Tiramisù

Venezia , le calle strette la laguna, per Davide non sono che il comune scenario del suo lavoro, niente di eccezionale; né l’arte che trasuda da ogni dove né lo spettacolo senza tempo sospeso tra lo spirituale e il “tutto in vendita “di palazzi vecchi di secoli: lui li compra , lui li vende, tutto qui, solo un giro di danaro. Venezia non &egrave null’altro che questo, questo e l’architetto che collabora cn lui: Marta. Ha circa 35 anni Marta, e non ha più l’anima da quando ha sposato il suo relatore di tesi. Voleva l’arte , il nome e la bella vita ,lui le ha dato questo e uno studio con collaboratori di altissimo livello , ma senza morale né etica. Tutti I pomeriggi, puntualmente, alle cinque dalla pasticceria oltre al caff&egrave le portano una porzione di tiramisù, oggi alle cinque anche Davide sarà nel suo studio. Marta lo mangia sempre appoggiata al davanzale mentre guarda la laguna e spia le coppiette che si baciano. Anche oggi , appoggiata al davanzale ,d assorta consuma il suo rituale, prima il caff&egrave poi il tiramisù. ..Davide entra veloce nello studio &egrave scazzato ed infastidito, quella donna non lo ascolta mai e tutte le volte deve aspettare che lei tuteli quell’affresco , distrugga quel muro, ” cazzo, Marta, a te dei soldi che vanno a puttane nn te ne frega mai! ” Tuona pronto alla lite. Il tiramisù &egrave sulla scrivania, lei si gira fissa prima Davide poi il dolce, ha una camicia di seta bianca quasi trasparente, sbottonata fino in mezzo ai seni, il reggiseno di pizzo sottile, lascia intravedere I capezzoli , si &egrave innervosita e sono diventati turgidi, ” se volevi ristrutturare un bordello per sfigati non dovevi chiedere a me!” Le &egrave andata vicino , può sentirne il profumo , e quando lei si arrabbia, a lui puntualmente gli viene duro. Stavolta lei lo ha notato… stavolta la troia vuole essere lei, ” certo perché tu sei una puttana di classe…giusto?” Davide ha la voce bassa strozzata, ha voglia di scoparla , lei sorride si allontana, infila il dito nel tiramisù, se lo porta alla bocca , lo lecca ” non sai quanto!” Davide non si trattiene più, ha troppa voglia di infilarle la mano tra le cosce, Marta lo sa, lo studio &egrave vuoto ci sono solo loro, Marta stasera si farà scopare come una troia consumata. Si appoggia alla scrivania, divaricando le gambe, la gonna a portafoglio si apre , lei lo guarda fisso gli prende la mano e se la infila nelle mutande, &egrave già bagnata , Davide accelera il respiro, lei sporge il bacino più avanti , lui infila un dito dentro di lei, la mano si muove lenta e si riempie del suo piacere. Lei a sua volta glielo prende in mano, &egrave duro e ben eretto lo massaggia dapprima lentamente, poi aumenta la velocità, “prendimelo in bocca” le ordina Davide. Lei &egrave nuda ormai, nuda e bagnata , tra le cosce la bocca di Davide scivola avida, la lingua entra dentro e tocca il clitoride… lei ormai ansima, vorrebbe venire, ma Davide &egrave il suo padrone ora, e quindi obbedisce: scivola a terra in ginocchio davanti lui e inizia a succhiarlo avidamente. Davide prende il tiramisù e se ne spalma un po sul cazzo:”leccami!” Marta eccitatissima inizia a leccare… Davide , dopo aver goduto della sua lingua , la gira la mette a 90 ed inizia a possederla da dietro! Mentre la penetra e gode, con una mano le tappa la bocca con l’altra sui polsi la tiene ferma nella posizione, ha la testa sulla schiena di Marta ed ogni tanto la succhia. Lei &egrave così in pieno abbandono, gode di essere il pieno potere di Davide, gode che sia lui a decidere quando venire e come , di essere piena del suo cazzo. Ormai sono entrambi vicini all’orgasmo, lei lo supplica di continuare di spingere di farla godere sempre di più, lui spinge con più forza, &egrave così eccitato che quasi grida, vengono insieme e a lungo, tra le cosce di Marta lo sperma scivola lento e caldo, lei e sudata e appagata, il tiramisù &egrave finito anche sul suo seno , lui finisce il suo pasto leccando e baciando.