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Il mio viaggio nelle delizie del sesso anale è iniziato dieci anni fa circa. Ho fantasticato parecchio pensando dopo che io e la mia moglie abbiamo avuto un rapporto a tre con un’altra donna.

La proposta la potevo fare perché tra noi due c’era molta complicità sessuale ed avevamo un notevole carica erotica che ci consentiva di fare le esperienze più disparate accoppiandoci nelle posizioni più starane inventate spesso sul mento, altre volte pensate insieme. Mi ero accorto che lei era più perspicace e sul sesso pensava tanto parlandone spesso a quattrocchi sia a letto nell’intimità, sia a tavola ed in qualunque altro posto ma sempre tra noi due. Eravamo sempre sorridenti e felici di poter essere così liberi di poterne parlare senza remore.

Mia moglie pensava solo che volessi scopare qualcun’altra, non ha capito che volevo vederla con un’altra donna.

Per quell’occasione ho anche comprato uno strapon da usare in quell’incontro ma lei non era per niente interessata ed il giocattolo è finito chiuso in un cassetto senza essere mai stato utilizzato. Non era certo un buon inizio per avere un rapporto a tre con un’altra donna ma lei la pensava così e mi sono adattato.

Qualche tempo al risveglio di un sabato stavamo per lasciare il letto, lei mi dice che doveva andare in bagno e la mia sorpresa è stata grande quando dopo alcuni minuti mi è apparsa in camera da letto completamente nuda indossando i cinturini che sostengono lo strap on.

Senza darmi tempo di dire qualcosa mi chiede “Che ne dici se te lo facessi provare?”

Non ho detto niente perché la situazione era tale da non dover dire parola e per tutta risposta mi sono offerto mettendomi in posizione pecorina per avere la mia prima esperienza anale.

Era da tempo che chiedevo a mia moglie di mettermi qualcosa dentro ma lei rifiutava sempre adducendo sempre una scusa. Non ero certo imbarazzato nel dire che l’idea di essere inculato mi è piacesse ed allora lei si è messa dietro di me, mi ha lubrificato lo sfintere con del gel che avevamo sempre a portata di mano, e mi ha fatto il culo.

Era un mio desiderio e finalmente lo stavo realizzando.

Mi è piaciuto essere accoppiato con lei in quel modo, ero molto eccitato ed arrapato e finalmente potevo immaginare in parte il piacere che una donna prova nell’essere scopata in culo.

Con il dildo dentro, il culo largo e pieno la mia donna mi fa “Sai che sei veramente bella! Mi piaci proprio!

Non me lo aspettavo e mi ha fatto piacere sentitemelo dire.

Il mio cazzo era dritto e duro. Era la prima volta che venivo inculato e mi piaceva tantissimo e già mi ripromettevo di ripetere quella esperienza anche con delle varianti. Ho pensato anche che se mi fossi fatto vedere scopato da mia moglie anche altre persone si sarebbero eccitate e mi avrebbero scopato sostituendo il cazzo al dildo. Questa idea mi ha preso tantissimo e volevo realizzarla.

Quella prima volta chi ne fu meno colpita dalla novità è stata lei perché si appettava che io mi ribellassi o che per lo meno facessi delle storie prima di cedere, invece mi sono dato subito senza dire niente, anzi mi ero messo subito in posizione per fare entrare l’oggetto che mi avrebbe dilatato.

Nonostante fossi inginocchiato con il buco esposto ai suoi occhi l’introduzione, la prima volta, non è stata facile però alla fine l’ho avuto tutto dentro e lei è stata molto carina con me prendendomi in giro e ridendo insieme. I miei sorrisi erano accompagnati anche da mugolii di piacere ed incitamenti a non smettere.

Quando mi sono sposato ero giovanissimo ed avevo 25 anni. Lavoravo come magazziniere in una ditta di laterizi e mia moglie era un’addetta in uno studio di consulenza fiscale.

Entrambe nell’arco delle giornate avevamo occasione di venire a contatto con molte altre persone e non so dire se sia stato un bene o un male.

Una delle nostre fantasie era quella di scopare in tre. Lo avevamo visto su Pornhub e ci era piaciuto tanto. Quella volta lei si è sgrillettata da matti ed io mi ero fatto una sega colossale ma ciò non era bastato, lei ha voluto scoparmi ed io a dire il vero non aspettavo altro. Ero felicissimo di essere aperto dietro ancora una volta. Tra la prima e questa volta mi ero fatto allargare tante altre volte ed a seguito delle seghe mi ero fatto ero sempre venuto bene con grande soddisfazione.

