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Luissa, la mia musa del sesso – Capitolo 3 (A casa mia, il gioco della spiaggia)

By 10 Maggio 2020No Comments

Capitolo 3:

Dopo quel nostro primo incontro di piacere indescrivibile, abbiamo altri incontri di sesso, quasi solo nel fine settimana, e non sempre. Nonostante le belle scopate e la simpatia, non si creava però un particolare coinvolgimento sentimentale, non c’era un innamoramento. Anche se io ero ben consapevole, e ogni tanto glielo dicevo, che se avessi avuto 20 anni avrei perso la testa per lei. Poi arriva la pausa natalizia e lei torna in Romania fino ai primi di gennaio. Io non posso non pensare a lei che scopa col suo ragazzo giovincello… ma per me era già tanto quello che era capitato. Forse non avrebbe avuto più bisogno di scopare con me una volta tornata. Invece per fortuna sì…
Una volta, curioso di vederlo, mi mostra delle foto del suo ragazzo sul suo telefono, ed era un tipo diverso da come me lo immaginavo. Non particolarmente bello, con una faccia un po’ tipo bravo ragazzo, senza nessun fascino particolare, anche se non brutto. Io mi sarei immaginato quanto meno un tipo che si notasse di più, uno stangone con una faccia da figo, decisamente diversa.

Un sabato pomeriggio di inizio febbraio siamo a casa mia. Come prima di tutti i nostri incontri decisi con sufficiente anticipo, mi tenevo 3-4 giorni senza seghe per accumulare la massima quantità di seme e godere il più possibile di quelle abbondanti eiaculazioni dentro di lei.

Le parlavo spesso di come mi ecciterebbe da matti se la vedessi in costume al mare, e di come mi piacerebbe scopare con lei sulla spiaggia, eccitati appena usciti dall’acqua. Una vacanza al mare con lei sarebbe stato il mio sogno. Ce l’avrei avuto duro tutto il giorno e sarebbe stato un problema col mio costume!
Quando le parlavo di questo lei rideva sempre divertita. Per gioco le dicevo sempre che se la vedessi sdraiata a prendere il sole in costume, non potrei resistere a non violentarla sulla spiaggia davanti a tutti! O a non sborrarle addosso! Per non parlare di se fosse nuda nella spiaggia dei nudisti… E lei divertita diceva sempre “You are crazy…” eccitandomi con quel suo sguardo sexy…

Così un giorno vedo in un negozio un bikini rosso, semplice ma molto eccitante per me, di quelli con i cordini che si slacciano sui fianchi, e lo compro. Peccato che il reggiseno sia imbottito. Nei negozi non ho trovato nessun bikini non imbottito! L’imbottitura non solo rovina la linea della morbida forma naturale dei seni, e dei suoi seni in particolare, ma ancora peggio rende invisibile qualsiasi erezione dei capezzoli! Ma perchè adesso li fanno tutti così? Se le donne pensano che gli uomini preferiscano vedere 1cm di finta gommapiuma in più, non hanno capito cosa eccita gli uomini.

Quando siamo in camera e nudi, le dico “Guarda cosa ho comprato. Mi fai vedere come ti sta?” e tiro fuori il bikini. Lei lo guarda e con il suo sorriso divertito, mi dice il suo “You are crazy…”. “Ma non è tutto” aggiungo io, e tiro fuori due stuoie di paglia e una bottiglietta di crema da sole. E lei ancora più divertita “Ohh… you are really crazy!”. “Si mi fai impazzire, ti voglio vedere come se fossimo al mare!”. Lei si infila il bikini. E’ uno schianto. Io indosso un costume a slip. La mia asta è già tutta allungata sulla destra e protende il costume in fuori.
Siamo in piedi, ci abbracciamo e baciamo, mentre il mio costume gonfio sfiora le sue cosce e la sua morbida fica coperta dal bikini. Accarezzo il suo culo meraviglioso da sopra il bikini e la premo contro di me. Il mio cazzo pulsa sempre più duro, mentre gemo. Penso che se la vedessi veramente in spiaggia così, le strapperei il costume e la violenterei veramente davanti a tutti… è troppo figa!
Scendo inginocchio e immergo il naso nella sua fica, in mezzo al bikini. Mi tuffo col naso in mezzo allo spacco morbido e annuso profondamente il profumo della sua fica, insieme all’odore sintetico del bikini. Che goduria! Mi premo a fondo con la faccia abbracciando il suo sedere meraviglioso. Mi sto già bagnando.

