più bello’del mondooo’ti vogliooo svuotare i coglioni ancora dentro sto culo accogliente’tu sei una zoccola’ma noi siamo’i tuoi degni eredi’mi stai succhiando il cazzo col culo’sembra che tu mi faccia un pompino col culo’lo sento pulsare dentro’si contrae sopra il mio cazzo’daaaiiiii’troiaaa’che ho la sborra’sulla cima del cazzooo’
– E allora cosa aspetti a sborrarmi in culooooo’.daiiiii’.svuotatiiii’il mio culo’.aspetta il tuo liquido caldoooo’.siiiii’.cosìììììì’la sentoooo’arrivareeee’.eccolaaaa’.sborroooo’anche ioooo’con te’ daiiiii’.aaaahhhhh’.godoooooo’.godooooo’.vengoooo’vengoooo’siiiii’.con teeee’.. stiamo sborrandoooo’.insiemeeeee’.godooooo’col culooo’e con la figaaaaa’..bellooooo’.aaaahhhhhhh’. meravigliosoooo’.mi state facendoooo’impazzireeee’.uuuuuhhhhh’.

Vederli godere così, eccitava anche me, che con le dita mi toccavo il clitoride, pronta ad essere ancora scopata da mio fratello, che adesso forse aveva bisogno di un po di pausa dopo tre sborrate così ravvicinate. Eravamo distesi nel letto con Mauro in mezzo tra di noi, carezzavamo il suo corpo, stuzzicandogli i capezzoli e leccandolo sul petto, ogni tanto incrociavo la lingua di mia madre e ci davamo dei baci. Il cazzo di Mauro era pronto per un’altra cavalcata. Il nostro divertimento durò per qualche ora, poi sfatti, ci alzammo per preparare la cena.
Dopo aver fatto una bella dormita, pensando a tutto quello che stava cambiando intorno a me e dopo aver scoperto tante cose della mia famiglia che ignoravo, le mie uscite giornaliere diradarono, stavo bene in casa con i miei cari. Stavo scoprendo un mondo fino ad allora sconosciuto, e mi accorgevo che mi piaceva e volevo andare più avanti. A questo punto bisognava che facessi qualsiasi tipo di esperienza con loro, mi sentivo pronta, ma pensai che per godermi tutto, dovevo farmi chiavare anche la figa e farmi sborrare dentro, perciò iniziai a prendere un anticoncezionale, come il resto delle donne della famiglia, escluso le nonne che ormai erano in la con l’età e non avevano bisogno di ricorrere a tale bisogno. Quasi ogni giorno facevo sesso con qualcuno della famiglia, mi mancava ancora l’esperienza con i nonni materni e con mia sorella Martina ma sapevo che presto sarebbe successo. Per iniziare con Martina, mi rivolsi all’altra sorella Sonia, che non ci mise molto a portarla in camera nostra, spiegandomi prima, che a Martina piaceva essere sottomessa.

– ciao sorellona, come stai? Mi ha detto la Sonia, che non ti fai mancare niente’
– in che senso Eleonora?
– Beh’.ti sei fatta tutta la famiglia, ti manco solo io’
– Si, effettivamente, me lo chiedevo anch’io, visto che sono anche la più piccola, pensavo che eri passata prima di me!!
– Non è stato così, e per questo oggi sarai punita, io e Sonia abbiamo intenzione di punirti severamente, quelle tue chiappone le faremo diventare tutte rosse e ricordati che ci devi obbedienza, in quanto sei la sorella minore e guai a te se osi ribellarti’hai capito?
– Ma io pensavo che volevate lesbicare con me’..

Un sonoro schiaffo raggiunse Martina che rimase sorpresa dalla reazione della sorella maggiore.

– Tu, non devi pensare puttana, devi solo obbedire e non me lo fare più ripetere’dai… comincia a spogliarti’

Questa volta Martina obbedì alla sorella, senza dire una parola, si spogliò e rimase completamente nuda, con le sue tettone e la sua figa coperta da un leggero ciuffo di peli, io e Sonia intanto gli giravamo intorno e la scrutavamo da capo a piedi.

