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– Dobbiamo per forza andare? – chiese Ludovica sbuffando.
– Dai, Fabio finalmente si sposa con Filomena, sicuramente vorrà chiedermi di fargli da testimone, non possiamo non andare. Poi comunque ci ha invitato a cena la settimana scorsa, non possiamo dargli buca all’ultimo – rispose Licio abbottonandosi la camicia.
Fabio e Licio erano amici da sempre, dall’infanzia e due anni prima Fabio era stato testimone di Licio al matrimonio con Ludovica. Licio non aveva dubbi che sarebbe arrivata la stessa richiesta per il suo imminente matrimonio con Filomena.
A Ludovica Fabio e Filomena non stavano simpatici, quindi ora si stava preparando svogliatamente. Licio la spiò dal bagno. Indossava il vestitino a fiori che a lui piaceva tanto e che fasciava perfettamente quel corpicino formoso. Era bassina, ma aveva una quarta di seno e fianchi stretti. “Come una pornostar” scherzava Licio quando facevano l’amore. Visto il caldo non aveva messo calze e teneva i lunghi capelli castani sciolti. Tacchi alti e occhiali da vista le davano quel tocco in più, che l’aveva resa la regina di tutte le sue fantasie erotiche da quando l’aveva conosciuta.
Scesero di casa e salirono in macchina. In una trentina di minuti furono a casa degli amici.

Alla porta venne ad aprire Filomena, come sempre con un abitino cortissimo, spacco e scollatura ampi e tacchi vertiginosi. Non ci fu bisogno di parlare, Ludovica lanciò uno sguardo a Licio, voleva dire “Come al solito”. Abbracci e baci, come sempre e subito sbucò Fabio.
– Finalmente, vi eravate persi?
– No, quello che si perde sei tu, ancora stai cercando il bar a Pomezia – una battuta riferita a una vecchia vacanza insieme, una storia che Filomena e Ludovica non avevano vissuta ma che gli era stata raccontata infinite volte. I due ragazzi risero, le due ragazze sbuffarono.
La conversazione ci mise un po’ a decollare, ma poi finalmente si sedettero a tavola e Fabio stappò una bottiglie di rosso molto corposo.
– So che preferisci i rossi corposi – disse Fabio verso Ludovica – lo abbiamo preso apposta per te.
– Ma grazie – sorrise sincera Ludovica e annuendo.
Il clima si stava distendendo e la conversazione diventò sempre più rilassata. Alla seconda bottiglie di rosso tutti ormai ridevano per ogni sciocchezza e le battute con i doppi sensi si buttavano. Filomena non cucinava granché, ma l’alcol rese tutto migliore, fino al dolce.
– Partitona a scacchi? – propose quindi Licio sfregandosi le mani. Era un po’ brillo, ma non troppo. In verità erano state le ragazze a bere di più.
Quella degli scacchi era una vecchia tradizione di Licio e Fabio. Quest’ultimo infatti annuì e andò a prendere la scacchiera.
– Che palle – si lamentò Filomena – durano sempre una vita le vostre partite.
– In effetti avremmo bisogno di un timer – ammise Licio – così facciamo la partita tipo 15 minuti e massimo in mezz’ora abbiamo finito.
– Duri 15 minuti a scacchi amore? – chiese Filomena bevendo un sorso di vino – Moooolto meno di quando te lo succhio.
– Non è colpa mia – ammise Fabio – Licio mi devi credere, fa delle pompe assurde, cioé roba che non puoi durare più di… boh 5 minuti tipo.
– Non per vantarmi mio caro – disse Licio guardando sua moglie – ma Ludovica quando lo prende in bocca non si batte. Non esiste nessuna che lo succhia come lei.
– Amore! – lo apostrofò Ludovica, tra la risata e l’ira.
– Non è vero?
Ludovica rispose ridendo e bevendo un sorso.
– Tesoro te sarai brava – incalzò Filomena – ma come lo succhio io… Gli massaggio le palle con la mano, poi il perineo…
– Basta dai mi sto arrapando! – sentenziò Fabio ridendo.

La conversazione era trascesa. Intanto Fabio e Licio avevano sistemato i pezzi sul tavolo da pranzo, uno di fronte all’altro, pronti per partire.
– Ma quindi veramente volete fare un’altra delle vostre partite che dura tipo un’ora? – chiese Ludovica annoiata.
– Fatela durare meno… – Rincarò Filomena.
– Meno quanto? – chiese Licio.
