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L’età si sa, Avanza per Tutti, nonostante non si riesca ad arrestare il tempo e l’invecchiamento, la genetica a volte ci viene in aiuto. Essendo predisposti si può sembrare eternamente Giovani anche arrivati ad una certa età senza bisogno di aiuti estetici come i famosi ritocchini plastici. Chi come me ha preso dalla Mammina il Gene della Giovinezza, (e devo dire che in famiglia mia tra familiari e parenti, anche ad una certa età l’apparenza di esser ancora Giovanili e sempre stata evidente),Può ringraziare il Cielo che il passare del tempo ha influito poco sul mio corpo. e cosi’ mi son Trovata a festeggiare i miei primi 46Anni essendo ancora tutto sommato una Puttanella accettabile. dicevo 46 anni, 20 dei quali passati a farmi Aprire culo e bocca da milioni di Grossi cazzi in ogni parte,strade,case,automezzi,mezzi pubblici, di giorno o di notte non c&egrave stato nulla che non abbia provato a fare. e senza vantarmi, posso tranquillamente dire di aver avuto piu’ uomini io di una vera Donna. essendo un travestito non avendo tette ma solo un corpo sinuoso e femminile, ho saputo sfruttarlo sempre al meglio. capelli lunghi mesciati tra il castano e il biondo, viso da vaccona truccato nemmeno troppo, gambe perfettamente femminili e un culo che ha fatto sempre il pieno di sperma e cazzi, la mia vita e sempre stata un’odissea di avventure a volte pure incredibili anche per me che le avevo vissute di persona. e Arrivata a 46 anni, ho voluto di nuovo mettermi alla prova, la prova della vita se vogliamo. per dimostrare non so a chi, forse a me stessa, che ero ancora in grado di far sborrare tutti i cazzi che volevo. non mi sono MAI Messa in competizione con donne vere o altre Trav, io son sempre stata una solitaria del sesso, per m&egrave era una questione personale da non condividere con altre. dunque per il mio 46′ Compleanno avevo pensato a lungo sul come festeggiarlo, e con chi farlo. una Vaccona sfondata come me, che aveva già provato di tutto, cosa poteva ancora fare? mi domandai. non trovai soluzioni ideali era estate, l’estate 2018 che tanto caldo ha fatto e tanto sudore ci ha fatto versare. In Agosto la Città di Milano dove Vivo, era un deserto arido e poco frequentato. Alla fine mi decisi e optai per un Viaggetto al Mare, magari potevo andare a trovare Mia Mamma che da molto non vedevo, oppure mi sarei fermata in qualche posto li vicino, ci avrei pensato al momento. pensai solo a come fare il viaggio, dato che non ho macchina ne patente, e prendere il treno sarebbe stato un suicidio, data la calca di gente che partiva in quel periodo per le ferie. la notte non dormii dal troppo caldo, e decisi di uscire a farmi una passeggiata notturna, di quelle che ormai non facevo piu’ da anni ormai. un tempo ero abitudinaria nel farmi lunghe passeggiate notturne d’estate per farmi scopare da chi trovavo per le strade, poi smisi quando iniziai a trovare troppi extracomunitari violenti e attaccabrighe ubriachi per i quartieri della mia zona. quella sera ripresi ad uscire anche se per una sola nottata, il caldo era troppo per dormire cosi’ indossati perizomino nero reggiseno a coppe dure, una T-Shirt nera attillata e scollacciata a V senza maniche, un paio di shorts in Jenas calze a rete autoreggenti nere e stivaloni texani ai piedi, ben truccata e capelli sciolti sulla schiena, zainetto in spalla usci’. erano anni ormai che non facevo un’uscita simile, e sentire il profumo dell’aria notturna, e il silenzio che mi avvolgeva nell’oscurità rischiarata solo dai Lampioni stradali, mi eccitò on poco. avevo dimenticato quelle sensazioni e mi rallegrai nel averle ritrovate anche se per una sola notte. come ho detto tutto era silenzio, era circa L’una di notte quando svoltai l’angolo e mi incamminai per la strada deserta che mi portava alla mia vecchia zona (Avevo cambiato casa da un’anno) tornare nelle strade dove mille vole ero stata rimorchiata e scopata da estranei, mi