– Sonia, hai visto che culone ha nostra sorella, con questo culo chissà quanti cazzi avrà preso, la troia’
– Certamente Eleonora, come minimo s’è fatta inculare da papà e Mauro, poi non so se anche fuori di casa, la porca si fa fottere’ adesso ce lo dirà… altrimenti la punizione sarà più severa.
– Allora parla zoccola, ti sei fatta inculare dal babbo, da Mauro e poi anche fuori ti sei fatta rompere il culo?
– Si, è successo con un uomo maturo che mi aveva invitata al cinema, poi mi aveva comprato dei cioccolatini ed io per ricambiare mi sono fatta scopare prima dentro la figa, ma poi il maiale mi ha fottuto anche il culo!!!
– Sei proprio una zoccola, per qualche cioccolatino ti sei fatta fottere, abbiamo una sorella troia, lo sai che tutto deve rimanere in casa, ti insegneremo noi l’educazione sgualdrinella, e per qualche cioccolatino ti sei venduta come una prostituta. Puttana!!!
– Ma adesso ti puniremo noi, devi imparare a comportarti bene, vedrai che dopo il nostro trattamento ti pentirai di averti fatto chiavare da un estraneo alla famiglia, su baldracca, mettiti in ginocchio e leccaci i piedi, usala bene la lingua’ficcala dentro le dita e poi succhia’
– Si, sorelline, sarò la vostra schiava’.farò tutto quello che mi direte di fare
– Brava cominci a capire che con noi non si scherza’.e dopo se sarai brava ti faremo leccare anche la nostra figa e il nostro culo, è questo che desideri?
– Siii, mi piacerebbe leccarvi la passera e lo sfintere.
– Ok, se sarai obbediente’.forse ti leccheremo’anche noi, vuoi anche questo, vero troia?
– Si, mi piacerebbe, cercherò di essere e di fare il meglio possibile!!!
– Bene, adesso comincia a leccare i piedi, mentre noi ti maltratteremo un po il tuo culone da vacca’su!! Inizia’

Martina accovacciata ai nostri piedi inizio a leccare i piedi, usando la lingua come gli avevamo detto di fare, minuziosamente entrava fra gli infradito e con la lingua a spatola, cercava di leccare meglio che poteva, mentre noi gli davamo delle manate sul culo, tale che dopo poco diventò tutto rosso, poi allungai una mano e gli presi un capezzolo delle sue enormi tette e glielo strizzai in maniera abbastanza violenta, anche Sonia fece la stessa cosa, nonostante questo trattamento la sentivamo mugolare, alla troia evidentemente piaceva.

– Allora ti piace troiona, vero porca che ti stai eccitando? Dillo alle tue sorelline, che ti piace e che sei una porca!!
– Si, sono una porca e mi piace essere sottomessa da voi
– Vedi Eleonora, così giovane e tanto vacca la nostra sorellina, questa tra qualche anno non gli basterà prendere un cazzo normale, magari si farà fottere anche da un cavallo!!
– Penso anch’ io la stessa cosa, e con questo culone vuoi che gli basti un cazzo normale? Sai che ti dico’.perché non proviamo a spanarglielo, cosa ne dici Sonia?…penso che la vacca apprezzerà e dopo ci ringrazierà!!
– è una buona idea, dai puttana, mettiti carponi per terra, col culo bene in alto, che dobbiamo farti un servizietto’su’sbrigati’vacca..