– Ma tipo meno il tempo di un pompino fatto da noi – scoppiò a ridere Filomena.
– Non abbiamo il timer – disse Fabio – quindi o viene sotto il tavolo a farmelo tu oppure non avrei idea di come misurarlo…
– Non è una cattiva idea – disse Filomena – Dai Ludo, andiamo a fargli un pompino, o danno scacco prima di venire oppure perdono per tempo quando sborrano.
Senza attendere consensi o altro Filo si fiondò sotto il tavolo e iniziò a sbottonare il pantalone di Fabio che non sembrò per nulla turbato dalla faccenda. Gli liberò rapidamente un cazzo già grosso e gonfio, con una cappella lucida e già lievemente bagnata.
– Ludo dai, stai al gioco…
Ludo e Licio si guardarono per un attimo, poi, complice l’alcol, Ludovica si lanciò a sua volta sotto al tavolo e slacciò il pantalone a Licio, liberando anche il suo grosso cazzo. Anche lui era già in tiro ed eccitato.
– Pronti, via! – disse Filo e subito si fiondò a succhiarlo.
Come aveva promesso, faceva pompini molto aggressivi. Si infilò il cazzo di Fabio in bocca da subito fino alle palle, leccandole con la lingua che faceva capolino dalle labbra. Poi si ritirò suo e iniziò ad agitare la mano sull’asta umida dalla saliva.
Dall’altra parte invece Ludo iniziò a succhiare il cazzo di Licio molto più delicatamente e con calma, senza fretta.
Licio aveva i neri, quindi iniziò Fabio con un classico D4 a cui rispose un D5. Poi Cc3 e Cc6, quindi Cf3 e Cf6 e i cavalli erano già al centro della scacchiera.
– Così non vale però – disse improvvisamente Fabio – Filomena succhia molto meglio di Ludovica, si vede benissimo da sotto al tavolo. O Ludo sta imbrogliando, oppure non è sta gran pompinara come dicevi. Se le ragazze si invertissero sarebbe più equo, là si che vedremo chi gioca meglio a scacchi e chi succhia meglio…

– Ha ragione l’amore mio – disse Filomena da sotto al tavolo, staccandosi dal cazzo del suo futuro sposo – Forza, facciamo cambio… e facciamo anche una bella scommessa. La coppia che vince può usare come schiava la donna della coppia che perde!
– Cosa?! – si lamentò Ludo, ma non fece in tempo a finire che Filomena la scansò e si fiondò sul cazzo di Licio, prendendolo in gola senza scomporsi minimamente, mentre con la mano gli carezzava i testicoli. La lingua intanto ghermiva il glande circondandone la corona e stuzzicando il buchino in cima.
– Porca Puttana! – esclamò Licio sconvolto dalla foga della futura sposa dell’amico.
– Hai visto? È la migliore – confermò lui.
Forse fu l’alcol, forse uno scattò d’orgoglio per le proprio capacità, ma alla fine anche Ludo iniziò a fare un pompino a Fabio. Il cazzo del futuro sposo era già molto insalivato, così Ludo iniziò a smanettarlo sull’asta con una mano mentre si infilò il glande in bocca, succhiando voluttuosamente.
Ag5 – h6 – Axf6 – exf6 – e4 – Ae6
I due scambiarono rapidamente un po’ pezzi, Fabio perse l’alfiere contro il cavallo di Licio. Era strano per quest’ultimo giocare così, doversi concentrare sulla partita, cercare di capire le mosse giuste e contemporaneamente subire un pompino avido e aggressivo, da parte di una donna che non era sua moglie, ma la futura moglie del suo migliore amico, mentre la sua di moglie spompinava lui.
Non aveva mai subito un pompino del genere, sembrava che il suo unico obiettivo fosse farlo sborrare il prima possibile. Forse si era troppo concentrato su questo.
exd5
Fabio mosse un pedone dando una forchetta su due pezzi di Licio. Ne avrebbe perso per forza uno. Si era distratto per colpa di quel pompino così salivoso e profondo. Non aveva mai perso contro Fabio ma in quel momento iniziò a temere di prendere uno scacco o di sborrare prima di darlo all’avversario. Per un attimo immaginò la sua Ludovica nelle mani di Fabio e Filomena, a usarla come loro schiava sessuale. Cercò di concentrarsi per non perdere.