eccitò ancora di piu’,tanto che dovetti toccarmi il cazzo ormai duro dentro agli shorts che mi scoppiava. mi guardai attorno, non c’era un’anima viva, ne approfittai per togliermi gli Shorts restando solo con la T-shirt scollata e il perizoma continuando a camminare godendomi la notte, e un po di frescura che si era fatta mano a mano che mi incamminavo. il mio bel culo morbido liscio e ancora sodo in bella vista, Risaltava ad ogni lampione sotto cui passavo. il cazzo quasi mi usciva dal mini perizoma. da lontano il rombo del motore di un’auto e i fari che si avvicinavano, mi fecero sobbalzare all’improvviso. voltai la testa senza però fermarmi, continuai a camminare per la mia direzione, l’auto quasi vicino a m&egrave rallentò mi sorpassò e si fermò a pochi metri avanti a me. non mi scomposi, continuai sulla mia strada e una volta vicino alla macchina, Notai che il finestrino del passeggero era abbasato del tutto, una voce attirò la mia attenzione all’interno della macchina:

“Ciao Bella… Ti Serve un Passaggio?” ha detto una voce di un’uomo. mi fermai e accostai la testa al finestrino, vidi un’uomo sui sessant’anni piu’ o meno, con un bel sorriso che mi invitava a salire. lo guardai un’attimo prima di rispondergli, poi chiesi “Dove Vai?” “Faccio un Giro, vuoi unirti a me o hai da fare?” ha detto l’uomo. dopo averci pensato un secondo ho apero la portiera e sono salita con lui, gli ho sorriso e mi sono Presentata porgendogli la manina con le unghie lunghe smaltate di rosso “Greta Piacere” ho detto. l’uomo si presentò a sua volta come “Fabio”. avviò il motore e mi chiese dove fossi diretta, gli risposi che anchio facevo un giretto, dato che il caldo non mi faceva dormire. l’uomo facendo una battuta ironica sorrise e disse “Vedo che hai molto caldo” riferendosi al fatto che fossi mezza nuda e senza pantaloncini. ho risposto con la sua stessa ironia dicendo “Sto piu’ comoda cosi'”. l’uomo sorrise ancora e ci avviammo non si sa dove, intanto facemmo conoscenza scoprendo che l’uomo aveva in effetti sessantadue anni, ci ero andata vicina, e quando gli dissi la mia età e che tra qualche giorno sarebbe stato il mio compleanno, l’uomo stentò a credere che avessi proprio 45 anni. mi lusingò facendomi un sacco di complimenti al mio corpo alle mie gambe, che accarezzò con una mano, e al mio bel culo, che aveva visto da lontano prima di caricarmi. mi piaceva qual gioco di corteggiamento a cui non ero piu’ abituata, mi godetti ogni istante di quella nottata. l’uomo mi tornò a chiedermi se avevo deciso dove volessi andare, cosi’ senza penarci gli risposi che volevo andare da mia mamma in veneto, era molto tempo non la vedevo e non avendo macchina stavo pensando di andarci o in treno o in autobus. ad un semaforo ci fermammo e l’uomo avanzò la proposta:”Se Ti Va Posso Portarti io da lei”. rimasi in silenzio guardandolo negli occhi stupita del gesto che non mi aspettavo di certo. tentennai, “Non saprei non ci conosciamo nemmeno e….” l’uomo mi bloccò dicendo “Se Non ti fidi posso comprenderlo.. la mia intenzione era buona….” stavolta lo stoppai io, non so perch&egrave, ma il mio istinto che di solito sbaglia poco, mi diceva che potevo fidarmi di quell’estraneo. annui’ con la testa e risposi “E Sia.. Ti Ringrazio molto, ti pagherò la benzina e l’autostrada…” l’uomo mi interruppe “No Ferma non voglio soldi da te, anzi… sarei io a doverti pagare magari….” lasciando intendere. gli sorrisi e mentre ripartimmo al semaforo verde gli domandai “Vorresti fare l’amore Con Me?” l’uomo mi mise una mano sul cazzo estraendomelo dal perizoma, masturbandomi mentre guidava, poi disse “Ne ho una Voglia Matta”. accostammo in un vicolo buio le strade erqano quasi deserte a parte qualche auto che passava di rado, fermata l’auto l’uomo si fece aiutare da me a sbottonarsi i pantaloni mentre ero eccitatissima come una verginella al suo primo rapporto, erano anni che non prendevo piu’ un cazzo e che non facevo l’amore con un uomo. avevo smesso per fare