Martina, si pose nella posizione richiesta, il suo culo in bella evidenza, vedevo il suo orifizio anale in mezzo a quelle immense chiappone, io iniziai a sputargli sopra aiutata in questo da Sonia, con le dita spalmavamo la saliva all’ingresso del suo retto, poi iniziai a ficcargli un dito dentro per dilatare il buco, mentre Sonia continuava a ungere con la sua saliva, aggiunsi un altro dito e sentivo che l’ano si rilassava senza opporre resistenza, poi passai ad infilare il terzo e il quarto dito, Martina dai suoi guaiti sembrava apprezzare, quindi con la mano raccolta iniziai a spingere per entrare piano, piano ed avanzare nel suo buco di culo, fino a metterla tutta dentro. Fino al polso. A questo punto cominciai a muovere lentamente dentro il pertugio in modo da allargarlo il più possibile, sentivo i muscoli rettali cedere e lasciare spazio al movimento della mia mano, Sonia aggiunse anche lei un paio di dita, muovendole a mulinello intorno al foro anale. Poi spinse come avevo fatto io con tutta la mano per entrare in quell’anfratto, che fino ad allora non aveva subito questo tipo di dilatazione. Era entrata anche lei con tutta la mano, sentivo le sue dita vicino alle mie, tali che le intrecciavamo dentro il buco del culo di Martina, il suo retto era aperto in maniera oscena davanti ai nostri occhi. Adesso ci muovevamo sincronizzate dentro quel buco aperto all’inverosimile, mentre con le mani libere schiaffeggiavamo le sue chiappe.

– Ti piace vacca, quello che le tue sorelle ti stanno facendo, tra poco sono sicura che godi come una maiala’rispondi troia’
– Siiii’.. mi piaceeee’.non sono mai stata inculata in questo modo, mi state aprendo il culo, me lo state squartando, e non sento nessun dolore, sento che tra poco vi godo sulle mani, la mia figa la sento gocciolare’mmmm’che bellooooo’grazie sorelle’per questo!!
– Che ti dicevo, questa vacca è pronta a farsi inculare da un cavallo, il cazzo di nonno Ignazio, quando lo prenderà, gli farà il solletico’è proprio la più porca della famiglia!!!

Prese come eravamo nel nostro gioco, non sentimmo la porta aprirsi e nostra madre che ci osservava, finché non sentimmo la sua voce.

– Troie che state facendo alla mia bambina?

Sorprese dalla sua entrata, rimanemmo ferme dentro il culo di Martina, mentre mamma si avvicinò a noi, certamente non con aria minacciosa e questo ci rassicurò in parte. Sonia che era la più sfrontata gli rispose:

– Mamma stiamo solo divertendoci, e la tua ‘bambina’ apprezza quello che gli stiamo facendo, gode come una puttana, diglielo anche tu Martina alla mamma’
– Si, si’mamma, Sonia e Eleonora mi stanno facendo godere come una porca, mi stanno scopando il culo in maniera pazzesca!!
– Non ha importanza, adesso vi punirò io tutte e tre, aspettate 5 minuti che mi cambio e arrivo, adesso mi voglio divertire io con voi tre, intanto continuate’ fino a che non arrivo a scopare la troietta’

Come aveva detto, mamma arrivò dopo cinque minuti, era vestita bardata in un abito di pelle nera, attillatissimo e con una mascherina dello stesso colore in viso, scarpe con tacchi a spillo almeno di 10cm e tra le mani aveva un frustino, tali da farci capire le sue intenzioni e cosa voleva farci.

– Bene adesso spogliatevi e rimanete nude e continuate a fottere il culo di vostra sorella, ma anche voi mettetevi a buco ritto accanto a lei’forza e di corsa’ che il mio frustino vuole assaggiare i vostri culetti’

Non ci rimase che eseguire gli ordini e fare come ci aveva ordinato mamma, mentre continuavamo a chiavare il culone di Martina, che in tutto questo non si scompose e anzi sembrava godere, della punizione che da li a poco avremmo subito anche noi.