Axd5 e mangiò con l’alfiere il pedone che minacciava. In risposta Fabio non mangiò l’alfiere che si era così scoperto, ma mosse il suo alfiere Ab5. Licio tirò un sospiro di sollievo, aveva sbagliato mossa. Forse anche Ludo stava facendo un ottimo lavoro con la bocca e aveva distratto sufficientemente l’amico.
In effetti Ludovica aveva iniziato con più calma, ma ora aveva preso ad accelerare le manovre. Lei non era la tipa che si gettava subito in un pompino da film porno, ma le piaceva stuzzicare prima, far crescere l’eccitazione sempre di più e succhiarlo nel modo giusto al momento giusto. Se prima aveva praticato un pompino piacevole e stimolante, ora che il cazzo di Fabio era più in tiro che mai lo stava succhiando con trasporto. La mano ruotava sull’asta inumidita dalla saliva, mentre saliva e scendeva, applicando un doppio movimento di polso mentre la bocca saliva e scendeva sulla cappella sollecitando ad ogni passaggio la sua corona. Dalla faccia di Fabio era indubbiamente molto brava.
– Forza amore, fallo sborrare, non so quanto resisto – proprio Fabio prese a incitare la sua futura sposa, spronandola a succhiarlo ancora di più al suo amico, in modo da vincere.
Licio mosse Dd7, quindi entrambi arroccarono, Fabio corto e Licio lungo.
In preda ai piaceri del sesso orale iniziò uno scambio di pezzi aggressivo. Entrambi si sentivano avanti nel piacere, non sapevano quando sarebbe arrivata la svolta finale dell’orgasmo, e desideravano semplificare la partita per arrivare al dunque.
Axc6, Fabio mangiò il cavallo.
Dxc6, Licio mangiò l’alfiere.
Cxd5, Fabio mangiò l’alfiere.
Dxd5, Licio mangiò il cavallo.
Ora entrambi avevano un cavallo e un alfiere in meno. Con la scacchiera così semplificata iniziò la corsa al matto.
Fabio aveva deciso di puntare sull’orgasmo dell’avversario, aveva deciso di scommettere sulla propria resistenza contro le capacità orali della propria futura sposa. Licio invece puntata allo scacco matto prima di sborrare.
Le mosse successive furono molto veloci sulla scacchiera:
c3, Ad6 – b3, Dh5 – g3, g5 – c4, g4 – Ch4, c5 – d5, Ae5 – Tb1, a6 – b4, b6 – bxc5, bxc5
Poi Fabio fece una mossa audace, Da4: avanzò la regina verso un tentativo di matto. Aveva visto una possibilità e aveva deciso di coglierla. Licio doveva pensare lucidamente e rapidamente, ma non era facile farlo mentre sotto al tavolo la futura moglie del tuo migliore amico ti sta succhiando il cazzo come se contenesse acqua e lei fosse reduce di una traversata di due giorni nel deserto. Il rumore bagnato e salivoso di quel risucchio si sentiva chiaramente e la sensazione era intensa. Filo si calava sul quel cazzo senza sosta, senza tregua. Con una mano gli massaggiava le palle, poi con l’altra iniziò a spingere sul cavallo dei pantaloni, in coincidenza col perineo.
Licio iniziò a respirare profondamente e rapidamente, cercando di calmarsi e di ritrovare la concentrazione.
– Succhia bene eh? – chiese Fabio.
– Porca puttana – rispose Licio muovendo Td7, una mossa in difesa.
– Filo vai giù pesante, lo stiamo inchiodando – continuò Fabio.
Sulla scacchiera stava iniziando un assedio al Re Nero di Licio, sotto al tavolo Filo iniziò un assedio al suo cazzo, accelerando ancora di più le manovre, mungendo quel cazzo con una foga unica. Aveva salivato su quel cazzo con tanta passione che ormai anche le palle era inumidite mentre la ragazza le manipolava, e questo aumentava le sensazioni di Licio.
Dc6+ “SCACCO” disse Fabio… Tc7 in difesa.
Dxa6+ ancora “SCACCO” disse Fabio… Rd7 in difesa.
Tb7, Fabio spostò la torre a ridosso della zona di combattimento, e subito Licio fece lo stesso con l’altra sua torre: Tc8.
Txc7+ “SCACCO” disse Fabio… Txc7 in difesa.
Db5+ “SCACCO” ancora una volta di Fabio… Rd6 in difesa.
