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L’ascensore arriva a terra, entriamo e ci porta al 4° piano.

Durante il tragitto non posso fare a meno che chiedergli: “vieni qui spesso?”

“No, è la prima volta… Ah, ti stai chiedendo come faccio a conoscere Ste? Beh uscivamo in compagnia insieme anni fa, è stato bello incontrarlo di nuovo. E poi mi hai dato tu l’indirizzo dell’hotel…”

“Te guarda, la casualità…”

“Eh sì…” e mentre siamo uno di fronte l’altro, vicini quasi a sfiorarci, sento le sue mani sulle mie coscie che risalgono fino al mio culo.

“E così, ti sei riscaldata per me? Raccontami tutto quello che avete fatto…”

Il campanello dell’ascensore suona, avvisandoci che siamo arrivati; all’improvviso le sue mani si stringono e mi tira su mettendosi le mie gambe sui suoi fianchi, le mie braccia intorno sulle sue spalle.

Usciamo dall’ascensore, le sue mani che mi sorreggono forte mentre tastano il mio culo e con un indice va alla ricerca del mio buchino. Non so se mi eccita di più essere in braccio di uno sconosciuto, se immaginarmi con il culo all’aria in un corridoio di hotel o sentire le urla di piacere e di orgasmo venire da 4 camere diverse; forse tutte e 3 le cose insieme…

“Beh, visto che non arrivavi, il tuo amico ha voluto tenermi compagnia. Ovviamente ha intuito subito che ero lì per una notte di sesso e ha voluto lasciare a te la parte più morbida e succulenta, così si è preso il mio culetto sodo, ma prima me la sono fatta leccare per bene…”

Apro la porta, entriamo e mi stende sul letto con le gambe ancora aperte come se ci fosse ancora lui in mezzo. Si tira su davanti al materasso e inizia a slacciarsi i pantaloni.

“E poi? Ho visto un’altra scena verso alla fine”

“Eh già, ha dilatato il mio buchino, mi ha messo a pecora e mi ha inculata per bene, mentre mi entrava qui con 4 dita e sgrillettava il clitoride” e così dicendo la mia mano si metteva in mezzo alle gambe, giocando con la mia figa. I suoi occhi, che mentre parlavo mi fissavano, ora scendono sulla mia mano e ci rimangono, mentre inizia a giocare col suo cazzo già eretto. È lungo come in foto, ma dal vivo è un’altra cosa… Largo e pulsante di piacere, pronto a far strage di fighe e culetti come il mio.

“Ti piace essere scopata davanti e dietro quindi?”

“Oh si, mi piace sentirmi riempita come un tacchino…”

“Bene, perchè ho portato con me dei giochini”

Il mio cuore batte all’impazzata… La scopata che tanto desideravo sta per arrivare..

“Che i giochi abbiano inizio allora!” gli dico mentre gli faccio cenno con la mano di avvicinarsi.

Si inginocchia alla base del letto, leccando con vigore quelle grandi labbra umide, mentre con la mano destra apre la giacca del completo e tira fuori un gel lubrificante ancora pieno, sicuramente preso per l’occasione. Lo mette in orizzontale e lo spreme in direzione del mio buchino, il getto freddo mi fa sussultare e mi eccita ancora di più. Con mani esperte inizia a spargere il gel su tutto il mio culo e il profumo di frutto della passione riempie la camera.

Si ferma ad ammirare quello che ha davanti agli occhi: una figa fradicia e succosa, un buco che pulsa e 2 chiappe lucide piene di gel.

“Per stanotte sei mia, ti scoperò forte da farti rimanere senza fiato” e si alza in piedi.

Ma il suo cazzo non entra subito in me, la notte è lunga e lui ha tutto il tempo del mondo…

Mi lascia sdraiata a pancia in su, mi alza una gamba e inizia a far scorrere la lingua dal dietro del ginocchio fino al tallone; con l’altra mano prende l’altra gamba e lecca anche questa, poi tiene fermi i piedi con la mano sinistra.

Nella tasca della giacca ha un altro regalino per me: un dildo giallo fluo, che con il semibuio della camera sprigiona la sua luce. Non c’è bisogno di lubrificarlo, ha già lubrificato per bene me… Con una mossa decisa, mi punta il cazzo finto nel culo, come se stesse caricando un cannone. 

“Come immaginavo, è ancora aperto dal cazzo di Ste” mi dice, mentre guarda soddisfatto il suo operato.

Presa di sorpresa dal dildo nel mio culo, giro la testa verso la porta e lì vedo una debolissima spia rossa che si accende e si spegne. Ste ci stava guardando, dalla sua camera per lo staff con il letto e gli schermi… mi lecco il labbro superiore rivolgendomi alla telecamera, immaginandomi lui 4 piani giù con in mano quel suo grande cazzo, pronto a masturbarsi e venire una seconda volta.

Il cazzo finto di Max intanto faceva avanti e indietro, riempiendomi e svuotandomi ad ogni sua manovra.

Un’ultima spinta verso l’interno e il dildo giallo fluo rimane lì, ben piantato in fondo al mio culo. Max mi fa aprire le gambe e mi spinge verso i cuscini.

“Volevi essere riempita come un tacchino? Ora ti faccio sentire io come ti riempio di cazzi”.

La mia figa viene spalancata dalla sua mano che mi dilata le grandi labbra, e le riempie con il suo gran cazzo.

Inizia così il gioco di “dentro il suo cazzo-fuori il dildo, fuori il suo cazzo-dentro il dildo” mentre mi stringo i capezzoli eccitati e guardo la telecamera.

Se avessi un cazzo da succhiare sarei completa, penso…

Il cazzo di Max si prende una pausa ed esce dalla mia figa, facendo continuare il lavoro al suo amico dildo, che continua ad entrare e uscire a ritmo, quasi fosse una macchina.