– Brave così, che adesso mamma vi sculaccia tutte e tre, così imparate a divertirvi senza di me’e spingete con quelle mani dentro il culo della puttanella, non vedete che alla porca gli piace’

Le prime scudisciate piovvero su di noi, sentivo un po male, ma dentro di me, pensavo che alla fine abituandosi mi sarebbe piaciuto, bastava vedere Martina che alla prima scudisciata ebbe un fremito di piacere spingendo il suo culo verso di noi, come se volesse sentire meglio le nostre mani dentro il pertugio, Sonia che probabilmente aveva già subito questo tipo di punizione la vedevo con il viso deliziato.
I colpi continuarono e vedevo le nostre chiappe, diventare sempre più rosse, e più i colpi si intensificavano, e più sentivo che anche per me quella punizione diventava una cosa piacevole. Dopo la mamma smise e amorevolmente iniziò a carezzarci sulle chiappe, e passare la lingua sui nostri buchini, poi insalivando un dito per mano, ci penetrò il retto e roteava lo stesso all’interno dell’orifizio anale, capivo che ci voleva far subire lo stesso trattamento di Martina, infatti, dopo qualche attimo le dita diventarono due, e a seguire il terzo e il quarto, fino a spingere piano la sua mano dentro il nostro retto ed arrivare fino al polso, fortunatamente le sue mani non erano grandi, e dopo poco cominciai a sentire il piacere montare, mentre Sonia e Martina si dimenavano sotto le mani che le penetravano.

– Brave le mie tre porcelline, vi piace essere inculate dalle mani, siete tre troiette, e tu Eleonora’non dici niente?
– Mamma, si volevo dirtelo che comincio a sentire bene, con tutta la tua mano dentro il culo’ penso che mi farai godere e alla fine te ne sarò grata di aprire nuovi orizzonti nella mia sessualità’diventerò troia come te e le mie sorelle, vedi le porche come godono!!
– Si, amore di mamma, diventerai anche tu una bella puttanella, degna della tua genitrice, solo che adesso ci manca il cazzo. Papà e Mauro sono fuori e non rientreranno prima di 2 ore, quindi ci dobbiamo arrangiare coi falli artificiali e con le mani, perciò prendiamo i falli e scopiamoci, anch’ io adesso ho una voglia matta di essere fottuta e di godere con voi.

Mia madre aprì un comodino e tirò fuori alcuni toys di diverse misure. Ne cinse uno con le cinghie e ne porse un altro a Sonia.

– Intanto iniziamo a scoparci la bambina più piccola che non vede l’ora di sbrodare, dopo che gli avete torturato l’ano’.tu Sonia mettiti sotto e chiavagli la figa mentre io gli fotto il culo da dietro e tu Eleonora mettigli la tua fighetta in bocca e fattela leccare!!!

Si prese le posizioni come indicato da mamma Marta, iniziando il nostro gioco lesbico, Martina si calò il fallo tutto dentro nella figa, mentre mamma gli trombava il culo ed io mi facevo leccare la figa dalla troietta. I colpi e le spinte che riceveva Martina, facevano si, che la sua lingua mi penetrasse il buco. La vacca sotto il tiro incrociato dei due falli non ci mise molto a godere come una maiala. Sbrodando sopra il pube di Sonia e mia madre che gli martellava il suo culone.

– Vengoooooo’..vengoooo’.mammaaaa’..sbrodooooo’.non resisto più’ uuuuuhhhh’.siiiii’.continuate a fottermiiii’.che sto godendo come una maiala’coi vostri cazzi’che mi stantuffano’uhuhuhuh’siii’.
– Godiiii’.bambina miaaa’svuotati tuttaaa’dacci la tua sbrodaaa’brava’ cosìììì’che dopo dovrai far godere mamma’.dopo che avremo fatto godere anche le tue sorelle!!
– Siete state fantastiche tutte’vi amoooo’.
– Adesso tocca a te Eleonora essere scopata nella figa e nel culo, sei pronta amore di mamma?
– Si, mammina, voglio godere anch’io come una puttanona, dopo aver subito la lingua di Martina che mi torturava la figa, penso che ci metterò poco a sbrodolare la mia linfa su di voi, mamma mettiti sotto tu, mentre io m’impalo sul cazzo e Sonia mi fotte il culo, perché voglio baciare la tua bocca mentre mi chiavate e Marty si bacerà con Sonia.