Ci sdraiamo sulle stuoie stese sul letto. Con lei lì in costume, sentire intorno a noi quel marcato odore di stuoia di paglia, come sono abituato a sentire solo al mare, mi fa impazzire!
Siamo sdraiati sulle stuoie. Lei è uno schianto. La sua mano gioca con la mia asta impalata e la tira fuori dal costume. Io accarezzo lei ovunque. Passare la mano sul bikini sopra la fica mi fa impazzire… Come vorrei farlo se la vedessi in spiaggia! Poi intrufolo le dita sotto il bikini teso e spargo il suo miele fra i suoi petali, in modo che impregnerà bene il tessuto, quando poi premerò con le dita il bikini nello spacco, e mi ci strofinerò in mezzo con l’asta eretta… Lei è molto interessata al mio pene e se lo prende in bocca. Sembra proprio che lo gusti, più si bagna del mio lubrificante, più se lo gusta, come se fossero gocce di miele. Non voglio venirle in bocca però. Non c’è niente di meglio della sua vagina…
La lascio gustarlo un po’, poi mi sfilo dalla sua bocca e comincio a leccarla e baciarla su tutto il corpo, partendo dalle caviglie, i polpacci, mi soffermo sulle lunghe cosce. Poi bacio il suo ventre morbido, caldo, la solletico accarezzandola lungo i fianchi, scorrendo con leggerezza con le unghie. Mi soffermo sui seni, intorno al bikini, senza scoprirli. Scorro le dita fra i capezzoli irti, sotto l’odiosa imbottitura. Poi lappo appassionatamente il suo collo fantastico, profumato dai suoi capelli, mentre lei volge la testa all’indietro per esporsi meglio a quei brividi di piacere, e infine grida quando affondo nelle sue orecchie…
Lei è irresistibile su quella stuoia. Vorrei veramente sborrarle a pioggia su tutto il corpo, come se la vedessi sulla spiaggia e non potessi resistere, e le dico:

– Come ti schizzerei tutto il corpo di seme… come se ti vedessi sulla spiaggia…

e lei dice:

– Fallo…

ma io rispondo:

– No… è troppo bello venire dentro di te…

lei risponde lusingata col suo “OOhuu…” sensuale. Con una mano avvicina la mia testa a sé e mi bacia, mentre le salgo sopra con la mia asta tutta fuori dal costume. L’asta impietrita e bagnata appoggia sul suo corpo e sul caldo bikini… Mi assesto nello spacco della sua figona, lei geme, si apre ancora di più e inarca in avanti il bacino per aumentare il contatto. Mi muovo premuto nel morbido spacco masturbandoci insieme, con indosso solo i nostri costumi, come se fossimo sulla spiaggia… è fantastico.
La ammiro distesa sulla stuoia. Intrufolo le dita sotto il bikini e ne scopro il pube. Io inebriato, accarezzando il pube nudo le dico:

–  Hai una montagnetta fantastica. Lo sai che se la muovi contro il pube dell’uomo mentre scopi, fai impazzire gli uomini ancora di più?… E gli fai spruzzare ancore più seme?
–  Lo so…
risponde maliziosamente lei.