contenta mia Mamma, ma non si può tenere a bada le voglie di una puttana, ed eccomi di nuovo a fare ciò che avevo fatto per piu’ di vent’anni.abbracciai l’uomo salendogli sopra togliendogli la camicia, e baciandolo con la lingua in bocca, ero tutta un bollore di sesso,avevo una voglia matta di ffarmi di nuovo riempire la bocca e il culo come ai vecchi tempi. tolsi la mia lingua dalla sua bocca, per chinarmi tra le sue gambe prendendogli il cazzo in pugno, e facendolo sparire dentro la mia gola. chiusi gli occhi e lo assaporai con gioia quasi con le lacrime agli occhi. non potevo credere di star facendo ancora quello che Mia Mamma mi aveva proibito di fare per anni, succhiavo il cazzo di Fabio leccavo come un’assatanata la sua asta pelosa fino a fargli esplodere la cappella e il poveretto preso dall’eccitazione come me mi riempi’ la gola di calda sperma che ingoiai senza pensarci nemmeno un minuto. alzai subito la testa dal suo ventre guardandolo preoccupata con ancora la sperma che filava a gocce giu’ dalle mie labbra, ma ‘uomo mi sorrise e mi disse “Che vaccona che sei Greta, mi hai fatto venire in un solo colpo, io resisto a lungo e difficile che venga subito sai…” poi mi invitò a scendere dall’auto, non capivo che voleva fare il maiale adesso. mi fece mettere sdraiata a pancia sotto e a gambe larghe sul cofano caldo dell’auto, mentre lui mi scostava da un lato il perizioma per puntare la sua grossa cappella dritta trà le mie natiche sudaticce, e spinse appoggiandosi a me con il suo corpo. provai un brivido freddo mentre la sua grossa cappella scivolava senza problemi dentro di me senza farmi ne male, ne resistenza alcuna. erano secoli che non ne prendevo uno dentro, ma il mio bel culetto sembrava non aver perso l’abitudine e si apri’ senza problemi facendomi esplodere di piacere mentre l’uomo iniziava a stantuffarmi sempre piu’ velocemente sul cofano dell’auto. sentivo il suo fiato sui miei capelli voltai la testa e lo baciai in bocca ancora mentre mi stantuffava come un toro scatenato. Sentivo il suo bel cazzo lungo e duro entrarmi e uscirmi di continuo slabbrandomi le natiche mentre io ero presa da fremiti di piacere ormai dimenticati, che tornavano fortemente in superficie come a travolgermi completamente, un vortice di emozioni piacevoli ed eccitanti mi assalivano in quel momento, come a rivivere un Deja Vu di oltre vent’anni. alla fine mi ero fatta scopare cosi’ mille e piu’ volte in passato, di cosa mi stupivo ora? forse del fatto che quando non fai piu’ una cosa, e la rifai dopo lungo tempo, ne riassapori meglio ogni particolare, le sue mani sudate sui miei fianchi burrosi, il suo ventre che si attaccava e distaccava dalla mia schiena ad ogni colpo che mi dava, i miei versi e sospiri di piacere erano cose che conoscevo a memoria, anche se non li avevo piu’ assaporati da anni come detto piu’ volte. L’uomo sborrò di nuovo dentro me,innaffiandomi le viscere del culo. Alla fine eravamo sudati come avessimo fatto una doccia, ma ero felicissima mentre il mio uomo mi stava ancora dentro appoggiato su di me che mi coccolava teneramente scostandomi i lunghi e bagnati capelli di lato per baciarmi sul collo. si era fatta una certa,ormai era quasi mattino, ma ancora non albeggiava, mentre ci ricomponevamo e ci sedemmo in auto guardandoci, ci venne spontaneo ridere come scemi. era una situazione paradossale per entrambi, alla fine era scoccata la classica freccia di cupido, e ne eravamo entrambi consapevoli. senza bisogno di aggiungere altro, ci avviammo verso casa mia dove l’uomo mi riaccompagnò senza problemi. “domani ti accompagno da tua mamma” mi disse, mentre parcheggiavamo l’auto e scendevamo per avviarci verso il portoncino della mia palazzina. lo feci salire tenendoci per mano. salimmo le scale fino al secondo piano. Entrati in casa Mia passammo la notte insieme, lui era divorziato e viveva da solo, quindi nessuno lo attendeva a casa sua, o avrebbe fatto storie se non fosse rincasato quella notte.

