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Racconti di DominazioneTradimentoVoyeur

La mia esperienza di traditore tradito, parte 4

By 30 Settembre 20212 Comments

La mia esperienza di traditore tradito, parte 4

Era nudo seduto sul letto, la pancia gli cadeva sulle gambe. Anche mia moglie era seduta poggiata contro il cuscino. La tiro a sé e la baciò con una passione che tracimava nell’ingordigia e mia moglie si trovò la bocca occupata dalla sua lingua. A vederli sembrava si baciassero appassionatamente. Vedevo le loro bocche che si cercavano. Le aveva messo le mani dietro alla nuca e le costringeva il viso contro il suo.
Sicuro che non staccasse la bocca le sue mani scesero lungo i fianchi per fermarsi in basso a quel punto lasciò la bocca per baciarla sul collo. Anna lo lasciava fare e notai che aveva gli occhi chiusi.
Dal collo scese ai seni ancora coperti dalla vestaglietta e senza staccare la bocca ,appoggiandosi sul tessuto, le catturò un capezzolo. Lo succhiò fino a farlo ergere e spingere contro il tessuto bagnato. Allora ripeté lo stesso movimento con l’altro capezzolo.
Le sollevò, aiutato da lei , la vestaglietta. Al tondo seno scoperto dedicò la stessa attenzione data a quando era coperto dalla vestaglia. Era tutto bagnato dalla sua saliva. Poi con le mani prese le tette da sotto soppesandole e godendo certamente della loro consistenza e del calore che emanavano.
Non so cosa stesse succedendo perché Anna si offri inarcando completamente la schiena all’indietro.
Lui colse il movimento e disse: brava così mi piaci
Tenendola con attenzione la fece stendere sul letto e la sua bocca affondò nuovamente nelle tette. Le baciava, le leccava, succhiava lentamente un capezzolo e poi l’altro, li succhiava e risucchiava riempendoli della sua saliva. Mia moglie era completamente abbandonata nel nirvana del piacere; gli occhi erano chiusi, la testa buttata indietro e la sua bocca emetteva gemiti di piacere; lo vedevo e la sentivo.
Angelo continuava con la bocca sui seni di Anna. Stava godendosi due tette che qualunque uomo credo vorrebbero baciare e toccare. Sua moglie, vista in costume, aveva un seno piatto quasi da uomo e quando lo bagnava in mare si vedevano i capezzoli, ma sotto non c’era il sostegno delle tette.
E comunque mia moglie gliele stava offrendo per il piacere di tutti e due, suo e di lui. Mantenendo la bocca a giocare con le tette Angelo portò le mani in basso dietro infilandole sotto il culo poi la fece stendere sul letto.Nuda, potevamo vederla allungata sul letto, le braccia alzate verso la spalliera poggiate sul cuscino; le gambe leggermente divaricate facevano ben vedere i peli del pube che lei tiene non cortissimi e spiccavano come un cespuglietto nero nel deserto.
Aveva il fiato corto e i seni si muovevano al ritmo del sui respiro.
Lui si è piegato ed ha avvicinato la testa al sesso. Ha annusato e poi le ha detto: hai un buon odore di femmina eccitata.
Aveva il cazzo, pronto ad entrare in mia moglie, che si appoggiava sulla sua prominente pancia. Guardai il pene con più attenzione del solito. Il glande era a punta, il resto modello lattina di Coca Cola senza averne la stessa dimensione, ma quasi; è percorso da vene blu scuro che lo rendono visivamente più grosso, in fondo i testicoli sono veramente grossi non come due palle da tennis, ma veramente grossi. Non è un bello spettacolo da vedersi, ma non è a me che doveva piacere.
Mi son trovato mentalmente a fare un confronto con il mio.
Per tornare alle dimensioni del mio pene ,non mi sono mai lamentato delle sue dimensioni. Salvo che su internet non ho mai visto altri cazzi in erezione e leggendo di qui e di là ho sempre pensato che fosse di medie dimensioni come tanti e che il suo lavoro lo svolgesse egregiamente. Adesso dopo aver visto quello di Angelo ed aver visto come era accettato da mia moglie comincio ad avere dei dubbi.
Lei aprì le cosce ancor più spingendo il bacino verso l’alto come ad invitarlo ad entrare.
Lui: maialina, hai voglia eh. Adesso te lo do…ma ricorda dovrai essere brava con me. Molto brava e fare sempre quello che ti chiedo.
Mia moglie non rispose, ma mosse ancora il bacino in modo lascivo verso l’alto, verso il suo cazzo.