Fui subito accontentata nel mio desiderio, avevo messo le braccia intorno al collo di mia madre che nel frattempo si era spogliata, rimanendo nuda come noi, col corpo che combaciava perfettamente con il suo e la baciavo forsennatamente sotto i colpi che ricevevo da Sonia che spingeva furiosamente il fallo dentro il mio buco rettale, sentivo il piacere che saliva in maniera incredibile, e che tra poco avrei goduto come una porca. Sentivo il fallo che Sonia mi trombava nel culo andare come se ce l’avessi nella passera, venni in maniera spaventosa, forse come non avevo mai goduto prima di allora.

– Sbrodoloooooo’.siiiiiiiiiiiiii’.vengoooooo’.come’una fontanaaaa’che bellooooo’.iiiiaaaaauuuuu’..aaaarrrrggghhhh’.cosììììì’.piùùù’forteee’daiiii’.apritemiii’tuttaaaa’mammaaaa’sono’una troiaaa’anch’io.. come voi’verooo mammaaaa???
– Siii’.porcellaaa’.sei una degna erede della nostra famiglia di puttane’e quando sarai vecchia’sarai come le nonne’assetate di cazzi e di fottere ‘brava figlia mia’ti amooo’, ma adesso dobbiamo fare godere quell’altra zoccola di tua sorella Sonia’e dopo tutte e tre vi dedicherete a me, che ho già la figa in fiamme’

Anche Sonia si mise nella stessa posizione che avevo assunto io, voleva anche lei baciare sua mamma, mentre io gli fottevo il culo e Marty si era accovacciata vicino a tutte e due e baciava entrambe. Io visto la foga che ci aveva messo Sonia a scoparmi il culo, non fui da meno, gli fottevo lo sfintere spingendo il fallo più dentro che potevo, fino a sbattere con il mio pube contro le sue chiappe che gli tenevo aperte, lei strofinava il pube contro quello di mia madre per sentire il fallo fino in fondo alla sua vulva, e Martina per un senso di rivincita gli strizzava i capezzoli, fino a fargli male, che però lei non sentiva presa dalla goduria che gli stava esplodendo dentro i buchi. Venne anche lei come un vulcano che erutta la lava dopo l’esplosione.

– Bastardeee’. Troieee’.mi state facendo godereeeee’come una maiala’ mi state squartandoooo’mi state aprendo in dueee’.puttanoneeee’adesso vi pisciooo la mia sbrodaaa’.prendeteee’vaccheeee’toh’toh’che goduria’AHHHHAAAAHH’UUUURRRGGG’

Non avevo ancora mai visto Sonia godere in quel modo, era una forza della natura, si muoveva come un ossessa sopra i falli che la scopavano. Uno spettacolo!!
Dopo che si ebbe calmata, la mamma, ci volle tutte vicine, iniziando a baciarci una a una con la sua dolce lingua che saettava nelle nostre bocche e senza neanche parlare, si sdraio sul letto con le cosce aperte aspettando la nostra iniziativa. Io che ero ghiotta dei suoi baci mi tuffai subito nella sua bocca, iniziando un lingua a lingua interminabile, mentre Sonia gli baciava le tette, succhiandogli i capezzoli a Martina non restò altro da fare che occuparsi della figa della genitrice, con due dita la scopava, mentre con la lingua gli torturava il clitoride che succhiava come se avesse un cazzo in bocca. Fu Sonia a farmi spostare, anche lei voleva i baci e quindi la sostituì nel succhiare i capezzoli che stringevo con i denti, tale da provocargli un leggero dolore ma che per lei era un piacere, mentre Marty, ormai con la sorca della madre tutta slabbrata, aveva affondato la sua mano tutta dentro e la fotteva come se avesse un cazzo al posto del braccio. Poi mamma si mise a culo ritto, scambiandosi la posizione con Martina, adesso era lei a leccare la passerona della figlia, mentre io avevo occupato con la mano la figa di mamma e Sonia si mise a leccare il suo buco di culo, con le dita iniziò a penetrarla fino ad affondare tutta la mano nel budello della genitrice. Sentivo la sua mano attraverso la membrana che separa i due buchi e cercavo di sincronizzare il movimento con lei, mentre io uscivo, lei affondava e viceversa. Chiavata in questo modo Marta non ci mise molto a venire, e a sbagasciarsi come una lurida troia.