(Continua)

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Il Mattino dopo, e stata una splendida giornata di Sole, faceva già caldo alle 7:00 di Mattina, dopo essermi rimessa in sesto lavata e ritruccata, eccitatissima, mi sono preparata per il lungo viaggio di Cinque ore, che avrei fatto con il mio Nuovo Uomo per andare in Veneto a trovare Mia Madre. mentre mi preparavo chiusa in bagno, il mio uomo ancora dormiva sul lettone matrimoniale. lo lasciai dormire ancora un po, era lui che doveva guidare alla fine, ed era meglio si riposasse bene, lo volevo in ottima forma. intanto ripensai a Mamma,non la vedevo da molto e l’ultima volta che ci eravamo viste, mi aveva fatto giurare che Mai piu’ avrei fatto la Troia,mai piu’ avrei dovuto fare porcherie come quelle che avevo appena rifatto qualche ora prima, e se proprio volevo farmi una vita da Donna, che mi trovassi un brav’uomo, serio e disposto a costruire con me qualcosa di vero e non solo per scopare. Infondo proprio Oggi compivo i miei 46 Anni, ero matura e non piu’ una ragazzina. era giusto iniziare a pensare di farmi una vita seria, ma che ci potevo fare se ero Nata Vacca e mi piaceva scopare con tutti. l’amore & il Sesso per me erano la stessa identica cosa. non ho mai scopato solo per piacere di fare sesso io in vita mia. ho sempre amato veramente chi mi ha riempita di sborra, anche se poi non lo avrei mai piu’ rivisto, io ho sempre amato tutti i miei maschi per me l’amore è sesso, e sesso è amore non so se mi spiego. e adesso tornare da Mamma in veste di Troia ancora una volta, mi faceva sentire un bel po in colpa. Mamma e ormai anzianotta e malconcia, avrebbe sopportato di rivedermi ancora una volta cosi’? questi erano i miei pensieri, mentre mi infilavo gli shorts con le calze a rete nere autoreggenti e una T-Shirt scollacciata di color fucsia aderentissima. mi stirai i lunghi capelli con la piastra, diedi un’ultima ritoccatina al trucco, e finalmente uscii dal bagno. il mio uomo nel fratempo si era destato, e si stava preparando la colazione, lo salutai con un bel bacio sulla bocca, mi fece i complimenti, ero splendida mi disse. “Sono sicurissimo che tua Mamma sarà felicissima di rivederti” ha poi aggiunto. mi sedetti accanto a lui e gli parlai un po del mio rapporto con Mia Madre. di come all’inizio mi avesse anche accettata come figlia e di come avesse sopportato tutte le mie porcate, le telefonate oscene che gli facevo, mentre mi scopavano e lei sentiva tutto, dalle volte che aveva dovuto assistere mentre mi facevo sfondare il culo e la bocca dai miei tanti amanti. fino all’ultima promessa, di smettere una volta per tutte. adesso era dura ripresentarsi davanti a lei con un nuovo uomo e con la troiaggine di sempre. l’uomo capi’ il mio ragionamento ma mi disse anche che “Se Tua Mamma ti vuol davero bene, vedrai che alla fine ti accetterà di nuovo per quella che sei”. non ci pensai troppo, volevo godermi il mio nuovo uomo dopo anni di astinenza mi meritavo un po di svago, e poi era pure il mio compleanno, al diavolo i brutti pensieri. mi sarei goduta quella giornata, vada come vada mi son detta. finalmente ci mettemmo in viaggio, sembravamo davvero una bella coppia di sposi, in viaggiodi nozze dissi all’uomo che ridendo fece la battuta: “Dovevi vestirti da Sposa e arrivare da tua Mamma cosi’, chissà che avrebbe detto e che faccia avrebbe fatto….”