Skip to main content
Racconti di Dominazione

Antonio

By 22 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevo conosciuto Antonio per puro caso, su un blog per cornuti, e mi aveva subito colpita per la sua diversità dai soliti cuckold. Pur essendo un gran cornuto, e del resto col suo cazzetto non poteva essere altrimenti, la moglie andava da sola dai suoi amanti, limitandosi a raccontargli a volte le scopate che si era appena fatto. A lui non rimaneva che segarsi davanti a lei, che lasciava cadere nel nulla le sue richieste di poterla vedere godere con un vero maschio da monta.
Anche il suo desiderio d’essere sodomizzato non aveva sortito nessun effetto, eppure aveva un gran bel culo, liscio e sodo nonostante gli anni.
Così decisi d’essere io la sua sverginatrice, non che fosse facile date le distanze, ma si sa con la buona volontà si può superare ogni ostacolo. Alla fine l’appuntamento fu fissato all’aeroporto di Roma, da dove ci saremmo diretti un un hotel per il fatidico momento da lui tanto atteso. In borsa misi l’essenziale per poterlo sodomizzare come si deve, un paio di cordicelle di palline, alcuni plug e diversi dildi, oltre ad un gran bello strap-on, del tipo che ha un fallo anche all’interno.
Me lo trovai di fronte quasi all’improvviso, vestito in modo classico, e impacciato come un ragazzino al suo primo incontro.
“Come devo chiamarla ?” mi domandò quasi farfugliando le parole.
“Signora o Padrona lurido verme.” gli riposi con decisione “Sai dal vivo fai ancora più schifo che in foto, spero solo tu abbia seguito le istruzioni che ti ho dato prima di partire.”
“Si Signora, ho fatto i clisteri come mi ha ordinato. Se posso dirlo lei invece di persona &egrave davvero splendida…”
“Lo so, sono una gran figa, ora però andiamo non ho tempo da perdere, e non vedo l’ora di sfondarti il culo, in fondo sono qui per questo.”
Mentre ci recavamo in hotel, parlammo dei suoi ‘rapporti’ con la moglie, divenuta per lui quasi un’estranea con la quale non condivideva più nulla. Da vero signore pagò lui la camera più lussuosa, dando poi una buona mancia al fattorino che ci portò a destinazione.
“Ti voglio nudo in meno d’un minuto.” gli dissi non appena fummo soli.
Antonio si spogliò in tutta fretta, mettendo alla meno peggio i suoi vestiti su una sedia, rimanendo nudo mentre io mi sfilavo la giacca.
“Hai davvero un cazzeto a dir poco ridicolo.” gli dissi girandogli intorno “In compenso hai un bel culo, sodo e senza peli come piacciono a me. Ora mettiti questo preservativo e poi a pecora sul letto.” conclusi dandogliene uno.
“Posso chiedere il perch&egrave ?” mi domandò litigando con la confezione del preservativo.
“Non voglio che sporchi il letto con la tua schifosa sborra, quindi obbedisci e zitto.”
Quando fu a carponi sul letto, il suo culo risultò ancor più invitante, reso ancor più appetibile dal fatto d’esser inviolato. Con calma gli unsi abbondantemente il buchetto, sino ad infilargli un dito dentro, e subito la sua pur misera erezione, fu più che evidente.
“Guardati maiale che non sei altro ! Come senti qualcosa dentro il tuo brufolone diventa duro, ma anche così hai un cazzo che non vale niente, mi chiedo come ti abbia potuto sopportare tua moglie per tutto il tempo che l’hai scopata. Ci credo che ora cerca solo degli stalloni degni di questo nome, con te può solo farsi dei ditalini, altro che godere.”
“Ha ragione mia Signora, come maschio non valgo nulla.”
“Taci cazzetto !” lo rimproverai dandogli uno schiaffo su una chiappa “Tu poi parlare solo quando lo decido io.”
Mi alzai per prendere gli oggetti che avevo portato con me, e nel frattempo mi tolsi la camicetta in modo da essere più libera. Scelsi una cordicella di palline non molto grandi, giusto per iniziare, che feci scivolare lentamente nel suo buchetto. Vidi che il porco era già venuto, non molta roba, ma del resto oltre che il pene aveva piccoli anche i testicoli.
“Cazzo ma sei già venuto ! Sei proprio un frocio di merda, ma stai tranquillo che ti sfonderò tanto da impedirti di camminare in maniera decente !”
