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UNA MADRE DA USARE IV CAPITOLO “IL GIOCO CONTINUA”

By 26 Febbraio 2021No Comments

Effettivamente le cose a casa andarono più o meno come previsto, mamma riprese il lavoro e di conseguenza continuava a soddisfare le voglie del marocchino suo datore di lavoro.

Io ripresi l’università e continuavo a frequentarmi con Salvatore e Riccardo.

Ammetto che non mi sforzavo affatto per trovarmi una ragazza, per soddisfare le mie voglie avevo sempre mamma a disposizione, di solito non passavano più di due giorni che me la facevo.

Lei era abbastanza rassegnata e io avevo imparato a capire i suoi umori e i suoi stati d’animo.

Quando mi avvicinavo per prenderla, lei diceva sempre la solita frase: “No dai Gabriele, no dai”

Chiaramente io non ascoltavo e continuavo, se poi seguiva una frase del tipo “ fai in fretta però”, voleva dire che in quel momento non gradiva troppo e non le interessava altro che finissi alla svelta. In quei casi le portavo rispetto e cercavo di darle meno disturbo possibile, glielo mettevo nella fica e venivo prima possibile, evitando anche di sbatterglielo in culo che era poi quello che preferivo. Era il massimo per me sentire come muggiva mentre il mio cazzo si faceva strada nel suo buco merdoso per poi cominciare a grugnire alle prime stantuffate.

Se invece dopo la prima frase di circostanza non diceva altro e tendeva a rilassarsi adagiandosi nella posizione in cui l’avevo messa, allora voleva dire che proprio proprio non le dispiaceva farsi fottere e di conseguenza dovevo essere meno egoista e cercare di far venire anche lei.

A tal proposito ricordo una volta che la stavo montando in piedi da dietro appoggiata sul tavolo di sala, a giudicare dalla quantità dei grugniti che emetteva e dalla loro intensità, gradiva non poco il lavoro che stavo facendo…

Forse un momento di perdita di concentrazione data dall’aumento dell’eccitazione dei gemiti della troiona, aumentai troppo il ritmo e senza che ormai potessi fare più nulla, sentivo partire la sborrata…

-Mammaaa…cazzooo…..vengo mammaaaa….

-No ti prego, non acora…solo un attimo…ci sono quasi…

Stava per avere anche lei un orgasmo, ma per me ormai era troppo tardi, non potevo arrestare l’eruzione di broda che stava per esplodere..

-No mamma….non ce la faccio…..sborroooooo!!!!

-No, cazzoooo  noooooo!!!!!

Riversai tutta la sborra dentro di lei senza riuscire a farle raggiungere l’orgasmo.

Si sfilò da me che ancora eruttavo gli ultimi schizzi…

-Sei proprio uno stronzo!

-Scusa mamma…

-Scusa un cazzo, fai sempre i tuoi comodi con me, una volta che ti chiedo io una cosa…ma vaffanculo va!!!

Era proprio incazzata, doveva esserci mancato davvero poco visto che sembrava non volervi affatto rinunciare. Invece che chiudersi in bagno per eventualmente finire da sola, si buttò direttamente sul divano cominciando a sditalinarsi freneticamente ad occhi chiusi, fregandosene della mia presenza.

Anche se avevo appena sborrato, quello spettacolo fu devastante, non avevo mai visto mia madre darsi piacere da sola e nel momento che urlava il suo godimento, il cazzo mi era già tornato di marmo!

Le saltai subito sopra e la penetrai cominciando a scoparla freneticamente, lei continuava a godere avendo altri orgasmi provocati dal mio cazzo che la scopava in fica, mi strinse a se in un abbraccio voluttuoso ma che era anche materno, avevo la sua bocca accanto ad un orecchio e le sue urla di godimento mi entravano senza nessuna attenuazione in testa.

Non la scopavo mai in quella posizione e per giunta abbracciati, fu una sensazione unica, un misto di sesso, di perversione, di amore….venni ancora…..restammo almeno 5 minuti in quella posizione senza dire nulla…

I momenti in cui decidevo di prenderla, erano piuttosto estemporanei e quasi mai programmati. Mi eccitava molto prenderla in cucina, specialmente mentre sparecchiava o riordinava, di solito la prendevo da dietro per le tette, gliele liberavo e ci giocavo un po’. Adoravo quella massa di carne molle ma enorme, il capezzolo come un chiodo….

Poi di solito la piegavo sul tavolo di cucina con l’ordine perentorio:

-Mettiti in posa troia!

E la sbattevo dicendole tutte le porcherie che mi passavano per la testa.

In quella posizione di solito dopo un po’ me la inculavo e mentre lo facevo pensavo a quanto sciocco fosse stato mio padre che non lo aveva mai fatto. L’aveva lasciata vergine di culo per un marocchino qualsiasi e per suo figlio e i suoi amici….che spreco!

Se invece non mi interessava troppo il culo la mettevo supina sul tavolo per guardarla bene,

In quella posizione la pancia rimaneva prominente mentre le mammelone si schiacciavano quasi del tutto sul busto dando quell’effetto budino tremolante sotto i colpi che le assestavo.