Al quarto “Scacco” pronunciato da Fabio, Ludo iniziò a temere di perdere, di diventare la schiava sessuale degli amici di suo marito. Mise entrambe le mani sull’asta insalivata del cazzo di Fabio e iniziò a muoverle entrambe dall’alto verso il basso ma ruotando i polsi di entrambe le mani in sensi rotatori apposti, mentre con la bocca calava e saliva in sincro divorando quella cappella sempre più gonfia. La manovra era stata evidentemente apprezzata perché Fabio sobbalzò per un attimo emettendo un lieve gemito di piacere.
– Ah…
Tb1, preparando ancora attacchi, Tc8.
Db6+ “Scacco…” con un tono più sommesso di Fabio, Rd7.
Db7+ “Ancora scacco… dai arrenditi” continuò Fabio che si sentiva sempre più sull’orlo di una sborrata enorme.
– Col cazzo – rispose Licio Ac7 che intravedeva un ribaltamento della situazione.
Tb5, De5 – Txc5…
– Scacco! – proclamò ora Licio muovendo Da1+. Finalmente ora anche la sua Regina iniziava a minacciare il Re avversario.
Rg2, Dd4 – Dc6+ “Scacco!” di Fabio, Ac7.
– Ancora Scacco! – disse Fabio con Td5+.
Licio sorrise mordendosi un labbro mentre Filomena sotto al tavolo stava facendo gli straordinari sul suo cazzo. Con una contromossa difese il suo scacco e mise in scacco il Re avversario: Dxd5+
Aveva mangiato la torre avversaria e costretto uno scambio di Regine: cxd5, Axb6.
Alla fine dello scambiò entrambi non avevano regine ma Fabio aveva anche una torre in meno, un pezzo pesante da perdere. Ormai quest’ultimo aveva solo un cavallo, contro torre e alfiere di Licio. Gli equilibri erano molto a favore di Licio.
Iniziò a sudare freddo il futuro sposo, mentre Licio sorrideva maligno.
– Dacci giù Ludo, fallo sborrare, ormai lo abbiamo messo all’angolo…
– Filo, se la nostra unica speranza… Devi farlo venire…
Le due ragazze ormai stavano già dando il massimo, ma cercarono di ubbidire alle richieste, aumentando ancora di più la voracità di quelle fellatio.
Cf5, Tc2 – Cxh6, Txa2
Arrivarono quindi una serie di scacchi molto deboli da parte di Fabio.
Cxf7+, Re8 – Cd6+, Rd7 – Cc4, Aa7 – d6, Ta4 – Cd2, Td4, Cb3, Txd6…
– Ahhhh!!! – un urlò e una sborrata copiosa iniziò a scaricarsi.

Ludovica sentì nella sua bocca il cazzo di Fabio gonfiarsi e avere degli spasmi, una, due, tre volte… Non smise di muoversi, era abituata ad andare fino in fondo. Fabio ebbe la sensazione che la moglie dell’amico gli stesse risucchiando l’anima direttamente dalle palle.
– Cazzo cazzo cazzo – disse Fabio scaricando le palle in bocca a Ludovica, godendo da morire – cazzo…
L’ultimo “cazzo” però era un po’ diverso. Era di chi aveva capito che ora Filomena sarebbe stata la schiava di Licio e Ludovica per il resto della serata.
– Guarda che avete perso – disse Licio a Filo che ancora era attaccata al suo cazzo.
– Lo so – disse lei staccandosi un secondo – mi porto avanti come vostra schiava – quindi gli fece un occhiolino e tornò a succhiare. Lei non l’aveva presa male come il futuro sposo.
Licio d’istinto si spinse indietro con la sedia per alzarsi in piedi, ma Filo non accennava a staccarsi e camminando sulle ginocchia seguì il cazzo continuando a succhiarlo, rimanendo in ginocchio davanti a Licio in piedi, succhiandolo ancora con passione.
– Fermati Filo – disse quest’ultimo – per ora…
Filomena obbedì rimanendo in ginocchio. Ludovica uscì da sotto al tavolo. La sborrata di Fabio era stata copiosa e le sue guance erano ancora gonfie di sperma, mentre un rigolino cadeva dall’angolo della bocca. Se lo pulì con il dorso della mano mentre finiva di ingoiare tutta la sborrata.
– Andiamo di là, nella vostra camera da letto – disse Ludovica – Amore finalmente potrai fare sesso anale, sei contento?
– Cazzo – disse di nuovo Fabio sconsolato – vi aspetto di qua…
– No no – disse Licio – devi venire e guardare mentre mi inculo la tua fidanzatina…
Filomena fece per alzarsi in piedi.