Sfilai con poca grazie le palline per sostituirle con quelle più grandi, giocando a lungo con l’ultima, che facevo entrare e uscire in continuazione.
“Pensa che mentre sei qui a farti rompere il culo, tua moglie starà scopando con qualche ragazzo ben dotato, se non con due, in modo da prenderlo davanti e dietro allo stesso tempo. Scommetto che sborreresti solo al pulirle fica e culo dallo sperma di due veri uomini, non &egrave vero frocetto ?”
“Si mia Signora, non vorrei fare altro.”
“Sei proprio come il mio ex marito, anche lui un gran bel cornuto che godeva solo a vedermi scopare con altri, quando non lo prendeva nel culo. Te l’ho detto, ora fa lo schiavetto ad una troia, non scopa più, ma ha il culo largo come il culo di una bottiglia.”
“Me lo avevate scritto Padrona.”
“Certo lui almeno aveva un cazzo degno di questo nome.” continuai ad insultarlo mentre giocavo con le palline “Mentre tu puoi solo fare il frocio e farti rompere il culo.”
Mi stavo eccitando sempre più, ma volevo raggiungere l’apice prima di scoparlo come avevo in mente da tempo. Così sfilai le palline e lo sodomizzai con un piccolo vibratore, che accesi non appena fu completamente dentro di lui, quindi feci cadere a terra la gonna, prima d’andarmi a sedere davanti alla sua faccia.
“Leccami la fica stronzo !” gli ordinai repentinamente spostando di poco il perizoma “Vediamo se almeno riesci a farmi godere con la lingua.”
Antonio si rivelò un grande amante del sesso orale, la sua lingua sembrava quasi una saette che colpiva ogni remoto angolo del mio sesso, facendo crescere a dismisura la mia eccitazione, sino a portarmi quasi alla soglia dell’orgasmo.
“Ma bravo il mio cornutone ! Almeno qualcosa la sai pur fare ! Pensa come ti piacerebbe di più se la mia fica fosse coperta di calda sborra di maschio… uhm non sai come mi piaceva farmi ripulire dal mio ex dopo aver preso un bel cazzo !”
A quel punto, se pur a malincuore, decisi che dovevo lasciar perdere il mio piacere, per dedicarmi anche al suo. Così andai a prendere lo strap-on che avevo portato, e dopo aver fatto entrare nella mia micina lo stimolatore, lo strinsi alla vita e mi sistemai dietro al porcellino.
“Ora vedi di rilassarti perch&egrave non voglio farti male, certo all’inizio un po’ di dolore lo sentirai, ma sarà solo un momento passeggero, poi c’&egrave solo una lunga discesa verso il piacere.”
Puntai la punta del fallo sul suo buchetto, e con calma e pazienza feci entrare la cappella, fra i suoi gemiti di dolore, che non furono però mai troppo forti. Una volta entrata la punta lasciai che il suo ano si abituasse a quell’insolita presenza, quindi lo afferrai per i fianchi ed inizia a spingere.
Il respiro del maiale si fece via via più affannoso, ormai era chiarissimo che godeva, così aumentai il ritmo ed inizia ad insultarlo più pesantemente.
“Allora frocio vedo che ti piace farti inculare non &egrave vero ? Ma in fondo tu sei nato per essere un buco da riempire, sai mi stupisce che non sia finito in qualche cinema porno a farti fottere da chiunque ne abbia voglia, per poi bere litrate di sborra e ringraziare chi ti ha usato come un troia. Perch&egrave tu non sei che una puttana da inculare punto e basta.”
“Ha ragione mia Signora, sono una puttana da fottere e mi piace prenderlo in culo.”
“Voglio guardarti in faccia mentre godi finocchio !”
Lo feci girare e sistemai un paio di cuscini sotto il suo sedere, poi ripresi a scoparlo, ma questa volta partii subito in quarta, tenendogli ben aperte le gambe, mentre lui continuava riempire il preservativo col suo seme.
“Non sai come vorrei ci fosse tua moglie adesso a vederti ! Pensa come sarebbe felice di sapere che oltre che un cornuto a sposato anche un recchione ! Fossi in lei ti manderei a battere, almeno porteresti qualcosa a casa, ovviamente poi spenderei quei soldi coi miei amanti per godere come merita una donna.”
“Si per te farei di tutto, ma ti prego non smettere.” mi disse quasi supplicandomi.
“E chi ha voglia di smettere ! Prima voglio sfondarti il culo sino a renderlo un cratere, e stai tranquillo che non finisce qui !”
