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Racconti erotici sull'Incesto

Titolo : Perversioni domestiche

By 11 Settembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Le chat. Esiste un luogo di gente più variopinta e strana? Io credo realmente di no.
Da tempo sono iscritto ad una delle tante community che si possono trovare in rete , frequento abitualmente il luogo e solitamente trascorro almeno un paio d’ore dentro la chat riservata ai giovani. Per la verità non parlo molto e tanto meno sono il genere di persona che invia PVT ai nick femminili solo nella speranza di essere accettato in una conversazione erotica, ma quella volta fui io ad essere contattato. Vi racconto con ordine.
Anche mia sorella Daniela ha la passioen per quella stessa chat, ma sia io che lei siamo sempre stati molto gelosi della nostra privacy e non ci siamo mai realmente confidati fra noi. Lei è più grande, a ventisei anni, da cinque ha una storia stabile con un certo Francesco, uno studente di veterinaria che da Genova si è trasferito a Milano per poter studiare. Così facendo ha lasciato sola mia sorella, la quale, tutto è meno che la ragazza timida e riservata che vorrebbe far credere. Si perchè dietro al suo indossare magliette di band musicali e blu jeans sempre larghi ed abbondanti si nasconde l’anima di una vera e propria anima dannata. Ve la descrivo brevemente. Daniela è alta 170 cm, peserà si e no 55 kg. Non ha un seno particolarmente grande, una seconda, il suo sedere è abbastanza formoso, ma essendo così alta non è posto particolarmente in risalto. Per anni ha giocato a pallavolo e fatto danza moderna, perciò ha un fisico allenato e scattante. Porta i capelli fino alle spalle, leggeremente mossi e completamente neri. I suoi occhi sono castani nascosti da un paio di occhiali da vista a montatura sottile ed elegante. La carnagione è canuta ed è sempre stata molto sensibile al sole. Per questo motivo sono solito chiamarla Vampirella e lei, puntualmente, s’incazza.
Io invece ho 23 anni. Studio all’università, mi divido fra hobby come la scrittura e le arti marziali. Sono 185 cm e peso 70kg , ho gli occhi azzurri ed i capelli castani. Per carattere ed indole non sono mai stato un playboy, non mi ammazzo di fatica e non passo ore nei negozi di moda per trovare l’abbigliamento giusto per piacere alla gente. Mi vesto quasi sempre di nero, con borchie e con numerosi altri ammenicoli vari.
Il rapporto fra me e mia sorella è sempre stato piuttosto refrattario. Ho molta più complicità con mio fratello minore, il quale, di carattere, è completamente diverso da me. Io e mio fratello abbiamo sempre preso in giro mia sorella e da qualche anno a questa parte le abbiamo sempre fatto notare quanto il suo ragazzo la trascuri con qualche ‘milanese a gambe aperte’. Certo non potevo aspettarmi ciò che invece accadde.
Comunque, quel giorno, entrai nella chat e dopo pochi minuti venni contattato da una ragazza. Mi parve strano, non consocevo il nick e sicuramente non mi aveva inviato alcuna richeista di amicizia. ‘DisperataSenzaLui’ o qualcosa di simile.
Cominciamo a parlare. Lei ha un atteggiamento molto aperto ed in breve mi racconta di sentirsi molto trascurata dal fidanzato trasferitosi per studio. Io cerco di confortarla al meglio delle mie pssibilità e a più riprese cito anche mia sorella, naturalmente senza fare nomi. Lei comincia a sentirsi meglio, a prendere confidenza ed in breve comincia a confessarmi le sue voglie più piccanti.
Dice di nutrire una passione morbosa per i due fratelli minori e che spesso si ritrova ad odiarsi per questo. Dice che non è corretto e che è eticamente sbagliato provare voglie sessuali per qualcuno della propria famiglia. Ancora una volta cerco di metterla a proprio agio, ma sentendola parlare a briglia sciolta, in me, si stava risvegliando una strana voglia di sesso. Dico strana perchè preferisco di gran lunga una donna in carne ed ossa che una virtuale. Restiamo a parlare quasi due ore, poi i miei rientrano e decido di staccare.