Le tenevo le gambe allargate mentre guardavo il mio cazzo che entrava e usciva in mezzo a quel cespuglio di pelo soffice, le avevo infatti detto di curare la depilazione ma di non toccare assolutamente quello sulla fica.

In questa posizione lei non mi guardava, teneva sempre la faccia girata da un lato, non riusciva a vincere la vergogna…

La cucina effettivamente era il posto dove mi piaceva di più scoparla, credo per il fatto di associare la figura materna a quella che sta in cucina a preparare pranzo, colazione ecc. e che ti chiama quando è pronto e dopo tu per ringraziarla…te la fotti!

La domenica mattina era un altro rituale pressoché fisso, non lavorava per cui era a casa e mi portava la colazione a letto.

Quando tornava a riprendere la tazza mi facevo trovare in tiro, la mettevo a pecora sul mio letto o la facevo appoggiare alla scrivania e la trombavo, era il mio “buona domenica mamma”!

Poi capitava che mi andasse di farmi fare solo un pompino, ad esempio a volte eravamo sul divano e alla tv c’erano queste attempate strafighe come la D’Urso, la Clerici, la Venier, che mi hanno sempre ispirato le mie fantasie sessuali. Spesso in questi casi le ordinavo di farmi un pompino mentre immaginavo di scoparmele. Questo capitava anche con le telegiornaliste, le over 40 per capirsi, che tutte truccate ed impeccabili erano delle MILF da paura!

Altre volte invece scaricavo film porno di vecchie ciccione alle prese con giovani cazzi specialmente di colore, glieli facevo vedere.

-Guarda mamma queste, sono come te…

-Dai Gabry, non mi va di vedere queste porcherie…

-Porcherie? Sono le stesse cose che tu fai con me, Riccardo e Salvatore per non parlare dei neretti che ti sei fatta al mare la scorsa estate…

-Dai per favore…

-Dai un cazzo grandissima troia,  ti devo ricordare come godevi mentre ti prendevi 25 cm di cazzo in culo mentre l’altro negro te lo aveva ficcato in gola????

-Devo parlarne con i ragazzi, bisognerebbe riprendere anche te, non ti piacerebbe rivederti mentre scopi e grugnisci come una troia, ah ah ah…?

-Ci mancherebbe solo quello…

A quel punto la prendevo e la chiavavo davanti alla tv mentre il porno andava…

Avevo inoltre inventato il “pompino autoritario” che mi faceva davvero sentire padrone del mondo…

Era composto da fasi tutte rigorosamente da rispettare…

I fase: le dicevo: -mamma, truccati e fatti la coda!

Lei sapeva cosa voleva dire e senza protestare si metteva rossetto, fondotinta, mascara, ombretto e si faceva la coda.

La coda le stava bene, il viso era pulito senza i capelli, ben truccato e con quei meravigliosi occhi verdi.

Mia madre aveva un bel viso nonostante fosse bello tondo vista la sua stazza.

II fase –In ginocchio troia!

Io rimanevo in piedi, lei si inginocchiava e lo prendeva in bocca. Sapeva che non doveva toccarlo con le mani, le doveva mettere sulle mia cosce e usare solo la bocca per spompinarmi.

Andava avanti e indietro e nel contempo roteava la lingua intorno alla cappella.

Quei momenti erano straordinari, mi davano un senso di onnipotenza, oltre al godere per lo splendido lavoro di mamma con bocca e lingua, le facevo eseguire il tutto in ginocchio come la peggiore delle serve!

III fase la sborrata

A questo punto sborrarle in bocca sarebbe stata la giusta conclusione ma allora sarebbe stato inutile averla fatta truccare e poi anche la cosa aveva un suo perché oltre a valorizzare i lineamenti del viso…

Quando stavo per sborrare, glielo toglievo di bocca, la prendevo per la coda e cominciavo a segarmi strusciandole i cazzo il faccia cominciando a rovinarle il trucco.

Al mio “ci sono troia” lei sapeva che doveva aprire la bocca dove dirigevo il primo schizzo, poi glia altri sulle labbra, sul naso, sugli occhi fino ad impiastricciarle tutta la faccia.

Mi piaceva guardarla poi con il rossetto sbaffato, il mascara che le rigava le guance portato dalla sborra che colava, non potete capire e sensazioni che suscitava in me tutto questo…

Altra cosa che mi eccitava da morire era pisciarle addosso, a volte magari lei entrava in doccia e io se avevo un certo stimolo, mi precipitavo in bagno, aprivo la doccia e le pisciavo addosso.

Le prime volte lei si rintanava girata sull’angolo della doccia e io le pisciavo sul culone, poi ero riuscito a far si che rimanesse girata e mi scaricavo sul pelo della fica. Il massimo sarebbe stato pisciarle in faccia, ma ammetto che non ne avevo il coraggio…

Con i ragazzi invece era diverso, avevamo stabilito che non bastava suonare il campanello per entrare in casa a chiavarsela o farsi fare un pompino, per cui ci eravamo organizzati per una rimpatriata una volta alla settimana, al sabato o alla domenica.