Non vuole che raggiunga subito l’orgasmo e neanche lui, gli piace giocare a lungo… e va bene, giochiamo…

Mi faccio scopare il culo ancora qualche minuto, dopodichè mi fa cambiare posizione lasciandomi il dildo dentro: “vieni qui a leccarmi le palle” mi ordina.

Io, obbediente, mi giro e gattono verso le sue palle, dritte davanti a me.

Mi piace succhiare le palle quando ne ho l’occasione, cosa che capita raramente con il mio fidanzato.

Tiro fuori la lingua e inizio a gustarmi quei 2 bei sacchetti ripieni sotto l’asta lunga. Sono caldi e lisci, sanno di gel lubrificante. Li lecco dal basso verso l’alto, prima uno, poi l’altro, poi in mezzo e infine li prendo in bocca tutti e due insieme, passandoli da una guancia all’altra e succhiandoli brevemente.

Alzo gli occhi e incrocio il suo sguardo, puro piacere e soddisfazione. 

“Sei una brava succhia palle, complimenti… Succhi così bene anche i cazzi?” e io annuisco, con le sue palle ancora in bocca.

Ecco finalmente il cazzo da succhiare che volevo… Lo abbasso per farlo avvicinare alla mia bocca, così da continuare a guardarci negli occhi mentre mi inumidisco le labbra e tiro fuori la lingua.

Sono sempre a pecora sul letto, il mio top abbassato che fa uscire le tette, la minigonna ricaduta sulla schiena e il dildo giallo fluo che è ancora ben piantato nel mio culo.

Inizio a far girare la lingua sulla cappella di Max in senso orario poi antiorario, per stimolarlo e vedere la sua reazione. Lui mi guarda dall’alto con un sorriso compiaciuto, sapendo cosa lo aspetta.

La mia lingua si posiziona sotto la cappella e lecco dal basso verso l’alto, come se leccassi un gelato in un caldo pomeriggio d’estate.

Le sue mani mi prendono la testa e mi fanno scendere con la bocca. Con le labbra gusto il grosso cazzo e me lo faccio entrare, passando dalla cappella appena leccata, a tutta l’asta con le vene pulsanti. Mentre scendo con la bocca e con una mano gli tasto i testicoli, sento che lui percorre con la mano la mia schiena, per arrivare fino al mio culo e inizia a tirare fuori il dildo fluo, fisso dentro. É un movimento unico: mentre io faccio per uscire con la bocca, lui tira fuori il dildo, per poi rimetterlo dentro quando io riprendo in bocca il suo cazzo.

Mi scopa il culo come io scopo il suo cazzo ed è fantastico.

Mugugno di piacere, sono riempita davanti e dietro da cazzi grandi e grossi ma non mi dimentico che, di nascosto, qualcuno ci sta guardando e si sta segando.

“Non farmi venire subito, devo ancora scoparmi quella tua bella fighetta…”

“mh mh..” annuisco, con la bocca piena.

Mi dà un’ultima spinta in bocca ed esce, mi prende per i fianchi e mi fa girare, sempre a pecora sul letto ma con la testa abbassata, così che il culo sia ben in alto e la mia figa a portata del suo cazzo.

Sfila il dildo dal mio buco, molto lentamente, per farmi assaporare l’ultima volta la sensazione di culo ripieno, poi me lo porge, capisco che devo prenderlo in bocca.

Così mentre spompino il dildo, lui da dietro mi prende e mi monta, infilando il suo cazzo nel mio culo e nella mia figa, prima uno e poi l’altro…

Il piacere è immenso, ho tutti i sensi allertati ma nello stesso tempo silenziati: sento solo il rumore dei suoi fianchi che sbattono sul mio culo, l’odore del gel riempie la stanza, assaporo il cazzo di silicone, le mie mani sono sulle lenzuola di cotone umide di sudore e vedo solo il buio con le nostre ombre proiettate su un muro.

Capisco che sta per godere quando si ferma nel mio culo, si abbassa su di me e con una mano va a stimolarmi il clitoride.

“Voglio che veniamo insieme, io nel tuo culo e tu sulle mie dita” mi dice, con la voce roca e il fiatone.

“Tutto quello che vuoi…. Mi stai scopando così bene che non mi manca molto…”

“Voglio sentirti urlare di piacere quando vieni… Devono sentire tutti quanto sei troia e quanto ti faccio godere”

E così, tra una spinta nel culo e una manata sul clitoride, veniamo insieme nello stesso momento, tra brividi di piacere, tra urli e gemiti, sento che si svuota dentro di me e resta lì, continuando a sgrillettarmi fino all’ultimo istante di grida. 

Ci addormentiamo così, con fuori che è quasi l’alba, crollati sul letto, lui ancora sopra di me con il cazzo in tiro ancora dentro il mio culo e con la sua mano sotto la mia pancia tra le mie grandi labbra, io estasiata e pienamente soddisfatta.

E mentre sto sognando di come tutto è iniziato, io che esco dalla doccia, che mi abbraccio e mi tocco, ecco che sento una mano aprirmi delicatamente le gambe, quasi per non svegliarmi. Nel dormiveglia mi accorgo che qualcuno ha iniziato a baciarmi la figa e mi dice “Buongiorno, mia cara troietta…”.

Ma la voce non è la stessa che per tutta la notte mi dava ordini chiamandomi “brava succhia palle”, era una voce più giovane, eppure l’avevo già sentita…

Apro gli occhi e vedo Max con entrambe le mani sulle mie tette e in mezzo alle mie gambe…. Ste!

 

Fine 2° parte, scrivimi per dirmi se ti è piaciuta in attesa della 3° parte…

korablu69@gmail.com

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