– Ragazzeeee’.sbrodoooo’.state fottendooo’vostra madreee’divinamente vi meritate la mia sbroda’UUUUUUU’che troiaaaa’.come mi sento vaccaaaa’.aaaaaa’.ancoraaaaa’.Marty’anche tu vieni in bocca alla mamma’che ti beve tutta la sbrodinaaa’.siiii’.cosìììì’bella’di mamma dammela tuttaaa’che adesso le due sorelle ci leccheranno ancora tutti i residui del nostro godimento’.su’.leccate troieee’.puliteci bene con le vostre lingueee’bagasceee’figlie di puttanaaa’abbeverate le vostre bocche alle nostre fontane’.brave cosììììì’.

Dopo quelle godute straordinarie ci rilassammo tutte nel letto abbracciate l’una all’altra, baciandoci e scambiandoci paroline dolci, con mamma che a turno ci ringraziava di averla fatta godere così tanto.
Dopo una settimana di chiavate tra tutti i membri della famiglia, papà ci disse che il week-end l’avremmo passato in casa di nonno Guglielmo e nonna Mariarosa, e già pregustavo la nuova orgia che ci sarebbe stata, ero curiosa di sapere come sarebbe stata con i nonni materni, visto che nella precedente esperienza coi nonni paterni, non mi ero fatta chiavare, ma questa volta ero disposta a tutto, ormai il mio svezzamento era terminato e potevo far parte di quella famiglia di debosciati a pieno titolo. Come aveva detto mamma, i gemelli non vennero con noi ma rimasero a casa a spassarsela tra di loro. Quando arrivammo i nonni erano già fuori ad aspettarci, mia madre subito li abbraccio scambiandosi un bacio lingua a lingua con loro, poi fu la volta di noi figlie a baciare i nonni, sentì già da quel bacio come nonna Mariarosa, era vogliosa di iniziare, mentre nonno, anche se mi baciò con delicatezza, subito sentì il suo bastone attraverso i pantaloni già in tiro, il porco già pregustava la mia fighetta. Anche mio padre nell’abbracciare la nonna e baciarla, si fece toccare il cazzo attraverso i pantaloni, e vidi negli occhi della nonna la bramosia di averlo già in bocca.
Durante la cena, non si perdeva occasione di parlare di sesso, ad un certo punto vidi nonno, sparire sotto il tavolo, alzai leggermente la tovaglia e vidi che era accovacciato in mezzo alle cosce di sua figlia nonché mia madre, che gli leccava la sorca, evidentemente piaceva anche a lui il sapore di quella figa, mentre nonna non aspettava altro che fare la stessa cosa con mio padre. Vidi che si era impadronita dell’uccello e lo succhiava a grandi boccate. La serata prometteva bene!!
Io ero seduta accanto a mia madre, ed il nonno mentre gli leccava la passera non perse l’occasione di mettere le sue mani sulle mie cosce e iniziare a tastare, la stessa cosa faceva nonna, mentre succhiava il cazzo di mio padre aveva infilato le mani sotto la gonna di Sonia e probabilmente gli stuzzicava il clitoride.
Vedevo mia madre estasiata, sotto quella lingua sapiente che gli lappava bene la gnocca, mentre nonno aveva infilato un dito dentro la mia passerina e lo manovrava avanti, indietro, rivolsi il mio sguardo verso mamma e lei come sapesse cosa desideravo, mi diede la sua bocca da baciare, con la lingua gli frugavo tutto il palato, ricambiata in questo dalla sua. In quelle dolci sensazioni non potevo perdere quello che stavano facendo babbo e Sonia, anche loro si baciavano voluttuosamente, quindi vidi sparire anche Sonia sotto il tavolo, evidentemente si era accovacciata anche lei vicino alla nonna e tutte e due succhiavano il cazzo.
Questo non era che l’antipasto alla grande orgia che da li a poco sarebbe successa.
Fu infatti mio padre a dire di mettersi più comodi sul divano, nella stessa posizione in cui eravamo, in modo da far vedere anche agli altri cosa ognuno/a faceva.
Non ci rimase che spogliarsi e rimanere tutti nudi sul divano.
Infatti adesso, potevo vedere bene Sonia e nonna, succhiare il cazzo e allo stesso tempo slinguarsi tra di loro, mentre nonno aveva infilato tre dita nella vulva di mia madre e continuava a leccare il clitoride, e con l’altra mano, sempre con tre dita mi fotteva la figa. Vedevo il suo cazzo teso, pronto ad infilare una delle due o forse ambedue? Adesso più che la descrizione parleranno i fatti e le parole dei protagonisti:

– (papà) ho voglia di fottere un buco, ma non so sa dove cominciare?

– (nonno) io penserei di chiavare tutte le donne a turno, insieme, uno nella figa e uno nel culo, fino che non hanno goduto, mentre le altre donne si occuperanno del terzetto usando mani e bocca per eccitare sia gli uomini che la donna scopata….

– (papà) mi sembra una buona idea, io direi a questo punto da iniziare con la meno giovane della compagnia per rispetto dell’anzianità da quella puttanona di tua moglie, che mi stava mangiando il cazzo per la voglia che ha di essere scopata’

– (nonna) si’dai’che non resisto più ho la fica in fiamme, spegnetemela coi vostri idranti’e non abbiate pietà di me’fottetemi e inculatemi a vostro piacimento, anche tutti e due nello stesso buco’

– (mamma rivolta a nonna) mamma, sei sempre una gran troia, non vorrei che poi prosciughi gli uomini e a noi non rimane niente’

– (nonna) tranquilla Marta, questi due stalloni, vedrai che ce la faranno a farci godere tutte, a Guglielmo ho dato una pasticca di Viagra, e ce la farà a tenere duro fino alla fine, mentre il porco di tuo marito non ha bisogno di questo e probabilmente riuscirebbe anche a fare il bis, dopo averci scopato tutte quante’ormai lo conosco bene, dopo tutto il cazzo che ho preso da lui.

– (Sonia) dai non perdetevi in chiacchiere e scopate questa grandissima maiala, altrimenti si sbroda ancora prima di essere chiavata, dai papà tu mettiti sotto e nonna s’impala sul tuo cazzo’.ecco’.così’e tu nonno inculala da dietro’bravo’sei dentro’così’fottigli il culo’senza pietà a questa vacca tutta spanata’mamma’tu lecca il buco del culo di tuo padre e i suoi coglioni’mentre io e Eleonora strizzeremo le tette a questa lurida vaccona che la voglio sentir gridare’

– (nonna) mmmm’come mi stanno chiavando bene..ah..ah’si..si..nipotine, strizzatemi i capezzoli’cosììì’anche più forte’che mi fate sbrodolare come una troia sui cazzi dei maschi’che belle troiette che siete’venitemi vicino che vi lecco la figa’ su’su’Eleonora’dai la passerina alla tua nonna che te la preparo per le nerchie del babbo e del nonno’siii’così, mettiti col culo sopra la faccia di tuo padre che mentre lui ti lecca il buco del culo’io ti mangio questa bella figa’mmmm’ che bel gusto’arf’slurp.. e voi froci chiavatemi bene’..fottetemi’.maiali’svaccatemi figa e culo’porci’si’Guglielmo entrami col cazzo dentro la sorca insieme a questo porco’apritemi tutta’.arf’.slurp’.più forte’sbattetemi i coglioni dentro la figa’.il più fondo possibile’uuuu’come vi sento bene’sbattetemi come una troia’arf’slurppp’.aahha’aahhh’

– (papà) Gugliemo non ricordavo che tua moglie fosse così troia’si sta svaccando come una lurida puttana’.cambiamo il buco’.scopiamogli il culo insieme a questa bagascia’ vaiii’io sono dentro’spingi il tuo fino ai coglioni dentro questo culo merdoso di troia’ecco cosììì’.senti come gode la zoccola’a sentirsi sfondata’questa è più troia di tua figlia’