Prendo la bottiglietta della crema protettiva da sole e gliene spalmo qualche goccia sul corpo. Quell’odore tipico della crema mi eccita da impazzire, mi sembra veramente di essere in spiaggia con lei. Scendo a leccare le sue cosce meravigliose. Le lappo e le mordicchio in tutta la lunghezza, il mio naso striscia sullo slip del bikini, in mezzo allo spacco. La fragranza del suo miele, misto all’odore del costume, della stuoia e della crema mi fa impazzire… Lei è fradicia, fra le sue ali intime irresistibilmente bagnate, le mie dita perdono la presa e scivolano via…
Allora le monto sopra, con la verga dura al massimo fuori dal costume, mi premo su e giù in mezzo allo spacco, impregnando il bikini col suo dolce miele, il più possibile.

Quando mi sollevo, il bikini ha nel mezzo una bella chiazza scura di bagnato. Non resisto più.
Slaccio i due nodi sui fianchi del bikini e scarto il suo sesso come un regalo proibito. Lascio lo slip aperto sotto di lei, ben dispiegato. Nel mezzo è zuppo di miele, che vorrei tuffarmi a leccare. Lei è distesa come se prendesse il sole, con le gambe aperte e con indosso solo il reggiseno, che se non fosse imbottito evidenzierebbe le punte dei suoi capezzoli. E’ uno spettacolo della natura. Il suo sesso voluttuoso completamente nudo, oscenamente esposto, con l’apertura del suo “buco” proibito in vista, posato sopra quel bikini aperto e dispiegato… sembra dire a tutti “Entrate ed accoppiatevi con me! Riempitemi di seme!”. Se la vedessi veramente così sulla spiaggia!

Con un gemito enorme, in un attimo scivolo dentro di lei. Mi stringo a lei, in mezzo a tutti quei profumi che mi fanno impazzire… la crema da sole, la stuoia, i suoi capelli, l’odore di sesso… sono in estasi. Mi sembra veramente di accoppiarmi con lei sulla spiaggia! Mi bagno sempre di più. Quante gocce di lubrificante mi escono, mentre mi muovo sempre più con ritmo dentro di lei.

– Come sei bagnata…
– Anche tu…

Poi comincio con movimenti lenti e lunghi, dapprima arretrando fin quasi all’ingresso per poi giungere di nuovo fino in fondo, facendo combaciare i nostri pubi… poi lo tiro fuori del tutto e rientro in lei solo per pochi cm, a ripetizione, lentamente. Il rumore del suo pozzo fradicio che si stappa quando il glande carnoso e bagnato esce, è inebriante… come anche il suono delicato dello scostarsi dei suoi petali mielati e dello scorrere in lei… Vorrei stare per ore a godermi quelle sensazioni.
Lei geme ad ogni ingresso del glande. Poi senza uscire mi muovo avanti e indietro nella parte iniziale, varcando l’ingresso vero e proprio della vagina, più volte, a ripetizione. E’ magico sentire il glande varcare l’ingresso e incontrare le lisce pareti intime, ma quasi subito lei chiede “Stammi tutto dentro…” e mi preme a lei.

Allora entro tutto. E’ fantastico ammirare l’asta lucida scomparire e riemergere da sotto la montagnetta del suo pube voluttuoso, con lo slip del bikini slacciato sotto di lei ed i cordini sciolti ai lati dei suoi fianchi… Ma lo slip lì sotto le dà fastidio e ad un certo punto solleva il bacino mentre le sono dentro e con una mossa decisa afferra il bikini e lo tira via, lanciandolo in là sul letto come per disfarsene.
Quel gesto deciso e così sexy mi eccita all’impazzata, come se dicesse “Non voglio intralci mentre mi scopi!”
Quello slip bagnato di miele che giace gettato sul letto a due palmi da noi, sembra testimoniare l’accoppiamento passionale che si sta svolgendo. Guardarlo mentre mi muovo nella sua fica, che prima era coperta da quel bikini, mi procura sferzate di piacere che mi fanno uscire altre scivolose gocce di miele, dentro di lei. “Come mi fai bagnare…” le dico ogni volta.
Lei indossa ancora il reggiseno rosso del bikini, che maschera quei seni meravigliosi, ma non glielo voglio togliere. Col reggiseno ancora indosso mi sembra proprio di accoppiarmi con lei sulla spiaggia, in un improvviso impeto di passione mentre prendiamo il sole…