Per esempio se il sabato sera andavamo in discoteca e le troiette come quasi sempre ce lo facevano solo rizzare e nulla più, passavamo da casa mia per svuotarci le palle con la grassona.

Dopo un paio di volte abbandonammo questa pratica, infatti svegliarla alle 4 di mattina, era un problema. Per primo faceva un monte di storie per svegliarsi, poi assonnata com’era succhiava il cazzo da fare schifo, dovevi tenerle la testa ferma e scoparla in bocca se volevi venire.

Anche scoparla era poco appagante, mezza rincoglionita com’era non forniva un minimo di partecipazione e vista la poca collaborazione, risultava difficile pure incularla.

Per cui su anche consiglio suo, decidemmo che in questi casi i ragazzi rimanevano a dormire a casa mia e la mattina, dopo colazione, ce la sbattevamo

Infatti vero le 11 ci svegliavamo, mamma ci preparava una bella colazione e poi la scopavamo, buttandola o sul tavolo di cucina, o in piedi appoggiata al lavabo o sul divano.

Finita la monta ognuno a casa sua.

Altre volte invece ci ritrovavamo la domenica pomeriggio per vedere la partita in tv mentre mamma sbrigava le faccende. Finita la partita, solita storia, se aveva da stirare era un classico sbatterla in piedi appoggiata all’asse da stiro e dovevate vedere come la stringeva con quelle dita tozze mentre la monta impazzava!

Capitava pure che ci piacesse farle fare le faccende di casa nuda, che ci servisse il caffè in quel modo, poi magari la facevamo accomodare sul divano e le mettevamo i cazzi in mano due alla volta per farceli venire duri….

Con il tempo poi si era sciolta, non era solo montarle addosso, ma era diventato un rapporto quasi normale diciamo, al di fuori del sesso parlava con noi, discutevamo, scherzavamo anche e poi non era più come all’inizio che era solo sottomissione. Anche se non era mai complice in quello che le facevamo, a tratti si notava che un po’ le piaceva e che aveva una certa predilezione per il cazzo di Riccardo che con i suo 20 cm abbondanti era il top del gruppo.

Mi era capitato di sentire a volte mentre la scopava, frasi sussurrate del tipo “su bello su” oppure ”dai non ti fermare”. Ma anche da alcune battute, come quella volta che le puntammo entrambi i cazzi in faccia e lei scegliendo quello di Riccardo disse: ”prima gli ospiti” o un’altra volta che scegliendo tra Salvatore e Riccardo, strizzò l’occhio a quest’ultimo dicendo “il dolce per ultimo…”.

Andammo avanti così per un paio di mesi anche tre, poi i ragazzi si fidanzarono e di conseguenza diradarono le visite di “cortesia” a mia madre visto che dovevano frequentare le fidanzatine e non solo presentarsi per scopare!

In ogni modo un paio di volte al mese riuscivamo ad organizzavamo qualcosa ma quasi esclusivamente durante la settimana. Fu una sera di quelle che appena finita la chiavata generale, mamma ci disse:

-Ragazzi io capisco che prima eravate quasi vergini e non avevate una ragazza e mi avete usata a vostro piacimento per le vostre pulsioni sessuali, ma adesso che avete due belle ragazze giovani, perché venite ancora da me…anzi, trovate la ragazza a anche a mio figlio, così finalmente questa storia finisce con tutti.

-Ah ah ah mamma, ma non ti sei accorta che più che altro loro vengono da te per avere la libertà di sborrarti in bocca, fartela ingoiare e per mettertelo nel culo….credi che queste cose te le facciano fare delle ragazzine di 20 anni…?

-Pensi che loro gli permettano di scopare senza preservativo e di sborrare dentro?

-Credi che se si facciano inculare come te senza protestare?

-O che si facciano fare una maschera di sborra tenendo la bocca aperta per ricevere i primi schizzi?

-No mamma…per queste cose ci sei tu e ci sarai ancora per molto tempo, credimi….

-E poi guarda che non conviene nemmeno a te perdere i loro cazzi giovani e sempre duri, specialmente quello di Riccardo che tutti sappiamo essere il tuo preferito, vero mammina…

-Peggio ancora se trovassi anche io la ragazza mamma…. non avresti più il mio cazzo che ti spana la fica tutti i giorni ma solo 2-3 volte il mese come i loro…sicura di volerlo vecchia troia cicciona…?

-Dai non ci pensare mamma, vai a prenderci un po’ di dolce che poi magari ti diamo un altro paio di colpi e ti mandiamo a letto bella calda!

-Bravo Gabriele, tua mamma si stava mettendo idee strane in testa, hai fatto bene a mettere in chiaro le cose!

-Ma si cazzo, invece di ringraziarci per tutto il cazzo che le diamo, quel barile di grasso pensa a liquidarci, manco fosse una figa!

 

 

 

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