“Che ne diresti di dirlo a Mario il mio collega? Lo sai che con lui ci conosciamo bene. Lui sbava per me e potrei sedurlo e farlo venire qui così mi potresti vedere accoppiata con lui e potrebbe anche scoparti se gli dovesse piacere il culo. Che ne pensi?”

“Quindi dovrei vederti insieme a lui?”

“Beh sì, anzi no, beh, all’inizio scoperemo noi due poi lui, se tu vuoi, entrerebbe in me e tu lo vedresti come mi chiava. Non è male l’idea, vero?”

Sul momento non ho saputo come ribattere ed ho annuito ma qualche istante dopo “Ma lui mi chiaverebbe in culo?”

“Ah, di questo ne sono sicura!”

Ora a distanza di tempo le frasi di quel giorno hanno dei significati e fanno pensare che la mia lei stesse già scopando con quel giovane e che fosse quindi la sua amante.

Al termine di quello scambio di verbale ci siamo buttati uno sull’altra affamati di sesso e ci siamo lasciati trasportare dalla libidine.

L’incontro con Mario c’è stato ed è avvenuto tutto ciò che avevamo previsto. Lui ha assistito alla scopata tra me e mia moglie poi è stato lui a scopare me con lei che si sgrillettava furiosamente venendo più volte urlando per la goduria raggiunta, infine Mario ha scopato anche mia moglie e le è venuto nella figa senza che io me ne accorgessi; la sborra che usciva dalla figa mi ha fatto ragionare ma felice della serata non ho detto niente ma solo a quattrocchi con la mia donna abbiamo commentato e ci siamo toccati pur senza venire ma solo per il piacere di sentirci insieme.

A quell’incontro ne sono seguiti altri tra me e Mario da soli all’insaputa di mia moglie. Con lui scopavo alla grande ed ero molto soddisfatto. Un effetto secondario è stata la diminuzione progressiva della voglia di scopare con la mia donna.

Ne sono nati bisticci e male parole.

Nei mesi mi ero accorto che i miei peli stavano diminuendo un po’ dappertutto sulla mia pelle ma non erano scomparsi. Non è che fossi molto peloso ma una diminuzione l’avevo sempre desiderata. Non mi sono chiesto del perché di quel naturale sfoltimento dato che mi piacevo di più.

Un bel giorno mia moglie non è tornata casa dopo il lavoro dicendo che andava a vivere da Mario ed il nostro rapporto è finito in quel momento.

Incredibilmente mi sentivo felice di essere solo ed ho subito voluto provare l’ebrezza di indossare qualcosa di femminile che lei aveva lasciato nei cassetti.

Ho così iniziato la mia vita ‘diversa’. A casa vestivo sempre più femminile volevo anche scoprire quale fosse la sensazione di sentirsi ai piedi le scarpe con i tacchi alti; le ballerine ed le scarpe a tacco basso le avevo già provate e l’arrapamento era sempre maggiore e grande.

Le seghe erano tante ed usavo anche il dildo dello strap on per scoparmi in culo.

Il mio riferimento per adattarmi rapidamente ad una nuova immagine non più maschile erano i siti porno dove con sempre maggior frequenza cercavo le sezioni di transessuali. È stato così che mi è entrato in mente in desiderio di diventare un trans e farmi scopare senza remore.

Ricordo che un paio d’anni dopo il divorzio ho scoperto un sito web transessuale. Ero affascinato dalla vista dei ragazzi giovani con i cazzi e con le tette, alcuni di loro sembrano davvero attraenti. Naturalmente, essendo porno, queste trans avevano dei grossi cazzi che portavano la mia lussuria al di là di ogni immaginazione ed alla fine ho deciso di provare almeno per levarmi la curiosità. Intanto i miei peli erano diminuiti al punto da avere la superficie liscia come quella di una pesca. Quando ne ho preso atto mi sono sentita molto femmina ed il mio cazzo era un qualcosa di più che aveva un’importanza relativa. Da quel momento è iniziato il mio viaggio verso la trasformazione in transgender.

Già da molti mesi avevo lasciato il mio lavoro e vivevo da ciò che prima gli amici e poi i clienti mi lasciavano come compenso alle scopate permettevo di fare. Ero diventato prima gay a pagamento, poi cross dresser, ed infine come giovane trans.