Qualche minuto dopo mia madre mi chiede di andare a dare a mia sorella, ancora nella sua camera, a consegnarle delle lettere dell’assicurazione dell’auto. Busso, ma sentendo l’odiosa musica di Fabri Fibra (il rap in genere non mi piace) mi rendo subito conto che Daniela non può avermi sentito. Aprii dunque la porta addentrandomi nella stanza di mia sorella.
Era ancora al computer nella stessa chatroom dove ero stato anche io pochi minuti fa. Non faccio particolare attenzione a quello che digita, le tocco una spalle e le mostro le buste, lei mi ringrazia ed io mi dirigo verso la porta. Mentre st per uscire mi fa :
-Ma lo sai che oggi in chat ho conosciuto un tipo davvero gentile? Cazzo mi ha ascoltata per due ore…
-Ah davvero? Beh sono pochi quelli così…ti ricordi il nick? Magari lo conosco…
-Uhm…qualcosa come Fallen Angel o simile…non mi ricordo…
Un brivido mi pervade lungo la schiena. Fingo indifferenza e mi reco all’esterno della stanza. Passo veloce il corridoio, arrivo in camera mia e mi chiudo a chiave dentro. La ragazza che me lo aveva fatto drizzare sotto i pantaloni…mia sorella? Mi guardai allo specchio dandomi del porco alla sola idea.
La sera arrvò ed i miei si prepararono per andare a mangiare fuori. Io stavo preparando un esame e decisi di non unirmi alla famiglia. Rimasto solo in casa cominciai realmente a studiare, ma dopo pochissimi minuti ricominciai a pensare alla conversazione con mia sorella. Dcisi di far sparire ogni prova dal mio computer. Mi affrettati a tornare sulla community cercando un modo per cambiare il nick, in quel momento, sulla soglia comparve mia sorella Daniela.
-Ah è così che studi?
Mi prese in giro. Io quasi non ebbi la froza di risponderle. Quella sera indossava un vestito a fascia che da sopra al seno scendeva appena fin sopra il ginocchio. Era verde, come le scarpe e gli orecchini. Daniela non si veste mai da donna, fa sempre il maschiaccio, ma quella sera, così truccata e profumata mi tolse davvero il fiato.
-Ecco io veramente…
-Dai dimmelo, stai facendo il maiale con qualcuna eh?
Senza indugi si avvicinò al pc, non feci in tempo a chiudere il profilo. Calò il silezio.
-Eri tu…
Mi disse
-Eh già…
Gli replicai imbarazzato. Nuovamente silenzio.
-Allora adesso sai…
-Si…ma non parliamone…
daniela si volse, l’espressione al misto fra il triste ed il disilluso mi lasciò stupito
-Beh se ormai sai tutto di me immagino che mi prenderai in giro…
-Beh no…cioè non mi sembra giusto…
-Senti…per quello che ho detto su te e nostro fratello…
A quel punto mi sentii in dovere di alzarmi. Mi recai dalla porta e guardai il corridoio
-Siamo soli?
-Beh si, sono tornata prima perchè non mi sentivo molto bene…
-Allora forse dovresti andare a letto…
-Si…è meglio…
Pensavo di essere in salvo. Daniela si ritirò nella stanza, io rimasi nella mia e sospirai. Specialmente perhè non si era accorta del gonfiore che avevo fra le gambe. Ntendiamoci. Mi rendo conto che l’incesto è una pratica discutibile e mi rendo conto che una sorella è una sorella, ma quella sera Daniela si presentò in versione talmente sexy da farmi dimenticare i principi etici.
Era ormai notte quando sento qualcuno entrare in camera. Mi sveglio e riconsoco subito Daniela. Si siede ai piedi del letto, indossa un top con winnie pooh ed uno slip in tinta. Non è più ne il maschiaccio ne la sexy donna che ho visto, mi sembra solo mia sorella sconfortatat e dubbiosa. A quel punto è il mio istinto fraterno a muoversi. Parliamo per due ore , poi, ad un certo punto mi guarda con serietà
-Se devo smetterla di provare voglie per te devo almeno provarti…
-Che?