. Non so cosa mi sia preso, ma l’idea dell’uomo non mi era sembrata una stronzata, infatti non risi ma rimasi seria a guardarlo in volto. lui mi guardò e capi’ di averla sparata grossa, tanto che mi fece: “Dai stavo scherzando, non vorrai davvero farlo…”. Invece fu proprio quello che facemmo. a volte mi chiedo cos’abbia in testa, e se la mia testa funzioni davvero a dovere o sia malata. avevo deciso all’inizio di andarea trovare Mia Madre che non vedevo da anni, e avevo deciso di presentarmi a lei seria, magari per convincerla a capirmi e farmi tornare a fare la vaccona di un tempo. invece l’uscita dell’uomo mi sconvolse dentro. lo convinsi a fare una piccola deviazione, e ci fermammo in un centro commerciale cercando un negozio dove vendessero abiti nuziali,sia per uomo che per donna. ripeto, non so perchè l’ho fatto ma l’ho fatto e basta, non c’era una ragione precisa, mi sembrava un’ottima idea e la realizzammo. comprammo gli abiti, che indossammo subito, anche se faceva un caldo boia, tornammo in auto io di bianco vestita, con scarpette a tacco alto lucide nere, un abbondante vestito da sposa scollato senza maniche con le spalle nude, i capelli sciolti sulla schiena, occhiali da sole a specchio girocollo di perle al collo (finte ovviamente), guanti bianchi di pizzo sulle mani, mentre il mio uomo vestito come un pinguino, in nero elegantissimo forse stava meno fresco di me che alla fine ero piu’ soperta di lui. salimmo in auto, ci guardammo e scoppiammo a ridere. “Sei completamente fuori di testa” mi ha detto poi mentre riavviava il motore e partimmo di nuovo. ci fermammo qualche ora dopo ad un autogrill, per andare in Bagno, e dovetti usare la Toilette delle donne, ridendo tra me per gli sguardi increduli della gente che mi vedeva girare in abito da sposa. era una situazione che Mamma avrebbe trovato assolutamente imbarazzante e fuori luogo, mentre io mi divertivo parecchio. ecco perchè io e Mmamma non siamo mai riuscite a capirci, io son fata cosi’ lei invece e sempre stata seria composta e non ha mai accettato certe situazioni. riprendemmo il lungo viaggio che tutto sommato fu piacevole, anche se nulla di straordinario va raccontato. cercammo di tenerci seri almeno fino all’arrivo da Mamma, poi cosa sarebbe successo non lo sapevamo di certo. Finalmente arrivammo verso ora di pranzo, ma ero troppo eccitata per mangiare, parcheggiammo l’auto e ci avviammo a piedi verso la palazzina dove Mamma abitava. suonai al cifofono e la sentii assai sorpresa quando rispose. salimmo in ascensore, ero cosi’ eccitata che non stavo piu’ nella pelle, chissà come avrebbe reagito Mamma vedendoci cosi’ mi chiesi. aperte le porte dell’ascensore prima di uscire, baciai ancora sulla bocca il mio uomo e gli chiesi: “Sei Con Me?” lui mi sorrise candidamente e rispose “Ti Ho Seguita fino a qui’, certo che sono con te, qualsiasi cosa vorrai fare la farò”. Un’uomo da sposare davvero quello mi son detta. lo presi per mano, e ci avviammo alla porta di Mamma. prima ancora che suonassimo il campanello della porta, Mamma ci apri’. Non vi posso descrivere l’eccitazione che provai nel dirgli “Ciao Mà…..” restammo qualche secondo a guardarci fisse senza parlare prima che l’abbracciassi e le presentassi l’uomo, che gentilmente le strinse la mano. Entrammo e li Mamma cercò di capire la situazione. le sue prime parole furono queste: “Sei Bellissima… elegantissima ti farei una foto se avessi la macchina fotografica….” credo che fosse una delle sue classiche battutine ironiche