Ciò mi ha permesso di conoscere altre trans che avevano già fatto tutto il percorso di cambiamento e con i miei guadagni facendo la puttana avevo potuto andare a trovare delle amiche trans in Tailandia dove ho imparato tantissime cose e mi sono anche fatta delle modifiche al mio corpo. Ho modificato le labbra ingrossandole e portandole all’esterno, ho imparato a truccarmi così bene da non riconoscermi, ho eliminato permanentemente parte delle sopracciglia, ho modificato gli zigomi, ho tirato la pelle sul collo ed ho imparato a fare degli specifici esercizi per l’affinazione delle caviglie ed ho imparato a fare il douching che tutt’ora faccio regolarmente.  Lì ho frequentato delle scuole dove insegnano a fare sesso e come muoversi per attirare l’attenzione dei clienti.

Quando sono tornato a casa ero diventata una puttana di gran classe e del mio essere stato maschio non c’era che poca cosa.

In città andavo a trovare le amiche in un posto chiamato Nana Plaza. Era un piccolo hotel esclusivo per incontri tra trans, il nome del bar interno era Shemales. L’hotel ed il bar erano locali molto intriganti dove si era continuamente osservati ma tutti pensavano a sé stessi senza creare problemi ed anche la gestione era affidata a transgender.

Qualche giorno dopo il mio rientro dall’oriente ho conosciuto una molto attraente il cui nome era Kitty Kaini. Era un chiaro nome d’arte. Io mi sono presentata come mi avevano ‘battezzato’ in oriente: Yasmin Star. Non volevo dare e non potevo dare il mio vero nome, sarebbe stato anacronistico e poi tutte le presenti nel bar avevano un nome falso ma utile per il lavoro.

Tra noi due c’è stato subito un forte feeling ed abbiamo parlato a lungo un po’ di tutto ma in particolare di come ci eravamo modificate l’aspetto per essere più vicini ad una femmina ed essere bellissime irresistibilmente. Abbiamo anche toccato il tasto piacere sessuale e ci siamo trovate d’accordo su tante cose.

Kitty mi ha detto che viveva in quell’albergo e che avrei potuto prender anche io una camera se avessi avuto qualche cliente. Ho risposto che ero lì per conoscere il mondo trans italiano e che ero stata in oriente per circa due anni.

Mentre parlavo lei ha delicatamente, senza farsi notare in modo evidente, accarezzato una mano, poi il braccio ed è salita a toccare sia il collo che le labbra come a tastare le mie parti a lei più gradite, è scesa poi su una mammella gonfia di silicone e da lì è saltata alla coscia. Intanto il dialogo tra noi proseguiva ed io mi giravo intorno per vedere le altre che parlavano, si mostravano alle altre, sentivo parlare di abiti, di trucchi, di scarpe, di indumenti intimi, di capigliature ed anche di clienti che per un verso o per l’altro avevano lasciato n ricordo.

Mentre Kitty parlava di case dove era stata a fare sesso mi chiede se avessi gradito proseguire la nostra chiacchierata in camera sua.

Ero affascinata da lei e non ho potuto negarmi all’offerta anche perché ero curiosa di veder la sua camera che era anche la sua casa momentanea dove riceveva i clienti.

Pertanto siamo salite al secondo piano con l’ascensore e camminando nel corridoio l’ho vista da dietro. Era splendida, muoveva il sedere come una femmina e quelle sue gambe erano uno spettacolo della natura perché erano in armonia con le scarpe a tacco altissimo, almeno da 12, che le davano un’andatura da vera figa.

Appena entrata in camera lei mi ha assalita e mi ha chiesto di farmi nel bagno il lavaggio dell’intestino mentre lei avrebbe provato della nuova lingerie.

Ero felicissima di stare con lei ed il sogno di essere scopata da un’altra trans i stava per avverare, ciò mi eccitava tantissimo ed il cazzo glabro era eretto; era da tanto tempo che non avevo una simile erezione.

Davanti a Kitty che mi mangiava con gli occhi, mi sono denudata di quel poco che indossavo e sono andata in bagno a lavare l’intestino. Sentivo che lei mi parlava ma erano discorsi che capivo poco perché l’acqua del bidet e dell’erogatore per lavaggi intimi copriva la sua voce. Finito di lavare il mio intestino sono tornata da lei scodinzolando facendo ballare il mio cazzo che continuava ad essere dritto e sufficientemente turgido.

Sul letto Kitty aveva steso un bikini ed appena mi ha visto mi ha chiesto di provarlo. Ho ubbidito come un automa ed una volta indossato mi sono trovata ad avere coperti i soli capezzoli dai minuscoli triangoli di un reggiseno ed il cazzo da una striscetta di tessuto tenuta da delle stringhe che passavano nel cavallo tra le gambe e proseguivano dietro tra i glutei per riemergere a collegarsi dietro sulla schiena in un ricamo.