-Non fare l’idiota, guarda che so benisimo che non sei un santo…Carla, Francesca, Roberta…Margaret…vuoi che vada avanti? Tutte le toriette della facoltà che ti sei scopato in questa stanza mentre io di la mi ammazzavo di dolore per Francesco…
Abbassai il capo qualche minuto. Cogliendo al volo il mio momento di dubbio, Daniela, allunga le mani e mi getta steso sul letto, mi guizza sopra poggiando la sua vagina sui iei boxer. Sorride quasi subito
-Puoi anche dirmi che non sei interessato, ma qua sotto sei duro come una pietra…
-Daniela piantala…ci sono i nostri di la!
-Ma io non urlo mai quando scopo…
Non mi lascia il tempo di dire altro. Comincia ad ancheggiarmi addosso producendomi un istintivo piacere.A quel punto decisi di stare al gioco. Le afferrai le braccia e ribaltai la situazione facilmente. La misi sotto si me e le tolsi slip e top
-Se vuoi giocare alla puttana almeno gioccaci bene!
Detto questo mi avvicinai col bacino al suo volto ed abbassai i boxer. I miei venti centimetri di carne emersero pronti al gioco e lei non perse tempo alcuno. Avvinghiò il peze con le mani protandoselo alla bocca e cominciando a succhiare avidamente.
Mentre lo faceva portai una mano fra le sue gambe cominando a trastullarmi con la sua vagina. Era un lago. Un lago depilato a regola d’arte. Col mio cazzo ancora in gola Daniela cominciò ad ancheggiare fino ad offrirmi per intero la sua fica. Sembrava non le bastassero due dita ed io ne infilai agevolmente tre. Stavo godendo come un bastardo. Succhiava meravigliosamente ed in breve sentii l’impulso di venirle in gola. Lei fece per ritrarsi, ma io mi opposi ed alla fine le venni in bocca.
Lo tirai fuori mentre, con sorpresa, guardavo daniela ingoiare avidamente. Non le dissi nulla, semplicemente le ricacciai in gola l’uccello e cominciai a scoparla della grossa. Le davo colpi così forti che nemmeno facendo sesso avrei fatto di più. E lei accettava tutto, mi aveva messo le mani sulle natiche spingendomi con forza ad ogni colpo per arrivarle fin con le palle sul mento.
-Ma che troia sei? Vuoi forse strozzartici?
Lei annuì e sempre col mio cazo ben stretto in bocca.
Venni nuovamente e lei nuovamente mi lasciò riempire la sua bocca senza lamentarsi. A quel punto mi alzai dal letto e mi misi a sedere sulla sedia li vicino. Ero completamente nudo ed anche mia sorella lo era. Sulla faccia era piena di sperma caldo e con la mano sinistra si stava trastullando con esso. Con la destra stava toccandosi compiacente del mio sguardo.
-Adesso che hai provato la smetterai?
Lei mi guarda, sorride
-Perchè? Non sono stata abbastanza brava per te?
-Non ho detto che tu non sia brava…ma sei mia sorella cazzo!
-E allora?
-Come e allora?
Lei s’alza. Mi si avvicina e si siede sulle mei gambe. Mi stringe a se e mi guarda
-Sono pur sempre una donna e tu un ragazzo no?
-Daniela…basta tu sei fuori…
-No…
-Ma che diavolo vuoi da me?
-Una promessa…
A quel punto la guardai, aveva una strana luce negli occhi
-Voglio che tu mi prometta di scoparmi ogni volta che ne avrai voglia…sarà il nostro piccolo segreto…
Mentre lo diceva sentivo il mio pene drizzarsi di nuovo. Le sfiorai la vagina e lei sorrise
-Prendo questa reazione come un si…
Detto questo lasciò la mia stanza completamente svestita, ma con negli occhi uno sgaurdo felice e rilassato. Io, invece, non avevo alcuna idea su come comportarmi ‘

Come al solito rimando ai miei lettori la mia casella e-mail : zedkiel.blanchard@hotmail.it per commenti, critiche o apprezzamenti. Rispondo ai messaggi che ricevo appena mi è possibile! Mi auguro di riceverne e di potervi presto dare un secondo capitolo!
Era successo tutto molto rapidamente. Daniela quella notte mi aveva prosiugato letteralmente di ogni goccia di sperma che avevo. Non mi era mai capitato di provare un simile godimento durante una scopata. Istintivamente m’interrogai su che cosa potesse aver causato, in me, una simile eccitazione.