Non posso resistere a lungo, sono 4 giorni che non sborro. Così tiro fuori la “manovra del pollice”, che avevo appurato le piacesse molto, impugnando la base del membro con una mano, mentre mi muovo avanti e indietro.
Con la nocca del pollice cerco di non colpire sempre lo stesso punto. A volte sbatte sul clito, a volte vicino, lei geme, ma poco, non è una “gemitrice” (come a me piacerebbe di più). Però dal suo respiro si capisce bene il suo stato di eccitazione.
Lei comincia a ondeggiarsi sempre più e quando comincia a irrigidirsi come fa subito prima di venire, tolgo la mano e affondo la verga completamente in lei, premendo al massimo il mio pube contro il suo, masturbandole il clito il più possibile, mentre il glande le solletica la cervice…
Esplode il suo orgasmo lungo e tumultuoso. Le gambe distese si irrigidiscono mentre il suo pube sobbalza sensualmente provocandomi sferzate di piacere… Lei mi stringe a sé con forza, con il respiro che le si blocca a lungo fra le contrazioni dell’orgasmo…

Quei colpi del suo pube mi provocano sferzate di piacere fino alla prostata che mi portano sull’orlo dell’orgasmo. Mi sollevo sui gomiti, la guardo nei suoi occhi meravigliosi…

– Ohhh Luissa…

lei mi abbraccia e comincia a ondeggiare sapientemente il bacino su e giù, come per volere ricambiare il lungo orgasmo di prima. La mia asta è profonda in lei ed il suo pube sbatte voluttuosamente contro il mio…

– No Luissa, così mi fai venire…
– Jaaa… spritzen      (Sì…. sborra, spruzza)
mi sussurra tenendomi stretto

mi stringe, porta una mano sul mio sedere ondeggiante e mi preme per farmi venire meglio dentro di lei, e si prepara per godersi la calda ondata di seme…

– Luissa!!

La guardo negli occhi e….

– OOOhhhhh……. OOOhhhh….. OOOhhhhh….. OOOhhhh…

grido mentre i primi getti voluminosi sprizzano in lei innaffiandole la vagina, con un caldo fiume di seme che non finisce mai… un osceno grido ad ogni minzione di sperma che si espande lussuriosa nella sua vagina, mentre muovo leggermente avanti e indietro il membro impietrito, che spande quel lago di seme tutto intorno a sé, fra le morbide pareti della vagina. Uno scivolare sempre più scivoloso. Durante i movimenti, un po’ di seme sguscia fuori dalla vagina serrata attorno al membro, bagnando la stuoia.
Lei sentendo quei voluminosi getti caldi, li accompagna con i suoi sensuali “Oohuu” di sorpresa:

– OOhuu… Ooohhuu… OOoohhuu…

I movimenti del suo bacino si fanno più delicati mentre spruzzo, e mi mungono ancora più seme… Una delle mie eiaculazioni record, dopo ben 4 giorni di seme accumulato. Anche i suoi sensuali “OOhuu…” mi fanno spremere di più…
Sono riverso su di lei, sfinito, ancora dentro di lei. La mia faccia è contro la stuoia. Apro gli occhio e vedo solo il nero dei suoi capelli, il rosa della sua spalla ed il rosso della spallina del bikini… mi sembra proprio di esserle venuto dentro al mare, in mezzo a quei profumi…

– Quanto sperma!
dice lei maliziosamente, mentre mi stringe a sè.