Lo scopai sino a sfinirmi, tirandogli spesso i capezzoli che scoprii aveva molto sensibili, sputandogli diverse volte in bocca e facendogli inghiottire la mia saliva.
Ormai stanca mi sfilai lo strap-on per mettermi col sedere sulla sua faccia.
“Leccami il culo e fammi godere merda !”
Nonostante avesse ben poco spazio per muoversi, Antonio mi leccò il buchetto davvero bene, facendomi sentire la lingua ben dentro, mentre io mi masturbavo la passera con la dovuta calma.
Alla fine ebbi il mio orgasmo che lui bevve come se fosse un nettare divino, e subito dopo gli svuotai in bocca il preservativo facendogli inghiottire ogni goccia del suo sperma.
“Allora porcellino &egrave stato come ti aspettavi ?” gli chiesi vedendolo felice.
“No molto meglio, e non saprò mai come ringraziarti.”
“Quello &egrave facile, diamoci una rinfrescata e poi si esce a far spese.”
Mi lavai prima io, e mentre lui era in bagno, unsi molto bene un piccolo plug che avevo portato con me. Prima che si rivestisse glielo infilai nel buco ormai aperto per poi farlo rivestire come se nulla fosse.
“Ma devo uscire così ?” mi chiese dubbioso.
“Certo così sarai più pronto per quello che t’aspetta dopo cena, e fidati non avrai da pentirtene.”

Passeggiare per le vie del centro con Antonio fu un autentico spasso, nonostante il disagio per avere un plug infilato nell’ano, cercò di essere il più naturale possibile, raccontandomi aneddoti della sua vita da cuckold. Nonostante la mia opposizione volle regalarmi a tutti i costi un bellissimo paio di sandali con un tacco vertiginoso, e non fu facile ricambiare pagando la cena in un semplice, ma elegante ristorantino.
‘E ora dove si va ?’ mi chiese non appena fummo fuori dal locale.
‘Io vado a scopare, tu sei vuoi puoi venirmi dietro per guardare.’
La mia risposta lo lasciò di sasso, e solo quando arrivò il taxi riuscì a muoversi dal suo stupore.
In realtà avevo già programmato un incontro con Vittorio, un bull col quale ero entrata in contatto quando ero ancora sposata, spiegandogli cosa avessi in mente per quella sera.
Lo trovammo sulla porta del club per scambisti davanti al quale gli avevo dato appuntamento, trovandolo in perfetta forma, come se gli anni per lui non fossero mai passati.
‘Sei sempre uno splendore.’ mi disse dopo un lungo e appassionato bacio ‘E lui chi &egrave, un nuovo cornutone ?’
‘Si e no diciamo che &egrave un cervo di passaggio.’ gli risposi ridendo.
Entrammo tutti e tre nel club, e subito Vittorio cominciò a palparmi il sedere, sotto lo sguardo sempre più arrapato di Antonio, il quale si stupì non poco nel vedere uomini e donne lasciarsi andare ad atteggiamenti molto espliciti.
Dopo aver bevuto alcuni drink ci recammo in una saletta privata dove feci spogliare il cornuto, mentre io mi facevo coccolare dallo stallone.
‘Allora nullità, siccome io sono ancora sazia della cena, provvedi tu a far diventare duro il cazzo di quest’uomo.’ dissi ad Antonio dopo essermi alzata.
‘E come ?’ mi rispose non sapendo cosa fare.
‘Tiraglielo fuori e succhialo, non mi sembra difficile, o oltre ad esser cornuto sei anche deficiente.’
Vedendo il cornuto impacciato, Vittorio si spogliò da solo, ma subito dopo gli infilò il suo bel randello in bocca, facendolo quasi soffocare.
‘Succhiami il cazzo stronzo !’ gli disse il bull con tono minaccioso ‘Che dopo ti faccio vedere come si scopa una donna.’
A quel punto non mi rimase che spogliarmi per poi abbandonarmi al mio amante, il quale dopo alcune carezze, iniziò a masturbarmi con tocchi lenti ma allo stesso molto eccitanti.
‘Mm come sei dolce…’ dissi ad alta voce ‘Non sai quanto mi mancava un momento come questo, oggi si trovano solo mezzi uomini che vogliono solo guardare o essere inculati.’
‘E tu non puoi immaginare quanti stronzi pagano una puttana per poi vederla con un altro !’ mi rispose Vittorio sorridendo ‘Le donne di classe come te sono una rarità.’
‘Ma almeno questo stronzo lo sa fare un pompino ?’