Mi sono guardata allo specchio con indosso solo un bikini e tacchi e sollevando la massa di capelli che erano cresciuti a causa degli ormoni, mi sono vista meravigliosamente sexy e pronta ad essere scopata sia in bocca che in culo.

Kitty è venuta dietro di me, mi ha afferrato e mi ha chiesto di offrirle qualcosa da bere prendendo una bibita dal frigo. Mi sono inchinata e lei mi ha accarezzato i glutei e le cosce, poi ci siamo sedute su un divanetto una vicino all’altra.

Appena abbiamo fatto suonare i bicchieri urtandone il bordo lei ha spinto la mano libera nel mio cavallo constatando che l’avevo duro ed anche io ho fatto la stessa cosa; anche lei aveva il cazzo duro.

Dopo i nostri drink Kitty ha suggerito di andare insieme in un hotel per un breve periodo e mi ha detto il nome dell’hotel. Ho detto di non esserci mai stata e che in tre non lo avevo mai fatto aggiungendo che avevo visto dei film porno con scene simili.

“Non preoccuparti tesoro, ti insegnerò tutto ciò che serve” ha sussurrato.

Nell’hotel dove lei aveva un appuntamento ci siamo state poco tempo. La camera era sul lato B ed aveva il numero 340, lì c’era un letto grande e un bagno annesso.

Anche lei si è spogliata e io l’ho imitata.

In questa occasione l’ho vista nuda per la prima volta. Aveva le tette migliorate con opportune protesi, così come mi aveva detto, ma non si notavano tagli e cicatrici della sutura dopo l’inserzione delle protesi, inoltre il suo cazzo era duro come un bastone di legno lungo circa 18 centimetri. Si è seduta sul letto con le spalle contro la testiera e mi ha detto “Succhiami il cazzo” ed ho fatto come lei ha chiesto.

Devo averlo fatto bene poiché non solo gemeva ma mi faceva i complimenti per la mia tecnica, poi mi ha fatto mettere le mani in alto così anche le gambe aprendole con una mano perché mi teneva per i tacchi delle scarpe mentre con l’altra mano oleava il suo cazzo.

Tutto ciò serviva a incularmi e quindi accoppiarsi con me.

È stato fantastico, è stato molto meglio di quando scopavo con i clienti ed era ben diverso da quando la mia ex moglie mi scopava con lo strap on.

Mi chiavava molto bene dandomi delle meravigliose sensazioni.

Le ho detto di venirmi dentro ma lei, poco prima che venisse, ha tirato fuori il cazzo per masturbarsi spruzzando la sborra sulla mia schiena.

La sera con Kitty non era finita.

, ma non aveva finito.

Ero sdraiata sulla schiena e mi ha masturbato fino a quando non ho sborrato con grande difficoltà. Era da molto tempo che non venivo e pensavo di non poterlo più fare, pensavo che ormai il mio cazzo fosse solo un ammennicolo utile solo per orinare ed era il ricordo di quando ero maschio.

Kitty dopo avermi visto sborrare mi ha baciato mettendomi la lingua in bocca, lo faceva come se il maschio fosse lei ed io la femmina.

Ciò che mi ha sorpreso è stato il vederla con il suo cazzo dritto, bello svettante, totalmente glabro e soprattutto il tempo breve con cui le è diventato di nuovo duro.

Mi ha detto di rigirarmi mettendomi distesa a pancia in giù. Appena fatto mi sono voltata ed ho visto che si era messa un preservativo, si è lubrificata e mi ha inculato di nuovo.

Questa volta le ci è voluto più tempo e ciò non mi è dispiaciuto affatto.

Ciò che non mi aspettavo sono stati i colpi che mi dava, ha iniziato a picchiarmi davvero e mi sono resa conto che non lo stava solo facendo per soldi, ma si stava divertendo.

Quando è venuta mi ha detto che non voleva smettere ma il suo cazzo alla fine è diventato piccolo e floscio e così lei si è ritirata, è corsa subito sotto la doccia ma il bagno in vasca le sembrava più adatto ed allora ha chiuso il getto d’acqua e si è distesa nella vasca.

Ero stanca e un po’ dolorante ma ormai ero esperta e sapevo che dopo circa dieci minuti sarei stata bene. Lentamente mi sono avvicinata alla porta del bagno ed ho visto Kitty a mollo.

Era magnifica. Il suo corpo era molto bello e non sembrava neanche vero.