che conoscevo assai bene. ma poi mi accorsi che non aveva capito lo scherzo, perchè mi ha detto:” Non mi hai detto di esserti sposata.. potevi almeno avvertire tua Mamma”. io e l’uomo ci siamo guardati in faccia, e allora ho provato a spiegargli che si trattava solo di uno scherzo, ma lei era cosi’ contenta e sembrava cosi’ felice che non ce la feci e continuammo con la farsa. “Ci siamo sposati di fretta non abbiamo avuto tempo di avvertirla signora” ha esclamato l’uomo,reggendomi il gioco. Mamma era un tripudio di complimenti e di lusinghe,che quasi mi imbarazzavano. poi disse…”Finalmente hai messo la testa apposto e se siete felici voi cosi’… a me va benissimo”. guardai in viso ancora il mio uomo, che quasi si mise a ridere, ma si trattenne per educazione. Non pensavo si andasse a creare una situazione cosi’ paradossale, infondo doveva essere solo un banale scherzo ben riuscito. il punto e che riusci’ fin troppo bene. Ascoltavo Mamma che parlava con il Mio Uomo, cercando di sapere piu’ cose possibili su di noi, e mi chiesi fino a che punto dovevo ndare avanti con la recita, o se dovevo interromperla e finire tutto li. la vedevo molto appagata e contenta, decisi che non era il caso di rivelare lo scherzo e che sarebbe andata comedoveva andare alla fine. Rivedere Mia Madre dopo tanto tempo, mi fece felice, la trovavo bene tutto sommato, nonostante gli acciacchi della vecchiaia era ancora abbastanza arzilla per una donna della sua età. Le ricordai che oggi era il mio compleanno, e mi fece gli auguri. ero seduta sul divanetto accanto al mio uomo, a qual punto l’istinto di fare la Vacca tornò a galla. Come ho detto, devo esser malata di Testa, per comportarmi a quel modo, non riesco a spiegarvi il motivo, ad un certo punto mi prende una voglia di fare la Puttana e non riesco a controllare i miei istinti. quindi ho iniziato ad avvicinarmi al viso del mio uomo, e a baciarlo sulla bocca infilandogli la mia lingua in gola davanti a Mamma. poi con un sorrisetto beffardo, mi voltai verso di lei e gli ho detto: “Adesso e mio Marito, permetti che ci scambiamo qualche coccola?” Mamma non si accorse nemmeno del mio modo di fare ironico e allo stesso tempo beffardo, e rispose senza problemi “Fate… Fate Pure… ci Mancherebbe.” si alzò e ci chiese se avevamo già pranzato, l’uomo rispose di No, e Mamma ci chiese se volessimo qualcosa, io mi zittii, ero troppo eccitata per aver fame, e l’uomo capita la situazione, a quel punto rispose che avremmo mangiato qualcosa per strada al ritorno. Mentre Mamma in cucina preparava il Caffè, io sussurrai all’uomo “Senti… non voglio dirle che è uno scherzo… se sei con me… andiamo avanti,altrimenti mi fermo qui’ e ce ne andiamo.” L’uomo mi fissò e poi rispose: “Sei da Ricovero giuro, ma sto al gioco dai, alla fine e divertente fare gli Sposi”. rincuorata dal fatto che l’uomo stava dala mia parte, lo ribaciai avvinghiandomi a lui senza ritegno, a quel punto mamma tornò con le tazzine del Caffè, e io senza pudore ne vergogna gli ho chiesto: “Scusa Mà,Possiamo aprofittare della tua camera da letto per una mezz’oretta?” Lei candidamente rispose “Se Volete riposarvi fate pure,” sempre con il mio fare beffardo gli ho risposto: “Non è per dormire che vorrei la camera, ma per fare l’amore..sai non posso spettare fino a casa e se non ti scoccia.. dato e anche il mio compleanno…” l’ho buttata giu’ sporca o so bene, ma alla fine Mamma con mia sorpresa accettò. mi chiese