Esco da lei ed ammiro il fiume di seme sgorgare dal suo pertugio aperto e dilatato dal piacere. Un pozzo pieno di miele. Mi ci immergo con la lingua e assaporo il suo dolce sapore misto al mio…

– OOhhuuu….

geme lei. La stuoia sotto la sua figona è infradiciata dal lago di seme…

Quella è stata una delle scopate più memorabili mai fatte finora. Nei nostri incontri faremo ancora la “scopata sulla spiaggia”. Conservo ancora il bikini rosso di quelle scopate e l’ho tenuto a lungo impregnato dell’odore del suo miele. L’ho lavato solo quando era scomparso del tutto.
In quei giorni avevo comprato anche un costume intero che, la volta seguente, mi ero divertito strapparle addosso, facendo finta di violentarla sulla spiaggia… Venirle dentro abbracciandola con il costume tutto strappato ancora indosso e in parte ancora attorno alla sua figona, è stato molto passionale e divertente per entrambi.

A volte poco prima del mio orgasmo dentro di lei, mi bisbigliava in tedesco nell’orecchio “…Jaa, spritzen!” (Sì, vieni, spruzza!) facendomi impazzire. Il verbo era coniugato all’infinito, ma pronunciato da lei era tremendamente eccitante!
Nel corso dei nostri incontri di quei mesi le vengo dentro in varie posizioni, anche se la mia preferita è sempre stando avvinghiato a lei, con lei sotto. A volte le sorreggevo la testa con una mano dietro la testa mentre venivo dentro di lei, stretta a me.

Lei lo avrebbe voluto fare più spesso, ma solo due volte le sono venuto riempendole la bocca di seme, durante quei 69 spettacolari. Io andavo matto per la sua vagina. Mi immaginavo sempre quanto potesse resistere un verginello lì dentro!
Una volta sono venuto con lei distesa sopra di me, con il suo pube pressato sul mio, ed il mio volto immerso fra i suoi capelli inebrianti.
Qualche volta sono venuto con lei che mi cavalcava accovacciata su di me, muovendosi dolcemente, con io abbracciato a lei. Era impossibile resistere al suo sguardo e a quei seni durante la cavalcata. Il miele e il seme scendevano a fiumi dai nostri sessi fusi insieme, con lei sopra. A volte mentre venivo dentro mi guardava come per dire “Sììì, sprizzane di più…”. Quando mi cavalcava, mi piaceva ogni tanto che si sollevasse col busto e le facevo ruotare il busto a destra e sinistra, come la ginnastica, per sentire l’asta dura ruotare contro le lisce pareti della vagina… sensazioni non ancora sperimentate per lei.