‘E’ inesperto, ma si vede che prendere la mazza in bocca gli piace, dagli tempo e diventerà una troia coi fiocchi.’
‘Ora Basta ! Non resisto più ! Stronzo togliti dalle palle che voglio scopare !’
Spinsi via Antonio con un calcetto prima di mettermi sopra Vittorio e scendere sul suo bastone duro.
Mi bastò però prenderlo tutto per avere un primo orgasmo, dopo il quale richiamai il cornuto a me.
‘Dai leccami la fica mentre cavalco questo stallone, almeno saprai com’&egrave il sapore di una donna che gode.’
Vittorio mi tirò a se per palparmi il seno e scambiarci lunghi baci, mentre il cornuto tornò ad inginocchiarsi fra le nostre gambe per leccare tutto il mio piacere.
Sapendo la resistenza del mio vecchio amante, me la presi con tutta calma, cambiando poche volte posizione, ma tenendo sempre la bocca del cornuto sulla mia passera e sui testicoli del bull.
Ebbi diversi orgasmi sempre più potenti, sino a quando anche Vittorio non comprese che stava per venire anche lui. Allora mi fece sdraiare per poi inondare il mio basso ventre col suo seme.
‘Cornuto ora puliscimi, e non lasciare neanche una goccia della sua sborra, o ti faccio inculare da chiunque ne abbia voglia.’
Antonio si precipitò fra le mie gambe e leccò tutto lo sperma che aveva eruttato Vittorio, poi andò direttamente alla fonte e pulì per bene la mazza dello stallone.
‘Adesso inginocchiati e fatti una sega.’ ordinai ad Antonio ‘E vedi di sborrarti nelle mani, in modo che tu possa poi bere la tua schifezza.’
Sicuramente quell’uomo non era mai stato umiliato così a lungo e con tanta violenza, ma volli fargli capire cosa volesse significare essere un vero cuckold, in tutto e per tutto.
Il cornuto non poté che obbedirmi, e dopo essersi inginocchiato, si masturbò brevemente, venendo quasi subito.
‘Certo che come uomo non vali proprio un cazzo !’ gli dissi sopo avergli sputato in bocca ‘Non solo hai un pisellino, ma non duri neanche più d’un minuto, ah ah, poi solo fare il guardone e spararti delle seghe. Ora rivestiti che andiamo via, con te non ho ancora finito.’
Lasciai Vittorio promettendogli di risentirlo, poi tornai in hotel col cornuto felice di quello che gli avevo fatto fare, ma allo stesso tempo un po’ spaventato da ciò che l’attendeva.

Non appena fummo nella nostra stanza lo feci nuovamente spogliare, dicendogli di attendermi mentre mi cambiavo.
Mi tolsi i vestiti per indossare l’intimo e le scarpe che mi aveva regalato, poi lo chiamai a me.
‘Allora piccolo porco ti sei divertito stasera ?’ gli domandai sedendomi sul bordo del letto.
‘Si mia Signora.’
‘Mettiti sulle mie gambe, voglio scaldarti l culo prima di fotterti nuovamente.’
Non appena si fu sistemato come gli avevo ordinato, non persi un attimo ed inizia a sculacciarlo prendendo subito un buon ritmo.
‘Quindi ti &egrave piaciuto vedermi scopare con un vero maschio, e dimmi avresti voluto che Vittorio ti scopasse come una lurida troia ?’
‘Un po’ si, anche se avrei avuto paura di prendere tutto quel cazzo.’
‘Tranquillo che prima o poi diventerai una puttana da cazzo.’ gli dissi colpendo in pieno il plug che non gli avevo mai fatto togliere ‘Finirai nei cessi di qualche stazione a cercare di ragazzi che ti sfondino il culo per poi sborrarti in faccia.’
‘No Padrona !’ mi rispose cercando di far fondo a quel minimo d’orgoglio che gli era rimasto ‘A me piace vedere una donna, se poi ci esce qualcosa per me tanto meglio.’
‘Stai zitto ! Tu sei più frocio di quanto pensi, ora inginocchiati e succhiami i tacchi come se fossero dei cazzi.’
Spaventato forse dalla mia reazione, Antonio scese dalle mie gambe in tutta fretta, ed iniziò a prendere in bocca le mie scarpe.
‘Brava la mia puttanella.’ gli dissi infilandomi una mano nelle mutandine ‘Vedi che sei buono solo a succhiare ? Peccato non ci sia il tempo necessario, altrimenti ti avrei portato da qualche bull per farti rompere il culo, magari da uno di quelli che odiano i frocetti come te.’
