…come una Rosa
La mia mano scriveva quello che la mia anima dettava. Io semplicemente assistevo.
La mia mano scriveva quello che la mia anima dettava. Io semplicemente assistevo.
A quell’epoca avevo quarant’anni d’età, svolgevo un lavoro irritante, stizzente e monotono, con una personalità e un temperamento continuamente in vacanza. Ai quei tempi avevo poche amiche e molti amanti, ciascuno con la propria storia, ognuno con il suo nomignolo, giacché non chiamavo nessuno per nome, in realtà mi limitavo nel rispondere pigramente e svogliatamente alle loro domande peraltro convenzionali e interessate, ciononostante tra questi amanti c’era quello che avevo in modo bizzarro soprannominato il “Principe delle Mappe”. “Stasera non posso, viene il Principe delle Mappe” - proclamavo in modo solerte alle mie amiche, per giustificare motivando l’ennesimo rifiuto per raggiungerle [...]
Quella mattina avevo deciso di accompagnare mio marito all'incontro con un nuovo cliente. Ultimamente a lui il lavoro non mancava ed erano rare le occasioni nelle quali potevo godere della sua compagnia; non facevamo nemmeno più sesso da alcuni mesi tant'è che pure la mia terapeuta mi aveva suggerito di trovarmi un'amante per sfogare le mie voglie represse... per ogni commento o suggerimento anolinda@libero.it
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Credevo sinceramente che la pausa estiva potesse mettere fine a ciò che con Irene si stava andando a creare, ma proprio quando credevo che nel silenzio tutto si sarebbe spento, ecco che lei torna a farsi viva. Ecco che torna a sconvolgermi le giornate..
Svegliato nel cuore della notte per accompagnare la propria madre al pronto soccorso e poi scoprire che non era nulla di serio. Ma le sorprese erano ben altre.
ontinuo il racconto legato al mio passato, dove il lavoro mi portava (e ancora mi porta) a viaggiare continuamente, a conoscere molte persone e a vivere diverse avventure. Una trasferta in Francia mi regala una inaspettata settimana di piacere. m.amorini@email.it
Questo è un racconto un po' autobiografico un po' di fantasia che si sviluppa nell'arco di 12 anni. Sta al lettore cercare di capire la differenza tra fantasia e realtà. Molti personaggi sono reali e molti di fantasia, i nomi sono stati cambiati per motivi di privacy. Non sono uno scrittore e quindi chiedo scusa per eventuali errori di sintassi o di ortografia.
Questo è un racconto un po' autobiografico un po' di fantasia che si sviluppa nell'arco di 12 anni. Sta al lettore cercare di capire la differenza tra fantasia e realtà. Molti personaggi sono reali e molti di fantasia, i nomi sono stati cambiati per motivi di privacy. Non sono uno scrittore e quindi chiedo scusa per eventuali errori di sintassi o di ortografia.
E dopo la ragazza che accompagna il suo fidanzato al centro per farlo sfogare, sinceramente pensavo di aver già visto tutto. E invece non è stato così....