– (mamma) d’altronde da una puttana come lei, che vuoi che venisse? Spaccategli l’ano a questa maiala, tirate fuori i cazzi che ve li succhio un pochino e poi li rimettete dentro’siii’slurpppp’riconosco il sapore del culo di mia madre’mmm’slurppp’dai rimetteteli dentro ancora e sborrategli nel budello a questa puttanona, che poi vi ripuliamo noi donne con le nostre lingue da eventuali residui’papà ti metto un paio di dita nel culo, così spingi meglio nel retto di tua moglie’ e tu vacca’lecca bene la figa di tua nipote’Eleonora pisciagli in bocca a questa vaccona’.

– (io) mamma questa ha una lingua che sembra un mulinello’mi sta rovistando tutta la passera, dentro e fuori, tra poco gli sbrodo in bocca a questa troia di nonna, non sapevo che fosse così vacca, la realtà supera l’immaginazione’mmm’.che lingua’.mi sta facendo godere anche senza cazzo’anche con la lingua di papà che mi sta rovistando il buchetto’

– (Sonia) gli sto strizzando le tette e i capezzoli fino a fargli male’ma questa bagascia non sente niente, glieli ho morsi anche coi denti ma sembra che gli faccia una carezza’a sentire i bastoni che gli rompono il culo’dai’papà, nonno, sborrategli in culo a questa troiona, anche se avesse un altro cazzo, questa se lo mangerebbe anche’.forzaaaa’.che vedo dalla sua espressione che è pronta a godere’.

– (nonno) dai’che io non ce la faccio più, sento il cazzo che mi sta scoppiando dentro il suo culo e le dita di Marta che mi trivellano l’ano, dai Piero, veniamo insieme al momento che viene Mariarosa’riempiamogli il buco di sperma’mmm’aah..aah’ho la sborra in cima al cazzo’

– (nonna) si, belli’venitemi dentro il buco, che io sono pronta’appena sento la vostra sbroda calda nel retto, vengo anch’io’arf’slurp’anche tu Eleonora vienimi in bocca’sbrodiamo tutti insieme’dai maschioni non trattenetevi più’aaahh.aaha.aahagh..aaahhh..datemi’la sborra’svuotatevi i coglioni dentro il mio budello’Ah’ecco’.sentooo’la vostraa’sborra calda’.siii’cosìììì’belliii’vengo’anch’iooo’con’voi’.sbrodoooo’uuuuhhh’ahhahaha che bella inculataaaa’godooo come una vaccaaaa’.aaarrrrfff’.sentire il vostro sperma dentro il culoooo’.si vieniii’anche’tu’piccinaaa’nella’bocca’della’nonna’.cosììììì’
bravaa’mmmm’il’tuo’nettare’come’è…buono’slarpppp’slurppp’dammelo tuttoooo’arf’slurppp’ continua a colarmi la figa’non vi muovete maschioni’rimanete dentro’che adesso noi donne ve li tiriamo fuori e ve li ripuliamo’neanche una goccia del vostro sperma deve essere sprecata’

– (mamma) ecco’li sto tirando piano dal culo, mamma, ce li ho’venite a pulire le nerchie’tu’Sonia, raccogli tutto quello che esce dal buco di nonna, e poi passacelo, mentre io e Ele ripuliamo i loro cazzi’e tu mamma mettiti sdraiata per terra, che dopo che avremo raccolto tutta la sborra te la sputeremo nella tua bocca e la dovrai inghiottirla tutta’. Slurpppp’brave cosììì’bene Sonia, passami tutto lo sperma raccolto e passiamocelo di bocca in bocca’siiii’così’.adesso svuotiamo tutto dentro la bocca della nonna, la golosona non aspetta altro’pchiu’prendi vacca e maiala la sborra e bevila tutta’ brava così, tira fuori la lingua’.che vi dicevo ha inghiottito tutto la golosona’

Dopo ci rilassammo tutti, aspettando a chi sarebbe toccato papparsi i cazzi, dal mio intuito sentivo che sarebbe toccato a mamma.
Continua”

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