Umiliare quell’omaccione mi eccitava oltremodo, tanto che finii col masturbarmi sempre più forte, mentre pensavo a cosa fargli fare per denigrarlo come uomo ancor di più.
‘Girati, togliti il plug, mettiti a pecora e apriti le chiappe.’ gli dissi all’improvviso.
Lui obbedì come al solito, godendo anche un po’ nel sfilarsi il cuneo dal buchetto. Il suo sollievo durò ben poco, infatti scivolai sul letto quel tanto che bastava per poggiare la suola della scarpa nell’incavo del suo sedere e poterlo fottere col tacco.
‘Questa non te l’aspettavi vero frocione ? Vedi posso scoparti con quello che voglio e tu godi sempre, come un vero rottinculo da marciapiede ! Dopo aver sposato uno come te, tua moglie non può che andare in giro a cercare cazzi che la soddisfino, tu sei un buono a nulla, uno che &egrave uomo solo all’anagrafe, ma per il resto sei una troia come tante altre.’
‘Hai ragione, mi piace troppo prenderlo dietro, ed il merito &egrave solo tuo.’
‘E questo me lo chiami farsi inculare !’ gli dissi spingendo più forte il tacco nel suo sfintere ‘Ti faccio vedere io cosa vuol dire avere il culo aperto ! Mettiti sul letto supino e offrimi il tuo schifoso buco.’
Mentre lui si sdraiava sul letto, mi tolsi le mutandine, ed Antonio credette che o volessi scopare nuovamente con lo strap-on. Io invece presi il lubrificante, e dopo averne messo una bella quantità sul suo ano, mi unsi abbondantemente la mano destra.
Gli infilai le prime due dita senza alcuna fatica, tanto era ormai aperto, la terza entrò più lentamente, mentre la quarta fu accompagnata da lunghi gemiti di dolore.
Quando poi infilai dentro anche il pollice, il cornuto urlò per il gran male, ma non gli diedi alcuna possibilità di fuga, chiudendo subito la mano a pugno.
‘Ora si che hai il culo aperto !’ gli urlai in faccia mentre gli massaggiavo i minuscoli genitali ‘Adesso non sei più un semplice cornuto, ma una vera checca col culo rotto. Già ti vedo che quando tua moglie andrà farsi scopare da chissà chi, tu cercherai qualche trans ben dotata per farti sfondare senza pietà, e più sarà brutale, più tu godrai come un porco !’
Lo feci venire diverse volte, regalandogli forse i più memorabili orgasmi della sua vita, fermandomi solo quando lo vidi davvero sfinito. Non gli diedi però il tempo di riprendermi che gli ordinai di leccare il mio buchetto mentre mi masturbavo con un dildo, offrendogli così la visione perfetta del mio fondoschiena.
‘Vedi qual’&egrave la differenza fra me e te ? Il mio sedere lo puoi solo leccare, mentre il tuo culo &egrave da riempire con quello che voglio. Ora ficcami la lingua dentro e fammi godere.’
Lui confermò in pieno le sua qualità nel sesso orale, la sua lingua non solo mi entrò dentro, ma leccò a lungo il bordo del mio buchetto, portandomi presto all’orgasmo.
Ci ritrovammo sdraiati sul letto senza dire una parola, poi lui mi toccò con delicatezza un braccio.
‘Sai non sapevo cosa mi avresti fatto, e un po’ ero intimorito da te. Ma ripensandoci non solo non mi hai fatto male, ma mi hai fatto godere come non mi era mai successo, e mostrato la strada per farlo di nuovo. E’ vero come uomo non valgo molto, e forse mia moglie &egrave una stronza perch&egrave non vuole che la vedo con altri, ma che importa, ora posso fare da solo, e non m’importa nulla di quello che mi potrà dire.’
Mi diede un bacio sulla fronte ,pentendosi subito per essersi preso una tale confidenza, ma io ricambiai il suo bacio facendogli capire che non aveva certo sbagliato.
Parlammo poi a lungo delle nostre esperienze, soprattutto delle mie col mio ex marito, sino a quando non c’addormentammo stanchi dopo una giornata non certo banale.
Il giorno dopo scendemmo insieme per la colazione, poi ognuno prese il volo per tornare nella propria casa e riprendere la routine di sempre, ma quella giornata sarebbe rimasta sempre un ricordo indelebile per entrambi.

Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/

Leave a Reply