Lui lo poggiò alla vagina e andarono contemporaneamente incontro l’uno all’altra e lei si aprì e lo accolse. A quel punto lui si sdraiò sopra di lei. Era molto brutto vederli. Mi ricordò quel film di cartoni animati la Bella e la Bestia. Nonostante il mio sentimento lo negasse da quel che si vedeva mia moglie era molto eccitata e voleva quel cazzo.
Steso su lei la baciò con vigore sulle labbra, poi sempre continuando a scoparla con cadenza costante le baciò il collo, le spalle e tornò ai seni che aveva già visitato.
Mia moglie gli carezzava quella testa bovina ed aveva il corpo teso dall’eccitazione. Lui si concentrò sui seni con passione, leccava e mordicchiava i capezzoli e lei godeva.
Tornò con la lingua in bocca di lei e le sue mani si unirono alte a quelle di lei. Iniziò a possederla con impeto e Anna emise un gemito fortissimo che si propagò per tutto l’appartamento. Osservavo il culone di lui che spingeva tra le cosce aperte di lei con un ritmo veloce. Anna aprì le gambe ancora di più e le portò alte a circondare il corpo di lui come ad esortarlo a farlo entrare sempre più dentro
Proseguirono così per 3 minuti o forse 5 minuti, non so, con espressioni e gemiti di godimento sul viso di Anna sempre più presenti. Poi mi sembrò che Angelo le dicesse qualcosa in un orecchio che non riuscii a capire e dopo pochi secondi lui venne affondando in lei.
Dopo un po’ si è tirato su con le mani ai fianchi di lei mantenendo il cazzo in figa lo ha tirato indietro e guardato; è ancora abbastanza duro ed è ricoperto dagli umori di lei e da filamenti del suo sperma che lo coprono come una trasparente lucida copertina.
Lo guarda da curioso e lo rimette dentro. Entra ed esce alcune volte lentamente continuando a guardarlo. Si vede la vagina avvolgersi restringendosi sul cazzo mentre questo esce fino a mostrare il glande per poi riaprirsi in modo consistente quando rientra.
Angelo continua a fare quel movimento sino a che il cazzo ha definitivamente perso la rigidità ed è tornato alle dimensioni di normalità a quel punto lo estrae e si fa cadere di fianco a mia moglie.
Si gira su un fianco e con il braccio la fa girare verso lui. Si guardano, pare che ciascuno aspetti che sia l’altro a fare una prima mossa. E’ un impasse che dura poco, è mia moglie che con la bocca cerca la sua. Si scambiano un lungo bacio scambiandosi lingua e saliva. Vedo il cazzo molle sotto il pancione; quell’uomo è ridicolo, ma si vede che a mia moglie ciò non interessa
Angelo poi si è alzato e con un sorriso divertito e con la classe che lo contraddistingue disse : mi hai svuotato i coglioni . Ti sei presa proprio tutto. Se peggio di una troia, mi hai prosciugato, ma come cazzo fa tuo marito a soddisfarti? Fortuna che mi hai incontrato, ne ho tanto da darti.
Non lo disse, ma lei era diventata il suo sborratoio.
Mia moglie aveva gli occhi lucidi, ancora colmi di piacere e di voglia soddisfatta e non rispose. Guardava lui pulirsi l’uccello con il lenzuolo mentre lei teneva una mano in mezzo alle cosce per impedire allo sperma di sporcare dappertutto,
Era ancora a pancia all’aria. La mano appoggiata toccava la vagina, mosse un po’ le dita e poi le portò al naso . Vuole sentire l’odore che regna laggiù, non le deve piacere perché fa una smorfia di disgusto.
Si alzò e prese la vestaglietta andando verso il bagno
Si conferma sempre più che sono un cornuto.
Lui si era rivestito e la aspettò. Non so se a proposito le disse: con la pillola sei coperta fino a domani, poi le fece vedere qualche secondo del nuovo filmato. Lo sguardo di mia moglie non era felice, ma non disse nulla.
Poi lui: ti scrivo, attenta a leggere.
Quel giorno vidi un rapporto comportamentale tra loro poco comprensibile, c’era chi ordinava e chi ubbidiva.
Poi lui, ripensandoci, con fare duro, ritornando ad essere quel bastardo che ben nascondeva, le disse: da oggi che tu sia in spiaggia o in altro luogo stai ben attenta ai messaggi che ti mando sul cellulare.
In quel momento deve aver avuto un piacevole pensiero perché ha sorriso, ma il sorriso era solo per sé stesso.