Le ho lanciato un bacio e lei ha ricambiato. Poi sono uscita e sono corsa via emozionata per aver avuto finalmente un contatto con il mondo trans italiano.

Due giorni dopo mi sono svegliata con la voglia di rivederla ed ho provato a ricontattarla ma inutilmente. Al bar da quella sera non era più passata e nessuno sapeva dove fosse.

Ora che avevo sperimentato il sesso anale con una ladyboy, desideravo di più farlo con una di loro.

Non trovando più Kitty, fin dalla sera in cui mi era stato detto che era scomparsa, tra un cliente e l’altro mi sono messa su internet ed ho controllato un paio di siti e ne ho trovato uno che sembrava proporre ladyboy interessanti.

Guardando i profili ne ho scoperto una che dalla sua bellezza, corporatura, forma del corpo, sembrava una vera donna. Anche quella era una esperienza che non avevo più fatto da quando mi ero modificata.

Osservando le sue caratteristiche ho visto che si vendeva e che il suo prezzo era un po’ più alto delle altre trans, chiedeva anche che al momento dell’incontro ci fossero delle bevande. Il suo nome era Pamela.

L’ho contattata ed ho organizzato un incontro al Nana Plaza che era diventato anche il mio hotel preferito.

Pamela è arrivata puntuale ed ha bussato alla porta.

Quando l’ho vista sulla soglia sono rimasta sorpresa.

Nel suo profilo aveva scritto che era alta ma non avrei mai pensato che fosse di 180 cm, di corporatura esile e snella ed anche molto attraente.

L’ho invitata ad entrare ed abbiamo bevuto una coca.

Pamela mi ha chiesto di farsi una doccia ed io sarei voluta andare sotto l’acqua con lei ma l’avevo fatta poco prima che lei bussasse alla porta.

Pamela è tornata indossando solo un asciugamano.

Io nel frattempo mi era già denudata restando con il solo perizoma.

Si è avvicinata a me, mi ha dato un casto bacio a stampo ed abbiamo finito le bevande.

Si è seduta al mio fianco e mi ha accarezzato il collo e le spalle e poi le sue mani hanno dilagato su tutto il mio corpo.

All’improvviso si è alzata per inginocchiarsi sul divano sul quale eravamo sedute lasciando cadere l’asciugamano e mi ha chiesto di succhiarle il cazzo.

Sul suo profilo c’era scritto ‘attrezzatura grande’ ma mai avrei immaginato che avesse un cazzo di quelle dimensioni; erano dimensioni enormi, quasi cavalline.

Ancora una volta, sempre gentilmente, ho succhiato la sua verga facendola gemere ed esortandomi a continuare.

Il suo piacere era arrivato al punto che non ha più resistito e, facendo un passo indietro, mi ha afferrato la mano e mi ha condotto sul letto buttandomi sopra insieme a lei, poi si è inginocchiata ed ha iniziato a succhiarmi.

Ha avuto non poche difficoltà a farmi drizzare e quando ci è riuscita sono stata tentata di afferrarle la testa e spingerlo più in profondità per farmi fare un pompino profondo anche se il mio cazzo non era da paragonarsi al suo. In quell’istante mi sono ricordato che in Tailandia mi avevano insegnato che non si tocca la testa del partner quando sta facendo il pompino, quindi ho appoggiato le mani sulle sue spalle. In realtà non avevo bisogno di afferrarle la testa perché lei era un’esperta di queste cose.

Prima che lei arrivasse avevo messo un grande asciugamano sul letto e lei mi ha chiesto di mettere un cuscino sotto per formare una gobba, l’intenzione era chiara: sollevare il bacino per poterci inculare meglio. Mi ha chiesto anche di essere io la prima a stendermi e l’ho fatto con piacere ricordando quello perverso che ho avuto la prima volta con la mia ex moglie.

Con il mio sedere sul cuscino e le gambe in aria le ho dato il massimo accesso offrendo il culo e tutto il mio corpo.

Lei si ha messo un preservativo poi un po’di K-Y e mi afferrato per i fianchi.

Conoscevo bene K-Y Jelly; è un lubrificante idrosolubile a base d’acqua, usato spesso come lubrificante per sia negli accoppiamenti sia per la masturbazione. Lo ritengo un buon lubrificante perché è una gelatina biologica che non reagisce né con i preservativi in lattice né con i giocattoli sessuali a base di silicone e non contiene coloranti o profumi aggiunti. Inoltre è antimacchia e facile da pulire.

Il grande vantaggio di K-Y e che è denso e tende ad asciugarsi durante l’uso ma si può riattivare con l’aggiunta di saliva o acqua che durante la fase di unione è decisamente piacevole.

