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Seduzione a Sin City

By 30 Novembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Camminavo nella notte ascoltando i suoni di una frenetica città. guardavo le strade e le case e dietro ogni finestra immaginavo cosa stessero facendo i proprietari della casa. Sesso!
in questa città di peccato la notte aveva un fine più lussurioso rispetto a quello per cui era nata. Mi pare di sentirli! i letti che cigolano a ogni affondo che insieme ai gemiti di femmine, uomini o creature più misteriose formano una melodia di puro piacere. la strada &egrave poco trafficata e più avanti vedo delle prostitute che cercano di acchiappare qualche cliente mostrando la loro mercanzia. Tette, culi, labbra socchiuse.
Mi fermo un secondo per rifarmi gli occhi su quella femminilità gratuita che danza davanti a me nell’arte della seduzione.
Una di loro mi ha visto arrivare e ha deciso che sarò la sua preda per la notte. con la coda dell’occhio controlla se la sto guardando e appena sa di avere la mia attenzione si china in avanti per far salire la minigonna ancora di più e mostrare un culetto davvero invitante, ma che &egrave già stato profanato da tanti uomini. Si massaggia le cosce per riscaldare le gambe slanciate che escono da quella minigonna in pelle.
I capelli biondi le oscillano davanti e li posso intravvedere dallo spazio tra le gambe che tiene aperte. Scommetto che se non dovesse farsi pagare in anticipo si farebbe prendere così in strada a gambe aperte e fregandosene dei passanti e delle colleghe. Con uno scatto ritorna ritta per far cadere i capelli lunghi all’indietro. Le saranno arrivati a metà schiena.
Tenendo ancora la minigonna sollevata ruota il busto di lato tenendo le gambe ferme, così da mettere in mostra una terza abbonante senza privarmi della vista del suo bel culo. sono a pochi metri di distanza e questo mi consente di notare un sottilissimo tanga che lascia intravvedere i contorni delle grandi labbra. Quando mi vede ammirare la sua essenza di donna fa tornare a suo posto la minigonna e si volta verso di me. Degli occhi neri mi scrutano l’anima e si abbassano un secondo per controllare se il suo spettacolo ha avuto effetto. il suo sorriso malizioso ha un cenno di sorpresa quando vede che la sua mercanzia non mi ha dato l’erezione che si aspettava. Cinque passi mi separano da lei, ma lei torna alla carica. Mi si para davanti e continuando a sostenere il mio sguardo allunga le mani verso il mio collo e io faccio scorrere una mano verso la tasca interna della giacca, che ora tengo chiusa per evitare che possa allungare le mani sul portafogli. sento le sue mani fredde sul collo che mi procurano un brivido. Il suo seno preme contro il mio petto e il suo sguardo malizioso si fa più intenso. avvicina le labbra al mio orecchio e mi bacia i lobi.
Sussurra:”Prendimi…
prendimi come vuoi….
prendimi quanto vuoi,
ma prendimi stanotte..”
Io resto immobile senza dare alcun cenno di emozione o interesse. fa scorrere una mano sul mio petto fino ai pantaloni e trova a infilare dentro una mano. la mia cintura le impedisce questo approccio e accarezza il mio cazzo da sopra i jeans. metto una mano sulla sua per spostarla e lei tenta un’ultima cosa. fa un passo indietro e slaccia la cerniera della giacchetta che aveva già un’abbondante scollatura. Le sue tette ora sono sotto i miei occhi. morbide, bianche e con dei capezzoli già ritti che mi punta contro come baionette innestate. Non so se i capezzoli duri siano dovuti al freddo o al fatto che si stia eccitando per forse l’unico uomo che le stia dicendo di no. Ho un’erezione che i preme contro i pantaloni. Non mi aspettavo un approccio così diretto e spudorato. lei lo nota e le si accende una scintilla negli occhi. mi prende la mano e la porta sul suo seno. le altre prostitute si godono la scena e ridacchiano tra loro. E sodo e i capezzoli sono di marmo. la mia mano scivola sulla sua pelle come fosse velluto e lei ha un gemito quando strofina i capezzoli tra le mie dita. E’ eccitata.
sposta la mia mano e mi chiede:”Dove andiamo a giocare?”
io freddamente tiro fuori il portafogli e lei mi blocca dicendo:”per il compenso decidiamo dopo!”. tiro fuori una banconota da venti e gliela porgo. le la prende stupita. le dico:”Mi hai offerto un bello spettacolo e mi &egrave piaciuto. grazie.” ancora non crede al rifiuto che sta subendo. “Il primo giro te lo offro io” risponde prontamente. Mai sentito di una prostituta che offrisse prestazioni gratis. Doveva valere davvero tanto per lei la mia approvazione. Le dico:”In un qualunque altro ambiente sarei stato io a fare di tutto per avere un tuo cenno di interesse. non so cosa avrei fatto per sentirti sussurrare le parole che mi hai detto prima, ma qui tu stai lavorando. questi sono solo affari” e con un cenno del capo le indico la banconota che ha in mano. Le si inumidiscono gli occhi e mi dice:”Allora esistono gli uomini che dicono di no”. mi avvicino io e la bacio. lei &egrave sorpresa ma ricambia sapendo che non andrò oltre. le scosto i capelli e le sussurro in un orecchio. “No finche resterai quella che sei. No finche non cambierai. No fino a che non lo farai perché vuoi me e non la mia approvazione”. Mi scosto e riprendo il mio cammino. lei mi segue con lo sguardo mentre scompaio tra le curve di una città di peccato. penso tra me e me “Non so come ti chiami, ma spero di rivederti felice in un’altro contesto”

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