Sai che ti dico, facciamo così. Attenta eh, non farmelo ripetere
Quando parlo se dopo il nome di una città dirò: fantascienza, tu se già non lo sei farai in modo di metterti in fronte a me e divaricherai le gambe come se volessi farmi vedere la passera. Chiaro? Tranquilla lo dirò solo quando sarai seduta oppure in spiaggia distesa sulla sabbia.
Non dovette ripetere il concetto perché il viso spaventato di lei faceva capire che avesse inteso
Seguì: intanto oggi metti il due pezzi giallo che mi piace molto. Era il più sgambato dei costumi che Anna avesse e che sul davanti le copriva a malapena il pube. In quella vacanza lo aveva indossato una sola volta e non lo aveva più messo rendendosi conto che non fosse appropriato per una signora come lei.
Per finire disse: mi raccomando attenta a quando parlo ed uscì.
Quel giorno successe una cosa particolare.
Doveva essermi fuggito qualcosa nei loro discorsi. Purtroppo nonostante l’ingegno, non potevo ascoltare tutto. C’erano momenti e luoghi dove era impossibile ascoltare. Per esempio la sera durante la passeggiata, o in mezzo la gente in spiaggia etc
Anna mi propose un giro in città dicendo che sentiva il bisogno di un po’ di aria di città e anche di comprare ,se li avesse trovati, qualche costume nuovo che i suoi erano un po’ vecchi.
Per farla breve trovò i costumi che cercava , ma non erano quelli a cui pensavo io.
Mi piacquero molto, ma pensavo fossero lontanissimi dall’idea dei costumi da lei indossabili.
Erano quelli di ultimo grido più adatti a ragazze in fiore che a signore sposate.
Ne prese un paio con filo interdentale al posto della copertura dietro e con una chiusura passera a perizoma d’avanti.
Per carità sulla nostra spiaggia se ne vedevano abbastanza così solo che erano indossate da ragazze e non da signore.
Le stavano benissimo e fui io il primo a vederli indossati. Dividevano perfettamente i suoi tondi glutei e davanti nascondevano la passera, ma la facevano immaginare bene.
Ne prese uno bianco ed uno nero di questo tipo. Poi ne prese altri due leggermente più casti che comunque facevano fare la loro porca figura.
Inizialmente provai a farle notare che non fosse il caso di acquistare quelle finte coperture di passera e culo, ma la sua resistenza fu forte. Fra le cose che disse a suo sostegno: ce l’hanno tante in spiaggia, vuoi dire che hanno un corpo migliore del mio? Mi zittii.
Che facesse quel che voleva.
Mi era chiaro che era stato Angelo ad imporgli i nuovi costumi.
Dovreste vedere le facce e gli occhi di quelli e quelle che la videro passeggiare in spiaggia il giorno dopo con lo striminzito costume nero.
Gli uomini se la sarebbero scopata sul posto; le donne invece erano perplesse di quello spinto costume indossato da una signora e mamma.
Dopo un paio di giorni, venuta a mancare la novità, le passeggiate di Anna non suscitarono più scalpore.
Era emersa, obbligata, anche una vena esibizionistica?
Avevo il dubbio che quella dominanza di Angelo la attraesse. Ho iniziato a pensare alla sottomissione verso un uomo “forte”.
Ritengo che da quel giorno quasi sempre fosse lui a decidere come doveva vestirsi sia per la spiaggia sia la sera; e anche se lui non glielo diceva sapeva lei come accontentarlo. Vi lascio immaginare. Era sempre da scopare a vista.
Non so perché quel giorno pensai al rischio che potesse rimanere davvero incinta e sperai che Angelo non avesse con lei la stessa chimica che avevo io.
Guardai mia moglie rivestirsi, era pensierosa e poi chiusi l’app.
Quella mattina in spiaggia Angelo non c’era; la moglie era sola con i bimbi. Le chiesi come mai non vi fosse il marito. Se fosse tutto ok. Mi disse che era andato a fare un giro in città. Le aveva detto che gli servivano delle cose ma non aveva capito cosa, cose sue. Più tardi con raccapriccio scoprii cosa fosse andato a comprare.
In spiaggia rimuginavo su quegli incontri, su cosa avessi visto e sentito, cercando, per quanto servisse, di comprendere. Con il senno del poi cercavo delle scuse a cui ancorarmi. E quale miglior mezzo che internet?
Su internet si trova tutto e di tutto, si tratta poi di capire se vero, falso o…
Un punto certo: gli attributi ed i comportamenti di Angelo potevano influenzare Anna.
Volli verificare quanto fosse importante nel fare sesso, da ricerche nel campo, la dimensione del pene.
Lessi diversi siti, quello che mi risultò più completo e realistico era Medicina on line che trattava diversi aspetti della sessualità e anche il tema di mio interesse.