solo di non sporcargli le lenzuola e di non fare rumore, dato c’era gente curiosa li vicino. Presi per mano l’uomo, e lo portai in camera da letto, senza ovviamente chiudere la porta. Lo aiutai a spogliarsi lui mi aiutò a levarmi il vestito bianco rimanendo in intimo,ci buttammo sul lettone e iniziammo abbracciati il nostro rapporto da sposi. abbracciati ci baciammo masturbandoci l’un l’altro, mi scostai solo per prendergli il cazzo già duro in pugno, e infilarmelo tuttto in gola, succhiandoglielo avidamente come la piu’ consumata delle Puttane. era un vero sballo tornare a fare la vaccona a pochi metri da Mia Madre, erano secoli che non lo facevo cosi’ e mi sentivo appagata. L’uomo mentre mugolava mi disse tra un gemito e l’altro “Giuro di non aver Mai incontrato una Troia come te Greta, nemmeno una donna vera…. Mai” lusingata da quel complimento, mi son messa ancora piu’ d’impegno a succhiargli il cazzo e a farlo impazzire di piacere, infatti i suoi mugolii aumentarono e chissenefregava degli avvertimenti di Mamma, ci mettemmo a fare un bel Sessantanove e ci succhiammo il cazzo a vicenda. fu meraviglioso, avevo una voglia addosso che scaricai tutta in una volta. era come se avessi liberato dopo anni di prigionia, la vacca che c’era in me, ora ero senza freni inibitori. l’uomo mi mise sdraiata a pancia sotto, a gambe larghe al centro del letto, reggendomi la faccia affondata contro i cuscini, mi scostò da un lato il lembo del perizomino, con le sue grosse manone calde mi apri’ bene le natiche, e tutto d’un colpo affondò la sua grossa e calda cappella dentro di me. chiusi gli occhi, e istantaneamente feci un forte sospiro, che nel silenzio che ci circondava, rimbalzò come una urlo. ora il suo bel cazzo era dentro di me, e l’uomo iniziòa pompare e stantuffare mentre mi baciava in bocca. io con la testa sollevata e voltata verso di lui, ansimavo e godevo come una vera cagna. Sapevo che Mamma era a pochi passi da noi, anche se non entrò, d ogni modo ci sentiva per forza, dato avevo lasciato la porta aperta. i miei sospiri diventavano sempre piu forti uniti alla goduria dell’uomo, cosi’ alla fine, Mamma dovette intervenire per ricordarci di fare piu’ piano. Entrò dalla Porta, e ci vide in pieno movimento. fui io a vederla per prima, dato avevo la testa rivolta verso la porta d’ingresso della camera,le feci un sorriso mentre l’uomo impegnato a stantuffarmi il culo, non si accorse subito della sua presenza. quando finalmente anche lui voltò la testa dalla sua parte la vide. Mamma evidentemente imbarazzata, ci chiese di fare almeno meno rumore, poi prese la maniglia della porta e usci’ chiudendola. prima che potesse chiudere la porta del tutto la fermai, e le dissi: “Mà… aspetta Mà…l’uomo si fermò dentro al mio culo con il suo cazzo, mentre io le chiedevo: “Senti, so che ti avevo promesso di smetterla con le porcate, so che ti avevo promesso di non fare piu’ la Vacca (dissi proprio cosi’), ma non ce la faccio ti giuro… ci ho provato, sono stata anni senza fare l’amore,Dio mi è testimone… ma non ce l’ho fatta proprio…” Poi gli chiesi di avvicinarsi a noi, Mamma non lo fece, era già tanto che restava li a guardare ed ascoltarmi, ma quando la implorai ancora, si avvicinò un poco. “Lui non è Mio Marito…” ho detto poi guardandola dritta negli occhi, “Era uno scherzo, ma eri cosi’ contenta che…” L’uomo che all’inizio se la rideva si era fatto serio, e intervenne in mia difesa, “E Vero signora