Con Pamela ci siamo guardate negli occhi ovviamente divertendoci a giocare in vari modi e da lì ho capito ce lei era una professionista del sesso che mi ha confermato che i trans amano il sesso se trattati con rispetto.

Pamela si è eccitata molto più di me e quando stava per venire mi ha dato dei colpi violenti sulle natiche che a me piacciono molto, mi ha anche afferrato per le gambe allargandole ed io ne ho approfittato per segarmi.

 Dai gemiti che emettevamo sembrava che fossimo in fase di travaglio prima di un parto.

Alla fine è venuta ed io un secondo dopo di lei.

Eravamo stremate e ci siamo lasciate andare sul letto stendendoci sbuffando e ansimando, averla vicino, nuda con il cazzo ancora gocciolante era così bello.

Quando si è ripresa le ho chiesto se le dovessi dei soldi ma ha rifiutato e mi ha dato il suo numero di telefono dicendomi che presto voleva vedermi di nuovo ed io ne ero ben felice, in realtà la volevo subito di nuovo dentro di me.

I saluti sono stati molto cordiali ed amichevoli.

Diversi giorni dopo l’ho chiamata al telefono.

Dopo la mia iniziazione al sesso anale con una trans, volevo di più. Nel frattempo mi sono fatta scopare da altri maschi ed ho guadagnato qualche altro soldino. Già pensavo a come appiattire la mia pancia e come ingrossare un po’ i glutei per renderli più femminili e meno piatti.

Nelle pause di lavoro ho navigato fra vari siti dove mi ero iscritta e mi sono ricordata che sul suo profilo c’erano delle informazioni da cui ho desunto che aveva fatto sesso a tre con molti altri Ladyboys sue amiche.

Nella telefonata si è parlato di sesso a tre e mi sono detta disponibile e lei mi ha detto che un amica trans era disponibile per farlo la notte successiva e che era di origine Vietnamita. Stranamente questa amica aveva un nome occidentale, Milena, che guarda caso era lo stesso della mia ex moglie.

Avevo visto sui siti porno di incontri a tre ed ho pensato che sarebbe stato divertente ed anche una nuova esperienza, quindi ho detto a Pamela di portarla con sé.

Da quella sera sembrava che la voglia non volesse passare mai. Ero sempre in calore e volevo avere il culo sempre aperto, i clienti non mi bastavano ed usavo dildo vari per tenerlo allargato.

Nelle settimane in cui non ho visto Pamela ho visto una vecchia amica, femmina, e mi divertivo molto con lei che aveva accettato la mia transizione. Ovviamente non le ho detto delle nuove conoscenze.

Gli incontri con Pamela dovevano essere prenotati perché aveva sempre molti clienti ma per me faceva delle eccezioni. Mi ha detto che anche lei aveva difficoltà a fare incontri a tre e quindi questa volta ha prenotato per sé Milena ed io tutte e due loro. Al termine della telefonata mi ha raccomandato di non masturbarmi e che mi preparassi per loro due così come loro facevano per me.

All’ora dell’appuntamento si sono presentate sia Pamela sia, questa volta in anticipo. Non so se loro fossero entusiaste dell’incontro, ma sicuramente io lo ero.

All’hotel, luogo dell’incontro si poteva entrare solo una trans alla volta ma Pamela ha trovato un modo per aggirare la sicurezza forse pagando una mancia.

Ho aperto la porta della camera in pantaloncini e maglietta.

Pamela mi ha fatto conoscere Milena e ci siamo sedute a bere qualcosa.

Milena è andata a farsi una doccia avendo da poco ricevuto un cliente che per di più le aveva sborrato in culo, mentre Pamela nel frattempo mi ha spiegato tutte le cose che mi avrebbero fatto e mi ha reso pensierosa ma anche eccitata.

Quando Milena è uscita dal bagno l’ha subito occupato Pamela dirigendosi anche lei sotto la doccia, quando lei è tornata mi stavo godendo un 69 con Milena.

Pamela fingeva indignazione e mi ha ordinato di mettermi in ginocchio, ha indossato un preservativo, lo ha cosparso di KY Gel e mi preso infilandomi il suo cazzo nel culo come aveva fatto mia moglie quando mi scopava prima del divorzio. Nel frattempo Milena si è spostata sul letto mettendosi davanti a me ed offrendomi il suo cazzo. Sono stata così scopata in entrambe le cavità del mio corpo.

Ero in paradiso. Mi piaceva tantissimo e mugolavo, guaivo e dicevo a tutte e due di continuare fino a venirmi dentro.