Non trovai alcun tipo di risposta se non nella mia natura di ‘uomo’. In effetti tutte le ragzzze con le quali avevo fatto sesso erano sempre state un po’ restie a lasciarsi andare completamente. Erano sempre contratte, timorose della situazione e del luogo. Daniela, invece, era stata completamente diversa. Pur essendo mia sorella non aveva provato alcuna inibizione e si era lasciata far ciò che desideravo senza interrompermi, anzi, alla fine sembrava quasi dispiaciuta che mi fossi ritratto io.
Nonosatnte il pensiero e la promessa che mi aveva strappata, però, mi ripromisi di non cedere alla carne e di non lasciarmi andare più con lei.
Quel giorno, perciò, evitai con cura di restare da solo con lei offrendomi anche di fare commissioni per la casa che solitamente detestavo fare. La mia tattica sembrava funzionare. A tre giorni dall’accadimento che v’ho narrato, mi accorsi di pensare sempre meno a quanto successo e mi accorsi anche che l’atteggiamento verso mia sorella era tornato il solito. La prendevo di nuovo in giro con mio fratello e lei, nuovamente, s’incazzava come una bestia. Tutto normale.
La follia di una notte, si, decisamente doveva essere tutto passato. A questo punto anche lei doveva aver rinunciato alla sua folle promessa.
Soddisfatto per la ripresa della normalità di famiglia decisi di accondiscendere alla richiesta di mamma di andare a fare la spesa. Presi dunque la via dell’ascensore per andare a prendere la macchina. Appena vi entrai, però, fui raggiunto da Daniela, la quale d’infilò nella stessa a fiato corto.
-Pensavo di non riuscire a raggiunteri…accidenti ma non mi hai sentita?-
-Eh?-
-Ti ho chiamato per due ore dicendoti di aspettarmi! Devo comperare qualche cosa anche io perciò vengo con te!-
-Ah okay!-
Non mi parve strano. D’altra parte era un sacco di tempo che Daniela, le sue cose private, insisteva per comperarsele da sola. Aveva cominciato con questa decisione a quindici anni.
Arriviamo alla mia macchina, una 206 per chi ne fosse interessato. Saliamo, metto in moto ed accendo un po ‘di musica. Una volta partiti decidiamo di andare al centro commerciale appena fuori città. Un posto che consociamo da anni poiché in estate andiamo li vicino a fare le vacanze. E poi sia io che Daniela sembriamo del tutto interessati a starcene fuori di casa per un po’. Motivo? Mio fratello e la sua pagella…
Prendo dunque l’autostrada. Percorro si e no cinquecento metri quando sento provenire da Daniela una domanda che speravo non sentire mai.
-Allora, quando ci concediamo un bis?-
-…-
-Eddai!Non vorrai farmi credere che non ti sia piaciuto vero? Mi hai sborrata due volte ed avevi ancora il cazzo in tiro solamente sentendomi vicina a te-
-Credevo che l’incidente fosse finito…-
Daniela mi guarda stupita. Quasi indispettita dal mio ‘incidente’
-Incidente? Cazzo è così che l’hai presa?-
-Daniela non arrabbiarti dai…prova a ragionare, sono tuo fratello…-
-Guarda che lo so scemo-
-E la cosa non ti sfiora minimamente?-
-Lo so che siamo fratello e sorella e so perfettamente che tutto questo è sbagliato-
-Allora perchè insistere?-
-Perchè…mi piace…-
La guardo, la vedo tremendamente seria. Non l’ho mai vista così decisa e seria. Nemmeno quando ha affrontato mia madre per dirle di non voler cambiare il proprio look per l’univerità.
-Ti piace?-
-Con Francesco non è mai stato così bello…-
-Parli del…-
-Parlo del sesso idiota…-
-…-
-Lui regge a stento una sborratuccia…tu no, cazzo mi hai riempita…non posso mica scordarmela questa cosa! Ed hai pure voluto che ingoiassi, cosa che non avevo mai fatto prima!-
Torna a regnare il silenzio.
Lasciamo l’autostrada e ci dirigiamo verso il centro commerciale. Io ormai non penso ad altro che alle parole di Daniela. Mi sento un bastardo ad averla disillusa e mi sento ancora peggio a prendere in esame l’idea di accontentarla per farla sentire meno sola.