Maria, Ggrta e stupenda le vuole molto bene e vorrebbe essere accettata per quello che è.. non le chiede nient’altro… so che per lei e dura, accettare che L’unico figlio che ha, si vesta da donna e faccia queste cose, ma se e la sua natura.. la lasci fare mi creda… Oggi e pure il suo Compleanno, la faccia felice. io ho conosciuto Greta solo ieir sera, le confesso, ma ho capito che a parte essere un po Matta, e una bravissima persona”. le parole dell’uomo parvero convincere Mia Madre che fece un sospiro e replicò solo : ” Non so piu’ che fare ne pensare ormai…” l’uomo continuò: “Sia Buona, comprensiva.. lasci fare… cerchi di comprendere almeno… siamo tutte persone adulte infondo”. Mmamma sospirò ancora a testa bassa per non guardarci,ancora abracciati e con il cazzo dell’uomo infilato dentro di me cercai i suoi occhi dietro le spesse lenti degli Occhiali. Alla fine, Mmamma cedette, una Mamma ha empre un cuore d’oro per i propri figli, qualsiasi cosa essi facciano. e la mia non e stata da meno fortunatamente. Mamma ha poi sempre a testa bassa sussurrato: “Consideralo il mio regalo di compleanno.” non potevo credere alle mie orecchie, dovetti farglielo cosi’ ripetere, “Mma Guai a te se mi metti in imbarazzo con la gente che mi conosce,guai a te se ti cacci nei guai, non venire a cercare Mamma dopo,perchè mamma non ti ascolta piu’.” colma di Gioia, le promisi di stare attenta e che mai nessuno avrebbe avuto da lamentarsi o imbarazzarla davanti ad altra gente. a quel punto d’istinto mi staccai dall’uomo per alzarmi ed abbracciarla con il cazzo duro fuori dal tanga, e il culo slabbrato dal cazzo dell’uomo, in calze autoreggenti reggiseno nero e tanga spostato, l’abbracciai e la baciai sulle guance calde. l’uomo sorrise si alzò anche lui nudo con il cazzo duro avvicinandosi e dicendo a mamma: “Ha Fatto la cosa piu’ giusta Signora Maria”. si uni’ anche lui all’abbraccio era dietro di me il porco, e mentre mi abbracciava, il suo cazzo si strofinava sulle mie chiappe sudaticcie,senza bisogno di parlare come se ci fossimo accordati prima, ma in realtà fu fatto tutto improvvisato d’istinto, l’uomo con una mano mi allargò una natica io mi misi a gambe larghe con le braccia tese appoggiate sulle spalle di mamma, e lasciai che il cazzo dell’uomo mi penertrasse ancora una volta.Mamma non fece nemmeno in tempo a capire che stava accadendo che io già ansimavo e sospiravo con la faccia rivolta a lei, mentre l’uomo in piedi dietro di me mi stantuffava fortemente rompendomi il culo in due. il tutto non durò che meno di un minuto prima che sborrai a terra e l’uomo mi riempi’ il culo di calda sperma. Mamma ovviamente si ritrasse immediatamente, ma il fatto era ormai concluso. e stato meraviglioso ve lo assicuro, tornare a fare la Vaccona davanti a mia Madre, come ai bei tempi di anni prima. una storia assurda che se non l’avessi vissuta in persona, stenterei anche a credere vi posso giurare. i Fatti sono questi però, come vi ho raccontato, per filo e per segno.dopo quella porcata, ho lasciato Mamma in pace con la promessa di non mettermi piu’ nei guai,e fino ad ora sembra ci sia riuscita. per una vacca i guai son sempre dietro l’angolo e questo lo so bene,ma so bene anche, che senza cazzi dentro di me non riuscirei piu’ a vivere. sarò malata di testa sarò deviata, sarò quel che sarò, ma questi erano i miei primi 46 anni, festeggiati alla grande.
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