Pamela ha via via aumentato la velocità e finalmente ha emesso un forte gemito ed un rantolo, residuo di quando era maschio venendomi dentro nel culo. Ha anche continuato per tenere la sborra dentro di me affinché non la facessi uscire e il suo cazzo le si è afflosciato rapidamente.

Non appena lo ha estratto ancora gocciolante Milena ha lasciato la mia bocca, è andata dietro di me, ha indossato, srotolandolo sul suo cazzo, un preservativo e mi ha preso anche lei.

Era arrapatissima e non ha tardato, dopo una monta furiosa, a venire.

Anche io ho goduto. Mentre le mie due amiche mi montavano mi stavo segando quel mio cazzo che non era assolutamente più quello di quando entravo nella mia ex moglie. Mi sono stesa con le spalle sulle lenzuola e le due si sono alternate a masturbarmi selvaggiamente.

Quando sono venuto non sono riuscito a sborrare ed il piacere dell’orgasmo è stato brevissimo. Mi importava poco, godevo tanto ad avere il culo allargato.

Infine ci siamo baciate a lungo mischiando le nostre salive e giocando con le lingue nelle rispettive bocche.

A tarda notte, senza disturbare, Pamela e Milena se ne sono andate ed ho chiesto loro di darmi un passaggio a casa.

Mi sentivo stanca dopo l’assalto che le due mi avevano dato ma l’eccitazione e la felicità di essere trans accettata nel mondo loro, mi teneva sveglia come se avessi preso tanti caffè.

Mi sono rotolata nel letto senza dormire e mi è venuta voglia di ricontattare una trans che avevo conosciuto quando vivevo a Bangkok che, al tempo, mi aveva parlato di pratiche di schiavitù soft e l’idea mi sembrava divertente.

Ho ricontrollato ed ho visto il profilo non era stato rimosso, quindi le ho scritto e lei mi ha risposto subito con la gentilezza che è caratteristica di quella gente.

Le ho chiesto se ciò che mi aveva detto a quel tempo si poteva fare da me non di certo con lei e mi ha detto che una sua amica trasferitasi in Italia, il cui nome era Krit, praticava e conosceva persone adatte alla mia richiesta. Di lei mi ha mandato anche una immagine da cui appariva abbastanza piacevole. Le ho chiesto se lo facesse a pagamento e la cifra era modesta.

Quando ho chiamato Krit è stata felice di avermi sentita e le ho chiesto se, nonostante l’ora, volesse venire a casa mia.

Quando ho aperto la porta sono stata piacevolmente sorpresa di trovarla alta, magra e attraente. Abbiamo bevuto qualcosa e lei è andata a rinfrescarsi. È tornata avvolta in un asciugamano e mi ha chiesto se avessi dei giocattoli e mi è sembrata sorpresa quando ho detto di no ma lei ha risposto di non preoccuparmi perché ne aveva alcuni con sé.

In pochi minuti mi sono ritrovata nuda, stesa sulla schiena con un cuscino sotto il sedere, il bavaglio in bocca e le manette. Krit aveva un fustigatore, sufficiente per pungermi, e mi stava frustando.

Ad un certo punto, quando ha reputato che il trattamento fosse sufficiente, mi ha levato dalla bocca la gag ball e sostituito con il suo cazzo da 15 centimetri.

Ovviamente si stava divertendo con me mentre anche io le dicevo mi stavo divertendo molto.

Poi si è levata dal letto, ha indossato un preservativo e un po’ di K-Y di cui avevo precedentemente comprato un barattolo, e mi ha spinto il suo cazzo in culo con vigore.

Avendo i movimenti impediti, non ho potuto toccarla e neanche mettermi le mani sopra la testa. Ha proseguito la mia monta fino a sborrare e poi mi ha chiesto di segarmi mentre lei guardava. Ho avuto una strana sensazione erotica quando ha detto “Sega più forte, fammi vedere come sborri!” ed io l’ho fatto.

Ho ripensato anche al costo di tutto ciò ed ho pensato che fosse giusto.

Dopo la scopata mi ha chiesto se avessi intenzione di andare a Bangkok per dei ritocchi al mio corpo per renderlo ancora più femminile.

Mi ha spiegato tante cose e mi sono convinta che quella città fosse il posto ideale per me.

L’indomani ho ringraziato la mia amica trans che viveva là e le ho anche detto che tra pochi mesi sarei stata da lei.