Ad un certo punto prendo la mia decisione. Cambio strada. Daniela se ne accorge subito e mi guarda confusa.
-ma che…-
-Fidati-
Non cheide altro. Se avesse capito o meno non so diverlo, so solamente che mi diresse verso un boschetto. In estate c’andavo spesso con gli amici per procacciarci qualche spazio privato dove passare il tempo. é un luogo coperto, sicuro ed isolato. Li possiamo parlare e non avere paura di essere scoperti. Perfino i cellulari non hanno campo li.
Fermo la macchina, la spengo e mi volto verso Daniela. Lei mi guarda e mi chiede che mi sia preso.
-Tu sai che quanto è successo fra noi è sbagliato?-
-Si-
-La cosa ti crea qualche problema?-
-No-
-…-
-è per questo che siamo qui? Perchè vuoi che ti dica la verità?-
-Sarebbe gradito!-
-Allora sturati le orecchie perchè non mi ripeterò. Mi piace il tuo cazzo, mi piace farmi scopare da te ed intendo farmi sbattere ancora cento, mille volte chiaro? Non m’importa se mi darai della troia e o della poco etica, perchè mentre la tua bocca dice qualcosa il tuo corpo dice altro!-
Non la lasciò finire. Mentre è ancora li, pronta a rigettarmi addosso accuse o proclami, le afferrò il capo e la tiro a me. La bacio. Un bacio inizialmente piccolo, rubato, ma che pian piano si scioglie. Le nostre lingue si sfiorano, fino ad avvinghiarsi fra loro. Sento le sue mani assalirmi la schiena, la sento che cerca di avvicinarsi a me in ogni modo.
è un bacio passionale, il bacio che una persona può scambairsi con chi si vuole davvero. Mi piace. Nuovamente e proprio come quando ‘ho posseduta sento il piacere crescere ed essere più grande rispetto a quello provato con altre ragazze. Lei non si divicola quando con la mano sinistra scendo dalle sue spalle al seno, tastandolo, anzi, si avvicina col petto, mi offre il suo piccolo seno quasi a chiedermi di non fermarmi. Ad un certo punto ci fermiamo, ci allontaniamo un momento e lei mi sorride.
-Allora mi stavi semplicemente facendo perdere tempo-
-Stiamo parlando troppo…vedi di approffittarne prima che cambi idea…-
Non se lo fa ripetere. Scavalca il freno a mano ed il cambio ed in un banelo mi giunge, se pur scomodamente, in braccio. Le solelvo la maglietta, le abbasso il reggiseno e mi fiondo sul suo seno. Lo sento indurirsi e sento Daniela sussultare. Mi tiene forte stretto al suo corpo, mi incita a continuare. Il mio piacere sale. Fra le gambe sono ormai pietra ed il desiderio di andare fino in fondo mi spinge ad essere ben più audace del solito.
-Togliti i pantaloni…-
Lei non si oppone. Slaccia i pantaloni e li abbassa. Indossa degli slip viola, non mi preoccupo di toglierle anche quelli. Comincio ad accarezzarle la figa mediante la stoffa degli slip. Daniela tira indietro la testa, le piace e fa di tutti per cercare di mettersi comoda. Lo sapzio è poco, angusto e nel dibattersi Daniela preme il clacson. Per un mometno ci blocchiamo. Lei è mezza nuda, siamo in mezzo ad un bosco.
-scendiamo-
-Sei sicura?-
-Cazzo c’importa ormai…-
Apre la portiera. Con qualche difficoltà scende. Appena è fuori si toglie i pantaloni, li getta nell’abitacolo e si fionda fra le mie braccia. La sollevo, mi sposto dal sentiero e mi stendo su un piccolo spiazzo in terriccio. Non è pulito, non è nemmeno comodo, ma in quel momento non era ciò che m’importava.
Daniela si libera del reggiseno, getta via gli slip e mi si poggia sopra. Mi bacia nuovamente, la sento armeggiare con la cintura, mi slaccia i pantaloni e fa per discendere a prenderlo in bocca. La fermo.