– No, seguici in ginocchio…
Filo sorrise, evidentemente le piaceva molto tutta quella situazione, e seguì i due camminando in ginocchio lungo il corridoio, fino alla camera da letto. A chiudere il gruppetto, Fabio sconsolato.
Filomena e Ludovica subito salirono sul letto e iniziarono a spogliarsi a vicenda, mentre Licio iniziò a sfilarsi pantaloni e camicia con calma. Fabio invece si sedette sulla poltroncina a lato del letto, una poltroncina rossa proprio rivolta verso il matrimoniale. Sembrava quasi fosse lì a posta per questo.
Una volta che le ragazze furono nude, Filo si mise a quattro zampe e Ludo si pose dietro di lei, le allargò le natiche e iniziò a leccarle l’ano.
– È una schiava, ma un po’ di lubrificazione se lo merita.
– Da parte mia, mi ha lubrificato già lei sufficientemente – disse Licio guardandosi il cazzo coperto di saliva.
Quando finalmente l’ano fu pronto, Licio fece girare Filo in modo che fosse rivolta verso Fabio e i due potessero guardarsi. Quindi si pose dietro di lei e appoggiò la cappella sull’ano di lei. Bastò una piccola spinta e subito il cazzo penetrò il culo della futura sposa.
– Ah ma quindi c’è un culetto già bello sfondato…
– Modestamente – disse Filomena prendendo il cazzo nel culo.
Licio subito la afferrò per i fianchi e iniziò a pompare per fottersela per bene.
Ludovica sorrideva – Hai visto? Finalmente puoi fare il sesso anale che tanto desideravi…
Licio non rispose, sorrise a sua volta mentre se la scopava.
– Amore mi dispiace per te, ma me la sto godendo un sacco, ahh… – iniziò a gemere Filo guardando il futuro sposo.
Dal canto suo, Fabio aveva ancora il cazzo fuori dai pantaloni e questo iniziò a reagire a questa vista, gonfiandosi di nuovo nonostante avesse sborrato da poco.
– Secondo me questi due non ce la contano giusta – disse Ludovica guardando la scena – secondo me non è la prima volta che fanno questi giochi.
– Ahahah – Filo scoppiò a ridere tra un gemito e l’altro – ci avete scoperti… Ma non mi sembra a voi dispiaccia, o sbaglio?
Ne Fabio ne Filo risposero, furono i fatti a parlare. Ludovica si alzò e si avvicinò a Fabio, iniziando a toccargli il cazzo e smanettandolo.
– Ti piace guardare la tua fidanzata scopata nel culo da mio marito? – gli chiese con un sussurro nell’orecchio, dandogli un brivido lungo la schiena che accentuò ancora di più l’erezione.
Intanto Licio era già allo stremo. Già il pompino aggressivissimo di Filo lo aveva portato molto avanti nell’orgasmo, quell’inculata era il colpo di grazia. Sentiva il suo cazzo avvolto dalla carne del culo di Filo, stringersi intorno alla cappella stuzzicando ogni vene e nervatura del suo membro eretto come mai prima. Strinse le mani sui fianchi della ragazza e accelerò ancora di più i colpi di anche, causando dei rumori come schiaffi tra il suo bacino e le natiche di lei. Capì che mancava poco e voleva godersela totalmente.
In pochi minuti il suo cazzo iniziò a gonfiarsi e avere spasmi e fiotti su fiotti di caldo sperma si riversarono nel culo di Filomena.
– Mi sta sborrando nel culo – la futura sposa ci tenne a notificarlo al suo fidanzato – mi sta riempiendo il culo di sborra!
La notizia eccitò Fabio che a sua volta sborrò tra le mani di Ludovica.

– È stato magnifico – disse Fabio ansimando. Licio annuì col fiatone.
– Ma veniamo al dunque del perché vi abbiamo invitati – continuò Fabio.
– Mi vuoi come testimone, lo sapevo – disse Licio ridendo.
– Ti sbagli invece – subentrò Filomena mentre un rigolo di sperma già le colava dal culo – io ti voglio come testimone…
– Mentre io voglio Ludovica come testimone – concluse Fabio.
– Ah proprio uno scambio di coppie completo – rise Licio.
– Per me va bene – disse Ludo – però considerate che fino ad ora avete goduto solo voi maschietti, ora rimboccatevi le maniche e pensate a noi donne.
E la serata continuò….

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