Quattro mesi dopo, appena arrivata in hotel in Tailandia, ero su Facebook ed ho visto che aveva aggiornato la sua immagine che ha catturato subito la mia attenzione. La mia amica si chiamava Kanda e, dall’ultima immagine, sembrava molto attraente. Le ho mandato un messaggio per raggiungerla se fosse ancora in giro e mi sono organizzata per incontrarmi al bar, che si trovava a Soi Nana non molto lontano da dove alloggiavo. Kanda è arrivata come stabilito.

Quando l’ho vista mi ha preso un colpo. Era cambiata decisamente in meglio, le sue foto su Facebook erano belle ma non le davano giustizia. Era bellissima. Indossava un abito a taglio molto basso a forma di V che mostrava tette impressionanti. Come si poteva non vederla e non rimanere incantato?

Abbiamo parlato tanto e mi sono data da fare ad invitarla nella mia camera d’albergo per passare la notte insieme.

La parte superiore del vestito che indossava era così bassa che le sue tette stavano quasi per sfuggire. Le ho chiesto cosa volesse bere ed anche io ho preso la stessa bibita.

Poi lei mi ha detto “Andiamo a fare la doccia?”

Io ne avevo fatta una prima di uscire ma davanti a quella bellezza che in doccia si sarebbe mostrata nuda ero pronta per farne un’altra.

Appena entrate in camera ci siamo denudate totalmente restando solo sui tacchi alti  e, nude come eravamo, l’ho portata alla finestra fermandomi dietro di lei e le ho accarezzato le tette.

La finestra era aperta sulla via della passeggiata e degli incontri amorosi tra belle ragazze e puttane ragazzine ed anche adulte, nonché trans.

Ho pensato che stare alla finestra nuda le piacesse di essere vista da qualcuno dalla strada.

Le ho afferrato le tette che erano sode, non dure, risultato del miglioramento fatto correttamente.

Alla fine ha detto che avremmo dovuto fare la doccia.

Sotto il getto d’acqua eravamo entrambe nude e così anche dopo. Il suo corpo era magnifico, sembrava una pornostar.

Sotto l’acqua eravamo una contro l’altra e l’ho accarezzata.

Aveva un cazzo anche lei da poco più di 15 centimetri ed appena l’ho preso in mano lei mi ha baciato e in un attimo le nostre lingue si sono intrecciate e così anche i nostri cazzi. La doccia non è durata molto e, dopo una rapida e sommaria asciugatura fatta una sull’altra, ci siamo lanciate sul letto cadendo stese sul letto abbracciandoci, baciandoci ed accarezzandoci, poi si girata per un 69 molto intenso, alla fine mi ha fatto sollevare la schiena, si ha infilato un preservativo e mi ha montato.

È stato in quel momento che ho sollevato lo sguardo e mi sono vista allo specchio lì davanti.

vedevo  noi due accoppiati, io molto bella con i capelli lunghi a boccoli con una riga a sinistra sulla testa e la chioma che andava sulle spalle a destra, con quella bellissima trans che mi fissava e mi scopava. Lei per me era una dea. Se io ero molto bella lei lo era molto di più e ciò mi dava piacere e capivo cosa prova una donna ad essere scopata in culo da un’altra donna per di più eccezionalmente bella.

È venuta mentre gemevamo all’unisono.

Di nuovo sotto la doccia, ancora baci e carezze e poi di nuovo a letto dove abbiamo iniziato con me sulla schiena, poi io di fianco lato e infine a faccia in giù. È stato assolutamente fantastico. Alla fine sono state 4 ore di scopate indicibilmente piacevoli. Anche a lei è piaciuto e ed era così felice e che ha insistito per vedermi di nuovo.

Ci siamo viste tante altre volte ed ogni volta è stato splendido.

Ora sono una troia sfondata e mi fa piacere di essere l’amante trans di un’altra di loro.

A me rimanere con il cazzo dentro sembra fantastico. Non prenderei mai in considerazione l’essere chiavata da un ragazzo, ma esserlo da Ladyboy o da una trans è una questione diversa.

Non ho più pensato di andarmene da Bangkok anche se i guadagni non sono quelli europei ma qui posso vivere la mia sessualità in libertà con i capelli lunghi, la pelle morbida, belle tette, curata nei minimi dettagli e posso modificare il mio corpo per tenerlo sempre bello.

Della mia ex moglie posso solo dirle grazi quando mi ha avviato alla sodomia. Spero che lei lo faccia e che goda tanto.

Se dovessi tornare nella sua città la cercherò e di sicuro non mi riconoscerà

Chissà se potrò scoparla oppure potrò lesbicare con lei?

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