-Cosa?-
-Tocca a me oggi…-
-Fratellino ti adoro…-
Si gira. Mi offre un primissimo piano della sua figa, poi, pian piano l’abbassa fino a permettermi di baciarla. Passo qualche momento a mordicchiarla, a stimolarma appena. Daniela resiste. La sento passare le mani sui miei boxer. Decido che è il momento. Le afferro i fianchi, la tengo ferma e con la lingua la penetro. Cominciao a leccarla, a scoparla con la lingua e a fare ogni altra sorta di voglia che mi passa per la testa. E lei? Lei ancheggia, chiede di rifarlo, mugula. Inarca la schiena, ma mai fugge o si allontana. Ad un certo punto si slancia. Mi abbassa i pantaloni quel tanto che le era sufficiente ad abbassarmi anche i boxer. Afferra il mio cazzo e mentre continuo a leccarla lei mi succhia.
Le inibizioni svaniscono. Il desiderio sale. La voglia fa perdere concezione del luogo. Continuo a leccarla avidamente, chiedendole a più riprese di offrirmi più figa, di non ritrarsi. Lei obebdisce, obbedisce mentre mi succhia e mi masturba.
Ad un certo punto la sento mugulare. Cerca di trattenersi, ma alla fine esplode. Lancia un grido fortissimo ed io mi ritrovo innondato dei suoi umori. Hanno un sapore acre, ma non mi dispiace. Il sapore di mia sorella, rifletto per un momento, ma il pensiero non mi disturba. Lei è li, ansante, la sento che stringe nuovamente in mano il mio pene e ricomincia a masturbarmi. Lentamente arranca, si volge nuovamente e si alza un poco. Non mi chiede nememno una precauzione, non mi chiede niente. Si punta il mio pene in vagina ed in un colpo lo inghiotte. è stretta, calda, letteralmente brucia. Lei cmincia ad ancheggiare. Io da sotto a spingere. La vedo che mi fissa. La sua espressione sconvolta è quanto di meglio mi potesse capitare in quel momento. Fra gli spasmi del piacere mi rendo conto di essere prossimo ad una, probabilmente copiosa, sborrata.
-Dani…-
-No…Non voglio fermarmi…-
Il piacere sale
-Dani non resisto…-
-Sborrami allora! Riemi tua sorella dai porco…-
-Dani non ho messo…-
-Fallo! Ti prego fallo!-
Non resisto oltre. Do un ultimo colpo, le trattengo i fianchi impedendole ogni fuga. Poi esplodo. Lei sgrana gli occhi, inarca nuovamente la schiena. Non riesco nemmeno a ricordare i fiotti espulsi dal mio corpo. Quando cesso di sborrare, lei, con ancora il mio pene in vagina mi guarda ansante.
-Ed io che pensavo d’averti svuotato…quanta cazzo ne hai ancora eh?-
-Se rimani ancora un po’ li…altrettanta…-
Lei sorride, ancheggia un po’, ma poi si ritira. Vedo delle gocce di sperma uscirle dalla vagina. La vedo tirarsi in piedi e stiracchiarsi. Sembra soddisfatta, in qualche modo almeno. MI osserva e sorride.
-Quelle troiette della facoltà erano al mio livello?-
-No…-
-Allora vedi che ne vale la spesa di scoparsi la propria sorella?-
Soddisfatta Daniela si avvicina agli slip, si piega per raccoglierli. A quel punto, l’afferro nuovamente per i fianchi. Sono dietro di lei e lei non fa assolutamente niente per sottrarsi.
-Non vorrai ricominciare vero? Abbiamo ancora un mucchio di spesa da fare…-
-Non provarci nemmeno Daniela…-
-A cosa?-
-A rivestirti senza prima avermi dato anche il tuo culo…-
Si gira veros di me con occhi sgranati. Sembra avere paura
-Cosa? No aspe…davvero io li son vergine no…dai …cazzo è troppo grosso mi spaccherai il culo così!non abbiamo nemmeno niente per…-
Non le do il tempo di finire. Mentre si lamenta dell’idea le punto la punta del pene sul buchetto ed applicò una tenue pressione. Immediatametne daniela si rilassa, geme, si morde un labbro e si piega docilemtne in avanti. Porta le mani sulle proprie natiche e le alarga alla meglio.
-Almeno fa piano…-

Fine del secondo capitolo. Spero vi sia piaciuto come il primo e spero di ricevere presto commenti sulla storia. Come al solito per contattarmi potete scrivere all’indirizzo : zedkiel.blanchard@hotmail.it

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