In sintesi era stata svolta una ricerca su un campione di donne poco tempo prima e ne risultava per sommi capi quanto segue:
la ricerca effettuata in Italia diceva che la lunghezza media del pene in erezione misurata a partire dal pube è di circa 15 cm e circa 13 cm di circonferenza (almeno ero nella media) e che gli italiani sono in buona posizione rispetto gli uomini di altri stati e contenenti, ci battono solo alcuni stati del sud America e dell’Africa; gli orientali sono in coda.
Il pensiero delle donne sulle dimensioni del pene?
La metà del campione dice che un pene lungo spinto troppo in profondità può generare un dolore molto acuto che impedisce un rapporto sessuale piacevole ed apprezzano un uomo che abbia l’accortezza di evitare una penetrazione troppo profonda ed irruenta, ma in sintesi le dimensioni del pene contano per quasi il 90% delle donne che hanno partecipato alla ricerca.
Quasi il 20% delle donne ha dichiarato di aver mollato almeno una volta nella vita un partner perché aveva un pene troppo piccolo, anche se non gliel’ha mai confessato apertamente; per fortuna non era il mio caso, spero.
Molto importanti le conclusioni sulla circonferenza. E’ molto importante per circa il 70% delle intervistate, tra queste più della metà dice che la circonferenza è addirittura più importante della lunghezza poiché sarebbe capace di dare una sensazione di pienezza maggiore durante la penetrazione. Ciò confermava il mio pensiero in merito e che mia moglie doveva essere una di queste e quindi il cazzo di Angelo ero lo strumento idoneo.
Il secondo tema era il comportamento autoritario di lui ed in fondo l’accettazione di lei.
Trovai su internet di tutto: da trattati scientifici a dotte disquisizioni sui giornali che si leggono dai parrucchieri.
Del tema dominazione mi interessava poco. Se Angelo faceva il dominatore è perché Chiara glielo permetteva sottomettendosi. Certo era ricattata, ma perché provare piacere dal sesso con lui. Era una reazione fisica o c’era dell’altro?
Leggi e leggi trovai un’argomentazione che mi fece riflettere sul tema sottomissione che comunque è sempre legato alla dominazione. La riassumo brevemente lasciando a ciascuno una propria interpretazione
Nella ricerca scientifica sulla sessualità, gli studi sulla dominazione sessuale e conseguente sottomissione dicono che questi tratti esistano, ma non si vuole ammettere che le persone abbiano fantasie o interesse nella violenza o nella coercizione sessuale, per paura che la notizia finisca per incitare o “giustificare” veri stupri. Della serie “Vedete? Gli/le è’ piaciuto, allora lo voleva davvero.
Sono le fantasie sessuali che sono molto importanti nel sesso che si associano alla dominazione e sottomissione Le fantasie rappresentano l’espressione più genuina dei nostri desideri sessuali, perché ci immergono in un universo dove vige la regola del “come se”, in cui tutto (ma proprio tutto) è concesso. In più, le fantasie sono molto utili per la nostra vita sessuale: esse risvegliano e mantengono l’eccitazione sessuale, aiutando quindi con il raggiungimento dell’orgasmo.
Le ricerche che hanno analizzato quali tipi di fantasie sessuali hanno evidenziato come molto spesso gli uomini riferiscono di immaginare di impiegare un certo grado di forza o violenza contro il/la partner durante l’attività sessuale (Dominazione).Mentre le donne riportano fantasie caratterizzate dall’uso di forza o violenza esercitato contro sé stesse e non verso qualcun altro (sottomissione). Tra tutte le fantasie, a questa va dedicata particolare attenzione, perché le fantasie in cui la donna immagina di essere vittima della forza fisica del partner sono riferite in percentuali altissime. Secondo uno studio, tra il 30% e il 60% delle donne hanno fantasie sessuali sull’essere sessualmente dominate (64,6%), essere sculacciate o frustrate (36,3%), essere legate (52,1%) o essere forzate/costrette ad avere sesso (29%).
Attenzione però in questo tipo di fantasie sessuali, l’elemento forse più importante è il fatto che la donna è in pieno controllo di quanto accade: può organizzare la scena immaginaria secondo i propri desideri e bisogni, potendo godere di un’eccitazione derivata dal cedere il controllo a qualcuno, mantenendo comunque un controllo sulla situazione.
Ho letto, sintetizzato e riportato. Non sono uno psichiatra, ma queste letture mi hanno fatto pensare. E se mia moglie facesse parte di queste percentuali?
In un ora di “ricerca” mi ero incasinato mentalmente ancor di più.

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