Una volta abbiamo fatto una scopata un po’ trasgressiva. Io la chiamo “L’iniziazione della vergine”. Lei giaceva sdraiata, nuda, sul lungo tavolo rettangolare in sala, quando eravamo già ben eccitati. E’ coperta solo da un leggero lenzuolo, come se fosse una vergine sull’altare di una chiesa, pronta per essere iniziata al piacere, in barba alla sessuofobia della chiesa… Dopotutto quella meraviglia era vergine fino a solo 10 mesi prima! Svariate candele illuminano la sala. Sul lenzuolo si vedono i rilievi dei capezzoli. Lentamente entro in sala con il membro eretto. Con un gesto solenne e deciso sollevo e lancio via il lenzuolo, scoprendo il suo corpo meraviglioso, pronto per l’accoppiamento. La luce delle candele balla per lo spostamento d’aria. Il pube prominente che svetta sul tavolo è un invito incontenibile a sprofondare in lei. Quell’ombelico a forma di vagina che si muove col respiro eccitato e quei capezzoli irti in cima a quelle giovani coppe…
Salgo sul tavolo e scivolo dentro di lei, nella sua vagina eccitata. Sto sorretto sulle braccia durante il solenne accoppiamento, per ammirarla meglio distesa sul tavolo. L’atmosfera alla luce delle candele è surreale.
Così, appoggiata sul duro del tavolo, il suo pube si fa sentire ancora più netto contro il mio, facendomi impazzire di piacere. Certo sul duro del tavolo non è confortevole, ed i gemiti che emette, un po’ sofferti per la scomodità, sembrano proprio quelli di una vergine… Quel massaggio dei nostri pubi sul tavolo ci fa scoppiare presto ed inondo di seme la sua vagina, con il pene piantato in fondo, urlando ereticamente. Esco, la sua voragine giace scandalosamente aperta, palesemente non vergine… Con un calice raccolgo l’abbondante seme che scende dalla vagina sensualmente aperta e raccolgo il laghetto che si era depositato sul tavolo. Gliene verso un po’ sul ventre fertile e lo massaggio. Ne verso un po’ sui seni e li massaggio, i capezzoli si fanno spettacolarmente duri fra quello scivolare, come in un gel da massaggio fra le mie dita. Infine le porto il calice alle labbra e beve sensualmente il seme rimasto. Avevo già appurato che le piaceva gustare il seme, quando le ero venuto in bocca. Ritrae i piedi a sé sollevando le cosce. La sua vulva fradicia in mezzo è uno spettacolo. Lei tutta è veramente un invito all’accoppiamento.

Il gioco si può fare anche all’incontrario, con una donna non vergine che si offre nello stesso modo ad un vergine, o qualcuno che fa la parte del vergine.
Lei era così sexy, che spesso mi immaginavo scenari di riti di iniziazione o accoppiamenti in atmosfere esotiche, tipo orientali, indiane.

A volte mi piaceva fare la “fontanella”, con lei sdraiata sopra di me a pancia in su, con il membro eretto chiuso fra le gambe. Il membro sta in verticale, avvolto nell’incavo fra le sue cosce, con il dorso dell’asta a contatto con la sua fica meravigliosa ed il glande che spunta fuori, sul pube. Intanto le accarezzavo e solleticavo delicatamente tutto il corpo, le curve dei seni, il ventre liscio ed il suo pube sensibile… Il gioco sarebbe quello di sfregare l’asta in quel tunnel voluttuoso, fra le cosce e la vulva bagnata, fino a venire zampillando seme come una fontanella… Ma non ho mai portato a termine questo gioco con lei, perché preferivo sempre venire nella sua vagina meravigliosa. Sapevo che i nostri incontri non sarebbero stati ancora molti.

A marzo 2015 i nostri incontri si diradano, forse per non rischiare un coinvolgimento maggiore, prima del suo ritorno definitivo in Romania in aprile. Come detto, nonostante la simpatia e le scopate, non si creava un particolare coinvolgimento sentimentale. I nostri mondi erano troppo lontani. Io 42 anni e lei 19. Le nostre vite non avevano niente in comune da decenni. Forse se fosse stata una ragazza della mia città, saremmo rimasti amanti ancora per un po’ di tempo, ma le nostre strade si sarebbero inevitabilmente divise prima o poi.
Ma una cosa era certa. Lei sarebbe tornata alla sua vita con un nuovo bagaglio di esperienza sessuale. Conoscerà molti altri cazzi nella vita. Non la immagino per sempre con quel suo primo fidanzato giovincello.
Dopo la sua partenza ci scambiamo ogni tanto qualche messaggio di saluto, finché i contatti inesorabilmente si perdono. Soprattutto d’inverno mi capita di ripensare a Luissa, alla sua fica meravigliosa, alle nostre scopate. Ripenso a tutto di lei, e mi piacerebbe tanto rincontrarla anche solo per vedere che schianto di donna sarà diventata oggi, a 25-26 anni e come sarà più avanti. Mi è rimasto solo un bikini rosso e un nome scritto per sempre nei miei ricordi… Luissa!!

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