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Un’assistente molto particolare

By 25 Settembre 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

All’epoca lavoravo in un istituto di ricerca e formazione. Ero il responsabile di un Master in Comunicazione. Martina era una ragazza sui venticinque anni che aveva frequentato i corsi con me. Non molto alta né appariscente, un bel viso, capelli ricci castani tendenti al rosso, occhi azzurri. Al termine del corso, conseguito il diploma, venne a ringraziarmi e alla festa che aveva organizzato con famiglia, fidanzato e amici. Ringraziai ma dissi che non potevo. ‘Va bene prof’ mi disse ‘vorrà dire che una di queste sere festeggeremo con una pizza o un aperitivo’. Qualche settimana dopo, era ormai inizio estate, ci sentimmo via sms e decidemmo di trovarci in un ristorantino sul lago a mangiare. Dopo la cena facemmo una passeggiata e complice il buon vino e il panorama, le nostre mani cominciarono a sfiorarci e poi ci appartammo per baciarci in mezzo agli alberi vicino al lago. Tornando alla macchina ci ripromettemmo di rivederci la settimana successiva. Nel frattempo il corso era finito e io ero tornato nella mia città. Ci trovammo più o meno a metà strada, in un paesino in collina. Mangiammo rapidamente in un’osteria, poi tornammo alla mia macchina. Entrambi non vedevamo l’ora di abbracciarci e di baciarci. ‘che belle tette dottoressa’ feci io abbassandole la camicetta e mettendo in mostra un seno perfetto per forma e dimensioni ‘Le piace prof’ chiese lei maliziosa offrendomelo da baciare e da succhiare, mentre la sua mano si avventurava già sui miei pantaloni. Ci trasferimmo dietro, continuando ad accarezzarle il seno la misi a pecorina appoggiata sul sedile davanti e le sollevai la gonna, aveva un culo meraviglioso’le passai una mano in mezzo alle gambe”com’è bagnata dottoressa” ‘ha visto prof’adesso lei penserà male di me” Non resistevo più, le calai le mutandine e le infilai di colpo il cazzo dentro”Le piace dottoressa? La eccita il fatto di essere scopata così dal suo ex prof?’ le parlavo all’orecchio e intanto la baciavo e leccavo sul collo”Sì prof’sìììì, continui” inarcava la schiena per risucchiare sempre di più il cazzo nella sua fica ormai grondante’sentivo le palle bagnarsi ad ogni colpo’ La presi per i capelli spingendo dentro fino all’inverosimile, sentendola tremare per l’orgasmo’Poi venni copiosamente su quel meraviglioso culo’ (continua)
Dopo quel bollente incontro in auto, avevo un po’ di esitazione a rivedermi con Marina. Entrambi infatti eravamo impegnati. Lei era fidanzata con un geometra e gli dava una mano in studio.
Un giorno mi arrivò una sua email. ‘Buongiorno prof volevo sapere se nei prossimi giorni poteva ricevermi. Dovrei mostrarle delle cose’private’.
Le detti un appuntamento per la settimana successiva. Era ormai inizio estate, i corsi erano finiti e gli studi praticamente drserti.
Sì presentò con un vestitino corto chiaro molto sexy, legato in vita da una cintura. ‘allora dottoressa di che cosa si tratta’ le chiesi subito. ‘ecco professore’ rispose con un’espressione maliziosa sedendosi davanti a me con le gambe incrociate, lasciando ben in mostra le cosce. ‘vorrei un suo parere su alcuni argomenti che spero possano essere di suo interesse’. Appoggio un dito sulla bocca, poi lo appoggiò sulla coscia sollevando leggermente il bordo del vestito ‘lei che ne pensa prof? Sarebbe disponibile a darmi un parere?’
Pur molto eccitato, riuscii a rimanere serio. ‘penso di sì dottoressa ma per dare una risposta definitiva avrei bisogno di conoscere a fondo il problema..’
‘mmmmm’ anche lei era sempre più eccitata da quel gioco ‘quanto a fondo esattamente? Potrebbe bastarle vedere o dovrebbe anche toccare con mano? ‘ e così dicendo sollevò ancora di più il vestito, mettendo ormai in mostra un minuscolo perizoma
Sì alzo in piedi e venne dalla mia parte della scrivania, godendosi visibilmente la mia sorpresa ed eccitazione crescente. ‘ecco vede prof la mia estetista mi ha proposto una cosa, sostenendo che piace molto agli uomini, ma io vorrei un parere da un uomo di classe ed esperienza come lei’
Le sue cosce e il suo pube erano ormai a pochi centimetri da me. ‘mi permette prof? Mi dia la sua mano
Ormai come in trance, le porsi la mano. La prese mentre con l’altra spostava il perizoma. Condusse le mie dita ad esplorare il suo monte di Venere e gli inguini…si era completamente depilata, la mia mano accarezzare dolcemente la sua fica liscia e vellutata come un’albicocca
‘capisce prof? Sinceramente che cosa ne pensa?’ cominciò poi a guidare le mie dita ad accarezzare le labbra della sua vagina.
‘e volevo anche chiederle se può aiutarmi a capire cosa posso fare quando è così bagnata..’
‘dottoressa’ bisbigliai, le dita ormai fradice dei suoi umori vaginali
‘mi sembra un problema delicato. confido di poterla aiutare, ma per poter valutare a fondo sarebbe meglio che si togliesse le mutandine ..
(Continua)

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